Card Captor Sakura
Premetto che la mia è una recensione di parte; "Card Captor Sakura" è il mio manga preferito, ho iniziato ad amarlo quando davano l'anime su Italia 1 e avevo solo 9 anni, e ho continuato ad adorarlo da allora.
Il manga, come è facilmente intuibile, è indirizzato principalmente ad un pubblico femminile, rientrando sotto la categoria "shojo", ma questo non ha frenato la grande diffusione anche presso il pubblico maschile, seguendo il successo di altre opere dello stesso genere come "Pretty Guardian Sailor Moon".
Tuttavia, nonostante all'apparenza "Card Captor Sakura" possa sembrare uguale a un qualsiasi altro majokko, se ne discosta molto nei temi fondanti dell'opera. Infatti, più che la magia, l'elemento principale della storia è l'accettazione incondizionata di ogni persona e tipo d'amore.
Come rivelato da Ohkawa: "Volevo una storia con una protagonista che avesse una mente aperta verso diverse strutture familiari, diversi tipi di amore e diverse prospettive della società."
Non si tratta solo di vedere il mondo con gli occhi di un bambino, con l'innocenza di chi crede che non esista il male, ma è più un messaggio di speranza: il mondo perfetto può esistere e ci sono bambini come Sakura che vedono del buono in tutto. Syaoran e Eriol sono gli studenti stranieri, ma vengono trattati come se fossero arrivati della città vicina; l'amore di Tōya e Yukito non viene visto negativamente o festeggiato come qualcosa di eccezionale, ma trattato come una normale relazione. Il fatto che alla fine Sakura scelga Syaoran non è perché è un ragazzo ed è giusto che sia così, lui sarebbe potuto anche essere una ragazza o avere un'età diversa, ma lei l'avrebbe scelto comunque.
La speranza delle autrici è che il giovane pubblico a cui è rivolta l'opera possa imparare da Sakura.
Come già detto, "Card Captor Sakura" rientra nel genere majokko, ma se paragonato ad altri contemporanei come Sailor Moon ne condivide solo gli aspetti superficiali. C'è una mascotte, uno scettro, molta magia, tanto rosa e persino una profezia, ma tutto si ferma lì, non c'è un nemico da sconfiggere, non ci sono mostri e non si rischia la morte. La catastrofe più grande che può accadere è la perdita del ricordo di chi si ama.
Il lettore che cerca una trama più epica o personaggi con profonde motivazioni personali potrebbe rimanere deluso da quest'opera, che affida spesso i punti di svolta della trama al destino. Inoltre, i primi capitoli possono risultare ripetitivi o privi di spessore, vedendo semplicemente Sakura catturare una carta dopo l'altra senza troppo sforzo.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma le loro relazioni possono sembrare inconsistenti e le loro azioni prive di senso, visto il poco approfondimento psicologico che viene loro concesso.
Tra le varie relazioni quella tra Rika (10 anni) e il professor Terada (età non rivelata) è molto problematica per la grande differenza d'età, nonostante nella storia sia trattata a livello prettamente platonico; nell'adattamento animato giapponese questa viene trasformata in un'ammirazione a senso unico della bambina verso il professore.
Infine, nelle tavole, realizzate principalmente da Mokona, prevale il bianco del foglio, gli sfondi sono pochi, soprattutto nelle vignette più piccole e spesso quelle più grandi vengono riempite di fiori e nient'altro.
Parere personale
Per molti anni mi sono interrogata su cosa portasse me e altri ad amare quest'opera nonostante il target prettamente infantile, e la risposta che mi sono sempre data è che la storia di Sakura è una boccata d'aria fresca, almeno per me.
Quando si legge "Card Captor Sakura" ci si rilassa perché si sa fin dall'inizio che tutto andrà bene e che Sakura salverà la situazione con l'aiuto dei suoi amici.
Da bambini ci si appassiona agli "scontri" con le carte e ai misteri che avvolgono i nuovi personaggi. Da adulti ci si rende conto di quanto Tomoeda sia una cittadina quasi utopica in cui si vorrebbe vivere e, anche se solo per poco, alla fine della lettura si è felici di essere stati amici di Sakura.
https://chiamateminihil.wordpress.com/2021/12/08/card-captor-sakura/
Il manga, come è facilmente intuibile, è indirizzato principalmente ad un pubblico femminile, rientrando sotto la categoria "shojo", ma questo non ha frenato la grande diffusione anche presso il pubblico maschile, seguendo il successo di altre opere dello stesso genere come "Pretty Guardian Sailor Moon".
Tuttavia, nonostante all'apparenza "Card Captor Sakura" possa sembrare uguale a un qualsiasi altro majokko, se ne discosta molto nei temi fondanti dell'opera. Infatti, più che la magia, l'elemento principale della storia è l'accettazione incondizionata di ogni persona e tipo d'amore.
Come rivelato da Ohkawa: "Volevo una storia con una protagonista che avesse una mente aperta verso diverse strutture familiari, diversi tipi di amore e diverse prospettive della società."
Non si tratta solo di vedere il mondo con gli occhi di un bambino, con l'innocenza di chi crede che non esista il male, ma è più un messaggio di speranza: il mondo perfetto può esistere e ci sono bambini come Sakura che vedono del buono in tutto. Syaoran e Eriol sono gli studenti stranieri, ma vengono trattati come se fossero arrivati della città vicina; l'amore di Tōya e Yukito non viene visto negativamente o festeggiato come qualcosa di eccezionale, ma trattato come una normale relazione. Il fatto che alla fine Sakura scelga Syaoran non è perché è un ragazzo ed è giusto che sia così, lui sarebbe potuto anche essere una ragazza o avere un'età diversa, ma lei l'avrebbe scelto comunque.
La speranza delle autrici è che il giovane pubblico a cui è rivolta l'opera possa imparare da Sakura.
Come già detto, "Card Captor Sakura" rientra nel genere majokko, ma se paragonato ad altri contemporanei come Sailor Moon ne condivide solo gli aspetti superficiali. C'è una mascotte, uno scettro, molta magia, tanto rosa e persino una profezia, ma tutto si ferma lì, non c'è un nemico da sconfiggere, non ci sono mostri e non si rischia la morte. La catastrofe più grande che può accadere è la perdita del ricordo di chi si ama.
Il lettore che cerca una trama più epica o personaggi con profonde motivazioni personali potrebbe rimanere deluso da quest'opera, che affida spesso i punti di svolta della trama al destino. Inoltre, i primi capitoli possono risultare ripetitivi o privi di spessore, vedendo semplicemente Sakura catturare una carta dopo l'altra senza troppo sforzo.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma le loro relazioni possono sembrare inconsistenti e le loro azioni prive di senso, visto il poco approfondimento psicologico che viene loro concesso.
Tra le varie relazioni quella tra Rika (10 anni) e il professor Terada (età non rivelata) è molto problematica per la grande differenza d'età, nonostante nella storia sia trattata a livello prettamente platonico; nell'adattamento animato giapponese questa viene trasformata in un'ammirazione a senso unico della bambina verso il professore.
Infine, nelle tavole, realizzate principalmente da Mokona, prevale il bianco del foglio, gli sfondi sono pochi, soprattutto nelle vignette più piccole e spesso quelle più grandi vengono riempite di fiori e nient'altro.
Parere personale
Per molti anni mi sono interrogata su cosa portasse me e altri ad amare quest'opera nonostante il target prettamente infantile, e la risposta che mi sono sempre data è che la storia di Sakura è una boccata d'aria fresca, almeno per me.
Quando si legge "Card Captor Sakura" ci si rilassa perché si sa fin dall'inizio che tutto andrà bene e che Sakura salverà la situazione con l'aiuto dei suoi amici.
Da bambini ci si appassiona agli "scontri" con le carte e ai misteri che avvolgono i nuovi personaggi. Da adulti ci si rende conto di quanto Tomoeda sia una cittadina quasi utopica in cui si vorrebbe vivere e, anche se solo per poco, alla fine della lettura si è felici di essere stati amici di Sakura.
https://chiamateminihil.wordpress.com/2021/12/08/card-captor-sakura/
Opera originale da cui sarà poi tratta la fortunata versione animata che avrà un grande successo anche nel nostro paese, questo majokko è uno dei più famosi degli anni '90 e ancora adesso è ben conosciuto. Dividerò questa breve recensione in più tappe in modo tale da non lasciarmi prendere dai ricordi d'infanzia e scrivere un documento di parte, perché adesso mi rendo conto che le sue pecche ce le ha eccome.
- Disegni: i personaggi sono disegnati in maniera omogenea e molto chiara, ma purtroppo il resto delle vignette è sempre troppo spoglio e il bianco della pagina regna sovrano.
- Contenuti: la base iniziale da cui si parte è molto originale, anche se nella trama generale si trovano inseriti sottintesi non adatti alla comprensione e agli interessi di un bambino (certe cose le capisci dando un'altra occhiata da grande e rimani dispiaciuto di esserti lasciato imboccare cose della cui presenza neanche ti eri accorto), ed è proprio a un pubblico infantile che l'opera si rivolge; vi sono elementi assurdi, come il modo in cui viene affrontato l'affetto della protagonista per uno dei personaggi più vecchi, cioè un modo troppo appassionato e più da adolescente che da bambina (quale bambina di dieci anni la vivrebbe come la vive Sakura?).
- Ritmo: la storia nel manga non scorre assolutamente, con il risultato che ci si stanca presto e ci si distrae in continuazione per guardare i bei disegni a colori delle copertine anziché le vignette vere e proprie.
- Caratterizzazione: i personaggi sono troppo piatti e privi di una caratterizzazione a tutto tondo; non vengono conosciuti pian piano, ma piuttosto additati e definiti non appena appaiono sul campo d'azione senza possibilità di farsi domande o farsi venire dubbi su di essi (sono prigionieri di una scarsa volontà di lasciare aperto un varco al loro sviluppo e alla loro psiche), sembrano più accenni di una bozza su cui si lavorerà, infatti vanno presi da subito come soltanto ciò per cui vengono percepiti nell'istante in cui compaiono.
Mi dispiace massacrare così l'opera da cui fu tratto l'anime da me preferito da piccolissima, ma non ci sono elementi per salire un po' con la mia valutazione di 4,5.
- Disegni: i personaggi sono disegnati in maniera omogenea e molto chiara, ma purtroppo il resto delle vignette è sempre troppo spoglio e il bianco della pagina regna sovrano.
- Contenuti: la base iniziale da cui si parte è molto originale, anche se nella trama generale si trovano inseriti sottintesi non adatti alla comprensione e agli interessi di un bambino (certe cose le capisci dando un'altra occhiata da grande e rimani dispiaciuto di esserti lasciato imboccare cose della cui presenza neanche ti eri accorto), ed è proprio a un pubblico infantile che l'opera si rivolge; vi sono elementi assurdi, come il modo in cui viene affrontato l'affetto della protagonista per uno dei personaggi più vecchi, cioè un modo troppo appassionato e più da adolescente che da bambina (quale bambina di dieci anni la vivrebbe come la vive Sakura?).
- Ritmo: la storia nel manga non scorre assolutamente, con il risultato che ci si stanca presto e ci si distrae in continuazione per guardare i bei disegni a colori delle copertine anziché le vignette vere e proprie.
- Caratterizzazione: i personaggi sono troppo piatti e privi di una caratterizzazione a tutto tondo; non vengono conosciuti pian piano, ma piuttosto additati e definiti non appena appaiono sul campo d'azione senza possibilità di farsi domande o farsi venire dubbi su di essi (sono prigionieri di una scarsa volontà di lasciare aperto un varco al loro sviluppo e alla loro psiche), sembrano più accenni di una bozza su cui si lavorerà, infatti vanno presi da subito come soltanto ciò per cui vengono percepiti nell'istante in cui compaiono.
Mi dispiace massacrare così l'opera da cui fu tratto l'anime da me preferito da piccolissima, ma non ci sono elementi per salire un po' con la mia valutazione di 4,5.
Un'altra opera delle CLAMP che ha riscosso un grande successo. Un manga dove la magia è il tema principale, e dove si respira aria di fantasy dall'inizio alla fine.
Sakura Kinomoto è una vivace bambina delle elementari di dieci anni. Un giorno trova nella biblioteca del padre un libro col titolo "The Clow". Non appena lo apre, il sigillo del libro viene sciolto e appare un animaletto parlante di nome Kero-chan, il guardiano del sigillo, che annuncia a Sakura che con l'aiuto dei poteri che egli le donerà dovrà ricongiungere le "Clow Cards", ovvero antiche carte magiche di proprietà del mago Clow. Sakura è una bambina come le altre: va a scuola, è infatuata del migliore amico di suo fratello e ha una dolce migliore amica sempre pronta ad aiutarla anche nella ricerca delle carte, filmandola con la sua immancabile videocamera.
Presto nella città accadranno dei fatti strani, e saranno proprio le carte magiche a determinare col loro potere questi avvenimenti. Di volta in volta Sakura riuscirà a risigillare queste entità magiche nelle carte e a collezionarle tutte.
E presto incontrerà anche Shaoran Li, un ragazzino che all'inizio sembrerà ostile e antipatico, soprattutto rivale di Sakura nella ricerca delle carte, ma poi i due finiranno per essere ottimi amici. Questo manga pone molte domande: cosa sono le Clow Card? Chi era Clow? Perchè Sakura è stata prescelta per la missione? Che legame c'è tra lei e Clow? Tutte queste domande avranno comunque risposta. Nulla viene lasciato in sospeso e ci saranno anche parecchi colpi di scena.
I disegni sono molto evocativi e dettagliati, come nel solito stile delle CLAMP. Davvero fantastici. Io personalmente ho letto solo la prima edizione composta da 12 volumi e l'ho trovata molto ben fatta. Ottima qualità di carta e inchiostro. Forse avrei aggiunto qualche pagina a colori, viste le ottime illustrazioni delle autrici. Avrebbero sicuramente arricchito la serie.
E' un manga che magari nei primi numeri è un pò ripetitivo, soprattutto nella fase in cui Sakura raccoglie e colleziona le carte, ma poi la trama si evolve e ci sono risvolti più interessanti, personaggi nuovi che subentrano e nuovi misteri. Personalmente l'ho molto apprezzato, anche se non lo metto nella lista dei manga che mi hanno rubato il cuore. Tuttavia è assolutamente valido e lo consiglio a tutti. Voto: 7, meritatissimo per trama e disegni.
Sakura Kinomoto è una vivace bambina delle elementari di dieci anni. Un giorno trova nella biblioteca del padre un libro col titolo "The Clow". Non appena lo apre, il sigillo del libro viene sciolto e appare un animaletto parlante di nome Kero-chan, il guardiano del sigillo, che annuncia a Sakura che con l'aiuto dei poteri che egli le donerà dovrà ricongiungere le "Clow Cards", ovvero antiche carte magiche di proprietà del mago Clow. Sakura è una bambina come le altre: va a scuola, è infatuata del migliore amico di suo fratello e ha una dolce migliore amica sempre pronta ad aiutarla anche nella ricerca delle carte, filmandola con la sua immancabile videocamera.
Presto nella città accadranno dei fatti strani, e saranno proprio le carte magiche a determinare col loro potere questi avvenimenti. Di volta in volta Sakura riuscirà a risigillare queste entità magiche nelle carte e a collezionarle tutte.
E presto incontrerà anche Shaoran Li, un ragazzino che all'inizio sembrerà ostile e antipatico, soprattutto rivale di Sakura nella ricerca delle carte, ma poi i due finiranno per essere ottimi amici. Questo manga pone molte domande: cosa sono le Clow Card? Chi era Clow? Perchè Sakura è stata prescelta per la missione? Che legame c'è tra lei e Clow? Tutte queste domande avranno comunque risposta. Nulla viene lasciato in sospeso e ci saranno anche parecchi colpi di scena.
I disegni sono molto evocativi e dettagliati, come nel solito stile delle CLAMP. Davvero fantastici. Io personalmente ho letto solo la prima edizione composta da 12 volumi e l'ho trovata molto ben fatta. Ottima qualità di carta e inchiostro. Forse avrei aggiunto qualche pagina a colori, viste le ottime illustrazioni delle autrici. Avrebbero sicuramente arricchito la serie.
E' un manga che magari nei primi numeri è un pò ripetitivo, soprattutto nella fase in cui Sakura raccoglie e colleziona le carte, ma poi la trama si evolve e ci sono risvolti più interessanti, personaggi nuovi che subentrano e nuovi misteri. Personalmente l'ho molto apprezzato, anche se non lo metto nella lista dei manga che mi hanno rubato il cuore. Tuttavia è assolutamente valido e lo consiglio a tutti. Voto: 7, meritatissimo per trama e disegni.
La passione per Card Captor Sakura è iniziata fin dall'infanzia, in cui con occhi sognanti guardavo in tv l'anime e speravo un giorno di diventare come lei, cioè una bambina con poteri magici che vive mille avventure.
Oggi sono cresciuta ed ho passato ormai la mia età adolescenziale, ma la passione per questo anime è rimasta, anzi dopo più di dieci anni sono riuscita a ottenere finalmente il manga e a vedere le differenze con l'anime.
Premetto fin da subito che nell'anime i nomi sono stati stravolti e molti elementi legati alle relazioni sono stati censurati, ma secondo me se ne poteva fare benissimo a meno. Quindi per chi ha visto solo l'anime ed è in procinto di leggere il manga, sarà un duro colpo ed anzi guarderà l'opera cartacea e quella video in maniera del tutto differente.
Detto questo passiamo alla vera e propria recensione del manga!
La trama è per me un concentrato di originalità, in cui possiamo notare un intreccio di avventure tutte diverse tra di loro grazie ai diversi poteri che contraddistinguono le varie carte, ma con un unico scopo, cioè catturare e sigillare le carte di Clow.
Il tema che si ritrova in secondo piano, ma trattato in maniera da non farlo pesare al lettore è dell'omosessualità, che non viene spiattellato esplicitamente, ma percepito nella sua semplicità; magari se l'avesse letto un bambino non l'avrebbe notato in maniera particolare non conoscendo l'argomento, ma essendo io ormai adulta, riesco a vedere il manga sotto un altro punto di vista.
I personaggi non vengono lasciati lì al caso e messi in secondo piano, ma anzi sono tutti parte integrante della storia e hanno una loro funzione ben precisa, a partire dai componenti della famiglia fino ad arrivare agli amici della stessa. Ogni volume riesce a rappresentare le emozioni attraverso questi personaggi, che ce li propongono come un qualcosa di naturale e senza fraintendimenti o giri di parole.
I disegni sono curati e si può intuire questo già dalla copertina della vecchia edizione e anzi, grazie al personaggio di Tomoyo che gli confeziona i vestiti appositamente per lei, ritroviamo in ogni volume una Sakura sempre diversa e con vestiti per ogni battaglia. Per alcuni potrà sembrare scocciante vederla sempre in maniera diversa, ma per me è un elemento che non rende il personaggio noioso e sempre uguale, ma anzi rispetto ad altri manga in cui i vestiti sono gli stessi, riesce a uscire fuori dagli schemi.
Un altro elemento particolare dei disegni sono le carte disegnate e rappresentate nella loro forma "reale", la particolarità sta proprio nella loro rappresentazione, che parlando con tutta sincerità io non sarei riuscita nemmeno a immaginare.
Riassumendo questo manga lo consiglio non solo perché rappresenta la mia infanzia, ma anche per le sue numerose qualità elencate qui sopra che non possono lasciar indifferente chi ama il genere majokko.
Oggi sono cresciuta ed ho passato ormai la mia età adolescenziale, ma la passione per questo anime è rimasta, anzi dopo più di dieci anni sono riuscita a ottenere finalmente il manga e a vedere le differenze con l'anime.
Premetto fin da subito che nell'anime i nomi sono stati stravolti e molti elementi legati alle relazioni sono stati censurati, ma secondo me se ne poteva fare benissimo a meno. Quindi per chi ha visto solo l'anime ed è in procinto di leggere il manga, sarà un duro colpo ed anzi guarderà l'opera cartacea e quella video in maniera del tutto differente.
Detto questo passiamo alla vera e propria recensione del manga!
La trama è per me un concentrato di originalità, in cui possiamo notare un intreccio di avventure tutte diverse tra di loro grazie ai diversi poteri che contraddistinguono le varie carte, ma con un unico scopo, cioè catturare e sigillare le carte di Clow.
Il tema che si ritrova in secondo piano, ma trattato in maniera da non farlo pesare al lettore è dell'omosessualità, che non viene spiattellato esplicitamente, ma percepito nella sua semplicità; magari se l'avesse letto un bambino non l'avrebbe notato in maniera particolare non conoscendo l'argomento, ma essendo io ormai adulta, riesco a vedere il manga sotto un altro punto di vista.
I personaggi non vengono lasciati lì al caso e messi in secondo piano, ma anzi sono tutti parte integrante della storia e hanno una loro funzione ben precisa, a partire dai componenti della famiglia fino ad arrivare agli amici della stessa. Ogni volume riesce a rappresentare le emozioni attraverso questi personaggi, che ce li propongono come un qualcosa di naturale e senza fraintendimenti o giri di parole.
I disegni sono curati e si può intuire questo già dalla copertina della vecchia edizione e anzi, grazie al personaggio di Tomoyo che gli confeziona i vestiti appositamente per lei, ritroviamo in ogni volume una Sakura sempre diversa e con vestiti per ogni battaglia. Per alcuni potrà sembrare scocciante vederla sempre in maniera diversa, ma per me è un elemento che non rende il personaggio noioso e sempre uguale, ma anzi rispetto ad altri manga in cui i vestiti sono gli stessi, riesce a uscire fuori dagli schemi.
Un altro elemento particolare dei disegni sono le carte disegnate e rappresentate nella loro forma "reale", la particolarità sta proprio nella loro rappresentazione, che parlando con tutta sincerità io non sarei riuscita nemmeno a immaginare.
Riassumendo questo manga lo consiglio non solo perché rappresenta la mia infanzia, ma anche per le sue numerose qualità elencate qui sopra che non possono lasciar indifferente chi ama il genere majokko.
Sakura Kinomoto è una bambina di 10 anni che un giorno trova uno strano libro nella biblioteca del padre, chiamato "The Clow". Aprendolo, però, si rompe il sigillo che teneva rinchiuse delle misteriose e magiche carte e appare un animaletto, Kerberus, il guardiano del libro: da ora in poi Sakura dovrà recuperare tutte le Clow Card che sono state liberate e rimetterle nel libro.
Card captor Sakura è un majokko, ovvero un manga in cui compare una ragazza o più con dei poteri magici e il suo compito è quello di sconfiggere i nemici che le si parano davanti.
La trama è particolare, la giovane protagonista deve recuperare delle magiche carte, ognuna con un potere magico e con una forma quasi umana in molti casi e ciò rende ancora più interessante questa ricerca.
La storia è divisa in due parti: nella prima i nemici di Sakura sono le stesse carte che cercheranno di restare libere e di non farsi recuperare, la seconda, invece, vede l'introduzione di veri e propri nemici che cercheranno di ostacolare Sakura nel potenziare e rendere proprie le Clow Card. La seconda parte è più avvincente, vengono svelati tutti i misteri ed è la parte migliore del manga.
I personaggi sono ben caratterizzati, tutti partecipano alla storia e alcuni nascondono anche qualcosa, e ciò renderà la storia ancora più avvincente. Trovo, però che l'età di Sakura sia troppo bassa, come può una bambina così piccola sobbarcarsi una responsabilità del genere? E poi una sua compagna di classe è innamorata di un professore, con una differenza di età davvero notevole. Capisco il fatto che l'amore non ha età e sesso, ma se i personaggi avessero avuto qualche anno di più, la storia tra i due non mi avrebbe fatto storcere il naso.
E infine c'è Kero-chan, che se inizialmente può essere visto come una mascotte, poi si rivela essere un personaggio davvero importante all'interno della storia per poter rivelare alcuni misteri riguardanti le Clow Card.
I disegni sono bellissimi, lo stile delle CLAMP è davvero ben curato nei minimi particolari, anche se il tratto è semplice ciò rende la storia leggera e molto godibile.
Il mio voto è abbastanza alto per un manga che ha segnato la mia infanzia e di molti altri; consigliato a chi piace il genere majokko.
Card captor Sakura è un majokko, ovvero un manga in cui compare una ragazza o più con dei poteri magici e il suo compito è quello di sconfiggere i nemici che le si parano davanti.
La trama è particolare, la giovane protagonista deve recuperare delle magiche carte, ognuna con un potere magico e con una forma quasi umana in molti casi e ciò rende ancora più interessante questa ricerca.
La storia è divisa in due parti: nella prima i nemici di Sakura sono le stesse carte che cercheranno di restare libere e di non farsi recuperare, la seconda, invece, vede l'introduzione di veri e propri nemici che cercheranno di ostacolare Sakura nel potenziare e rendere proprie le Clow Card. La seconda parte è più avvincente, vengono svelati tutti i misteri ed è la parte migliore del manga.
I personaggi sono ben caratterizzati, tutti partecipano alla storia e alcuni nascondono anche qualcosa, e ciò renderà la storia ancora più avvincente. Trovo, però che l'età di Sakura sia troppo bassa, come può una bambina così piccola sobbarcarsi una responsabilità del genere? E poi una sua compagna di classe è innamorata di un professore, con una differenza di età davvero notevole. Capisco il fatto che l'amore non ha età e sesso, ma se i personaggi avessero avuto qualche anno di più, la storia tra i due non mi avrebbe fatto storcere il naso.
E infine c'è Kero-chan, che se inizialmente può essere visto come una mascotte, poi si rivela essere un personaggio davvero importante all'interno della storia per poter rivelare alcuni misteri riguardanti le Clow Card.
I disegni sono bellissimi, lo stile delle CLAMP è davvero ben curato nei minimi particolari, anche se il tratto è semplice ciò rende la storia leggera e molto godibile.
Il mio voto è abbastanza alto per un manga che ha segnato la mia infanzia e di molti altri; consigliato a chi piace il genere majokko.
Card Captor Sakura, un majokko in bello stile venuto (ahimè) alla luce ad opera delle famosissime CLAMP, gruppo di autrici molto stimato e conosciuto anche al di fuori del Giappone.
Di solito apprezzo abbastanza le opere firmate CLAMP, sebbene non sempre si possa parlare di capolavori, non si può certo affermare che la parola "talento" sia a loro aliena.
Purtroppo non è questo il caso di Sakura, ove il "genio" di tali osannatissime mangaka rimane decisamente celato, tanto che ci si potrebbe davvero chiedere dove sia andato a rincantucciarsi.
La mia critica parte dalla trama, anzi, vorrebbe partire dalla trama ma, sfortunatamente, il presupposto per intraprendere una simile analisi è che essa (la trama) sia effettivamente tale. Non sto certo suggerendo che Sakura non abbia una storia, bensì che questa si presenti disorganica, artificiosa e talmente farraginosa da potersi benissimo considerare alla stregua di una sequenza di eventi legati dal caso, senza un'effettiva evoluzione logico-narrativa. In Sakura è il destino che stabilisce ogni cosa, sono le coincidenze a sorreggere l'intera baracca: ciò chiaramente non può che contribuire a far apparire fumosi, se non sconclusionati, gran parte degli avvenimenti. Si pensi, ad esempio, al cliché utilizzato per introdurre il personaggio di Shaoran. Inizialmente presentato come il temibile rivale di Sakura, costui non si comporta assolutamente seguendo tale ruolo, anzi, diventa con solerzia esattamente l'opposto, senza che si possa scorgere un percorso interiore o una valida motivazione. Il cambiamento repentino è chiaramente pilotato, dettato solo in virtù di quella magica forza chiamata "mano dell'autore".
Il neo maggiore, in ogni caso, non è la trama fatiscente, bensì tutto ciò che riguarda la dimensione emotiva dei personaggi: i loro rapporti interpersonali e la loro caratterizzazione. Mi sento costretto a stendere un velo pietoso innanzi alla totale incoerenza e mancanza di giustificazione delle relazioni tra i protagonisti. Esse poggiano su di una struttura del tutto artificiosa secondo la quale tutti si innamorano di tutti, anche tra membri dello stesso sesso, indipendentemente dall'età, persino tra ragazzine che frequentano (sì e no) le scuole elementari. Ora, è vero che una serie di fantasia può prendersi delle licenze, è vero anche che quella di Sakura è una storia che parla d'amore. A mio avviso, tuttavia, si oltrepassa ogni misura di decenza. Il tema amoroso è idealizzato ed esasperato al massimo grado, le persone si innamorano perché lo dice il copione, non esistono schemi pulsionali o motivazioni di sorta che possano cercare di dare un senso, uno spessore o anche solo un perché all'agire dei personaggi. Ciò, chiaramente, se escludiamo come spiegazione il fatto che loro provino incondizionatamente amore e sentimenti benevoli verso chiunque e qualunque cosa, in modo assoluto. Devo però correggermi, in effetti è scorretto parlare di buoni sentimenti in senso assoluto, poiché uno dei leitmotiv della serie è quello di trovare "la persona giusta per sé", e del saper distinguere fra i vari gradi di amore, sintomo di una sublimazione estremizzata ed in-faceta della tematica amorosa.
Anche il complesso grafico non è esente da rimproveri.
Le tavole sono spesso essenziali e povere, il tratto è piacevole ma si esagera con i motivi floreali. In ogni momento in cui Sakura o un altro personaggio a random sono felici e sorridono (quindi quasi sempre) sbocciano ettari di fiori, in continuazione. Potrebbe essere senza ombra di dubbio una valida soluzione a problemi come la deforestazione o la mancanza di verde nelle città. Ad essere sinceri sono partito con buone aspettative, soprattutto considerando il fatto che quest'opera risulta molto apprezzata da un'ampia categoria di individui, di ogni sesso ed età. Giunti alla fine, tuttavia, arduo diventa il sopportare le vagonate di zucchero e le smancerie di cui quest'opera è colma, così abbondanti da far persino cariare i denti. Si tratta, in ultima analisi, di una storia banale e svenevole, colma di personaggi efebici e ragazzine pucciose dall'ambigua sessualità. La trama è carente da un punto di vista narrativo, segnata da sviluppi quantomai artificiosi e al limite dell'accettabile.
Voto:4
Di solito apprezzo abbastanza le opere firmate CLAMP, sebbene non sempre si possa parlare di capolavori, non si può certo affermare che la parola "talento" sia a loro aliena.
Purtroppo non è questo il caso di Sakura, ove il "genio" di tali osannatissime mangaka rimane decisamente celato, tanto che ci si potrebbe davvero chiedere dove sia andato a rincantucciarsi.
La mia critica parte dalla trama, anzi, vorrebbe partire dalla trama ma, sfortunatamente, il presupposto per intraprendere una simile analisi è che essa (la trama) sia effettivamente tale. Non sto certo suggerendo che Sakura non abbia una storia, bensì che questa si presenti disorganica, artificiosa e talmente farraginosa da potersi benissimo considerare alla stregua di una sequenza di eventi legati dal caso, senza un'effettiva evoluzione logico-narrativa. In Sakura è il destino che stabilisce ogni cosa, sono le coincidenze a sorreggere l'intera baracca: ciò chiaramente non può che contribuire a far apparire fumosi, se non sconclusionati, gran parte degli avvenimenti. Si pensi, ad esempio, al cliché utilizzato per introdurre il personaggio di Shaoran. Inizialmente presentato come il temibile rivale di Sakura, costui non si comporta assolutamente seguendo tale ruolo, anzi, diventa con solerzia esattamente l'opposto, senza che si possa scorgere un percorso interiore o una valida motivazione. Il cambiamento repentino è chiaramente pilotato, dettato solo in virtù di quella magica forza chiamata "mano dell'autore".
Il neo maggiore, in ogni caso, non è la trama fatiscente, bensì tutto ciò che riguarda la dimensione emotiva dei personaggi: i loro rapporti interpersonali e la loro caratterizzazione. Mi sento costretto a stendere un velo pietoso innanzi alla totale incoerenza e mancanza di giustificazione delle relazioni tra i protagonisti. Esse poggiano su di una struttura del tutto artificiosa secondo la quale tutti si innamorano di tutti, anche tra membri dello stesso sesso, indipendentemente dall'età, persino tra ragazzine che frequentano (sì e no) le scuole elementari. Ora, è vero che una serie di fantasia può prendersi delle licenze, è vero anche che quella di Sakura è una storia che parla d'amore. A mio avviso, tuttavia, si oltrepassa ogni misura di decenza. Il tema amoroso è idealizzato ed esasperato al massimo grado, le persone si innamorano perché lo dice il copione, non esistono schemi pulsionali o motivazioni di sorta che possano cercare di dare un senso, uno spessore o anche solo un perché all'agire dei personaggi. Ciò, chiaramente, se escludiamo come spiegazione il fatto che loro provino incondizionatamente amore e sentimenti benevoli verso chiunque e qualunque cosa, in modo assoluto. Devo però correggermi, in effetti è scorretto parlare di buoni sentimenti in senso assoluto, poiché uno dei leitmotiv della serie è quello di trovare "la persona giusta per sé", e del saper distinguere fra i vari gradi di amore, sintomo di una sublimazione estremizzata ed in-faceta della tematica amorosa.
Anche il complesso grafico non è esente da rimproveri.
Le tavole sono spesso essenziali e povere, il tratto è piacevole ma si esagera con i motivi floreali. In ogni momento in cui Sakura o un altro personaggio a random sono felici e sorridono (quindi quasi sempre) sbocciano ettari di fiori, in continuazione. Potrebbe essere senza ombra di dubbio una valida soluzione a problemi come la deforestazione o la mancanza di verde nelle città. Ad essere sinceri sono partito con buone aspettative, soprattutto considerando il fatto che quest'opera risulta molto apprezzata da un'ampia categoria di individui, di ogni sesso ed età. Giunti alla fine, tuttavia, arduo diventa il sopportare le vagonate di zucchero e le smancerie di cui quest'opera è colma, così abbondanti da far persino cariare i denti. Si tratta, in ultima analisi, di una storia banale e svenevole, colma di personaggi efebici e ragazzine pucciose dall'ambigua sessualità. La trama è carente da un punto di vista narrativo, segnata da sviluppi quantomai artificiosi e al limite dell'accettabile.
Voto:4
Magia, una bella bambina delle elementari, un grazioso animaletto come aiutante e i fantastici disegni delle mitiche e amate CLAMP filano sempre lisci come l'olio?
Card Captor Sakura è una serie di dodici volumi delle CLAMP, in Italia per Star Comics.
Sakura Kinomoto è una vivace studentessa di dieci anni. Un giorno trova nella biblioteca del padre un libro con sopra inciso il titolo "The Clow". Non appena lo apre, il sigillo del libro viene sciolto e le "Clow Cards" scompaiono. Al loro posto resta un animaletto parlante di nome Kerberus alias Kero-chan, il Guardiano del Sigillo, che annuncia a Sakura che con l'aiuto dei poteri che egli le donerà, ella dovrà ricongiungere le "Clow Cards".
Sembra un bel manga, no? Sakura è una bambina come le altre (ad eccezione dei suoi poteri): va a scuola, è infatuata del migliore amico di suo fratello maggiore ed ha una dolce migliore amica sempre pronta ad aiutarla.
Cos'è che non fila nella storia? Il fatto che è tremendamente e morbosamente ripetitiva. Ogni numero è uguale al precedente. Gli unici spunti che potrebbero interessare, come l'identità dell'amica di Sakura, o la risoluzione dell'amore della protagonista verso l'amico del fratello e il suo strano rapporto col nuovo personaggio che subentrerà nel terzo numero circa, non sono ben sviluppati. Inoltre la maggior parte dei personaggi sono troppo surreali e perfetti, a cominciare da Sakura, proseguendo con l'amica, l'amico del fratello e il padre. Gli unici sopportabili sono l'amico coetaneo della protagonista e il fratello di quest'ultima, entrambi abbastanza simpatici.
La storia procede troppo lentamente, in ogni benedetto albo avvengono strani fatti che portano Sakura o Kero-chan a pensare che dietro ci sia una "Clow Card" e, guarda caso, è sempre così. La bambina conquista la "Clow Card" e fine della storia.
Nulla da dire invece sui disegni: sempre bellissimi. Le CLAMP almeno in questo non si smentiscono affatto.
La Star ci ha regalato due edizioni per questo manga: la prima ha il classico formato da 3,90€ ma ha la lettura all'occidentale, la seconda ha un formato morbosamente enorme, con bandelle alla copertina, molte pagine a colori all'inizio e lettura all'orientale. L'unica pecca di quest'ultima riedizione è appunto il formato troppo grande che comunque giustifica il prezzo di 5,90€ per volume.
Se avete voglia di leggere un manga delle CLAMP evitate Card Captor Sakura e buttatevi sulle due serie di Rayearth, davvero bellissime e in puro stile CLAMP anche nelle trame.
Card Captor Sakura è una serie di dodici volumi delle CLAMP, in Italia per Star Comics.
Sakura Kinomoto è una vivace studentessa di dieci anni. Un giorno trova nella biblioteca del padre un libro con sopra inciso il titolo "The Clow". Non appena lo apre, il sigillo del libro viene sciolto e le "Clow Cards" scompaiono. Al loro posto resta un animaletto parlante di nome Kerberus alias Kero-chan, il Guardiano del Sigillo, che annuncia a Sakura che con l'aiuto dei poteri che egli le donerà, ella dovrà ricongiungere le "Clow Cards".
Sembra un bel manga, no? Sakura è una bambina come le altre (ad eccezione dei suoi poteri): va a scuola, è infatuata del migliore amico di suo fratello maggiore ed ha una dolce migliore amica sempre pronta ad aiutarla.
Cos'è che non fila nella storia? Il fatto che è tremendamente e morbosamente ripetitiva. Ogni numero è uguale al precedente. Gli unici spunti che potrebbero interessare, come l'identità dell'amica di Sakura, o la risoluzione dell'amore della protagonista verso l'amico del fratello e il suo strano rapporto col nuovo personaggio che subentrerà nel terzo numero circa, non sono ben sviluppati. Inoltre la maggior parte dei personaggi sono troppo surreali e perfetti, a cominciare da Sakura, proseguendo con l'amica, l'amico del fratello e il padre. Gli unici sopportabili sono l'amico coetaneo della protagonista e il fratello di quest'ultima, entrambi abbastanza simpatici.
La storia procede troppo lentamente, in ogni benedetto albo avvengono strani fatti che portano Sakura o Kero-chan a pensare che dietro ci sia una "Clow Card" e, guarda caso, è sempre così. La bambina conquista la "Clow Card" e fine della storia.
Nulla da dire invece sui disegni: sempre bellissimi. Le CLAMP almeno in questo non si smentiscono affatto.
La Star ci ha regalato due edizioni per questo manga: la prima ha il classico formato da 3,90€ ma ha la lettura all'occidentale, la seconda ha un formato morbosamente enorme, con bandelle alla copertina, molte pagine a colori all'inizio e lettura all'orientale. L'unica pecca di quest'ultima riedizione è appunto il formato troppo grande che comunque giustifica il prezzo di 5,90€ per volume.
Se avete voglia di leggere un manga delle CLAMP evitate Card Captor Sakura e buttatevi sulle due serie di Rayearth, davvero bellissime e in puro stile CLAMP anche nelle trame.
Nella biblioteca del padre, Sakura Kinomoto trova un libro di nome "The Clow" con delle strane carte dentro, lo apre e rompe il Sigillo. Le carte si sparpagliano per tutta la città e toccherà proprio a lei, recuperarle assieme a Kerberus detto Kero-chan, un buffo esserino uscito appunto dal libro.
Card Captor Sakura, celebre opera delle famosissime Clamp, non ha bisogno di presentazioni. Questo majokko è un must per gli appassionati del genere. Da questo manga è stato tratto un anime che da piccola mi appassionò tantissimo. Non potevo non leggerne anche la versione cartacea.
Il punto forte dell'opera sono senza dubbio i disegni molto curati e le splendide copertine colorate. Gli splendidi ed espressivi occhi dei personaggi non potranno non catturare la vostra attenzione.
La trama pian piano si arricchisce di colpi di scena e di antagonisti che cercheranno di ostacolare Sakura. Ma si può parlare davvero di antagonisti? No, anzi si parla solo di personaggi che non sono né carne né pesce.
Grandissimo spazio sarà dato alle relazioni amorose e affettive di tutti i personaggi (relazioni di ogni genere, soprattutto amori omosessuali), piuttosto che all'azione e ai combattimenti.
Questo manga, a mio parere, appare misero. Non troviamo le numerose carte filler ma molto ben realizzate dell'anime, anzi qui le carte sono a stento una quindicina. Shaoran poi non ha un ruolo, finisce per essere una spalla piuttosto che un avversario della protagonista, cosa che non accadeva nell'anime dove il momento della cattura di una carta ti teneva col fiato sospeso e ti faceva tifare o per lui o per Sakura. Poi le relazioni sono troppo intricate e assurde: alcuni personaggi hanno lo spessore di un granello di sabbia.
Non mancano le prediche e i dialoghi lunghissimi. Inoltre la cattura delle carte avviene in poche pagine in maniera casuale e non strategica.
I buoni e buonissimi sentimenti sono ovunque e non fanno altro che rendere ancora più misero questo povero manga.
Deludente. Molto deludente.
Almeno l'edizione della Star Comics è ottima.
Card Captor Sakura, celebre opera delle famosissime Clamp, non ha bisogno di presentazioni. Questo majokko è un must per gli appassionati del genere. Da questo manga è stato tratto un anime che da piccola mi appassionò tantissimo. Non potevo non leggerne anche la versione cartacea.
Il punto forte dell'opera sono senza dubbio i disegni molto curati e le splendide copertine colorate. Gli splendidi ed espressivi occhi dei personaggi non potranno non catturare la vostra attenzione.
La trama pian piano si arricchisce di colpi di scena e di antagonisti che cercheranno di ostacolare Sakura. Ma si può parlare davvero di antagonisti? No, anzi si parla solo di personaggi che non sono né carne né pesce.
Grandissimo spazio sarà dato alle relazioni amorose e affettive di tutti i personaggi (relazioni di ogni genere, soprattutto amori omosessuali), piuttosto che all'azione e ai combattimenti.
Questo manga, a mio parere, appare misero. Non troviamo le numerose carte filler ma molto ben realizzate dell'anime, anzi qui le carte sono a stento una quindicina. Shaoran poi non ha un ruolo, finisce per essere una spalla piuttosto che un avversario della protagonista, cosa che non accadeva nell'anime dove il momento della cattura di una carta ti teneva col fiato sospeso e ti faceva tifare o per lui o per Sakura. Poi le relazioni sono troppo intricate e assurde: alcuni personaggi hanno lo spessore di un granello di sabbia.
Non mancano le prediche e i dialoghi lunghissimi. Inoltre la cattura delle carte avviene in poche pagine in maniera casuale e non strategica.
I buoni e buonissimi sentimenti sono ovunque e non fanno altro che rendere ancora più misero questo povero manga.
Deludente. Molto deludente.
Almeno l'edizione della Star Comics è ottima.
Manga degno delle CLAMP sia per i disegni che per la storia sempre diversa e mai ridondante.
I personaggi sono ben caratterizzati e la storia è incentrata finalmente su ben due piani, la storia di amicizia e poi amore tra Shaoran e Sakura e, sul "lavoro" affidato all'eroina di catturare le carte di Clow. A proposito delle carte posso dire che la loro diversità e originalità ha reso la storia più coinvolgente ed espressiva. Uno shojo majocco piacevole, fresco e non pesante che però regala grandi emozioni.
I personaggi sono ben caratterizzati e la storia è incentrata finalmente su ben due piani, la storia di amicizia e poi amore tra Shaoran e Sakura e, sul "lavoro" affidato all'eroina di catturare le carte di Clow. A proposito delle carte posso dire che la loro diversità e originalità ha reso la storia più coinvolgente ed espressiva. Uno shojo majocco piacevole, fresco e non pesante che però regala grandi emozioni.
"Card Captor Sakura" (conosciuto anche con la sigla "CCS") è un shoujo/majokko disegnato dal quartetto più famoso di Ōsaka: le CLAMP.
Composto di 12 volumi, uscito in Italia nel lontano 1999, il manga narra la fantastica avventura di Sakura Kinomoto, solare ragazzina di dieci anni. Un giorno trova nello studio del padre un libro che attira fatalmente la sua attenzione. Si tratta del libro di Clow, contenente le carte magiche, protette dal suo Guardiano Kerberus. Sakura aprendo il libro, infrange il sigillo e libera tutte le carte, risvegliando Kero-chan (soprannome affibbiato da Sakura stessa). Il leoncino di peluche visto il disastro combinato dall'incredula Sakura, la dichiara "Cattura Carte" e le affida il compito di ritrovarle tutte, prima che esse combinino guai nel mondo degli umani!
Il mondo di "Card Captor Sakura" non si limita alla protagonista, ma c'è una vasta rete di personaggi che s'insidieranno man mano nella storia, occupando posti ben precisi: Tomoyo, vestirà il ruolo della migliore amica alla perfezione, Shaoran sarà il rivale/amico che chiunque vorrebbe avere - e diciamolo... La dolce e pacata storia d'amore tra lui e Sakura è davvero tenera! Le CLAMP sapranno gestire molti personaggi nel modo migliore possibile.
I disegni sono davvero bellissimi ed espressivi! Lo stile delle CLAMP si potrebbe riconoscere a miglia di distanza: particolare, fino, intenso. Una qualità straordinaria del quartetto di Ōsaka è la trasmissione di sentimenti anche solo con uno sguardo... poche linee, ma significative. Le amo dal più profondo del cuore... sono super di parte! Ma qui siamo tenuti a giudicare secondo il nostro gusto, no?
In più, in questo manga potrete osservare una vastità di costumi... tutti estremamente originali e spigliati.
La storia è avvincente, interessante, a tratti romantica, a tratti davvero vivace! "Card Captor Sakura" è un manga che rasenta la perfezione!
L'unica pecca, ma che non influisce sul voto, è la prima edizione italiana, pubblicata con la lettura occidentale, cambiando il "verso" a tutte le tavole, facendole speculari! E' una cosa terribile! Sono ben felice che la Star Comics abbia aperto gli occhi, anche se in netto ritardo, e stia ripubblicando l'opera utilizzando la lettura originale! Che la versione sia Deluxe, formato più grande, o che abbia le pagine a colori è una cosa secondaria. Qui bisognava ricucire un guaio ben più grave.
Consiglio questo manga a chi voglia leggere qualcosa di puro e magico. "Card Captor Sakura" è un'opera che merita tantissimo, e se siete amanti di "maghette" e shoujo, è il manga perfetto per voi!
Composto di 12 volumi, uscito in Italia nel lontano 1999, il manga narra la fantastica avventura di Sakura Kinomoto, solare ragazzina di dieci anni. Un giorno trova nello studio del padre un libro che attira fatalmente la sua attenzione. Si tratta del libro di Clow, contenente le carte magiche, protette dal suo Guardiano Kerberus. Sakura aprendo il libro, infrange il sigillo e libera tutte le carte, risvegliando Kero-chan (soprannome affibbiato da Sakura stessa). Il leoncino di peluche visto il disastro combinato dall'incredula Sakura, la dichiara "Cattura Carte" e le affida il compito di ritrovarle tutte, prima che esse combinino guai nel mondo degli umani!
Il mondo di "Card Captor Sakura" non si limita alla protagonista, ma c'è una vasta rete di personaggi che s'insidieranno man mano nella storia, occupando posti ben precisi: Tomoyo, vestirà il ruolo della migliore amica alla perfezione, Shaoran sarà il rivale/amico che chiunque vorrebbe avere - e diciamolo... La dolce e pacata storia d'amore tra lui e Sakura è davvero tenera! Le CLAMP sapranno gestire molti personaggi nel modo migliore possibile.
I disegni sono davvero bellissimi ed espressivi! Lo stile delle CLAMP si potrebbe riconoscere a miglia di distanza: particolare, fino, intenso. Una qualità straordinaria del quartetto di Ōsaka è la trasmissione di sentimenti anche solo con uno sguardo... poche linee, ma significative. Le amo dal più profondo del cuore... sono super di parte! Ma qui siamo tenuti a giudicare secondo il nostro gusto, no?
In più, in questo manga potrete osservare una vastità di costumi... tutti estremamente originali e spigliati.
La storia è avvincente, interessante, a tratti romantica, a tratti davvero vivace! "Card Captor Sakura" è un manga che rasenta la perfezione!
L'unica pecca, ma che non influisce sul voto, è la prima edizione italiana, pubblicata con la lettura occidentale, cambiando il "verso" a tutte le tavole, facendole speculari! E' una cosa terribile! Sono ben felice che la Star Comics abbia aperto gli occhi, anche se in netto ritardo, e stia ripubblicando l'opera utilizzando la lettura originale! Che la versione sia Deluxe, formato più grande, o che abbia le pagine a colori è una cosa secondaria. Qui bisognava ricucire un guaio ben più grave.
Consiglio questo manga a chi voglia leggere qualcosa di puro e magico. "Card Captor Sakura" è un'opera che merita tantissimo, e se siete amanti di "maghette" e shoujo, è il manga perfetto per voi!
Card Captor Sakura è un manga piuttosto conosciuto, merito anche della serie animata collegata, che narra le avventure di una ragazzina di 10 anni. Dopo aver trovato un misterioso libro, è costretta a vestire i panni di "cattura carte", titolo datole dal custode del libro suddetto, un pupazzetto di nome Kerochan. Questo libro, creato dal mago Clow Reed, contiene le mistiche Carte di Clow, o meglio, conteneva... perché aprendo il libro, Sakura ha permesso che si disperdessero in tutta la città. Sta ora a lei il compito di recuperarle tutte.
Parlando di un manga di oltre 15 anni fa, siamo di fronte a un espediente narrativo sicuramente interessante. Come dimostrano anche i Pokémon, il concetto di recuperare e collezionare oggetti è un tema particolarmente efficace per il pubblico, specialmente se molto giovane. In realtà però, le autrici ci pongono di fronte degli aspetti molto più profondi rispetto a ciò che sembra essere la trama principale. Mentre Sakura è impegnata a recuperare le carte, molto più spazio viene dato ai rapporti tra i protagonisti (sono tanti, non c'è bisogno di presentarli tutti): l'amicizia speciale tra lei e Tomoyo, il rapporto tra Yukito e Touya (il fratello di Sakura), la relazione tra il maestro e una compagna di classe, insomma ritroviamo praticamente tutte le tipologie di amore, un argomento che viene affrontato con grande delicatezza. Con gli occhi di Sakura riusciamo a capire come non bisogna avere pregiudizi sull'amore e sulla diversità. Lo stesso Shaoran è un ragazzo cinese, anche se può non sembrare importante per noi, in realtà Giappone e Cina non sono affatto uniti, e vederlo integrarsi tranquillamente tra i ragazzi è un altro simbolo di abbattimento dei pregiudizi.
Insomma nascosto tra le vignette, le autrici vogliono mandare un messaggio grande (che ancora oggi non è diventato una realtà vera e propria), un messaggio di rispetto del prossimo e dell'amore tra persone diverse da noi. Questo è, a mio parere, il più grande pregio di quest'opera. Senza contare ovviamente al percorso di cattura delle carte, che è sempre più coinvolgente via via che prosegue la storia, ma non voglio dare anticipazioni.
I disegni penso siano tra i migliori mai visti per un manga. Tantissimi dettagli, ambientazioni realistiche, tratto pulito e sottile. Solo questo meriterebbe un 10 pieno.
L'unione di una storia coinvolgente e dolce, disegni stupendi e "morale" impegnativa, mi spingono a dare il voto massimo a quest'opera. È un piccolo capolavoro, ma probabilmente non apprezzato dai più "duri".
Parlando di un manga di oltre 15 anni fa, siamo di fronte a un espediente narrativo sicuramente interessante. Come dimostrano anche i Pokémon, il concetto di recuperare e collezionare oggetti è un tema particolarmente efficace per il pubblico, specialmente se molto giovane. In realtà però, le autrici ci pongono di fronte degli aspetti molto più profondi rispetto a ciò che sembra essere la trama principale. Mentre Sakura è impegnata a recuperare le carte, molto più spazio viene dato ai rapporti tra i protagonisti (sono tanti, non c'è bisogno di presentarli tutti): l'amicizia speciale tra lei e Tomoyo, il rapporto tra Yukito e Touya (il fratello di Sakura), la relazione tra il maestro e una compagna di classe, insomma ritroviamo praticamente tutte le tipologie di amore, un argomento che viene affrontato con grande delicatezza. Con gli occhi di Sakura riusciamo a capire come non bisogna avere pregiudizi sull'amore e sulla diversità. Lo stesso Shaoran è un ragazzo cinese, anche se può non sembrare importante per noi, in realtà Giappone e Cina non sono affatto uniti, e vederlo integrarsi tranquillamente tra i ragazzi è un altro simbolo di abbattimento dei pregiudizi.
Insomma nascosto tra le vignette, le autrici vogliono mandare un messaggio grande (che ancora oggi non è diventato una realtà vera e propria), un messaggio di rispetto del prossimo e dell'amore tra persone diverse da noi. Questo è, a mio parere, il più grande pregio di quest'opera. Senza contare ovviamente al percorso di cattura delle carte, che è sempre più coinvolgente via via che prosegue la storia, ma non voglio dare anticipazioni.
I disegni penso siano tra i migliori mai visti per un manga. Tantissimi dettagli, ambientazioni realistiche, tratto pulito e sottile. Solo questo meriterebbe un 10 pieno.
L'unione di una storia coinvolgente e dolce, disegni stupendi e "morale" impegnativa, mi spingono a dare il voto massimo a quest'opera. È un piccolo capolavoro, ma probabilmente non apprezzato dai più "duri".
<b>[Possibili spoiler.]</b>
Card Captor Sakura è un majokko ideato e disegnato dalle Clamp, pubblicato in Italia nel 1999 ed edito da Star Comics in 12 volumi, è forse l'opera più conosciuta e che ha venduto di più in tutto il mondo anche grazie alla serie animata tratta dal manga.
Card Captor Sakura è l'opera che non ti aspetti delle Clamp, è un manga del tutto diverso dalle opere precedenti del quartetto di Osaka, sicuramente è indirizzato ad un pubblico di bambine in età scolare, ma che anche i grandi farebbero bene a leggere così imparerebbero qualcosa. Un'opera che si differenzia dagli altri majokko tanto in voga negli anni '90, per il suo alone di mistero e i colpi di scena tipici delle opere targate Clamp.
La storia è molto semplice, la piccola Sakura rompe per caso il sigillo e apre così un misterioso libro che contiene le Claw Card, la nostra piccola protagonista insieme al buffo Kero-chan, guardiano del libro e custode delle carte in esso custodite, inizierà la ricerca e la cattura delle carte sparse per tutta la città, che se lasciate libere combinerebbero molti guai.
Quello che viene di più sviluppato dalle autrici è il rapporto che si viene a creare tra i vari personaggi, mentre la cattura delle carte passa quasi sempre in secondo piano.
La piccola Sakura viene aiutata nella sua ricerca delle carte dall'amica Tomoyo, che confezionerà diversi e stravaganti abiti, indossati da Sakura durante la cattura delle carte. Tomoyo, quasi ossessionata dall'amica, sembra quasi provare qualcosa per Sakura. Poi c'è Shaoran Li, un ragazzo cinese che prima è rivale di Sakura, infatti anche lui vuole catturare le carte di Clow, poi diventerà amico di Sakura fino ad innamorarsi di lei.
Un altro rapporto molto bello e interessante è quello tra il fratello della nostra protagonista, Touya, e il suo amico di scuola Yukito, che si rivelerà essere il secondo guardiano delle carte di Clow: tra i due c'è un forte legame, i due ragazzi rappresentano a tutti gli effetti una coppia omosessuale. La bravura delle autrici sta nel non mostrarci nulla di volgare o eclatante, tutto è solo accennato e velato, è il lettore che deve cogliere il seno e il messaggio che le autrici ci vogliono mostrare.
Le autrici ci fanno capire che l'amore, qualsiasi esso sia -tra un padre e una figlia, tra un ragazzo e una ragazza, tra due amiche, oppure tra un ragazzo e un altro ragazzo - deve essere rispettato e mai discriminato, se si tratta di amore vero e puro va difeso e mai giudicato.
I disegni come al solito sono bellissimi, molto gradevoli e puliti come è nello stile delle Clamp, gli abiti che indossa Sakura sono qualcosa di stupendo, molto eccentrici e sfarzosi, i volti dei vari protagonisti sono molto espressivi e comunicativi.
Il voto che do a questo manga è un 9 pieno per un'opera dolce e delicata che colpisce non tanto per la storia in sé, ma per il messaggio che intende lanciare, un'opera adatta sicuramente ai più piccoli, che però i grandi dovrebbero leggere per riflettere un po'.
Card Captor Sakura è un majokko ideato e disegnato dalle Clamp, pubblicato in Italia nel 1999 ed edito da Star Comics in 12 volumi, è forse l'opera più conosciuta e che ha venduto di più in tutto il mondo anche grazie alla serie animata tratta dal manga.
Card Captor Sakura è l'opera che non ti aspetti delle Clamp, è un manga del tutto diverso dalle opere precedenti del quartetto di Osaka, sicuramente è indirizzato ad un pubblico di bambine in età scolare, ma che anche i grandi farebbero bene a leggere così imparerebbero qualcosa. Un'opera che si differenzia dagli altri majokko tanto in voga negli anni '90, per il suo alone di mistero e i colpi di scena tipici delle opere targate Clamp.
La storia è molto semplice, la piccola Sakura rompe per caso il sigillo e apre così un misterioso libro che contiene le Claw Card, la nostra piccola protagonista insieme al buffo Kero-chan, guardiano del libro e custode delle carte in esso custodite, inizierà la ricerca e la cattura delle carte sparse per tutta la città, che se lasciate libere combinerebbero molti guai.
Quello che viene di più sviluppato dalle autrici è il rapporto che si viene a creare tra i vari personaggi, mentre la cattura delle carte passa quasi sempre in secondo piano.
La piccola Sakura viene aiutata nella sua ricerca delle carte dall'amica Tomoyo, che confezionerà diversi e stravaganti abiti, indossati da Sakura durante la cattura delle carte. Tomoyo, quasi ossessionata dall'amica, sembra quasi provare qualcosa per Sakura. Poi c'è Shaoran Li, un ragazzo cinese che prima è rivale di Sakura, infatti anche lui vuole catturare le carte di Clow, poi diventerà amico di Sakura fino ad innamorarsi di lei.
Un altro rapporto molto bello e interessante è quello tra il fratello della nostra protagonista, Touya, e il suo amico di scuola Yukito, che si rivelerà essere il secondo guardiano delle carte di Clow: tra i due c'è un forte legame, i due ragazzi rappresentano a tutti gli effetti una coppia omosessuale. La bravura delle autrici sta nel non mostrarci nulla di volgare o eclatante, tutto è solo accennato e velato, è il lettore che deve cogliere il seno e il messaggio che le autrici ci vogliono mostrare.
Le autrici ci fanno capire che l'amore, qualsiasi esso sia -tra un padre e una figlia, tra un ragazzo e una ragazza, tra due amiche, oppure tra un ragazzo e un altro ragazzo - deve essere rispettato e mai discriminato, se si tratta di amore vero e puro va difeso e mai giudicato.
I disegni come al solito sono bellissimi, molto gradevoli e puliti come è nello stile delle Clamp, gli abiti che indossa Sakura sono qualcosa di stupendo, molto eccentrici e sfarzosi, i volti dei vari protagonisti sono molto espressivi e comunicativi.
Il voto che do a questo manga è un 9 pieno per un'opera dolce e delicata che colpisce non tanto per la storia in sé, ma per il messaggio che intende lanciare, un'opera adatta sicuramente ai più piccoli, che però i grandi dovrebbero leggere per riflettere un po'.
Che dire? Rimane in assoluto uno dei manga più belli scritti dalle Clamp.
Sicuramente è una storia non ad alto contenuto di psico-drammi ma è sempre un grandissimo piacere rileggerla. Anche se si tratta di bambini, emergono comunque tutta una serie di problematiche non banali, che vengono affrontate in maniera perfetta. Sakura poi è tenerissima. E anche Li naturalmente.
I disegni sono meravigliosi e forse l'unica pecca rimane la traduzione italiana, che tralascia elementi importanti come il sentimento che Tomoyo prova per Sakura - ma forse la nuova edizione rimedierà, anche se a me, come formato, non piace proprio per nulla.
Ad oggi, rimane uno dei miei manga preferiti.
Sicuramente è una storia non ad alto contenuto di psico-drammi ma è sempre un grandissimo piacere rileggerla. Anche se si tratta di bambini, emergono comunque tutta una serie di problematiche non banali, che vengono affrontate in maniera perfetta. Sakura poi è tenerissima. E anche Li naturalmente.
I disegni sono meravigliosi e forse l'unica pecca rimane la traduzione italiana, che tralascia elementi importanti come il sentimento che Tomoyo prova per Sakura - ma forse la nuova edizione rimedierà, anche se a me, come formato, non piace proprio per nulla.
Ad oggi, rimane uno dei miei manga preferiti.
Sakura è una bimba di 10 anni che verrà incaricata di un'importante compito: ritrovare tutte le carte contenute nel libro "The clow", che la ragazzina ha trovato nella biblioteca del padre. Le carte se lasciate libere, infatti, provocherebbero sconvolgimenti nel mondo degli umani, così con l'aiuto di Kerberus (il guardiano del sigillo) inizierà questa sua avventura.
Ho letto questo manga perché sono cresciuta con l'anime e dovevo assolutamente togliermi questa curiosità. Delle opere delle CLAMP che ho letto non è sicuramente la mia preferita. A volte molti passaggi vengono dati per scontato, i sentimenti dei personaggi vengono trattati ma mai troppo profondamente. Sakura poi è una protagonista un po' amorfa a mio parere, con poco carisma. L'idea delle carte è effettivamente molto originale e mi è piaciuta molto. Sui disegni poi non si può dire proprio niente, sono meravigliosi. Tutto sommato una lettura piacevole ma niente di così emozionante, sentimentale e coinvolgente.
Ho letto questo manga perché sono cresciuta con l'anime e dovevo assolutamente togliermi questa curiosità. Delle opere delle CLAMP che ho letto non è sicuramente la mia preferita. A volte molti passaggi vengono dati per scontato, i sentimenti dei personaggi vengono trattati ma mai troppo profondamente. Sakura poi è una protagonista un po' amorfa a mio parere, con poco carisma. L'idea delle carte è effettivamente molto originale e mi è piaciuta molto. Sui disegni poi non si può dire proprio niente, sono meravigliosi. Tutto sommato una lettura piacevole ma niente di così emozionante, sentimentale e coinvolgente.
Card Captor Sakura è uno dei manga e anime che mi hanno fatto crescere e che segnano la mia infanzia. Infatti la prima volta che vidi la serie TV avevo 6 anni e mi è subito piaciuta sia dalla storia, perché io adoro il genere majokko ma anche perché è sentimentale.
Il character design è tra uno dei migliori che io abbia mai visto. Il modo in cui disegnano le CLAMP è a dir poco sublime. Hanno un tratto molto preciso e delicato e che affascina la persona che lo osserva.
L'albo più bello, a mio parere, è il dodicesimo. Non lo dimenticherò mai come mi ha lasciato il finale. A differenza dell'anime, che mi ha lasciato l'amaro in bocca, il manga mi aveva molto soddisfatto.
Lo consiglio molto agli amanti del genere e ai fan delle CLAMP.
Il character design è tra uno dei migliori che io abbia mai visto. Il modo in cui disegnano le CLAMP è a dir poco sublime. Hanno un tratto molto preciso e delicato e che affascina la persona che lo osserva.
L'albo più bello, a mio parere, è il dodicesimo. Non lo dimenticherò mai come mi ha lasciato il finale. A differenza dell'anime, che mi ha lasciato l'amaro in bocca, il manga mi aveva molto soddisfatto.
Lo consiglio molto agli amanti del genere e ai fan delle CLAMP.
Purtroppo non sono mai riuscita a trovare tutti i numeri di questo manga e, soprattutto, il primo. Tuttavia, anche se posso avere delle lacune, ci tengo a recensire questo fumetto in quanto occupa un posto speciale nel mio cuore. Inizialmente avevo visto l'anime in televisione, e mi aveva già coinvolto tantissimo; ero tanto invasata che i miei genitori mi regalarono la bambola e le ciabatte con Kurochan! Crescendo sono venuta in contatto col manga, e l'ho apprezzato molto più del cartone animato.
Card Captor Sakura, a mio parere, è veramente veramente bello e meritevole: la storia è originale, con alcuni colpi di scena (non straordinari e totalmente sconvolgenti, però ci sono), i disegni sono puliti e allo stesso tempo curati, e i personaggi hanno una personalità propria. Ovviamente non tutti sono indagati a fondo, però è interessante notare come nel corso della trama vi siano figure e tipi tutti diversi tra loro, con sentimenti mai scontati: mi viene in mente anche solo l'amica di Sakura, Rika, che per quanto abbia una storia abbastanza inverosimile è molto sensibile. Ho apprezzato i riferimenti all'omosessualità, poiché questo tema viene affrontato non in maniera sconcia né traumatizzante, ma viene concepito naturalmente, come comprensibile e naturale sentimento dell'essere umano.
Credo che sia un manga veramente curato, sia per la storia appunto, sia per i combattimenti, che trovo tutto sommato originali, sia per l'amore omosessuale, che, anche se il manga fosse letto in età non dico infantile ma pre-adolescenziale, non traumatizzerebbe o disgusterebbe, ma permetterebbe di avere una consapevolezza meno fobica e scostante nei confronti di questo tema. Mi sento di dare un 9 pieno a questo manga, perché trovo che sia veramente straordinario e originale. Spero che possa essere apprezzato anche da nuove generazioni, nonostante lo stile forse un po' troppo semplice per il contemporaneo.
Card Captor Sakura, a mio parere, è veramente veramente bello e meritevole: la storia è originale, con alcuni colpi di scena (non straordinari e totalmente sconvolgenti, però ci sono), i disegni sono puliti e allo stesso tempo curati, e i personaggi hanno una personalità propria. Ovviamente non tutti sono indagati a fondo, però è interessante notare come nel corso della trama vi siano figure e tipi tutti diversi tra loro, con sentimenti mai scontati: mi viene in mente anche solo l'amica di Sakura, Rika, che per quanto abbia una storia abbastanza inverosimile è molto sensibile. Ho apprezzato i riferimenti all'omosessualità, poiché questo tema viene affrontato non in maniera sconcia né traumatizzante, ma viene concepito naturalmente, come comprensibile e naturale sentimento dell'essere umano.
Credo che sia un manga veramente curato, sia per la storia appunto, sia per i combattimenti, che trovo tutto sommato originali, sia per l'amore omosessuale, che, anche se il manga fosse letto in età non dico infantile ma pre-adolescenziale, non traumatizzerebbe o disgusterebbe, ma permetterebbe di avere una consapevolezza meno fobica e scostante nei confronti di questo tema. Mi sento di dare un 9 pieno a questo manga, perché trovo che sia veramente straordinario e originale. Spero che possa essere apprezzato anche da nuove generazioni, nonostante lo stile forse un po' troppo semplice per il contemporaneo.
Una della opere più dolci e interessanti del mondo Clamp.
Andiamo con ordine: Sakura Kinomoto è una bimba che, tramite la scoperta di un libro dalla biblioteca del padre, scopre di essere l'eletta per ricercare le Carte di Clow (17 nel manga, 52 nella serie animata) che racchiudono poteri magici; ma non sarà sola! Infatti dal libro spunta un carinissimo leoncino alato di nome Kero-chan, che sarà un po' il suo mentore durante la sua avventura (come Luna in Sailor Moon per capirci).
La storia sembra banale, ma non lo è affatto: le carte sono caratterizzate molto bene e riguardano gli aspetti naturali e non del mondo che ci circonda. Per citarne qualcuna: il vento, l'acqua, la terra, il fuoco, lo specchio, l'ombra, il salto, il volo, la spada, il fulmine ecc. Nel momento in cui Sakura cattura una carta, potrà sfruttare i suoi poteri per prendere la successiva.
Tutta la vicenda poi si contorna di altri personaggi: Tomojo, la migliore amica di Sakura, che viene a scoprire il suo segreto e la seguirà alla ricerca delle carte (confezionandole dei vestiti e filmandola quando è in azione). Le autrici non danno mai un riferimento eclatante, ma tanti piccoli indizi fanno pensare che Tomojo sia segretamente innamorata di Sakura.
Poi ci sono altri compagni di Sakura abbastanza stravaganti, una bimba che ha una storia d'amore con il suo professore e due bambini che sembrerebbero già sposati (anche se le autrici non danno tanto spazio a questi personaggi "secondari" che a mio parere sono molto interessanti). Inoltre c'è la figura del fratello di Sakura, scontroso con la sorella, ma che, nascondo un amore segreto per Yukito, suo compagno di scuola (come per Tomojo le autrici non sono mai chiarissime). Per finire c'è Shaoran Li, originario della Cina e discendente di Clow; inizialmente si trova a competere con Sakura e non apprezza sia lei a raccogliere le carte, ma poi finisce con innamorarsene.
La storia è molto carina, semplice, efficace e scorrevole, ma comunque nulla di impegnativo. Il disegno è una delle cose più belle in assoluto di questo fumetto, Sakura è sempre bellissima e le carte, a parer mio sono fantastiche. Diciamo che a chi piacciono le storie complicate, poco romantiche, e poco "rosa" non amerà di certo Card Captor Sakura. Fosse meno infantile avrebbe sicuramente meritato un 9, ma l'8 secondo me è pieno.
Andiamo con ordine: Sakura Kinomoto è una bimba che, tramite la scoperta di un libro dalla biblioteca del padre, scopre di essere l'eletta per ricercare le Carte di Clow (17 nel manga, 52 nella serie animata) che racchiudono poteri magici; ma non sarà sola! Infatti dal libro spunta un carinissimo leoncino alato di nome Kero-chan, che sarà un po' il suo mentore durante la sua avventura (come Luna in Sailor Moon per capirci).
La storia sembra banale, ma non lo è affatto: le carte sono caratterizzate molto bene e riguardano gli aspetti naturali e non del mondo che ci circonda. Per citarne qualcuna: il vento, l'acqua, la terra, il fuoco, lo specchio, l'ombra, il salto, il volo, la spada, il fulmine ecc. Nel momento in cui Sakura cattura una carta, potrà sfruttare i suoi poteri per prendere la successiva.
Tutta la vicenda poi si contorna di altri personaggi: Tomojo, la migliore amica di Sakura, che viene a scoprire il suo segreto e la seguirà alla ricerca delle carte (confezionandole dei vestiti e filmandola quando è in azione). Le autrici non danno mai un riferimento eclatante, ma tanti piccoli indizi fanno pensare che Tomojo sia segretamente innamorata di Sakura.
Poi ci sono altri compagni di Sakura abbastanza stravaganti, una bimba che ha una storia d'amore con il suo professore e due bambini che sembrerebbero già sposati (anche se le autrici non danno tanto spazio a questi personaggi "secondari" che a mio parere sono molto interessanti). Inoltre c'è la figura del fratello di Sakura, scontroso con la sorella, ma che, nascondo un amore segreto per Yukito, suo compagno di scuola (come per Tomojo le autrici non sono mai chiarissime). Per finire c'è Shaoran Li, originario della Cina e discendente di Clow; inizialmente si trova a competere con Sakura e non apprezza sia lei a raccogliere le carte, ma poi finisce con innamorarsene.
La storia è molto carina, semplice, efficace e scorrevole, ma comunque nulla di impegnativo. Il disegno è una delle cose più belle in assoluto di questo fumetto, Sakura è sempre bellissima e le carte, a parer mio sono fantastiche. Diciamo che a chi piacciono le storie complicate, poco romantiche, e poco "rosa" non amerà di certo Card Captor Sakura. Fosse meno infantile avrebbe sicuramente meritato un 9, ma l'8 secondo me è pieno.
Card Captor Sakura inizia con la protagonista, Sakura Kinomoto, che trova nella libreria di casa sua uno strano libro. Dopo averlo aperto, da questo fuoriescono delle carte e una creatura che dice di essere il guardiano del sigillo e di chiamarsi Kerberos. A Sakura viene spiegato che le carte apparse sono magiche, e ora sono andate disperse. Sarà dunque compito di Sakura trovare e sigillare nuovamente le carte nel suo nuovo ruolo di Card Captor.
La trama è abbastanza semplice, l’inizio è quello comune a molti altri anime/manga del genere majokko, tuttavia si differenzia da altri esponenti del genere per il fatto che la storia si concentra molto di più sui personaggi e i loro sentimenti. La raccolta delle carte passa in secondo piano, e fa quasi più da sfondo alle vicende sentimentali di Sakura e dei suoi comprimari. Infatti, le battaglie che Sakura affronta per sigillare le carte, si svolgono molto velocemente, alcune nel giro di poche vignette, le più lunghe in due o tre pagine. Le carte non sono nemici, Sakura le cattura perché le è stato detto di farlo. Nel manga manca la figura dell’avversario, non c’è neanche un rivale, tranne Shaoran all’inizio, ma passa subito dalla parte di Sakura. Di conseguenza la storia si trascina svelando pochi misteri alla volta, per arrivare a un finale a mio parere abbastanza inconcludente. Peccato perché Kerberos e Yue erano buoni personaggi e vederli combattere seriamente contro qualche avversario sarebbe stato molto meglio.
I personaggi sono tanti, ma quelli principali soffrono tutti dello stesso problema di caratterizzazione e nessuno riesce a imporsi sugli altri, né a livello stilistico né caratteriale. L’aspetto peggiore del manga per me rimane l’eccessivo buonismo che si respira, tutti sono felici e si vogliono bene, non viene mai usata la parola “amore”, forse perché i protagonisti hanno dieci anni, e quella parola potrebbe stonare un po’. Comunque, si vogliono tutti bene, indipendentemente dal sesso o dall’età, vedi l’amica di Sakura che è fidanzata con il maestro, che le dà pure un anello di fidanzamento, davvero troppo.
I disegni sono molto belli per quel che riguarda primi piani e immagini statiche, anche se i primi piani sono riempiti di fiori e altre cose inutili. Le figure delle carte sono anch'esse molto belle, mentre le poche scene d’azione le ho trovate confuse. Alcune volte le tavole sono eccessivamente vuote, con solo i personaggi e il nulla intorno.
In definitiva io lo consiglierei solo ai fan delle Clamp, in quanto il manga è carente sotto vari aspetti. Personalmente io con le Clamp ho chiuso.
La trama è abbastanza semplice, l’inizio è quello comune a molti altri anime/manga del genere majokko, tuttavia si differenzia da altri esponenti del genere per il fatto che la storia si concentra molto di più sui personaggi e i loro sentimenti. La raccolta delle carte passa in secondo piano, e fa quasi più da sfondo alle vicende sentimentali di Sakura e dei suoi comprimari. Infatti, le battaglie che Sakura affronta per sigillare le carte, si svolgono molto velocemente, alcune nel giro di poche vignette, le più lunghe in due o tre pagine. Le carte non sono nemici, Sakura le cattura perché le è stato detto di farlo. Nel manga manca la figura dell’avversario, non c’è neanche un rivale, tranne Shaoran all’inizio, ma passa subito dalla parte di Sakura. Di conseguenza la storia si trascina svelando pochi misteri alla volta, per arrivare a un finale a mio parere abbastanza inconcludente. Peccato perché Kerberos e Yue erano buoni personaggi e vederli combattere seriamente contro qualche avversario sarebbe stato molto meglio.
I personaggi sono tanti, ma quelli principali soffrono tutti dello stesso problema di caratterizzazione e nessuno riesce a imporsi sugli altri, né a livello stilistico né caratteriale. L’aspetto peggiore del manga per me rimane l’eccessivo buonismo che si respira, tutti sono felici e si vogliono bene, non viene mai usata la parola “amore”, forse perché i protagonisti hanno dieci anni, e quella parola potrebbe stonare un po’. Comunque, si vogliono tutti bene, indipendentemente dal sesso o dall’età, vedi l’amica di Sakura che è fidanzata con il maestro, che le dà pure un anello di fidanzamento, davvero troppo.
I disegni sono molto belli per quel che riguarda primi piani e immagini statiche, anche se i primi piani sono riempiti di fiori e altre cose inutili. Le figure delle carte sono anch'esse molto belle, mentre le poche scene d’azione le ho trovate confuse. Alcune volte le tavole sono eccessivamente vuote, con solo i personaggi e il nulla intorno.
In definitiva io lo consiglierei solo ai fan delle Clamp, in quanto il manga è carente sotto vari aspetti. Personalmente io con le Clamp ho chiuso.
Card Captor Sakura è una serie che certamente non ha bisogno di presentazioni, così come non hanno bisogno di presentazioni le autrici, il gruppo CLAMP. Non a caso questa, nonostante non legga manga da così tanto tempo, non era la prima serie delle mangaka che leggevo: avevo anche provato XXXHolic, ma lo avevo interrotto perché allora non se ne vedeva la fine, perché dipendeva troppo da “Tsubasa...” e perché non mi sembrava poi tutto questo granché, considerando che i personaggi era grazia se avevano tre caratteristiche ciascuno. Le stesse CLAMP, inoltre, non mi stanno molto simpatiche, visto che trovo quantomeno sospetto che durante la loro carriera abbiano coperto, ma tu guarda il caso, sia i generi di manga più in voga che le tematiche, dallo shonen ambientato in mondi fantastici allo shoujo con tonnellate di shonen-ai. Ma non si può giudicare qualcosa in base all’autore, e una seconda possibilità in genere la concedo a tutti. Quindi sotto con Card Captor Sakura.
Come già detto, Card Captor Sakura è una serie piuttosto celebre, anche grazie all’anime (cielo, una mia compagna delle elementari aveva persino lo scettro giocattolo!), e quindi non c’è bisogno che mi dilunghi sulla trama. O meglio, in teoria non ce ne sarebbe bisogno, ma in realtà il bisogno c’è. La trama è piuttosto lineare e facilmente intuibile anche dal titolo, ma a dire la verità l’ho trovata piuttosto labile e farraginosa. Non aiuta l’impostazione dei capitoli. Non si tratta di storie autoconclusive, ma non si può nemmeno parlare di una storia unitaria: altrimenti non ci sarebbe stato bisogno, per più della metà dei volumi, presentare la protagonista e i personaggi principali. Tra l’altro, Sakura, non c’è bisogno che mi ripeta sempre che ti chiami Sakura Kinomoto, che frequenti la quarta elementare alla scuola Tomoeda e che ti piace educazione fisica ma non matematica. L’ho capito, grazie. E non c’è nemmeno bisogno che mi presenti la tua famiglia, Yukito, Kerberos, Tomoyo, Li Shaoran, i tuoi compagni di scuola, vari ed eventuali: li conosco da, uhm, sette volumi? E questo sarebbe il meno, visto che al volume ottavo su dodici questa fastidiosa abitudine viene meno; troppo tardi, ma almeno passa.
Non passa invece la farraginosità della trama, anzi, aumenta costantemente. Esempio: Li Shaoran viene spesso definito come il rivale di Sakura, perché dice di volere anche lui le Clow Card. Bene. Nella realtà dei fatti, però, non è affatto vero che Shaoran sia il rivale di Sakura, perché non fa mai niente di concreto per ostacolarla e per realizzare il suo obiettivo. Anzi: spesso l’aiuta perfino! E il fatto che egli provi qualcosa per Sakura non giustifica niente, visto che lo stesso discorso si può fare per Eriol. Non c’è un vero cattivo contro cui Sakura debba scontrarsi, e questa è una carenza gravissima. A mio parere un’opera di finzione senza un cattivo - sia essa manga, libro, film, ecc. - non è accettabile, perché altrimenti la storia diventa noiosa e i personaggi diventano uguali a quei pupazzetti che si appendono nelle macchine che dondolano la testa e basta.
I personaggi di Card Captor Sakura sono così. Ad alcuni la protagonista prenderà il cuore, altri l’ameranno senza un determinato motivo, altri ancora ne saranno conquistati mano a mano che procede la storia, ma non c’è mai nessuno che vada contro. Tonnellate di salamelecchi in arrivo, quindi: Sakura è così, Sakura ce la farà, Sakura è buona, Sakura qui, Sakura là... che diamine, non si può sempre piacere a tutti! Sembra invece che nel CLAMP-verse si possa. Ma non mi fiderei dei rapporti personali nel CLAMP-verse, sinceramente.
Qualcuno ha scritto che Card Captor Sakura è una serie sull’amore. Concordo, ma non è oro tutto quello che luccica. Questa idea è sinceramente buona: dopo tante cose brutte, ci vuole proprio una bella serie positiva con argomenti positivi, giusto? Inoltre, siccome penso di essere abbastanza aperta di mente, alcuni tipi d’amore non mi danno affatto fastidio, come quello omosessuale (diverso discorso invece per quello tra uomo e bambina, qui presente: quello non riesco proprio ad accettarlo). Ma vorrei un minimo di introspezione psicologica, un minimo di ragioni per cui tali persone debbano amarsi e non delle altre. L’ho sempre chiesto per le coppie “canoniche”, quelle eterosessuali, a maggior ragione lo chiedo per le altre. Ma l’introspezione psicologica non si vede mai, in questa ed altre questioni. Anche qui, come in XXXHolic, i personaggi hanno pochissime caratteristiche che si porteranno dietro per tutta la vicenda. Pochissima crescita interiore, giusto il minimo indispensabile per portare avanti quel poco di trama e per soddisfare tutti i fan (vedi Sakura che, nell’arco di pochissimi volumi, capisce che ama Yukito come uno di famiglia e che, invece, il suo vero amore è Shaoran: ben svegliata, figliola!).
Qualcuno parla anche di scelte stilistiche, per questo aspetto e per altri. Può essere, chissà. Ma se è così, che vi devo dire, non sono scelte stilistiche che condivido, non sono le scelte stilistiche che cerco nei manga e nelle storie in generale. Ora lo so, e dubito che leggerò altre opere delle CLAMP. Gli ho dato una seconda possibilità ed alcune cose le ho anche apprezzate, come lo splendido tratto, ma non credo proprio che siano la mia tazza di the, per dirla all’inglese.
Come già detto, Card Captor Sakura è una serie piuttosto celebre, anche grazie all’anime (cielo, una mia compagna delle elementari aveva persino lo scettro giocattolo!), e quindi non c’è bisogno che mi dilunghi sulla trama. O meglio, in teoria non ce ne sarebbe bisogno, ma in realtà il bisogno c’è. La trama è piuttosto lineare e facilmente intuibile anche dal titolo, ma a dire la verità l’ho trovata piuttosto labile e farraginosa. Non aiuta l’impostazione dei capitoli. Non si tratta di storie autoconclusive, ma non si può nemmeno parlare di una storia unitaria: altrimenti non ci sarebbe stato bisogno, per più della metà dei volumi, presentare la protagonista e i personaggi principali. Tra l’altro, Sakura, non c’è bisogno che mi ripeta sempre che ti chiami Sakura Kinomoto, che frequenti la quarta elementare alla scuola Tomoeda e che ti piace educazione fisica ma non matematica. L’ho capito, grazie. E non c’è nemmeno bisogno che mi presenti la tua famiglia, Yukito, Kerberos, Tomoyo, Li Shaoran, i tuoi compagni di scuola, vari ed eventuali: li conosco da, uhm, sette volumi? E questo sarebbe il meno, visto che al volume ottavo su dodici questa fastidiosa abitudine viene meno; troppo tardi, ma almeno passa.
Non passa invece la farraginosità della trama, anzi, aumenta costantemente. Esempio: Li Shaoran viene spesso definito come il rivale di Sakura, perché dice di volere anche lui le Clow Card. Bene. Nella realtà dei fatti, però, non è affatto vero che Shaoran sia il rivale di Sakura, perché non fa mai niente di concreto per ostacolarla e per realizzare il suo obiettivo. Anzi: spesso l’aiuta perfino! E il fatto che egli provi qualcosa per Sakura non giustifica niente, visto che lo stesso discorso si può fare per Eriol. Non c’è un vero cattivo contro cui Sakura debba scontrarsi, e questa è una carenza gravissima. A mio parere un’opera di finzione senza un cattivo - sia essa manga, libro, film, ecc. - non è accettabile, perché altrimenti la storia diventa noiosa e i personaggi diventano uguali a quei pupazzetti che si appendono nelle macchine che dondolano la testa e basta.
I personaggi di Card Captor Sakura sono così. Ad alcuni la protagonista prenderà il cuore, altri l’ameranno senza un determinato motivo, altri ancora ne saranno conquistati mano a mano che procede la storia, ma non c’è mai nessuno che vada contro. Tonnellate di salamelecchi in arrivo, quindi: Sakura è così, Sakura ce la farà, Sakura è buona, Sakura qui, Sakura là... che diamine, non si può sempre piacere a tutti! Sembra invece che nel CLAMP-verse si possa. Ma non mi fiderei dei rapporti personali nel CLAMP-verse, sinceramente.
Qualcuno ha scritto che Card Captor Sakura è una serie sull’amore. Concordo, ma non è oro tutto quello che luccica. Questa idea è sinceramente buona: dopo tante cose brutte, ci vuole proprio una bella serie positiva con argomenti positivi, giusto? Inoltre, siccome penso di essere abbastanza aperta di mente, alcuni tipi d’amore non mi danno affatto fastidio, come quello omosessuale (diverso discorso invece per quello tra uomo e bambina, qui presente: quello non riesco proprio ad accettarlo). Ma vorrei un minimo di introspezione psicologica, un minimo di ragioni per cui tali persone debbano amarsi e non delle altre. L’ho sempre chiesto per le coppie “canoniche”, quelle eterosessuali, a maggior ragione lo chiedo per le altre. Ma l’introspezione psicologica non si vede mai, in questa ed altre questioni. Anche qui, come in XXXHolic, i personaggi hanno pochissime caratteristiche che si porteranno dietro per tutta la vicenda. Pochissima crescita interiore, giusto il minimo indispensabile per portare avanti quel poco di trama e per soddisfare tutti i fan (vedi Sakura che, nell’arco di pochissimi volumi, capisce che ama Yukito come uno di famiglia e che, invece, il suo vero amore è Shaoran: ben svegliata, figliola!).
Qualcuno parla anche di scelte stilistiche, per questo aspetto e per altri. Può essere, chissà. Ma se è così, che vi devo dire, non sono scelte stilistiche che condivido, non sono le scelte stilistiche che cerco nei manga e nelle storie in generale. Ora lo so, e dubito che leggerò altre opere delle CLAMP. Gli ho dato una seconda possibilità ed alcune cose le ho anche apprezzate, come lo splendido tratto, ma non credo proprio che siano la mia tazza di the, per dirla all’inglese.
Sakura Kinomoto è probabilmente la più celebre eroina della scuderia Clamp, e il suo successo ha condotto anni e anni dopo le Clamp sulla via del cross-over con Tsubasa, shonen dai toni fantasy e la trama molto complessa.
Card Captor Sakura racconta le avventure di una maghetta, del tutto originale; come da titolo Sakura dovrà raccogliere delle carte magiche attorno a cui gira la storia. Non si tratta di una comune storia di maghette, comunque, e nulla è scontato.
CC Sakura vanta più chiavi di lettura, senza indagare la vena esoterica, sempre cara alle Clamp, quella più superficiale è la chiave di lettura avventurosa, poi c'è quella più profonda legata ai sentimenti, alla famiglia, al valore dell'amicizia. E probabilmente è qui che Sakura diventa un personaggio dal forte impatto emotivo, per essere una bambina ha coraggio da vendere, non si tira indietro ed è disposta a battersi per i suoi amici, ad ascoltare i loro consigli, a farsi forza e farne agli altri.
Tutto questo senza diventare un personaggio buonista o scontato, o peggio, una protagonista "Mary Sue".
È uno dei miei fumetti preferiti di sempre, che rileggo con piacere. Lo consiglio a chi vuole avvicinarsi ai manga e a chi già li conosce. Lo consiglio sopratutto a chi ha visto e non apprezzato l'anime omonimo, che non rende assolutamente giustizia alla serie. Ad ogni modo, Sakura può conquistare davvero chiunque.
Card Captor Sakura racconta le avventure di una maghetta, del tutto originale; come da titolo Sakura dovrà raccogliere delle carte magiche attorno a cui gira la storia. Non si tratta di una comune storia di maghette, comunque, e nulla è scontato.
CC Sakura vanta più chiavi di lettura, senza indagare la vena esoterica, sempre cara alle Clamp, quella più superficiale è la chiave di lettura avventurosa, poi c'è quella più profonda legata ai sentimenti, alla famiglia, al valore dell'amicizia. E probabilmente è qui che Sakura diventa un personaggio dal forte impatto emotivo, per essere una bambina ha coraggio da vendere, non si tira indietro ed è disposta a battersi per i suoi amici, ad ascoltare i loro consigli, a farsi forza e farne agli altri.
Tutto questo senza diventare un personaggio buonista o scontato, o peggio, una protagonista "Mary Sue".
È uno dei miei fumetti preferiti di sempre, che rileggo con piacere. Lo consiglio a chi vuole avvicinarsi ai manga e a chi già li conosce. Lo consiglio sopratutto a chi ha visto e non apprezzato l'anime omonimo, che non rende assolutamente giustizia alla serie. Ad ogni modo, Sakura può conquistare davvero chiunque.
Card Captor Sakura mi è stato presentato prima come anime e poi, dopo svariati anni, come manga; con la visione di questo anime ho pensato fosse semplicemente una storiella come molte altre, il giudizio è poi cambiato appena iniziato a leggere il manga.
La storia si sviluppa con un flusso continuo, mostrando personaggi con caratteri definiti e con gusti precisi. Vi è molta profondità nell'esprimere i sentimenti di ognuno di essi e i loro contrasti, ci si impersona molto bene in ognuno di loro e a volte le "mancate vignette", o meglio, i mancati dialoghi fanno ancor più capire come il personaggio trattiene dentro di sé i proprio sentimenti anziché esprimerli, particolare che non tutti i manga riescono a trasmettere semplicemente con dell'inchiostro stampato su semplice carta.
La trama scorre in un crescendo che va a concludersi con un finale molto bello, semplice e quasi scontato, ma che non si può far altro che desiderare, arrivando quasi a piangere nel rendersi conto che dopo quell'ultima immagine non c'è un'altra pagina da girare e leggere.
Chi segue le CLAMP non potrà che apprezzare come sempre il disegno, sempre molto bello seppur forse meno dettagliato, più leggero e semplice come forse lo è la storia. Tutto di questo manga sembra trasmettere leggerezza, voglia di vivere e gioia e forse è anche questo che vogliono esprimere le disegnatrici lasciando ampio spazio a linee ondulate, delicate, con abiti fantasiosi e divertenti per i personaggi e a volte situazioni divertenti.
Consiglio questo manga a un pubblico sia giovane che adulto, il giovane si divertirà a seguire le avventure di questa ragazzina spigliata, mentre l'adulto noterà e rifletterà sulla complessità delle relazioni scoprendo che in fin dei conti anche una ragazzina spigliata può essere profonda e accattivante quanto un libro di testo.
La storia si sviluppa con un flusso continuo, mostrando personaggi con caratteri definiti e con gusti precisi. Vi è molta profondità nell'esprimere i sentimenti di ognuno di essi e i loro contrasti, ci si impersona molto bene in ognuno di loro e a volte le "mancate vignette", o meglio, i mancati dialoghi fanno ancor più capire come il personaggio trattiene dentro di sé i proprio sentimenti anziché esprimerli, particolare che non tutti i manga riescono a trasmettere semplicemente con dell'inchiostro stampato su semplice carta.
La trama scorre in un crescendo che va a concludersi con un finale molto bello, semplice e quasi scontato, ma che non si può far altro che desiderare, arrivando quasi a piangere nel rendersi conto che dopo quell'ultima immagine non c'è un'altra pagina da girare e leggere.
Chi segue le CLAMP non potrà che apprezzare come sempre il disegno, sempre molto bello seppur forse meno dettagliato, più leggero e semplice come forse lo è la storia. Tutto di questo manga sembra trasmettere leggerezza, voglia di vivere e gioia e forse è anche questo che vogliono esprimere le disegnatrici lasciando ampio spazio a linee ondulate, delicate, con abiti fantasiosi e divertenti per i personaggi e a volte situazioni divertenti.
Consiglio questo manga a un pubblico sia giovane che adulto, il giovane si divertirà a seguire le avventure di questa ragazzina spigliata, mentre l'adulto noterà e rifletterà sulla complessità delle relazioni scoprendo che in fin dei conti anche una ragazzina spigliata può essere profonda e accattivante quanto un libro di testo.
Dato che sono entrata da poco nel mondo nei manga, ho deciso di acquistare il manga di Sakura perché circa tre anni fa mi sono innamorata dell'anime che veniva trasmesso su Italia 1.
Secondo me è il manga più bello che ho letto finora.
Più che mai mi è piaciuta la storia di Sakura e Shaoran, infatti come carattere e comportamento assomiglio tanto a lui, anche se sono una ragazza.
Negli ultimi due volumi mi ero talmente appassionata alla storia che era come se fossi lì, come se vedessi tutto davanti a me. Mi emozionavo davvero tanto! Alla fine ho quasi pianto.
Insomma, Sakura e Shaoran mi hanno insegnato cos'è la vera amicizia e l'amore, perciò: grazie, Sakura e Shaoran!
Secondo me è il manga più bello che ho letto finora.
Più che mai mi è piaciuta la storia di Sakura e Shaoran, infatti come carattere e comportamento assomiglio tanto a lui, anche se sono una ragazza.
Negli ultimi due volumi mi ero talmente appassionata alla storia che era come se fossi lì, come se vedessi tutto davanti a me. Mi emozionavo davvero tanto! Alla fine ho quasi pianto.
Insomma, Sakura e Shaoran mi hanno insegnato cos'è la vera amicizia e l'amore, perciò: grazie, Sakura e Shaoran!
Bellissimo! Non conoscevo l'anime, che a quanto pare è famosissimo, ma forse è meglio così. Il solo pensare alle censure apportate... no no, meglio la "vera" storia del manga!
La prima cosa che balza all'occhio è lo stupendo disegno, chiaro, fresco, dolce, curato, ma soprattutto dettagliato. Ad esempio nel rappresentare magistralmente i vari abiti indossati da Sakura durante le sue missioni. Sono bellissimi e niente è lasciato al caso. La storia è appassionante, piena di colpi di scena miscelati a tanta dolcezza e intrecci sentimentali davvero inaspettati. I sentimenti, infatti, regnano sovrani in questo delizioso gioiello delle Clamp, che ricorda un po' le eroine Sailor, un po' Wedding Peach, ma con quel qualcosa in più che lo rende veramente una storia imperdibile, unica. I personaggi sono ben delineati caratterialmente e, spesso e volentieri, riserbano sorprese e segreti che donano alla storia una spinta in più. Assolutamente stupendo il piccolo Kerochan che accompagna Sakura nelle sue avventure, e dolcissima è la migliore amica della piccola Sakura che farà un po' da aiutante/fatina a tutta la storia... non vi anticipo altro! Dico solo che, per chi vuole tuffarsi nel mondo della magia, questo è lo strumento giusto! Non vi deluderà!
La prima cosa che balza all'occhio è lo stupendo disegno, chiaro, fresco, dolce, curato, ma soprattutto dettagliato. Ad esempio nel rappresentare magistralmente i vari abiti indossati da Sakura durante le sue missioni. Sono bellissimi e niente è lasciato al caso. La storia è appassionante, piena di colpi di scena miscelati a tanta dolcezza e intrecci sentimentali davvero inaspettati. I sentimenti, infatti, regnano sovrani in questo delizioso gioiello delle Clamp, che ricorda un po' le eroine Sailor, un po' Wedding Peach, ma con quel qualcosa in più che lo rende veramente una storia imperdibile, unica. I personaggi sono ben delineati caratterialmente e, spesso e volentieri, riserbano sorprese e segreti che donano alla storia una spinta in più. Assolutamente stupendo il piccolo Kerochan che accompagna Sakura nelle sue avventure, e dolcissima è la migliore amica della piccola Sakura che farà un po' da aiutante/fatina a tutta la storia... non vi anticipo altro! Dico solo che, per chi vuole tuffarsi nel mondo della magia, questo è lo strumento giusto! Non vi deluderà!
Amo l'anime e amo il manga! Card Captor Sakura è entrata nel mio cuore une decina di anni fa, quando le sue gesta di cattura-carte hanno infiammato i cuori di bambini e adolescenti. Comprai così il manga, e rimasi affascinata dalla bellezza dei disegni e dalle importanti differenze rispetto l'anime. Il manga, in questo caso, dà molta più soddisfazione al lettore, che può gustarsi lo splendido finale, versando finalmente lacrime di gioia. La piccola Sakura ancora oggi, resta una delle mie eroine, l'unica dopo Sailor Moon ad essere riuscita a rapirmi e a riportarmi nel mondo della magia.
Tra la vastissima produzione delle Clamp, Cardcaptor Sakura spicca per essere uno dei pochissimi shojo diretti a un pubblico infantile creati dal prolifico quartetto di Osaka.
All'apparenza può sembrare un majokko come tanti, ma si nota invece subito ciò che lo distingue da altre opere dello stesso genere.
Le Clamp sono autrici esperte, e riescono a tratteggiare personaggi apparentemente semplici ma in realtà articolati e sfaccettati, capaci di imprimersi nell'immaginario collettivo.
La grande cura che le autrici hanno posto nel crearli e tratteggiarli è palpabile pagina dopo pagina, e i personaggi di Cardcaptor Sakura riescono a farsi amare dal lettore tutti quanti, con i loro bonari sorrisi, i loro occhioni dolci ed espressivi e la loro totale assenza di malizia o cattiveria, che vede persino gli antagonisti presentare delle validissime ragioni a giustificare le proprie azioni e il proprio comportamento.
In fondo, nell'universo di Cardcaptor Sakura, il male assoluto non esiste, ma si tratta di una delle tante sfaccettature dell'animo umano, sfaccettature ben dipinte dalle autrici del fumetto.
Più che una storia di bene contro male, di magia e fantasia (elemento, quest'ultimo, comunque presente e anzi assai interessante e ben narrato), Cardcaptor Sakura è una storia che parla di sentimenti, d'affetto e d'amore. Un amore che ci viene qui raccontato nella molteplicità delle sue manifestazioni, sia esso l'ingenua infatuazione di una bambina per un amico molto più grande, la profonda amicizia che lega due persone, l'amore familiare (nella variante genitori-figli/figli-genitori, marito-moglie, fratello-sorella, nonno-nipote, affetto tra cugini), l'affetto che lega un padrone ai suoi servi e viceversa o la graduale scoperta del primo, vero, amore, da parte di due bambini.
E' una rappresentazione dei legami tra le persone trattata in maniera garbata, delicatissima, ingenua e poetica, su misura di bambino, e che riesce perciò a trattare in maniera delicata, convincente e smaliziata anche argomenti "spinosi" come l'amore omosessuale (elemento caratteristico di quasi tutte le opere delle Clamp, peraltro qui abbastanza preponderante ma mai invasivo o fastidioso come invece in altre opere), rendendo Cardcaptor Sakura davvero un ottimo esempio di manga sentimentale.
Un lettore più adulto scoverà di sicuro tutti questi temi più velati, e li apprezzerà, magari commuovendosi pure, mentre chi è interessato a magie, trasformazioni e creature fantastiche avrà altrettanto pane per i suoi denti, grazie ad una trama serrata e appassionante che vede la nostra protagonista e i suoi amici coinvolti in un mistero legato a particolari tarocchi intrisi di potere magico.
Uno dei tanti motivi per cui Cardcaptor Sakura attira i suoi lettori, poi, è l'aspetto grafico: a partire dalle sobrie e vivaci copertine fino ad arrivare alle splendide tavole interne, i disegni di Mokona Apapa (mi pare fosse lei ad occuparsene, delle quattro Clamp) sono davvero una gioia per gli occhi: delicati, curatissimi, senza invasivi retini ma con un'abbondanza di bianco (tanto) su nero (poco), occhioni e sorrisi di grandissima espressività, petali di fiori in ogni dove (che sarebbe il minimo, considerato il nome della protagonista), abiti curatissimi in ogni piega e degli splendidi personaggi femminili, soprattutto le tante figure femminili dei tarocchi.
In tutto questo, dispiace soltanto di trovare dei personaggi maschili un po' troppo alti, belli e idealizzati, quando magari un po'' più di realismo non avrebbe guastato, ma, in fondo, Cardcaptor Sakura è un manga che ricorda il mondo idealizzato dei sogni di una bambina, e quindi è più probabile che una bimba immagini dei personaggi maschili bellissimi e un po' femminei, piuttosto che persone più realistiche ma meno belle.
E' uno dei pochi shojo che mi sento di consigliare a tutti. Non rimanere affascinati dagli splendidi disegni sarà pressoché impossibile, e, leggendo, si scoprirà una storia ricca di poesia e sentimento che senza dubbio val la pena di leggere.
All'apparenza può sembrare un majokko come tanti, ma si nota invece subito ciò che lo distingue da altre opere dello stesso genere.
Le Clamp sono autrici esperte, e riescono a tratteggiare personaggi apparentemente semplici ma in realtà articolati e sfaccettati, capaci di imprimersi nell'immaginario collettivo.
La grande cura che le autrici hanno posto nel crearli e tratteggiarli è palpabile pagina dopo pagina, e i personaggi di Cardcaptor Sakura riescono a farsi amare dal lettore tutti quanti, con i loro bonari sorrisi, i loro occhioni dolci ed espressivi e la loro totale assenza di malizia o cattiveria, che vede persino gli antagonisti presentare delle validissime ragioni a giustificare le proprie azioni e il proprio comportamento.
In fondo, nell'universo di Cardcaptor Sakura, il male assoluto non esiste, ma si tratta di una delle tante sfaccettature dell'animo umano, sfaccettature ben dipinte dalle autrici del fumetto.
Più che una storia di bene contro male, di magia e fantasia (elemento, quest'ultimo, comunque presente e anzi assai interessante e ben narrato), Cardcaptor Sakura è una storia che parla di sentimenti, d'affetto e d'amore. Un amore che ci viene qui raccontato nella molteplicità delle sue manifestazioni, sia esso l'ingenua infatuazione di una bambina per un amico molto più grande, la profonda amicizia che lega due persone, l'amore familiare (nella variante genitori-figli/figli-genitori, marito-moglie, fratello-sorella, nonno-nipote, affetto tra cugini), l'affetto che lega un padrone ai suoi servi e viceversa o la graduale scoperta del primo, vero, amore, da parte di due bambini.
E' una rappresentazione dei legami tra le persone trattata in maniera garbata, delicatissima, ingenua e poetica, su misura di bambino, e che riesce perciò a trattare in maniera delicata, convincente e smaliziata anche argomenti "spinosi" come l'amore omosessuale (elemento caratteristico di quasi tutte le opere delle Clamp, peraltro qui abbastanza preponderante ma mai invasivo o fastidioso come invece in altre opere), rendendo Cardcaptor Sakura davvero un ottimo esempio di manga sentimentale.
Un lettore più adulto scoverà di sicuro tutti questi temi più velati, e li apprezzerà, magari commuovendosi pure, mentre chi è interessato a magie, trasformazioni e creature fantastiche avrà altrettanto pane per i suoi denti, grazie ad una trama serrata e appassionante che vede la nostra protagonista e i suoi amici coinvolti in un mistero legato a particolari tarocchi intrisi di potere magico.
Uno dei tanti motivi per cui Cardcaptor Sakura attira i suoi lettori, poi, è l'aspetto grafico: a partire dalle sobrie e vivaci copertine fino ad arrivare alle splendide tavole interne, i disegni di Mokona Apapa (mi pare fosse lei ad occuparsene, delle quattro Clamp) sono davvero una gioia per gli occhi: delicati, curatissimi, senza invasivi retini ma con un'abbondanza di bianco (tanto) su nero (poco), occhioni e sorrisi di grandissima espressività, petali di fiori in ogni dove (che sarebbe il minimo, considerato il nome della protagonista), abiti curatissimi in ogni piega e degli splendidi personaggi femminili, soprattutto le tante figure femminili dei tarocchi.
In tutto questo, dispiace soltanto di trovare dei personaggi maschili un po' troppo alti, belli e idealizzati, quando magari un po'' più di realismo non avrebbe guastato, ma, in fondo, Cardcaptor Sakura è un manga che ricorda il mondo idealizzato dei sogni di una bambina, e quindi è più probabile che una bimba immagini dei personaggi maschili bellissimi e un po' femminei, piuttosto che persone più realistiche ma meno belle.
E' uno dei pochi shojo che mi sento di consigliare a tutti. Non rimanere affascinati dagli splendidi disegni sarà pressoché impossibile, e, leggendo, si scoprirà una storia ricca di poesia e sentimento che senza dubbio val la pena di leggere.
Premetto che mi era piaciuto molto l'anime, ma sono rimasta un po' delusa quando ho notato la quantità di filler che conteneva, e di conseguenza il manga m'è parso troppo affrettato, con la ricerca delle carte che si conclude in un lampo (già l'inizio diverso da quello dell'anime è stato un colpo!).
<B>[Attenzione Spoiler]</B>
Mi è dispiaciuto anche constatare l'inesistenza di Mei lin, e anche del maggiordomo; che Shaoran viva da solo alla sua età è un po' inconcepibile. D'altronde quei bimbi non sembrano tanto bimbi, vogliamo parlare della loro compagna di scuola (elementari) che esce con il maestro?!
<B>[Fine Spoiler]</B>
Comunque storia e disegni sono affascinanti e dolci come li ricordavo (anzi, di più!) quindi gli metto un 8, anche se in realtà non sarebbe proprio un otto pieno...
<B>[Attenzione Spoiler]</B>
Mi è dispiaciuto anche constatare l'inesistenza di Mei lin, e anche del maggiordomo; che Shaoran viva da solo alla sua età è un po' inconcepibile. D'altronde quei bimbi non sembrano tanto bimbi, vogliamo parlare della loro compagna di scuola (elementari) che esce con il maestro?!
<B>[Fine Spoiler]</B>
Comunque storia e disegni sono affascinanti e dolci come li ricordavo (anzi, di più!) quindi gli metto un 8, anche se in realtà non sarebbe proprio un otto pieno...
Tutto inizia quando la giovane Sakura trova un misterioso libro nella biblioteca di casa. Incuriosita lo apre, ma all'improvviso fuoriescono delle carte che scompaiono subito dopo. Insieme ad esse compare anche un curioso pupazzetto giallo, Kero-chan, che parla e ragiona come un essere umano! Da quel momento Sakura avrà il compito di ritrovare tutte le carte magiche del libro di Clow, così Kero chan le dona il potere di cattura-carte. In una lotta contro il tempo, la dolce Sakura dovrà sconfiggere misteriosi nemici, recuperare le carte e fare in modo che la sua famiglia non venga a conoscenza di nulla!
Uno dei migliori shoujo della storia, un'opera delle Clamp!
Uno dei migliori shoujo della storia, un'opera delle Clamp!
Uno dei primi titoli che lessi nella mia infanzia. Ho dei bei ricordi di Card Captor Sakura, mi era piaciuto molto e lo rileggo tutt'ora con grande piacere.
La versione cartacea si distanzia parecchio dall'anime verso metà storia, e certe situazioni si possono comprendere meglio leggendo il manga. Ritengo che sia una delle opere più belle delle Clamp di tutti i tempi. I personaggi sono tutti (ma proprio tutti) adorabili, a partire dalla dolce protagonista.
Nel manga la storia d'amore tra Sakura e Shaoran viene trattata meglio, stessa cosa per la relazione che intercorre tra il fratello Touya e l'amico Yukito.
La prima parte della trama si concentra soprattutto sulle missioni di Sakura e Kero-chan riguardanti il recupero di tutte le carte di Clow sparse per la città; mentre nella seconda parte si entra nel vivo della storia, e vengono svelati tutti i segreti che si celano dietro la magia delle carte e di Clow. I disegni sono nello stile tipico delle Clamp: leggeri, puliti, precisi e fantasiosi. La versione animata è realizzata bene ed il manga lo è ancora di più, leggere per credere!
La versione cartacea si distanzia parecchio dall'anime verso metà storia, e certe situazioni si possono comprendere meglio leggendo il manga. Ritengo che sia una delle opere più belle delle Clamp di tutti i tempi. I personaggi sono tutti (ma proprio tutti) adorabili, a partire dalla dolce protagonista.
Nel manga la storia d'amore tra Sakura e Shaoran viene trattata meglio, stessa cosa per la relazione che intercorre tra il fratello Touya e l'amico Yukito.
La prima parte della trama si concentra soprattutto sulle missioni di Sakura e Kero-chan riguardanti il recupero di tutte le carte di Clow sparse per la città; mentre nella seconda parte si entra nel vivo della storia, e vengono svelati tutti i segreti che si celano dietro la magia delle carte e di Clow. I disegni sono nello stile tipico delle Clamp: leggeri, puliti, precisi e fantasiosi. La versione animata è realizzata bene ed il manga lo è ancora di più, leggere per credere!
Come sempre le CLAMP non deludono, la serie è ben strutturata e non è ripetitiva, i disegni come sempre sono stupendi e pieni di particolari, soprattutto per i costumi della Card Captor è stata prestata molta attenzione nei dettagli!
La storia è molto bella anche rispetto all'anime, in cui hanno stravolto parecchie cose.
L'edizione Star Comics è fatta molto bene e il prezzo è ragionevole, unica pecca è che si legge all'occidentale.
Ho dato come voto 10 perchè credo che ancora una volta le CLAMP abbiano dato il loro meglio in una serie bella come questa.
La storia è molto bella anche rispetto all'anime, in cui hanno stravolto parecchie cose.
L'edizione Star Comics è fatta molto bene e il prezzo è ragionevole, unica pecca è che si legge all'occidentale.
Ho dato come voto 10 perchè credo che ancora una volta le CLAMP abbiano dato il loro meglio in una serie bella come questa.
Storia ben strutturata, mai banale e si discosta completamente dal genere majokko, infatti la trama è in certi punti molto adulta e seriosa e vengono affrontati molti temi, tra i quali un sottile velo di omosessualità, poi in alcune scene c'è anche un po' di sadismo molto soft... in fin dei conti parliamo di un'opera targata CLAMP.
Il disegno è perfetto come sempre e i personaggi sono tutti caratterizzati in modo perfetto, sia a livello grafico che personale e introspettivo e come sempre la storia è ricchissima di retini che rendono il tutto più affascinate e mistico; ultimo, ma non ultimo, il mistero avvolge tutto, personaggi compresi, infatti troveremo rivelazioni shock su tutti i protagonisti.
Opera consigliatissima a tutti.
Il disegno è perfetto come sempre e i personaggi sono tutti caratterizzati in modo perfetto, sia a livello grafico che personale e introspettivo e come sempre la storia è ricchissima di retini che rendono il tutto più affascinate e mistico; ultimo, ma non ultimo, il mistero avvolge tutto, personaggi compresi, infatti troveremo rivelazioni shock su tutti i protagonisti.
Opera consigliatissima a tutti.
Card Captor Sakura è stato il primo manga delle CLAMP che lessi e l'ho scoperto grazie all'anime (censurato) che mandavano in onda su Italia 1. Avevo da poco iniziato a leggere i manga ed era forse prevedibile che le prime opere che prendessi fossero tutte di autori che avevano sfondato in Giappone.
Il primo numero che presi fu l'otto (strano ma è così u.u XD), comunque dopo averlo letto decisi di acquistare anche gli altri numeri poiché non ci capivo molto XD.
Inizialmente credevo fosse il solito majokko con le solite eroine dai poteri magici, ma continuando a leggere il manga quest'opera mi ha appassionato sempre di più, forse anche per i disegni molto "soft" che danno una sensazione di leggerezza :P
questa storia parla di Sakura Kinomoto una bambina di 10 anni che aprendo un libro trovatosi nella libreria del padre incontra Kerberus, ovvero il custode del libro, anche se in realtà invece di adempiere al suo compito dormiva :P
Aperto il libro cominciano a spargersi in aria delle carte che voleranno subito in direzioni differenti sparendo dalla vista di Sakura.
Per riprendere tutte le carte Kero-chan (kerberus) consegna a Sakura una chiave che si trasformerà in uno scettro in modo tale che la nostra piccola eroina riesca a recuperarle tutte.
Ho trovato questa opera molto dolce sopratutto dal tratto del disegno e devo dire che essendo probabilmente il primo manga che ho letto mi è piaciuto molto.
L'unica cosa che avrei voluto vedere in più sono gli svolgimenti delle relazioni tra gli altri personaggi
Voto 9 perché è stato il primo manga che lessi e perché è un'opera leggera senza troppe pretese che a mio parere chiunque può leggere.
Il primo numero che presi fu l'otto (strano ma è così u.u XD), comunque dopo averlo letto decisi di acquistare anche gli altri numeri poiché non ci capivo molto XD.
Inizialmente credevo fosse il solito majokko con le solite eroine dai poteri magici, ma continuando a leggere il manga quest'opera mi ha appassionato sempre di più, forse anche per i disegni molto "soft" che danno una sensazione di leggerezza :P
questa storia parla di Sakura Kinomoto una bambina di 10 anni che aprendo un libro trovatosi nella libreria del padre incontra Kerberus, ovvero il custode del libro, anche se in realtà invece di adempiere al suo compito dormiva :P
Aperto il libro cominciano a spargersi in aria delle carte che voleranno subito in direzioni differenti sparendo dalla vista di Sakura.
Per riprendere tutte le carte Kero-chan (kerberus) consegna a Sakura una chiave che si trasformerà in uno scettro in modo tale che la nostra piccola eroina riesca a recuperarle tutte.
Ho trovato questa opera molto dolce sopratutto dal tratto del disegno e devo dire che essendo probabilmente il primo manga che ho letto mi è piaciuto molto.
L'unica cosa che avrei voluto vedere in più sono gli svolgimenti delle relazioni tra gli altri personaggi
Voto 9 perché è stato il primo manga che lessi e perché è un'opera leggera senza troppe pretese che a mio parere chiunque può leggere.
Dopo i 2 "Magic Knight Rayearth", le CLAMP si cimentano ancora una volta nel genere majocco, ma con alcuni distinguo non da poco. Se è vero che dalla trama iniziale o dalle cover sembrerebbe il classico manga di maghette con ambientazione scolastica tanto in voga negli anni 90, questa opera presenta una certo alone di mistero che si presenta sin da subito su più di un aspetto della storia, quindi troveremo personaggi che non sono quello che sembrano, sentimenti controversi (insoliti x un manga apparentemente indirizzato ai bambini) così come situazioni sbattute in faccia al lettore che, invece di chiarire la situazione, non fanno altro che aumentare le domande che comunque troveranno risposta solo nell'ultimo volume.
Oltre a questo c'è da segnalare una decisa vena dissacrante nei confronti proprio dei manga majocco: immaginatevi il momento in cui la protagonista di turno invoca il potere del suo oggetto magico e si trasforma nella paladina della giustizia... non vi dico altro, dài!
Il tratto è pulito e dinamico, come da tradizione CLAMP, quindi aspettatevi i classici disegni da "ohhoOoOhO!!".
Stilisticamente è un punto di incontro tra il disegno di X, da cui prende il character design e la complessità della composizione delle tavole, e le operare più recenti, quindi pochi o niente retini, oltre ad un grande uso del superdeformed.
Se devo trovargli un difetto... beh, le ultimissime pagine danno una sensazione di "tirato via", come se l'opera fosse stata conclusa in quel modo per esigenze di spazio.
Leggete e capirete cosa intendo.
Per il resto lo considero un must anche per i non CLAMP-dipendenti.
Oltre a questo c'è da segnalare una decisa vena dissacrante nei confronti proprio dei manga majocco: immaginatevi il momento in cui la protagonista di turno invoca il potere del suo oggetto magico e si trasforma nella paladina della giustizia... non vi dico altro, dài!
Il tratto è pulito e dinamico, come da tradizione CLAMP, quindi aspettatevi i classici disegni da "ohhoOoOhO!!".
Stilisticamente è un punto di incontro tra il disegno di X, da cui prende il character design e la complessità della composizione delle tavole, e le operare più recenti, quindi pochi o niente retini, oltre ad un grande uso del superdeformed.
Se devo trovargli un difetto... beh, le ultimissime pagine danno una sensazione di "tirato via", come se l'opera fosse stata conclusa in quel modo per esigenze di spazio.
Leggete e capirete cosa intendo.
Per il resto lo considero un must anche per i non CLAMP-dipendenti.