I manga di Rumiko Takahashi hanno segnato la mia infanzia ed adolescenza, così come le serie che ne sono state tratte. Insieme a Dragon Ball sono probabilmente i prodotti che mi hanno fatto avvicinare ed appassionare all’animazione giapponese.
I manga della Takahashi sono tra i più memorabili ed iconici di tutti i tempi e Ranma ½ è, a tutti gli effetti, un mito per tantissimi appassionati. La sua trasposizione animata è per molti un cult che non dovrebbe essere toccato e di cui non ne dovrebbe essere fatto un remake.
Ero di questa opinione e ne ero ancora più convinto dopo aver visto la nuova serie di Lamu, che non mi aveva assolutamente convinto. Però ora, dopo aver guardato questo reboot, devo ricredermi, Ranma ½, nuovo adattamento a cura dello studio Mappa, rasenta la perfezione.
Prima di entrare nel dettaglio della recensione direi che è opportuno fare una breve introduzione parlando della trama, per quelli che non hanno la mia età e si avvicinano a questo prodotto senza conoscerne il manga e la precedente trasposizione animata.
La storia di Ranma ½ si svolge “da qualche parte a Tokyo negli anni 80” e racconta le gesta strampalate di tutta una serie di personaggi che ruotano intorno ai due protagonisti, Ranma stesso ed Akane. Ranma è un ragazzo di 16 anni esperto di arti marziali che gira per il mondo con il padre. Il loro vagare mira al miglioramento delle proprie tecniche di combattimento e durante il loro peregrinare si recano in Cina, alle sorgenti termali maledette Jusenkyo. Nonostante gli avvertimenti ricevuti, i due iniziano ad allenarsi sfidandosi su dei pali di bambù issati in verticale tra le centinaia di sorgenti, ma, subito dopo essere caduti in una di esse, scoprono le motivazioni per cui sono maledette. In ognuna di queste sorgenti è morto qualcuno o qualcosa, e chi si bagna in una di esse, prende le fattezze della persona o dell'animale che vi è deceduto. Ranma cade nella sorgente in cui è morta una fanciulla e, quando ne esce, ha per l’appunto l’aspetto di una ragazza. Per fortuna il ragazzo non ha perso definitivamente la sua mascolinità, infatti, quando viene bagnato con l’acqua calda, può tornare al suo aspetto normale, però se viene bagnato da acqua fredda, si tramuta di nuovo in una ragazza. Anche il padre Genma cade in una sorgente termale, nella quale però è affogato un panda, e nel suo caso la maledizione lo costringe a passare la vita alternandosi tra uomo e panda.
Il primo episodio inizia presentando la famiglia Tendo, formata dal padre Son e dalle sue tre figlie, Kasumi di 19 anni, Nabiki di 17 ed Akane di 16. Anche la Tendo è una famiglia di artisti marziali e la figlia più piccola, Akane, ne è una grande esperta, ma ha un piccolo difetto, odia gli uomini. Sempre all’inizio della storia il padre annuncia che il suo amico di infanzia Genma sta per recarsi a casa loro con il figlio, e che una delle ragazze sarà destinata a diventarne la moglie. Quando i Saotome arrivano dai Tendo però è tutto un po’ ingarbugliato, infatti, al posto di un uomo di mezza età e un ragazzo, si presentano un panda e una ragazza. Dopo tutta una serie di fraintendimenti e scene esilaranti, viene deciso che la promessa sposa di Ranma sarà Akane, un po' perché hanno la stessa età, un po' perché lei è un maschiaccio e perché in fondo, odiando gli uomini ed essendo Ranma un po’ anche donna, è la più adatta a sposarlo. Da qui in poi arrivano tutta una serie di personaggi sempre più strampalati ed esilaranti, che vanno a mettere in discussione il rapporto tra i due ragazzi che, con il progredire delle puntate, diventa sempre più profondo.
Il primo episodio già da solo rende omaggio alla serie originale, ne è infatti una copia quasi perfetta. È anche presente l’iconica scena di Ranma che si sta facendo il bagno e di Akane che entra pensando sia una ragazza. Come potete vedere dal video, questa scena è quasi identica a quella presente nella prima puntata della serie originale.
La storia procede in modo lineare, seguendo il manga, cosa che il precedente adattamento non faceva del tutto, infatti se vi ricordate erano state aggiunte alcune storyline per allungare il brodo. L’intento era di intrattenere gli appassionati il più a lungo possibile, ma anche quello di aspettare il manga che era ancora in corso e non era completo. Quindi era necessario “prendere tempo” aspettando che l'opera cartacea progredisse in modo da poterla adattare. Tutto questo rese la serie troppo lunga tanto che sembrava trascinarsi all’infinito senza giungere ad alcuna conclusione, diluendo e rovinando il ritmo perfetto della storia narrata dalla Takahashi. Il remake invece segue pedissequamente (almeno per ora) il manga, mantenendone il ritmo veloce e incalzante senza aggiungere nulla.
Quella di Ranma ½ può tranquillamente essere descritta come una storia romantica umoristica con un mix di scene d'azione. Il grande humor deriva dalle trasformazioni di Ranma in ragazza, o più esattamente da come provi ad evitare di trasformarsi e da tutto il nonsense dovuto alle situazioni surreali che si trova a vivere. Il personaggio che a mio avviso porta con se più situazioni comiche è Ryoga, antagonista di Ranma da lungo tempo, che lo ha inseguito fino in Cina per sfidarlo. Il povero ragazzo però non ha assolutamente il senso dell’orientamento e impiega anni a trovare il suo rivale. Mentre era in Cina però cade anche lui in una delle sorgenti termali maledette, in quella in cui è morto un maialino nero. Basta questo per farvi capire tutte le situazioni al limite del ridicolo che si vengono a creare. Come ragazzo è estremamente serio, anche se non brillantissimo, ma in forma di maialino è adorabile e diventa l’animaletto da compagnia di Akane, che ovviamente è all’oscuro che si tratti di Ryoga. Senza fare ulteriori spoiler vi assicuro che le iterazioni tra i tre sono tutte estremamente divertenti.
La parte romantica è naturalmente rappresentata dai due protagonisti, che da un iniziale momento in cui si ignorano e non vogliono frequentarsi, passano pian piano per fasi diverse, avvicinandosi sempre di più. Battibeccano come due innamorati in più occasioni senza che nulla si concluda mai, vengono infatti sempre interrotti sul più bello da qualcosa o qualcuno. Si ha però sempre la sensazione che il rapporto in qualche modo sia progredito. I due ragazzi vengono messi in situazioni divertenti, al limite dell’assurdo, ma questi momenti esilaranti diventano parte portante della trama e degli sviluppi romantici della coppia. Ti rendi pian piano conto che Ranma non è menefreghista come sembra inizialmente, ed Akane non è poi così rude, anzi ha lati molto dolci e teneri. Comunque alla fine la loro relazione è il fulcro attorno a cui gira tutta la storia.
Lo humor è presente anche in tutti i combattimenti, gli avversari sono sempre esperti di arti marziali, anche se alcune di esse sono assurde, come il combattimento marziale con i pattini sul ghiaccio! Il modo in cui vengono incorporate nella vita di tutti i giorni dei ragazzi è però esilarante e geniale.
Proprio i combattimenti sono una delle parti più sorprendenti di questo remake. Le scene d’azione hanno uno stile unico, molto fluido e dinamico, fatto da un mix di animazione e colori di fondo, molto diverso rispetto al precedente adattamento. Gli sfondi sono soft, con linee leggere e colori delicati. Queste tonalità morbide e i colori tenui ma brillanti riescono a far risaltare i protagonisti e le scene d’azione in primo piano. L’effetto è un po’ psichedelico ma veramente affascinante. Il lavoro svolto sugli sfondi dagli artisti che se ne sono occupati è di altissimo livello e tutto questo rende la storia ancora più accattivante.
Un altro aspetto che probabilmente sarà stato molto gradito dai fan, è che alcuni dei doppiatori originali hanno ripreso i rispettivi ruoli. Megumi Hayashibara e Kappei Yamaguchi, che interpretano le due versioni di Ranma, hanno svolto un lavoro eccellente fermando quasi il tempo, aggiungendo un piacevole effetto nostalgia.
La serie è stata trasmessa da Netflix in simuldub anche se, contrariamente al Giappone, sono stati scelti doppiatori totalmente nuovi rispetto alla serie storica, con Ludovica Bebi (Minori Kushieda in Toradora!) nel ruolo di Akane Tendo, Stefano Broccoletti (Jinho Yoo in Solo Leveling) nel ruolo di Ranma Saotome (ragazzo) e Chiara Fabiano (la celebre voce di Mercoledì Addams nella nuova serie Netflix) nel ruolo di Ranma Saotome (ragazza); al di là delle polemiche tra chi ha apprezzato questo doppiaggio e chi invece avrebbe voluto sentire le voci della sua infanzia, sempre che fossero state ancora disponibili, è possibile comunque vedere questa nuova versione di Ranma ½ come si preferisce, doppiata o in originale sottotitolata.
Unico neo è che la serie non ha un vero e proprio episodio che concluda la stagione, è praticamente solo il primo cour. Chi si aspetta un finale, anche se solo di una parte della storia, rimarrà deluso, la dodicesima puntata finisce semplicemente come una qualsiasi delle altre.
Nel marasma di remake che vanno di moda negli ultimi anni, Ranma ½ si distingue dagli altri e va addirittura oltre le attese superando l'originale. Racchiude tutto quello che abbiamo amato, dandogli nuova vita, rendendo felici sia i fan del primo adattamento che chi vi si avvicina per la prima volta.
Alla fine questa serie è una corsa sfrenata tra follia, arti marziali, humor, nonsense e personaggi completamente folli; che non può non accattivare tutti all’istante, incantandoci con la sua stupidità.
I manga della Takahashi sono tra i più memorabili ed iconici di tutti i tempi e Ranma ½ è, a tutti gli effetti, un mito per tantissimi appassionati. La sua trasposizione animata è per molti un cult che non dovrebbe essere toccato e di cui non ne dovrebbe essere fatto un remake.
Ero di questa opinione e ne ero ancora più convinto dopo aver visto la nuova serie di Lamu, che non mi aveva assolutamente convinto. Però ora, dopo aver guardato questo reboot, devo ricredermi, Ranma ½, nuovo adattamento a cura dello studio Mappa, rasenta la perfezione.
Prima di entrare nel dettaglio della recensione direi che è opportuno fare una breve introduzione parlando della trama, per quelli che non hanno la mia età e si avvicinano a questo prodotto senza conoscerne il manga e la precedente trasposizione animata.
La storia di Ranma ½ si svolge “da qualche parte a Tokyo negli anni 80” e racconta le gesta strampalate di tutta una serie di personaggi che ruotano intorno ai due protagonisti, Ranma stesso ed Akane. Ranma è un ragazzo di 16 anni esperto di arti marziali che gira per il mondo con il padre. Il loro vagare mira al miglioramento delle proprie tecniche di combattimento e durante il loro peregrinare si recano in Cina, alle sorgenti termali maledette Jusenkyo. Nonostante gli avvertimenti ricevuti, i due iniziano ad allenarsi sfidandosi su dei pali di bambù issati in verticale tra le centinaia di sorgenti, ma, subito dopo essere caduti in una di esse, scoprono le motivazioni per cui sono maledette. In ognuna di queste sorgenti è morto qualcuno o qualcosa, e chi si bagna in una di esse, prende le fattezze della persona o dell'animale che vi è deceduto. Ranma cade nella sorgente in cui è morta una fanciulla e, quando ne esce, ha per l’appunto l’aspetto di una ragazza. Per fortuna il ragazzo non ha perso definitivamente la sua mascolinità, infatti, quando viene bagnato con l’acqua calda, può tornare al suo aspetto normale, però se viene bagnato da acqua fredda, si tramuta di nuovo in una ragazza. Anche il padre Genma cade in una sorgente termale, nella quale però è affogato un panda, e nel suo caso la maledizione lo costringe a passare la vita alternandosi tra uomo e panda.
Il primo episodio inizia presentando la famiglia Tendo, formata dal padre Son e dalle sue tre figlie, Kasumi di 19 anni, Nabiki di 17 ed Akane di 16. Anche la Tendo è una famiglia di artisti marziali e la figlia più piccola, Akane, ne è una grande esperta, ma ha un piccolo difetto, odia gli uomini. Sempre all’inizio della storia il padre annuncia che il suo amico di infanzia Genma sta per recarsi a casa loro con il figlio, e che una delle ragazze sarà destinata a diventarne la moglie. Quando i Saotome arrivano dai Tendo però è tutto un po’ ingarbugliato, infatti, al posto di un uomo di mezza età e un ragazzo, si presentano un panda e una ragazza. Dopo tutta una serie di fraintendimenti e scene esilaranti, viene deciso che la promessa sposa di Ranma sarà Akane, un po' perché hanno la stessa età, un po' perché lei è un maschiaccio e perché in fondo, odiando gli uomini ed essendo Ranma un po’ anche donna, è la più adatta a sposarlo. Da qui in poi arrivano tutta una serie di personaggi sempre più strampalati ed esilaranti, che vanno a mettere in discussione il rapporto tra i due ragazzi che, con il progredire delle puntate, diventa sempre più profondo.
Il primo episodio già da solo rende omaggio alla serie originale, ne è infatti una copia quasi perfetta. È anche presente l’iconica scena di Ranma che si sta facendo il bagno e di Akane che entra pensando sia una ragazza. Come potete vedere dal video, questa scena è quasi identica a quella presente nella prima puntata della serie originale.
La storia procede in modo lineare, seguendo il manga, cosa che il precedente adattamento non faceva del tutto, infatti se vi ricordate erano state aggiunte alcune storyline per allungare il brodo. L’intento era di intrattenere gli appassionati il più a lungo possibile, ma anche quello di aspettare il manga che era ancora in corso e non era completo. Quindi era necessario “prendere tempo” aspettando che l'opera cartacea progredisse in modo da poterla adattare. Tutto questo rese la serie troppo lunga tanto che sembrava trascinarsi all’infinito senza giungere ad alcuna conclusione, diluendo e rovinando il ritmo perfetto della storia narrata dalla Takahashi. Il remake invece segue pedissequamente (almeno per ora) il manga, mantenendone il ritmo veloce e incalzante senza aggiungere nulla.
Quella di Ranma ½ può tranquillamente essere descritta come una storia romantica umoristica con un mix di scene d'azione. Il grande humor deriva dalle trasformazioni di Ranma in ragazza, o più esattamente da come provi ad evitare di trasformarsi e da tutto il nonsense dovuto alle situazioni surreali che si trova a vivere. Il personaggio che a mio avviso porta con se più situazioni comiche è Ryoga, antagonista di Ranma da lungo tempo, che lo ha inseguito fino in Cina per sfidarlo. Il povero ragazzo però non ha assolutamente il senso dell’orientamento e impiega anni a trovare il suo rivale. Mentre era in Cina però cade anche lui in una delle sorgenti termali maledette, in quella in cui è morto un maialino nero. Basta questo per farvi capire tutte le situazioni al limite del ridicolo che si vengono a creare. Come ragazzo è estremamente serio, anche se non brillantissimo, ma in forma di maialino è adorabile e diventa l’animaletto da compagnia di Akane, che ovviamente è all’oscuro che si tratti di Ryoga. Senza fare ulteriori spoiler vi assicuro che le iterazioni tra i tre sono tutte estremamente divertenti.
La parte romantica è naturalmente rappresentata dai due protagonisti, che da un iniziale momento in cui si ignorano e non vogliono frequentarsi, passano pian piano per fasi diverse, avvicinandosi sempre di più. Battibeccano come due innamorati in più occasioni senza che nulla si concluda mai, vengono infatti sempre interrotti sul più bello da qualcosa o qualcuno. Si ha però sempre la sensazione che il rapporto in qualche modo sia progredito. I due ragazzi vengono messi in situazioni divertenti, al limite dell’assurdo, ma questi momenti esilaranti diventano parte portante della trama e degli sviluppi romantici della coppia. Ti rendi pian piano conto che Ranma non è menefreghista come sembra inizialmente, ed Akane non è poi così rude, anzi ha lati molto dolci e teneri. Comunque alla fine la loro relazione è il fulcro attorno a cui gira tutta la storia.
Lo humor è presente anche in tutti i combattimenti, gli avversari sono sempre esperti di arti marziali, anche se alcune di esse sono assurde, come il combattimento marziale con i pattini sul ghiaccio! Il modo in cui vengono incorporate nella vita di tutti i giorni dei ragazzi è però esilarante e geniale.
Proprio i combattimenti sono una delle parti più sorprendenti di questo remake. Le scene d’azione hanno uno stile unico, molto fluido e dinamico, fatto da un mix di animazione e colori di fondo, molto diverso rispetto al precedente adattamento. Gli sfondi sono soft, con linee leggere e colori delicati. Queste tonalità morbide e i colori tenui ma brillanti riescono a far risaltare i protagonisti e le scene d’azione in primo piano. L’effetto è un po’ psichedelico ma veramente affascinante. Il lavoro svolto sugli sfondi dagli artisti che se ne sono occupati è di altissimo livello e tutto questo rende la storia ancora più accattivante.
Un altro aspetto che probabilmente sarà stato molto gradito dai fan, è che alcuni dei doppiatori originali hanno ripreso i rispettivi ruoli. Megumi Hayashibara e Kappei Yamaguchi, che interpretano le due versioni di Ranma, hanno svolto un lavoro eccellente fermando quasi il tempo, aggiungendo un piacevole effetto nostalgia.
La serie è stata trasmessa da Netflix in simuldub anche se, contrariamente al Giappone, sono stati scelti doppiatori totalmente nuovi rispetto alla serie storica, con Ludovica Bebi (Minori Kushieda in Toradora!) nel ruolo di Akane Tendo, Stefano Broccoletti (Jinho Yoo in Solo Leveling) nel ruolo di Ranma Saotome (ragazzo) e Chiara Fabiano (la celebre voce di Mercoledì Addams nella nuova serie Netflix) nel ruolo di Ranma Saotome (ragazza); al di là delle polemiche tra chi ha apprezzato questo doppiaggio e chi invece avrebbe voluto sentire le voci della sua infanzia, sempre che fossero state ancora disponibili, è possibile comunque vedere questa nuova versione di Ranma ½ come si preferisce, doppiata o in originale sottotitolata.
Unico neo è che la serie non ha un vero e proprio episodio che concluda la stagione, è praticamente solo il primo cour. Chi si aspetta un finale, anche se solo di una parte della storia, rimarrà deluso, la dodicesima puntata finisce semplicemente come una qualsiasi delle altre.
Nel marasma di remake che vanno di moda negli ultimi anni, Ranma ½ si distingue dagli altri e va addirittura oltre le attese superando l'originale. Racchiude tutto quello che abbiamo amato, dandogli nuova vita, rendendo felici sia i fan del primo adattamento che chi vi si avvicina per la prima volta.
Alla fine questa serie è una corsa sfrenata tra follia, arti marziali, humor, nonsense e personaggi completamente folli; che non può non accattivare tutti all’istante, incantandoci con la sua stupidità.
Il nuovo Ranma ½ dello studio Mappa rasenta quasi la perfezione.
La storia è più fedele al manga rispetto al primo adattamento e non ne rovina il ritmo incalzante. Non sono state aggiunte storyline non presenti nell'opera della Takahashi.
Le animazioni delle scene d'azione hanno uno stile unico e sono fluide e dinamiche. Sono di particolare pregio gli sfondi che con colori tenui e brillanti esaltano i protagonisti in primo piano e i combattimenti.
La presenza dei due doppiatori storici di Ranma crea un effetto nostalgia molto gradito.
La stupidità intrinseca dell'opera è veramente meravigliosa e non può che incantare gli spettatori.
La storia è più fedele al manga rispetto al primo adattamento e non ne rovina il ritmo incalzante. Non sono state aggiunte storyline non presenti nell'opera della Takahashi.
Le animazioni delle scene d'azione hanno uno stile unico e sono fluide e dinamiche. Sono di particolare pregio gli sfondi che con colori tenui e brillanti esaltano i protagonisti in primo piano e i combattimenti.
La presenza dei due doppiatori storici di Ranma crea un effetto nostalgia molto gradito.
La stupidità intrinseca dell'opera è veramente meravigliosa e non può che incantare gli spettatori.
Pro
- Storia più fedele al manga rispetto all'anime originale
- Le animazioni delle scene d'azione hanno uno stile unico
- I colori tenui e caldi degli sfondi risaltano i personaggi
- La presenza di alcuni dei doppiatori storici
- Lo humor, le gag classiche di Rumiko Takahashi
- La stupidità intrinseca dell'opera
- Gli omaggi alla serie originale
Contro
- Il finale dell'ultimo episodio che non è un finale
Il vero problema in ciò nella serie originale non è solo un ritmo più lento o la sua "fillerosità", che se fatto in modo adeguato può anche andar bene. Il fatto è che molto spesso si andava a intaccare la caratterizzazione dei personaggi e le loro dinamiche. Per fare un esempio: leggendo pareri su internet, ho notato che molti spettatori del vecchio anime detestavano Akane perché il prodotto di Deen tendeva a renderla ancora più isterica. Che fosse una tipologia di gag che all'epoca funzionasse bene? In ogni caso, il remake ha avuto il più grande merito - più di qualsiasi altro - di caratterizzare lei e tutti gli altri personaggi proprio come espressi nel manga della Takahashi.
Però non capisco perché definirlo neo: è la prima stagione di un manga ancora lungo, è stata subito annunciata la seconda, non avrei visto il senso di fare qualcosa di diverso. Però la vedo come a dire che è così ben fatta che bisogna davvero scavare per trovare difetti importanti ahahah
"Mancano i capezzoli" non credo sia sufficiente. Il manga è riportato 1:1, anche le gag sessualizzate ci sono tutte. Avrei capito avessero tagliato tutte le parti sessualizzate di Ranma femmina. I capezzoli non li mette nessuno, a meno che non sia un anime mandato in onda in due versioni differenti. Altrimenti, tra nebbie sospette o come in questo caso far finta che non esistano proprio, è così e basta.
Quella della serie originale aveva personalitá ed erano bei pezzi da riascoltare anche singolarmente.
A livello visivo non apprezzo i cambi colore durante le lotte per farlo sembrare più "fumettoso". È una scelta stilistica quello di fumettizzare le serie animate che raramente gradisco. Se volevo il manga lo leggevo, dall'anime mi aspetto altro.
Per il resto è un ottimo adattamento, con ottime animazioni e character design tutto sommato azzeccato. Apprezzata molto la scelta di lasciare i vecchi doppiatori giapponesi.
Sul doppiaggio italiano non mi pronuncio, per me rasenta a malapena la sufficienza a essere buoni.
Sia nel manga che nell' anime originale c'erano e comunque in una recensione seria dovrebbero essere almeno citate, molta gente me compreso odia le censure e se qualcuno spinto dalla recensione lo avesse voluto vedere magari abbonandosi apposta a Netflix e si vede un opera censurata rispetto all' originale potrebbe rimanerci male.
Sinceramente questo incaponirsi con questa autocensura dello studio d'animazione mi fa ridere. Come mai tutti a rompere le balle a ranma per questa storia quando da sempre le versioni animate sono sempre più edulcorate delle loro controparti cartacee?
Anche sul piano tecnico è stato fatto un lavorone. Ottime animazioni e color design a pastello. Non me ne vogliano i nostalgici, ma tecnicamente la serie storica era obiettivamente molto standard, senza mai particolari guizzi (ma anzi molti cali e errori di design), che qui ci sono eccome.
Funziona così da circa 15 anni. Sarebbe come dover precisare che non è fatta in rodovetro.
Va bene ma in quanti Paesi in tutto il Mondo erano capaci di realizzare 161 episodi con cadenza settimanale? Con una qualità medio-alta buona...
Standard solo perché gli studi d'animazione giapponese ci hanno abituati molto bene...
Per il resto, remake davvero piacevole e approvato.
Sarebbe come voler giustificare la qualità di Dragon Ball Super. Quanti anime nel 2015 avevano anche solo più di 25 episodi? Super ne ha 131! Obiettivamente è a priori un'impresa non da poco. Ma fa schifo comunque xD
Eppure sono convinto che i neo girella del futuro la giustificheranno come oggi si giustificano molte serie del passato, con criteri non validi neanche per il tempo.
Poi, lungi da me paragonare DBS a Ranma, è naturalmente un esempio estremo.
In ogni caso mi riferisco più che altro a chi afferma che la serie storica fosse animata benissimo ecc. Cosa non vera neanche per il tempo. Un Dragon Ball già era meglio, per dire.
Non stapperei lo champagne vedendo come sia il mercato del lavoro in Giappone.
Sono livelli che non andrebbero più riproposti, anche con questa nuova serie di Ranma sono felice che si prendano tutto il tempo necessario e non corrano all'impazzata per coprire tutto il manga, anche a costo che non venga mai portata a termine.
In verità, negli anni novanta, una buona fetta della realizzazione (intercalazioni e coloritura) era fatta in Corea del Sud. Oggigiorno da studi cinesi.
La DR-MOVIE coreana si occupa perlopiù delle fasi di pre-produzione (layout e disegni chiave), per le animazioni si appoggia alla filiale di Qingdao in Cina.
Proprio per questo dico a chi ha qualche dubbio di toglierselo perchè questo remake è bello, molto molto molto bello, non perdete tempo a fare confronti, non ha senso, l'estetica della prima serie (per i miei gusti forse il picco del chara design giapponese) è unica e inimitabile perchè figlia di quel tempo, ma tranne questo tutto quello che di bello, divertente e appassionante c'era in Ranma si trova anche in questo remake, al di là del fatto che è un adattamento pagina per pagina del manga originale (cosa che la prima serie non era, ma non dev'essere per forza un difetto, soprattutto quando la vedevi senza avere idea di cosa fosse un manga come ho fatto io), la storia fa ancora presa, i personaggi sono buffi, assurdi, divertenti, li vedi una volta e non li dimentichi più, il ritmo è incalzante, frenetico quando serve negli scontri più articolati, riflessivo quando dedica quelle scene ai due protagonisti chiaramente innamorati e destinati a non dirlo mai, il chara è pulito e semplice, le animazioni fanno il loro dovere, alcune scelte di stile, come la palette di colori che cambia, arricchiscono ulteriormente la visione, ancora di più quando è accompagnata dal doppiaggio originale giapponese che sembra, questo sì, fermatosi nel tempo laddove era possibile, ho solo cose positive da dire su questo remake, ero contento di vederlo quando fu annunciato perchè appunto amavo la serie a prescindere, sono entusiasta ora di continuarlo, soprattutto se mantiene questa qualità e questo pacing nel raccontare tutta la storia, se avete dubbi guardatelo, se vi è piaciuta la serie originale guardatelo, se non avete idea di cosa sia Ranma guardatelo e basta, non c'è un motivo serio per non dargli una possibilità se non l'ottusità girellara, contro cui alzo le mani perchè per carità, ognuno decide di cosa morire e la nostalgia non è la più brutta delle soluzioni.
Diciamole tre cose negative però perchè sennò sembra veramente un capolavoro che non è in senso lato, ma nel suo genere resta sempre un'opera indimenticabile, E' un peccato che si perda la nudità smaliziata della serie originale che era figlia di un tempo diverso chiaramente, qui le scene non vengono cancellate per fortuna ma graficamente alleggerite e pur se veniale, è comunque un peccato; nell'ambito rientra la scelta dei colori di Ranma ragazza a cui ci fai l'abitudine, ma quel rosa spinto dei capelli di Ranma non regge mai il confronto col rosso fuoco della serie originale che tanti ormoni contribuì ad accendere insieme agli occhi; il primo cour è perfetto nella lunghezza e nella gestione degli eventi ma di per sè è un po' pochino, se hanno intenzione di animare tutta la serie a questo ritmo dovremo fare scommesse per chi riuscirà a vederne la fine, cosa che mi interessa particolarmente perchè se c'è qualcosa su cui questa serie non può concorrere rispetto all'originale è l'adattamento dell'ultima parte del manga che non abbiamo mai visto animato, per questo spero che in futuro riescano a organizzarsi meglio e proporre almeno due cour consecutivi all'anno come ha fatto in questi anni MHA per esempio, sempre se hanno intenzione di arrivare fino alla fine chiaramente...
C'è chi dice sia dovuto all'aver rispettato il manga, ma non tenendo conto di esso non avendolo mai letto, a me è sembrato a prescindere che accelerasse senza dare il dovuto respiro alla narrazione per assaporare tutti i lati più importanti.
Un esempio su tutti, Senza Spoiler, l'arrivo di Shampoo, che piomba fin troppo all'improvviso senza neanche dare il tempo all'arco precedente di chiudere totalmente, per poi procedere non dico col turbo, ma senza far realmente percepire il peso che lei sta portando rispetto alla serie originale, dove ricordo l'interesse verso Ranma prendeva piede in modo un pò più costruito, e con lei ad avere più presenza scenica.
Anche io non mi sono trovato molto con lo stile più "fumettoso" e coi colori sparati, non è ciò che mi aspetto da Ranma, ma quelli che davvero non mi è garbato sono i contorni: lo stile della Takahashi è inconfondibile e deve molta della sua forza alla morbidezza del tratto, cosa che qui non ho affatto riscontrato, i personaggi mi sembravano troppo spigolosi e duri, più in linea con altri stili, specie Ryoga o Kasumi.
Concordo appieno sulle musiche, l'Opening non mi ha preso per nulla, ma la Ending non era male, anche quello stile abbozzato ci poteva stare; comunque è assodato che niente batterà l'iconicità di Jajauma ni Sasenaide, ma anche solo i pezzi usati nei momenti più intimi o comici.
E sul doppiaggio, non mi esprimo più di quanto abbia già fatto altre volte, molte voci per nulla azzeccate, ma per fortuna almeno Ranma ragazzo/a va benissimo.
Non lo boccio affatto come titolo, sia chiaro, e mi dico disposto a dare un'occhiata alla prossima stagione, ma ora come ora, sia come fan che come spettatore, non mi è sembrato nulla di così esaltante.
C'è chi lo ama e chi lo odia e tutti portano validi motivi.
Io non faccio di certo parte di quelli che lo ama.
Il comparto audio, vi ricordate le tante ost, quella iconica di Ryoga?
Le scene aggiunte, tipo tutti i siparietti comici di Azusa Shiratori.
E per la versione italiana... un doppiaggio incredibile (in questa, Kasumi in primis, molte voci non sono adeguate al personaggio)
Sulle censure avete detto già tutto.
Si questa è più fedele al manga, nulla da dire a tal proposito.
Chi parla bene della serie vecchia non la ricorda per un cazzo, questa nuova ha una qualità media superiore; quella vecchia aveva dei cut che si trovano su sakugabooru va bene, ma guardate i primi 10 episodi di nuovo, c'è un sacco di roba indecente dove si capisce che stanno tirando minutaggio perché non avevano tempo per animare bene.
E dico, i primi dieci episodi che sono quelli che ho rivisto per fare un confronto.
La serie nuova non ha punti altissimi ma neanche robe immonde che ti cascano le braccia.
Chi parla male della serie nuova non l'ha vista e parla per partito preso, non si spiega altrimenti.
Quoto tutto, anche le virgole.
Ranma è il manga/anime del mio cuore, ci ho costruito sopra tutta la mia vita di lettrice di manga e in generale di appassionata di questo mondo, animazione compresa. Ho riletto il manga (per la centesima volta) nell'ultima riedizione di Star comics e l'ho trovato bello, divertente ed eterno come la prima volta, anzi, pure di più. La vecchia serie anime mi aveva fatto scoprire l'amore per il doppiaggio italiano, Massimiliano Alto è stato letteralmente il mio inconsapevole husbando per anni e anni. Tutto questo per dire che io amo Ranma oltre ogni logica razionale, quindi magari parlo sempre un po' di parte.
La prima ventina di episodi della vecchia serie la amavo alla follia, ma con il proseguire degli episodi non gli ho perdonato molte cose, tra cui il cambio del character design e l'esclusione di alcune saghe bellissime per dei filler anche molto brutti.
Questo remake mi è piaciuto molto finora, ma appoggio totalmente le critiche quotate quassù, soprattutto lato colonna sonora è stato davvero sciatto. Quella colorazione psichedelica per fortuna è andata scemando, mi irritava proprio il cervello.
Per il resto l'ho adorato, doppiaggio giappo compreso, sempre vista solo in italiano la serie (e gli oav e film). Il doppiaggio italiano nuovo non l'ho nemmeno provato a sentire, sarebbe stato inutile perché per me esiste solo il vecchio e amen, è una cosa mia.
Menzione speciale per Mamoru Miyano che ci regala un Mikado Sanzenin spettacolare, dopo questo e il "nuovo" Mendo del remake di Lamù, se mai faranno un remake di Maison Ikkoku lo voglio su Mitaka! 😄
Peccato dover aspettare un bel po' per gli episodi successivi, ma conto che ne varrà la pena e vedremo animati anche i bellissimi capitoli futuri!
Come ho sempre fatto, continuo a consigliare Ranma, manga o anime, davvero a chiunque!
@Andrea Ciccarello
Oggi le condizioni degli animatori sono anche peggiorate.
@MkII
Immagino per contenere i costi ma comunque Cina e Corea del Sud erano sempre supervisionati dai giapponesi.
@Tubo
Premessa non ho visto Ranma 1/2 quando veniva trasmesso su TMC e neanche su MTV ma solo dieci anni fa su internet.
Stai facendo passare Ranma 1/2 '89 per una serie animata brutta.
Per me graficamente non è affatto male poi vanta delle bellissime OP/ED con le musiche di un certo Kenji Kawai.
Al pubblico di bambini e ragazzi che lo guardava su Fuji Tv il giovedì alle 17:30 piaceva stessa cosa il pubblico italiano su TMC e tanto mi basta.
Ranma ½ ha avuto - almeno - due linee di produzione diverse, una con più budget per i primi 21 episodi (che narrativamente coprono la stessa fetta di manga della stagione appena conclusa) e l'altra con meno budget che avrebbe coperto dal 22 al 161, chiamata in giapponese Nettohen.
Già si può vedere come tra "prima serie" e nettohen ci siano delle differenze tecniche e narrative (inteso come approccio all'adattamento). Soffermandoci sui disegni e le animazioni, va da sé che meno budget ha implicato un degrado tecnico man mano che si andava avanti, con fasi alterne ma sempre in caduta libera arrivando a un disastro totale che si è ripercosso anche sugli OAV. A livello narrativo c'è stata alternanza perché sono cambiati più volte i registi della serie, quindi avevamo chi si voleva soffermare più sull'aspetto action e chi solo successivamente ha dato uno spessore maggiore (e giusto) alla parte romantica.
Alcune storie hanno subito tagli indegni, altre sono state allungate (talvolta bene, talvolta male). Mancano storie importanti del manga, mentre sono presenti OTTANTA su 161 episodi filler che se andava bene erano decenti una volta sì e quattro no.
Non si può proprio avere un giudizio unico, bisogna riconoscerne tanti pregi quanti tanti difetti. Resta ad oggi una serie poco appetibile per i neofiti, a maggior ragione chi è abituato al mercato moderno, anche perché in un modo o nell'altro per vederne l'epilogo devi passare al manga. Che poi probabilmente anche questo "remake" salterà delle storie perché non penso nessuna produzione moderna possa permettersi di realizzare 130 episodi (questa è la necessità per un adattamento completo, con questo ritmo) di una serie che non è sulla cresta dell'onda. Tuttavia, direi che si può tranquillamente saltare un 30-40% del manga se ci si focalizza sulle parti migliori e sul finale.
Quindi indubbiamente Ranma ½ '89 non è brutta, ma non è neanche un capolavoro. È una serie con tanti pregi e tanti difetti, narrativi e tecnici e che nella sua produzione ha avuto delle fasi che andrebbero prese singolarmente.
E poi voglio dire, è comunque tratta da un manga incredibile, difficile che un suo adattamento possa essere brutto in toto
Posso essere d'accordo sul fatto che potevano lasciarli, perché sono solo dei capezzoli e ormai basta accedere sui social per trovarseli in home ma i giapponesi, non so perché, ormai da tempo li censurano di base, se sono shonen. La locanda di Yuna aveva le censure ai capezzoli su rivista e poi su volume no, ovviamente li aveva anche nell'anime. Te ne cito uno per citartene diversi. Negli anni 80 li mettevano ok, ora no. Non è un problema di Ranma ma è una cosa base da tempo, anzi Ranma mantiene tutte le scene e anche le nudità integrali(salvo appunto questo dettaglio).
Grazie mille! Noto che sei un grandissimo esperto di Ranma 1/2 e immagino di tutto il mondo di Rumiko Takahashi.
@Tubo
Il remake lo trovo molto carino bella regia, bei disegni, simpatici i tocchi di classe all'inizio degli episodi 🤩 divertente l'opening Iinazukekkyun e toccante l'ending Anta nante.
Sono stati tre mesi gradevoli... Peccato solo tre mesi ☹️ spero che con la seconda season passano al formato senestrale un arco di tempo più sostanzioso.
Per quanto riguarda le nudità erano censurate anche in alcuni anime anni Ottanta.
Prendo come esempio Dragon Ball nel capitolo 100 si vedono le tette di Bulma integrali nell'episodio 71 di DB 1 stagione la Toei Animation ha censurato accelerando al massimo la scena... Basta prendere una qualunque edizione del manga e confrontarlo con l'episodio 71 dell'anime.
In Maison Ikkoku ancora peggio hanno del tutto tolto
P. S.
La colonna sonora di Ranma 1/2 2024 anche io la trovo uno dei principali punti deboli di questo remake.
Noto solo ora che il musicista è Kaoru Wada un grandissimo artista... In questi ultimi mesi sto rivedendo D. Gray-man dove ha composto una colonna sonora meravigliosa... Ma in Ranma 1/2 2024 nulla di eccezionale musiche gradevoli ma nulla di memorabile.
Peccato, però, che le musiche sono troppo generiche. NON sto parlando delle sigle, ma proprio delle musiche di sottofondo e degli effetti sonori. I suoni e la drammaticità esagerata di alcune musiche della serie classica erano iconici e particolari, e aggiungevano qualcosa all'identità dell'opera.
?
Gli shonen sono manga per giovani in età scolare.
Ranma 1/2 era pubblicato su una rivista per giovani lettori di conseguenza il pubblico dell'anime erano i giovani che lo vedevano dopo la scuola/club scolastico.
Versione Tv locali romane, TMC e MTV.
Sui canali Mediaset Ranma 1/2 non è mai andato.
Non è un problema della serie
Direi che per i pochi episodi che ho visto fino ad ora è ottimo. La censura praticamente è insistente e, visto che stavo rileggendo il manga proprio in questo periodo, posso affermare con certezza che è molto fedele. Opening ed Ending niente male.
Un buon lavoro.
Direi meglio della serie storica (anche se i primi episodi della serie storica hanno uno stile niente male).
Penso che più che un difetto nella serie si può trovare solo in netflix che per spingere al binge watching cerca di farti saltare opening ed Ending e, visto il prezzo di netflix, conviene comprarsi il manga e guardarsi ogni tanto opening /ending su YouTube
Anche più dell'85 che ha preso
Vedremo come si evolve nella seconda stagione
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