"Ho sempre pensato che il fatto di vivere o morire fosse solo una questione di fortuna. Non ho mai avuto paura di andare incontro alla morte. Al contrario l'idea di vivere in un mondo senza Sota mi terrorizza!"


Torna in Italia Suzume, l'ultima opera di Makoto Shinkai, ma tramite un nuovo medium: dopo il film (disponibile su Crunchyroll e Netflix) e il romanzo (edito da J-Pop), arriva nelle fumetterie e librerie il manga: tre volumi pubblicati in patria da Kodansha e qui da noi da Star Comics, disegnati da Denki Amashima e disponibili anche in uno speciale cofanetto a tiratura limitata. Non è la prima volta che si assiste ad un'operazione del genere, soprattutto per opere di grande successo e/o autori molto amati come il nostro regista.
 
Suzume è una studentessa 17enne che, dopo aver perso i genitori, vive con la zia in una piccola cittadina portuale del Kyushu, nel sud del Giappone. Un giorno si imbatte in un giovane viaggiatore di nome Sōta che è alla ricerca di una vecchia stazione termale abbandonata e di una fantomatica "porta". Affascinata dal giovane, Suzume lo segue fino alle rovine del villaggio e apre una porta che si erge in mezzo al nulla, trovandosi di fronte ad un paesaggio al di fuori del tempo e dello spazio.
L'apertura della porta però, secondo la leggenda, è anche causa di innumerevoli disastri: la ragazza infatti raccoglie una pietra che nelle sue mani si tramuta in un gattino che scappa via. Prima che accada l'irreparabile Suzume e Sōta riescono a richiudere il portale scongiurando il peggio e Suzume apprende come Sōta sia in viaggio lungo tutto il Giappone proprio per chiudere questi portali e prevenire i disastri. Tuttavia proprio nel momento in cui Suzume e Sōta stanno facendo conoscenza, appare il gattino (il cui nome è Daijin) che dopo aver tramutato Sōta in una sedia per bambini fugge via, dando vita ad un inseguimento che porterà i due giovani ad attraversare tutto il Giappone.
 

Il manga ripropone fedelmente il film, praticamente uno a uno. Ritroviamo così i tre piani della storia: quello classico romantico che narra di un incontro fortuito ma essenziale fra una lei e un lui e la sfida che entrambi dovranno affrontare per stare assieme (con conseguente crescita e maturazione, nel passaggio fra adolescenza e età adulta).
Poi abbiamo il viaggio on the road, con i due ragazzi che, partendo dal Kyūshū, toccano varie parti del Giappone (da Ehime a Kōbe, a Tōkyō, fino a Iwate) incontrando lungo il loro percorso personaggi molto diversi tra loro che si offriranno di aiutarli e che ha anche come obiettivo quello di chiudere i vari portali, fonte di disastri naturali.
Ed infine quello incentrato sulla famiglia: il rapporto di Suzume sia con la madre persa quando era piccola che con la zia che l'ha invece cresciuta, ma anche la crescita della zia stessa che dovendo occuparsi all'improvviso della figlia della sorella ha dovuto affrontare scelte personali anche difficili e sacrificanti e ora si ritrova a sua volta ad inseguirla lungo tutto il Giappone.
 

E poi c'è quella ferita ancora aperta per tutto il paese, nonostante siano passati oltre dieci anni: il terremoto avvenuto l'11 marzo 2011 che ha devastato la regione del Tōhoku. Suzume infatti all'età di quattro anni ha perso la madre in quella tragedia e non ha mai fatto i conti con la sua perdita, così come a sua volta la zia non si è mai sentita all'altezza di crescere la nipote. Non è quindi un caso che il viaggio si concluda proprio a Iwate, forse la prefettura del Tōhoku più devastata dallo tsunami conseguente al sisma.
Come non è stato un caso che il regista abbia lanciato il film nelle sale giapponesi l'11.11 (11 Novembre) a memoria di quel tragico giorno. Tutta la storia ruota alla fine intorno a questo, l'amore e la famiglia sono strettamente correlate alla forza della natura che non sappiamo quando tornerà a colpire; possiamo davvero solo sperare che esista qualcuno che sappia tenerla a bada anche a costo della sua stessa vita.
 

Non aspettatevi però di trovare nelle pagine di questi tre volumi i colori o lo stile di Shinkai: se la storia è la stessa, lo stile è ben diverso. Pur rispettando fedelmente quello che c'era nel film, Denki Amashita ci mette del suo, con un chara design più morbido, soprattutto nei volti dei protagonisti, che si potrebbero definire più infantili. L'autore fa largo uso di retini, declinando così i disegni e le tavole in varie gradazioni di grigi.
Un bene o un male? Dipende. Chi ha visto il film, potrebbe storcere il naso, perché tutto si può dire a Shinkai ma non che non sappia creare meraviglie per gli occhi. D'altro canto, questo è un manga tratto da quell'opera: non vuole essere un art book ma un altro mezzo per raccontare la stessa storia e io trovo giusto allontanarsi dall'originale per creare qualcosa che abbia una ragion d'essere a se stante.
 

L'edizione Star Comics è curata: ogni volume, formato 12.8x18 cm, è brossurato, ha la sovracoperta, con due pagine a colori all'inizio del primo volume. Ogni volume preso singolarmente costa 6,90 euro mentre il cofanetto in edizione limitata 25,90 euro. Il box è ben fatto, robusto a sufficienza e presenta su un lato la visual del poster principale del film.
 
 
Suzume in versione manga ha quindi un senso?
Sì, se avete amato la storia e come me amate la fruizione che le versioni cartacee sanno dare. Inoltre rivivere certe emozioni da un'altra prospettiva, in questo caso quella grafica, può sempre essere interessante e arricchente. Se invece siete dei cultori di Shinkai principalmente per il suo lavoro come animatore più che sceneggiatore, forse non fa al caso vostro.



Suzume Complete Box 

Uno speciale cofanetto a tiratura limitata che raccoglie i tre volumi della nuova serie firmata Makoto Shinkai per le matite di Denki Amashima.

Opera:  Suzume
Editore: Star Comics
Nazionalità: Italia
Data pubblicazione: 11/06/2024
Prezzo: 25,90 €


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Altri Voti



Titolo Prezzo Casa editrice
Suzume  1 € 6.90 Star Comics
Suzume  2 € 6.90 Star Comics
Suzume Complete Box € 25.90 Star Comics