Riportiamo questo curioso articolo da 'Repubblica.it':
Successo per un'agenzia alla quale si rivolgono mogli che vogliono "liberarsi" del marito
Il team procura una bella ragazza che lo seduce, e tutto viene documentato
Sciupafamiglie a pagamento
in Giappone si divorzia così
Le ragazze guadagnano circa 2500 euro al mese per far capitolare i mariti
Il titolare: "Niente a che fare con la prostituzione, sono agenti molto seri"
di BENEDETTA PERILLI
LE chiameremo le "divorziatrici", anche se la parola in italiano non esiste, così come non esiste la professione che queste donne giapponesi praticano nel paese del Sol Levante. Assoldate da una delle più chiacchierate agenzie investigative del Giappone, la Gnc dell'intraprendente signor Tomiya, donne di ogni età, dalla bellezza capace di conquistare qualsiasi uomo, guadagnano circa 2.500 euro al mese per sedurre mariti. Non sono prostitute né "rovina famiglie", e seducono solo per lavoro. Lo scopo è indurre i mariti al tradimento, documentare tutto tramite immagini, video e conversazioni registrate da investigatori che le seguono passo passo e consegnare il dossier alle mogli. E il gioco (anzi, la prova dell'infedeltà) è fatto.
Niente di nuovo, penserà qualcuno. In Italia già da anni i detective indagano sulle presunte infedeltà dei coniugi. La differenza sta proprio qui. Il signor Tomiya più che un investigatore potrebbe definirsi un Dottor Stranamore al contrario: lui gli amori difficili non li fa resuscitare, ma dà loro il colpo di grazia.
A pagare il lavoro delle divorziatrici - circa 3000 euro al mese per missioni che possono durare anche novanta giorni - sono proprio le mogli: donne stanche di avere a fianco uomini che non le rendono più felici, a volte malmenate e prive di qualsiasi diritto, incapaci di mettere fine a un matrimonio che sembra una prigione, spesso già coinvolte in un'altra relazione.
A risolvere i loro problemi ci pensa il signor Tomiya. Il passaggio dalla richiesta del servizio all'azione è laborioso, e prevede una preparazione svolta dal team della Gnc con la committente. Incontri in cui la signora descrive il tipo di donna per la quale il coniuge farebbe pazzie. Chi le ama magre, chi giovani, chi in carriera, chi può capitolare per una buona cuoca. Individuata la tipologia, la Gnc procede alla scelta dell'"agente", come viene definita la seduttrice professionista. Gli incontri tra i due devono sembrare casuali, per questo nella maggior parte dei casi avvengono in strada, all'aperto. Poi, scatta lo scambio dei numeri di telefono e, dopo pochi giorni, il primo appuntamento.
A seguire da vicino uno degli incontri organizzati dalla Gnc ci ha pensato la giornalista del Times Lesley Downer. Nella sua cronaca per il quotidiano inglese, descrive l'incontro tra Kyoko, vent'anni, e il signor A, 40enne imprenditore sposato. Dopo una cena a due, la coppia conclude la serata nel quartiere dei "love hotel" di Tokyo, dove si va solo per fare sesso. All'uscita i due si scambiano un bacio e poi Kyoko torna a casa dal fidanzato che la crede una segretaria. Tutta la serata è stata catturata dall'obiettivo del signor Tomiya. Per Kyoko e mister A questo è l'ultimo incontro. L'agente ha compiuto la sua missione. La Gnc ha il materiale necessario per inchiodarlo.
Di Kyoko non se ne saprà più niente e ogni tentativo da parte del signor A di contattarla sarà vano. "Lavoro alla Gnc da tre anni e ho svolto circa sessanta azioni - racconta la giovane - posso seguire fino a quattro casi contemporaneamente. Lo trovo un lavoro divertente e si guadagna bene". Il signor Tomiya ci tiene a ricordare che la sua attività non ha niente a che fare con la prostituzione: "Le ragazze sono sempre seguite dai body guard, non trattano con i clienti, non prendono in mano soldi in cambio delle prestazioni ma hanno un rispettabile stipendio".
Il successo delle divorziatrici - la Gnc è stata contattata nel 2007 per svolgere più di 2mila missioni - ha fatto sì che nascessero altre agenzie del genere. La ACYours del signor Mishima è specializzata in "divorziatori", baldi giovani al servizio di mariti infelici. "Sedurre le donne - racconta Mishima - è più difficile. Sono più serie degli uomini e non amano giocare. Ma quando si lasciano andare perdono la testa al pensiero di fare qualcosa di proibito".
E in Italia? Lo abbiamo chiesto a Claudio Fioretti, responsabile del settore investigativo della Tony Ponzi, celebre agenzia italiana dell'investigazione: "Abbiamo ricevuto richieste di clienti che volevano istigare i coniugi al tradimento per chiedere il divorzio ma abbiamo rifiutato. Noi ci limitiamo a testimoniare quello che succede, non a crearlo. So di mogli che hanno assoldato prostitute sapendo che noi eravamo lì a investigare sui mariti. Ma sono episodi accaduti senza la complicità della nostra agenzia".
Fonti: Repubblica.it, Times Online.
Successo per un'agenzia alla quale si rivolgono mogli che vogliono "liberarsi" del marito
Il team procura una bella ragazza che lo seduce, e tutto viene documentato
Sciupafamiglie a pagamento
in Giappone si divorzia così
Le ragazze guadagnano circa 2500 euro al mese per far capitolare i mariti
Il titolare: "Niente a che fare con la prostituzione, sono agenti molto seri"
di BENEDETTA PERILLI
LE chiameremo le "divorziatrici", anche se la parola in italiano non esiste, così come non esiste la professione che queste donne giapponesi praticano nel paese del Sol Levante. Assoldate da una delle più chiacchierate agenzie investigative del Giappone, la Gnc dell'intraprendente signor Tomiya, donne di ogni età, dalla bellezza capace di conquistare qualsiasi uomo, guadagnano circa 2.500 euro al mese per sedurre mariti. Non sono prostitute né "rovina famiglie", e seducono solo per lavoro. Lo scopo è indurre i mariti al tradimento, documentare tutto tramite immagini, video e conversazioni registrate da investigatori che le seguono passo passo e consegnare il dossier alle mogli. E il gioco (anzi, la prova dell'infedeltà) è fatto.
Niente di nuovo, penserà qualcuno. In Italia già da anni i detective indagano sulle presunte infedeltà dei coniugi. La differenza sta proprio qui. Il signor Tomiya più che un investigatore potrebbe definirsi un Dottor Stranamore al contrario: lui gli amori difficili non li fa resuscitare, ma dà loro il colpo di grazia.
A pagare il lavoro delle divorziatrici - circa 3000 euro al mese per missioni che possono durare anche novanta giorni - sono proprio le mogli: donne stanche di avere a fianco uomini che non le rendono più felici, a volte malmenate e prive di qualsiasi diritto, incapaci di mettere fine a un matrimonio che sembra una prigione, spesso già coinvolte in un'altra relazione.
A risolvere i loro problemi ci pensa il signor Tomiya. Il passaggio dalla richiesta del servizio all'azione è laborioso, e prevede una preparazione svolta dal team della Gnc con la committente. Incontri in cui la signora descrive il tipo di donna per la quale il coniuge farebbe pazzie. Chi le ama magre, chi giovani, chi in carriera, chi può capitolare per una buona cuoca. Individuata la tipologia, la Gnc procede alla scelta dell'"agente", come viene definita la seduttrice professionista. Gli incontri tra i due devono sembrare casuali, per questo nella maggior parte dei casi avvengono in strada, all'aperto. Poi, scatta lo scambio dei numeri di telefono e, dopo pochi giorni, il primo appuntamento.
A seguire da vicino uno degli incontri organizzati dalla Gnc ci ha pensato la giornalista del Times Lesley Downer. Nella sua cronaca per il quotidiano inglese, descrive l'incontro tra Kyoko, vent'anni, e il signor A, 40enne imprenditore sposato. Dopo una cena a due, la coppia conclude la serata nel quartiere dei "love hotel" di Tokyo, dove si va solo per fare sesso. All'uscita i due si scambiano un bacio e poi Kyoko torna a casa dal fidanzato che la crede una segretaria. Tutta la serata è stata catturata dall'obiettivo del signor Tomiya. Per Kyoko e mister A questo è l'ultimo incontro. L'agente ha compiuto la sua missione. La Gnc ha il materiale necessario per inchiodarlo.
Di Kyoko non se ne saprà più niente e ogni tentativo da parte del signor A di contattarla sarà vano. "Lavoro alla Gnc da tre anni e ho svolto circa sessanta azioni - racconta la giovane - posso seguire fino a quattro casi contemporaneamente. Lo trovo un lavoro divertente e si guadagna bene". Il signor Tomiya ci tiene a ricordare che la sua attività non ha niente a che fare con la prostituzione: "Le ragazze sono sempre seguite dai body guard, non trattano con i clienti, non prendono in mano soldi in cambio delle prestazioni ma hanno un rispettabile stipendio".
Il successo delle divorziatrici - la Gnc è stata contattata nel 2007 per svolgere più di 2mila missioni - ha fatto sì che nascessero altre agenzie del genere. La ACYours del signor Mishima è specializzata in "divorziatori", baldi giovani al servizio di mariti infelici. "Sedurre le donne - racconta Mishima - è più difficile. Sono più serie degli uomini e non amano giocare. Ma quando si lasciano andare perdono la testa al pensiero di fare qualcosa di proibito".
E in Italia? Lo abbiamo chiesto a Claudio Fioretti, responsabile del settore investigativo della Tony Ponzi, celebre agenzia italiana dell'investigazione: "Abbiamo ricevuto richieste di clienti che volevano istigare i coniugi al tradimento per chiedere il divorzio ma abbiamo rifiutato. Noi ci limitiamo a testimoniare quello che succede, non a crearlo. So di mogli che hanno assoldato prostitute sapendo che noi eravamo lì a investigare sui mariti. Ma sono episodi accaduti senza la complicità della nostra agenzia".
Fonti: Repubblica.it, Times Online.
Nn ci vorrei mai capitare!
Ma mi chiedo...queste 'investigatrici' non si innamorano mai della loro vittima?
L'egregio maritino ha la manina pesante e si merita tutto quello che gli è capitato!
Anche perchè quando si è parlato di divorzio consensuale pare che le botte siano aumentate...ecco perchè la signora si è rivolta a questo gruppo di investigazione - proprio un'extrema ratio -
L'intera vicenda comunque affonda le sue radici nella struttura sociale nipponica,dove il tasso di divorzio è molto basso,indubbiamente,ma soprattutto per motivi culturali ed economici,non certo per la mancanza di situazioni di crisi come quelle affrontate in questo articolo..
.Divorziare è costoso quanto impegnarsi in un matrimonio.
Nel 2007 la banca <b>Ogaki Kyoritsu</b> lanciò un mutuo per coprire le spese del divorzio.
la nota inglese è ben divertente.
Comunque conoscevo questa cosa, sinceramente non mi sento di giudicarla ne positivamente ne negativamente, è una faccenda relativa alla società e alla cultura giapponese, dove i divorzi difficilmente avvengono e ancora più difficilmente da parte della moglie.Come al solito dipende dall'uso che se ne fa e se non vengono compiuti abusi
In linea teorica sarei d'accordo ma per le ragioni espresse prima solo in linea teorica.
Devo tirare in ballo il fatto che ognuno ha il diritto di avere un opinione (anche forte che sia) e poterla esporre ? Nel mio commento non c'è niente di moralista (anzi forse si può intravedere il contrario). Cerca di controbattere le mie affermazioni se hai le argomentazioni e non cercare di abbattere chi le dice. Se vuoi possiamo continuare sul forum.
Il fatto è che a volte vedo gente che su internet scrive cose senza cognizione...Ho preferito evitare di scrivere qui un poema per non andare troppo off topic e non annoiare altri utenti, se poi ti interessa ne potremo anche discutere sul forum.
Vorrei ricordare che anche se siamo nel 2008, molti matrimoni in Giappone, avvengono ancora oggi per contratti combinati fra le famiglie.
La società giapponese è molto complessa e i manga che giungono a noi difficilmente la rapresentano.
In fin dei conti, se è l'unica maniera per far si che una donna si liberi di un mostro, perchè non ricorrere anche a questo?
sempre meglio di molti mogli italiane che nascondono i pestaggi sotto la banalità dell'ennesima caduta casuale.
Un esempio? Poi è comodo ottenere
in modo astuto anche "gli alimenti".
Insomma è un furto in piena regola.
Ma comunque penso che questa cosa delle prove per divorziare non evita i maltrattamenti che subisce la moglie da parte del marito neanche dopo il divorzio.
La storia dei presunti maltrattamenti non la bevo, o comunque: la considero percentualmente troppo bassa per farne un cavallo di battaglia.
Semplicemente, come si accenna in principio nell'articolo: queste onorevoli signore si sono stufate del marito; o, più semplicemente ancora, si sono affezzionate al loro amante, e preferiscono uscirne nel modo più conveniente...
Sarebbe interessante, per evitare di rimanere confinati in un contesto di parte (nel senso di maschilista ecc..), parlare anche di un ipotetico gigolò pagato per "ricaricare" la propria moglie... nell'intento di levarsela di torno (lo so che l'uomo preferirebbe evitare di figurare cornuto, e che, invece, la donna ne esce piuttosto bene... è solo per parlarne "meglio").
Cmq si, poveri i compagni/fidanzati delle "agenti" quante testate al ritorno a casa XD
e aggiungo alla nota del titolo ""Niente a che fare con la prostituzione, sono agenti molto seri""
anche le mignotte si considerano professioniste
Fanno molto bene invece! ^^
Sì, affermare che sono agenti molto (=MOLTO) seri poi...
Per come la vedo io: paragonate a queste "tipe", le m*****te ne escono a testa alta. potrebbero sputargli per lo sdegno, addirittura...
[<b>Moderatore</b>: Intendi il secondo post? Dal confronto l'IP è diverso, ma potrebbe dipendere dal fatto che il tuo sia o no un IP dinamico. Comunque, stai dicendo che c'è un altro a_d_n? - Antonio.]
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.