Nippon Shock Edizioni fa fede al suo nome e stupisce tutti. Nota più che altro per la sua attenzione verso titoli e autori più vintage, fa il suo debutto verso target più giovani con un manga che non può passare inosservato: Tsugumomo.
Se andiamo sul web scopriamo infatti che siamo di fronte a un titolo piuttosto chiacchierato, in particolare per il suo passare da un soft ecchi in salsa shonen a contenuti sempre più spinti. Detto questo, ho letto il primo volume del manga di Yoshikazu Hamada e devo dire che, almeno per quanto ho visto, ci sono diversi spunti interessanti. Tsugumomo ha debuttato nel 2007 in una delle riviste online di Futabasha (con cui la casa editrice di Adriano Forgione ha sempre avuto buoni rapporti) prima di passare su rivista cartacea e raggiungere la ragguardevole quota di 33 volumi in corso. Non solo, ha beneficiato anche di una serie anime realizzata da Zero-G, in onda nella stagione primaverile del 2017 e con una seconda stagione arrivata nel 2020, da noi su Crunchyroll.
Questa incarnazione è infatti una splendida ragazza dai modi irruenti e totalmente disinibita, tanto prima era un obi che stava sempre a contatto con il protagonista; perché cambiare le proprie abitudini?
Detto questo, Kiriha è anche fortissima e pronta a combattere con il protagonista tutte le entità sovrannaturali che da quel momento si manifesteranno. Protagonista che nel frattempo subirà ogni sorta di angheria e sopruso, sia violento che sessuale. Povero!
Sebbene di primo acchito il suo character design sia un po' grezzo, Hazama ha un vero talento nel trasmettere slancio, movimento e tensione attraverso i suoi layout. In questo primo volume si vede che il mangaka doveva ancora migliorare moltissimo, osservando invece alcune tavole degli ultimissimi volumi si resta davvero a bocca aperta per l'accuratezza degli scontri e dell'anatomia dei personaggi.
D'altronde, lo stesso autore ammette i suoi problemi iniziali nella postfazione al termine del primo volume; dopotutto era pur sempre la sua prima opera serializzata.
Diciamo che questo volume uno ancora cela molto di quello che saranno gli sviluppi successivi del manga. Abbiamo detto dei grandi e continui miglioramenti tecnici del mangaka, ma anche un aumento del fanservice in tutte le sue declinazioni. Il confronto 1:1 con la serie anime è piuttosto similare, a seguire però, pare che l'anime rimanga sulla falsariga della commedia harem insipida, unita a un'animazione piuttosto rigida. Il manga invece, come detto, da questo punto migliora e avrà negli scontri i suoi punti di forza.
Chi però si appresta a questa lettura deve essere cosciente della lunghezza (appunto, 33 volumi) e di trovarsi di fronte a una tipologia di manga dai contenuti sempre più espliciti man mano che si andrà avanti. Se questo non dà fastidio, e si sopporta il mix di drama e comicità piuttosto frivola, la storia, pur sviluppandosi lentamente e in maniera episodica all'inizio, dovrebbe diventare interessante e piuttosto strutturata.
Se andiamo sul web scopriamo infatti che siamo di fronte a un titolo piuttosto chiacchierato, in particolare per il suo passare da un soft ecchi in salsa shonen a contenuti sempre più spinti. Detto questo, ho letto il primo volume del manga di Yoshikazu Hamada e devo dire che, almeno per quanto ho visto, ci sono diversi spunti interessanti. Tsugumomo ha debuttato nel 2007 in una delle riviste online di Futabasha (con cui la casa editrice di Adriano Forgione ha sempre avuto buoni rapporti) prima di passare su rivista cartacea e raggiungere la ragguardevole quota di 33 volumi in corso. Non solo, ha beneficiato anche di una serie anime realizzata da Zero-G, in onda nella stagione primaverile del 2017 e con una seconda stagione arrivata nel 2020, da noi su Crunchyroll.
La trama è piuttosto semplice, almeno all'inizio. Il bene più prezioso dello studente delle medie Kazuya Kagami è un obi appartenuto alla madre defunta. Profuma di fiori di ciliegio e lui lo trova stranamente confortante. Porta l'obi con sé, anche a scuola, sniffandolo quando è stressato. Un giorno viene attaccato da una specie di entità soprannaturale e gettato dal tetto della sua scuola. In quel momento, l'obi si rivela essere uno tsukumogami, che nel folklore giapponese è fondamentalmente un cimelio o uno strumento dotato di sensibilità, un'incarnazione dei legami familiari o personali che quell'oggetto rappresenta, e gli salva la vita. Il nome dello tsukumogami è Kiriha e la sua presenza e quella dei suoi soci cambiano la vita di Kazuya per sempre.
Questa incarnazione è infatti una splendida ragazza dai modi irruenti e totalmente disinibita, tanto prima era un obi che stava sempre a contatto con il protagonista; perché cambiare le proprie abitudini?
Detto questo, Kiriha è anche fortissima e pronta a combattere con il protagonista tutte le entità sovrannaturali che da quel momento si manifesteranno. Protagonista che nel frattempo subirà ogni sorta di angheria e sopruso, sia violento che sessuale. Povero!
Sebbene di primo acchito il suo character design sia un po' grezzo, Hazama ha un vero talento nel trasmettere slancio, movimento e tensione attraverso i suoi layout. In questo primo volume si vede che il mangaka doveva ancora migliorare moltissimo, osservando invece alcune tavole degli ultimissimi volumi si resta davvero a bocca aperta per l'accuratezza degli scontri e dell'anatomia dei personaggi.
D'altronde, lo stesso autore ammette i suoi problemi iniziali nella postfazione al termine del primo volume; dopotutto era pur sempre la sua prima opera serializzata.
Diciamo che questo volume uno ancora cela molto di quello che saranno gli sviluppi successivi del manga. Abbiamo detto dei grandi e continui miglioramenti tecnici del mangaka, ma anche un aumento del fanservice in tutte le sue declinazioni. Il confronto 1:1 con la serie anime è piuttosto similare, a seguire però, pare che l'anime rimanga sulla falsariga della commedia harem insipida, unita a un'animazione piuttosto rigida. Il manga invece, come detto, da questo punto migliora e avrà negli scontri i suoi punti di forza.
Chi però si appresta a questa lettura deve essere cosciente della lunghezza (appunto, 33 volumi) e di trovarsi di fronte a una tipologia di manga dai contenuti sempre più espliciti man mano che si andrà avanti. Se questo non dà fastidio, e si sopporta il mix di drama e comicità piuttosto frivola, la storia, pur sviluppandosi lentamente e in maniera episodica all'inizio, dovrebbe diventare interessante e piuttosto strutturata.
Il primo volume, tradotto e curato da Edoardo Serino, supervisionato da Andrea Dentuto e Crisitina D’Auria è uscito il 15 ottobre, dopo l'anteprima in esclusiva a Romics. Il formato è quello del classico tankobon: 13×18 e 190 pagine con sovraccoperta al prezzo di 7,90 euro, invece di 9,90 come era stato previsto. Ricorderete infatti che l'editore, avendo letto i pareri negativi riguardo al prezzo dell'utenza di AnimeClick, aveva deciso di fidarsi e abbassare il costo di due euro. E' stata la prima volta che abbia visto una cosa del genere, sicuramente un momento molto particolare della storia del manga in Italia.
Tsugumomo 1
Per il giovane Kazuya Kagami “l’obi del ciliegio” è un prezioso ricordo della madre, un oggetto dal quale non può separarsi nemmeno per un momento. Un giorno appare davanti a lui Kiriha, una bellissima ragazza in kimono. Sebbene non abbia ricordo di lei, Kiriha lo saluta dicendo: «Ne è passato di tempo, Kazuya». Kiriha è uno “Tsukumogami” (un oggetto di potere in grado di incarnarsi) la cui natura è custodita proprio nell’obi del ciliegio, la preziosa stoffa che Kazuya ha ereditato dalla defunta madre. Dal momento in cui i due vengono a contatto bizzarri fenomeni, yokai, esseri soprannaturali, ragazze strepitose e malintesi accompagneranno Kazuya e la bella quanto sadica Kiriha in questa sexy commedia soprannaturale, piena di mostri, azione, doppi sensi, combattimenti e assoluto divertimento in stile giapponese!
Data pubblicazione: 15/10/2024
Prezzo: 7,90 €
Prezzo: 7,90 €
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| Titolo | Prezzo | Casa editrice |
|---|---|---|
| Tsugumomo 1 | € 7.90 | Nippon Shock Edizioni |
L'opera m'interessa, lo prenderò senz'altro.
Lo spettro goen ci accompagnerà negli anni a venire. Una leggenda-horror che racconteremo ai nostri figli per generazioni.
Tornando in topic, appena arriva nella mia fumetteria mi ci fiondo. Evito di solito serie troppo lunghe o quantomeno quelle che inizialmente non sembrano tali, ma qui faccio uno strappo alla regola.
Nippon Shock NON è (come) Goen.
Riguardo al prezzo, all'inizio pensavo di non comprarlo, dato il prezzo alto, la serie lunghissima e ancora in corso e l'editore italiano alle prime armi, ma dato l'abbassamento del prezzo ho deciso di dargli fiducia. Spero di non pentirmene 😁
E, dato che l'editore ha deciso di recuperare questa serie diciamo in po' particolare (alcune cose più avanti sono abbastanza da arresto...), spero veramente che possa decidere di recuperare altri autori particolari di quegli anni, ignorati dagli altri editori o abbandonati e dimenticati, in particolare mi riferisco alle opere di Mohiro Kitō (Bokurano è più o meno di quegli anni)
Siamo sopravvissuti alla fine di Granata, Comic Art, Play Press, Shin Vision, Ronin, D/Visual, GP, due semimorti di Magic e siamo ancora qua.
Ma ognuno è giusto che faccia le proprie valutazioni.
Detto che comunque rischiare con 1 serie non è come rischiare con 10.
Sembra abbiano fatto veramente le cose come si deve.
Alla fine basta poco, basta non prendere per il culo la propria clientela e i soldi arrivano.
Prezzo confermato e su copertina
Ironic sarebbe possibile mettere tra le foto della news anche quella del prezzo?
Su Amazon spesso i volumi di editori più piccoli, e anche di jpop a volte, arriva un po’ dopo… comunque su star shop è già disponibile.
Io passo in fumetteria domani, vediamo se è già arrivato, dipende da che magazzino gli arriva (tipo la roba magic arriva 1 o 2 settimane dopo).
Il prezzo confermato 7.90.
Edit: @Mx0 Cri sia su Amazon che su starshop l’hanno corretto, a me aveva già detto così il mio fumettaro quando l’ho prenotato.
Ho notato che qualche distributore non ha aggiornato ancora il prezzo...
Devo dire che a me piace molto, i disegni andando avanti migliorano sempre di più e danno il meglio negli scontri 1v1 (semmai ci si arriverà, lo sconto nel volume 14 è qualcosa di sublime).
C'è una forte componente ecchi che anch'essa diventa sempre più invasiva. Infatti spero che non venga censurato, soprattutto nei "rapporti spirituali" (chi lo legge ha capito).
L'edizione in se sembra veramente ben fatta, sarà mia sicuramente a Lucca. Mi preoccupa la lunghezza, più che altro perché l'autore non sembra minimamente intenzionato a finirla a breve
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