666 Satan
Premetto che ho iniziato quest'opera senza alcuna pretesa e ne sono rimasto piacevolmente colpito.
E' inutile iniziare a fare paragoni con lo stile del fratello(autore di Naruto) o con delle somiglianze con altre opere in quanto nel primo caso essendo gemelli è normale che siano cresciuti con le stesse influenze e abbiano iniziato a disegnare insieme, nel secondo caso i richiami tra opere più o meno celebri sono molto ricorrenti nel panorama fumettistico, e per questo non sono motivi validi per criticare quest'opera.
La trama è avvincente, con alcuni colpi di scena degni di nota e scorre piacevolmente senza annoiare, i personaggi principali sono molto classici e non presentano particolari innovativi, stessa cosa vale per gli antagonisti e i comprimari; gli scontri sono ben articolati, molto fantasiosi e non complessi da capire.
Lo scopo dei protagonisti è ben chiaro e i vari avvenimenti sono spiegati molto bene dall' autore, ogni passaggio ha un suo perché e rende intrigante il susseguirsi delle avventure del protagonista, intervallando a dovere qualche scenetta comica che non guasta mai.
Lo stile di disegno è ottimo, molto dettagliato e comico il giusto nei momenti necessari.
Il finale non è scontato e per questo mi ha lasciato piacevolmente soddisfatto, è una lettura non troppo lunga e leggera, di certo non è un capolavoro che spicca per originalità ed estro creativo ma comunque rimane un ottimo battle shounen.
Nota positiva anche per l'edizione offerta da jpop, pagine bianchissime e sopraccoperta.
E' inutile iniziare a fare paragoni con lo stile del fratello(autore di Naruto) o con delle somiglianze con altre opere in quanto nel primo caso essendo gemelli è normale che siano cresciuti con le stesse influenze e abbiano iniziato a disegnare insieme, nel secondo caso i richiami tra opere più o meno celebri sono molto ricorrenti nel panorama fumettistico, e per questo non sono motivi validi per criticare quest'opera.
La trama è avvincente, con alcuni colpi di scena degni di nota e scorre piacevolmente senza annoiare, i personaggi principali sono molto classici e non presentano particolari innovativi, stessa cosa vale per gli antagonisti e i comprimari; gli scontri sono ben articolati, molto fantasiosi e non complessi da capire.
Lo scopo dei protagonisti è ben chiaro e i vari avvenimenti sono spiegati molto bene dall' autore, ogni passaggio ha un suo perché e rende intrigante il susseguirsi delle avventure del protagonista, intervallando a dovere qualche scenetta comica che non guasta mai.
Lo stile di disegno è ottimo, molto dettagliato e comico il giusto nei momenti necessari.
Il finale non è scontato e per questo mi ha lasciato piacevolmente soddisfatto, è una lettura non troppo lunga e leggera, di certo non è un capolavoro che spicca per originalità ed estro creativo ma comunque rimane un ottimo battle shounen.
Nota positiva anche per l'edizione offerta da jpop, pagine bianchissime e sopraccoperta.
Attenzione! Potrebbe contenere spoiler!
666 Satan è un manga di Seishi Kishimoto, il fratello gemello di Masashi Kishimoto, l'autore di Naruto, un'informazione fondamentale per capire quest'opera e tutte le sue somiglianze con il lavoro del più celebre gemello, di cui condivide in parte la storia e il tratto di disegno.
La storia è ambientata in un mondo dove esiston0 gli O-Part, oggetti dotati di varie proprietà e utilizzati per combattere: si va dai boomerang capaci di sprigionare fiamme ad anelli che padroneggiano i vari elementi fino a sfere e padelle. Il protagonista Jio Freed, che desidera dominare il mondo intero, accetta di aiutare la giovane Ruby Crescent nella ricerca del padre, come guardia del corpo; durante il viaggio si aggiungeranno altri personaggi, spunteranno fuori nemici sempre più potenti, emergeranno grandi segreti riguardanti il passato dei personaggi, gli O-Part e l'esistenza di due grandi organizzazioni, la Repubblica di Stea e la Zenom, che puntano a catturare rispettivamente tutti gli Angeli e tutti i Demoni.
Le somiglianze con Naruto sono piuttosto evidenti: in entrambi i casi il protagonista è mosso dal desiderio di realizzare un proprio sogno (Jio vuole dominare il mondo, Naruto diventare Hokage), entrambi hanno dentro di loro un demone, il più potente del proprio gruppo (Satana in Jio, il Kyubi in Naruto), in entrambe le storie questi demoni potentissimi sono ricercati da un'organizzazione segreta (e in effetti Zenom ricorda molto l'Akatsuki, anche se i demoni e gli angeli di 666 Satan sono ripresi dalla kabbalah ebraica e dalla tradizione cristiana); non dimentichiamo poi il maestro Kirin che ricorda, nel carattere e nell'aspetto, Jiraiya e la presenza di poteri oculari proprio come lo Sharingan, il Byakungan e il Rinnegan. Non bisogna poi dimenticare i debiti che il manga di Seishi Kishimoto ha verso Dragon Ball, dall'incontro fra Jio e Ruby che ricorda quello di Goku e Bulma, al rapporto di amicizia e rivalità fra Ball e Jio simile a quello fra Goku e Crilin. 666 Satan può dunque essere definito un plagio? Il fatto che Seishi e Masashi siano fratelli potrebbe essere alla base di molte idee comuni e di molte somiglianze nello stile grafico; inoltre, a voler essere pignoli, è il manga di Seishi a presentare alcuni elementi che compaiono più tardi nell'opera di Masashi, visto che il primo ha concluso la sua opera nel 2007 e il secondo la sta mandando tuttora avanti.
Essendo uno shonen, 666 Satan ruota attorno ai valori tipici di questi manga: viene data grande importanza all'amicizia, alla forza di volontà, alla voglia di andare avanti e non arrendersi mai. I combattimenti sono al centro della storia e, complice la varietà di O-Part, di poteri utilizzabili e di Angeli e Demoni, sono piuttosto variegati. Un grosso difetto è sicuramente costituito dal finale, troppo affrettato, che lascia l'impressione che Seishi volesse concludere il più in fretta possibile l'opera proprio quando era entrato nella parte clou della storia: in effetti la repubblica di Stea è liquidata troppo rapidamente e anche lo scontro con Zenom non è sviluppato come si deve, lasciando l'amaro in bocca. Resta anche la delusione di aver visto in azione soltanto una minima parte degli Angeli e dei Demoni, visto che la maggior parte vengono presentati già catturati dalle due fazioni e inseriti nella Kabbalah e nella Kabbalah Inversa.
In definitiva, tuttavia, si tratta di un'opera interessante, soprattutto per chi è amante degli shonen o di quelle opere nipponiche che si ispirano alla cultura religiosa occidentale.
666 Satan è un manga di Seishi Kishimoto, il fratello gemello di Masashi Kishimoto, l'autore di Naruto, un'informazione fondamentale per capire quest'opera e tutte le sue somiglianze con il lavoro del più celebre gemello, di cui condivide in parte la storia e il tratto di disegno.
La storia è ambientata in un mondo dove esiston0 gli O-Part, oggetti dotati di varie proprietà e utilizzati per combattere: si va dai boomerang capaci di sprigionare fiamme ad anelli che padroneggiano i vari elementi fino a sfere e padelle. Il protagonista Jio Freed, che desidera dominare il mondo intero, accetta di aiutare la giovane Ruby Crescent nella ricerca del padre, come guardia del corpo; durante il viaggio si aggiungeranno altri personaggi, spunteranno fuori nemici sempre più potenti, emergeranno grandi segreti riguardanti il passato dei personaggi, gli O-Part e l'esistenza di due grandi organizzazioni, la Repubblica di Stea e la Zenom, che puntano a catturare rispettivamente tutti gli Angeli e tutti i Demoni.
Le somiglianze con Naruto sono piuttosto evidenti: in entrambi i casi il protagonista è mosso dal desiderio di realizzare un proprio sogno (Jio vuole dominare il mondo, Naruto diventare Hokage), entrambi hanno dentro di loro un demone, il più potente del proprio gruppo (Satana in Jio, il Kyubi in Naruto), in entrambe le storie questi demoni potentissimi sono ricercati da un'organizzazione segreta (e in effetti Zenom ricorda molto l'Akatsuki, anche se i demoni e gli angeli di 666 Satan sono ripresi dalla kabbalah ebraica e dalla tradizione cristiana); non dimentichiamo poi il maestro Kirin che ricorda, nel carattere e nell'aspetto, Jiraiya e la presenza di poteri oculari proprio come lo Sharingan, il Byakungan e il Rinnegan. Non bisogna poi dimenticare i debiti che il manga di Seishi Kishimoto ha verso Dragon Ball, dall'incontro fra Jio e Ruby che ricorda quello di Goku e Bulma, al rapporto di amicizia e rivalità fra Ball e Jio simile a quello fra Goku e Crilin. 666 Satan può dunque essere definito un plagio? Il fatto che Seishi e Masashi siano fratelli potrebbe essere alla base di molte idee comuni e di molte somiglianze nello stile grafico; inoltre, a voler essere pignoli, è il manga di Seishi a presentare alcuni elementi che compaiono più tardi nell'opera di Masashi, visto che il primo ha concluso la sua opera nel 2007 e il secondo la sta mandando tuttora avanti.
Essendo uno shonen, 666 Satan ruota attorno ai valori tipici di questi manga: viene data grande importanza all'amicizia, alla forza di volontà, alla voglia di andare avanti e non arrendersi mai. I combattimenti sono al centro della storia e, complice la varietà di O-Part, di poteri utilizzabili e di Angeli e Demoni, sono piuttosto variegati. Un grosso difetto è sicuramente costituito dal finale, troppo affrettato, che lascia l'impressione che Seishi volesse concludere il più in fretta possibile l'opera proprio quando era entrato nella parte clou della storia: in effetti la repubblica di Stea è liquidata troppo rapidamente e anche lo scontro con Zenom non è sviluppato come si deve, lasciando l'amaro in bocca. Resta anche la delusione di aver visto in azione soltanto una minima parte degli Angeli e dei Demoni, visto che la maggior parte vengono presentati già catturati dalle due fazioni e inseriti nella Kabbalah e nella Kabbalah Inversa.
In definitiva, tuttavia, si tratta di un'opera interessante, soprattutto per chi è amante degli shonen o di quelle opere nipponiche che si ispirano alla cultura religiosa occidentale.
Manga consigliato a tutti coloro che cercano un buon shonen d'azione senza troppe pretese che riesca, con una trama ben strutturata, a invogliare nel proseguimento della lettura volume dopo volume. Anche se l'opera di Seishi è stata più volte criticata per i vari elementi copiati dal manga di suo fratello Masashi, ovvero Naruto, e altri presi dall'opera del maestro Toriyama, riesce comunque attraverso la trama davvero ben congegnata (anche se nei primi volumi è piuttosto lenta) e piena di colpi di scena, a distogliere l'attenzione dalle varie critiche e a fare apprezzare al meglio il suo contenuto. Trama che tra l'altro viene accompagnata da disegni molto puliti e di ottima qualità, come i vari angeli e demoni che mi sono piaciuti davvero tanto e le ambientazione delle varie saghe (ad esempio la città volante), e combattimenti realizzati abbastanza bene da fare apprezzare le varie abilità e poteri degli OPT e dei relativi O-Part, abilità che però a volte si rivelano abbastanza banali. Una delle poche pecche di questo manga è la caratterizzazione dei vari personaggi, che ho trovato abbastanza banale e scontata.
La parte peggiore di questo manga è il finale che non mi ha soddisfatto in quanto sembra sia stato incastrato a caso per farlo finire il prima possibile. Ma nonostante questo se si sta cercando uno shonen divertente e appassionante, 666 Satan è la vostra scelta, e al costo di 4.40 euro a volume (che per gli standard J-pop è davvero basso) non è neanche una pugnalata al portafoglio.
La parte peggiore di questo manga è il finale che non mi ha soddisfatto in quanto sembra sia stato incastrato a caso per farlo finire il prima possibile. Ma nonostante questo se si sta cercando uno shonen divertente e appassionante, 666 Satan è la vostra scelta, e al costo di 4.40 euro a volume (che per gli standard J-pop è davvero basso) non è neanche una pugnalata al portafoglio.
Ho veramente amato questo manga... Anche se alcuni punti della storia si ispirano spudoratamente ad altri manga molto più famosi, comunque ciò non toglie che in altri sia più che originale.
Trama:
Jio un ragazzino è escluso da tutti perché ha un demone in corpo: Satan, ambisce a diventare il sovrano del mondo per ottenere ricchezze e rispetto. Dopo aver conosciuto Ruby, una cercatrice di tesori, che lo assolda come guardia del corpo partono insieme per cercare l'O-part leggendario (gli O-part sono oggetti risalenti a civiltà antiche che possiedono poteri e forme diverse tra loro; possono essere attivati solo con lo spirito, una sorta di potere mistico, che possiedono gli O.P.T.; ad esempio, Jio è un O.P.T.). Successivamente incontrano Ball, un O.P.T., e Kirin, un riparatore di O-part e spadaccino, i qualiaiutano Jio nel realizzare il suo sogno.
La storia si divide in due parti:
I primi quattordici volumi riguardano la ricerca degli O-part e il torneo tra O.P.T.; gli ultimi cinque sono ambientati qualche anno dopo e riguardano la disperata ricerca da parte dei nostri eroi di un modo per salvare la terra dalla distruzione. Dovete assolutamente sapere della Cabala e della Cabala inversa, rispettivamente il contenitore degli angeli e quello dei demoni. Due organizzazioni, per conquistare il mondo, cercano l'una di accaparrarsi la Cabala, l'altra di impossessarsi della Cabala inversa.
Questo manga ha un sacco di colpi di scena strani e inaspettati, per non parlare dei personaggi secondari e delle loro storie raccontate al dettaglio. Purtroppo negli ultimi volumi gli O-parts (una delle cose che mi hanno fatto innamorare del manga), vengono messi in secondo piano per essere surclassati dagli angeli e demoni. Avrei voluto dare a questo manga 10, ma non ho potuto perché il finale frettoloso e grossolano rovina l'andamento calmo del resto della storia.
I disegni sono ottimi soprattutto nella seconda metà. Unica pecca sono i disegni di Satan che quando appare modifica il corpo di Jio... Nei primi volumi sono stati disegnati in tre modi diversi, poi Seishi (l'autore) si decide e mantiene un solo stile fino alla fine della storia. Consiglio questo manga a tutti, buona lettura!
Trama:
Jio un ragazzino è escluso da tutti perché ha un demone in corpo: Satan, ambisce a diventare il sovrano del mondo per ottenere ricchezze e rispetto. Dopo aver conosciuto Ruby, una cercatrice di tesori, che lo assolda come guardia del corpo partono insieme per cercare l'O-part leggendario (gli O-part sono oggetti risalenti a civiltà antiche che possiedono poteri e forme diverse tra loro; possono essere attivati solo con lo spirito, una sorta di potere mistico, che possiedono gli O.P.T.; ad esempio, Jio è un O.P.T.). Successivamente incontrano Ball, un O.P.T., e Kirin, un riparatore di O-part e spadaccino, i qualiaiutano Jio nel realizzare il suo sogno.
La storia si divide in due parti:
I primi quattordici volumi riguardano la ricerca degli O-part e il torneo tra O.P.T.; gli ultimi cinque sono ambientati qualche anno dopo e riguardano la disperata ricerca da parte dei nostri eroi di un modo per salvare la terra dalla distruzione. Dovete assolutamente sapere della Cabala e della Cabala inversa, rispettivamente il contenitore degli angeli e quello dei demoni. Due organizzazioni, per conquistare il mondo, cercano l'una di accaparrarsi la Cabala, l'altra di impossessarsi della Cabala inversa.
Questo manga ha un sacco di colpi di scena strani e inaspettati, per non parlare dei personaggi secondari e delle loro storie raccontate al dettaglio. Purtroppo negli ultimi volumi gli O-parts (una delle cose che mi hanno fatto innamorare del manga), vengono messi in secondo piano per essere surclassati dagli angeli e demoni. Avrei voluto dare a questo manga 10, ma non ho potuto perché il finale frettoloso e grossolano rovina l'andamento calmo del resto della storia.
I disegni sono ottimi soprattutto nella seconda metà. Unica pecca sono i disegni di Satan che quando appare modifica il corpo di Jio... Nei primi volumi sono stati disegnati in tre modi diversi, poi Seishi (l'autore) si decide e mantiene un solo stile fino alla fine della storia. Consiglio questo manga a tutti, buona lettura!
666 Satan non mi ha proprio convinto. Un manga di combattimenti senza infamia e senza lode.
Leggendolo si ha la netta sensazione di non trovarsi di fronte a nulla di nuovo. Sa tutto di già visto, a partire dai due protagonisti...
Jio, che ricorda in tutto e per tutto Naruto: è solo e trascurato perchè porta "sfortuna" mentre, in realtà, dentro di se accoglie un demone. Ha il classico sogno da raggiungere che in questo caso è il voler diventare il padrone del mondo per poter essere rispettato da tutti.
E poi c'è Ruby che ricorda la Bulma di DragonBall sia dal punto di vista caratteriale che grafico...Anche l'incontro tra i due avviene in modo del tutto analogo a quanto avviene nel manga di Toriyama.
In tutta l'opera non c'è un personaggio che mi abbia colpito particolarmente. La loro caratterizzazione è troppo piatta e non degna di nota... C'è poco da fare: non mi sono affezionato a nessuno.
La storia solo a tratti si fa interessante e non è certo ricca di colpi di scena...
I numerosi combattimenti tutto sommato mi son piaciuti anche se, ancora una volta, non c'è niente di rivoluzionario: i personaggi si combattono tra loro usando delle armi particolari chiamate O-Part ognuna delle quali ha poteri completamente diversi dall'altra. Ricordano molto i "paope" di Hoshin Engi o le Dark Bring di Rave.
I disegni li ho trovati discreti ma sicuramente non verranno ricordati per la loro particolare bellezza.
666 Satan è un'opera che si potrebbe definire anche godibile che però non è in grado di lasciare il segno. Il fatto che non abbia nulla di particolarmente caratteristico e che tutto si abbia la sensazione di averlo già letto anche altrove, non mi permette di dare a questo manga la sufficienza.
Leggendolo si ha la netta sensazione di non trovarsi di fronte a nulla di nuovo. Sa tutto di già visto, a partire dai due protagonisti...
Jio, che ricorda in tutto e per tutto Naruto: è solo e trascurato perchè porta "sfortuna" mentre, in realtà, dentro di se accoglie un demone. Ha il classico sogno da raggiungere che in questo caso è il voler diventare il padrone del mondo per poter essere rispettato da tutti.
E poi c'è Ruby che ricorda la Bulma di DragonBall sia dal punto di vista caratteriale che grafico...Anche l'incontro tra i due avviene in modo del tutto analogo a quanto avviene nel manga di Toriyama.
In tutta l'opera non c'è un personaggio che mi abbia colpito particolarmente. La loro caratterizzazione è troppo piatta e non degna di nota... C'è poco da fare: non mi sono affezionato a nessuno.
La storia solo a tratti si fa interessante e non è certo ricca di colpi di scena...
I numerosi combattimenti tutto sommato mi son piaciuti anche se, ancora una volta, non c'è niente di rivoluzionario: i personaggi si combattono tra loro usando delle armi particolari chiamate O-Part ognuna delle quali ha poteri completamente diversi dall'altra. Ricordano molto i "paope" di Hoshin Engi o le Dark Bring di Rave.
I disegni li ho trovati discreti ma sicuramente non verranno ricordati per la loro particolare bellezza.
666 Satan è un'opera che si potrebbe definire anche godibile che però non è in grado di lasciare il segno. Il fatto che non abbia nulla di particolarmente caratteristico e che tutto si abbia la sensazione di averlo già letto anche altrove, non mi permette di dare a questo manga la sufficienza.
666 Satan è un manga pubblicato in Giappone dalla Square Enix, portato in Italia da Jpop, e creato da Seishi Kishimoto, fratello del ben più famoso Masashi Kishimoto, creatore di Naruto.
In dall'inizio questo fumetto ha avuto due concorrenti alquanto tosti, visto che in patria veniva pubblicato sulla stessa rivista che pubblicava anche il popolarissimo Fullmetal Alchemist, e anche ovviamente il manga del fratello gemello, con il quale più e più volte è stato confrontato, visto anche il chara design praticamente identico.
Nonostante tutto il manga non soffre troppo la concorrenza, la trama principale è molto bella (anche se si perde verso la fine), i disegni (ovviamente) sono ottimi, e la storia è piena di citazioni a grandi capolavori quali Dragonball (fantastica la scena dove Jio e Ball, per verificare l'esito degli allenamenti, si tolgono le pesanti bardature e fanno un salto altissimo, notando effettivamente il loro miglioramento), One Piece e ovviamente anche Naruto.
La storia parla di Jio, un ragazzino orfano additato da tutti come portatore di sventura, che incontra una ragazza di nome Ruby il cui scopo è girovagare per il mondo alla ricerca del padre. Jio, data la sua incredibile forza, salva la vita a Ruby ed i due diventeranno così amici da decidere di girare il mondo insieme. A questo si aggiungono anche gli O-parts, oggetti (per lo più armi e veicoli) che vengono alimentati soltanto dalle persone in grado di manipolare la propria energia spirituale. Inutile dirlo, ma avranno un ruolo molto importante nella storia (non soltanto come armi dei personaggi)
L'opera soffre un po' all'inizio, anche per via della somiglianza con i manga sopra citati (sembra quasi di vedere Naruto che incontra Bulma), ma dopo i primi numeri riesce ad acquistare una vita propria, fino ad inserire degli elementi propri nella trama anche se non del tutto innovativi (l'eterna lotta tra angeli e demoni ed esseri umani che vogliono impadronirsi del loro potere, non è proprio una novità) fino ad arrivare ad un finale apocalittico, concluso bene ma raccontato troppo frettolosamente per via della preannunciata interruzione dell'opera.
Nonostante le numerose premesse l'opera potrebbe far storcere il naso ai più, proprio per le eccessive citazioni (per molte delle quali vi sono state anche diverse dispute in tribunale) ma a mio avviso non sono la colonna portante dell'opera. I protagonisti sono originali e ben caratterizzati e le somiglianze che ne derivano sono dovute soltanto al fatto che ce ne sono una miriade di uguali e diversi allo stesso tempo. Anche gli O-part sanno di già visto, ma è il modo in cui vengono utilizzati da essere particolare e proprio dell'opera.
In generale, se non ci si vuole trovare per forza delle uguaglianze in altri fumetti, direi che l'opera è leggibile è gradevole, se poi tutte le varie scenette non vengono considerate un omaggio alle opere ispiratrici ma dei plagi, allora è meglio starne alla larga.
In dall'inizio questo fumetto ha avuto due concorrenti alquanto tosti, visto che in patria veniva pubblicato sulla stessa rivista che pubblicava anche il popolarissimo Fullmetal Alchemist, e anche ovviamente il manga del fratello gemello, con il quale più e più volte è stato confrontato, visto anche il chara design praticamente identico.
Nonostante tutto il manga non soffre troppo la concorrenza, la trama principale è molto bella (anche se si perde verso la fine), i disegni (ovviamente) sono ottimi, e la storia è piena di citazioni a grandi capolavori quali Dragonball (fantastica la scena dove Jio e Ball, per verificare l'esito degli allenamenti, si tolgono le pesanti bardature e fanno un salto altissimo, notando effettivamente il loro miglioramento), One Piece e ovviamente anche Naruto.
La storia parla di Jio, un ragazzino orfano additato da tutti come portatore di sventura, che incontra una ragazza di nome Ruby il cui scopo è girovagare per il mondo alla ricerca del padre. Jio, data la sua incredibile forza, salva la vita a Ruby ed i due diventeranno così amici da decidere di girare il mondo insieme. A questo si aggiungono anche gli O-parts, oggetti (per lo più armi e veicoli) che vengono alimentati soltanto dalle persone in grado di manipolare la propria energia spirituale. Inutile dirlo, ma avranno un ruolo molto importante nella storia (non soltanto come armi dei personaggi)
L'opera soffre un po' all'inizio, anche per via della somiglianza con i manga sopra citati (sembra quasi di vedere Naruto che incontra Bulma), ma dopo i primi numeri riesce ad acquistare una vita propria, fino ad inserire degli elementi propri nella trama anche se non del tutto innovativi (l'eterna lotta tra angeli e demoni ed esseri umani che vogliono impadronirsi del loro potere, non è proprio una novità) fino ad arrivare ad un finale apocalittico, concluso bene ma raccontato troppo frettolosamente per via della preannunciata interruzione dell'opera.
Nonostante le numerose premesse l'opera potrebbe far storcere il naso ai più, proprio per le eccessive citazioni (per molte delle quali vi sono state anche diverse dispute in tribunale) ma a mio avviso non sono la colonna portante dell'opera. I protagonisti sono originali e ben caratterizzati e le somiglianze che ne derivano sono dovute soltanto al fatto che ce ne sono una miriade di uguali e diversi allo stesso tempo. Anche gli O-part sanno di già visto, ma è il modo in cui vengono utilizzati da essere particolare e proprio dell'opera.
In generale, se non ci si vuole trovare per forza delle uguaglianze in altri fumetti, direi che l'opera è leggibile è gradevole, se poi tutte le varie scenette non vengono considerate un omaggio alle opere ispiratrici ma dei plagi, allora è meglio starne alla larga.
666 Satan è uno shounen manga scritto da Seishi Kishimoto, autore di "Blazer Drive", portato in Italia da J-pop al costo di 4.40 euro.
Allora premetto col dire che come "Blazer Drive" non mi è piaciuto, confermando l'idea che Seishi dovrebbe cambiare lavoro.
Non discuto sul disegno che è quello tipico di uno shounen manga e può piacere o meno (e devo dire che non mi dispiace) ma il problema è la storia poco accattivante e originale.
Il manga si incentra sulle vicende di un ragazzo, Jio, che lasciata la città natale perché additato come portatore di sventura viaggia senza meta con un unico obbiettivo, conquistare il mondo cosi da farsi accettare dagli altri. In questo viaggio incontrerà Rubi Crescent, una giovane cacciatrice di tesori alla ricerca di antichi manufatti denominati O-part.
Nel viaggio Jio scoprirà di essere un O.P.T., ovvero un essere capace di utilizzare questi antichi artefatti che donano poteri straordinari. Inoltre svelerà una parte malvagia dovuta ha una forza oscura rinchiusa dentro di sé.
Già dalla trama si capisce che la storia è un insieme di elementi presi da vari manga; prima di tutto "Dragonball", infatti Rubi è uguale a Bulma (il carattere scontroso e da fifona, il vestiario, entrambe alla ricerca di artefatti potentissimi), inoltre l'incontro tra Rubi e Jio praticamente è uguale a quello tra Bulma e Goku. Poi "Naruto" dal quale viene preso il personaggio principale (Jio ha dentro di se un essere demoniaco, Naruto ha dentro di sé un demone) e anche i poteri (un personaggio ha un o-part con il potere delle fiamme nere che bruciano qualsiasi cosa finché non sparisce....Cavolo, è l'Amaterasu di Itachi).
I personaggi non mi sono piaciuti e nessuno ha attirato il mio interesse né per caratteristiche visive né per il carattere. Non hanno nessun elemento che possa attirare l'attenzione o farsi ricordare, sembrano tutti dei personaggi secondari senza alcuna importanza.
Per concludere non consiglierei questo manga a nessuno perché lo trovo molto mediocre e sicuramente nel panorama shounen ci sono opere migliori.
Allora premetto col dire che come "Blazer Drive" non mi è piaciuto, confermando l'idea che Seishi dovrebbe cambiare lavoro.
Non discuto sul disegno che è quello tipico di uno shounen manga e può piacere o meno (e devo dire che non mi dispiace) ma il problema è la storia poco accattivante e originale.
Il manga si incentra sulle vicende di un ragazzo, Jio, che lasciata la città natale perché additato come portatore di sventura viaggia senza meta con un unico obbiettivo, conquistare il mondo cosi da farsi accettare dagli altri. In questo viaggio incontrerà Rubi Crescent, una giovane cacciatrice di tesori alla ricerca di antichi manufatti denominati O-part.
Nel viaggio Jio scoprirà di essere un O.P.T., ovvero un essere capace di utilizzare questi antichi artefatti che donano poteri straordinari. Inoltre svelerà una parte malvagia dovuta ha una forza oscura rinchiusa dentro di sé.
Già dalla trama si capisce che la storia è un insieme di elementi presi da vari manga; prima di tutto "Dragonball", infatti Rubi è uguale a Bulma (il carattere scontroso e da fifona, il vestiario, entrambe alla ricerca di artefatti potentissimi), inoltre l'incontro tra Rubi e Jio praticamente è uguale a quello tra Bulma e Goku. Poi "Naruto" dal quale viene preso il personaggio principale (Jio ha dentro di se un essere demoniaco, Naruto ha dentro di sé un demone) e anche i poteri (un personaggio ha un o-part con il potere delle fiamme nere che bruciano qualsiasi cosa finché non sparisce....Cavolo, è l'Amaterasu di Itachi).
I personaggi non mi sono piaciuti e nessuno ha attirato il mio interesse né per caratteristiche visive né per il carattere. Non hanno nessun elemento che possa attirare l'attenzione o farsi ricordare, sembrano tutti dei personaggi secondari senza alcuna importanza.
Per concludere non consiglierei questo manga a nessuno perché lo trovo molto mediocre e sicuramente nel panorama shounen ci sono opere migliori.
Parto col dire che io adoro tutte e due le opere di Seishi. Ora riguarda al manga voglio cominciare dalla trama, che per i miei gusti è stata molto bella, fluida e leggibile. Può sembrare che sia preso da Dragonball e Naruto, ma io non la penso così, anche perché a parte i disegni che assomigliano molto a quelli del fratello, la trama non si avvicina per niente; ed è inutile dire che sia ripetitivo, perché secondo me non è così. E' vero che funziona sempre allo stesso modo, ovvero il protagonista non riesce a sconfiggere un nemico e sia allena poi lo batte. Però basta pensarci, di certo non possono diventare più forti per grazia divina.
Passando al disegno, dal mio punto di vista, Seishi usa un tratto pulito e chiaro, le vignette sono comprensibili, con i combattimenti ben dettagliati. Adoro anche i personaggi, infatti secondo me ha scelto le caratteristiche giusto per ognuno, senza togliere quella comicità che non guasta mai. Anche se il manga non è molto lungo, le informazioni sia sui personaggi che sulla trama vengono fornite coi tempi giusti.
In conclusione consiglio vivamente di leggere questo manga e di non fermarvi a primi capitoli, esclamando "E' banale!" Se continuerete sono sicuro che agli amanti degli shonen come me piacerà di sicuro.
Passando al disegno, dal mio punto di vista, Seishi usa un tratto pulito e chiaro, le vignette sono comprensibili, con i combattimenti ben dettagliati. Adoro anche i personaggi, infatti secondo me ha scelto le caratteristiche giusto per ognuno, senza togliere quella comicità che non guasta mai. Anche se il manga non è molto lungo, le informazioni sia sui personaggi che sulla trama vengono fornite coi tempi giusti.
In conclusione consiglio vivamente di leggere questo manga e di non fermarvi a primi capitoli, esclamando "E' banale!" Se continuerete sono sicuro che agli amanti degli shonen come me piacerà di sicuro.
Un shonen abbastanza originale con una storia abbastanza azzeccata.
L' inizio mi aveva preso alla grande, man mano che si avanza annoia sempre di più, e dalla fine del torneo alla fine del 19 volume diventa bruttino: troppo frettoloso, storia buttata giù a caso, insomma più si va avanti più si fa scadente...
Lo consiglio solo a chi vuole "perdere un po' di tempo", per chi cerca uno shonen leggero, breve e con dei pizzichi di comicità. Forse mi aspettavo di più dal fratello del mangaka di "Naruto", speravo in una rivincita del fratellino sfavorito, ma niente purtroppo. Un sufficienza tonda, niente di più.
L' inizio mi aveva preso alla grande, man mano che si avanza annoia sempre di più, e dalla fine del torneo alla fine del 19 volume diventa bruttino: troppo frettoloso, storia buttata giù a caso, insomma più si va avanti più si fa scadente...
Lo consiglio solo a chi vuole "perdere un po' di tempo", per chi cerca uno shonen leggero, breve e con dei pizzichi di comicità. Forse mi aspettavo di più dal fratello del mangaka di "Naruto", speravo in una rivincita del fratellino sfavorito, ma niente purtroppo. Un sufficienza tonda, niente di più.
Età di lettura: fino a 6 anni. E avrei detto tutto. Ma siccome servono almeno 500 caratteri per avere una recensione, si può accennare alla trama risibile, di una banalità a dir poco sconcertante, ai personaggi stereotipati e monodimensionali, al design generale raffazzonato e senza ispirazione, ai disegni comprensibili ma nulla più, alla regia senza spunti né verve. E basta, non mi vine in mente altro da criticare, perché non mi vengono in mente altri aspetti che si possano giudicare.
Certo, è uno shonen che non pretende niente, come tanti altri, ma neppure arriva alla mediocrità di tanti altri, che almeno sanno rendersi gradevoli.
Certo, è uno shonen che non pretende niente, come tanti altri, ma neppure arriva alla mediocrità di tanti altri, che almeno sanno rendersi gradevoli.
Insomma, non è niente di speciale. Una storia abbastanza banale, scopiazzata da altri manga (Naruto e Dragonball), infarcita di umorismo, banale anch'esso, con qualche combattimento ultra banale e infine (mi spiace ma devo ripetermi di continuo) qualche scena tragica di una banalità assurda. Il voto poteva essere benissimo un cinque, ma ho deciso di dargli sei perché, nonostante tutto, il tema della cabala, degli angeli, dei demoni ecc è abbastanza interessante e, comunque, può tranquillamente essere una lettura per passare il tempo quando ci si annoia, ma nulla di più. I disegni sono carini nei primi volumi, ma peggiorano gradualmente, sopratutto dal volume 14 in poi,quando <b>SPOILER</b> avviene il salto temporale e i personaggi diventano adulti, infatti a quanto pare Seishi disegna molto meglio i bambini fino circa ai quattordic'anni, poi non è più capace,<b> FINE SPOILER</b> quindi lo consiglio a chi cerca una lettura leggera e relativamente piacevole (c'è di peggio) per passare il tempo, ma sicuramente non è un manga che verrà ricordato.
Un manga ottimo! Ok la trama non è per niente originale (ricorda tantissimo Naruto) però bisogna dire che è un manga molto ben fatto. Non sono un grande fan di Seishi Kishimoto, lo ritenevo anche un mangaka mediocre, ma devo dire che leggendo 666 Satan mi sono veramente ricreduto.
Il manga è uno shonen di combattimento fantasy e parla di un ragazzo di nome Jio Freed, orfano di madre e di padre e allontanato da tutti perché dentro di se vi è sigillato un demone "Satan". Adesso il suo obbiettivo ed il suo unico sogno è quello di conquistare il mondo che, secondo lui, è l'unico modo per essere accettato dalle altre persone. Col passare della storia, però, grazie alla sua personalità riuscirà a trovare degli amici e dei compagni di avventura. Una trama che parte così non può che essere piena di emozioni!
I combattimenti sono veramente belli; gli O.P.T. (O-Part Tacticians) combattono con degli artefatti chiamati O-Part, ognuno con un potere diverso e un rango diverso (quest'ultimo misura la potenza dell'arma, ovviamente, più il rango è alto più l'arma è forte).
I disegni - anch'essi ricordano molto Naruto -, all'inizio sono un po' banali, ma col passare dei capitoli diventano sempre più belli, in particolare i demoni e gli angeli sono disegnati benissimo.
I personaggi sono molto ben caratterizzati, anche il personaggio principale stesso non è il solito bonaccione che vuole sempre salvare tutti (e se lo fa è solo perché si trova, ormai, immerso nell'avventura), bensì, è un personaggio molto incompreso, che col passare del tempo aprirà sempre di più il suo cuore!
L'edizione J-Pop non poteva che essere fantastica. Solita edizione di questa casa editrice che ce la propone a 4,40 euro, che volete di più?
In conclusione, diffidate da chi dice che è il solito manga; 666 Satan è un manga shonen di combattimento fantasy che bisogna leggere perché pieno di combattimenti, avventura, divertimento ed emozioni!
Vi dico soltanto che l'ultimo capitolo l'ho letto ben 5 volte perché, anche con le canzoni giuste di sottofondo, è troppo commovente.
VOTI
Trama: 8
Disegni: 8
Personaggi: 9
Edizione: 10
Il manga è uno shonen di combattimento fantasy e parla di un ragazzo di nome Jio Freed, orfano di madre e di padre e allontanato da tutti perché dentro di se vi è sigillato un demone "Satan". Adesso il suo obbiettivo ed il suo unico sogno è quello di conquistare il mondo che, secondo lui, è l'unico modo per essere accettato dalle altre persone. Col passare della storia, però, grazie alla sua personalità riuscirà a trovare degli amici e dei compagni di avventura. Una trama che parte così non può che essere piena di emozioni!
I combattimenti sono veramente belli; gli O.P.T. (O-Part Tacticians) combattono con degli artefatti chiamati O-Part, ognuno con un potere diverso e un rango diverso (quest'ultimo misura la potenza dell'arma, ovviamente, più il rango è alto più l'arma è forte).
I disegni - anch'essi ricordano molto Naruto -, all'inizio sono un po' banali, ma col passare dei capitoli diventano sempre più belli, in particolare i demoni e gli angeli sono disegnati benissimo.
I personaggi sono molto ben caratterizzati, anche il personaggio principale stesso non è il solito bonaccione che vuole sempre salvare tutti (e se lo fa è solo perché si trova, ormai, immerso nell'avventura), bensì, è un personaggio molto incompreso, che col passare del tempo aprirà sempre di più il suo cuore!
L'edizione J-Pop non poteva che essere fantastica. Solita edizione di questa casa editrice che ce la propone a 4,40 euro, che volete di più?
In conclusione, diffidate da chi dice che è il solito manga; 666 Satan è un manga shonen di combattimento fantasy che bisogna leggere perché pieno di combattimenti, avventura, divertimento ed emozioni!
Vi dico soltanto che l'ultimo capitolo l'ho letto ben 5 volte perché, anche con le canzoni giuste di sottofondo, è troppo commovente.
VOTI
Trama: 8
Disegni: 8
Personaggi: 9
Edizione: 10
Non voglio dilungarmi troppo sulla trama di questo manga, né sulle numerose - e spesso vere - critiche che il manga ha ricevuto.
Lessi 666 Satan incuriosito dal fatto che l'autore fosse il fratello di Masashi Kishimoto, autore del manga Naruto, e in effetti il manga in generale non è affatto male, però presenta dei sostanziali problemi di fondo, o meglio, più che problemi delle pecche che non lo rendono un manga eccezionale.
1) Stereotipi. Un manga stereotipato nella trama e nei personaggi non è la fine del mondo, ma in questo caso si assiste a mio avviso a troppi riferimenti ad altre opere: basti pensare all'incontro tra Jio e Rubi nel primo volume che ricorda quello ormai famosissimo tra Goku e Bulma, o il demone sopente nel protagonista che allude alla volpe a nove code del manga Naruto, e potrei andare avanti ancora. Insomma, in generale nel manga si trovano molte azioni, avvenimenti e dialoghi tipici degli shonen moderni, o meglio, troppi.
Purtroppo se in alcuni casi questi espedienti ormai collaudati aiutano la narrazione e la rendono piacevole, alla lunga stancano e il manga rischia più volte di cadere nel banale.
2) Trama. Per forza di cose un manga molto stereotipato avrà una trama magari piacevole ma che alla lunga risulterà non entusiasmante e coinvolgente; è questo il caso di 666 Satan, troppe volte durante la lettura si colgono riferimenti ad altre opere come detto poco fa, troppe volte certe situazioni sembrano (anzi, sono) già viste e riviste.
Da questo "collage" scaturiscono comunque un buon intreccio e dei personaggi a loro modo carismatici e la narrazione ha sempre un ritmo sostenuto, ma l'autore poteva fare di più sotto molti punti di vista abbandonando gli stereotipi e provando a creare qualcosa di più originale.
Il manga ha quindi anche dei punti di forza, il fatto stesso di essere uno "shonen classico" lo rende piacevole agli amanti del genere, i designi vanno via via migliorando e sicuramente il manga annoia poche volte, rimane comunque il problema di fondo della mancanza di originalità in molte parti dell'opera.
Insomma, con 666 Satan si poteva fare di più ma anche di meno, l'autore è stato penalizzato dal fatto di aver utilizzato troppi stereotipi, seppur in buona fede ovviamente, l'opera rimane comunque godibile e fruibile da tutti e sicuramente è più che sufficiente se non appunto in quelle situazioni viste e riviste.
Concludendo ho dato sette a questo manga per i motivi sopra citati e anche poiché proprio per questi motivi ci sono titoli dello stesso genere più validi, è comunque un manga discreto e consigliato agli amanti del genere, ma solo dopo la lettura di altri titoli.
Lessi 666 Satan incuriosito dal fatto che l'autore fosse il fratello di Masashi Kishimoto, autore del manga Naruto, e in effetti il manga in generale non è affatto male, però presenta dei sostanziali problemi di fondo, o meglio, più che problemi delle pecche che non lo rendono un manga eccezionale.
1) Stereotipi. Un manga stereotipato nella trama e nei personaggi non è la fine del mondo, ma in questo caso si assiste a mio avviso a troppi riferimenti ad altre opere: basti pensare all'incontro tra Jio e Rubi nel primo volume che ricorda quello ormai famosissimo tra Goku e Bulma, o il demone sopente nel protagonista che allude alla volpe a nove code del manga Naruto, e potrei andare avanti ancora. Insomma, in generale nel manga si trovano molte azioni, avvenimenti e dialoghi tipici degli shonen moderni, o meglio, troppi.
Purtroppo se in alcuni casi questi espedienti ormai collaudati aiutano la narrazione e la rendono piacevole, alla lunga stancano e il manga rischia più volte di cadere nel banale.
2) Trama. Per forza di cose un manga molto stereotipato avrà una trama magari piacevole ma che alla lunga risulterà non entusiasmante e coinvolgente; è questo il caso di 666 Satan, troppe volte durante la lettura si colgono riferimenti ad altre opere come detto poco fa, troppe volte certe situazioni sembrano (anzi, sono) già viste e riviste.
Da questo "collage" scaturiscono comunque un buon intreccio e dei personaggi a loro modo carismatici e la narrazione ha sempre un ritmo sostenuto, ma l'autore poteva fare di più sotto molti punti di vista abbandonando gli stereotipi e provando a creare qualcosa di più originale.
Il manga ha quindi anche dei punti di forza, il fatto stesso di essere uno "shonen classico" lo rende piacevole agli amanti del genere, i designi vanno via via migliorando e sicuramente il manga annoia poche volte, rimane comunque il problema di fondo della mancanza di originalità in molte parti dell'opera.
Insomma, con 666 Satan si poteva fare di più ma anche di meno, l'autore è stato penalizzato dal fatto di aver utilizzato troppi stereotipi, seppur in buona fede ovviamente, l'opera rimane comunque godibile e fruibile da tutti e sicuramente è più che sufficiente se non appunto in quelle situazioni viste e riviste.
Concludendo ho dato sette a questo manga per i motivi sopra citati e anche poiché proprio per questi motivi ci sono titoli dello stesso genere più validi, è comunque un manga discreto e consigliato agli amanti del genere, ma solo dopo la lettura di altri titoli.
La premessa è che è il fratello del disegnatore di Naruto, quindi alcune somiglianze si notano, ma da qui a dire che sia la brutta copia c'è un abisso! La storia è inquietante e tutti questi riferimenti a Satan potrebbero farlo sembrare preoccupante, ma non bisogna valutarlo da questo punto di vista. Infatti grazie a numerosi nomi di personaggi si trovano molti riferimenti mitologici interessanti, inoltre usa uno stile di armi diverso da molti altri titoli dello stesso genere.
Molto azzeccata la storia e il suo svolgimento, alterna fasi di battaglie a parti narrative, e la storia per quanto complicata una volta finito risulta molto semplice da capire. Unica pecca il finale, <b>[Attenzione, spoiler!]</b> ci sono rimasto veramente malissimo dal momento che tutta la storia si basa sul protagonista e sul suo sogno e nel finale non è ben chiaro se riesca a realizzarlo o meno ma si rimane con un dubbio. <b>[Fine spoiler.]</b> Nonostante questo merita decisamente di essere letto!
Molto azzeccata la storia e il suo svolgimento, alterna fasi di battaglie a parti narrative, e la storia per quanto complicata una volta finito risulta molto semplice da capire. Unica pecca il finale, <b>[Attenzione, spoiler!]</b> ci sono rimasto veramente malissimo dal momento che tutta la storia si basa sul protagonista e sul suo sogno e nel finale non è ben chiaro se riesca a realizzarlo o meno ma si rimane con un dubbio. <b>[Fine spoiler.]</b> Nonostante questo merita decisamente di essere letto!
Buon shounen ma nulla di più, questa la solita frase che sentirete da tutti (compreso me) quando si parla di 666 Satan. Sicuramente una buona storia caratterizzata dal grande numero di personaggi e dai molti combattimenti, a questo però vanno aggiunti i tanti, troppi momenti di già visto e stravisto che si susseguono in questo manga. Solito protagonista solitario e odiato da tutti perché dentro di lui vi è un demone malvagio; solito torneo a eliminazione e solito finale affrettato; questi i maggiori difetti dell'opera più importante di Seishi Kishimoto. Vero è che in 19 volumi vengono affrontate parecchie vicende e approfondite quasi tutte.
Una buona storia insomma, con qualche idea brillante e colpi di scena abbastanza inaspettati qua è la che mantengono in vita la curiosità del lettore. In definitiva un buon manga ma nulla di più, consigliato ai fan dello shounen classico.
Una buona storia insomma, con qualche idea brillante e colpi di scena abbastanza inaspettati qua è la che mantengono in vita la curiosità del lettore. In definitiva un buon manga ma nulla di più, consigliato ai fan dello shounen classico.
Non mi è mai successo di leggere un manga e non vedere l'ora di finirlo, non perché fossi curiosi di sapere il finale, ma per riporlo sullo scaffale e non toccarlo mai più. Una sola volta mi è successo: proprio con 666 Satan.
Non lo consiglio assolutamente a nessuno; ci sono decine di manga meravigliosi, questo invece è davvero pessimo, partendo dai disegni che sono davvero elementari con pochissimi dettagli e senza un'anima, per arrivare a un protagonista davvero senza spessore, una trama inesistente e un finale che davvero mi ha lasciato senza parole. Il finale più brutto mai visto, impensabile, di una banalità immonda.
Sono mesi che cerco di rivenderlo ma nessuna delle fumetteria me l'ha voluto comprare. Questo manga è stato acquistato solo perché fatto dal fratello del grande Masashi Kishimoto! Si salvano solo i capitoli sul passato di Kirin.
Non lo consiglio assolutamente a nessuno; ci sono decine di manga meravigliosi, questo invece è davvero pessimo, partendo dai disegni che sono davvero elementari con pochissimi dettagli e senza un'anima, per arrivare a un protagonista davvero senza spessore, una trama inesistente e un finale che davvero mi ha lasciato senza parole. Il finale più brutto mai visto, impensabile, di una banalità immonda.
Sono mesi che cerco di rivenderlo ma nessuna delle fumetteria me l'ha voluto comprare. Questo manga è stato acquistato solo perché fatto dal fratello del grande Masashi Kishimoto! Si salvano solo i capitoli sul passato di Kirin.
Ricordo ancora l'acquisto di questo manga nel negozio dell'usato in Rimini. Ricordo che la prima cosa che mi colpì furono le sovracopertine che spiccavano una di fianco all'altra con tutti i colori sgargiolini!
Ricordo ancora che quando lo aprii i disegni mi fecero ricordare qualcosa di già noto, ma non capii subito cosa e così, incuriosita senza sapere chi fosse l'autore, decisi di fare questo acquisto.
Proprio ieri ho ultimato la lettura di questa serie, che mi è risulta molto lenta e piatta nella prima parte, fino il volume 8, ma con una bella svolta e con un aumento crescente nello sviluppo degli eventi dai numeri a seguire fino alla sua conclusione.
Due pecche, che però non portano assolutamente quest'opera all'insufficienza: uno, il rifarsi ad alcuni eventi di altri manga (tipo Dragonball, a caso) o film (tipo i Goonies, sempre a caso); l'altra invece è la mal gestione della narrazione, ovvero, non si è tagliato all'inizio della storia, il che l'ha fatta perdere di interesse per il lettore e invece non si è approfondito quando era il caso di farlo, tipo nel finale; si vede che l'autore voleva intenzionalmente mettere la parole fine su questo lavoro, a mio giudizio un po' troppo affrettatamente.
Il sette che gli ho dato in realtà se lo merita per il messaggio che vuole trasmettere:o credere in se stessi e negli altri.
Ricordo ancora che quando lo aprii i disegni mi fecero ricordare qualcosa di già noto, ma non capii subito cosa e così, incuriosita senza sapere chi fosse l'autore, decisi di fare questo acquisto.
Proprio ieri ho ultimato la lettura di questa serie, che mi è risulta molto lenta e piatta nella prima parte, fino il volume 8, ma con una bella svolta e con un aumento crescente nello sviluppo degli eventi dai numeri a seguire fino alla sua conclusione.
Due pecche, che però non portano assolutamente quest'opera all'insufficienza: uno, il rifarsi ad alcuni eventi di altri manga (tipo Dragonball, a caso) o film (tipo i Goonies, sempre a caso); l'altra invece è la mal gestione della narrazione, ovvero, non si è tagliato all'inizio della storia, il che l'ha fatta perdere di interesse per il lettore e invece non si è approfondito quando era il caso di farlo, tipo nel finale; si vede che l'autore voleva intenzionalmente mettere la parole fine su questo lavoro, a mio giudizio un po' troppo affrettatamente.
Il sette che gli ho dato in realtà se lo merita per il messaggio che vuole trasmettere:o credere in se stessi e negli altri.
Devo dire che l'idea di base riguardo degli O-Parts e successivamente quella dei riferimenti alla Cabala mi piacevano molto, purtroppo però penso che non siano state sfruttate al massimo delle loro potenzialità. Gli O-Parts finiscono per avere un ruolo marginale andando avanti, e gli Angeli e i Demoni della Cabala compaiono in moltitudine nella seconda parte della storia, quando forse sarebbe potuta essere più lunga e intrigante. Per il resto però rimane un discreto manga, che consiglio almeno una volta nella vita di leggere se si apprezza il genere.
Premetto che questo è un manga a cui mi sono affezionato molto, essendo la prima serie medio- lunga da me terminata.
La storia è apparentemente molto semplice ma presenta qualche colpo di scena a volte molto prevedibile ma che sa comunque sorprendere. La trama parla di un ragazzo di nome Jio Freed dal passato completamente oscuro, ossessionato dai soldi, che vaga senza meta in un mondo grandissimo e quasi completamente inesplorato. In questo mondo esistono particolari persone che sono in grado di emanare lo spirito, un'energia misteriosa che fuoriesce dal corpo umano sotto forma di fumo bianco, gli O.P.T. (O-Parts Tactician). Coloro che sono in grado di emanare lo spirito hanno anche la capacità di inserirlo in alcuni oggetti speciali tramandati da una popolazione vissuta nel passato, detti O-Part. L'avventura di Jio inizia con l'incontro con Ruby, una ragazza archeologa e cercatrice di tesori che insegue il sogno di ritrovare il padre, e finisce con il diventare una storia di angeli e demoni che riuniti possono scatenare il potere supremo.
666 Satan a mio parere è un titolo che non ha permesso il successo di questo manga e che ne ha provocato un finale affrettato (ma neanche così tanto, come dicono le recensioni qua sotto). In America infatti questo manga è stato pubblicato con il nome di O-Parts Hunter.
È formato da 19 Volumi in tutto pubblicato in Italia da J-Pop ed è suddiviso in 76 capitoli lunghi circa 40 pagine ciascuno; questo perché ogni capitolo è stato pubblicato nella rivista in cui era serializzato, a cadenza mensile. Alla fine di ogni volume troviamo alcune simpaticissime strisce con alcune barzellette di Seishi, alcune volte tratti da fatti realmente accaduti. Al termine dei volumi c'è anche una pagina che illustra i disegni e gli effetti degli O-Parts comparsi all'interno del volume.
L'autore Seishi Kishimoto, essendo il fratello di Masashi Kishimoto, il famoso autore di Naruto, è stato accusato più volte di aver copiato elementi di trama o addirittura personaggi dalla opera del ben più famoso fratello gemello. Secondo me queste somiglianze non sono sempre così evidenti. Esistono sicuramente, ma non sono evidenti. C'è da dire che al giorno d'oggi tutti gli shonen si assomigliano fra di loro, questo non fa eccezione, ma nemmeno Naruto fa eccezione. Quindi fra questo mare di shonen tutti molto simili sta a voi scegliere quello che più vi piace e vi ispira, questa scelta potrebbe ricadere proprio su questo manga, se avete un dubbio a mio parere compratelo solo se cercate qualcosa di poco pesante, con una trama non complicatissima e abbastanza divertente.
L'edizione presentata da J-Pop è buona, al prezzo di 4,40 euro la J-Pop offre un prodotto buono con carta mai trasparente e bianchissima, inchiostro molto nero che non macchia le dita e sovraccoperta.
Voto Finale: 7
La storia è apparentemente molto semplice ma presenta qualche colpo di scena a volte molto prevedibile ma che sa comunque sorprendere. La trama parla di un ragazzo di nome Jio Freed dal passato completamente oscuro, ossessionato dai soldi, che vaga senza meta in un mondo grandissimo e quasi completamente inesplorato. In questo mondo esistono particolari persone che sono in grado di emanare lo spirito, un'energia misteriosa che fuoriesce dal corpo umano sotto forma di fumo bianco, gli O.P.T. (O-Parts Tactician). Coloro che sono in grado di emanare lo spirito hanno anche la capacità di inserirlo in alcuni oggetti speciali tramandati da una popolazione vissuta nel passato, detti O-Part. L'avventura di Jio inizia con l'incontro con Ruby, una ragazza archeologa e cercatrice di tesori che insegue il sogno di ritrovare il padre, e finisce con il diventare una storia di angeli e demoni che riuniti possono scatenare il potere supremo.
666 Satan a mio parere è un titolo che non ha permesso il successo di questo manga e che ne ha provocato un finale affrettato (ma neanche così tanto, come dicono le recensioni qua sotto). In America infatti questo manga è stato pubblicato con il nome di O-Parts Hunter.
È formato da 19 Volumi in tutto pubblicato in Italia da J-Pop ed è suddiviso in 76 capitoli lunghi circa 40 pagine ciascuno; questo perché ogni capitolo è stato pubblicato nella rivista in cui era serializzato, a cadenza mensile. Alla fine di ogni volume troviamo alcune simpaticissime strisce con alcune barzellette di Seishi, alcune volte tratti da fatti realmente accaduti. Al termine dei volumi c'è anche una pagina che illustra i disegni e gli effetti degli O-Parts comparsi all'interno del volume.
L'autore Seishi Kishimoto, essendo il fratello di Masashi Kishimoto, il famoso autore di Naruto, è stato accusato più volte di aver copiato elementi di trama o addirittura personaggi dalla opera del ben più famoso fratello gemello. Secondo me queste somiglianze non sono sempre così evidenti. Esistono sicuramente, ma non sono evidenti. C'è da dire che al giorno d'oggi tutti gli shonen si assomigliano fra di loro, questo non fa eccezione, ma nemmeno Naruto fa eccezione. Quindi fra questo mare di shonen tutti molto simili sta a voi scegliere quello che più vi piace e vi ispira, questa scelta potrebbe ricadere proprio su questo manga, se avete un dubbio a mio parere compratelo solo se cercate qualcosa di poco pesante, con una trama non complicatissima e abbastanza divertente.
L'edizione presentata da J-Pop è buona, al prezzo di 4,40 euro la J-Pop offre un prodotto buono con carta mai trasparente e bianchissima, inchiostro molto nero che non macchia le dita e sovraccoperta.
Voto Finale: 7
Jio è un ragazzo che sogna di conquistare il mondo e dentro di lui serba un demone dall'alta potenza distruttiva: Satan, non a caso il titolo si riferisce proprio al suo numero ed al suo nome, ovvero 666 Satan.
Questa serie ha avuto molti problemi all'inizio per la distribuzione un po' confusionaria, ma poi le cose si sono aggiustate. Sicuramente l'autore si è ispirato all'opera del fratello (Masashi Kishimoto, autore di Naruto) per il personaggio principale, ma tutto sommato direi che è stato un buon manga, i disegni e la storia sono stati per me molto belli e l'evolversi della trama mi ha lasciato alcune volte con molte sorprese o cose di cui non avrei mai pensato, un bellissimo finale per chiudere degnamente un bellissimo manga.
Ve lo consiglio vivamente, d'altronde si tratta pur sempre di uno dei due fratelli Kishimoto il che è una garanzia.
Questa serie ha avuto molti problemi all'inizio per la distribuzione un po' confusionaria, ma poi le cose si sono aggiustate. Sicuramente l'autore si è ispirato all'opera del fratello (Masashi Kishimoto, autore di Naruto) per il personaggio principale, ma tutto sommato direi che è stato un buon manga, i disegni e la storia sono stati per me molto belli e l'evolversi della trama mi ha lasciato alcune volte con molte sorprese o cose di cui non avrei mai pensato, un bellissimo finale per chiudere degnamente un bellissimo manga.
Ve lo consiglio vivamente, d'altronde si tratta pur sempre di uno dei due fratelli Kishimoto il che è una garanzia.
L'inizio ha indubbiamente preso spunto da Naruto e Dragon Ball, ma bisogna contare che questa fascia di manga ha spremuto quasi tutte le possibili idee, buona parte degli shonen manga ripropongono in larga misura situazioni e personaggi presi da altri fumetti.
Inoltre io dico che per valutare un manga bisogna leggerlo fino alla fine, infatti se mi fossi fermato al 13 (fine prima parte) il mio voto sarebbe stato sul 6. Ma entrando nella seconda fase smette di prendere spunti da altri fumetti e inizia a sviluppare, per quanto poco spazio rimanga, la trama, finendo però frettolosamente per colpa di terzi visto che il manga, per quanto famoso in Giappone, ha venduto solo nella media. A mio parere è un buon manga, ma se sviluppato con meno fretta poteva uscire sicuramente meglio.
Inoltre io dico che per valutare un manga bisogna leggerlo fino alla fine, infatti se mi fossi fermato al 13 (fine prima parte) il mio voto sarebbe stato sul 6. Ma entrando nella seconda fase smette di prendere spunti da altri fumetti e inizia a sviluppare, per quanto poco spazio rimanga, la trama, finendo però frettolosamente per colpa di terzi visto che il manga, per quanto famoso in Giappone, ha venduto solo nella media. A mio parere è un buon manga, ma se sviluppato con meno fretta poteva uscire sicuramente meglio.
Lo shonen scritto e disegnato da Seishi Kishimoto ha avuto parecchio successo sia in Giappone che in Italia, forse anche dal fatto che è stato creato dal gemello del creatore di Naruto.
La storia narra le avventure dell'O.P.T. Jio Freed e della ricercatrice di O-part Ruby Crescent e successivamente, a questo gruppo, si aggiungerà il terzo protagonista. Il nome di quest'ultimo è Ball. I tre protagonisti hanno dei sogni diversi, infatti Jio ha il sogno di conquistare il mondo, Ruby di poter diventare la più grande ricercatrice di "O-part", mentre Ball ha il sogno di poter diventar un O.P.T, sogno che si avverrà quasi subito.
La storia inizia con l'incontro tra Ruby, la ricercatrice di O-part, e Jio, quest'ultimo, a causa di un passato terribile, non ha molta fiducia delle persone, ma con il passare della storia riprenderà a fidarsi del prossimo e nascerà un'amicizia molto forte con Ruby. La cosa fondamentale è che la storia è incentrata sugli O.P.T. e gli O-part. Gli O.P.T sono uomini o animali che hanno uno potenza spirituale elevata, mentre gli O-part sono oggetti che per persone comuni non hanno alcuna utilità, ma gli O.P.T., trasmettendo la loro forza spirituale al loro interno, trasformeranno questi O-part in armi. Questi O-part a loro volta vengono divisi in livelli, ad esempio l'O-part di Jio (Lo Zerokishi) è un O-part di livello "B".
Per quanto riguarda i disegni Seishi Kishimoto ha ricevuto alcune critiche, in quanto è stato accusato di aver copiato lo stile del fratello. Però se si ragiona per qualche secondo, si capisce che i due, essendo gemelli, hanno per forza uno stile simile. Comunque i disegni sono fatti molto bene e quello che si vede è facile da capire, questo perché il disegnatore utilizza molto bene le regole sulla prospettiva, sulla profondità e sulle proporzioni.
In Italia 666 Satan viene pubblicato dalla casa editrice J-Pop al prezzo di copertina di 4.40 euro. Non troviamo ristampe visto che tutti i numeri sono, tutt'ora, facilmente recuperabili.
Il primo numero è uscito il 6 Giugno 2008. Alla sua uscita la casa editrice propose il prezzo di lancio di 1 euro, prezzo che però sarebbe durato per poco tempo.
666 Satan si è concluso dopo 19 numeri, a prezzo di copertina, come già detto, di 4.40 ero e con una periodicità non costante, in quanto un numero poteva uscire un mese dopo, l'uscita del numero precedente, o uscire anche tre mesi dopo.
Il manga è costituito da una sovracopertina a colori, da una copertina in bianco e nero, raffigurante l'immagine che possiamo vedere in sovracopertina, semi-rigida, all'interno possiamo trovare della carta di buona qualità e le immagini sono in bianco e nero.
La casa editrice ha deciso di fare la serie del formato di 11X17 cm con all'interno 192 pagine.
La storia narra le avventure dell'O.P.T. Jio Freed e della ricercatrice di O-part Ruby Crescent e successivamente, a questo gruppo, si aggiungerà il terzo protagonista. Il nome di quest'ultimo è Ball. I tre protagonisti hanno dei sogni diversi, infatti Jio ha il sogno di conquistare il mondo, Ruby di poter diventare la più grande ricercatrice di "O-part", mentre Ball ha il sogno di poter diventar un O.P.T, sogno che si avverrà quasi subito.
La storia inizia con l'incontro tra Ruby, la ricercatrice di O-part, e Jio, quest'ultimo, a causa di un passato terribile, non ha molta fiducia delle persone, ma con il passare della storia riprenderà a fidarsi del prossimo e nascerà un'amicizia molto forte con Ruby. La cosa fondamentale è che la storia è incentrata sugli O.P.T. e gli O-part. Gli O.P.T sono uomini o animali che hanno uno potenza spirituale elevata, mentre gli O-part sono oggetti che per persone comuni non hanno alcuna utilità, ma gli O.P.T., trasmettendo la loro forza spirituale al loro interno, trasformeranno questi O-part in armi. Questi O-part a loro volta vengono divisi in livelli, ad esempio l'O-part di Jio (Lo Zerokishi) è un O-part di livello "B".
Per quanto riguarda i disegni Seishi Kishimoto ha ricevuto alcune critiche, in quanto è stato accusato di aver copiato lo stile del fratello. Però se si ragiona per qualche secondo, si capisce che i due, essendo gemelli, hanno per forza uno stile simile. Comunque i disegni sono fatti molto bene e quello che si vede è facile da capire, questo perché il disegnatore utilizza molto bene le regole sulla prospettiva, sulla profondità e sulle proporzioni.
In Italia 666 Satan viene pubblicato dalla casa editrice J-Pop al prezzo di copertina di 4.40 euro. Non troviamo ristampe visto che tutti i numeri sono, tutt'ora, facilmente recuperabili.
Il primo numero è uscito il 6 Giugno 2008. Alla sua uscita la casa editrice propose il prezzo di lancio di 1 euro, prezzo che però sarebbe durato per poco tempo.
666 Satan si è concluso dopo 19 numeri, a prezzo di copertina, come già detto, di 4.40 ero e con una periodicità non costante, in quanto un numero poteva uscire un mese dopo, l'uscita del numero precedente, o uscire anche tre mesi dopo.
Il manga è costituito da una sovracopertina a colori, da una copertina in bianco e nero, raffigurante l'immagine che possiamo vedere in sovracopertina, semi-rigida, all'interno possiamo trovare della carta di buona qualità e le immagini sono in bianco e nero.
La casa editrice ha deciso di fare la serie del formato di 11X17 cm con all'interno 192 pagine.
Al diavolo tutti coloro che accusano Seishi di plagio! Sono del parere che un manga sia un passatempo, un qualcosa capace di divertirti e rilassarti, e 666 Satan è riuscito in pieno in questo intento. Tutti accusano continuamente questo meraviglioso manga per le somiglianze con gli altri, ora ma io dico, anche se fosse così, a voi cosa interessa? Se lo leggete e vi piace cosa importa se c'è qualche somiglianza con altri manga, è una cosa inutile giudicare minuziosamente un manga e penalizzarlo per motivi cosi banali. A parte questo, in 666 Satan troveremo tanto humor e azione, tanti personaggi fantastici con stili unici sia di desing sia di combattimento, è un manga completo, capace di emozionare. I disegni a parer mio sono migliori di quelli del fratello Masashi, che in questo periodo scarseggia un po', basta solo mettere a paragone Naruto e Jio per quanto riguarda il desing (io sono un grande fan di Naruto, ma quello che è giusto è giusto!). Se anche voi come me leggete una manga per divertirvi e rilassarvi, e ne cercate uno che vi sappia emozionare e divertire, e non cercate il pelo nell'uovo, allora consiglio con un gran sorriso questo meraviglioso manga, buona lettura.
Sono in pochi a sapere che Masashi “Naruto” Kishimoto ha un gemello, saltuariamente nominato dallo stesso in qualche freetalk presenti in Naruto, ma ancora meno persone sapevano che era uno degli assistenti del fratello. Dopo alcuni anni riesce a diventare un vero mangaka con uno shonen serializzato dalla Square Enix, ma il nome già famoso del fratello è risultato prevedibilmente un’arma a doppio taglio: da un lato era facile farsi nominare proprio per la parentela, ma dall’altro si rischiava di incappare in numerosi e inutili confronti che hanno portato a delle accuse di plagio verso Naruto e verso Dragon Ball, sia per lo stile di disegno che per certi avvenimenti, ma riflettendoci sono cose piuttosto ovvie, entrambi i fratelli sono cresciuti tra le opere disegnate da Toriyama dalle quali Masashi ha dichiarato più volte di essersi ispirato, quindi si può intuire che il fratello abbia avuto le stesse influenze, complice anche il fatto che lavorava con lui.
C'era una civiltà progredita e sviluppata che utilizzava le arti scientifiche ed alchemiche per progredire velocemente, forse troppo, fu così che per un’incidente o per una punizione divina, che questo pianeta venne stravolto. A distanza di moltissimi anni la gente ha trovato delle rovine di quel passato ed ha rinvenuto oggetti in grado di sprigionare strani poteri, ma non tutte le persone sono in grado di utilizzare questi O-Part, solo gli OPT riescono e tra questi troviamo Jio Freed, un ragazzo veramente particolare che riuscirà a colpire già dall’aspetto: i capelli, come gli occhi, di due colori diversi faranno intuire al lettore che ci troviamo di fronte ad una persona particolare, ipotesi confermata quando scopriremo che al suo interno racchiude un demone chiamato 666 Satan, quello ritenuto più potente di tutti e si viene portati a pensare che questa presenza influenzi Jio, che vuole diventare ricco e forte per dominare il mondo, ma lentamente scopriremo che numerosi tristi fatti accaduti nella sua infanzia l’hanno portato a credere in ideali giusti ma tramite vie sbagliate. Durante il viaggio incontrerà Ruby, una ragazza alla ricerca di suo padre, che lo assume come Guardia del corpo.
La storia procede linearmente, peccando di tanto in tanto con avventure esageratamente corte ed altre troppo lunghe che possono stancare, come la saga di Rockbird circa a metà serie, che rappresenta il picco più basso di tutto il manga, anche se nel suo finale contiene numerosi colpi di scena che stravolgeranno completamente l’avventura donando una nuova chiave di lettura degli avvenimenti che innalzerà la bellezza della storia in sé. Purtroppo nel finale ci sarà un’ottima idea che verrà abusata più volte su più personaggi, donando un senso di banalità al tutto.
I disegni, la parte più duramente accusata di quest’opera, seguono un lento ma inarrestabile miglioramento. Il tratto inizialmente morbido e pulito adotta uno stile che ricorda gli inizi del maestro Toriyama, soprattutto per quanto riguarda le creature e i fondali, però andando avanti nell’avventura il tratto si indurisce assumendo toni più spigolosi e maturi che ricordano quelli del fratello, un miglioramento nettamente visibile soprattutto nella seconda parte. Lo stile indubbiamente assume personalità, soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento e nel mostrare gli atteggiamenti dei personaggi e nelle creature delle due Cabale.
I combattimenti saranno ottimamente illustrati con uno stile dinamico e adrenalinico grazie alle numerose linee di movimento e alle ardite prospettive, un risultato inizialmente godibile che imposterà uno standard qualitativo discretamente elevato in tutta la serie.
L’edizione J-Pop è da ritenersi idilliaca, sovraccoperta, rilegatura salda e flessibile, carta bianca, ottima qualità di stampa per soli 4,40 €, per un rapporto qualità/prezzo tra i più elevati in assoluto.
Come prima opera il buon Seishi non si può lamentare, alla fine ci troviamo tra le mani un vero shonen che rientra nei canoni del genere, forse anche troppo, i combattimenti che sono il fulcro del genere sono ben fatti e saranno grandi protagonisti grazie a incredibili trovate da parte dell’autore, che sfrutta i poteri, banali o assurdi che siano, nei modi più incredibili, il tutto contornato da continue gag, talvolta fin troppo irriverenti o assurde, e da momenti toccanti e delicati ottimamente caratterizzati dagli espressivi volti sfornati dell’autore, ma a conti fatti ci sono troppi stravolgimenti di trama per riuscire ad arrivare all’apocalittica conclusione lasciando al lettore la sensazione che il tutto sia stato troppo forzato.
Uno shonen di buona fattura consigliato a chiunque cerchi un manga che reincarni lo spirito di base di questa fascia di manga, ignorando i vari buchi presenti nella trama per colpa dell’inesperienza dell’autore.
C'era una civiltà progredita e sviluppata che utilizzava le arti scientifiche ed alchemiche per progredire velocemente, forse troppo, fu così che per un’incidente o per una punizione divina, che questo pianeta venne stravolto. A distanza di moltissimi anni la gente ha trovato delle rovine di quel passato ed ha rinvenuto oggetti in grado di sprigionare strani poteri, ma non tutte le persone sono in grado di utilizzare questi O-Part, solo gli OPT riescono e tra questi troviamo Jio Freed, un ragazzo veramente particolare che riuscirà a colpire già dall’aspetto: i capelli, come gli occhi, di due colori diversi faranno intuire al lettore che ci troviamo di fronte ad una persona particolare, ipotesi confermata quando scopriremo che al suo interno racchiude un demone chiamato 666 Satan, quello ritenuto più potente di tutti e si viene portati a pensare che questa presenza influenzi Jio, che vuole diventare ricco e forte per dominare il mondo, ma lentamente scopriremo che numerosi tristi fatti accaduti nella sua infanzia l’hanno portato a credere in ideali giusti ma tramite vie sbagliate. Durante il viaggio incontrerà Ruby, una ragazza alla ricerca di suo padre, che lo assume come Guardia del corpo.
La storia procede linearmente, peccando di tanto in tanto con avventure esageratamente corte ed altre troppo lunghe che possono stancare, come la saga di Rockbird circa a metà serie, che rappresenta il picco più basso di tutto il manga, anche se nel suo finale contiene numerosi colpi di scena che stravolgeranno completamente l’avventura donando una nuova chiave di lettura degli avvenimenti che innalzerà la bellezza della storia in sé. Purtroppo nel finale ci sarà un’ottima idea che verrà abusata più volte su più personaggi, donando un senso di banalità al tutto.
I disegni, la parte più duramente accusata di quest’opera, seguono un lento ma inarrestabile miglioramento. Il tratto inizialmente morbido e pulito adotta uno stile che ricorda gli inizi del maestro Toriyama, soprattutto per quanto riguarda le creature e i fondali, però andando avanti nell’avventura il tratto si indurisce assumendo toni più spigolosi e maturi che ricordano quelli del fratello, un miglioramento nettamente visibile soprattutto nella seconda parte. Lo stile indubbiamente assume personalità, soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento e nel mostrare gli atteggiamenti dei personaggi e nelle creature delle due Cabale.
I combattimenti saranno ottimamente illustrati con uno stile dinamico e adrenalinico grazie alle numerose linee di movimento e alle ardite prospettive, un risultato inizialmente godibile che imposterà uno standard qualitativo discretamente elevato in tutta la serie.
L’edizione J-Pop è da ritenersi idilliaca, sovraccoperta, rilegatura salda e flessibile, carta bianca, ottima qualità di stampa per soli 4,40 €, per un rapporto qualità/prezzo tra i più elevati in assoluto.
Come prima opera il buon Seishi non si può lamentare, alla fine ci troviamo tra le mani un vero shonen che rientra nei canoni del genere, forse anche troppo, i combattimenti che sono il fulcro del genere sono ben fatti e saranno grandi protagonisti grazie a incredibili trovate da parte dell’autore, che sfrutta i poteri, banali o assurdi che siano, nei modi più incredibili, il tutto contornato da continue gag, talvolta fin troppo irriverenti o assurde, e da momenti toccanti e delicati ottimamente caratterizzati dagli espressivi volti sfornati dell’autore, ma a conti fatti ci sono troppi stravolgimenti di trama per riuscire ad arrivare all’apocalittica conclusione lasciando al lettore la sensazione che il tutto sia stato troppo forzato.
Uno shonen di buona fattura consigliato a chiunque cerchi un manga che reincarni lo spirito di base di questa fascia di manga, ignorando i vari buchi presenti nella trama per colpa dell’inesperienza dell’autore.
Uno Shonen che più Shonen non si può: la trama ed i personaggi sanno di già visto, inutile dire perciò che nel complesso risulta piuttosto banale e scontato. Oggigiorno è molto difficile trovare uno shonen che si possa dire originale, mi sembra infatti piuttosto inutile sottolineare i punti in comune con altre serie già di per sé in stile classico mainstream. Un punto a favore sono i disegni, molto puliti e curati, e l'utilizzo del materiale esoterico che viene mescolato in maniera fantasiosa fino all'ultimo volume. Lo consiglio a chi è appassionato dello shonen e riesce ad accantonare la mania di vedere somiglianze fra i manga in ogni vignetta. Ottima l'edizione, uguale all'originale, con doppia copertina e... in versione pocket?
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
Tanto per restare in tema do un 6 a questo manga. La storia è la solita, simile a quella di Dragonball e Naruto, da cui il manga è stato ampiamente influenzato, ma verso la fine molti elementi apparentemente banali della storia si spiegano meglio, cosa che mi è piaciuta molto. Parlo ad esempio della sede di Zenom e Stea (Polo Sud e Polo Nord) che nell'ultimo volume viene spiegata con una questione di latitudine eccetera. La cosa che non mi è piaciuta invece sono i disegni: non che siano fatti male, è che non fa uso di... come si chiamano, retini? Comunque risulta non piacevolissimo da leggere, soprattutto nelle scene di movimento quali combattimenti, nei quali preferisco tavole come quelle di Naruto piuttosto. Tutto sommato un manga discreto anche se niente di nuovo, consigliabile magari a chi "prova" per le prime volte il genere.
Tanto per restare in tema do un 6 a questo manga. La storia è la solita, simile a quella di Dragonball e Naruto, da cui il manga è stato ampiamente influenzato, ma verso la fine molti elementi apparentemente banali della storia si spiegano meglio, cosa che mi è piaciuta molto. Parlo ad esempio della sede di Zenom e Stea (Polo Sud e Polo Nord) che nell'ultimo volume viene spiegata con una questione di latitudine eccetera. La cosa che non mi è piaciuta invece sono i disegni: non che siano fatti male, è che non fa uso di... come si chiamano, retini? Comunque risulta non piacevolissimo da leggere, soprattutto nelle scene di movimento quali combattimenti, nei quali preferisco tavole come quelle di Naruto piuttosto. Tutto sommato un manga discreto anche se niente di nuovo, consigliabile magari a chi "prova" per le prime volte il genere.
Alla fine non mi è piaciuto granché. La trama non mi ha mai preso veramente, ed è anche abbastanza scontata, non ci sono dei gran colpi di scena e quei pochi che ci sono, sono abbastanza prevedibili. Il finale poi, dopo 19 numeri, mi sembra affrettato e l’ho trovato abbastanza deludente.
I personaggi sono quelli che sono, non ne ho trovato nessuno “bello” a livello di design, neanche il protagonista. I combattimenti tra i personaggi dotati degli o-parts sanno di già visto, infatti i vari poteri si possono paragonare facilmente ai Frutti del Diavolo di One Piece o alle Dark Bring di Rave.
Anche per i disegni non ci vedo nulla di speciale, Jio e Ruby, che sono i due protagonisti, sono abbastanza anonimi. Verso la fine del manga c’è un miglioramento nei disegni, che coincide con la crescita dei personaggi e l’inizio della seconda parte della storia. Infatti, come il fratello Masashi ha fatto con Naruto, anche il buon Seishi ha diviso il manga in due parti, quindi ad un certo punto la storia fa un salto di qualche anno e ci ritroviamo con i personaggi cresciuti.
Tuttavia la storia sembra essere portata per le lunghe, almeno fino al volume 18, per poi accelerare nel volume 19 e finire.
In conclusione penso che 666 Satan sia uno shonen nella media, che soffre dei vari cliché di questo tipo di manga e ha poco di nuovo da offrire al genere, in giro c’è sicuramente di meglio.
Parlando dell’edizione italiana, curata da J-Pop, posso dire che per me è una edizione dal prezzo onesto considerato il rapporto qualità/prezzo, con sovracopertina senza pagine a colori.
I personaggi sono quelli che sono, non ne ho trovato nessuno “bello” a livello di design, neanche il protagonista. I combattimenti tra i personaggi dotati degli o-parts sanno di già visto, infatti i vari poteri si possono paragonare facilmente ai Frutti del Diavolo di One Piece o alle Dark Bring di Rave.
Anche per i disegni non ci vedo nulla di speciale, Jio e Ruby, che sono i due protagonisti, sono abbastanza anonimi. Verso la fine del manga c’è un miglioramento nei disegni, che coincide con la crescita dei personaggi e l’inizio della seconda parte della storia. Infatti, come il fratello Masashi ha fatto con Naruto, anche il buon Seishi ha diviso il manga in due parti, quindi ad un certo punto la storia fa un salto di qualche anno e ci ritroviamo con i personaggi cresciuti.
Tuttavia la storia sembra essere portata per le lunghe, almeno fino al volume 18, per poi accelerare nel volume 19 e finire.
In conclusione penso che 666 Satan sia uno shonen nella media, che soffre dei vari cliché di questo tipo di manga e ha poco di nuovo da offrire al genere, in giro c’è sicuramente di meglio.
Parlando dell’edizione italiana, curata da J-Pop, posso dire che per me è una edizione dal prezzo onesto considerato il rapporto qualità/prezzo, con sovracopertina senza pagine a colori.
Manga che non consiglio a nessuno, è davvero irritante. Storia scopiazzata qua e la da Naruto e Dragon Ball, disegni identici a quelli di Naruto... ho deciso di abbandonare questo manga dopo aver visto che Jio e il suo amico alla fine dell'allenamento saltano e notano i loro miglioramenti, proprio come Goku e Crilin da bambini. La storia è identica a Naruto, Jio è un ragazzino che non ha amici perché porta sfortuna, ma in realtà dentro di lui dimora il demone più forte, Satan; Jio vuole conquistare il mondo cosi tutti lo rispetteranno, proprio come Naruto che non ha mai avuto amici, dentro di sé aveva la volpe a nove code, il demone più forte, e vuole diventare Hokage così tutti lo rispetteranno. Vi consiglio di starne alla larga.
Ecco un’opera piuttosto ben riuscita, il cui autore, Seishi Kishimoto, è stato accusato di aver copiato dal fratello Masashi. Si evince da subito che i disegni di 666 Satan e quelli di Naruto si assomigliano: a mio parere confrontando i primi volumi di entrambe le opere, sono allo stesso livello, però sulla lunga distanza la qualità di quelli di Seishi supera quella dei disegni del fratello, probabilmente perché Naruto è del 1999 e 666 Satan del 2001, quindi nulla ha vietato a Seishi di studiare con attenzione la tecnica di Masashi e migliorarla; stessa cosa ha fatto con alcuni aspetti della trama, e non solo da Naruto, ma anche da Dragon Ball e da altre opere; non è certo facile riuscire a creare un’opera completamente innovativa, quindi è inutile spaccare il capello in quattro e cercare citazioni o scopiazzature da altri shonen, perché lo stesso discorso potrebbe essere fatto con molti altri titoli di questo genere.
Ma concentriamoci solo su questo manga: dopo aver presentato i protagonisti Jio, Ruby, Cross, Ball e Kirin, si entra nel vivo della storia con l’introduzione della Cabala, centro di tutti gli eventi; col proseguire dei volumi si scoprirà che è l’eredità lasciata da un’antichissima civiltà venuta dal pianeta azzurro; essa nel tempo ha assorbito gli elementi che costituiscono il mondo e si è evoluta diventando un’arma dal potenziale devastante: è composta da una metà “diretta” e dalla sua controparte inversa, ed esse non sono altro che contenitori d’energia, e questa energia sono dieci angeli e dieci demoni (il più potente dei quali, Satan, dimora all’interno di Jio). La cattura di queste entità è lo scopo delle organizzazioni, in guerra tra loro, della repubblica di Stea e dell’organizzazione Zenom; il gruppo dei protagonisti affronterà in numerosi e ardui combattimenti entrambi gli schieramenti dimostrando quella verissima frase latina che è “in medio stat virtus”.
L’idea della Cabala è a mio parere la cosa migliore di questo fumetto, in quanto è l’elemento più originale e particolare, e, per quel poco che ne so, mi pare che sia stata utilizzata come elemento principale solo in un’altra opera: Neon Genesis Evangelion.
Un altro gran pregio di 666 Satan è la sua brevità, infatti riesce a dire tutto quello che deve in 19 volumi, senza troppe dispersioni e con un finale decisamente spiazzante, ma che ho apprezzato molto proprio per questo.
Le saghe avrebbero potuto però essere divise in maniera decisamente migliore: la presentazione dei personaggi principali occupa i primi 6 volumi e la storia fa fatica a decollare; nel settimo volume entra in scena la Cabala e dà una bella spinta, ma poi si arriva alla troppo lunga e piuttosto monotona saga di Rockbird, che occupa i successivi 5 volumi e mezzo; il salto temporale è azzeccato, però i molti eventi importanti che lo seguono sono stati addensati negli ultimi 6 volumi, forse troppo pochi. Secondo me se avesse ridotto (anche di un bel paio di volumi) sia l’introduzione che il torneo a Rockbird avrebbe potuto ampliare l’ultima parte della narrazione, ricca di colpi di scena e flashback che, così come sono stati fatti, lasciano alcuni buchi; sembra quasi che abbia voluto concludere in fretta per dedicarsi ad altro.
Altro elemento che avrebbe potuto essere sfruttato meglio oppure omesso è la presenza di qualche scena ecchi: per carità, non mi dispiace affatto vedere qualche bella curva, ma quei nudi, a parte dei casi dove danno luogo a piacevoli gag comiche, sembrano messi lì giusto per attrarre un po’ di giovincelli bisognosi d’affetto (soprattutto i personaggi di Ponzu e Anna, che sono quasi sempre mezze nude).
Per concludere, 666 Satan è uno shonen gradevole, senza troppe pretese, ma che comunque si lascia leggere tranquillamente; requisito fondamentale per apprezzarlo è di non cercare ogni due pagine i molteplici riferimenti (“scopiazzature” se vogliamo essere cattivi) ad altre opere precedenti; con questa accortezza la lettura risulterà piacevole.
Ma concentriamoci solo su questo manga: dopo aver presentato i protagonisti Jio, Ruby, Cross, Ball e Kirin, si entra nel vivo della storia con l’introduzione della Cabala, centro di tutti gli eventi; col proseguire dei volumi si scoprirà che è l’eredità lasciata da un’antichissima civiltà venuta dal pianeta azzurro; essa nel tempo ha assorbito gli elementi che costituiscono il mondo e si è evoluta diventando un’arma dal potenziale devastante: è composta da una metà “diretta” e dalla sua controparte inversa, ed esse non sono altro che contenitori d’energia, e questa energia sono dieci angeli e dieci demoni (il più potente dei quali, Satan, dimora all’interno di Jio). La cattura di queste entità è lo scopo delle organizzazioni, in guerra tra loro, della repubblica di Stea e dell’organizzazione Zenom; il gruppo dei protagonisti affronterà in numerosi e ardui combattimenti entrambi gli schieramenti dimostrando quella verissima frase latina che è “in medio stat virtus”.
L’idea della Cabala è a mio parere la cosa migliore di questo fumetto, in quanto è l’elemento più originale e particolare, e, per quel poco che ne so, mi pare che sia stata utilizzata come elemento principale solo in un’altra opera: Neon Genesis Evangelion.
Un altro gran pregio di 666 Satan è la sua brevità, infatti riesce a dire tutto quello che deve in 19 volumi, senza troppe dispersioni e con un finale decisamente spiazzante, ma che ho apprezzato molto proprio per questo.
Le saghe avrebbero potuto però essere divise in maniera decisamente migliore: la presentazione dei personaggi principali occupa i primi 6 volumi e la storia fa fatica a decollare; nel settimo volume entra in scena la Cabala e dà una bella spinta, ma poi si arriva alla troppo lunga e piuttosto monotona saga di Rockbird, che occupa i successivi 5 volumi e mezzo; il salto temporale è azzeccato, però i molti eventi importanti che lo seguono sono stati addensati negli ultimi 6 volumi, forse troppo pochi. Secondo me se avesse ridotto (anche di un bel paio di volumi) sia l’introduzione che il torneo a Rockbird avrebbe potuto ampliare l’ultima parte della narrazione, ricca di colpi di scena e flashback che, così come sono stati fatti, lasciano alcuni buchi; sembra quasi che abbia voluto concludere in fretta per dedicarsi ad altro.
Altro elemento che avrebbe potuto essere sfruttato meglio oppure omesso è la presenza di qualche scena ecchi: per carità, non mi dispiace affatto vedere qualche bella curva, ma quei nudi, a parte dei casi dove danno luogo a piacevoli gag comiche, sembrano messi lì giusto per attrarre un po’ di giovincelli bisognosi d’affetto (soprattutto i personaggi di Ponzu e Anna, che sono quasi sempre mezze nude).
Per concludere, 666 Satan è uno shonen gradevole, senza troppe pretese, ma che comunque si lascia leggere tranquillamente; requisito fondamentale per apprezzarlo è di non cercare ogni due pagine i molteplici riferimenti (“scopiazzature” se vogliamo essere cattivi) ad altre opere precedenti; con questa accortezza la lettura risulterà piacevole.
Lasciamo stare la solita tiritera che l'autore di codesta opera, Seishi Kishimoto, sia il fratello gemello di Masashi Kishimoto, il creatore di Naruto. È un paragone senza senso e tipico di una poca dimestichezza nel saper giudicare qualcosa senza impressioni altrui.
La storia: Jio Freed è un ragazzino, orfano, che vagabonda per il mondo per poter guadagnare tanti soldi. Il suo sogno nel cassetto è dominare il mondo. E fin qui, come personaggio, l'idea è abbastanza originale.
Jio Freed, guarda caso, ha dentro di sè il potere della grande bestia demoniaca, meglio conosciuta col nome di Satan, che tanto terrore aveva seminato in tempi remoti.
Il manga procede con fasi alterne, un misto fra noia assoluta, idee carine e situazioni già viste. E sono proprio le situazioni già viste, che non ben organizzate, non fanno gridare al miracolo:
<b>[Attenzione, questa parte contiene spoiler.]</b>
infatti, il giovane protagonista ha nientepopodimenochè il più forte demone nel proprio corpo; un suo vecchio nemico diventerà un suo alleato; l'allenamento speciale avverrà sempre in qualche maniera stramba; esiste una sorta di organizzazione che cerca di catturare tutti i demoni esistenti per conquistare il mondo; il padre della coprotagonista è il cattivone finale; si assiste ad un torneo fra i migliori combattenti; ci sono oggetti speciali in cui infondere il proprio potere...
<b>[Fine spoiler.]</b>
Insomma, 666 Satan sembrerebbe più che altro un manga fortemente citazionistico, la sostanza c'è, ma la forma manca.
Per non parlare della parte finale del manga, che perde qualsiasi senso logico o filo conduttore con i volumi precedenti, arrivando al limite del ridicolo e dell'esasperazione. Inguardabile il finale, dei più classici e scontati.
Fortunatamente, una nota positiva c'è, e sfortunatamente non è da imputare all'opera in sé, ma tanto all'edizione italiana J-Pop.
Sovra copertina, ottima carta non trasparente, dialoghi ben resi, prezzo concorrenziale anche con altri titoli della stessa casa editrice, reperibilità.
In breve: per chi è già navigato in campo di manga, farebbe meglio a lasciar perdere 666 Satan, non aggiungerebbe niente di nuovo. Per chi invece è alle prime armi, e vorrebbe iniziare una serie non troppo lunga e ben reperibile (son comunque 19 volumi), 666 Satan potrebbe essere una valida alternativa ad altri shonen molto più acclamati, ma dall'altrettanto esiguo valore generale.
La storia: Jio Freed è un ragazzino, orfano, che vagabonda per il mondo per poter guadagnare tanti soldi. Il suo sogno nel cassetto è dominare il mondo. E fin qui, come personaggio, l'idea è abbastanza originale.
Jio Freed, guarda caso, ha dentro di sè il potere della grande bestia demoniaca, meglio conosciuta col nome di Satan, che tanto terrore aveva seminato in tempi remoti.
Il manga procede con fasi alterne, un misto fra noia assoluta, idee carine e situazioni già viste. E sono proprio le situazioni già viste, che non ben organizzate, non fanno gridare al miracolo:
<b>[Attenzione, questa parte contiene spoiler.]</b>
infatti, il giovane protagonista ha nientepopodimenochè il più forte demone nel proprio corpo; un suo vecchio nemico diventerà un suo alleato; l'allenamento speciale avverrà sempre in qualche maniera stramba; esiste una sorta di organizzazione che cerca di catturare tutti i demoni esistenti per conquistare il mondo; il padre della coprotagonista è il cattivone finale; si assiste ad un torneo fra i migliori combattenti; ci sono oggetti speciali in cui infondere il proprio potere...
<b>[Fine spoiler.]</b>
Insomma, 666 Satan sembrerebbe più che altro un manga fortemente citazionistico, la sostanza c'è, ma la forma manca.
Per non parlare della parte finale del manga, che perde qualsiasi senso logico o filo conduttore con i volumi precedenti, arrivando al limite del ridicolo e dell'esasperazione. Inguardabile il finale, dei più classici e scontati.
Fortunatamente, una nota positiva c'è, e sfortunatamente non è da imputare all'opera in sé, ma tanto all'edizione italiana J-Pop.
Sovra copertina, ottima carta non trasparente, dialoghi ben resi, prezzo concorrenziale anche con altri titoli della stessa casa editrice, reperibilità.
In breve: per chi è già navigato in campo di manga, farebbe meglio a lasciar perdere 666 Satan, non aggiungerebbe niente di nuovo. Per chi invece è alle prime armi, e vorrebbe iniziare una serie non troppo lunga e ben reperibile (son comunque 19 volumi), 666 Satan potrebbe essere una valida alternativa ad altri shonen molto più acclamati, ma dall'altrettanto esiguo valore generale.
Pregi: Classico shonen che può soddisfare gli amanti del genere. Edizione J-Pop ben curata con una ottima traduzione.
Difetti: Manca di originalità a livello di storia e di trama, ma anche per i personaggi stereotipati e poco carismatici.
Opinione finale: Questo manga è il gemello venuto male di Naruto (in tutti sensi), comunque è una lettura abbastanza leggera e piacevole, decisamente indicata a chi vuole leggere un classico shonen. Il bello della storia dovrebbe arrivare con la crescita dei protagonisti, quindi aspettiamo gli altri volumi prima di dare un giudizio finale.
Difetti: Manca di originalità a livello di storia e di trama, ma anche per i personaggi stereotipati e poco carismatici.
Opinione finale: Questo manga è il gemello venuto male di Naruto (in tutti sensi), comunque è una lettura abbastanza leggera e piacevole, decisamente indicata a chi vuole leggere un classico shonen. Il bello della storia dovrebbe arrivare con la crescita dei protagonisti, quindi aspettiamo gli altri volumi prima di dare un giudizio finale.
Bel manga piacevole realizzato dal fratello gemello dell'autore di Naruto. I disegni sono assai simili ed alcuni personaggi quasi identici, ma questo non vuol dire copiare... anche se in questo titolo si possono notare molti riferimenti ad altri manga, molti spunti rubacchiati. In ogni caso lo si può tranquillamente consigliare agli appassionati di shonen o a chi cerca una lettura godibile per una pausa fra un seinen ed un'altro (come faccio io), oppure ai più giovani.
All'inizio la trama sembra abbastanza interessante (Jio che crede solo nel denaro, che non si fida di nessuno etc..) ma più continua la storia e più si nota che il protagonista non solo non rispecchia più la descrizione iniziale, anzi, tutto il contrario: premuroso, che cerca di aiutare tutti quanti, senza chiedere neanche una somma in denaro, l'unica cosa sulla quale dovrebbe credere e fare affidamento... e la storia che non vuole avere amici e che credeva solo nei soldi?
Ora tutta questa parte è stata trascurata per la storia dei Sephirot (che a mio parere sembra una scopiazzatura di Naruto).
Posso dire che: <i>"Jio è un ragazzo dai trascorsi travagliati, che crede in una sola cosa: il denaro"</i> sia una frase messa lì per attirare la gente e null'altro.
Per tutti coloro che hanno intenzione di leggerlo avverto che non ci troverete nulla di speciale.
Ora tutta questa parte è stata trascurata per la storia dei Sephirot (che a mio parere sembra una scopiazzatura di Naruto).
Posso dire che: <i>"Jio è un ragazzo dai trascorsi travagliati, che crede in una sola cosa: il denaro"</i> sia una frase messa lì per attirare la gente e null'altro.
Per tutti coloro che hanno intenzione di leggerlo avverto che non ci troverete nulla di speciale.
A prima vista sembra un "ricopiaticcio", ma in realtà non lo è, si vede molto che l'autore e il fratello di gemello del creatore di Naruto, perché hanno lo stesso stile di disegno. Nel manga si parla di un orfano che vuole conquistare il mondo, ma dentro di se possiede la famigerata bestia selvaggia 666, Satan.
In questo mondo fantastico (diviso in due in continuo conflitto) vi sono delle armi chiamate O-Part, in grado di usare l'energia del proprietario.
La storia e ben strutturata avendo sia fasi di combattimento (che sono anche ben disegnate e semplici da seguire) e parti ironiche.
In questo mondo fantastico (diviso in due in continuo conflitto) vi sono delle armi chiamate O-Part, in grado di usare l'energia del proprietario.
La storia e ben strutturata avendo sia fasi di combattimento (che sono anche ben disegnate e semplici da seguire) e parti ironiche.
Quando si giudica questo maga si parla immediatamente (ed a ragione) di scopiazzamenti. Ma la questione è velocemente liquidabile se vista in tale ottica: ci sono mangaka che quando devono creare una nuova opera, studiano a tavolino come differenziarsi e cosa c'è bisogno di nuovo in questo contesto; mentre c'è un'altra categoria di autori che preferisce seguire schemi collaudati... Seishi semplicemente appartiene a quest'ultimo novero.
666 Satan, essendo un prodotto recente, finisce inevitabilmente per essere etichettato (spesso ingiustamente) come un puzzle di elementi rubati sia da Naruto che da tutti gli altri shonen che l'hanno preceduto.
In effetti tornano in questa opera un po’ tutti gli stilemi ed i luoghi comuni di questo genere, primo tra tutti il protagonista: il solito orfanello che cela dentro di se un gigantesco potere demoniaco incontrollabile... chissà chi ricorda. Per non parlare poi degli O-Part ripresi pari pari (cambia solo il nome) dal manga "ToTo" di Yuko Osada, fino ad arrivare ai viaggi, le combriccole e i tornei di combattimento, che inevitabilmente fanno pensare a Dragon Ball.
Ma nonostante questi elementi (apparentemente) negativi, questo manga ha una sua identità ed in definitiva "funziona"... un po’ come a dire che Seishi Kishimoto sia stato molto bravo a prendere il meglio dai vari manga di successo di questo genere, e a metterlo insieme in maniera gradevole.
La narrazione tutto sommato si evolve bene, e non risparmia momenti abbastanza toccanti (ma che spesso risultano solo stucchevoli). Anche se bisogna ammettere che dei punti morti ci sono, e per un certo tratto iniziale il manga diventa un bel po' noioso. Sorpassato però il primo terzo della serie, le sorti della storia fortunatamente si risollevano di molto.
Sinceramente mi ha lasciato perplesso l'introduzione improvvisa (proprio in concomitanza con questa ripresa) di una certa dose di fanservice, soprattutto con la comparsa di due personaggi secondari femminili, dalle vesti assai discinte... non che non abbia gradito la cosa in realtà, solo che risulta abbastanza ed inaspettata e forse un po' forzata.
Risultano poi piacevoli, a parer mio, le tipiche situazioni comiche che vengono a crearsi ogni tanto, nulla di eccezionale per carità, ma comunque simpatiche.
Se poi vogliamo parlare dei disegni, questi sono abbastanza ben fatti, il tratto è pulito, le tavole sono ben leggibili e spesso anche dettagliate, i personaggi sono "pupazzosi" quel tanto che basta, ma comunque ben proporzionati. Le uniche ingenuità si possono forse notare nei primi numeri, e riguardano essenzialmente la "regia" di alcune vignette, la cui sequenza non è limpidissima, ma si tratta di un difetto trascurabile.
Se proprio si vogliono fare dei paragoni coi disegni di Naruto, quelli di 666 Satan li ritengo migliori, soprattutto se paragoniamo i primi volumi di entrambi i fumetti (in Naruto le tavole son spesso più confuse e meno leggibili perché non c'è distacco tonale tra lo sfondo e i personaggi in primo piano).
Non mi resta che lodare l'edizione Jpop (che contribuisce positivamente anch’essa al giudizio finale) che presenta un rapporto qualità/prezzo ottimo: carta bianchissima non porosa e dallo giusto spessore, la rilegatura in brossura a filo (a fascicoletti cuciti e poi incollati) è robusta ed allo stesso tempo molto flessibile, e rende l'apertura del tankbon molto agevole (diciamo che la Planet Manga avrebbe molto da imparare in tal senso, con le sue rilegature dure fragili e "scricchiolanti" che rendono impossibile aprire normalmente le pagine dei suoi albi). In più i volumi presentano anche un'elegante sovraccoperta. Insomma si tratta di un edizione che, a dispetto del prezzo popolare (poco più di quattro euro), potrebbe tranquillamente competere (vincendo) con le sedicenti edizioni "Deluxe" o "Gold" di altri editori...
In conclusione un manga godibile e piacevole, che se giudicato "isolatamente" non presenta grossi difetti, anche se è tangibile il fatto che l'autore spesso mostra di non sapere in che termini fare evolvere la narrazione, ed infatti sono palesi molti cambiamenti di rotta atti forse ad assecondare i gusti dei lettori. Diciamo che i lettori più navigati probabilmente non vi troveranno nuovi ed originali stimoli; ma agli altri potrebbe piacere, soprattutto ai lettori più giovani.
Il voto oggettivo sarebbe un discreto... ma se ne avete letti tanti di shonen, viene automatico decurtare qualcosina nel giudizio finale.
666 Satan, essendo un prodotto recente, finisce inevitabilmente per essere etichettato (spesso ingiustamente) come un puzzle di elementi rubati sia da Naruto che da tutti gli altri shonen che l'hanno preceduto.
In effetti tornano in questa opera un po’ tutti gli stilemi ed i luoghi comuni di questo genere, primo tra tutti il protagonista: il solito orfanello che cela dentro di se un gigantesco potere demoniaco incontrollabile... chissà chi ricorda. Per non parlare poi degli O-Part ripresi pari pari (cambia solo il nome) dal manga "ToTo" di Yuko Osada, fino ad arrivare ai viaggi, le combriccole e i tornei di combattimento, che inevitabilmente fanno pensare a Dragon Ball.
Ma nonostante questi elementi (apparentemente) negativi, questo manga ha una sua identità ed in definitiva "funziona"... un po’ come a dire che Seishi Kishimoto sia stato molto bravo a prendere il meglio dai vari manga di successo di questo genere, e a metterlo insieme in maniera gradevole.
La narrazione tutto sommato si evolve bene, e non risparmia momenti abbastanza toccanti (ma che spesso risultano solo stucchevoli). Anche se bisogna ammettere che dei punti morti ci sono, e per un certo tratto iniziale il manga diventa un bel po' noioso. Sorpassato però il primo terzo della serie, le sorti della storia fortunatamente si risollevano di molto.
Sinceramente mi ha lasciato perplesso l'introduzione improvvisa (proprio in concomitanza con questa ripresa) di una certa dose di fanservice, soprattutto con la comparsa di due personaggi secondari femminili, dalle vesti assai discinte... non che non abbia gradito la cosa in realtà, solo che risulta abbastanza ed inaspettata e forse un po' forzata.
Risultano poi piacevoli, a parer mio, le tipiche situazioni comiche che vengono a crearsi ogni tanto, nulla di eccezionale per carità, ma comunque simpatiche.
Se poi vogliamo parlare dei disegni, questi sono abbastanza ben fatti, il tratto è pulito, le tavole sono ben leggibili e spesso anche dettagliate, i personaggi sono "pupazzosi" quel tanto che basta, ma comunque ben proporzionati. Le uniche ingenuità si possono forse notare nei primi numeri, e riguardano essenzialmente la "regia" di alcune vignette, la cui sequenza non è limpidissima, ma si tratta di un difetto trascurabile.
Se proprio si vogliono fare dei paragoni coi disegni di Naruto, quelli di 666 Satan li ritengo migliori, soprattutto se paragoniamo i primi volumi di entrambi i fumetti (in Naruto le tavole son spesso più confuse e meno leggibili perché non c'è distacco tonale tra lo sfondo e i personaggi in primo piano).
Non mi resta che lodare l'edizione Jpop (che contribuisce positivamente anch’essa al giudizio finale) che presenta un rapporto qualità/prezzo ottimo: carta bianchissima non porosa e dallo giusto spessore, la rilegatura in brossura a filo (a fascicoletti cuciti e poi incollati) è robusta ed allo stesso tempo molto flessibile, e rende l'apertura del tankbon molto agevole (diciamo che la Planet Manga avrebbe molto da imparare in tal senso, con le sue rilegature dure fragili e "scricchiolanti" che rendono impossibile aprire normalmente le pagine dei suoi albi). In più i volumi presentano anche un'elegante sovraccoperta. Insomma si tratta di un edizione che, a dispetto del prezzo popolare (poco più di quattro euro), potrebbe tranquillamente competere (vincendo) con le sedicenti edizioni "Deluxe" o "Gold" di altri editori...
In conclusione un manga godibile e piacevole, che se giudicato "isolatamente" non presenta grossi difetti, anche se è tangibile il fatto che l'autore spesso mostra di non sapere in che termini fare evolvere la narrazione, ed infatti sono palesi molti cambiamenti di rotta atti forse ad assecondare i gusti dei lettori. Diciamo che i lettori più navigati probabilmente non vi troveranno nuovi ed originali stimoli; ma agli altri potrebbe piacere, soprattutto ai lettori più giovani.
Il voto oggettivo sarebbe un discreto... ma se ne avete letti tanti di shonen, viene automatico decurtare qualcosina nel giudizio finale.
Non voglio dilungarmi troppo quindi sarò molto conciso.. Secondo me questo è un buon manga...può rappresentare un ottimo svago per chi non cerca la storia troppo impegnata e soprattutto troppo lunga! Non manca l' azione anche se un pò è vero, i disegni somigliano moltissimo a quelli visti in Naruto (il disegnatore di Satan è il gemello naturale del disegnatore di Naruto)!!
Per il resto non credo sia un' acquisto sconsigliato... anzi.
Buono
Per il resto non credo sia un' acquisto sconsigliato... anzi.
Buono
Un gran bel manga all'inizio, ma verso la metà la storia diventa una scopiazzatura del manga del fratello. Il disegno è molto bello ed anche i personaggi sono bel caratterizzati. La storia parla di un ragazzo (Jio Freed aka Freedom) che contiene al suo interno Satan, un demone potentissimo che prendeva il controllo di Jio ed uccideva. jio incontra una ragazza e diventa la sua guardia del corpo nella ricerca degli o-parts (armi lasciate da un antica civiltà con abilità diverse per ogni o-parts) e tra mille avventure si troveranno immischiati nella caccia ai demoni (tra cui anche Satan) ed angeli. Un manga non eccezionale ma comunque molto bello, che ovviamente consiglio.
Un bel manga, non è il massimo ma non è nemmeno da scartare.
Per molti può sembrare solo una scopiazzatura, ma non è così, i personaggi sono davvero ben caratterizzati... insomma, è un gran bel manga.
Nel mio parere personale, sono una di quelli che ritengono che Seishi abbia uno stile di disegno superiore a quello di Kishimoto, e la cosa è <u>molto</u> ben visibile in Blazer Driver, un altro manga di Seishi, in cui è strabiliante il modo in cui il suo disegno sia migliorato.
Che dire? Voto 8, se lo merita pieno, è davvero un bel manga, che consiglio a tutti. Non è impegnativo né troppo lungo... insomma, da leggere.
Per molti può sembrare solo una scopiazzatura, ma non è così, i personaggi sono davvero ben caratterizzati... insomma, è un gran bel manga.
Nel mio parere personale, sono una di quelli che ritengono che Seishi abbia uno stile di disegno superiore a quello di Kishimoto, e la cosa è <u>molto</u> ben visibile in Blazer Driver, un altro manga di Seishi, in cui è strabiliante il modo in cui il suo disegno sia migliorato.
Che dire? Voto 8, se lo merita pieno, è davvero un bel manga, che consiglio a tutti. Non è impegnativo né troppo lungo... insomma, da leggere.
666 Satan per me è un manga con una storia abbastanza buona. Scorre bene, ha dei personaggi ben delineati e dei disegni più che buoni. Sinceramente mi ha stupito in quanto credevo fosse un manga famoso solo perché scritto dal fratello di colui che ha scritto il più celebre Naruto. Invece la sua "fama" è motivata, non eccellente ma si regge da solo con le sue gambe. Forse nella mia vita ho letto troppo e vedo scopiazzamenti ovunque ma devo far notare che in questo manga ci sono e sono piuttosto limpidi. Io personalmente non trovo grandi somiglianze con Naruto nella storia (altri dicono di si ma non saprei dove) se non che il protagonista ha una duplice "faccia" ovvero da bravo ragazzo che sogna di conquistare il mondo e da demone demolitore (Hokage-Volpe in Naruto) a parte questo nella storia appunto non trovo nient'altro e direi che non è un gran copiare. Succede in tanti manga non solo in Naruto. Trovo invece dei richiami più marcati piuttosto a Dragon Ball ovvero gli allenamenti col maestro in partenza (Muten), i vestiti pesanti per allenarsi a saltare (sull'isola con Muten), lui ragazzo errante che incontra la ragazza che è a caccia di O-parts (Bulma-Sfere del Drago), i protagonisti che ci assomigliano molto (Jio e Bulma), lui che incontra uno con i suoi stessi poteri e diventano amiconi (Crilin/Yamcha), anche qui come in Naruto lui che si incarna nella bestia (lo scimmione Goku) ed anche qualche nome richiama l'opera di Toryiama ecc... Insomma diciamo un collage fatto ad opera che a me non è dispiaciuto però lo stesso. Per quanto riguarda i disegni sono come dicevo sopra molto buoni, se non esistesse Naruto sarebbero anche "innovativi" ma alla fine Naruto lo hanno letto tutti e quindi risultano "triti". In generale devo dire che però sono peggiori di Naruto stesso. Voto 7 perché comunque sommariamente si lascia leggere e non è da buttare via assolutamente. Interessante.
Sicuramente Seishi è il tipo di mangaka che segue le mode, o meglio copia e rivede, a suo piacere delle altre idee già viste. Pur con qualche riserva io darei un 6 scarso a Seishi kishimoto ed alla sua opera in quanto la ritengo una valida alternativa a Naruto (in quanto secondo me meriterebbe un 7 anche solo per la longevità della storia e per la sua accuratezza, nulla togliendo alle altre serie).
666 Satan: un manga che contiene sia lati positivi che negativi.
Personalmente io ritengo che questo manga possa essere considerato un miglioramento o comunque una buona alternativa a Naruto.
Non fraintendete le mie parole, in quanto il sottoscritto è un fan sfegatato di Masashi Kishimoto, tuttavia io ritengo che un opera piuttosto ristretta (solo 19 numeri) come 666 Satan non abbia nulla da invidiare ad una mastodontica come Naruto (per ora più di 40 numeri).
Sono d'accordo che dire che Seishi disegni meglio del fratello sia sbagliato, tuttavia mi sento di dire che in 666 Satan sono presenti alcuni miglioramenti stilistici dalla prima alla seconda parte che in Naruto non si sono verificati, o almeno non in maniera evidente.
La trama è piuttosto scontata e molto simile ad altre serie, ma tuttavia ho notato che questo difetto è comune a molti manga appartenenti a questo genere.
Pur con qualche riserva io darei un 9 scarso a Seishi kishimoto e alla sua opera in quanto la ritengo una valida alternativa a Naruto (in quanto secondo me meriterebbe un 10 anche solo per la longevità della storia e per la sua accuratezza, nulla togliendo alle altre serie).
Personalmente io ritengo che questo manga possa essere considerato un miglioramento o comunque una buona alternativa a Naruto.
Non fraintendete le mie parole, in quanto il sottoscritto è un fan sfegatato di Masashi Kishimoto, tuttavia io ritengo che un opera piuttosto ristretta (solo 19 numeri) come 666 Satan non abbia nulla da invidiare ad una mastodontica come Naruto (per ora più di 40 numeri).
Sono d'accordo che dire che Seishi disegni meglio del fratello sia sbagliato, tuttavia mi sento di dire che in 666 Satan sono presenti alcuni miglioramenti stilistici dalla prima alla seconda parte che in Naruto non si sono verificati, o almeno non in maniera evidente.
La trama è piuttosto scontata e molto simile ad altre serie, ma tuttavia ho notato che questo difetto è comune a molti manga appartenenti a questo genere.
Pur con qualche riserva io darei un 9 scarso a Seishi kishimoto e alla sua opera in quanto la ritengo una valida alternativa a Naruto (in quanto secondo me meriterebbe un 10 anche solo per la longevità della storia e per la sua accuratezza, nulla togliendo alle altre serie).
Allora non è Naruto e non vuole esserlo, Seishi lo sa da solo di non essere il fratello e quindi non si cimenta in una storia di 500-600 capitoli ma in una di 19 volumi. Ha in mente una storia e la racconta senza perdersi in trame secondarie, caste ed ordini di ninja o chi per lui. Approfondisce i personaggi quanto basta, la storia è originale, i personaggi sono fighi e si menano un bel po'. I disegni li trovo ottimi, il contesto è abbastanza originale. Credo che con Blazer Drive verrà fuori la vera identità di questo mangaka, che io ho già iniziato ad apprezzare. Un bel 9 ci sta.
Questo è un manga alquanto controverso... da un lato chi lo accusa di scopiazzamenti vari e chi dall'altro lo esalta... io mi pongo nel mezzo. Ha molte cose in comune con altre opere ma questa è cosa tipica a molti shonen; la trama col passare dei volumi si amplia e migliora (come i disegni) risultando piacevole e scorrevole... insomma un manga godibilissimo a cui do tranquillamente un 7.
Dire che Seishi disegna meglio del fratello mi sembra una bestemmia. Naruto malgrado i suoi difetti resta sempre un grande manga al contrario di 666 Satan,un manga con una trama poco coinvolgente ed il solito protagonista dei classici shonen. Devo dire che con il proseguire dei volumi ci sono piccoli miglioramenti.
Ho letto solo 10 volumi di questo anime, e ho avuto la stessa impressione di tutti voi: "è tutto scopiazzato da altri manga" mi sono detta, mentre pensavo a Naruto (che viene subito in mente perché Seishi e Masashi sono gemelli). Poi però ho guardato meglio. I disegni non sono il massimo, ma dico fermamente che sono molto migliori di quelli di Naruto, ma molto molto. E credetemi, me ne intendo, ho letto talmente tanti manga che non potete nemmeno immaginarlo e quindi so fare paragoni (e, del resto, sono appassionata di disegno manga). La trama, beh, è un po' troppo presa da altri manga, ma se ci si dimentica per un attimo di questo la storia è carina, a volte ci sono intrecci ben fatti, a volte qualche colpettino di scena...
E, dopotutto, ogni manga che esce migliora sotto molti punti di vista rispetto al precedente, e invece in Naruto non è che accada molto, infatti i disegni rimangono sempre piuttosto brutti (per questo motivo, concordo con Kiù: in effetti Seishi è molto più bravo a disegnare del fratello).
Ve lo consiglio, ma non aspettatevi una trama "nuova". Il mio voto sarebbe 8.5, ma qui non c'è... gli do 8, è abbastanza.
E, dopotutto, ogni manga che esce migliora sotto molti punti di vista rispetto al precedente, e invece in Naruto non è che accada molto, infatti i disegni rimangono sempre piuttosto brutti (per questo motivo, concordo con Kiù: in effetti Seishi è molto più bravo a disegnare del fratello).
Ve lo consiglio, ma non aspettatevi una trama "nuova". Il mio voto sarebbe 8.5, ma qui non c'è... gli do 8, è abbastanza.
Se vogliamo buttarci sulle critiche, questo titolo ne permette molte: storia non originale, disegni molto simili a quelli di Naruto ecc ecc...
Ma questo è vero in parte: la trama, all'inizio banale e completamente scopiazzata da altre opere e sembra regalare poco, ma con l'avanzare della storia scoprirete che invece c'è più carne al fuco di quanto non si immagini. Tutto assume un tocco di originalità in più, la trama diventa fitta e intricata e non mancano i colpi di scena. Il disegno rimane simile a quello di Naruto, per il motivo che ormai tutti sanno, ma di questo almeno a me importa poco. Non un capolavoro ma comunque nemmeno un schifezza, a chi piace il genere shonen piacerà di sicuro. Solo un po' di pazienza è necessaria, perchè i primi 3/4 volumi di sicuro regalano poco.
Ma questo è vero in parte: la trama, all'inizio banale e completamente scopiazzata da altre opere e sembra regalare poco, ma con l'avanzare della storia scoprirete che invece c'è più carne al fuco di quanto non si immagini. Tutto assume un tocco di originalità in più, la trama diventa fitta e intricata e non mancano i colpi di scena. Il disegno rimane simile a quello di Naruto, per il motivo che ormai tutti sanno, ma di questo almeno a me importa poco. Non un capolavoro ma comunque nemmeno un schifezza, a chi piace il genere shonen piacerà di sicuro. Solo un po' di pazienza è necessaria, perchè i primi 3/4 volumi di sicuro regalano poco.
All'inizio dal titolo sembra va un bel manga, con tante botte, dove speravo il protagonista si sarebbe lasciato andare al potere di Satan, ma più andavo avanti più mi sembrava una brutta copia di Naruto e Dragon Ball. La trama è praticamente inesistente e il protagonista non ha assolutamente spessore.
L'ho trovato un manga decisamente penoso, tanto che dopo la saga delle città volante ho smesso di leggerlo.
L'ho trovato un manga decisamente penoso, tanto che dopo la saga delle città volante ho smesso di leggerlo.
Sinceramente, avrei voluto dare 10. Però, analizzando attentamente, ho realizzato che effettivamente il voto massimo è un po' troppo. Infatti io trovo questo manga stupendo, ma appunto, certi particolari sono simili (se non identici) ad altri manga (specialmente Naruto). Contro coloro che dicono fermamente "E' uguale a Naruto" (tenete presente che Seishi Kishimoto è stato addirittura accusato di plagio!) ho delle obiezioni, a difesa di questo manga ovviamente: ricordatevi che Seishi è il fratello gemello di Masashi, e da piccoli disegnavano insieme. E questo lo ha sottolineato lui stesso nelle prime pagine del primo volume. Tornando al manga: niente da dire (di negativo intendo). I disegni sono molto belli ed espressivi sin dal principio, migliorando man mano che i capitoli proseguono. Gli ultimi volumi sono disegnati a dir poco stupendamente. La trama non è classificabile come totalmente originale, specialmente all'inizio. Come ho già citato infatti, alcuni elementi sono un po' scopiazzati qua e là, ma già dopo qualche capitolo la storia prende una strada completamente diversa da altri manga. Un parere personale che posso darvi è che ho sempre preferito 666 Satan a Naruto. E, anche se molti sicuramente non sono d'accordo con la mia teoria, ho sempre pensato che i disegni di Seishi siano migliori rispetto a quelli del fratello gemello. Se ci fate caso infatti, i disegni di Naruto all'inizio sono alquanto bruttini (e non provate a negarlo, le prime vignette di Naruto non sono proprio il massimo come disegni! Poi è logico che questi diventino stupendi col passare del tempo e dei volumi), mentre quelli di 666 Satan sono già molto carini sin da subito. Senza contare che alcune scene di 666 Satan fanno proprio morire dalle risate!
I personaggi non saranno perfettamente caratterizzati, ma hanno i loro particolari. Che aggiungere... per soli 19 Volumi, consiglio di leggerlo!
I personaggi non saranno perfettamente caratterizzati, ma hanno i loro particolari. Che aggiungere... per soli 19 Volumi, consiglio di leggerlo!
<b>666 Satan</b> viene proposto da <b>JPop</b> in una formula che vi invoglierà a provarlo, infatti <b>fino al 30 giugno</b> il primo volumetto era venduto al prezzo di <b>1 euro</b>! Prendendolo in mano, ancor prima di sfogliarlo, nella mia testa si era formata l'idea che la copertina mi ricordasse <i>Dragon Ball</i>. Dopo averlo letto invece ho trovato diverse similitudini con <i>Naruto</i>. Nel complesso, comunque, non sono rimasto molto impressionato da quest’opera, ma analizziamola con più attenzione.
Le vicenda narrare sono quelle di un ragazzino, Jio, che, orfano e abbandonato da tutti in quanto additato come portature di sventure, viaggia senza meta con il singolare obiettivo di conquistare il mondo, unico modo, secondo lui, di essere accettato. Non sa, tuttavia, che nel suo corpo ha il potere per riuscire davvero nel suo intento.
Viaggia per un mondo cosparso di rovine di un’antica civiltà in cui venivano utilizzati dei potentissimi artefatti, gli <b>O-Part</b> che, se impugnati da persone in grado di incanalare la loro forza spirituale in essi, si dimostrano delle potentissime armi. Tali persone si chiamano <b>O.P.T.</b> (O-Part Tacticians) e del ruolo che avevano in passato si sa poco, se non che i dieci più potenti tra loro, secondo una leggenda, furono sterminati da un terribile demone. Non si conosce la vera identità del demone, ma viene chiamato Satan, visto che aveva sulla fronte il numero 666.
Jio incontra una ragazza, Ruby Crescent, una cacciatrice di tesori in grado di interpretare le antiche rune e che ha deciso di seguire questa strada a seguito dell'assassinio del padre per opera di un O-Part Tactician. Dopo un inizio burrascoso tra i due nasce una certa simpatia e Joi decide di diventare la sua guardia del corpo.
Si scoprirà presto che Joi, che in quanto a voglia di fare e coraggio non è secondo a nessuno, è anche un O-Part Tactician e che soprattutto è la reincarnazione di Satan, il temutissimo demone.
Il manga si presenta come un classico shonen e dimostra di essere stato pesantemente influenzato da opere come Dragon Ball (per esempio l'incipit) e Naruto (il personaggio principale ha diversi punti in comunque con Naruto). Non aspettatevi trovate particolarmente originali, tutto sa già di già visto. E nemmeno il disegno fa gridare al miracolo, anzi, si notano un po' di imprecisioni nelle proporzioni e in genere non è certo in grado di colpire il lettore. Fortunatamente sembra migliorare già con il proseguire del volumetto.
Anche la trovata degli O-Part non è riuscita a sorprendermi, in fin dei conti artefatti magici dotati di grandi poteri non sono certo una novità in questo genere. Ciò nonostante riesce ad avere un buon ritmo narrativo e se amate i titoli d’azione/avventura credo possa rivelarsi una lettura piacevole, anche se secondo me manca della personalità necessaria per riuscire a lasciare il segno.
L'edizione JPop è molto buona. A parte il primo numero, che ad 1 euro sarebbe un delitto non provare nemmeno ad acquistare, il vero prezzo di copertina è più basso degli altri prodotti dell'editore, sebbene sia stata mantenuta la stessa cura. Molto buoni i materiali, ottima la stampa, nel complesso un bel lavoro.
Se amate gli shonen 666 Satan ha le carte in regola per rivelarsi una serie che potrebbe piacervi: in Giappone ha avuto un buon seguito che gli ha permesso di proseguire per 19 volumetti e probabilmente ha tutti gli ingredienti necessari per coinvolgere gli appassionati del genere. Non aspettatevi però un nuovo <i>One Piece</i>, ma solo un discreto shonen che ricalca le orme di altre opere già affermate, sperando di attirare l'attenzione di qualche lettore e ritagliarsi il suo spazio.
Si limiterà a questo o riuscirà a trovare gli spunti necessari per fare un piccolo salto di qualità, acquisendo un'identità più definita? Vedremo come prosegue…
Le vicenda narrare sono quelle di un ragazzino, Jio, che, orfano e abbandonato da tutti in quanto additato come portature di sventure, viaggia senza meta con il singolare obiettivo di conquistare il mondo, unico modo, secondo lui, di essere accettato. Non sa, tuttavia, che nel suo corpo ha il potere per riuscire davvero nel suo intento.
Viaggia per un mondo cosparso di rovine di un’antica civiltà in cui venivano utilizzati dei potentissimi artefatti, gli <b>O-Part</b> che, se impugnati da persone in grado di incanalare la loro forza spirituale in essi, si dimostrano delle potentissime armi. Tali persone si chiamano <b>O.P.T.</b> (O-Part Tacticians) e del ruolo che avevano in passato si sa poco, se non che i dieci più potenti tra loro, secondo una leggenda, furono sterminati da un terribile demone. Non si conosce la vera identità del demone, ma viene chiamato Satan, visto che aveva sulla fronte il numero 666.
Jio incontra una ragazza, Ruby Crescent, una cacciatrice di tesori in grado di interpretare le antiche rune e che ha deciso di seguire questa strada a seguito dell'assassinio del padre per opera di un O-Part Tactician. Dopo un inizio burrascoso tra i due nasce una certa simpatia e Joi decide di diventare la sua guardia del corpo.
Si scoprirà presto che Joi, che in quanto a voglia di fare e coraggio non è secondo a nessuno, è anche un O-Part Tactician e che soprattutto è la reincarnazione di Satan, il temutissimo demone.
Il manga si presenta come un classico shonen e dimostra di essere stato pesantemente influenzato da opere come Dragon Ball (per esempio l'incipit) e Naruto (il personaggio principale ha diversi punti in comunque con Naruto). Non aspettatevi trovate particolarmente originali, tutto sa già di già visto. E nemmeno il disegno fa gridare al miracolo, anzi, si notano un po' di imprecisioni nelle proporzioni e in genere non è certo in grado di colpire il lettore. Fortunatamente sembra migliorare già con il proseguire del volumetto.
Anche la trovata degli O-Part non è riuscita a sorprendermi, in fin dei conti artefatti magici dotati di grandi poteri non sono certo una novità in questo genere. Ciò nonostante riesce ad avere un buon ritmo narrativo e se amate i titoli d’azione/avventura credo possa rivelarsi una lettura piacevole, anche se secondo me manca della personalità necessaria per riuscire a lasciare il segno.
L'edizione JPop è molto buona. A parte il primo numero, che ad 1 euro sarebbe un delitto non provare nemmeno ad acquistare, il vero prezzo di copertina è più basso degli altri prodotti dell'editore, sebbene sia stata mantenuta la stessa cura. Molto buoni i materiali, ottima la stampa, nel complesso un bel lavoro.
Se amate gli shonen 666 Satan ha le carte in regola per rivelarsi una serie che potrebbe piacervi: in Giappone ha avuto un buon seguito che gli ha permesso di proseguire per 19 volumetti e probabilmente ha tutti gli ingredienti necessari per coinvolgere gli appassionati del genere. Non aspettatevi però un nuovo <i>One Piece</i>, ma solo un discreto shonen che ricalca le orme di altre opere già affermate, sperando di attirare l'attenzione di qualche lettore e ritagliarsi il suo spazio.
Si limiterà a questo o riuscirà a trovare gli spunti necessari per fare un piccolo salto di qualità, acquisendo un'identità più definita? Vedremo come prosegue…
Avendo seguito e tradotto il manga dall'inizio alla fine dico soltanto che ne vale abbastanza la pena. Di stereotipi se ne troveranno a dozzine che strizzano molto l'occhio agli shonen famosi (Dragon Ball e Naruto in primis, più avanti vi divertirete a trovare le citazioni dei suddetti e di altri manga), e il tratto dei disegni come in ogni prima opera di un mangaka parte in modo acerbo.
Ma ad ogni volume non farà altro che migliorare, sia nella storia, le situazioni e i disegni. E' mio avviso dire che alcune parti saranno raccontate in maniera sbrigativa, dato che Seishi era intenzionato a prolungarlo come ogni altro shonen ma l'editore non gle l'ha permesso purtroppo, però arrivati alla fine un pò frettolosamente noterete come si concluda in maniera giusta, soddisfacente e un finale da chiamarsi tale, senza lasciare troppe cose aperte.
Senza prolugarmi troppo, è una serie consigliata a chi ultimamente si sente insoddisfatto di come procede Naruto, oppure chi vuole godersi un buono shonen senza troppe pretese. Mi piacerebbe in futuro una trasposizione in anime, che magari aggiunga dei filler non troppo scadenti per colmare le lacunee o le situazioni che il sensei non ha potuto descrivere meglio nel manga.
Ma ad ogni volume non farà altro che migliorare, sia nella storia, le situazioni e i disegni. E' mio avviso dire che alcune parti saranno raccontate in maniera sbrigativa, dato che Seishi era intenzionato a prolungarlo come ogni altro shonen ma l'editore non gle l'ha permesso purtroppo, però arrivati alla fine un pò frettolosamente noterete come si concluda in maniera giusta, soddisfacente e un finale da chiamarsi tale, senza lasciare troppe cose aperte.
Senza prolugarmi troppo, è una serie consigliata a chi ultimamente si sente insoddisfatto di come procede Naruto, oppure chi vuole godersi un buono shonen senza troppe pretese. Mi piacerebbe in futuro una trasposizione in anime, che magari aggiunga dei filler non troppo scadenti per colmare le lacunee o le situazioni che il sensei non ha potuto descrivere meglio nel manga.