Ludwig
Ludwig, detto Lui, è un principe piuttosto…unico. È lascivo, irriverente, arguto, dominatore, stravagante oltre i limiti del pudore e del daltonismo nel vestire ed atteggiarsi. Maltratta e si tiene stretto in ugual misura l’ingenuo e infinitamente fedele Willhelm, Will, mentre affronta un viaggio alla ricerca di una moglie su imposizione del padre. Ma le fanciulle che il nostro eroe incontrerà non sono certo ragazze qualunque, bensì alcune tra le protagoniste delle fiabe dei fratelli Grimm, tutte di sangue blu, tutte bellissime, tutte tremendamente complicate. Bhe, come si suol dire chi s’assomiglia si piglia…o no?!
Kaori Yuki, una dea, una leggenda, un tratto grafico che mi fece innamorare sin dalle prime pagine. I tratti rotondeggianti si fondono con le fratture come lo stridore del cristallo su un filo di nylon. Occhi grandi, liquidi, i capelli quasi vivi, che si contornano di crepe, ombreggiature e una resa delle emozioni unica.
Personaggi folli, incorreggibilmente fatti a modo loro, ma che nascondono dolori, rancori, bisogni, dubbi, gesti d’affetto mai davvero celati ma nemmeno palesati all’interessato. L’amore come ossessione o utopia, il bisogno di essere capiti senza mai vedere la luce in fondo al tunnel.
Questa autrice riesce a creare saghe brevi ma significative, con uno stile teatrale che io apprezzo molto, e senza mai lasciarci un amaro troppo forte in bocca. Forse anche troppo brevi per le potenzialità dei suoi personaggi, ma forse è il suo modo di lasciare il non detto all’immaginazione dei lettori.
Non mi si fraintenda, i personaggi sono ben caratterizzati, con coni d’ombra ad hoc per non deviare troppo il flusso narrativo e lasciare spazio all’estro dell’utente. I loro drammi, la gravità delle situazioni, i colpi di scena, l’ineluttabilità di situazioni senza una via d’uscita che sembri almeno migliore della precedente…tutto ciò è presente e appaga chi come me ama entrare nella psiche di attori e autori.
Non è una lettura per tutti, e nonostante la brevità non è leggera, ma io non posso che elogiarla.
Kaori Yuki, una dea, una leggenda, un tratto grafico che mi fece innamorare sin dalle prime pagine. I tratti rotondeggianti si fondono con le fratture come lo stridore del cristallo su un filo di nylon. Occhi grandi, liquidi, i capelli quasi vivi, che si contornano di crepe, ombreggiature e una resa delle emozioni unica.
Personaggi folli, incorreggibilmente fatti a modo loro, ma che nascondono dolori, rancori, bisogni, dubbi, gesti d’affetto mai davvero celati ma nemmeno palesati all’interessato. L’amore come ossessione o utopia, il bisogno di essere capiti senza mai vedere la luce in fondo al tunnel.
Questa autrice riesce a creare saghe brevi ma significative, con uno stile teatrale che io apprezzo molto, e senza mai lasciarci un amaro troppo forte in bocca. Forse anche troppo brevi per le potenzialità dei suoi personaggi, ma forse è il suo modo di lasciare il non detto all’immaginazione dei lettori.
Non mi si fraintenda, i personaggi sono ben caratterizzati, con coni d’ombra ad hoc per non deviare troppo il flusso narrativo e lasciare spazio all’estro dell’utente. I loro drammi, la gravità delle situazioni, i colpi di scena, l’ineluttabilità di situazioni senza una via d’uscita che sembri almeno migliore della precedente…tutto ciò è presente e appaga chi come me ama entrare nella psiche di attori e autori.
Non è una lettura per tutti, e nonostante la brevità non è leggera, ma io non posso che elogiarla.
Unione perfetta dei generi preferiti dalla Yuki: favole e storie tragiche con tanto sangue.
Ludwig è una rivisitazione davvero ben riuscita delle favole famose (e altre meno) dei fratelli Grimm. Chi ne ha letta qualcuna sa che nella loro versione originale contengono già di loro qualche elemento macabro (esempio: le sorellastre di Cenerentola, per farsi andar bene la minuscola scarpetta, si tagliano una il tallone, l'altra un dito del piede… decisamente lontano dalla storiella Disney che dite?). La Yuki ce le presenta in una nuova versione, molto originale e adatta al suo stile.
Così il favoloso principe azzurro diventa un narciso eccentrico. Per volere di suo padre dovrà viaggiare in lungo e in largo alla ricerca di una sposa, poiché lui rifiutava tutte le proposte fatte dal re… diciamo che il nostro principe ha delle alte aspettative, prosperose aspettative. E così si mette in viaggio col suo fedele servo Wilhelm e incontra varie fanciulle, tutte note al lettore dai tempi dell'infanzia, o meglio, hanno lo stesso nome e la stessa "origine" ma… Biancaneve con un cuore nero? cappuccetto rosso che diventa un killer di professione? Eh già la mangaka sconvolge totalmente le trame originali delle favole e presenta delle protagoniste gotiche, non tutte rose e fiori ma persone astute che per arrivare ai propri fini sono disposte a sacrificare chi gli sta attorno. La trama inizialmente è molto episodica, ma già dalla fine del secondo volume diventa più organica e vengono tessuti i fili che porteranno al finale, pieno di misteri e colpi di scena.
Il disegno è molto bello e curato, come ci si aspetta da una mangaka di tale livello. Gli abiti sono elaborati e i volti molto "fascinosi".
Il filo conduttore dell'intera opera è il non sense, l'assurdo regna nei dialoghi e nelle azioni dei personaggi (soprattutto nel finale); questo però non intacca la bellezza dell'opera, ne è invece il punto di forza. I personaggi infatti sono continuamente imprevedibili e sono moltissime le scene divertenti.
Insomma un manga non impegnativo che consiglio a tutti quelli a cui piace lo stile della Yuki o che apprezzano i racconti gotici e favole in genere.
Infine breve commento sull'edizione: sono semplici volumi Panini a cui si scollano troppo facilmente le pagine e si rovinano subito i dorsetti neri. All'epoca albi di tale qualità avevano un prezzo decisamente inferiore quindi edizione assolutamente pessima. Inoltre non ci sono state ristampe, quindi oggi come oggi è una serie iperesaurita (specialmente il primo volume).
Al di là di questa tetra parentesi sull'edizione però è un manga che consiglio tantissimo!
Ludwig è una rivisitazione davvero ben riuscita delle favole famose (e altre meno) dei fratelli Grimm. Chi ne ha letta qualcuna sa che nella loro versione originale contengono già di loro qualche elemento macabro (esempio: le sorellastre di Cenerentola, per farsi andar bene la minuscola scarpetta, si tagliano una il tallone, l'altra un dito del piede… decisamente lontano dalla storiella Disney che dite?). La Yuki ce le presenta in una nuova versione, molto originale e adatta al suo stile.
Così il favoloso principe azzurro diventa un narciso eccentrico. Per volere di suo padre dovrà viaggiare in lungo e in largo alla ricerca di una sposa, poiché lui rifiutava tutte le proposte fatte dal re… diciamo che il nostro principe ha delle alte aspettative, prosperose aspettative. E così si mette in viaggio col suo fedele servo Wilhelm e incontra varie fanciulle, tutte note al lettore dai tempi dell'infanzia, o meglio, hanno lo stesso nome e la stessa "origine" ma… Biancaneve con un cuore nero? cappuccetto rosso che diventa un killer di professione? Eh già la mangaka sconvolge totalmente le trame originali delle favole e presenta delle protagoniste gotiche, non tutte rose e fiori ma persone astute che per arrivare ai propri fini sono disposte a sacrificare chi gli sta attorno. La trama inizialmente è molto episodica, ma già dalla fine del secondo volume diventa più organica e vengono tessuti i fili che porteranno al finale, pieno di misteri e colpi di scena.
Il disegno è molto bello e curato, come ci si aspetta da una mangaka di tale livello. Gli abiti sono elaborati e i volti molto "fascinosi".
Il filo conduttore dell'intera opera è il non sense, l'assurdo regna nei dialoghi e nelle azioni dei personaggi (soprattutto nel finale); questo però non intacca la bellezza dell'opera, ne è invece il punto di forza. I personaggi infatti sono continuamente imprevedibili e sono moltissime le scene divertenti.
Insomma un manga non impegnativo che consiglio a tutti quelli a cui piace lo stile della Yuki o che apprezzano i racconti gotici e favole in genere.
Infine breve commento sull'edizione: sono semplici volumi Panini a cui si scollano troppo facilmente le pagine e si rovinano subito i dorsetti neri. All'epoca albi di tale qualità avevano un prezzo decisamente inferiore quindi edizione assolutamente pessima. Inoltre non ci sono state ristampe, quindi oggi come oggi è una serie iperesaurita (specialmente il primo volume).
Al di là di questa tetra parentesi sull'edizione però è un manga che consiglio tantissimo!
Nelle favole si è abituati a leggere di principesse dall'animo buono, di principi coraggiosi e di streghe che lanciano maledizioni e, nella maggior parte dei casi, dopo una serie di sfortunati eventi, la storia finisce sempre con un "e vissero sempre felici e contenti".
Questo schema tuttavia, benché sia il più comune, non è l'unico che esiste e Kaori Yuki, con la sua opera "Ludwig", ci dimostra che non sempre nelle favole le maledizioni vengono annullate e le principesse se ne stanno con le mani in mano.
La storia narra le vicende di Ludwig, un bellissimo quanto atipico principe, costretto dalla famiglia ad intraprendere un viaggio alla ricerca della principessa giusta da sposare, ovviamente durante il suo errare sarà accompagnato dal Wilhelm, il servo fidato che tutti vorrebbero avere.
A differenza degli altri principi però, Ludwig non cerca una donna dall'animo nobile e dalle labbra a bocciolo di rosa, no. Il criterio principale per stabilire se una principessa è giusta per lui è quello... della taglia di reggiseno!
Ebbene sì, il nostro principe è un latin lover con l'ormone impazzito che ama le donne dalle curve generose, una sorta di "antiprincipe".
Le "aggraziate" fanciulle che Ludwig incontrerà tuttavia non stupiranno meno il lettore che, già a partire dal primo episodio, farà la conoscenza di una Biancaneve del tutto particolare, lontana da quella disneyana che amava spazzare e pulire.
Le favole che l'autrice riesce ad inserire nei quattro numeri sono molte, a partire da quelle più famose come "Cenerentola" a quelle meno celebri come "La principessa Maleen", ovviamente tutte reinterpretate in maniera gotica e dai tratti esilaranti in cui Ludwig, oltre ad essere un po' il burlone della storia, analizzerà a fine capitolo le psicologie delle fanciulle, molto spesso dall'esistenza tormentata.
Le tavole, dallo stile gotico, posso risultare pesanti e arzigogolate, tuttavia sono lo stesso molto belle ed eleganti, l'autrice dà molta importanza ai particolari.
L'edizione è quanto di più vergognoso si possa vedere: per 5,50€ si ha un albo da edicola normalissimo; le costine tendono a rovinarsi facilmente ed essendo nere i difetti vengono a risaltare ancora di più.
È un'opera che consiglio agli amanti delle favole e a coloro che cercano un'opera breve dai tratti comici, sconsigliata a chi non apprezza lo stile gotico; se volete avvicinarvi a Kaori Yuki "Ludwig" è senz'altro l'opera migliore da cui cominciare.
Questo schema tuttavia, benché sia il più comune, non è l'unico che esiste e Kaori Yuki, con la sua opera "Ludwig", ci dimostra che non sempre nelle favole le maledizioni vengono annullate e le principesse se ne stanno con le mani in mano.
La storia narra le vicende di Ludwig, un bellissimo quanto atipico principe, costretto dalla famiglia ad intraprendere un viaggio alla ricerca della principessa giusta da sposare, ovviamente durante il suo errare sarà accompagnato dal Wilhelm, il servo fidato che tutti vorrebbero avere.
A differenza degli altri principi però, Ludwig non cerca una donna dall'animo nobile e dalle labbra a bocciolo di rosa, no. Il criterio principale per stabilire se una principessa è giusta per lui è quello... della taglia di reggiseno!
Ebbene sì, il nostro principe è un latin lover con l'ormone impazzito che ama le donne dalle curve generose, una sorta di "antiprincipe".
Le "aggraziate" fanciulle che Ludwig incontrerà tuttavia non stupiranno meno il lettore che, già a partire dal primo episodio, farà la conoscenza di una Biancaneve del tutto particolare, lontana da quella disneyana che amava spazzare e pulire.
Le favole che l'autrice riesce ad inserire nei quattro numeri sono molte, a partire da quelle più famose come "Cenerentola" a quelle meno celebri come "La principessa Maleen", ovviamente tutte reinterpretate in maniera gotica e dai tratti esilaranti in cui Ludwig, oltre ad essere un po' il burlone della storia, analizzerà a fine capitolo le psicologie delle fanciulle, molto spesso dall'esistenza tormentata.
Le tavole, dallo stile gotico, posso risultare pesanti e arzigogolate, tuttavia sono lo stesso molto belle ed eleganti, l'autrice dà molta importanza ai particolari.
L'edizione è quanto di più vergognoso si possa vedere: per 5,50€ si ha un albo da edicola normalissimo; le costine tendono a rovinarsi facilmente ed essendo nere i difetti vengono a risaltare ancora di più.
È un'opera che consiglio agli amanti delle favole e a coloro che cercano un'opera breve dai tratti comici, sconsigliata a chi non apprezza lo stile gotico; se volete avvicinarvi a Kaori Yuki "Ludwig" è senz'altro l'opera migliore da cui cominciare.
In un regno molto molto lontano, in tempi assai remoti, viveva un bellissimo principe, che più di ogni cosa desiderava rendere fiero l'amato padre convolando a nozze con la splendida principessa di un regno vicino.
Purtroppo, però, ella altro non era che un'astutissima arrampicatrice sociale con un torbido passato di abusi sessuali alle spalle; ed egli, il principe, altro non era che un povero sadico avvezzo all'omicidio ed incline alla necrofilia. Ecco, alla luce di quanto detto non vi è più da aspettarsi un lieto fine, non trovate?
Sconvolgimento. È con questo termine, poco più di cinque sillabe, che si potrebbero racchiudere le molteplice sfaccettature di un'opera così semplicemente complessa, così amabilmente odiosa e così credibilmente incredibile. Sembra difatti inequivocabile la volontà dell'autrice, la celeberrima Kaori Yuki, di provocare stupore nel lettore, di rafforzare le sue credenze per poi farle sprofondare, infrangendole in mille pezzi col semplice passare di qualche pagina.
Si pensi alla premessa: Proporre in chiave gotico-horrorifica le fiabe che sin da bambini ci venivano raccontate per coadiuvare i nostri sonni, per stimolare la nostra immaginazione, e per scacciare via i brutti pensieri e gli orrori che, invece, in questo manga sono costantemente rievocati, ribaditi e rappresentati con forza.
Sconvolgente è il protagonista Ludwig che, seppur di nobile sangue, fa dei propri comportamenti scorretti e meschini, dell'attitudine a maltrattare il prossimo e dell'egocentrismo imperante - rivelato anche delle scelte di abbigliamento tutt'altro che consone - un gran vanto; assurgendosi a grande ed infallibile anti-eroe nel disperato tentativo di nascondere le proprie, innegabili, buone qualità.
Tale contrasto di Ludwig con il modello di principe tradizionale, inoltre, non viene in alcun modo attutito dalle principesse e improbabili future spose, che di volta in volta lo circondano, dimostrandosi non meno, ma semmai ben più, controverse e psicologicamente deviate dello stesso protagonista.
Già perché nel procedere dei 4 volumi, inaspettatamente, il principe farà capolino in tutte le più celebri fiabe dei fratelli Grimm, accuratamente rivisitate dalla Yuki, aiutando (o forse danneggiando) la protagonista di turno.
La formula, che potrebbe sembrare ripetitiva (ogni favola si conclude nel giro di qualche capitolo con la ripartenza di Ludwig) in realtà funziona alla grande, in quanto non solo riesce a portare in scena un grande affresco della psicologia umana, seppur spesso esasperata (si pensi alla Cenerentola oltremodo masochista), ma centra anche l'intento, non semplice, di rendere più realistiche le storie (chi avrebbe pensato che dietro lo specchio della regina di Biancaneve si nascondesse il cacciatore suo amante è che la celebre filastrocca non fosse altro che la parola d'ordine dei loro adulteri incontri?), tutte comunque asservite allo scopo superiore di far procedere la trama di base, quella che vede coinvolto in prima persona il principe stesso.
Per alcuni aspetti, e chi ha avuto il piacere di leggere l'opera se ne sarà ben accorto, Ludwig si rivela essere ben più gotico delle sue premmesse, ma anche molto più umoristico e scanzonato, abbandonando presto le tinte horror che caratterizzano il primo episodio di Biancaneve,al fine di garantire una lettura più scorrevole e leggermente meno tetra.
Se infatti l'incipit poteva spingere il lettore a pensare di trovarsi dinnanzi ad un ennesima copia carbone delle opere precedenti dell'autrice, il proseguire della storia scaccia via ogni ragionevole dubbio, divenendo sempre più apprezzabile ed originale, suscitando inoltre un gran desiderio di divorare i volumetti successivi.
Il tratto, poi, è persino migliore dell'acme di Angel Sanctuary, e le protagoniste, tutte bellissime, sono anche graficamente molto differenziate fra loro e dunque ben riconoscibili, una novità nel panorama dei personaggi della Yuki che per consuetudine peccano proprio nell'essere tutti affetti dalla malattia della somiglianza congenita.
Il difetto, invece, che si può trovare nell'opera a voler essere puntigliosi (e trascurando la pessima edizione, ma la colpa in questo caso è solo ed esclusivamente della casa editrice) risiede nella mancanza di un finale vero e proprio, e sopratutto nella caduta di stile dell'ultima fiaba, "La luce azzurra", che invece di portare ad uno sperato climax finale abbassa un po' i toni dell'opera nella sua interezza, rendendo complessivamente un lavoro da votazione ottima meritevole solo di un buon giudizio.
Ciò detto, la lettura è consigliatissima a chiunque sappia godere di una buona lettura, e sopratutto a chi voglia finalmente capire cosa è veramente in grado di fare la mitica Kaori Yuki.
Purtroppo, però, ella altro non era che un'astutissima arrampicatrice sociale con un torbido passato di abusi sessuali alle spalle; ed egli, il principe, altro non era che un povero sadico avvezzo all'omicidio ed incline alla necrofilia. Ecco, alla luce di quanto detto non vi è più da aspettarsi un lieto fine, non trovate?
Sconvolgimento. È con questo termine, poco più di cinque sillabe, che si potrebbero racchiudere le molteplice sfaccettature di un'opera così semplicemente complessa, così amabilmente odiosa e così credibilmente incredibile. Sembra difatti inequivocabile la volontà dell'autrice, la celeberrima Kaori Yuki, di provocare stupore nel lettore, di rafforzare le sue credenze per poi farle sprofondare, infrangendole in mille pezzi col semplice passare di qualche pagina.
Si pensi alla premessa: Proporre in chiave gotico-horrorifica le fiabe che sin da bambini ci venivano raccontate per coadiuvare i nostri sonni, per stimolare la nostra immaginazione, e per scacciare via i brutti pensieri e gli orrori che, invece, in questo manga sono costantemente rievocati, ribaditi e rappresentati con forza.
Sconvolgente è il protagonista Ludwig che, seppur di nobile sangue, fa dei propri comportamenti scorretti e meschini, dell'attitudine a maltrattare il prossimo e dell'egocentrismo imperante - rivelato anche delle scelte di abbigliamento tutt'altro che consone - un gran vanto; assurgendosi a grande ed infallibile anti-eroe nel disperato tentativo di nascondere le proprie, innegabili, buone qualità.
Tale contrasto di Ludwig con il modello di principe tradizionale, inoltre, non viene in alcun modo attutito dalle principesse e improbabili future spose, che di volta in volta lo circondano, dimostrandosi non meno, ma semmai ben più, controverse e psicologicamente deviate dello stesso protagonista.
Già perché nel procedere dei 4 volumi, inaspettatamente, il principe farà capolino in tutte le più celebri fiabe dei fratelli Grimm, accuratamente rivisitate dalla Yuki, aiutando (o forse danneggiando) la protagonista di turno.
La formula, che potrebbe sembrare ripetitiva (ogni favola si conclude nel giro di qualche capitolo con la ripartenza di Ludwig) in realtà funziona alla grande, in quanto non solo riesce a portare in scena un grande affresco della psicologia umana, seppur spesso esasperata (si pensi alla Cenerentola oltremodo masochista), ma centra anche l'intento, non semplice, di rendere più realistiche le storie (chi avrebbe pensato che dietro lo specchio della regina di Biancaneve si nascondesse il cacciatore suo amante è che la celebre filastrocca non fosse altro che la parola d'ordine dei loro adulteri incontri?), tutte comunque asservite allo scopo superiore di far procedere la trama di base, quella che vede coinvolto in prima persona il principe stesso.
Per alcuni aspetti, e chi ha avuto il piacere di leggere l'opera se ne sarà ben accorto, Ludwig si rivela essere ben più gotico delle sue premmesse, ma anche molto più umoristico e scanzonato, abbandonando presto le tinte horror che caratterizzano il primo episodio di Biancaneve,al fine di garantire una lettura più scorrevole e leggermente meno tetra.
Se infatti l'incipit poteva spingere il lettore a pensare di trovarsi dinnanzi ad un ennesima copia carbone delle opere precedenti dell'autrice, il proseguire della storia scaccia via ogni ragionevole dubbio, divenendo sempre più apprezzabile ed originale, suscitando inoltre un gran desiderio di divorare i volumetti successivi.
Il tratto, poi, è persino migliore dell'acme di Angel Sanctuary, e le protagoniste, tutte bellissime, sono anche graficamente molto differenziate fra loro e dunque ben riconoscibili, una novità nel panorama dei personaggi della Yuki che per consuetudine peccano proprio nell'essere tutti affetti dalla malattia della somiglianza congenita.
Il difetto, invece, che si può trovare nell'opera a voler essere puntigliosi (e trascurando la pessima edizione, ma la colpa in questo caso è solo ed esclusivamente della casa editrice) risiede nella mancanza di un finale vero e proprio, e sopratutto nella caduta di stile dell'ultima fiaba, "La luce azzurra", che invece di portare ad uno sperato climax finale abbassa un po' i toni dell'opera nella sua interezza, rendendo complessivamente un lavoro da votazione ottima meritevole solo di un buon giudizio.
Ciò detto, la lettura è consigliatissima a chiunque sappia godere di una buona lettura, e sopratutto a chi voglia finalmente capire cosa è veramente in grado di fare la mitica Kaori Yuki.
Ludwig è tuttora la mia prima esperienza di lettura di un manga di Kaori Yuki.
Il primo episodio intreccia la vicenda di Biancaneve con il vero protagonista del manga, il principe Ludwig, il quale "smaschererà" il cuore nero della ragazza col suo altrettanto nero gusto per la bellezza femminile. Fin qui carino, non eccessivamente originale ma nuovo per il mondo del fumetto.
Successivamente la storia si "stacca", seguendo Ludwig nella ricerca della sua principessa, ovviamente scivolando tra una fiaba e l'altra, mostrandone il vero aspetto e la loro crudeltà.
Finale insipido, ma almeno ti rimane la sensazione di aver letto un fumetto decisamente carino.
Funziona molto la caratterizzazione dei personaggi comprimari, che danno maggior spessore a un Ludwig che, mano a mano prosegue la ricerca, si assottiglia sempre di più, perdendo quasi del tutto le caratteristiche che l'hanno reso così intrigante nel primo fumetto.
L'interpretazione delle fiabe in chiave gotica funziona abbastanza bene, segue una lettura fedele ed alleggerita dell'originale, permettendo una facile lettura e comprensione della storia anche per chi queste fiabe non le avesse mai lette (cosa molto probabile visto il mercato giapponese).
Il disegno è molto curato, le tavole sono eleganti e pulite, molto belli i contrasti del nero sulle figure, che risultano dettagliate e ben caratterizzate anche nel vestiario, un deciso crossover tra vestiti barocchi e interpretazioni gotiche moderne.
L'edizione della Panini è terribile. Innanzitutto a partire dal prezzo, decisamente troppo alto per il volume in sé, stampato con la stessa qualità dei volumetti da €3,90. Per aprirli come si deve serve un corso di piegatura, e nonostante questo si corre incontro al rischio scollatura e all'annerimento delle mani, soprattutto nelle prime 2 letture del manga (ovviamente, se lo leggete una volta sola succede una volta sola). Oltretutto, le tavole ribaltate e la sgradevole sensazione di avere davanti delle tavole mal impaginate e "tagliate" guasta decisamente l'opera, e dulcis in fundo, le copertine segnate o rovinate dal nastro per pacchi hanno fatto la loro (s)porca figura.
Comprendo che Kaori Yuki non sia il prodotto più vendibile del catalogo Planet Manga, ma proporla ad una periodicità semestrale, ad un prezzo alto e ad un numero tale di copie da non permetterne il recupero risulta fastidioso per un lettore che vuole avvicinarsi a quest'autrice comprando le sue opere brevi.
Tenendo conto che l'ho comprato nel momento stesso in cui è uscito la prima volta, col rischio (avveratosi) di arrivare troppo tardi in fumetteria e dover aspettare l'uscita del volume successivo per avere un'altra copia del precedente.
Personalmente ho apprezzato molto la trama, carina e leggera, e la reinterpretazione dell'autrice (a cui mi piacerebbe chiedere se abbia mai letto le opere di Angela Carter o anche solo dei numeri di Fables). Il finale è deludente, ma non conoscendo le vicende editoriali del fumetto non so se sia voluto o no. Ritengo che non sia comunque un manga horror, non avendo nessuna delle caratteristiche che rientrano nel genere horror, al massimo ne ha preso in prestito un po di macchie di sangue e qualche donnina morta.
Ho trovato lo stile di disegno carino, ma alla lunga mi ha stancato, è abbastanza ripetitivo e restringe la caratterizzazione a poche categorie stilistiche. A volte i fondi risultano vuoti, ciò è probabilmente dovuto alla mano dell'assistente.
A fine lettura ho capito perché Kaori Yuki piace molto ai giorni nostri (e non è questo il posto adatto per disquisirne), ma personalmente il mio interesse non è andato oltre a un certo interesse visivo e gusto della trama, peccato.
Come voto do 7, anche se il volumetto in sé meriterebbe 5.
Il primo episodio intreccia la vicenda di Biancaneve con il vero protagonista del manga, il principe Ludwig, il quale "smaschererà" il cuore nero della ragazza col suo altrettanto nero gusto per la bellezza femminile. Fin qui carino, non eccessivamente originale ma nuovo per il mondo del fumetto.
Successivamente la storia si "stacca", seguendo Ludwig nella ricerca della sua principessa, ovviamente scivolando tra una fiaba e l'altra, mostrandone il vero aspetto e la loro crudeltà.
Finale insipido, ma almeno ti rimane la sensazione di aver letto un fumetto decisamente carino.
Funziona molto la caratterizzazione dei personaggi comprimari, che danno maggior spessore a un Ludwig che, mano a mano prosegue la ricerca, si assottiglia sempre di più, perdendo quasi del tutto le caratteristiche che l'hanno reso così intrigante nel primo fumetto.
L'interpretazione delle fiabe in chiave gotica funziona abbastanza bene, segue una lettura fedele ed alleggerita dell'originale, permettendo una facile lettura e comprensione della storia anche per chi queste fiabe non le avesse mai lette (cosa molto probabile visto il mercato giapponese).
Il disegno è molto curato, le tavole sono eleganti e pulite, molto belli i contrasti del nero sulle figure, che risultano dettagliate e ben caratterizzate anche nel vestiario, un deciso crossover tra vestiti barocchi e interpretazioni gotiche moderne.
L'edizione della Panini è terribile. Innanzitutto a partire dal prezzo, decisamente troppo alto per il volume in sé, stampato con la stessa qualità dei volumetti da €3,90. Per aprirli come si deve serve un corso di piegatura, e nonostante questo si corre incontro al rischio scollatura e all'annerimento delle mani, soprattutto nelle prime 2 letture del manga (ovviamente, se lo leggete una volta sola succede una volta sola). Oltretutto, le tavole ribaltate e la sgradevole sensazione di avere davanti delle tavole mal impaginate e "tagliate" guasta decisamente l'opera, e dulcis in fundo, le copertine segnate o rovinate dal nastro per pacchi hanno fatto la loro (s)porca figura.
Comprendo che Kaori Yuki non sia il prodotto più vendibile del catalogo Planet Manga, ma proporla ad una periodicità semestrale, ad un prezzo alto e ad un numero tale di copie da non permetterne il recupero risulta fastidioso per un lettore che vuole avvicinarsi a quest'autrice comprando le sue opere brevi.
Tenendo conto che l'ho comprato nel momento stesso in cui è uscito la prima volta, col rischio (avveratosi) di arrivare troppo tardi in fumetteria e dover aspettare l'uscita del volume successivo per avere un'altra copia del precedente.
Personalmente ho apprezzato molto la trama, carina e leggera, e la reinterpretazione dell'autrice (a cui mi piacerebbe chiedere se abbia mai letto le opere di Angela Carter o anche solo dei numeri di Fables). Il finale è deludente, ma non conoscendo le vicende editoriali del fumetto non so se sia voluto o no. Ritengo che non sia comunque un manga horror, non avendo nessuna delle caratteristiche che rientrano nel genere horror, al massimo ne ha preso in prestito un po di macchie di sangue e qualche donnina morta.
Ho trovato lo stile di disegno carino, ma alla lunga mi ha stancato, è abbastanza ripetitivo e restringe la caratterizzazione a poche categorie stilistiche. A volte i fondi risultano vuoti, ciò è probabilmente dovuto alla mano dell'assistente.
A fine lettura ho capito perché Kaori Yuki piace molto ai giorni nostri (e non è questo il posto adatto per disquisirne), ma personalmente il mio interesse non è andato oltre a un certo interesse visivo e gusto della trama, peccato.
Come voto do 7, anche se il volumetto in sé meriterebbe 5.
Ludwig, un principe alla ricerca, insieme al suo servitore, della fanciulla che dovrà sposare. Fino a qui niente di strano, ma le cose cambieranno presto prendendo pieghe imprevedibili. Ed è così che Kaori Yuki rapisce il lettore, facendolo stare sulle spine fino all'ultima pagina. Una storia dalle ambientazioni gotiche e dai personaggi fuori dal comune sia nel comportamento che nei vestiti: Ludwig è quello che più risalta con dei vestiti veramente unici, tipo la giacca leopardata con i calzoncini corti, delle unghie lunghissime e sempre perfettamente curate e le sue stupende scarpe, insomma un tipo piuttosto egocentrico. L'idea di "riscrivere" le favole dei fratelli Grimm è stata a mio avviso un'idea geniale, tutte sono collegate tra loro, modificate e riambientate, e nessuno di questi cambiamenti è forzato o fuori posto come a volte accade durante operazioni di riadattamento. Una mini serie imperdibile, commovente e grottesca che non vi farà di certo annoiare.
“C'era una volta uno splendido, egocentrico, sadico principe che viaggiava insieme al suo fedele, ingenuo ed inutile servo Wilhelm alla ricerca di una prosperosa principessa da sposare...”
Trovate che ci sia qualcosa di strano? Vi assicuro che questo è solo l'inizio.
Ludwig di Kaori Yuki non è solo la rivisitazione delle più famose fiabe dei fratelli Grimm, ma una storia intrigante ricca di misteri, complotti, colpi di scena, sangue, vicende dolorose, splendide fanciulle e anche un po' d'amore, il tutto condito da un numerose scene divertenti.
La trama è episodica e ogni volta ci si trova di fronte ad una nuova fiaba i cui elementi principali vengono sempre sfruttati efficacemente.
Le principesse sono tutte piene di sorprese e manie strane, e nonostante non godano di molto spazio (i racconti di cui sono protagoniste non durano più di tre capitoli) sono ben caratterizzate e sempre diverse l'una dall'altra.
Il disegno, come i fan di questa mangaka sanno bene, è curato nei minimi particolari e descrive al meglio l'atmosfera di questo manga.
Il principe Ludwig è un protagonista sempre all'altezza della situazione che conquista il lettore grazie al suo fascino e al caratteraccio che si ritrova. La sua gentilezza è qualcosa che emerge raramente, al contrario del profondo interesse che nutre per le belle donne e la sua lingua pungente. Nonostante l'apparenza si rivela piuttosto virile ed è interessante notare che per quanto possa essere particolare si ritrovi spesso ad essere il personaggio con più buon senso dell'intero manga!
Wilhelm è agli antipodi rispetto al suo padrone: è pauroso, timido e fin troppo buono, ma è sinceramente affezionato al principe e si impegna in tutto ciò che fa. È davvero difficile non prenderlo in simpatia!
A parte il finale un po' affrettato (che comunque lascia spazio a un possibile seguito) non riesco a trovare difetti a questo manga, a cui assegno il massimo dei voti.
Piccola nota per il primo capitolo: all'inizio era stato concepito come un episodio autoconclusivo, per cui si discosta dal resto del manga, quindi prima di decidere che Ludwig non fa per voi vi consiglio di leggere almeno i primi tre capitoli.
Trovate che ci sia qualcosa di strano? Vi assicuro che questo è solo l'inizio.
Ludwig di Kaori Yuki non è solo la rivisitazione delle più famose fiabe dei fratelli Grimm, ma una storia intrigante ricca di misteri, complotti, colpi di scena, sangue, vicende dolorose, splendide fanciulle e anche un po' d'amore, il tutto condito da un numerose scene divertenti.
La trama è episodica e ogni volta ci si trova di fronte ad una nuova fiaba i cui elementi principali vengono sempre sfruttati efficacemente.
Le principesse sono tutte piene di sorprese e manie strane, e nonostante non godano di molto spazio (i racconti di cui sono protagoniste non durano più di tre capitoli) sono ben caratterizzate e sempre diverse l'una dall'altra.
Il disegno, come i fan di questa mangaka sanno bene, è curato nei minimi particolari e descrive al meglio l'atmosfera di questo manga.
Il principe Ludwig è un protagonista sempre all'altezza della situazione che conquista il lettore grazie al suo fascino e al caratteraccio che si ritrova. La sua gentilezza è qualcosa che emerge raramente, al contrario del profondo interesse che nutre per le belle donne e la sua lingua pungente. Nonostante l'apparenza si rivela piuttosto virile ed è interessante notare che per quanto possa essere particolare si ritrovi spesso ad essere il personaggio con più buon senso dell'intero manga!
Wilhelm è agli antipodi rispetto al suo padrone: è pauroso, timido e fin troppo buono, ma è sinceramente affezionato al principe e si impegna in tutto ciò che fa. È davvero difficile non prenderlo in simpatia!
A parte il finale un po' affrettato (che comunque lascia spazio a un possibile seguito) non riesco a trovare difetti a questo manga, a cui assegno il massimo dei voti.
Piccola nota per il primo capitolo: all'inizio era stato concepito come un episodio autoconclusivo, per cui si discosta dal resto del manga, quindi prima di decidere che Ludwig non fa per voi vi consiglio di leggere almeno i primi tre capitoli.
Che meraviglia. Sarà banale, ma queste due parole riassumono perfettamente questi meravigliosi quattro volumetti di Kaori Yuki.
Immaginate di prendere un vecchio capolavoro del cinema e infarcirlo di personaggi moderni, esilaranti e vestiti con gusto discutibile. Qual è il risultato? Ovvio, un capolavoro postmodernista! E allora non si può far altro che consigliare a chiunque questa rivisitazione in chiave gotico-grottesca delle più celebri storie per bambini che, ricordiamolo, solo recenti adattamenti disneyani hanno reso tali. Senza di essi, le fiabe dei fratelli Grimm si presentano né più né meno che come un'opera della Yuki: inquietanti e oscure. Perché di questo si tratta, per chi non lo sapesse: il giovane e bellissimo principe Ludwig, impenitente donnaiolo con la passione per i seni abbondanti, viene spedito dal padre alla ricerca di una principessa da sposare, condizione imprescindibile per ereditare il regno, e si ritrova catapultato nel bel mezzo di riuscitissime rivisitazioni delle più note fiabe popolari. Al suo fianco, il fedelissimo servo Wilhelm, costretto a prendersi cura del principe e dei suoi capricci, e alle sue costole Cappuccetto Rosso, sexy e spietata serial killer nonché amica d'infanzia di Wilhelm.
Inutile spendere parole per le tavole, i disegni sono in un perfetto, bellissimo, affascinante stile Kaori Yuki, curatissime nei dettagli, oscure nelle atmosfere rese da un chiaroscuro d'effetto, di sicuro impatto per la bellezza dei volti, delle figure, degli sfondi, dei particolari. E parlando di particolari, gli abiti dei personaggi la fanno da padrone, a partire da quelli del protagonista, che l'autrice si diverte a conciare nei modi più improponibili e per questo azzeccatissimi (imperdibile la mise con pantaloncini di pelle e camicina leopardata), con tanto di lunghissime e curatissime unghie da far invidia alla più accorta delle fanciulle. Umorismo e toni da commedia, però, sono sempre pronti a lasciare il posto a quei picchi di macabro-gotico-grottesco cui la Yuki ha abituato i suoi lettori e a momenti di inattesa, toccante serietà.
Unica nota negativa, che mi impedisce di assegnare il massimo dei voti, è l'edizione Planet Manga. Non la peggiore in assoluto, ma la lettura all'occidentale, i balloons talvolta così vicini al margine interno da rendere difficoltosa la lettura e le pagine che finiranno per colorare di inchiostro le vostre mani (e in un'opera con toni così cupi anche da un punto di vista grafico, il danno sarà evidente) rappresentano di certo una piccola nota dolente. A parte questo, consiglio comunque a tutti la lettura di questo irriverente, riuscitissimo manga, ricordandovi ancora una volta di non aspettarvi il principe azzurro sul cavallo bianco, questo Ludwig non lo sarà mai. A meno che non abbiate un'abbondante taglia di reggiseno.
Immaginate di prendere un vecchio capolavoro del cinema e infarcirlo di personaggi moderni, esilaranti e vestiti con gusto discutibile. Qual è il risultato? Ovvio, un capolavoro postmodernista! E allora non si può far altro che consigliare a chiunque questa rivisitazione in chiave gotico-grottesca delle più celebri storie per bambini che, ricordiamolo, solo recenti adattamenti disneyani hanno reso tali. Senza di essi, le fiabe dei fratelli Grimm si presentano né più né meno che come un'opera della Yuki: inquietanti e oscure. Perché di questo si tratta, per chi non lo sapesse: il giovane e bellissimo principe Ludwig, impenitente donnaiolo con la passione per i seni abbondanti, viene spedito dal padre alla ricerca di una principessa da sposare, condizione imprescindibile per ereditare il regno, e si ritrova catapultato nel bel mezzo di riuscitissime rivisitazioni delle più note fiabe popolari. Al suo fianco, il fedelissimo servo Wilhelm, costretto a prendersi cura del principe e dei suoi capricci, e alle sue costole Cappuccetto Rosso, sexy e spietata serial killer nonché amica d'infanzia di Wilhelm.
Inutile spendere parole per le tavole, i disegni sono in un perfetto, bellissimo, affascinante stile Kaori Yuki, curatissime nei dettagli, oscure nelle atmosfere rese da un chiaroscuro d'effetto, di sicuro impatto per la bellezza dei volti, delle figure, degli sfondi, dei particolari. E parlando di particolari, gli abiti dei personaggi la fanno da padrone, a partire da quelli del protagonista, che l'autrice si diverte a conciare nei modi più improponibili e per questo azzeccatissimi (imperdibile la mise con pantaloncini di pelle e camicina leopardata), con tanto di lunghissime e curatissime unghie da far invidia alla più accorta delle fanciulle. Umorismo e toni da commedia, però, sono sempre pronti a lasciare il posto a quei picchi di macabro-gotico-grottesco cui la Yuki ha abituato i suoi lettori e a momenti di inattesa, toccante serietà.
Unica nota negativa, che mi impedisce di assegnare il massimo dei voti, è l'edizione Planet Manga. Non la peggiore in assoluto, ma la lettura all'occidentale, i balloons talvolta così vicini al margine interno da rendere difficoltosa la lettura e le pagine che finiranno per colorare di inchiostro le vostre mani (e in un'opera con toni così cupi anche da un punto di vista grafico, il danno sarà evidente) rappresentano di certo una piccola nota dolente. A parte questo, consiglio comunque a tutti la lettura di questo irriverente, riuscitissimo manga, ricordandovi ancora una volta di non aspettarvi il principe azzurro sul cavallo bianco, questo Ludwig non lo sarà mai. A meno che non abbiate un'abbondante taglia di reggiseno.
"Ludwig" è un lavoro molto particolare; può sembrare strano, ma leggendolo mi ha riportato alla mente un altro personaggio non vivente, Shrek. Avete capito bene, il grosso e rozzo orco verde. Vi starete chiedendo cosa hanno in comune un principe egocentrico, dandy, freddo e completamente folle con quell'enorme e adorabile palla di lardo color erba della DreamWorks... vi rispondo subito: la capacità di demolire, criticare, umanizzare e deridere il mondo perfetto e irreale delle fiabe, dove i principi sono tutti senza macchia e senza paura e le principesse delle stupende e purissime fanciulle. Mentre in Shrek si fa ricorso alla comicità classica, per Ludwig l'autrice sceglie come arma un'ironia macabra, molto efficace. E così cappuccetto rosso non è più una ingenua bambina, ma una assassina vendicativa, mentre Biancaneve nasconde un'indole tutt'altro che dolce. Tutti i personaggi di questo manga sono ben caratterizzati, cosa difficile da fare, soprattutto per quanto riguarda le varie fanciulle incontrate dal principe. Stupenda l'ambientazione gotica, magnificamente resa dalle tavole dettagliatissime e suggestive, ma pur sempre chiare e lineari, della famosa mangaka.
La storia è esilarante! Commovente, grottesca, divertente! Ludwig poi è davvero qualcosa di indescrivibile!
Lo consiglio davvero a tutti, amanti di favole e non... geniali Biancaneve, la Principessa del sale, Raperonzolo e il Principe Ranocchio; commoventi Hansel e Gretel e la Bella Addormenta.
L'unico problema è che il primo numero è quasi introvabile (o almeno nella mia citta).
Voto: un meritatissimo 10.
Lo consiglio davvero a tutti, amanti di favole e non... geniali Biancaneve, la Principessa del sale, Raperonzolo e il Principe Ranocchio; commoventi Hansel e Gretel e la Bella Addormenta.
L'unico problema è che il primo numero è quasi introvabile (o almeno nella mia citta).
Voto: un meritatissimo 10.
A parte le prime due storie (Biancaneve e Cappuccetto Rosso), che non mi sono piaciute, Ludwig è stata una lettura molto piacevole (a parte per Hansel e Gretel, poverini ç_ç) e divertente... Ho adorato in particolare Barbablu, Raperonzolo ed Il principe ranocchio.
Alcune parodie sono veramente geniali... E' interessante come l'autrice sia riuscita a utilizzare ogni sfumatura della favola in questione senza che la cosa risultasse forzata o fuori posto.
La storia della Principessa del Sale però mi ha lasciato qualche dubbio...
Alcune parodie sono veramente geniali... E' interessante come l'autrice sia riuscita a utilizzare ogni sfumatura della favola in questione senza che la cosa risultasse forzata o fuori posto.
La storia della Principessa del Sale però mi ha lasciato qualche dubbio...
C'era una volta in un lontano regno , un bellissimo principe egocentrico ed altezzoso, ma anche carismatico e affascinante. Per volontà del padre, insieme al servitore Wilhelm ,partì alla ricerca di una principessa che potesse diventare la sua degna sposa...
E così inizia il viaggio dello splendido principe che ci farà vedere sotto un altra luce le favole che tutti conoscono sin dall'infanzia.
Il primo volume, infatti, si apre con la storia di Biancaneve che non è più la dolce fanciulla che tutti abbiamo sempre conosciuto ma una perfida ragazza disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole; rispetto alle altre favole, questa è quella dai contenuti più forti e cupi mentre negli altri volumi la storia si fa decisamente più demenziale e divertentissima.
Lo stile è ovviamente quello inconfondibile della Kaori Yuki che affianca splendidi disegni (gli abiti che indossa il principe Ludwig sono meravigliosi! :) ) ad una storia divertente e decisamente al di fuori degli schemi.
Lo consiglio a tutti , sopratutto a chi ama le ambientazioni gotiche!
E così inizia il viaggio dello splendido principe che ci farà vedere sotto un altra luce le favole che tutti conoscono sin dall'infanzia.
Il primo volume, infatti, si apre con la storia di Biancaneve che non è più la dolce fanciulla che tutti abbiamo sempre conosciuto ma una perfida ragazza disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole; rispetto alle altre favole, questa è quella dai contenuti più forti e cupi mentre negli altri volumi la storia si fa decisamente più demenziale e divertentissima.
Lo stile è ovviamente quello inconfondibile della Kaori Yuki che affianca splendidi disegni (gli abiti che indossa il principe Ludwig sono meravigliosi! :) ) ad una storia divertente e decisamente al di fuori degli schemi.
Lo consiglio a tutti , sopratutto a chi ama le ambientazioni gotiche!