Secondo il "2024 WEBTOON Industry Survey" pubblicato lo scorso 2 dicembre dal Ministero sudcoreano della Cultura, dello Sport e del Turismo (MCST) e la Korea Creative Content Agency (KOCCA), l'industria coreana del webtoon ha registrato nel 2023 vendite totali di circa 1.5 miliardi di dollari (circa 1.4 miliardi di euro), con un aumento del 19,7% rispetto ai circa 1.24 miliardi di dollari dell'anno precedente. Questo è il primo anno in cui l'industria ha superato i 1.5 miliardi di dollari di fatturato annuo.
MCST e KOCCA hanno iniziato a raggruppare i dati raccolti nel 2018, mostrando una crescita costante dell'industria. Nel 2017, le vendite totali sono state di circa 258 milioni di dollari. In soli tre anni si sono raggiunti i 716 milioni di dollari (734 milioni di euro), fino ad arrivare ai 1.02 miliardi (994 milioni di euro) nel 2021.
La maggior parte dei ricavi nel 2023 è arrivata tramite le varie piattaforme del settore (Lezhin, WEBTOON, Tapas, Manta, Tappytoon e molte altre), che hanno registrato circa 959 milioni di dollari (935 milioni di euro) di vendite totali, pari al 64,4% del mercato complessivo. Ciò rappresenta un aumento del 25% rispetto ai circa 767 milioni di dollari (747 milioni di euro) del 2022.
Per quanto riguarda il mercato estero, il Giappone detiene la quota più elevata con il 40,3%, seguito dal Nord America (19,7%), dalla Cina (15,6%), dall'Asia sudorientale (12,3%) e dall'Europa (8,2%). Se la quota del Giappone è leggermente diminuita rispetto all'anno precedente, quella del Nord America è aumentata del 6,2%.
Tuttavia, anche le attività illegali continuano a crescere. Considerando solamente il mercato coreano, nel 2023 il tasso di distribuzione illegale è stato del 20,4%, con danni stimati pari a circa 300 miliardi di dollari (295 miliardi di euro). Tuttavia, poiché la distribuzione illegale oltreoceano non è stata inclusa in questa cifra, il danno effettivo potrebbe essere maggiore. Tra le varie forme di sostegno necessarie per le imprese webtoon, "la regolamentazione dei siti di distribuzione illegale" è stata la più alta priorità, con il 43,8% degli intervistati che lo hanno identificato come essenziale.
Il reddito medio annuale per gli artisti webtoon che hanno serializzato le loro opere nel corso dell'anno è stato di 25,7 mila dollari (poco più di 25 mila euro). I ricavi esteri hanno rappresentato in media il 6,8% dei guadagni annuali.
Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork
The Korea Herald
MCST e KOCCA hanno iniziato a raggruppare i dati raccolti nel 2018, mostrando una crescita costante dell'industria. Nel 2017, le vendite totali sono state di circa 258 milioni di dollari. In soli tre anni si sono raggiunti i 716 milioni di dollari (734 milioni di euro), fino ad arrivare ai 1.02 miliardi (994 milioni di euro) nel 2021.
La maggior parte dei ricavi nel 2023 è arrivata tramite le varie piattaforme del settore (Lezhin, WEBTOON, Tapas, Manta, Tappytoon e molte altre), che hanno registrato circa 959 milioni di dollari (935 milioni di euro) di vendite totali, pari al 64,4% del mercato complessivo. Ciò rappresenta un aumento del 25% rispetto ai circa 767 milioni di dollari (747 milioni di euro) del 2022.
Per quanto riguarda il mercato estero, il Giappone detiene la quota più elevata con il 40,3%, seguito dal Nord America (19,7%), dalla Cina (15,6%), dall'Asia sudorientale (12,3%) e dall'Europa (8,2%). Se la quota del Giappone è leggermente diminuita rispetto all'anno precedente, quella del Nord America è aumentata del 6,2%.
Tuttavia, anche le attività illegali continuano a crescere. Considerando solamente il mercato coreano, nel 2023 il tasso di distribuzione illegale è stato del 20,4%, con danni stimati pari a circa 300 miliardi di dollari (295 miliardi di euro). Tuttavia, poiché la distribuzione illegale oltreoceano non è stata inclusa in questa cifra, il danno effettivo potrebbe essere maggiore. Tra le varie forme di sostegno necessarie per le imprese webtoon, "la regolamentazione dei siti di distribuzione illegale" è stata la più alta priorità, con il 43,8% degli intervistati che lo hanno identificato come essenziale.
Il reddito medio annuale per gli artisti webtoon che hanno serializzato le loro opere nel corso dell'anno è stato di 25,7 mila dollari (poco più di 25 mila euro). I ricavi esteri hanno rappresentato in media il 6,8% dei guadagni annuali.
Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork
The Korea Herald
L'80% di quelli blasonati sono porno col pretesto di voler raccontare una storia, e nella maggior parte dei casi la trama è una cagata pazzesca.
Altri dei pietosi copia-incolla (vedi the beginning after the end), che sembrano il compagno di classe che copia il tuo compito e mette errori in giro volutamente per evitare di farsi beccare dalla professoressa.
I disegni spesso sono piatti con colori che sembrano usciti da paint, ovvio ci sono delle eccezioni (vedi Sweet Guy), e mi danno tantissimo una sensazione di finto e artificiale o catena di montaggio.
Anche i più blasonati come il tanto decantato "Soul Leveling" non mi trasmette nulla, sembra di vedere delle tavole in CG senz'anima.
Si può dire altrettanto di un sacco di cose di successo. E non lo dico per criticare il tuo commento con cui concordo pienamente.
Non ho provato tutti i webtoon coreani ma in generale mi sembra che copino i genere di anime di successo: isekai, otome etc. ma in qualche modo riescono ad essere ancora più esagerati! Doctor Elise e Solo Leveling, per esempio, sono la quintessenza assoluta dei protagonisti da power fantasy.
Mi spiace solo che ormai non si vedano più manhwa in Italia. A livello grafico era di alta qualità, mentre le storie nella media anche se c'erano alcuni che meritavano. Rebirth (pubblicato dalla Flashbook) era uno dei miei preferiti.
C'è stato un periodo in cui ne leggevo tantissimi. Ma poi anche a me sono venuti a noia.
Sembrano anche interessanti all'inizio, ma la tirarla davvero per le lunghe (ci vorranno almeno 10 capitoli di webtoon per coprire un capitolo manga ) e concordo sul fatto che siano tutte opere discrete, concept già visti e non ho mai trovato qualcosa che mi ha fatto dire: "Wow!". Molto spesso se l'idea iniziale era buona, poi cadono o nella voglia di compiacere o nella voglia di allungare il brodo (non dico che i manga non lo facciano, ma qui è su una scala nettamente superiore, esacerbata poi dal numero di capitoli). Molto spesso ho quel sentore di "produzione di massa"... prendi un'idea, vai di CG e sforna come se non ci fosse un domani. Non importa se uno finirà mai la lettura, l'importante è che escano nuove cose da seguire e pagare per i capitoli successivi (se c'è un cliffhanger, meglio è).
Power fantasy penso siano le parole che meglio descrivono quelli "shonen" diventati anime. Tempo una stagione il protagonista diventa di una forza senza senso.
L'idea che mi danno è quella di opere scritte da ragazzi giovani e senza un editor che dica loro di calmarsi
ok boomer
Infatti, fateci caso, il protagonista degli shonen non è quasi mai il personaggio più popolare...
Infatti, fateci caso, il protagonista degli shonen non è quasi mai il personaggio più popolare...
Io, che ci vivo qui in Corea sin dal 2010, ti dico che i fumetti coreani manco si vedono più qui da noi. Negli anni 2010 ne seguivo alcuni di cui molti sono stati interrotti. Rimangono edizioni vecchie di serie vecchie sul mercato di seconda mano e spesso costano anche troppo per la loro rarità e significato culturale (una volta la situazione fumettistica in Corea era paragonabile a quella giapponese, seppur di inferiore distribuzione all'estero). Oggigiorno, magari, ogni tanto esce qualche riedizione costosa fancy schmency di titoli classici, ma, ripeto, ogni tanto, non spesso.
Nonostante ciò, sono riuscita a farmi una collezione decente di buoni fumetti, tra cui Toons (dell'ilustratore di Dr. Stone), che include un volume dedicato alla situazione politica rivolta ai fumetti e ti fa capire la situazione odierna.
Sono curioso: cos'ha ucciso il mercato? La concorrenza dei manga?
Eh, magari.
È una lunga storia, ma sostanzialmente, il colpevole è la censura, perché "pensiamo ai bambini". Gli autori erano costretti ad eliminare contenuti violenti e sexy e hanno perso il pubblico e di conseguenza, il mercato, pian piano, si è spento.
Quindi, in pratica, i webtoon è tutto ciò che non è distribuibile mediante i canali tradizionali?
Comunque un grosso grazie come al solito alla censura, sempre pronta a salvare le poveri menti deboli dei bambini (coff coff invece di educarle coff coff).
Piuttosto che indistruttibile, direi che i webtoon sono arrivati in un epoca, diciamo, più "giusta". Generalmente parlando, il digitale, proprio perché immateriale, cresce molto più facilmente. Inoltre, le politiche, nel frattempo, cambiano.
Mentre, per una distribuzione fisica, anche solo creare un'opera risulta più difficile, figuriamoci distribuirla. Poi, con le copie che non vendono, che ci fai?
Penso, quindi, che sia puro caso e circostanze epocali se il web toon risulta avere maggiore successo.
Effettivamente il tuo ragionamento non fa una piega.
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