Il 18 luglio 2019 è un giorno che rimarrà per sempre impresso in modo indelebile nella mente di tutti noi. L'incendio doloso alla Kyoto Animation ha scosso e unito tutti noi appassionati.
Era stato rivelato fin da subito che l'obiettivo di Shinji Aoba, unico indiziato dell'incendio doloso, era quello di "mietere più vittime possibili", e così è accaduto purtroppo, avendo determinato la morte di trentasei persone e il ferimento di altre trentatré.
Proprio mentre veniva posto sotto custodia preliminare, il giorno della tragedia, Aoba aveva urlato il motivo della sua folle rabbia, che sarebbe stato quello di ritenere Kyoto Animation responsabile di avergli sottratto una sua personale idea di sceneggiatura ed averla utilizzata in una delle sue celeberrime serie animate senza citarlo tra i credits né riconoscendogliene i diritti a livello monetario.
Aoba infatti, pur non essendo sceneggiatore di professione, aveva sottoposto un proprio manoscritto allo studio d'animazione in occasione del concorso che quest'ultima teneva periodicamente per scovare nuovi talenti e affascinanti storie da trasporre. KyoAni aveva indubbiamente confermato di aver ricevuto tale manoscritto, ma aveva soggiunto che lo stesso non aveva superato che il primo turno di selezione, e che la trama non serbava somiglianze con alcun'altra opera della casa d'animazione di Kyoto.
In questi giorni è in corso il processo e al settimo giorno sono emerse delle nuove informazioni sulle motivazioni del sospettato.
Il 19 settembre, infatti, presso la corte distrettuale di Kyoto, il 45enne Shinji Aoba, detenuto dalla polizia vicino allo Studio 1, ha raccontato dei suoi sentimenti durante la tragica giornata ed è stato interrogato dall'accusa per avere maggiori dettagli sulla questione della light novel di cui, a suo parere, la Kyoto Animation ne ha rubato le idee.
Al momento dell'attacco, Aoba ha affermato di ritenere che "alla Kyoto Animation fossero tutti ugualmente colpevoli di aver rubato" idee dalla sua novel, secondo il resoconto del tribunale di The Sankei News. L'accusa ha chiesto maggiori spiegazioni ad Aoba e l’imputato ha detto di essere stato emotivamente colpito dall'anime La malinconia di Haruhi Suzumiya, andato in onda nel 2009.
Ha anche aggiunto che ci aveva trovato "qualcosa di interessante quanto i giochi su Internet da cui ero dipendente". Dopo la fine dell'anime, Aoba ha acquistato le 10 light novel pubblicate all'epoca e le ha lette tutte in due giorni. Fu allora che pensò di poter inventare una sua serie di light novel. Secondo quanto detto da Aoba, ha imitato lo stile di scrittura e la visione del mondo delle light novel di Haruhi Suzumiya e ha inserito il tutto nel suo lavoro, "Realistic Weapon", partecipando al Kyoto Animation Award, ma senza avere successo.
Alla domanda sulle motivazioni a suo parere del rifiuto, Aoba ha affermato che una "persona chiamata numero 2" ha manipolato le motivazioni circa il rifiuto della sua novel, secondo il rapporto della NHK dal tribunale.
L'accusa ha insistito su come avesse avuto queste informazioni, e Aoba ha affermato che la persona era "coinvolta dietro le quinte" e sapeva che la sua novel non avrebbe avuto successo a causa di questa "persona 2" ed era "scioccato dal fatto che non ci fosse nulla che potesse fare al riguardo".
L'accusa ha anche chiesto ad Aoba di entrare più nel dettaglio nella sua dichiarazione il primo giorno di udienze, dove ha affermato: “Non c'è dubbio che ho fatto quello che ho fatto. A quel tempo, pensavo di non avere altra scelta che farlo. Non pensavo che sarebbero morte così tante persone. Sono andato troppo oltre". Aoba ha spiegato che "è andato troppo oltre" "dandosi fuoco" e l'ha fatta sembrare una "missione suicida". Ha continuato dicendo: "Onestamente sento in questo momento di essere andato troppo oltre per una sola novel", secondo The Sankei News.
Nelle udienze del primo giorno, il 5 settembre, Aoba ha ammesso le accuse di omicidio, tentato omicidio, incendio doloso, scasso e violazione della legge sul controllo delle armi da fuoco e bianche. Tuttavia, i suoi avvocati hanno smentito e chiesto una riduzione della pena perché lui era “mentalmente incapace di distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male”.
Yasushi Tsutsumi, vice procuratore capo dell'ufficio della procura distrettuale di Kyoto, ha affermato che l'obiettivo del pubblico ministero è "dimostrare, durante i prossimi giorni di processo, che l'imputato è pienamente responsabile". Il processo si concluderà il 25 gennaio 2024.
L'attacco doloso alla Kyoto Animation ha causato la morte di 36 dipendenti, tra cui il regista di La malinconia di Haruhi Suzumiya, Yasuhiro Takemoto, l'animatore Yoshiji Kigami, la regista generale delle animazioni del franchise Free!, Futoshi Nishiya, la character designer dei personaggi di Sound! Euphonium, Shoko Ikeda, e molti altri.
Fonte consultata:
Crunchyroll
Era stato rivelato fin da subito che l'obiettivo di Shinji Aoba, unico indiziato dell'incendio doloso, era quello di "mietere più vittime possibili", e così è accaduto purtroppo, avendo determinato la morte di trentasei persone e il ferimento di altre trentatré.
Proprio mentre veniva posto sotto custodia preliminare, il giorno della tragedia, Aoba aveva urlato il motivo della sua folle rabbia, che sarebbe stato quello di ritenere Kyoto Animation responsabile di avergli sottratto una sua personale idea di sceneggiatura ed averla utilizzata in una delle sue celeberrime serie animate senza citarlo tra i credits né riconoscendogliene i diritti a livello monetario.
Aoba infatti, pur non essendo sceneggiatore di professione, aveva sottoposto un proprio manoscritto allo studio d'animazione in occasione del concorso che quest'ultima teneva periodicamente per scovare nuovi talenti e affascinanti storie da trasporre. KyoAni aveva indubbiamente confermato di aver ricevuto tale manoscritto, ma aveva soggiunto che lo stesso non aveva superato che il primo turno di selezione, e che la trama non serbava somiglianze con alcun'altra opera della casa d'animazione di Kyoto.
In questi giorni è in corso il processo e al settimo giorno sono emerse delle nuove informazioni sulle motivazioni del sospettato.
Il 19 settembre, infatti, presso la corte distrettuale di Kyoto, il 45enne Shinji Aoba, detenuto dalla polizia vicino allo Studio 1, ha raccontato dei suoi sentimenti durante la tragica giornata ed è stato interrogato dall'accusa per avere maggiori dettagli sulla questione della light novel di cui, a suo parere, la Kyoto Animation ne ha rubato le idee.
Al momento dell'attacco, Aoba ha affermato di ritenere che "alla Kyoto Animation fossero tutti ugualmente colpevoli di aver rubato" idee dalla sua novel, secondo il resoconto del tribunale di The Sankei News. L'accusa ha chiesto maggiori spiegazioni ad Aoba e l’imputato ha detto di essere stato emotivamente colpito dall'anime La malinconia di Haruhi Suzumiya, andato in onda nel 2009.
Ha anche aggiunto che ci aveva trovato "qualcosa di interessante quanto i giochi su Internet da cui ero dipendente". Dopo la fine dell'anime, Aoba ha acquistato le 10 light novel pubblicate all'epoca e le ha lette tutte in due giorni. Fu allora che pensò di poter inventare una sua serie di light novel. Secondo quanto detto da Aoba, ha imitato lo stile di scrittura e la visione del mondo delle light novel di Haruhi Suzumiya e ha inserito il tutto nel suo lavoro, "Realistic Weapon", partecipando al Kyoto Animation Award, ma senza avere successo.
Alla domanda sulle motivazioni a suo parere del rifiuto, Aoba ha affermato che una "persona chiamata numero 2" ha manipolato le motivazioni circa il rifiuto della sua novel, secondo il rapporto della NHK dal tribunale.
L'accusa ha insistito su come avesse avuto queste informazioni, e Aoba ha affermato che la persona era "coinvolta dietro le quinte" e sapeva che la sua novel non avrebbe avuto successo a causa di questa "persona 2" ed era "scioccato dal fatto che non ci fosse nulla che potesse fare al riguardo".
L'accusa ha anche chiesto ad Aoba di entrare più nel dettaglio nella sua dichiarazione il primo giorno di udienze, dove ha affermato: “Non c'è dubbio che ho fatto quello che ho fatto. A quel tempo, pensavo di non avere altra scelta che farlo. Non pensavo che sarebbero morte così tante persone. Sono andato troppo oltre". Aoba ha spiegato che "è andato troppo oltre" "dandosi fuoco" e l'ha fatta sembrare una "missione suicida". Ha continuato dicendo: "Onestamente sento in questo momento di essere andato troppo oltre per una sola novel", secondo The Sankei News.
Nelle udienze del primo giorno, il 5 settembre, Aoba ha ammesso le accuse di omicidio, tentato omicidio, incendio doloso, scasso e violazione della legge sul controllo delle armi da fuoco e bianche. Tuttavia, i suoi avvocati hanno smentito e chiesto una riduzione della pena perché lui era “mentalmente incapace di distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male”.
Yasushi Tsutsumi, vice procuratore capo dell'ufficio della procura distrettuale di Kyoto, ha affermato che l'obiettivo del pubblico ministero è "dimostrare, durante i prossimi giorni di processo, che l'imputato è pienamente responsabile". Il processo si concluderà il 25 gennaio 2024.
L'attacco doloso alla Kyoto Animation ha causato la morte di 36 dipendenti, tra cui il regista di La malinconia di Haruhi Suzumiya, Yasuhiro Takemoto, l'animatore Yoshiji Kigami, la regista generale delle animazioni del franchise Free!, Futoshi Nishiya, la character designer dei personaggi di Sound! Euphonium, Shoko Ikeda, e molti altri.
Fonte consultata:
Crunchyroll
giusto un pizzichino.
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dà pure l'impressione che non sia affatto pentito e gli dispiaccia solo di essere rimasto anche lui vittima del suo attentato.
E' l' unica via penso per evitare la pena di morte
Non solo per questo ... maledetto mio dubbio ...
...sano ...mi pare ... non lo sia del tutto ... dopo quello che ha fatto...
Che abbia le rotelle fuori posto è fuori discussione, bisogna stabilire solo se queste sue turbe ne hanno inficiato il giudizio, insomma si deve stabilire se nel momento in cui ha commesso il crimine fosse consapevole di ciò
Per quanto mi riguarda va eliminato dalla faccia della terra per evitare anche la più lontana possibilità che possa ripetere la stessa follia in futuro, a prescindere dall'ambito. D'altronde a causa sua sono morte 36 persone innocenti e che non c'entravano nulla con la sua paranoia del "furto di idee", e anche se fosse non può essere presa come attenuante, ma neanche lontanamente.
A me fa pena e non credo fosse consapevole che avrebbe fatto morire tante persone.
Insomma, ho seguito sin dall'inizio la vicenda, e mentre tutti erano presi dal folle gesto di questo pazzo , giustamente, io ero colpito da altro ...
Pensa che ho quasi litigato nel mio ambiente lavorativo, eppure hanno girato girato girato ma non mi hanno mai risposto. Ho notato anche che nessuno, anche qui, ha mai fatto caso ad una cosa nei post che riguardavano sta tragedia.
Nei video che mostravano il palazzo bruciato, non avete notato nulla?
Il discorso è lungo ma sarò breve: in Giappone le costruzioni di migliaia di palazzi e uffici fa schifo. Da arresto sia archittetti che chi dà i permessi. Motivo? Niente sicurezza. Il palazzo della Kyoto Animation non aveva uscite di sicurezza, né scale antincendio. Una vergogna. E sapete quanti palazzi sono così?! Tantissimi, eppure sembra non freghi a nessuno! Si sarebbero potuti salvare tutti!
In quel processo, dovrebbero esserci anche altri, oltre al folle. E l'aver raso al suolo il palazzo in fretta e furia mi ha fatto imbestialire!
Ora, se mi sbaglio, qualcuno me lo dica, così mi tolgo dalla testa sta cosa ...
Questo l'avevo dedotto anche io, bisogna vedere se per il piano urbanistico giapponese, e sopratutto le loro leggi sia "normale" avere quegli edifici e quella densità di costruzioni in quel pezzo di terra.
Di perizie gliene hanno già fatte due, possibile che in questo senso non ci sia ancora un giudizio definitivo? Mi sembra assurdo tutto questo procrastinare e rianalizzare. Quanto bisogna aspettare ancora?
Parlando dell'edificio è stato chiaro fin dall'inizio che ci fossero state delle falle nelle norme di sicurezza, cosa che purtroppo ha reso questa storia ancora più tragica. In ogni caso per me ognuno dovrebbe pagare il prezzo che merita, in base al peso delle sue responsabilità.
Discorso opinabile per quanto sensato, mi spiego: ci sta che magari l'edificio non fosse a norma però noi non sappiamo le dinamiche con le quali il tizio ha dato fuoco allo stabile. Oltretutto la questione riguarda una persona che è entrata nell'edificio con il chiarissimo obiettivo di uccidere quante più persone possibile, e lo ha ammesso lui stesso in passato. Pertanto non parliamo tanto di un'incendio incidentale, una presa difettosa o simili, ma di un individuo che è entrato e ha dato fuoco a persone e cose volontariamente... quindi abbi pazienza ma pena un paio di palle... cioè era talmente inconsapevole che si è preparato tutto l'occorrente, è andato sul luogo e gli ha dato fuoco... sisi proprio inconsapevole, era andato là per fare un falò amichevole... non capisco se sei serio o scherzi.
Con un edifico a norma sarebbero potute essere di meno le vittime? Forse, non lo sapremo mai, difatti però la causa scatenante di tutto è stato questo individuo ed è il primo che va condannato. Poi sicuramente ci sarebbero da vedere anche le variabili di contorno, le varie responsabilità, ma almeno secondo me le cose si fanno con ordine.
Nel momento in cui uccidi chi ha ucciso, uno si macchia dello stesso peccato.
Ergastolo. E poi, ridotto in quella maniera, forse la morte per lui sarà una liberazione.
Per, forse, la prima volta condivido il pensiero di Goonie.
Spero anche io un ergastolo per le sue colpe
Lui parla dei dipendenti come "equamente colpevoli".
Però da quel che è scritto qui sembrava lui quello desideroso (dove "desideroso" è probabilmente un eufemismo) che qualcosa non creato dalle sue mani gli appartenesse.
Vediamo se gli danno la pena di morte prima di decidere chi è l'estremista
Concordo su tutto... è chiaro che non sia mentalmente a posto, ma lo è altrettanto che non è stato un gesto impulsivo dettato dal momento, ma qualcosa di ben programmato.
Detto questo può essereci un'attenuante sul discorso legale giapponese dove vige la pena di morte, ma che sia in un carcere o in un istituto di cura, spero sia abbastanza chiaro che non dovrebbe poter uscire mai.
Da com'è scritto qui sembra che stia parlando di due persone diverse, mentre su Crunchyroll si sta riferendo alla stessa.
Spero che si esprima meglio sulla questione, lui merita sicuramente l'ergastolo o la pena di morte e qui non ci piove, ma se effettivamente qualcuno stava falsando i risultati del concorso è giusto che venga punito (ovviamente in maniera molto minore) anch'esso.
Tralasciando ciò, spero che vi siano ancora indagini per capire se effettivamente la storia dell'opera rubata sia vera o meno.
Non per cattiveria ma non è cosa nuova che vi siano "rigiri strani" nelle aziende.
Non voglio essere completamente in disaccordo con queste informazioni, però almeno un minimo di rispetto invece di essere fuori luogo, senza contare sulle informazioni della questione scorie... Le hanno buttate in mare perché effettivamente non sono nulla di pericoloso (non mi ricordo quale figura pubblica ha addirittura bevuto l'acqua per provare la tesi...).
E' la tua opinione, per quanto mi riguarda invece determinati individui devono scomparire dalla faccia della terra, perché anche con l'ergastolo c'è una vaga possibilità che possano scamparla in qualche modo e dopo tutto il male fatto francamente è per me inammissibile.
Per lui la morte sarebbe una liberazione? Ah boh, sicuramente è una liberazione per il mondo da uno psicopatico che ha ammazzato 36 persone e avrebbe potuto (e voluto) ucciderne altre se possibile. Che poi "ridotto a quella maniera" pare quasi che vogliamo farlo santo oh... è il minimo per quanto mi riguarda, l'ideale sarebbe stato uno scenario in cui ci fosse crepato da solo piuttosto che 36 innocenti.
Certo, è la mia opinione, come tu hai espresso la tua.
Mai detto questo. Comunque no, non lo meritavano.
Ma 1 - verrebbe alla luce un dettaglio non di poco conto.
2 - anche se non giustificabile il gesto estremo diverrebbe comprensibile.
Mi spiego meglio.
Passi anni a lavorare ad un tuo progetto e poi sul più bello ti viene rubato. Ovvio che una reazione ci stia.
Sempre se sia vero quanto dica e non frutto della mente squilibrata e complottista quale pare essere quella dell'imputato
Ma diciamoci la verità, un individuo del genere secondo te andrebbe riabilitato? Una persona che per una ragione assurda ammazza 36 persone (e voleva fare anche di più) secondo te può essere riabilitato, rimesso in circolazione come se nulla fosse? Per cortesia queste sono idee fuorvianti lontane anni luce dalla cruda realtà. Che poi, più colpevole di cosi è impossibile e non basterebbero tutte le attenuanti del mondo a giustificarlo.
Ci vorrebbe anche in Italia, invece ci teniamo ogni tipo di simili.... Chi uccide (o stupra), merita la pena di morte.
Punto.
Dato che il mondo non è fortunatamente bianco e nero, e quindi ci sono molteplici opzioni a disposizione, esiste anche l'opzione "non è possibile riabilitarlo in quanto soffre di una malattia mentale che lo rende incapace di intendere e di volere/rendersi conto di cosa ha fatto. Ed è al tempo stesso anche un pericolo per gli altri, quindi va internato in una struttura attrezzata a trattare casi di questo genere" (aka ospedali psichiatrici e simili, dove possono aiutarlo e renderlo inoffensivo per gli altri)
Ora non voglio dire che nessuno debba venire scagionato per malattia mentale, quando è chiaramente diagnosticabile e/o ci sono diagnosi pregresse è un conto, ma se una persona che sembra operare in modo normale mi vuole passare per mentalmente infermo una volta che è già in tribunale, la probabilità che stia solo cercando di alleggerirsi la pena è un po’ troppo alta per il beneficio del dubbio a mio parere.
Ciò che tu nomini "malattia mentale" è nient'altro che un escamotage giudiziario abusato all'inverosimile in tutto il mondo per salvarsi da ergastoli o pene di morte. Il soggetto in questione è stato tutto fuorché un individuo incapace di intendere e volere visto l'iter delle sue azione e relative conseguenze che ha confermato più volte in aula. Anzi a giudicare dalle parole mi è sembrato fin troppo lucido, laddove un'eventuale turbe mentale dovrebbe mostrarsi in più forme e situazioni.
L'ho già detto precedentemente ma lo ripeto, una persona che ha la freddezza mentale di prepararsi ed equipaggiarsi per dare fuoco ad un edificio con dentro delle persone col chiaro obiettivo di ucciderne quanti più possibile (lui stesso lo ha dichiarato più volte) per me non è un individuo che si possa a "aiutare" o rendere inoffensivo. Mettiamola cosi, se questa persona fosse internata e poi giudicata "sana/guarita" e di conseguenza anche rilasciata TU ci vivresti vicino? Saresti tranquillo nel sapere che un individuo del genere è in libertà dopo quello che ha fatto? Ragionaci.
E' troppo facile dire "Sono andato troppo oltre" dopo aver organizzato un piano cosi chiaro e tra l'altro contraddicendosi con le parole dette prima, è ovvio che la quasi totalità delle affermazioni che gli escono da bocca sono montate dall'avvocato (povero lui) che gli è stato affibbiato al fine di ridurre al minimo i danni legali, fine.
Tutto il resto sono moralismi e ragionamenti fatti a freddo e con facilità semplicemente perché non ci si trova dentro una situazione del genere, non si è un familiare o un collega della struttura attaccata e non si è comunque legati SERIAMENTE alla vicenda che malauguratamente si è svolta nel 2019.
Vero. Non sono dentro la situazione. Non posso sapere cosa proverei se io fossi coinvolto. Ma mi conosco. E dopo la rabbia, ragionerei con più calma possibile, sforzandomi come mai nella vita, affinché io stesso non commettessi l'errore di diventare come lui. Ma io la morte non la auguro a nessuno, né la voglio né la desidero per lui. Mi hanno insegnato così. E mi trovo bene. Altro che moralismi.
Se poi tu lo vuoi morto, stai tranquillo che per il 99 % lo sarà. Ho visto altre situazioni qui in Giappone e quella fine farà.
P.s. Non pensavo che ci fossero tanti fautori della pena di morte in Italia ...
Mi pare che siamo sullo stesso livello, questo individuo, ha pianificato attentamente la strage, e cercando anche di fuggire per farla franca, cosa che non gli e' riuscita perche on era eattamente una volpe, quindi sapeva che stava eseguiendo un crimine, , e che poteva essere punito per questo
Io non auguro la pena di morte con leggerezza, sia chiaro. Il punto è che nel mondo sono troppe le ingiustizie che rimangono impunite e lasciano scorrazzare criminali in giro come se nulla fosse stato o che vengono condannati con pene del tutto non conformi ai loro crimini, se ne sentono quasi tutti i giorni e l'Italia non è di certo esente da tale status.
Il tuo modo di pensare è lodevole ma tu stai ancora ragionando come estraneo ai fatti e né io né tu sappiamo come reagiresti REALMENTE in una situazione simile, cosa che non ti auguro minimamente s'intende. Mi è capitato di vedere persone che non avrebbero calpestato neanche l'erba pur di non schiacciare delle formiche diventare delle vere e proprie belve quando vedevano un proprio caro ferito o anche solo offeso.
Purtroppo molti individui sulla faccia della Terra fanno ciò che fanno perché si trovano in ambiti/luoghi nei quali nessuno li tocca o comunque nessuno li punisce. L'omicidio, plurimo, volontario e per di più ingiustificato per me è l'ultima goccia e va punito in maniera decisiva. Qui non parliamo di un padre che si è voluto far giustizia perché il figlio è rimasto ucciso da un maniaco o di un ladro che ha rapinato un negozio perché non poteva sfamare la propria famiglia... Aoba ha ucciso perché SECONDO LUI gli avevano rubato l'idea di una light novel, ed ha ucciso non coloro che sarebbero potuti essere responsabili di questo fantomatico furto, ma 36 persone che non c'entravano na mazza.
La giustizia è una sola per quanto mi riguarda e si paga per i crimini commessi con pene equivalenti, fine.
La giustizia è fallace. Sai quanti presunti criminali si sono fatti una vita dentro per poi risultare innocenti? Sai quanti condannati a morte e uccisi, per poi rivelarsi innocenti?
Sarà che da ragazzo avevo visto diversi docu sull'argomento che mi avevano scosso, letture e film hanno completato la mia formazione e opinione sull'argomento. La tua idea è chiara. E credo anche la mia.
Sei in errore, non è la giustizia ad essere fallace, è la legge ed è una cosa diametralmente diversa dalla giustizia.
E' indubbio che molti innocenti finiscono in carcere ingiustamente, quella non è giustizia ovviamente, e si arriva a volte ad incriminare chi non lo merita a causa di mancanza di prove di innocenza per questioni puramente legislative atte a dover trovare un colpevole a tutti i costi. Tuttavia qui i fatti sono chiari e sono alla luce di tutti, non stiamo cercando un colpevole, lo abbiamo già.
Quindi cosa vorresti dire? Che Aoba nonostante tutto è innocente? Anche ammettendo che c'è stato questo fantomatico "furto di idee" giustificheresti il massacro di 36 persone che non c'entravano assolutamente nulla? La rigiriamo sulla questione dell'edificio non a norma per sviare la causa realmente scatenante?
L'unico punto di dubbio è il peso che differenti sistemi di giustizia (c'è differenza fra Giappone e Italia) possono dare all'instabilità mentale come attenuante, e cosa viene riconosciuto come tale o no. Per esempio, può essere considerata un'attenuante anche per diminuire la gravità della condanna (da pena di morte ad ergastolo), esattamente come le difficili condizioni socio-economiche di una persona accusata di furto o la fedina penale pulita di qualcuno accusato di aggressione possono modificare gli esiti di un processo. Nel caso specifico dell'imputato in questione, anche l'aver ammesso di essere colpevole delle accuse ed essersi preso la responsabilità può giocare a suo favore al momento della condanna.
Del resto i processi esistono per esplorare ogni possibile attenuante e ogni imputato ha il diritto ad una difesa. La forca l'abbiamo abbandonata qualche decennio or sono come forma di giustizia.
No, come già detto è colpevole. Non ci sono dubbi. Per quanto riguarda il palazzo, invece, molti dubbi li ho, come molti dubbi li ho nella giustizia giapponese, nella loro sicurezza, nello scaricare le colpe sempre sul pazzo di turno, lavandosi le mani. La corruzione è ai massimi livelli e ne hai la prova quando mesi fa hanno dichiarato che il palazzo rispettava tutte le norme di sicurezza. Subito dopo lo hanno demolito. In Giappone andare con un bidoncino a prelevare benzina all'automatico è vietato, figuriamoci più taniche. Ancora: questo tizio, che gli manca una rotella, aveva già precedenti ed era stato addirittura arrestato. E raccontano anche che aveva disturbi mentali. La storia del plagio io ci credo, gli hanno rubato l'idea, e quella è stata la causa scatenante del suo odio, altrimenti per quale motivo fai un gesto simile? Comunque, questo entra in un ufficio con taniche sotto braccio - assurdo - e la sicurezza? Le porte, ci dicono, guarda caso, quel giorno erano aperte ma normalmente sono chiuse - altra assurdità - cosparge al pian terreno - perché mi rifiuto di credere che sia salito anche sopra a versare benzina - ma cazzo nessuno che lo vede? - e ne versa anche sulle persone - ma nessuno lo ferma? Dopdiché dà fuoco. QUesto scappa, e solo allora un tizio lo acciuffa. C'è una versione che dice che questo era andato a suicidarsi versando benzina al pian terreno urlando morite e dando fuoco a tutto con lui dentro, suicidandosi. E' riuscito a salvarsi perché qualcuno lo ha estrapolato fuori e solo dopo hanno capito che il tizio era l'assassino. Già questa versione la vedo più logica rispetto a quella ufficiale.
QUi i palazzi non sono a norma di legge, se farai un salto in Giappone, dagli un'occhiata, specie in alcuni locali davvero fuori di testa - con ingressi miniaturizzati - bellissimi da vedere - ma che se scoppia qualcosa dentro , tu non hai scampo.
E ripeto, per me sarà condannato, non ha via di scampo, anche se ci stanno prove del suo passato.
In Giappone ne succedono di cose, al contrario di quelli che pensano sia un paese paradiso. Ricordo quel folle ad Akihabara dove per le strade accoltellava i passanti come se fosse in un videogame (mi sembrava fossi in un videogioco - aveva dichiarato). Quello era proprio partito di testa, non puoi giudicare sano un tizio simile, eppure è stato fatto e condannato a morte perché consapevole di quello che ha fatto.
Anche i minori, qui in Giappone, si macchiano di crimini atroci, decenni fa un bambino decapitò i suoi compagni alle elementari e appese le teste fuori dal cancello. Che fai ? lo condanni a morte?
E' il Giappone ad essere pazzo completo, e non si interrogano mai su loro stessi: il cannibale, quello che in Olanda prese delle ragazze, li uccise e se li mangiò, quando tornò in paese fu accolto come eroe. Con tv, interviste, libri, ecc.ecc. senza mai essere condannato. Divagazioni a parte, io ho capito benissimo il tuo pensiero, ti sei espresso chiaro. Solamente che io, alla pena di morte, nonostante tutto, sono contrario.
Sul fatto che le porte dell'edificio fossero aperte, che non ci fosse un tipo di personale di sicurezza, ecc. è dovuto anche al fatto che il tasso di criminalità in Giappone è tra i più bassi del mondo e quindi in media ci si è adagiati su delle consuetudini non esattamente sbagliate ma sicuramente estremizzate e che andrebbero riviste. Per dire, molta gente non chiude la porta di casa a chiave, i poliziotti non sono tutti armati, ecc. piccoli e grandi dettagli che hanno reso la società giapponese quella che è oggi. Sempre sulla questione "porte aperte" non è che se le avessero chiuse il tizio non avrebbe trovato un modo per entrare o far danni.
Sul plagio tu gli credi, okay ci sta, ma se proprio vuoi farti giustizia (e comunque non hai le rotelle funzionanti sia chiaro questo) vai dai diretti interessati non da 36 e più dipendenti che già fanno un lavoro pietoso quale quello dell'impiegato di uno studio d'animazione... a quel punto poteva anche andare in un'altro locale a caso e fare lo stesso, tanto le intenzioni di far danni e uccidere c'erano comunque.
Come tu stesso hai notato ci sono numerose versioni dell'accaduto che prescindono la questione "edificio non a norma" perché se questo tizio è entrato senza problemi o quasi nell'edificio... beh poteva anche essere la struttura architettonicamente più sicura del mondo, le vittime sarebbero state numericamente le stesse. Sulla mancanza di sicurezza? In parte ti do ragione, almeno un tizio dovrebbe esserci però parliamo comunque di uno studio d'animazione e non di un'edificio governativo o uno facente parte di una famosa catena commerciale.
In definitiva, i pazzi sono ovunque, non c'è un paese sulla faccia della Terra che ne sia esente, la mia regola è "se ci sono esseri umani allora ci saranno anche degli svalvolati tra loro", vedi in Italia, vedi in Europa, vedi in America (letteralmente ogni giorno e con armi da fuoco libere manco fossero giocattoli), se non altro in Giappone questi episodi sono estremamente rari ma ovvio non per questo meno tragici o gravi.
Poi, magari, realmente c'era qualcuno che truccava i concorsi(mai dire mai quando si parla di aziende e business), ma ciò non giustifica il fatto di fare di tutta l'erba un fascio coinvolgendo tutti quelli che lavorano per un'azienda...soprattutto se, nei tuoi deliri o meno, dai la colpa a una determinata persona(persona 2, se non ho capito male)...non è che se un'azienda mi licenzia allora la colpa è anche del personale delle pulizie che vi lavora all'interno, per dire!
Detto ciò, secondo me, merita l'ergastolo più che la pena di morte!
Dovrebbe passare il resto dei suoi giorni chiuso da qualche parte a pentirsi per tutto il male che ha creato o, almeno, per come si è ridotto con le sue azioni...so che la società attuale parla tanto di individuare chi ha colpe per qualcosa, ma è anche ora che i colpevoli paghino per le loro colpe e, di certo, secondo me, la pena di morte non è un modo per fargliele pagare ma solo un modo per liberarsi di un peso e non doverci aver più a che fare!
A chi dice che merita la pena di morte perchè non dovrebbe più avere diritto a uscire nella società, vorrei dire che non penso che con l'ergastolo questo se ne possa andare a passeggiare per strada o a fare picnic al parco, soprattutto se l'ergastolo si svolge in condizione di massima sicurezza e/o di isolamento!
P.S. Certo che l'argomento pena di morte fa uscire allo scoperto gente che non fa altro che rispecchiare la maggioranza della società attuale e ossia quella che pare adorare la violenza, l'odio e la rabbia ceca e che vede coloro che tengono al prossimo come il male peggiore del mondo da estirpare! Boh...l'ho già scritto in passato e lo riscrivo ora...il mondo non è solo bianco e nero, ma esistono anche svariate sfumature di grigio...forse è anche ora che le persone inizino a smetterla loro di addossare al mondo solo tinte bianche o nere!
La visione dell'esistenza secondo cui esistono solamente bene e male è un pò tanto antiquata, soprattutto contando che esiste del bene che usa il male per ottenere i suoi scopi e viceversa! Suvvia, siamo nel 2023 e non nel 1023!
Esattamente come la penso io, inoltre la condanna all'ergastolo può essere elusa o modificata in corso d'essere per tutta una serie di motivi, fosse anche le condizioni di salute del condannato (spesso esasperate dai legali di turno).
Se l'ergastolo fosse un tipo di condanna realmente decisiva e inattaccabile a quel punto, valutando eventuali attenuanti ed altri fattori, si potrebbe anche valutare al posto della condanna a morte. Sinceramente però ho visto troppe stranezze giudiziarie negli anni, in tutto il mondo ed è per questo che arrivato a un certo punto preferirei eliminare il problema alla radice per non rischiare errori di cui poi ci si potrebbe pentire.
Cioè, secondo te qual è lo scopo di spendere soldi in cibo, sorveglianza e servizi per mantenere in vita una persona che non uscirà mai dal carcere?
Il punto è che fargli passare l'inferno per ciò che ha fatto in una cella di 2x2 metri ma con l'assoluta certezza che non uscirà mai, e rendendolo consapevole di ciò, a mio modo di vedere è meglio che giustiziarlo, giusto per fargli capire anche solo lontanamente il dolore che ha causato alle vittime e ai familiari.
Tutto il cibo che serve per tenere in vita decenni e “farla pagare” a un ergastolano potrebbe essere usato nelle mense dei poveri, senza parlare dei benefici di un carcere con meno condannati (soprattutto meno condannati “veramente pericolosi”) e con meno guardie richieste.
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