logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
whitestrider

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
SBAMM! A volte sbatti contro un manga per caso, senza volerlo, leggi il primo numero e ti impressiona a tal punto sin dalle prime pagine che vorresti leggerne subito il seguito!
Ecco, con Maken X mi è successo proprio questo, sono rimasto folgorato. Sapevo che era tratto da un videogame di un certo successo, uscito prima su Dreamcast con la visuale in prima persona e dopo un po' sulla PS2 con la visuale in terza persona, con un titolo leggermente diverso (Maken Shao). Il videogioco in questione non mi era parso un capolavoro, ma la visuale in prima persona lo rendeva particolare, rispetto ai vari FPS ed ai giochi in terza persona presenti sulle console dell'epoca. Ma il manga era tutta un'altra faccenda, il manga mi colpì diretto nello stomaco, presentandomi uno dei personaggi tagliato a metà da un nemico dopo poche pagine, ancora vivo dopo la cosa, ma soprattutto in grado di trattenere la perdita di sangue grazie alla sua forza di volontà, o, meglio, grazie alla forza della sua immaginazione!! Di fronte ad una scena del genere le reazioni possibili sono solo 2:
1) buttare via il manga mentre si esclama "WTF?!?"
2) continuare a leggere pensando "che figata!"
Inutile dire quale sia stata la mia reazione.
Ad ogni modo, il primo volume mi colpì a tal punto che continuai a leggere anche i successivi, senza sapere che, purtroppo, c'erano solo altri 2 volumi. Già, la serie è breve, troppo breve, ed il finale ne risente molto, ma come spiegano l'autrice e lo sceneggiatore alla fine del terzo volume il manga non ha avuto molto successo, e quindi si è dovuto provvedere a fornire almeno un finale vagamente decente. Probabilmente ci sarebbero voluti almeno altri 2 volumi per poter chiudere in maniera soddisfacente. Probabilmente lo stile di Q Hayashida ha scoraggiato molti lettori nipponici a proseguire la lettura, unito al fatto che il gioco di Maken X non ha proprio venduto tantissimo in patria (per non parlare dell'estero). Fortunatamente l'opera successiva dell'autrice, Dorohedoro, ha incontrato un maggiore successo (sempre di nicchia, ma ha comunque superato i 20 volumi).
In sintesi, se avete apprezzato Dorohedoro apprezzerete anche questa miniserie, se vi piacciono gli stili particolari pure.


 0
TheRolandDeschain

Volumi letti: 3/3 --- Voto 5
Gli esordi non sempre sono dolci.
Opera prima della creatrice dell'acclamatissimo "Dorohedoro", "Maken X" si presenta come la trasposizione fumettistica dell'omonimo videogame del 1999. Io non ho mai conosciuto questo videogame sebbene in giovane età sia stato un accanito gamer. Se il target per cui ha scritto la Hayashida è esclusivamente il pubblico nostalgico del videogioco consiglio caldamente la lettura, ma per gli ignoranti come me confesso che questa serie di soli tre numeri ha lasciato più dubbi e perplessità che altro. E dire che la lettura del fantastico "Dorohedoro" mi aveva fatto ben sperare.
La trama si dipana attraverso un lungo flashback della protagonista Kei Sagami, figlia di un ricercatore scientifico che tramite le sue ricerche è riuscito a isolare una entità racchiusa in una spada (Maken appunto) capace in teoria, molta teoria, di curare le ferite psichiche dei pazienti ma che in realtà assorbe e carpisce le immagini dei guerrieri che vengono sconfitti tramite essa.
La sorprendente ricerca viene notata da un manipolo di villains che in un'atmosfera puramente splatter rapisce il direttore Sagami e uccide la guardia del corpo di Kei, Fei. La protagonista riesce a scampare alla morte fondendosi volontariamente con la mitica spada Maken che tuttavia insidia la sua psiche, pronta a prendere il sopravvento sull'organismo umano. Kei partirà così alla ricerca del padre scomparso affrontando brevi, brevissime avventure horror/splatter in un mondo che capovolge qualsiasi regola della fisica classica.
Se l'autrice ha voluto estromettere dalla fruizione della serie tutti coloro che non hanno potuto/voluto giocare al videogame di riferimento potrei dire che ha centrato perfettamente il suo pseudo-obiettivo. Le scene di combattimento, così come le presunte scene rivelative/dialogiche sono totalmente confuse e male abbinate al disegno sporco della Hayashida che ha poi fatto la fortuna di Dorohedoro; il caos regna sovrano a tal punto da ricordare le caoticissime tavole di Kentaro Miura.
Il disegno non si discute per godimento estetico ma come già detto mal si abbina ad una trama poco lineare e in generale davvero poco comprensibile: le doti della Hayashida sono sì visibili tra le righe ma mai del tutto espresse.
Una delle poche note positive la buona edizione Planet Manga, quando gli albi con copertina costavano ancora 4 euro e non 6, 7, 9, 13 euri come ora.
Opera consigliata ai fanboy della Hayashida e ai nostalgici del titolo, da evitare per tutti gli altri.


 2
DaisukeKatashi

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
"Tutto ha avuto inizio quel giorno, in quel luogo. Anzi, chissà che non sia stato tutto preparato prima? Potrebbe risalire tutto alla mia nascita... o forse anche prima." - Kei Sagami

INTRODUZIONE
Maken X è un manga ideato dalla mangaka Q Hayashida (ebbene sì, è una donna), nota anche per l'altra sua opera Dorohedoro, anch'essa pubblicata dalla Planet Manga. Il manga trae direttamente spunto dal videogioco del 1999. Del gioco Dreamcast è stato creato un remake per la Playstation 2 nel 2001, "Maken Shao: Demon Sword". Ma tornando al manga, esso è stato pubblicato a partire dal 2000 su Kodansha ed è stato raccolto in un totale di tre volumi. In Italia è stato pubblicato dalla Planet Manga (Panini Comics).

TRAMA
All'interno dell'istituto diretto dal professor Sagami (padre di Kei), si stanno effettuando degli esperimenti per portare alla luce la spada Maken, detta anche "Deus Ex Machina". La spada ha il potere di assorbire le immagini psichiche/mentali delle persone e riesce ad impossessarsene. Durante questi esperimenti arrivano dei misteriosi guerrieri che distruggono il laboratorio e rapiscono il padre di Kei, il professor Sagami. Involontariamente la povera Kei entra in contatto con la spada e quindi con la "Deus Ex Machina". Riuscirà la povera Kei ad aver il sopravvento su Maken (che la obbliga ad uccidere), e sopratutto riuscirà a trarre in salvo il padre rapito da questi misteriosi individui?

CONSIDERAZIONI
Introduco le considerazioni dicendo subito che non mai giocato all'omonimo gioco. Ma parliamo del manga, disegnato divinamente da Q Hayashida che aggiunge all'opera quel tocco horror/splatter al tutto. Quindi dal punto di vista del tratto Maken X è invidiabile. Ma il problema maggiore del manga è la trama, sviluppata troppo sbrigativamente. Molti personaggi sono solo di passaggio e non sono ben caratterizzati. L'idea base della storia non è male, ma è mal sviluppata. Il primo volume è a mio avviso il migliore, fa da introduzione all'opera e ci riesce al meglio, se solamente avessero deciso di fare più volumi, decidendo di sviluppare meglio la storia, forse il manga sarebbe riuscito meglio. Comunque il manga è molto buono e lo consiglio a tutti i fan di Q Hayashida, del cyberpunk e dello splatter. Il manga come detto prima non è un capolavoro, ma credo che un 8-- se lo meriti. Arrotondo a 8, anche se con qualche dubbio.


 0
Doll_in_the_Hell

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
"Maken X" è una miniserie shounen, composta da 3 volumi, del famoso Q "DOROHEDORO" Hayashida, edito in Italia nel 2000 dalla Planet Manga. Il vero nome dell'opera è Maken X Another.
Maken X rientra anche nella classificazione "pubblico adulto" (data però solo al volume 2 dell'opera) per le scene a volte cruente od estreme che si possono trovare lungo la lettura. Questa serie prende vita intono alla fine degli anni '90 per realizzare su carta la storia base del fortunato Maken X per ps2 (a cui poi seguirà anche Maken Shao: Demon Sword sempre per la stessa piattaforma).
A questa serie hanno partecipato più autori dal grande talento, vediamo Hayashida come disegnatore principale, Kazuma Kaneko come monster designer e disegnatore degli stessi, e Yasuharu Okada produttore di Maken X (il gioco).
Il fatto che questa serie nasca da un videogioco ha però anche i suoi svantaggi: la storia è abbastanza intricata e particolare per rinchiuderla in 3 tankbon e infatti ne è venuto fuori un lavoro un po' troppo frettoloso e in alcuni punti poco chiaro.

La storia è più o meno questa: Kei Sagami, unica figlia dello scienziato Hiromitsu Sagami, vive la sua vita fra la scuola, il suo amico Kuo e il laboratorio di suo padre. Lo scienziato sta sviluppando un progetto ambizioso e pericoloso: progettare una spada dalle potenzialità particolari, che ha lo scopo di entrare in contatto con le persone e distruggerne le immagini mentali che rendono la gente folle. Purtroppo però Maken, nome della spada, non è solo quello che sembra, ma si rivelerà un potere grandioso: la spada infatti collegandosi agli altri ne ruba ricordi, emozioni, sentimenti e il sapere, distruggendo chi la impugna e rinforzandosi a sua volta. Kei, pur sapendo questo, quando si trova costretta a combattere per salvare suoi padre dai rapitori decide di impugnare Maken, e si scopre che la ragazza è l'unico essere umano che non subisce la manipolazione mentale e che entra in contatto con l'anima di Maken senza apparentemente subire danni. Visto però il riuscito rapimento del padre, che porterà alla morte pure il maestro di Kei, la ragazza decide di inseguire i rapitori verso Honk Kong, sicura della meta dato che Maken ha assorbito ricordi ed emozioni del generale Andrey, killer che comandava il rapimento di Hiromitsu.
Da qui inizia una tragica storia, fatta di sangue, violenza, paura, incognite sempre più oscure e caratterizzata continuamente da ambienti claustrofobici e personaggi particolarissimi (come, vi giuro, non ne vedrete mai, a meno che non prenderete in mano ancora qualcosa di Hayashida).

Parlando un po' dei disegni, Maken X è un'opera che poggia proprio sull'impatto visivo delle tavole: immagini crude, primi piani insanguinati, mostri orribili, scene di morte e volti che si possono quasi sentire urlare (date un occhio alle ultime due pagine del capitolo Resistenza, volume 3). Il fatto che poi Kei abbia anche una personalità sua propria e una a parte quando combatte con Maken dà già ottimi spunti di riflessione: Okada e tutto il suo team volevano creare un nuovo Dottor Jekyll e Signor Hyde? Ci mostrano Kei buona e tranquilla nella sua vita di sempre ma demoniaca e distruttiva appena riceve il potere, portando alla luce la personalità disturbata di quella che all'apparenza è una normale adolescente. Perché dico disturbata? Semplicemente perché pare non provare nulla ogni volta che si trova la morte addosso, o comunque vede morire le persone a lei care, e questo di normale non ha nulla. Di Kei si potrebbe parlare moltissimo, sia nell'aspetto grafico (io la trovo meravigliosa sia da Jekyll che da Hyde) che in quello caratteriale, ma comunque vale la pena leggere questo manga con molta attenzione per riuscire a comprendere un po' tutti i personaggi presenti nell'opera, Maken per primo.

Ultima cosa a cui ci tengo di dare delucidazioni è il formato dell'opera: essendo apparsa nella collana Manga 2000 (che ai suoi tempi - ben 10 anni fa - era molto innovativa) aveva un prezzo un pochino alto, che però per noi ora è il normale. L'edizione è curata abbastanza bene direi: la sovracopertina a colori è molto bella, il formato è abbastanza grande e i vari volumi contengono tavole in più, interviste agli autori e descrizioni abbastanza dettagliate dei personaggi. La cosa buffa è, come dicevo all'inizio, il fatto che solo il 2° volume sia vietato ad un pubblico di minori: io personalmente o riservavo tutto il fumetto ad un pubblico adulto o niente.

Ultimo aspetto: il manga non è facilmente reperibile, vista anche l'epoca di pubblicazione e il target ce ne sono poche copie in giro, ma comunque magari usato o in qualche fiera si potrebbe trovare. Io l'avevo preso per leggere qualcosa di Hayashida, se mai in futuro inizierò Dorohedoro, e devo dire che comunque non mi è affatto dispiaciuto. Lo consiglio quindi ad un pubblico adulto, che cerca qualcosa di veramente impegnativo da leggere e di particolarissimo sia sotto l'aspetto grafico che sotto quello della vicenda.


 0
pluto

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
In attesa di iniziare la lettura di Dorohedoro, ho deciso di procurarmi questa precedente serie sempre dello stesso autore, Q Hayashida. Brevemente, la storia racconta del progetto del professor Sagami di dare vita a Maken, che dovrebbe avere il potere di estirpare le immagini, fonti di malattie mentali, dalle persone con cui viene a contatto. Prima che Maken possa venire attivato, dei killer irrompono nel laboratorio e Kei Sagami, figlia del professore, impugna la spada e si connette mentalmente con lui senza che però questi riesca ad appropriarsi delle sue immagini. La storia prosegue con ritmi sempre molto rapidi e misteri al riguardo del passato della protagonista, ed è continuamente contornata dai molteplici personaggi estremamente “stravaganti”.

Devo dire che la fantasia di Q Hayashida, con la collaborazione di Kazuma Kaneko, character e monster designer, è veramente strepitosa ed in alcuni casi, come ad esempio gli uomini lampadina, estremamente interessante ed unica. Anche gli stessi personaggi presenti come compagni di Kei sono molto originali e ben strutturati, è veramente un peccato che il tutto si risolva in tre soli volumi, sicuramente avrebbero potuto avere una maggiore caratterizzazione se ci fossero stati almeno ancora 3-4 volumi. Consiglio vivamente la lettura a tutti gli amanti del genere fantascientifico/surreale, che in alcuni passaggi può anche ricordare Nihei (meno claustrofobico), ma anche agli amanti dell’azione, di questa prima avventura di Q Hayashida che getta sicuramente le basi per il successivo lavoro dell’autore. Come votazione darei un 8,5 ma non essendo possibile, regalo un mezzo voto per l’originalità dei personaggi.