Cherish - Semplicemente Adorabile
Uno josei carino che poteva essere una bella serie! Cherish è una storia interessante, anche per la tematica familiare, che a mio avviso è stata gestita benissimo. La Yoshizumi ha una delicatezza tutta particolare a descrivere situazioni familiari atipiche. Il tema dell'omosessualità è gestito in modo serio e mai denigratorio. Quello che mi ha deluso è stata la soluzione della situazione amorosa: lui non è lo stronzo, è stato vittima degli eventi. Avrei preferito una situazione più realistica, in quanto josei, che lui fosse veramente omofobo e poi crescendo capisce che ha sbagliato. La seconda storia mi è piaciuta di più. Dolce e delicata. Anche in questo caso il tema della ragazza madre è trattato dignitosamente. Anche qui è il finale che mi ha delusa. Entra in scena un personaggio che poteva essere tranquillamente evitato. Si capisce che questi finali servivano a chiudere in fretta le storie, ma credo che questo dipenda dal fatto che la Yoshizumi è un'autrice da serie e non volumi unici. È un vero peccato che le storie più interessanti vengano relegati in volumi unici con finali affrettati e deludenti, mentre shojo triti e ritriti procedono oltre i venti volumi! Consigliato a chi è già fan o a chi vuole farsi un'idea dello stile della Yoshizumi.
Il volume unico Cherish, contiene due storie brevi di Wataru Yoshizumi. La prima storia è quella di Chihiro e la sua famiglia, composta da due genitori gay, e il secondo incontro della stessa con il suo primo grande amore. La storia tocca i temi della fiducia, della comprensione, dell'accettazione e, seppur non specificatamente, dell'importanza del dialogo nella coppia.
Nel secondo racconto, intitolato Happines, troviamo Akatsu, giovane impiegato presso una casa editrice, innamorato di una donna che ha già un figlio da un precedente matrimonio. Anche qui ritorna il tema della fiducia, ma soprattutto il timore di amare ancora quando si ha sofferto.
Seppur nella loro brevità i due racconti autoconclusivi sono ben strutturati e di piacevole lettura. Temi che potrebbero sembrare pesanti vengono affrontati con semplicità e naturalezza, senza scadere nel banale.
Il filo conduttore delle due opere è quello dell'amore nella famiglia, nel senso non tradizionale del termine. I disegni sono piacevoli e curati, propri dello stile dalla Yoshizumi. Forse l'unica nota fuori dal coro è rappresentata dal sottotitolo di copertina "semplicemente adorabile", che ho trovato poco adatto rispetto al contenuto. Nell'insieme, la copertina così realizzata, crea l'aspettativa di uno shojo più "giovane" rispetto ai temi in realtà affrontati dai due racconti.
La consiglierei a chi ha voglia di una lettura non impegnativa che allo stesso tempo sfiori un tema come quello dell'amore e dell'affetto da angolazioni differenti.
Nel secondo racconto, intitolato Happines, troviamo Akatsu, giovane impiegato presso una casa editrice, innamorato di una donna che ha già un figlio da un precedente matrimonio. Anche qui ritorna il tema della fiducia, ma soprattutto il timore di amare ancora quando si ha sofferto.
Seppur nella loro brevità i due racconti autoconclusivi sono ben strutturati e di piacevole lettura. Temi che potrebbero sembrare pesanti vengono affrontati con semplicità e naturalezza, senza scadere nel banale.
Il filo conduttore delle due opere è quello dell'amore nella famiglia, nel senso non tradizionale del termine. I disegni sono piacevoli e curati, propri dello stile dalla Yoshizumi. Forse l'unica nota fuori dal coro è rappresentata dal sottotitolo di copertina "semplicemente adorabile", che ho trovato poco adatto rispetto al contenuto. Nell'insieme, la copertina così realizzata, crea l'aspettativa di uno shojo più "giovane" rispetto ai temi in realtà affrontati dai due racconti.
La consiglierei a chi ha voglia di una lettura non impegnativa che allo stesso tempo sfiori un tema come quello dell'amore e dell'affetto da angolazioni differenti.
Fino a qualche tempo fa collezionavo tutte le opere della Yoshizumi, non perché le amassi particolarmente, ma perché ero affezionata all'autrice per la sua opera più famosa, cioè "Marmalade Boy". Le ultime sue storie, però, sto faticando davvero ad acquistarle, perché a lettura ultimata risultano spesso piatte e banali. Cherish, a mio avviso, non trasmette nulla di profondo, di sentito davvero.
Utilizzare 2 padri gay come pretesto (perché di questo si tratta) per rendere una storia matura è stupido. Se la questione non la si approfondisce a dovere, ma è messa lì tanto per creare un motivo di rottura tra due ragazzi, non ha senso. Tra l'altro i protagonisti sono abbastanza insipidi e banali, per nulla caratterizzati, per nulla maturi e profondi. È vero che si tratta di un volume unico, ma si poteva fare di più.
Magari più in là darò un'altra possibilità a questa mangaka, ma per adesso mi prendo una pausa dalle sue opere.
Utilizzare 2 padri gay come pretesto (perché di questo si tratta) per rendere una storia matura è stupido. Se la questione non la si approfondisce a dovere, ma è messa lì tanto per creare un motivo di rottura tra due ragazzi, non ha senso. Tra l'altro i protagonisti sono abbastanza insipidi e banali, per nulla caratterizzati, per nulla maturi e profondi. È vero che si tratta di un volume unico, ma si poteva fare di più.
Magari più in là darò un'altra possibilità a questa mangaka, ma per adesso mi prendo una pausa dalle sue opere.
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
A Cherish - Semplicemente Adorabile darei la sufficienza. Finalmente non ci troviamo di fronte al solito shoujo scolastico e mi è piaciuto come la Yoshizumi ha gestito un tema per lei così particolare come l'omosessualità (ancora più particolare perché c'è una bambina di mezzo), ma la tipa che si pente alla fine se la cava troppo semplicemente, è assurdo, ed in tutta la storia c'è troppo buonismo; anche la seconda storia, Happiness, non è male. Anch'essa tratta un tema relativamente scottante, 2 coniugi che si lasciano, l'inserimento della nuova compagna del marito e soprattutto la situazione del bambino, cosa, quest'ultima, che purtroppo certe coppie tendono a trascurare e che invece andrebbe considerata molto di più.
L'idea che questo manga mi ha dato è che l'autrice voglia lanciare il messaggio che queste 2 situazioni, le coppie gay e le famiglie allargate, non debbano necessariamente essere qualcosa di malefico come molte persone pensano a priori, soprattutto nel Giappone in cui vive lei, in cui ancora oggi si è rigidini su tutto.
I disegni come al solito sono gradevoli; l'edizione Planet è buona, considerando che avremmo potuto avere 2 abominevoli sottilette ma per fortuna non è stato così!
A Cherish - Semplicemente Adorabile darei la sufficienza. Finalmente non ci troviamo di fronte al solito shoujo scolastico e mi è piaciuto come la Yoshizumi ha gestito un tema per lei così particolare come l'omosessualità (ancora più particolare perché c'è una bambina di mezzo), ma la tipa che si pente alla fine se la cava troppo semplicemente, è assurdo, ed in tutta la storia c'è troppo buonismo; anche la seconda storia, Happiness, non è male. Anch'essa tratta un tema relativamente scottante, 2 coniugi che si lasciano, l'inserimento della nuova compagna del marito e soprattutto la situazione del bambino, cosa, quest'ultima, che purtroppo certe coppie tendono a trascurare e che invece andrebbe considerata molto di più.
L'idea che questo manga mi ha dato è che l'autrice voglia lanciare il messaggio che queste 2 situazioni, le coppie gay e le famiglie allargate, non debbano necessariamente essere qualcosa di malefico come molte persone pensano a priori, soprattutto nel Giappone in cui vive lei, in cui ancora oggi si è rigidini su tutto.
I disegni come al solito sono gradevoli; l'edizione Planet è buona, considerando che avremmo potuto avere 2 abominevoli sottilette ma per fortuna non è stato così!
"Cherish - Semplicemente adorabile",è un volume unico di Wataru Yoshizumi edito dalla Planet Manga. Cherish è una raccolta di storie brevi che l'autrice pubblicò in Giappone per una nota casa editrice che pubblica principalmente fumetti per donne, o comunque non adolescenti. Entrambe le storie parlano infatti di personaggi già maturi e adulti, e quindi non sono opere adatte a degli adolescenti, rischiano magari di annoiare un pubblico troppo giovane.
La prima storia parla della strana situazione familiare di Chihiro, che vede la sua famiglia composta da una coppia gay che l'ha cresciuta dopo la morte di sua madre per un cancro. La ragazza ha avuto, da adolescente, una storia con un suo compagno di classe, che lei amava talmente tanto da rivelargli il segreto della sua famiglia. Per determinati eventi che porteranno degli equivoci fra di loro la storia finirà e il ragazzo si trasferirà con la sua famiglia a Osaka. Ora Chihiro, cresciuta, si iscrive all'università, e per caso incontra una ragazza che le chiede di iscriversi ad un club di appassionati di film. Chihiro, che ha questa passione fin da piccola, non si tira indietro, ma che cosa accade quando scopre che il ragazzo che amava da ragazzina è tornato a vivere a Tokyo, frequenta la sua università e fa parte dello steso club? E soprattutto, come si comporterà scoprendosene ancora innamorata?
La seconda storia, più noiosa a mio parere, tratta la vita di una donna che deve crescere suo figlio da sola, perché il padre del bambino...
Questa signora però non sa di aver fatto innamorare di lei, per il suo fascino, un suo collega di lavoro che farà di tutto per conquistarla, pur trovandosi di fronte a vari problemi.
I disegni mostrano i tratti tipici della Yoshizumi, visi femminili sempre molto dolci e delicati, quelli maschili morbidi ed espressivi.
L'autrice, ormai conosciuta in Italia più o meno da tutti gli appassionati di manga/anime per il suo Mamalade Boy, dimostra con quest'opera di riuscire a uscire dai canoni delle storielle adolescenziali o scolastiche e a trattare tematiche più mature e più "pesanti". Direi che è ben apprezzabile il suo modo delicato di trattare dell'omosessualità, argomento tutt'ora spinoso non solo in Giappone.
Come ribadisco, essendo un'opera indirizzata ad un pubblico maturo e potenzialmente femminile, lo consiglio proprio a questa cerchia, perché non penso possa essere apprezzato nel modo giusto da un'adolescente.
Non gli do più di sette perché l'autrice ha ideato opere migliori, ma è comunque un one-shot interessante e ben fatto.
La prima storia parla della strana situazione familiare di Chihiro, che vede la sua famiglia composta da una coppia gay che l'ha cresciuta dopo la morte di sua madre per un cancro. La ragazza ha avuto, da adolescente, una storia con un suo compagno di classe, che lei amava talmente tanto da rivelargli il segreto della sua famiglia. Per determinati eventi che porteranno degli equivoci fra di loro la storia finirà e il ragazzo si trasferirà con la sua famiglia a Osaka. Ora Chihiro, cresciuta, si iscrive all'università, e per caso incontra una ragazza che le chiede di iscriversi ad un club di appassionati di film. Chihiro, che ha questa passione fin da piccola, non si tira indietro, ma che cosa accade quando scopre che il ragazzo che amava da ragazzina è tornato a vivere a Tokyo, frequenta la sua università e fa parte dello steso club? E soprattutto, come si comporterà scoprendosene ancora innamorata?
La seconda storia, più noiosa a mio parere, tratta la vita di una donna che deve crescere suo figlio da sola, perché il padre del bambino...
Questa signora però non sa di aver fatto innamorare di lei, per il suo fascino, un suo collega di lavoro che farà di tutto per conquistarla, pur trovandosi di fronte a vari problemi.
I disegni mostrano i tratti tipici della Yoshizumi, visi femminili sempre molto dolci e delicati, quelli maschili morbidi ed espressivi.
L'autrice, ormai conosciuta in Italia più o meno da tutti gli appassionati di manga/anime per il suo Mamalade Boy, dimostra con quest'opera di riuscire a uscire dai canoni delle storielle adolescenziali o scolastiche e a trattare tematiche più mature e più "pesanti". Direi che è ben apprezzabile il suo modo delicato di trattare dell'omosessualità, argomento tutt'ora spinoso non solo in Giappone.
Come ribadisco, essendo un'opera indirizzata ad un pubblico maturo e potenzialmente femminile, lo consiglio proprio a questa cerchia, perché non penso possa essere apprezzato nel modo giusto da un'adolescente.
Non gli do più di sette perché l'autrice ha ideato opere migliori, ma è comunque un one-shot interessante e ben fatto.
Adesso, solo perché Wataru Yoshizumi è l'autrice di Marmalade Boy, non vuol dire che le sue opere debbano essere pubblicate per forza. Una storia di una piattezza e di un'inutilità simile non l'ho mai vista, sembra che il manga, di un unico volumetto, sia stato disegnato, scritto o pensato solo per fare qualcosa nella pausa tra una sigaretta e un'altra. Parla di gente matura, universitari, ma i cui comportamenti e capacità intellettive sono inaccettabilmente infantili. La solita storia, lei ama lui e lui anche, ma litigano per un nonnulla e finiscono per separarsi. Anni dopo, che gioia!, si rincontrano alla stessa facoltà, ma sono proprio due anime gemelle, come si fa? No, non si parla a quattr'occhi come due persone civili, ma si evita l'argomento, che grazie al cielo avrà la decenza di venir fuori per cause di forza maggiore. La parte interessante e più umana del manga sono i personaggi dei "padri" di lei, se non fosse che l'argomento, ancora una volta, è trattato con superficialità, mentre gli sarebbe dovuto un se non maggiore, miglior interessamento. Da parte loro i disegni sembrano alquanto insipidi, sebbene chiari e ben definiti.
In definitiva, se state collezionando le opere di Wataru Yoshizumi acquistatelo pure, non vi fermerò, ma se così non fosse rifletteteci su non una volta ma due, per sicurezza.
In definitiva, se state collezionando le opere di Wataru Yoshizumi acquistatelo pure, non vi fermerò, ma se così non fosse rifletteteci su non una volta ma due, per sicurezza.
Carino, si legge con un gradevole interesse e non è super-scontato come ormai tutti gli shoujo di ultima generazione.
Ho gradito particolarmente la delicatezza con cui la sensei ha trattato l'omosessualità, con una spensieratezza e naturalezza che mi hanno affascinato.
L'albo è composto da due storie, quella portante, che dà anche il nome al volume, che appunto tratta di Chihiro, una ragazza che ha come genitori una coppia gay. La storia inizia con il suo primo giorno di università e con l'incontro totalmente inaspettato del suo ex ragazzo, che sembra averla lasciata dopo aver saputo dei suoi genitori.
Qualche colpo di scena e qualche sospiro per un racconto simpatico, romantico al punto giusto e leggero.
La seconda storia non mi è piaciuta granché, ma anche questa sembra trattare storie d'amore più mature in confronto al rating delle vecchie opere della sensei.
Non un capolavoro, ma per i fan della Yoshizumi da non perdere.
Ho gradito particolarmente la delicatezza con cui la sensei ha trattato l'omosessualità, con una spensieratezza e naturalezza che mi hanno affascinato.
L'albo è composto da due storie, quella portante, che dà anche il nome al volume, che appunto tratta di Chihiro, una ragazza che ha come genitori una coppia gay. La storia inizia con il suo primo giorno di università e con l'incontro totalmente inaspettato del suo ex ragazzo, che sembra averla lasciata dopo aver saputo dei suoi genitori.
Qualche colpo di scena e qualche sospiro per un racconto simpatico, romantico al punto giusto e leggero.
La seconda storia non mi è piaciuta granché, ma anche questa sembra trattare storie d'amore più mature in confronto al rating delle vecchie opere della sensei.
Non un capolavoro, ma per i fan della Yoshizumi da non perdere.
Cherish è un volume composto da due storie brevi pubblicate nel 2006 sulla rivista Chorus. Sono le prime storie che la Yoshizumi pubblica su questa rivista, prettamente rivolta ad un pubblico più maturo rispetto alla rivista Ribon, sulla quale già sono usciti molti suoi titoli celebri.
La prima storia, che dà il titolo al volume, è divisa in tre capitoli e vede come protagonista Chihiro, una ragazza orfana che vive con i suoi genitori adottivi: una coppia gay. Dopo averla tenuta per anni nascosta, la sua situazione famigliare causerà non poche incomprensioni nell'ambito affettivo e, a suon di lettere e spionaggi, la ragazza dovrà venire a capo dei suoi problemi d'amore.
La seconda storia, Happiness, forse più matura della prima, racconta le vicende d'amore di un impiegato di una casa editrice e di una bella disegnatrice divorziata con figlio a carico. Tra varie peripezie, forse anche troppe, verrà fatta luce su ogni personaggio e sui punti oscuri della sua personalità.
Nel complesso è davvero un bel risultato! Un'opera, ma sarebbe meglio parlare al plurale, che come Spicy Pink mostra la maturazione della Yoshizumi non solo nell'elaborazione delle storie, ma anche nello stile di disegno, peraltro inconfondibile.
L'edizione è la classica della Planet Manga con tanto di bollino Planet Shojo.
È un titolo che consiglio a tutti, nessuno escluso.
Buona lettura!
La prima storia, che dà il titolo al volume, è divisa in tre capitoli e vede come protagonista Chihiro, una ragazza orfana che vive con i suoi genitori adottivi: una coppia gay. Dopo averla tenuta per anni nascosta, la sua situazione famigliare causerà non poche incomprensioni nell'ambito affettivo e, a suon di lettere e spionaggi, la ragazza dovrà venire a capo dei suoi problemi d'amore.
La seconda storia, Happiness, forse più matura della prima, racconta le vicende d'amore di un impiegato di una casa editrice e di una bella disegnatrice divorziata con figlio a carico. Tra varie peripezie, forse anche troppe, verrà fatta luce su ogni personaggio e sui punti oscuri della sua personalità.
Nel complesso è davvero un bel risultato! Un'opera, ma sarebbe meglio parlare al plurale, che come Spicy Pink mostra la maturazione della Yoshizumi non solo nell'elaborazione delle storie, ma anche nello stile di disegno, peraltro inconfondibile.
L'edizione è la classica della Planet Manga con tanto di bollino Planet Shojo.
È un titolo che consiglio a tutti, nessuno escluso.
Buona lettura!
Assolutamente da leggere! In questo manga troviamo non una, bensì due storie autoconclusive della maestra Yoshizumi. Spesso nelle storie autoconclusive si incorre in narrazioni frettolose, in storie non ben sviluppate con personaggi "accennati" caratterialmente. Ma la celebre mangaka, a mio parere, ha dato una grande dimostrazione del suo talento cimentandosi in questa delicata modalità narrativa. La prima storia, che dà il nome all'opera, tratta un argomento insolito e quanto mai attuale, quello delle coppie gay. Una bellissima e delicata commedia degli equivoci gira intorno ai personaggi e alle loro vite, tra pregiudizi e sentimenti. Nel secondo racconto, intitolato "Happiness", troviamo invece un editor innamorato di una giovane scrittrice (in questo rimanda un po' a Spicy Pink, opera della stessa Yoshizumi, dove troviamo come protagonista una mangaka). Quest'ultima però non solo è uscita da un matrimonio complicato, bensì ha anche un figlio. Queste due storie, che abbandonano definitivamente le tematiche adolescenziali delle commedie scolastiche tanto care all'autrice, segnano, a mio parere, una svolta più che riuscita. Due storie originali, ben strutturate, ben disegnate (bellissimo come sempre il tratto, unico, semplice, pulito, perfetto) che, con Spicy Pink, meritano di essere considerate il punto di arrivo della maturazione artistica di una mangaka in continua evoluzione.
Trovare una coppia gay in un manga di quest'autrice mi ha lasciata alle prime sbigottite, per quanto io sia una che legge sia shonen ai che yaoi, quindi dopo la sorpresa iniziale non m'è dispiaciuto affatto.
Peccato che quella che sembrava una storia pronta ad affrontare una problematica seria del sociale si sia rivelata la solita commedia degli equivoci fatta parecchio male e forzatamente.
Credo che la prima storia mi sarebbe piaciuta di più, se il protagonista avesse davvero lasciato la protagonista per quel motivo (e poi magari fosse maturato col tempo e i due si fossero rimessi insieme). L'avrebbe quantomeno reso più realistico.
Invece la risoluzione della storia ha un che di molto debole e di ridicolo, il modo in cui i due continuino ad annaspare nell'equivoco ha un che di strambo (senza contare l'artefice di tutto che se la cava così velocemente alla fine).
La seconda storia è abbastanza carina. L'equivoco in questo caso è abbastanza esilarante... XD
Peccato che quella che sembrava una storia pronta ad affrontare una problematica seria del sociale si sia rivelata la solita commedia degli equivoci fatta parecchio male e forzatamente.
Credo che la prima storia mi sarebbe piaciuta di più, se il protagonista avesse davvero lasciato la protagonista per quel motivo (e poi magari fosse maturato col tempo e i due si fossero rimessi insieme). L'avrebbe quantomeno reso più realistico.
Invece la risoluzione della storia ha un che di molto debole e di ridicolo, il modo in cui i due continuino ad annaspare nell'equivoco ha un che di strambo (senza contare l'artefice di tutto che se la cava così velocemente alla fine).
La seconda storia è abbastanza carina. L'equivoco in questo caso è abbastanza esilarante... XD
Ho letto con estrema curiosità questo titolo della Yoshizumi. Posso vantarmi di avere una conoscenza molto buona di questa autrice - ho letto tutto quello che è arrivato in Italia, tranne "Cuore di menta" perché semplicemente non lo trovo - ed è per questo che posso definire senza ombra di dubbio che questo è uno dei migliori manga che abbia creato.
Partendo dal tratto, posso dire che non è dissimile dal solito, ma ha una mano più matura, forse anche per il tipo di storie che tratta.
Il manga è composto da due racconti: il primo, che dà il titolo all'intero manga, tratta di una ragazza, Chihiro, che, alla morte della madre è stata adottata dal coinquilino della donna che è... omosessuale! La ragazza però si sente figlia di questi due uomini che l'hanno amata come una figlia. L'estremo affetto che prova verso i due si mostra in tutta la sua forza quando lei è costretta a scegliere tra l'amore per il suo ragazzo e loro, nel momento in cui racconta al giovane del suo segreto e lui non pare prenderla molto bene.
Mi è piaciuto il modo in cui la Yoshizumi ha descritto il rapporto omosessuale, visto da Chihiro, esterna alla storia, ma interna, perché fa parte della stessa famiglia. In modo leggero, l'autrice ha toccato il punto dolente dell'imparare ad accettare il diverso, anche sessualmente, e di come, a volte, bisogna fare delle scelte nella vita, per le persone che si amano. E che spesso la realtà non è esattamente come sembra.
Ecco, forse una pecca di questo racconto è la sua brevità: a mio avviso il finale poteva essere sviluppato in modo diverso; l'inserimento di una terza persona risolutiva della vicenda, l'ho visto molto come un voler usare un espediente che di originale non ha niente, che ho invece trovato in altre storie, quando non si sa come risolvere una situazione.
La seconda storia, sebbene mi sia piaciuta molto meno, tratta anch'essa di un tema difficile e impegnativo: un ragazzo si innamora di una propria collega di lavoro; tuttavia, lei non ha una vita spensierata e semplice; ha un figlio da mantenere e un matrimonio fallito alle spalle, e naturalmente la donna si rende conto che lui è troppo giovane e inesperto per capire bene la sua situazione e che il suo "ti amo" è troppo ingenuo per poterlo accettare così com'è.
Anche qui, un nuovo tema trattato con consapevolezza e mai con leggerezza. La Yoshizumi ci trascina nell'animo di un giovane che ama e deve lottare non solo per essere accettato dalla donna, ma anche per imparare ad accettare e a capire le complessità della vita.
Insomma, a conti fatti, un bel manga. Fossi stata nell'autrice, avrei sfruttato meglio le potenzialità dei personaggi e avrei allungato la storia (anche due volumi sarebbero andati benissimo); ma, per essere un primo tentativo josei, a me personalmente, è piaciuto.
Partendo dal tratto, posso dire che non è dissimile dal solito, ma ha una mano più matura, forse anche per il tipo di storie che tratta.
Il manga è composto da due racconti: il primo, che dà il titolo all'intero manga, tratta di una ragazza, Chihiro, che, alla morte della madre è stata adottata dal coinquilino della donna che è... omosessuale! La ragazza però si sente figlia di questi due uomini che l'hanno amata come una figlia. L'estremo affetto che prova verso i due si mostra in tutta la sua forza quando lei è costretta a scegliere tra l'amore per il suo ragazzo e loro, nel momento in cui racconta al giovane del suo segreto e lui non pare prenderla molto bene.
Mi è piaciuto il modo in cui la Yoshizumi ha descritto il rapporto omosessuale, visto da Chihiro, esterna alla storia, ma interna, perché fa parte della stessa famiglia. In modo leggero, l'autrice ha toccato il punto dolente dell'imparare ad accettare il diverso, anche sessualmente, e di come, a volte, bisogna fare delle scelte nella vita, per le persone che si amano. E che spesso la realtà non è esattamente come sembra.
Ecco, forse una pecca di questo racconto è la sua brevità: a mio avviso il finale poteva essere sviluppato in modo diverso; l'inserimento di una terza persona risolutiva della vicenda, l'ho visto molto come un voler usare un espediente che di originale non ha niente, che ho invece trovato in altre storie, quando non si sa come risolvere una situazione.
La seconda storia, sebbene mi sia piaciuta molto meno, tratta anch'essa di un tema difficile e impegnativo: un ragazzo si innamora di una propria collega di lavoro; tuttavia, lei non ha una vita spensierata e semplice; ha un figlio da mantenere e un matrimonio fallito alle spalle, e naturalmente la donna si rende conto che lui è troppo giovane e inesperto per capire bene la sua situazione e che il suo "ti amo" è troppo ingenuo per poterlo accettare così com'è.
Anche qui, un nuovo tema trattato con consapevolezza e mai con leggerezza. La Yoshizumi ci trascina nell'animo di un giovane che ama e deve lottare non solo per essere accettato dalla donna, ma anche per imparare ad accettare e a capire le complessità della vita.
Insomma, a conti fatti, un bel manga. Fossi stata nell'autrice, avrei sfruttato meglio le potenzialità dei personaggi e avrei allungato la storia (anche due volumi sarebbero andati benissimo); ma, per essere un primo tentativo josei, a me personalmente, è piaciuto.
Beh, dalla trama si capisce tutto: è un manga diverso dagli altri, anche perchè finora non ho mai visto in un manga accennanti a coppie di gay, già solo per questo lo si dovrebbe leggere, ma passando oltre questo particolare, posso garantire che è un bel volumetto da leggere e da conservare nella propria collezione. I disegni sono davvero carini, calcolando che il disegnatore ha fatto fumetti di grande successo e se avete le altre sue serie, o anche per una pura curiosità, lo si deve assolutamente leggere... lascerà di stucco!
Consigliato!
Consigliato!