UNICEF Japan: urge includere la pornografia virtuale tra le proposte di proibizione
Il partito liberal-dmocratico giapponese (la fazione politica più conservatrice del Paese) e la sua coalizione, sotto la pressione internazionale, preparano una normativa che renderà illegale il possesso di materiale pornografico a sfondo minorile per la prima volta nel Paese.
Il tentennante progetto di legge, però, non include nella lista la cosiddetta pornografia minorile “virtuale”, come quella che potrebbe essere rappresentata in taluni fumetti, prodotti d’animazione e videogames. Alcuni membri del partito si sono riuniti appositamente per affrontare la questione. La stessa rappresentanza incontrerà Thomas Schieffer, ambasciatore americano a Tokyo, che aveva recentemente fatto notare le mancanze normative del governo giapponese in materia, e come anche il solo possesso di materiale simile sia proibito negli altri Paesi Membri del G8 (che quest’anno terrà il suo Summit proprio in Giappone, tra il 7 e il 9 luglio a Hokkaido), oltre alla Russia.
La divisione giapponese dell’UNICEF (United Nations Children's Fund) guida la campagna per proibire la pornografia minorile virtuale, così che sia inclusa nel progetto di legge giapponese. Lo scorso ottobre il governo nipponico aveva avviato una ricerca sulle “pubblicazioni dannose” i cui risultati sono stati molto discussi. Alla proposta di regolamentazione della pornografia disegnata, l’86,5% degli intervistati si era dichiarato favorevole (leggi tutto).
C’è tuttavia qualche perplessità sulla definizione di “pornografia minorile virtuale”; UNICEF intende anche quella che coinvolge produzioni con persone reali sopra i 18 anni, che dovrebbero essere proibite se gli attori, pur maggiorenni, indossano indumenti come la divisa scolastica alla marinaretta, e hanno un aspetto fisico che li fa apparire più giovani.
I contrari alla proposta di legge affermano che questa proibizione infrange la libertà di stampa e di espressione e, addirittura, possa indurre gli uomini che usano queste produzioni come valvola di sfogo per le loro pulsioni sessuali a commettere reati più gravi. Altre critiche ribadiscono che i personaggi raffigurati in tali produzioni sono solo di fantasia e non possono essere dannosi.
Sia nel 1999 che nel 2004, in Giappone sono già state approvate delle leggi che vietano la produzione e la vendita - ma non il possesso - di materiale pedo-pornografico. Secondo il ministro della Giustizia giapponese, negli ultimi anni c’è stata una crescita delle denunce per casi di pedo-pornografia, che sono passate da 25 nel 1999, a 214 nel 2003, fino a 585 nel 2006.
Microsoft e Yahoo! supportano la campagna.
Fonti: ANN, ComiPress, Canned Dogs.
Il partito liberal-dmocratico giapponese (la fazione politica più conservatrice del Paese) e la sua coalizione, sotto la pressione internazionale, preparano una normativa che renderà illegale il possesso di materiale pornografico a sfondo minorile per la prima volta nel Paese.
Il tentennante progetto di legge, però, non include nella lista la cosiddetta pornografia minorile “virtuale”, come quella che potrebbe essere rappresentata in taluni fumetti, prodotti d’animazione e videogames. Alcuni membri del partito si sono riuniti appositamente per affrontare la questione. La stessa rappresentanza incontrerà Thomas Schieffer, ambasciatore americano a Tokyo, che aveva recentemente fatto notare le mancanze normative del governo giapponese in materia, e come anche il solo possesso di materiale simile sia proibito negli altri Paesi Membri del G8 (che quest’anno terrà il suo Summit proprio in Giappone, tra il 7 e il 9 luglio a Hokkaido), oltre alla Russia.
La divisione giapponese dell’UNICEF (United Nations Children's Fund) guida la campagna per proibire la pornografia minorile virtuale, così che sia inclusa nel progetto di legge giapponese. Lo scorso ottobre il governo nipponico aveva avviato una ricerca sulle “pubblicazioni dannose” i cui risultati sono stati molto discussi. Alla proposta di regolamentazione della pornografia disegnata, l’86,5% degli intervistati si era dichiarato favorevole (leggi tutto).
C’è tuttavia qualche perplessità sulla definizione di “pornografia minorile virtuale”; UNICEF intende anche quella che coinvolge produzioni con persone reali sopra i 18 anni, che dovrebbero essere proibite se gli attori, pur maggiorenni, indossano indumenti come la divisa scolastica alla marinaretta, e hanno un aspetto fisico che li fa apparire più giovani.
I contrari alla proposta di legge affermano che questa proibizione infrange la libertà di stampa e di espressione e, addirittura, possa indurre gli uomini che usano queste produzioni come valvola di sfogo per le loro pulsioni sessuali a commettere reati più gravi. Altre critiche ribadiscono che i personaggi raffigurati in tali produzioni sono solo di fantasia e non possono essere dannosi.
Sia nel 1999 che nel 2004, in Giappone sono già state approvate delle leggi che vietano la produzione e la vendita - ma non il possesso - di materiale pedo-pornografico. Secondo il ministro della Giustizia giapponese, negli ultimi anni c’è stata una crescita delle denunce per casi di pedo-pornografia, che sono passate da 25 nel 1999, a 214 nel 2003, fino a 585 nel 2006.
Microsoft e Yahoo! supportano la campagna.
Fonti: ANN, ComiPress, Canned Dogs.
Certo, anche evitare di disegnare bambini sotto i 6 anni non sarebbe male.
Albi su albi con personaggi di età indecifrabilmente bassa, molto bassa.
Sarà che non li trovo eccitanti ma credo proprio che se ne possa fare a meno, e che qualche cosa di strano chi si eccita con quelli deve averlo.
Poi finchè ci si limita ai disegni nessun problema (ognuno risponde a se stesso), ma se li vietassero non protesterei.
Sia nel 1999 che nel 2004, in Giappone sono già state approvate delle leggi che vietano la produzione e la vendita - ma non il possesso - di materiale pedo-pornografico.
Un po' come da noi, uno può possedere e fumare cannabis, ma non si può nè coltivarla nè venderla. Forse basta scrivere una letterina alla Befana per farsela portare nelle calze (dove poi tanti ce la lasciano, visto che è lì che gliela trovano...).
Uno può possedere materiale pedo-pornografico, ma non può comperarlo (è illegale venderlo), nè produrlo (quindi nemmeno può disegnarselo).
Non c'è che dire, mi consola il fatto di sapere che non solo in Italia ci sono quattro cialtroni al potere che non sanno scrivere leggi decenti...
Tycho
Poi persino il cosplay e le figures, mah...
Dopo questa non riesco a prendere sul serio quella gente e quoto sopra, ci son problemi al giorno d'oggi ben piu' gravi e reali che mettersi a disquisire sui disegni...
Scusate è ma l'Unicef Giappone deve occuparsi solo di quello che dite voi. Personalmente non la trovo una cosa così assurda pensare anche a loro stessi, considerando poi che molto di quel materiale gira anche fuori dal Giappone.
Sinceramente, fare della pornografia viruale o cartacea va bene, ma se si tratta di adulti. Porre come protagonisti dei bambini o giovani maggiorenni vestite da bimbe di 13-14 anni a cui ne combinano di cotte e di crude è per me perverso e irriguardoso. Non vi appellate ai diritti di parola,stampa e pensiero perchè in una società civile ci sono anche doveri.
ma che libertà di pensiero è disegnare quei porno,scusate. Ricordiamoci che di malati ce ne sono tanti e i casi drammatici al riguardo non mancano.
E' giusto che perseguiscano le foto reali e condannino chi le detiene nella maniera piu' assoluta, ingiusto che proibiscano pure i disegni, opere di fantasia appartenenti a uno stereotipo radicato.
Tuttavia vedo che qui stiamo come al solito andando oltre arrivando a estremismi assurdi tirando in ballo persino politica censoria, razzismo e religione, mi disturba abbastanza il voler per forza associare a tutti i costi una fiction con i problemi reali, che son ben'altri. Sayonara.
Il discorso del revisionismo storico l'ho tirato in ballo solo per citare un esempio di grave censura in Giappone, perchè mi dà l'impressione che spesso si pensi erroneamente che lì ci sia molta più libertà di pensiero che da noi, solo perchè si vede una mutanda in un cartone animato. In ogni caso, visto che il mio intervento ti ha tanto irritato, potevi saltarlo a piè pari invece di fingere che non ti interessasse ma intanto dire la tua a tal proposito.
- stuprare qualcuno
- ammazzare qualcuno
- rubare a qualcuno
- ingannare qualcuno
- mentire a qualcuno
- torturare qualcuno
Oh, poi c'è qualcuno che lo rifa a casa, quindi proibiamo tutta la finzione!!!
Così poi ci rimane solo da andare a messa alla domenica...
Ma è davvero ridicolo! Stupido, ipocrita e da ignorante anche solo proporre leggi di questo tipo!
Questa, ragazzi, parliamoci chiaro, e vedo che molti che hanno scritto qui sono daccordo con me, è CENSURA della libertà di pensiero stiamo parlando di DISEGNI non di qualcosa di origine reale o che sfrutti in qualche modo il reale! Non voglio essere ipocrita e ammetto che qualcosa di questo materiale (FINTO non vero) navigando in forum su anime & co. mi è capitato tra le mani... embè??? Scusate ma è finzione, fantasia, opere DISEGNATE nulla di più, al pc o a mano... al 99,9% delle persone faranno schifo (magari... la %uale secondo me è un po' diversa...) ad altri possono anche interessare, e comunque... ripet, embè???E allora?!?! Mica è detto che questi poi lo facciano nella realtà!
Io mica mi aggiro con una Katana a scuoiare mafiosi per le strade dopo aver visto Kill Bill... però su quello mica qualcuno che dica nulla... anzi adesso se il mitico Quentin raccomanda, nemmeno produce, un film tutti al cinema ad insozzarsi di scene gore... il limite è stato raggiunto...
Vi ricordo che per sfruttamento della schiavitù (classe in cui ricadono i reati di pedofilia) si pigliano pene BEN inferiori a quelle che si pigliano per omicidio!
Provo disgusto, scusate ma notizie di questo tipo non per l'argomento, sia chiaro, ma per la logica su cui sono nate, semplicemente mi fanno rabbrividire.
Povero il mio Giappone... anche tu...
Allora se pensi che si debba discutere solo sul piano artistico ti dico che il fumetto, i manga sono arte mentre questa roba è feccia e puro sciacallaggio perchè si utilizza un mezzo e un'arte per guadagnare compiacendo le menti malate di 4 malati.
Se pensi che si deve discutere sul piano etico allora ti dico che questi manga, se così li vogliamo chiamare, e ciò che gira su internet, credo siano una vergogna anche per la maggioranza dei Giapponesi.
Se la metti sul piano della libertà di espressione allora a tutto c'è un limite. Ci vuole rispetto per tutti.
In ultimo, in generale, ho letto un paio di cavolate che mi fanno ragionare sul grado di maturià di certe persone: quello che sta accadendo, non è una questione di oscurantismo cattolico (come ho letto da altri purtroppo) da parte dell'Unicef ma una questione morale e di rispetto della dignità e dei diritti della persona in linea con la mission di questa organizzazione. Oltretutto riprendersela coi cattolici è una baggianata qualunquista e fuoriluogo. Magari alcuni valori propri della cristianità venissero condivisi unanimamente. Il mondo sarebbe diverso.
Cito Chesterton:"Chi non crede più in Dio crede a tutto".
I disegni (animati o meno) che riproducondo scene di sesso fini a se stesse con l'unico scopo di ottenere eccitazione nei lettori/spettatori sono pornografia oppure no ?
Se sono pornografia c'è poco da dire, quelli che ritraggono personaggi di età minorile (soprattutto molto evidente) sono pedopornografia, c'è poco da dire.
Se invece non sono pornografia ma qualcos'altro, magari perchè si tratta di pura fantasia senza nulla di reale se non certe "perversioni" di chi crea e di chi usufruisce, allora è sbagliato considerarla pedopornografica, anche qui c'è poco da dire.
Basta quindi chiarire questo aspetto.
Gli hentai e i suoi derivati sono o non sono pornografia ?
In giappone l'hentai non è considerato pornografia, o almeno non è mai stato equiparato a quello.
Per esempio si possono trovare manga hentai (di qualsiasi valenza) nelle librerie, in spazi non chiusi, a differenza delle videoccassette che hanno zone riservate.
Spesso saranno incellofanati (come accadeva nelle fumetterie in italia) ma può capitare di poterne anche sfogliare non pochi.
Probabilmente è questa cosa che ora in giappone si vuol cambiare, relegare cioè questi prodotti allo stesso ambito del materiale più "classico" limitandone quindi la vendita in ambienti esclusivi e ovviamente V.M.
E di conseguenza applicare anche le relative regole e limitazioni (in questo caso l'uso di personaggi chiaramente di età infantile).
Aggiungo solo una cosa:
«C’è tuttavia qualche perplessità sulla definizione di “pornografia minorile virtuale”; UNICEF intende anche quella che coinvolge produzioni con persone reali sopra i 18 anni, che dovrebbero essere proibite se gli attori, pur maggiorenni, indossano indumenti come la divisa scolastica alla marinaretta, e hanno un aspetto fisico che li fa apparire più giovani.»
Questo dimostra quanto l'aggettivo "ridicoli" va a braccetto con l'aggettivo "patetici". E non dico altri aggettivi, che pure mi vengono in mente, per non essere censurato.
Massi cadenti, ex fansubber e webmaster dell'unico blog sugli shotakon in Italia.
Esiste (almeno in italia) la cosiddetta apologia di reato.
Esaltare qualcosa che è contro la legge per il puro gusto di farlo può portare anche ad una condanna (credo penale).
Ora è molto meno frequente di una volta ma può capitare.
Una volta in italia un fumetto come Akumetsu avrebbe corso seri rischi di chiusura.
Come rischiarono Diabolik, Kriminal e compagnia.
Ricordandoci che seppur dalla legge spesso meno puniti, i reati a sfondo sessuale sono considerati più "mostruosi" dalla società civile rispetto al furto o persino all'omiocidio.
Anzi il paradosso è proprio la diversità che esiste tra legge/rischi di pena e reazione della società.
Io penso che un fumetto lolikon o uno shotakon o un guro o un tentacle non possa rappresentare una apologia di reato per il semplice fatto che non vengono spiaccicati in faccia alla gente ma per ottenerli occorre andarseli a cercare. Se poi per l'autore il fumetto rappresenta anche il mezzo propagandistico beh allora la cosa deve essere accertata caso per caso... io ho tirato fuori Kill Bill (film che ADORO)... non è forse apologia di reato incitare alla Vendetta e mostrarla come impresa eroica???
Sottoscrivo quindi quanto affermi e mi associo alla repulsione verso tali opere però quello che voglio esprimere è solo il brivido freddo che provo quando penso che tra qualche anno qualcuno potrebbe mettere le mani avanti e passare, dalla proibizione di fumetti idioti, a qualcosa di più vicino alle idee di tutti e non quelle di una sparuta e malata minoranza...
Occorre semplicemente saper distinguere.
Parliamoci chiaro: i pedofili sono sempre esistiti e non penso che sia a causa di un opera di fantasia che certe pulsioni emergano nelle persone... ma non sono uno psicologo e tantomeno uno psichiatra...
Tutto qui... un saluto.
Se negli anni 70 uno avesse fatto un film esaltando il terrorismo oltre alla probabile censura del film stesso avrebbe anche rischiato, come minimo una denuncia (magari una condanna nò).
A farlo ora probabilmente si verrebbe solo tacciati di cattivo gusto, eppure la legge non è cambiata.
Riprendendo il discorso principale, anch'io non ritengo l'hentai come pornografia vera e propria (anche perchè ho comprato degli hentai in vita mia ma mai cassette porno, evidentemente per me c'è una differenza tra le due cose).
E probabilmente in questo sono/ero molto giapponese.
Però è indubbio che in italia le due cose siano quasi considerate alla stessa stregua (pur col paradosso italico di trovare di tutto in edicola liberamente in mostra anche in minori).
E così anche in tante altre nazioni.
Insomma mi sembra che il giappone si stia solo adeguando (anche per pressioni esterne) al resto del mondo, e forse ci lamentiamo solo perchè la consideravamo come l'ultima "terra libera" più che per difendere alcune cose che forse nemmeno sono realmente difendibili.
Per questo però non me la sento di criticarli, insomma se non riusciamo a cambiare l'italia come possiamo pretendere da stranieri di voler cambiare il giappone ?
Si, sicuramente anche il giappone in futuro (forse fra una 20ina di anni), sara' costretto a cambiare modo di vita, e' il prezzo da pagare per la globalizzazione e i mangaka saranno costretti a cambiare stile di disegno per adattarsi di piu' ai canoni globali e vendere all'estero senza problemi censori.
Alla tua domanda se gli hentai sono arte o mera pornografia, non saprei, ad esempio l'autrice NARUKO Hanaharu, creatrice di Kamichu, lei disegna sia manga normali che hentai con la stessa passione per entrambi. Quindi non credo sia giusto giudicare la bontà di un autore solo dal contenuto ma dalle sue abilità nel raccontare storie, di qualsiasi genere esso siano.
Poi ci si dimentica una cosa, il Giappone vive queste cose in modo molto differente e pacato, tutti li leggono manga e quindi vedere una persona leggere un manga sulla shinkon, o al comiket e' una cosa normalissima che non fa ne caldo e ne freddo a nessuno. Due pesi due misure.
@Ibra gear second
Rispetto la tua visione delle cose, ma l'ultima frase potevi risparmiartela, le religioni sarebbero un bene se non fossero mai esistite, in nessuna forma. Imo of course.
Chi ha deciso chi ha o chi non ha diritti? Tu? Ma stiamo scherzando? Qui VIGE la libertà di espressione, non ti va bene? EMIGRA in un paese più alla portata del tuo modo di vedere le cose, l'Iran per esempio o altra dittatura in cui ti troverai benissimo.
Parli di estremisti religiosi e poi si vede il tuo estremismo che non è in nessun modo diverso dal loro.
Se posso dire la mia opinione, per quello che ho imparato della sub cultura otaku guardando documentari e video, per i giapponesi leggere un eromanga o un manga normale non gli cambia assolutamente nulla, per loro sono fumetti come tanti e un passatempo. Nessuno dei nippo è un criminale perche' li legge altrimenti il giappone ne sarebbe pieno ad ogni angolo. Differente percezione delle cose per differente cultura alla base. L'unicef comunque non vuole bannare solo quelli controversi, ma tutti solo per apparenza, a loro non va a genio quello stereotipo "kawaii" e non capisco perchè, quindi non si salverebbe nulla, nemmeno quelli classici. Il governo giapponese lo sa bene e ha preso la sua decisione per non far perdere centinaia di posti di lavoro alla gente che ogni giorno lavora nelle software house, negli studi di animazione e nei laboratori dei mangaka.
Peace. ^^
Per molti, anche gli hentai (tutti) sono considerati "roba da deviati", per questo andrebbero vietati? Roba con tentacoli e altre amenità, dove sono ritratti solo personaggi adulti, sono da deviati o da persone normali? Chi può deciderlo? Anche l'omosessualità viene definita "contro natura", vietiamo anche quella? Mi sembra che Oscar Wilde fu condannato per omosessualità, vogliamo tornare a quei tempi? Forse stai dimenticando una cosa: i disegni sono fantasia e le fantasie non fanno male a nessuno.
Ragazzi, io leggo questo e dico che se il manga porno è a sfondo minorile non lo concepisco. Ma dove è l'estremismo?
Altra parte del testo: ...UNICEF intende anche quella che coinvolge produzioni con persone reali sopra i 18 anni, che dovrebbero essere proibite se gli attori, pur maggiorenni, indossano indumenti come la divisa scolastica alla marinaretta, e hanno un aspetto fisico che li fa apparire più giovani.
In questo secondo caso so che la cosa cambia ma comunque non lo condivido perchè seppur maggiorenni il riferimento è palese e contiene in se un certo disprezzo per la dignità dei minori. Ma non c'è estremismo. Se ne può discutere.
Poi se per loro va bene, amen, ma comunque non la penso come loro. Insomma non ritengo così assurdo dare ragione ad un'organizzazione mondiale che difende i minori di tutto il mondo. Secondo me quella roba la legge o la vede chi ha qualche problema. Ma secondo voi perchè c'è bisogno di travestirsi da minori?
Altra cosa: paragonare i pedofili ai gay penso sia una offesa
per gli omosessuali. Per me i gay sono come qualsiasi altra persona, non mettiamo troppa carne al fuoco. Io non credo che tutti i giapponesi leggono questo tipo di pornomanga. Leggono Hentai che è diverso. Poi c'è chi legge anche altro. Ecco quelli non mi piacciono.
Anche la FAO vorrebbe eliminare la fame nel mondo ma si accontenta di infinitamente meno.
Si spara sempre in alto per ottenere molto meno.
Sulla Hanaharu non ho presente i suoi hentai quindi evito un giudizio diretto.
Definire però gli hentai arte mi viene difficile, ci saranno sicuramente dei casi in cui gli autori riescono a realizzare un'opera che si distingue dai normali stilemi del genere (puramente eccitare lo spettatore) e per questi sarà probabilmente difficile poterli semplicemente etichettare come hentai magari dovendo cercare altre definizioni, si compresa quella di Arte.
Ma sono casi.
Certo si può discutere se allora gli shojio e gli shonen sono arte visto che in fondo anche loro badano a stuzzicare alcune reazioni (meno pruriginose) nello spettatore.
E probabilmente mi verrebbe difficile riuscire a decidere precisamente.
Così come si potrebbe disquisire a lungo se alcuni attori (e registi) porno non meritano cmq l'appellativo di artisti visto che non tutti sono uguali ma anche nel loro ambiente ci si distingue a livello di bravura.
Forse è giusto chiamare arte tutto ciò che l'uomo produce, perchè in fondo è proprio il produrre qualcosa che non esiste in natura ad rappresentare il concetto stesso.
E sarebbe più giusto semmai distinguere questi prodotti semplicemente bella e cattiva arte.
Argh che discorso complicato.
migliori al mondo. Se ci sono persone con queste tendenze, possono sublimarle benissimo leggendo i lolicon che servono come valvola di sfogo. Non bisogna cercare la caccia alle streghe. Bisogna ricordare ai benpensanti che il 90% delle violenze sui minori, e' fatta dai genitori o da consanguinei.
Mi permetto di ricordare ai benpensanti ed a Ibra gear second, che la categoria professionale che ha la piu' alta percentuale di pedofili fra le proprie fila, sono proprio i preti cattolici, affermato anche da una sentenza di un tribunale svizzero.
Io credo che sia molto piu' urgente costringere la chiesa ad
evitare che preti pedofili condannati da sentenze di tribunale, vengano spediti di parrocchia in parrocchia, o addirittura nascosti alla giustizia, visto che questi signori
si dedicano a bambini in carne ed ossa, e non a leggere fumetti.
giovani maggiorenni vestite da di 13-14enni a cui ne combinano di cotte e di crude è per me perverso, irriguardoso e serve solo a soddisfare le voglie di quattro malati.
Quindi se mi faccio i codini e mi metto la divisa da scolaretta per giocare con il mio ragazzo in realtà sono connivente di un perverso pedofilo irriguardoso e criminale?
Ah, pero'!
rileggi con attenzione il mio post, vedrai che non contiene nessun paragone tra gay e pedofili. Ti ho fatto solo notare che hai usato una definizione ("contro natura") già affibbiata all'omosessualità in passato. Vietiamo dunque anche gli yaoi? Conosco ragazze che non sarebbero felici di questo ;D
Proibire il lolicon non ha alcun senso, indipendentemente che lo si consideri o meno pornografia, non c'è nessun bambino/a reale dietro la produzione di un lolicon,(che tra l'altro da quel poco che ho visto io del genere, ha un disegno assulatamente irrealistico), quindi non vedo dove sta il crimine; poi se vogliamo fare il discorso ridicolo che potrebbe "invitare" alla pedofilia, allora dobbiamo come già ha detto da qualcuno su, proibire tutti i prodotti, (non solo anime e manga, ma anche film, libri, etc), in cui ci siano omicidi, stupri e violenze varie.
Comunque, il discorso poco su è superfluo, visto che uno che fino a un attimo prima era normale e a un certo punto legge un lolicon non è che dice"a che bello sto lolicon, ora vado al parco e mi violento qualche bambina", molto più realisticamente anzi, qualcuno che davvero ha queste pessime tendenze verso soggetti reali, potrebbe essere che usa i lolicon come valvola di sfogo; infine io non credo proprio che uno solo per aver letto un pugno di lolicon vuol dire che poi deve essere pedofilo, probabilmente tra i lettori di veri pedofili c'è ne saranno non pochi, di certo non tutto e probabilmente, nemmeno la maggior parte.
Massi cadenti, ex fansubber e webmaster dell'unico blog italiano sul genere shotakon (e di questo passo resterà l'unico per un bel pezzo, temo)
Tra l'altro non credo proprio che per i giapponesi quel genere di fumetti siano la normalità, lo testimoniano le crescenti polemiche sul tema anche all'interno del loro paese.
Parliamoci chiaro, a quella gentaglia interessa ben altro che dei disegnini, quelli stanno nelle strade e nelle famiglie, non certo su internet a leggere fumetti da mattina a sera. A parte 2 casi in tutto il mondo (wikipedia), tutti qurelli che di solito arrestatano avevano video e foto reali, e avevano commesso dei crimini sessuali.
Quindi pensala come vuoi sul genere e odialo finchè ti pare ma fare di tutta l'erba un fascio è certamente un pò estremista considerando anche che le pressioni guardacaso arrivano da organizzazioni estere e non dall'interno.
Spesso gli otaku rivendicano il fatto che manga ed anime dovrebbero essere trattati alla stregua dei film con attori in carne ed ossa, in quanto che la tecnica scelta come forma espressiva sia il disegno, non dovrebbe porre dei limiti di genere e target.
Quando però fa loro comodo, i manga diventano solo disegnini cretini, non hanno lo stesso realismo di un film, quindi possono rappresentare tutto...Tanto sono disegni! Che bella coerenza...Chi si batte per la dignità di manga ed anime, dovrebbe rendersi conto che proprio perchè si tratta di mezzi espressivi che hanno lo stesso valore di un film o di un libro, devono avere oltre che gli stessi diritti di quesi ultimi, anche gli stessi limiti. E ribadisco che non è affatto vero che in Giappone quel genere di fumetti è ben visto...Basta anche solo partire dal presupposto che gli otaku stessi (nel senso strettamente giapponese del termine) non sono apprezzati, per capire che certe produzioni non debbano generalmente godere di stima.
Se cerchi ul limite tu sei già tutelato e limitato parecchio in questo senso, noi tutti lo siamo, quello che arriva in occidente è già filtrato alla partenza e sono per lo più produzioni generiche ed hentai normali, non certo prodotti di nicchia come quelli.
<i>@ShinXela</i>
Veramente la "nostra" logica è ben diversa. Soprattutto, cosa non poi così scontata leggendo certi interventi, è una logica con una logica. Scusate il gioco di parole.
Se vogliamo giocare con le parole, ignorando volutamente e pericolosamente il contesto sociale in cui esse vengono coniate ed usate, allora sì, il lolicon è pedopornografia. Se, invece, vogliamo ragionare in maniera più relistica e meno sofistica allora dobbiamo tener conto che la pedopornografia è un crimine e l'essere anche solo casualmente accostati ad essa è una della accuse più infamanti che possano travolgere qualcuno. Ergo io un bel distinguo tra chi ha nel computer foto di bambini veri incappati in quegli orribili abusi, e chi ha disegni di bambini finti impegnati in opere di fantasia, per quanto scabrose lo farei, lo farei.
Esattamente come farei un bel distinguo tra chi guarda un film trucido e pieno di violenza finta (sebbene richiamante a quella tragicamente vera) e chi invece colleziona video di autentici delitti, di autentiche decapitazioni e di autentiche esecusioni. Possibile che per voi non esista differenza tra le due cose?
<i>Quando però fa loro comodo, i manga diventano solo disegnini cretini, non hanno lo stesso realismo di un film, quindi possono rappresentare anche tutto...Tanto sono disegni!</i>
Commetti un grosso errore, noi vogliamo che ad anime e manga venga riconosciuta la stessa dignità di altre espressioni artistiche e che possano godere della stessa libertà. Va da se, che ciò che è disegnato, animato, raccontato gode di una libertà di rappresentazione maggiore di ciò che è semplicemente girato. Facciamo un esempio, se devo rappresentare la scena di uno stupro minorile in un manga posso farlo non solo senza commettere un crimine, ma addirittura senza coinvolgere neppure un bambini in una ripresa particolarmente controversa.
Il discorso sull'illegalità della pedopornografia FINTA e DISEGNATA cozza poi contro un altro ostacolo logico che finora nessuno di voi ha mai affrontato nonostante gli sia stato fatto notare innumerevoli volte.
Premesso che l'abuso su un bambino è, ovviamente, un atto criminale ed illegale non è forse doveroso riconoscere che stupri di maggiorenni, torture, omicidi,sevizie, rapimenti e percosse solo egualmente criminali quanto illegali? Ed allora perché chi possiede un libro di De Sade dovrebbe essere più innocente di chi ha una doujinshi lolicon (e guardate che De Sade non aveva certo come scopo la denuncia sociel eh!)? Perché è legale possedere film come Funny Games o di genere splatter senza suscitare il medesimo sospetto e la medesima condanna di chi ha dei lolicon? Io credo che sia importante interrogarsi su questa differenza di percezione.
Che a voi piaccia o meno la differenza tra fantasia e realtà c'e', è abissale, riconosciuta e difesa da qualsiasi psichiatra e medico. La fantasia sessuale in particolare segue una logica tutta sua, legata a simboli arcaici ed a rielaborazioni inconsce la cui decifrazione non è nè immediata nè classificabile come immorale o meno. I maschietti leggono lolicon, molte femminucce, soprattutto liceali, leggono shota, la versione maschile ed omosex dei precedenti.
Si tratta come ho detto di ragazze che leggono storielle erotiche disegnate per loro da altre donne.
Ora, realmente credete che queste ragazzine siano delle pedofile in erba?
L'argomento è serio, serissimo, e proprio perchè è tale esso va trattato con più rispetto e più intelligenza. Ma soprattutto con più realismo, e con un approccio più scientifico.
<i>Basta anche solo partire dal presupposto che gli otaku stessi (nel senso strettamente giapponese del termine) non sono apprezzati, per capire che certe produzioni non debbano generalmente godere di stima.</i>
Guarda che otaku non è sinonimo di appassionato di lolicon eh? Puoi essere un otaku fanatico ed insopportabile di Gundam o star-treck (o come si scrive). Come puoi essere un appassionato medio, senza particolari ossessioni, che ogni tanto si legge un lolicon o uno shota.
<i>@Ibra gear second
Io l'ho scritto più volte ma questi la vedono in un senso e basta e anzi si vanno ad attaccare a quello che fanno con il ragazzo (ma che c'azzecca con il discorso non lo so, sai quanto me ne frega a me che fai nell'intimità), ai cattolici pedofili (esiste, per carità ma fare di tutta erba un fascio è lavoro semplice e non costa tanta fatica. Argomentare intelligentemente invece è difficile e non tutti ce la fanno) e altro.</i>
E allora tu prova ad esprimerti con più cognizione di causa senza spararle grosse, perchè l'argomento è delicato e serio e merita una trattazione un po' più dignitosa di qualche sparata da arringatore di folle.
<i>Ho sempre e solamente detto che questi prodotti in si fanno fare di tutto mi sembrano non arte come lo sono i manga ma prodotto estremo per l'appagamento sessuale. Come ho detto in uno dei primi interventi non c'è dietro a questi alcun intento particolare. Ho anche detto che non penso che per i Giapponesi tali opere siano la normalità come molti credono. Fine. Evidentemente quanto detto è così grave da meritare insulti e quant'altro.</i>
Ma chi lo nega. L'hentai, al cui interno poi possono anche trovarsi manga bellissimi e artistici, ha per argomento principe il sesso nelle sue sfaccettature e nella grande maggioranza dei casi sfocia nella pornografia più schietta. E il suo scopo è chiaro: eccitare, magari solo mentalmente, ma comunque eccitare. Qualche volta in modo divertente, qualche volta cupo, qualche volta sguaiato qualche volta in modo più sottile, ma il suo ruolo ed il suo fine sono quelli. Chi mai vorrebbe negarlo.
Non mi pare che qui si difenda il lolicon perchè espressione di chissà quale profondo concetto artistico, quello su cui ci si indigna è la conseguenza pericolosa del voler equiparare il possesso o la produzione di disegni, scabrosi e di pessimo gusto finchè vuoi ma cmq disegni, al possesso ed alla produzione di materiale pedopornografico REALE. Io stessa, navigando qua e là mi sono imbattuta, con conseguente ed immediata denuncia, in un'immagine ritraente un bambino vero e ti posso assicurare che lo shock è stato tale da non poter neanche solo accostare le due cose.
A mio avviso, una legge simile servirebbe esclusivamente come specchietto per le allodole, distraendo dai reali obbiettivi, disperdendo risorse ed energie del servizio pubblico e precipitando nella vergogna persone innocenti.
Poi, altro discorso è discutere su eventuali suggestioni ed influenze basandoci su dati scientifici (come ho già detto e non su nostre supposizioni che però alla resa dei conti potrebbero non trovare riscontro), e si può anche fare senza cadere nel flame, nè da una parte nè dall'altra.
Purtroppo in quel Paese l'immagine delle ragazzine viene terribilmente abusata dai media, e mi riferisco anche alle ragazzine vere, non solo a quelle di carta: il problema dei lolicon è solo uno degli aspetti di una tendenza che investe anche il mondo reale, e che a mio parere va corretta.
Sono ben lieto di risponderti adesso perchè, differentemente da prima, dove hai buttato lì una frase atta solo per dire qualche cosa, adesso mi sembri più disponibile ad un confronto serio.
Circa la storia di quello che fai con il tuo ragazzo, non mi sembra che avesse un nesso con il discorso che si stava facendo. Perchè nel privato non c'è nulla di male ma qui si parla di prodotti commercializzati. Non mi sembra di essermi spiegato male, avresti dovuto leggere meglio.
Seconda cosa: sono ben conscio della differenza tra un porno disegnato e un filmato reale con bambini.
Il fatto è che sappiamo tutti gli abusi che subiscono realmente quindi se l'Unicef (no il Moige o l'associazione del paesetto) un'organizzazione mondiale che da decenni opera nel campo della difesa e della tutela dei bambini ritiene di portare avanti una azione volta a eliminare in Giappone (paese supercivile dove è possibile che si possa ragionare in materia) la produzione di questo genere di manga porno, non mi sento di ritenerla una cosa così stupida. Si vive uguale disegnando porno con adulti. Io non penso che noi del sito abbiamo il vero concetto di giustizia e libertà mentre l'Unicef e i Paesi che fanno pressione sul Giappone siano un branco di idioti, oscurantisti, inquisitori cattolici, abbonati a Famiglia Cristiana e amici del'Iran (dico così perchè è quello che ho letto) ma soggetti che portano avanti una scelta comune e coerente con la loro missione.
Sicuramente non credo che tutti quelli che leggono tali tipi di porno in Giappone siano tutti potenziali criminali ma penso che per leggere una storia (se c'è la storia) in cui magari una bambina delle elementari fa sesso (che lo voglia o no) col professore, qualche cosa di sbagliato c'è anche se è disegnato. La penso così, che vuoi farci. Stiamo parlando oltretutto di nicchie. Non credo che siano milioni i Giapponesi che leggono questo tipo di manga. Mi dirai che anche i film violenti nascono da cose che accadono. Vero ma la situazione per me è diversa. Se lo si fa un manga all'interno di un qualche discorso serio va bene ma se c'è invece compiacimento non è giusto.
Altra cosa: si è detto di vietare la libertà di espressione e l'arte. Ma dove? Secondo alcuni chi legge quel tipo di cose lo fa perchè è artistico, è bello. Ma dov'è l'arte?
Anche un disegno per me può fare schifo. Credo che pochi di quanti sono intervenuti in questo dibattito realmente li leggerebbero.
Altra cosa è la storia della libertà di espressione. Ma secondo voi esistono sempre diritti e mai doveri? Allora scriviamo libri di storia revisionisti, neghiamo
la morte degli ebrei, degli armeni, neghiamo le persecuzioni razziali, inneggiamo e scriviamo lodi a Satana, a Hitler, a Mao, a Pol Pot. Direte che mi sto allargando? No perchè succede e fa male specialmente alle vittime che vorrebbero memoria e giustizia non speculazione e insulti in nome della libertà d'espressione, dell'arte e della fantasia.
Che poi, chi usufruisce deòle scene hentai con minori (quelle vere, non parodistiche) sia da biasimare è un conto (e un'opinione), ma vietare in toto è tutto un'altro discorso.. biasimabile in egual modo
Oltretutto avete fatto tante storie ma i fatti parlano chiaro, evidentemente non leggete e sparate a vanvera. Salvo alcuni infatti pare che sti sondaggi non li abbia letti nessuno. Allora li riporto poi magari riprendetevela con i giapponesi visto che come avevo detto per loro certa roba credoa sia dannosa dato. Mi sa che c'avete il prosciutto negli occhi. Toglieteli ogni tanto dai fumetti ed entrate nel mondo reale:
Il governo giapponese ha presentato il 25 di ottobre (2007) i risultati del suo speciale sondaggio sulle “Pubblicazioni Dannose”: l’86,5% dei votanti si è dichiarato favorevole ad una regolamentazione della pornografia minorile nei manga e nelle illustrazioni. Il 90,9% concorda sulla necessità di regolare questi “materiali dannosi” su Internet. Le attuali leggi giapponesi sulla pornografia minorile non considerano i manga e le illustrazioni che raffigurano personaggi di fantasia, oppure la “pornografia virtuale”.
L’ultima delle sette domande del sondaggio chiedeva:
In base alle attuali leggi, manga, illustrazioni e altri materiali che rappresentano rapporti sessuali e attività che coinvolgono minori immaginari, non sono soggetti a regolamentazione.
C’è la visione che se questi ragazzi inventati sono disegnati, il problema non si pone, perché nessun danno è fatto a nessuna persona fisica. D’altra parte, c’è anche l’osservazione che tali fumetti e altri prodotti simili promuovono obbiettivamente il sesso con minori e i crimini sessuali verso di loro, e il pensiero che si debba regolamentare la pornografia minorile disegnata allo stesso modo di quella fotografata, su DVD e su altri prodotti che effettivamente raffigurano minori.
-Cosa pensi della regolamentazione di tali fumetti e illustrazioni?
Il 58.9% ha risposto che tali manga e illustrazioni “dovrebbero essere soggetti” a controlli. Il 27,6% ha detto che “se dovessi scegliere, dovrebbero essere soggetti” a regolamentazione. Il 6.6% ha risposto “se dovessi scegliere, non dovrebbero essere soggetti” a regolamentazione. Solo il 2.5% ha risposto che “non dovrebbero essere soggetti” a controllo. Il 4.5% ha detto di non sapere.
In domande precedenti, il 27.3% ha risposto di essere consapevole o molto consapevole del dibattito in corso nel paese riguardo i “materiali pericolosi”. Il 63.2% ha espresso che magazine, DVD e altri prodotti dannosi dovrebbero essere soggetti a leggi nazionali, mentre il 21.8% ha risposto che l’onere di tali regolamentazioni dovrebbe essere delle prefetture. L’80% ha dichiarato che riviste, DVD e altri materiali dannosi dovrebbero essere sottoposti ad un controllo più stretto, mentre il 13.8% ha detto che la situazione attuale va bene, e l’1% che i controlli devono essere attenuati.
Riguardo Internet, il 90.9% ha detto che il materiale dannoso presente dovrebbe essere regolato o che “lo regolerebbe se dovesse scegliere”. Il 19.2% conosce i filtri per cellulari, il 29% ne ha sentito parlare e il 51,2% confessa di non esserne al corrente. Il 90.9% esprime la convinzione che anche la semplice possessione di materiale pedo-pornografico dovrebbe essere regolata o che “la regolerebbe se dovesse scegliere”. Un leggero incremento rispetto ai dati del sondaggio dell’agosto 2002.
Il sondaggio è stato effettuato tra il 13 e il 23 settembre scorso su un campione di 3,000 persone di età superiore ai venti anni (la maggiore età in Giappone). Degli intervistati hanno risposto il 58,9% (1.767 persone). Il sondaggio è stato condotto in forma di intervista individuale.
Fonte: <a href="http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=17247">AnimeClick.it</a>.
Dunque sti giapponesi non sono poi così indifferenti al tema e mi sembrano anzi sicuri che di debba fare qualche cosa.
Sarà oscurantismo, bigottismo, cattolicesimo inqusitore, no buon senso. Ha disegnare gli porno con adulti non è che ci vuole tutta sta fatica. Sicuramente molti, che tutto sanno, smerderanno anche questi dati perchè hanno condotto studi personalmente e sanno come si fa una indagine...
Volevo solo far notare che questi sondaggi parlano di regolamentazione e non di proibizione, ne' tanto meno di equiparazione tra pornografia virtuale e pornografia reale (e,prima ancora di eventuali censure, è questo il fulcro a mio avviso molto grave della discussione).
E non sono proprio le stesse cose.
Ultima cosa: nel quarto intervento ho detto: Quanto dico lo confermate voi stessi dicendo che mai leggereste queste cose. Su questo nessuno ha mai risposto. Perchè?
Rispondi quando vuoi, non c'è fretta
Tuttavia non ho idea su che canoni vorrebbero applicare la loro morale e come si possa riuscire a far apparire un disegno Moe in modo adulto perchè di umano non ha niente se non la forma essendo uno stereotipo inventato. Cambiare stile è escluso, non te li comprerebbe più nessuno, e vorrebbe dire perdere un poco la propria identità propria di quella scuola, non credo che i mangaka lo accetterebbero e nemmeno i fans di tutto il mondo.
http://www.manga-news.com/public/images/vols/rosario_vampire_01.jpg
Questa è la copertina della versione francese del manga rosario + vampire, (c'è anche la serie tv attualmente in onda), la protagonista moka-san è sicuramente l'esempio perfetto di stereotipo moe usato nel 98% dei manga di qualunque genere, sia eroge che normali.
Magari mi sbaglio ma secondo me quelli boccerebbero pure questo, quindi per evitare che si finisca nel fare una gran confusione su cosa poi diventi lecito o no visto la miriade di stili similari proprietari di ogni artista e la conseguente perdita di tempo (e denaro) nell'eseguire migliaia di controlli designando una ipotetica linea di confine, hanno escluso i fumetti coprendo tutti i generi.
L'Unicef non può provare a vietare quello che tu definisci "contro natura" perché con i disegni non si fa del male ai bambini. I manga lolicon non ti piacciono? Ignorali.
Ma se gli Hentai nn esistessero, vi fidereste di quella stessa persona? probabilmente SI
Eppure la persona è la stessa, con la differenza ke nn sfoga da un bel pò
Se ki legge hentai è un porco, allora nn è ke l'hentai renda porco, ma si è già porci e si legge Hentai se la si vuole mettere così, se l'hentai sparisse credete davvero ke le persone si trasformino x kissaqualke magia?
Se nn hanno più gli hentai, se ne vanno sui siti porno, con foto di persone REALI, io direi che la cosa è alquanto peggio, a questo punto tantovale proibire i siti porno ke almeno scaricano su delle robbe di fantasia
Sinceramente nn sono un amante del genere, ma come tutte le censure finirebbero col calcare troppo la mano finendo per censurare anke maga e anime non esplicitamente spinto, quali ad esempio gli ecchi in cui non ci sono scene pornografiche.
Sinceramente vietare di disegnare è davvero da Nazi sono assolutamente a favore del vietare la pedopornografia reale, ma vietare gli hentai è davvero un insulto alla libertà di pensiero, nessuno ci costringe a comprare o guardare hentai, xkè ce lo dovrebbero vietare
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