Wheekly Shonen Jump è la rivista di manga più venduta al mondo con le sue 7,5 miliardi di copie in 56 anni di attività. Sulle sue pagine hanno preso vita alcune delle storie più amate dagli appassionati, come Dragon Ball, One Piece, My Hero Academia e tante, tante altre.
Da sempre, però, si discute delle condizioni lavorative degli autori che offrono le proprie opere a WSJ. Si sa infatti che i mangaka hanno ritmi serratissimi a fronte di remunerazioni basse; ma la stessa rivista sta cercando di cambiare le cose ed ha annunciato, tramite il suo sito e l'account X, di voler aumentare i compensi e di aver preso altri provvedimenti per trattenere i propri talenti.
A partire da novembre 2024 i mangaka ricevono, all'incirca, 130€ per ogni pagina in bianco e nero consegnata e 195€ per ogni pagina a colori. In precedenza ogni pagina in bianco e nero garantiva una compenso di 116€ e una a colori di 174€. Anche le remunerazioni di Shonen Jump GIGA, rivista trimestrale dello stesso editore di WSJ (ovvero Shueisha), aumenteranno seguendo il trend.
Sul comunicato si può leggere:
"Vi informiamo che sono stati riviste le remunerazioni minime per i manoscritti delle opere serializzate e per i one-shot pubblicati su Wheekly Shonen Jump a partire dal numero di novembre. La tariffa per il primo manoscritto di un nuovo scrittore sarà di 20.900 yen e se la remunerazione di un'altra rivista risultasse più alta sarà presa una decisione in consulto con il dipartimento editoriale. Se la storia originale e le illustrazioni fossero separate l'assegnazione sarà fatta dopo una consultazione."
Poi continua:
"La remunerazione per i manoscritti aumenterà ogni anno in base alla lunghezza della serializzazione. Per le prime serializzazioni verrà preparato un fondo di serializzazione di 500.000 yen (3100€)".
Oltre alle tariffe più alte, WSJ offrirà un nuovo tipo di contratto ai suoi nuovi autori. Questi potranno firmare un contratto di esclusiva per un anno con la rivista all'inizio della serializzazione di una loro opera; questa firma sarà comunque a discrezione del singolo autore. Tale manovra non avrà grande effetto su autori affermati ma potrebbe essere molto importante per coloro che cominciano adesso questa attività. L'obiettivo di WSJ è infatti quello di sostituire opere molto importanti ma ormai concluse, come Jujutsu Kaisen e My Hero Academia, con autori e storie nuove. In questa ottica la rivista "continuerà a migliorarsi per creare un ambiente migliore per i propri autori basato sulle vendite della rivista (in versione cartacea e virtuale)".
Fonte consultata:
cbr.com
Da sempre, però, si discute delle condizioni lavorative degli autori che offrono le proprie opere a WSJ. Si sa infatti che i mangaka hanno ritmi serratissimi a fronte di remunerazioni basse; ma la stessa rivista sta cercando di cambiare le cose ed ha annunciato, tramite il suo sito e l'account X, di voler aumentare i compensi e di aver preso altri provvedimenti per trattenere i propri talenti.
【ご報告】
— 少年ジャンプ編集部 (@jump_henshubu) November 18, 2024
『#週刊少年ジャンプ 』本誌で連載・読切掲載する場合の最低原稿料を24年11月掲載分より改訂しましたので、ご報告させていただきます。
読者の皆様からいただいた雑誌(紙版・電子版)の売上利益を基に、弊誌作家さんのより良い執筆環境作りへ今後も改訂を重ねてまいります。 pic.twitter.com/k2krA7V52w
A partire da novembre 2024 i mangaka ricevono, all'incirca, 130€ per ogni pagina in bianco e nero consegnata e 195€ per ogni pagina a colori. In precedenza ogni pagina in bianco e nero garantiva una compenso di 116€ e una a colori di 174€. Anche le remunerazioni di Shonen Jump GIGA, rivista trimestrale dello stesso editore di WSJ (ovvero Shueisha), aumenteranno seguendo il trend.
Sul comunicato si può leggere:
"Vi informiamo che sono stati riviste le remunerazioni minime per i manoscritti delle opere serializzate e per i one-shot pubblicati su Wheekly Shonen Jump a partire dal numero di novembre. La tariffa per il primo manoscritto di un nuovo scrittore sarà di 20.900 yen e se la remunerazione di un'altra rivista risultasse più alta sarà presa una decisione in consulto con il dipartimento editoriale. Se la storia originale e le illustrazioni fossero separate l'assegnazione sarà fatta dopo una consultazione."
Poi continua:
"La remunerazione per i manoscritti aumenterà ogni anno in base alla lunghezza della serializzazione. Per le prime serializzazioni verrà preparato un fondo di serializzazione di 500.000 yen (3100€)".
Oltre alle tariffe più alte, WSJ offrirà un nuovo tipo di contratto ai suoi nuovi autori. Questi potranno firmare un contratto di esclusiva per un anno con la rivista all'inizio della serializzazione di una loro opera; questa firma sarà comunque a discrezione del singolo autore. Tale manovra non avrà grande effetto su autori affermati ma potrebbe essere molto importante per coloro che cominciano adesso questa attività. L'obiettivo di WSJ è infatti quello di sostituire opere molto importanti ma ormai concluse, come Jujutsu Kaisen e My Hero Academia, con autori e storie nuove. In questa ottica la rivista "continuerà a migliorarsi per creare un ambiente migliore per i propri autori basato sulle vendite della rivista (in versione cartacea e virtuale)".
Fonte consultata:
cbr.com
il problema delle paghe penso sia più su altre figure che non verso gli autori, agli autori più che soldi in più darei delle pause in più asd
Gli autori sono come delle partite iva: teoricamente dentro a quella cifra ci andrebbero tutte le spese, comprese le paghe per gli assistenti.
Fai conto che ci devono pagare gli assistenti, che per una serie settimanale sono tanti!
Sì, ma gli assistenti non li paghi valanghe di soldi, di solito con 2/3 assistenti se ne escono sui 5-6k, se aggiungiamo uno studio e la sua gestione son altri 7-800 ma anche 1k euro, arrivi a 7k, se contiamo le 19 pagine x 4 settimane con i vecchi salari arrivavi a quasi 9k, quindi gli rimane sempre qualcosina già dalle sole pagine, ma ovviamente poi si sà che i veri soldi arrivano con la vendita dei volumi... se gli introiti da pagine servono a coprire i costi, quelli da royalty servono a renderli ricchi (sempre se non ti droppano in 2 volumi asd)
... scherzi a parte, sono felice per loro, ma avere dei ritmi più umani gioverebbe di più agli autori e agli assistente (e alle loro opere)
Poi ricordiamoci sempre che i manga appartengono agli autori che non possono essere rimossi tranne nel caso di quelli su licenza Pokemon, Digimon, Zelda ecc ecc
I fumettisti giapponesi hanno un vantaggio enorme rispetto ai colleghi italiani che lavorano per Bonelli o gli americani per Marvel e DC.
Io la vedo in maniera diversa: Se l'autore prepara solo il name e fa i ritocchi finali, l'assistente principale fa le vignette, poi altri assistenti fan i volti, altri gli sfondi, altri le ombre, altri i retini, altri il carattere dei testi... alla fine dovresti riuscire a farlo in 5 giorni.
Con una decina di assistenti sarebbe fattibile.
quale autore ti farebbe solo i Name?... fra name e inchiostrazione c'è un abisso di differenze che andrebbe a snaturare il proprio stile, nessuno autore lascerebbe l'inchiostro dei personaggi principali agli assistenti, assistenti che si occupano prevalentemente di personaggi di contorno, sfondi (neanche tutti), retini, neri ed effetti, alla fine la maggior parte del lavoro se lo fa il mangaka stesso, avere una sfilza di assistenti per far fare tutto a loro vorrebbe dire togliere sì lavoro all'autore, ma anche togliergli la paternità dell'opera
a sto punto tanto varrebbe far fare solo le sceneggiature agli autori ed affidare i disegni a persone esterne, verrebbero bei prodotti?... personalmente non so, più o meno come fumetti e comics fanno così (anche se in realtà si affidano i disegni, ma anche qui non è che abbiano assistenti, anche se i tempi di produzione sono totalmente differenti), ma non me ne intendo di quelli, quindi non mi esprimo
Sì infatti, anche se in queli caso sono considerati Co autori, ed hanno entrambi diritto di parola l'uno con l'altro e si dividono i guadagni... io intendevo più una cosa del tipo che lo sceneggiatore scrive quello che vuole e chi lo disegna deve solo disegnare, tipo in bonelli dragonero ha 2 sceneggiatori sempre uguali, poi i disegnatori a chi capita, che vengono si menzionati negli albi, ma non sono realmente autori e non hanno diritto a royalty (anche se in realtà anche per gli sceneggiatori da noi non ho idea se le prendano o meno)
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