Il 18 dicembre la United States District Court dei Distretti Settentrionali dell'Illinois si è pronunciata a favore dell'accusa formulata il 29 settembre da TV Tokyo Corporation nei confronti di diversi venditori online di merchandise per violazione di un marchio registrato e quindi aver contraffatto delle merci.
La violazione del trademark è stata operata nell'ambito di merchandise contraffatto appartenente al franchise di Naruto. Si è trattata di un'accusa di violazione del marchio registrato, contraffazione, falsificazione di provenienza e violazione dell'Deceptive and Unfair Trade Practices Act dell'Illinois.
La Tokyo TV Corporation aveva intentato una causa il 29 settembre contro imputati nella Repubblica popolare cinese e in "altre giurisdizioni straniere", scoprendo che gli imputati conducevano affari in tutti gli Stati Uniti con i loro siti web commerciali.
La sentenza è stata annunciata contro 301 imputati ed ha dichiarato che nessuno di essi ha "risposto o è apparso in qualsiasi modo" durante il caso. Sono stati citati in causa anche diversi fornitori di servizi internet che fornivano domini internet agli accusati, chiedendo loro di disabilitare il dominio degli imputati e renderli inattivi.
La sentenza, oltre a ordinare agli accusati di cessare l'uso del marchio registrato Naruto e spacciarne i prodotti come originali, ha anche imposto loro il pagamento di 50,000 dollari a TV Tokyo. In più, le piattaforme terze come Amazon e Walmart devono smettere di usare o dare seguito agli account utilizzati per vendere oggettistica contraffatta.
L'accusa iniziale di settembre dichiarava inoltre che, stando ad un report contenente le statistiche delle contraffazioni del diritto di proprietà intellettuale compilato dalla Homeland Security degli USA, il valore dei beni sequestrati nel 2021 dal governo degli Stati Uniti ammontava a 3.3 miliardi di dollari, in aumento di 1.3 miliardi rispetto al 2020.
Fonti consultate:
Anime News Network
La violazione del trademark è stata operata nell'ambito di merchandise contraffatto appartenente al franchise di Naruto. Si è trattata di un'accusa di violazione del marchio registrato, contraffazione, falsificazione di provenienza e violazione dell'Deceptive and Unfair Trade Practices Act dell'Illinois.
La Tokyo TV Corporation aveva intentato una causa il 29 settembre contro imputati nella Repubblica popolare cinese e in "altre giurisdizioni straniere", scoprendo che gli imputati conducevano affari in tutti gli Stati Uniti con i loro siti web commerciali.
La sentenza è stata annunciata contro 301 imputati ed ha dichiarato che nessuno di essi ha "risposto o è apparso in qualsiasi modo" durante il caso. Sono stati citati in causa anche diversi fornitori di servizi internet che fornivano domini internet agli accusati, chiedendo loro di disabilitare il dominio degli imputati e renderli inattivi.
La sentenza, oltre a ordinare agli accusati di cessare l'uso del marchio registrato Naruto e spacciarne i prodotti come originali, ha anche imposto loro il pagamento di 50,000 dollari a TV Tokyo. In più, le piattaforme terze come Amazon e Walmart devono smettere di usare o dare seguito agli account utilizzati per vendere oggettistica contraffatta.
L'accusa iniziale di settembre dichiarava inoltre che, stando ad un report contenente le statistiche delle contraffazioni del diritto di proprietà intellettuale compilato dalla Homeland Security degli USA, il valore dei beni sequestrati nel 2021 dal governo degli Stati Uniti ammontava a 3.3 miliardi di dollari, in aumento di 1.3 miliardi rispetto al 2020.
Fonti consultate:
Anime News Network
Scommetto che era una delle scene di Tsunade che gioca d'azzardo.
Non me ne parlare. Penso una decina di anni fa, comprai una figure di Kaori Miyazono, eroina dell'anime Your Lie in April, pagata 40€, scatola ufficiale. La vado a tirare fuori, pare na giraffa, collo lunghissimo, qualità del violino bassissima. Non ti dico che tristezza. Tutt'ora sto cercando di darla via a qualche anime sciagurata a cui piacciono anche le figure farlocche, ovviamente specificando che lo è, per carità.
Oppure un giro sui social network cercando account o gruppi a tema anime. Si trova sempre qualcuno, da qualche parte del mondo, che produce e vende peluche simili o uguali a quelli di un qualche anime, come ad esempio Touhou Project. Personalmente non li condanno e di certo non mi metto a fare il delatore. Anzi, se non fossi al verde ne comprerei qualcuno.
Tanto è inutile, se vai su AliExpress trovi almeno 60 pagine di merce contraffatta di Naruto in vendita. Migliaia e migliaia di prodotti, che si possono comprare liberamente, prodotti e venduti direttamente in Cina. È la fiera del tarocco. D'altro canto i prezzi sono molto allettanti. In certi casi è praticamente l'unico modo per avere un certo tipo di merchandising (tipo cover per modelli di cellulare meno popolari).
È anche vero che hai quello che paghi...roba di scarsa qualità il più delle volte
Per fortuna c'è anche chi fa le cose per bene. Questi peluche sono di buona qualità
Parlo di robe di sto tipo, mi pare di non averle mai viste originali in giro.
Si, a volte producono anche robe carine "originali" (nel senso che il design è originale), tuttavia resta sempre il problema di fondo che non hanno l'autorizzazione per farlo.
Ho visto ad esempio belle action figure di Slam Dunk e Captain Tsubasa negli ultimi tempi, di una certa qualità, non credo di aver mai visto le stesse action figure in Giappone.
Ora leggo anche l'articolo.
specie alle fiere
Per così poco? Come detto prima, il grosso della merce contraffatta arriva direttamente dalla Cina, dal produttore direttamente al consumatore, solo una minima parte viene intercettata dalla dogana e poi distrutta. Alcune aziende, tipo Apple e Lego, riescono a fare bloccare più materiale tarocco (che siano set lego farlocchi o batterie con il logo della mela), ma i giapponesi non hanno la stessa capacità.
ti assicuro che quando ti arriva a casa sembra davvero il meme di wish. non è certo cosi bella....
Ah peccato
Chissà...non ho provato questa statua, ma altri prodotti sembravano uguali alle foto presentate sul sito.
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