Scritto da Yuki Suenaga e disegnato da Takamasa Moue, il manga è proposto nel formato 12,4x18 cm, 200 pagine in bianco e nero con pagine iniziali a colori, brossurato con sovraccopertina al prezzo di 6,90 euro. Inoltre, insieme al primo volume, solo con la prima tiratura, sarà in omaggio un gadget speciale: un mini teatro rakugo da montare.
Ma cos'è esattamente il rakugo? Attestato per la prima volta nel 1787, questo genere teatrale nacque in epoca Edo (1603-1868) alla corte dei daimyō, i lord dell'alta nobiltà, che amavano dilettarsi nell'ascolto di storie divertenti. Nonostante i suoi nobili natali, il rakugo si diffonde come genere popolare, al punto che si potrebbe quasi dire che sia nato per la gente e le appartenga. Spaziando dai racconti dell'orrore, alla satira, alle romantiche storie sentimentali, protagonista principale del rakugo è appunto il popolo.
Un unico attore sul palcoscenico (detto kōza 高座), che con il solo ausilio di un ventaglio e di un piccolo lembo di stoffa, fa risuonare la sua voce nel teatro. Crea immagini dal nulla, presta il suo volto a una moltitudine di personaggi, riproduce atmosfere di realtà ultraterrene, catapulta lo spettatore in un altro mondo, popolato da un'umanità indaffarata a vivere. Nel corpo del rakugoka si incarnano fantasmi, spiriti e divinità, prostitute e mercanti, bambini, madri e padri, maestri e allievi, pescatori, cacciatori, nobiluomini e nobildonne... Il popolo giapponese trova nel rakugo una delle sue vetrine più genuine.
Sebbene il rakugo sia un'arte per lo più sconosciuta in Italia, il manga riesce a far comprendere molto bene in che cosa consiste. Una sorta di one man show, di stand-up comedy se volessimo paragonarlo a qualcosa di visto dalla nostre parti. Questo grazie sia alle note a margine, sia alle pagine finali di spiegazione ma soprattutto alla bravura dell'artista nel ritrarre i mille volti dei personaggi che affiorano dalla mimica e dalla gestualità dei commedianti. Una ragazzina che fa il liceo riesce a diventare un vecchio samurai grazie a pochi ma precisi gesti, a una postura particolare, a un tono di voce e questo è ottimamente rappresentato in tavole affollate di persone ma mai confuse: luci, ombre, scale di grigi riescono a dare profondità alla scena e a far distinguere ciò che è reale da ciò che è rappresentazione.
La narrazione è fluida, veloce, emozionante, proprio come dovrebbe essere la performance di un rakugoka. Abbiamo quindi un primo volume che introduce bene i personaggi, raccontandoci un importante avvenimento del passato che pone le basi per il futuro di Akane.
Ovviamente la formazione della ragazza non passerà solo attraverso le lezioni e l'apprendistato in teatro, ma anche, e forse principalmente, in piccole ma fondamentali lezioni di vita quotidiana, come nello scoprire il kibataraki, cioè intuire i bisogni degli altri, capendo di quale storia hanno bisogno in quel preciso momento.
Un primo volume quindi molto convincente, con un'edizione J-Pop molto curata soprattutto nelle note a margine, essenziali per comprendere al meglio il mondo del rakugo. Carina inoltre l'idea del segnalibro a forma di biglietto e del mini teatro da montare.
Il tema principale della storia è ovviamente il rakugo, particolare genere teatrale giapponese di cui avevo una conoscenza del tutto approssimativa prima di approcciarmi alla lettura della serie. Molto distante dal modo di fare spettacolo occidentale, ma al tempo stesso affascinante e intriso di tante caratteristiche peculiari della recitazione e della società nipponica: i movimenti, la spiccata teatralità e la profonda immedesimazione nei personaggi interpretati ricordano molto il mondo del cinema giapponese. Uno degli aspetti che mi è piaciuto di questo primo volume sono le spiegazioni riguardanti questa forma d’arte, che avvengono come dialoghi tra i personaggi senza essere troppo prolisse ma allo stesso tempo ottime, non superficiali e comprensibili anche per un neofita. L’assimilazione dei concetti e delle caratteristiche del rakugo avvengono gradualmente, quindi pagina dopo pagina e già alla fine del primo volume si può avere un’ottima infarinatura su questo mondo.
Punto forte della serie è sicuramente la protagonista, Akane, forte e determinata, solare, senza peli sulla lingua e soprattutto innamorata del rakugo. Cresciuta insieme al padre professionista del settore è affascinata da questa forma d’arte e, al fallimento del genitore, si lancia con forza e in prima persona in questa avventura. Apparentemente sembra essere un insuccesso annunciato: il rakugo è un mondo quasi esclusivamente maschile, fatto di rigide etichette che mal si conciliano col carattere esuberante della protagonista. Tutto ciò non la fermerà di certo!
Prende lezioni in segreto e dimostra subito il suo talento e la sua forza interiore già nella sua prima esibizione. Nonostante il primo approccio positivo, si accorge subito che la strada da fare per scalare le gerarchie è in salita, una dura salita! Ha molto da imparare e tanti difetti da limare ed è proprio qui che intervengono gli altri personaggi che fungono da guida e da maestri per la giovane ragazza.
L’opera infatti presenta un discreto cast di comprimari, tutti ben caratterizzati e pieni di peculiarità che ci accompagnano in quello che possiamo definire uno spokon ambientato nei teatri.
Si intuisce fin da subito che Akane non dovrà crescere solo dal punto di vista professionale, ma anche come donna a tutto tondo e sarà proprio il rakugo che le metterà di fronte i suoi limiti. La protagonista è sì determinata, ma concentrata esclusivamente su se stessa e il suo obiettivo finale, trascurando i sentimenti e le emozioni degli altri. Su richiesta di uno dei senpai inizia a lavorare in un locale come cameriera proprio per fare esperienza fuori dal mondo del teatro, per mettersi di fronte ai problemi reali che possono incorrere quando si è costretti a relazionarsi con altre persone. Ciò la aiuterà sicuramente sia dal punto di vista personale che da quello professionale, visto che un bravo rakugoka deve entrare in piena sintonia con le emozioni e le aspettative del pubblico. Ci riuscirà? Ovviamente è ancora presto per scoprirlo, ma gli avvenimenti che si susseguono in questo inizio pongono sicuramente delle ottime basi. Quello di cui sono sicuro è che è veramente difficile non fare il tifo per lei.
Complessivamente un primo numero che mi ha conquistato. Una trama diversa dal solito con un ritmo incalzante, un ottimo cast di personaggi e buona commistione di momenti seri e leggeri. L’edizione J-Pop manga è molto curata e correlata di chiare note a margine, importanti per iniziare a capire e cogliere gli aspetti del rakugo che difficilmente si conoscono. Ho apprezzato molto poi anche l’idea di regalare insieme al volume un segnalibro con l’aspetto di un biglietto teatrale e un piccolo teatro da montare in autonomia. Quelle chicche insomma che danno quel qualcosa in più e che fanno piacere alla maggior parte dei lettori e delle lettrici.
Akane Banashi 1
Shinta e sua figlia Akane sono appassionati di Rakugo, tradizionale genere di teatro giapponese nel quale un attore, da seduto, esegue monologhi d’effetto, interpretando più personaggi. Pur essendo un ottimo narratore, Shinta non è mai riuscito a superare l’esame per raggiungere il livello di shinuchi, il più alto per un rakugoka. Decisa superare l’esempio del padre, Akane sarà disposta a tutto pur di affermarsi in questo mondo, non proprio accogliente verso una giovane ragazza con sogni di gloria.
Prezzo: 6,90 €
Totale voti: 25 2 1
Arwen1990
Molto bello questo inizio. Una ragazza risoluta e determinata a prendersi la rivincita e a riscattare l'onore del padre. Il rakugo mi ha sempre interessato e apprezzo che Jpop abbia avuto il coraggio. Bella edizione apprezzate pagine a colori
26/11/2023
Gordy
Ottimi disegni, un sacco di bei personaggi, per una serie che parte con il piede giusto e riesce a rendermi interessante un'arte così partciolare come quella del rakugo. Bene così.
03/11/2023
Kotaro
L'inizio prende tutti i cliché di questo tipo di manga tranne uno, ma poi ti cattura e ti emoziona tantissimo. Sono proprio curioso di proseguirlo.
01/11/2023
Sarren
Ottima partenza che cattura sin da subito. Apprezzo il carattere deciso della protagonista e il suo avere un chiaro obiettivo che vuole raggiungere. Penso che l'autore sia bravo a comunicare un'arte tradizionale e sonora come il rakugo.
29/10/2023
Gneppy
Particolare ma potenzialmente interessante. Da approcciare però solo se incuriositi dal tema trattato.
21/10/2023
Brizzi
Temevo che il rakugo mi potesse risultare ostico invece devo dire che è un'arte molto interessante. Manga che seguirò perché ha tanti elementi vincenti: competizione, personaggi convincenti, bei disegni e lei è straordinaria! (prevedo anche romance)
20/10/2023
Rory-84
Dopo Glass no Kamen nessun altro manga ha saputo parlare di recitazione in maniera convincente e questo titolo non fa eccezione. L’arte del rakugo è rappresentata in modo piuttosto superficiale. Si salva il disegno e i personaggi molto ben caratterizzati.
19/10/2023
Franky-san
Davvero un buon inizio per questa storia dal tema così particolare. Non conoscevo minimamente il rakugo ma mi è sembrato subito molto affascinante. Un bel ritmo narrativo e una protagonista fantastica!
14/10/2023
Hachi194
Un ottimo primo volume, una storia coinvolgente pur trattando un'arte, il rakugo, praticamente sconosciuta in Italia. Disegni che paiono uscire dalla pagina. Consigliato.
14/10/2023
lacarestia91
Incipit davvero sorprendente che riesce a legare racconti tradizionali (attraverso il rakugo) con personaggi moderni e molto accattivanti. Akane favolosa. Tanta curiosità sui prossimi voluti. Buona l'edizione J-pop con pagine a colori e gadget.
11/10/2023
Altri Voti
13
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Akane Banashi 1 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 2 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 3 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 4 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 5 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 6 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 7 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 8 | € 6.90 | JPOP |
Akane Banashi 9 | € 6.90 | JPOP |
zettaiLara
Il rakugo è presentato in maniera molto chiara e Akane sembra una tipa interessante, così come i maschietti del gruppo. Spiace per la sorte del papà, davvero quel concorso non meritava un esito simile.
05/01/2024