Riprendiamo il curioso articolo dalle pagine online di Repubblica.it:
Una "Piccola Ito" a Milano
Corso rapido per geishe
ROMA - Geisha express: due ore, 25 euro, un kimono e l'antica arte della seduzione giapponese non ha più segreti. Senza allontanarsi troppo: succede all'ombra della "madonnina". Niente a che vedere con la lettura occidentale data alle protagoniste di Madame Butterfly o Memorie di una geisha, spesso confuse con donne dai facili costumi, a Milano si formano aspiranti esperte del compiacimento. L'idea, nata sulla scia di un corso rapido per turiste creato in Giappone, è venuta all'associazione milanese ConsumatorItalia e prenderà il via non appena saranno raggiunte le dieci iscrizioni.
La proposta sembra allettante e, dubbi a parte - può una donna italiana trasformarsi in una misteriosa seduttrice vestendo in poche ore i panni esotici della passione? - per gli organizzatori il corso è solo il primo passo verso la scoperta di questo affascinante mondo. Ad introdurre le iscritte all'antica arte dell'intrattenimento, da intendere senza alcun tipo di doppio senso assicurano gli organizzatori, ci saranno delle insegnanti di origine giapponese che hanno, nella loro formazione, maturato un'esperienza da "maiko", ovvero apprendista geisha, e che ora sono pronte a svelare i loro segreti alle iscritte.
Capofila delle maestre del corso rapido per geishe è Akiko Korimo, 40 anni, bellezza orientale e un'esperienza di 20 anni trascorsi in Giappone proprio come maiko. Sarà lei a spiegare la complicata arte della vestizione del kimono, l'abito tradizionale giapponese che può richiedere fino ad un'ora per la sola "montatura", e della sua realizzazione. Oltre ad insegnare il portamento della geisha, Korimo svelerà anche i segreti del trucco: il velo sottile di tintura bianca che copre il volto della donna lasciando scoperta, come una vera maschera, la parte finale della nuca, l'ombretto rosato, le sopracciglia marroni e il rossetto rosso acceso.
Ma non solo. Chi vorrà intraprendere i corsi di approfondimento, con un costo integrativo da definire rispetto ai 25 euro di iscrizione all'associazione, potrà imparare anche ad acconciarsi come geisha e ad indossare gli okobo, i tipici sandali in legno da vestire con i calzini bianchi. Tra le altre attività che le iscritte al corso potranno imparare ci sono anche canto e danza. La tradizione delle geishe, nell'accezione occidentale del termine, risale al diciottesimo secolo e prevedeva l'intrattenimento delle classi nobili proprio attraverso il canto e la danza. Paradossalmente i primi esempi di intrattenitrici giapponesi erano però uomini ma furono soppiantati presto dal fascino di queste misteriose donne.
Geisha però non significa solo apparenza e oltre ai vestiti e al trucco per diventarlo bisogna sviluppare altre doti. Come quella della preparazione del tè.
Durante il corso milanese le iscritte impareranno a preparare, servire e riconoscere ben dieci tipi di tè differenti, oltre ad aromatizzare la stanza con una selezione di essenze orientali.
Tutto questo in sole due ore e a soli 25 euro? Naturalmente il corso per geishe express è solo un assaggio di quello che le iscritte potranno imparare se vorranno approfondire l'argomento. E lo potranno fare direttamente nella sede milanese della ConsumatorItalia, a viale Ranzoni 21, iscrivendosi ai corsi di approfondimento per geishe, o seguendo le indicazioni delle maestre che forniranno indirizzi utili e testi per soddisfare la loro voglia di oriente.
Continua su Repubblica.it...
Una "Piccola Ito" a Milano
Corso rapido per geishe
ROMA - Geisha express: due ore, 25 euro, un kimono e l'antica arte della seduzione giapponese non ha più segreti. Senza allontanarsi troppo: succede all'ombra della "madonnina". Niente a che vedere con la lettura occidentale data alle protagoniste di Madame Butterfly o Memorie di una geisha, spesso confuse con donne dai facili costumi, a Milano si formano aspiranti esperte del compiacimento. L'idea, nata sulla scia di un corso rapido per turiste creato in Giappone, è venuta all'associazione milanese ConsumatorItalia e prenderà il via non appena saranno raggiunte le dieci iscrizioni.
La proposta sembra allettante e, dubbi a parte - può una donna italiana trasformarsi in una misteriosa seduttrice vestendo in poche ore i panni esotici della passione? - per gli organizzatori il corso è solo il primo passo verso la scoperta di questo affascinante mondo. Ad introdurre le iscritte all'antica arte dell'intrattenimento, da intendere senza alcun tipo di doppio senso assicurano gli organizzatori, ci saranno delle insegnanti di origine giapponese che hanno, nella loro formazione, maturato un'esperienza da "maiko", ovvero apprendista geisha, e che ora sono pronte a svelare i loro segreti alle iscritte.
Capofila delle maestre del corso rapido per geishe è Akiko Korimo, 40 anni, bellezza orientale e un'esperienza di 20 anni trascorsi in Giappone proprio come maiko. Sarà lei a spiegare la complicata arte della vestizione del kimono, l'abito tradizionale giapponese che può richiedere fino ad un'ora per la sola "montatura", e della sua realizzazione. Oltre ad insegnare il portamento della geisha, Korimo svelerà anche i segreti del trucco: il velo sottile di tintura bianca che copre il volto della donna lasciando scoperta, come una vera maschera, la parte finale della nuca, l'ombretto rosato, le sopracciglia marroni e il rossetto rosso acceso.
Ma non solo. Chi vorrà intraprendere i corsi di approfondimento, con un costo integrativo da definire rispetto ai 25 euro di iscrizione all'associazione, potrà imparare anche ad acconciarsi come geisha e ad indossare gli okobo, i tipici sandali in legno da vestire con i calzini bianchi. Tra le altre attività che le iscritte al corso potranno imparare ci sono anche canto e danza. La tradizione delle geishe, nell'accezione occidentale del termine, risale al diciottesimo secolo e prevedeva l'intrattenimento delle classi nobili proprio attraverso il canto e la danza. Paradossalmente i primi esempi di intrattenitrici giapponesi erano però uomini ma furono soppiantati presto dal fascino di queste misteriose donne.
Geisha però non significa solo apparenza e oltre ai vestiti e al trucco per diventarlo bisogna sviluppare altre doti. Come quella della preparazione del tè.
Durante il corso milanese le iscritte impareranno a preparare, servire e riconoscere ben dieci tipi di tè differenti, oltre ad aromatizzare la stanza con una selezione di essenze orientali.
Tutto questo in sole due ore e a soli 25 euro? Naturalmente il corso per geishe express è solo un assaggio di quello che le iscritte potranno imparare se vorranno approfondire l'argomento. E lo potranno fare direttamente nella sede milanese della ConsumatorItalia, a viale Ranzoni 21, iscrivendosi ai corsi di approfondimento per geishe, o seguendo le indicazioni delle maestre che forniranno indirizzi utili e testi per soddisfare la loro voglia di oriente.
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@jawback: tecnicamente lo scopo non è attizzare ma intrattenere. In effetti questo è un altro problema: spiegare agli uomini italiani (non intendo te, immagino fosse una battuta) che la geisha non è una prostituta.
Una curiosità, Ito è gemellata con una città italiana, Rieti.
il kaosssssssssss
Comunque può essere carina come esperienza
A musashi. Il vero problema è spiegare agli uomini che le donne in generale non sono putas, ma è come quadrare il cerchio o ricavare oro dal piombo (o materia grigia da un cervello fisiologicamente unchi -scusate il nipponismo, significa "roba fumante che assomiglia vagamente a cioccolata, ma senza la stessa fragranza né sapore", praticamente merda). Che delle prerogative non facciano parte di una cultura, dipende. Anche una ragazza giapponese trucida e alla moda non sarebbe in grado di muoversi con grazia o intrattenere (forse qualche vecchio pervertito). Non tutte le donne italiane sono rumorose, lo stereotipo della donna italiana media sì (per inciso quella che lavora, rompe il cazzo un po' a chiunque, ha due vite con due uomini entrambi di una tristezza infinita ed è stronza -limitiamoci a questo insieme facilmente osservabile in natura). Delle donne che mi è capitato di incontrare alcune avevano un'eleganza e una semplicità di modi che in confronto la moglie dell'imperatore è un picchiatore.
Comunque ogni iniziativa culturale è sempre ben accetta, specialmente dopo la delusione della festa alla scuola elementare che, quest'anno, è stata orribile...
NON TUTTO è IN VENDITA!
tranqui lo sapevo che non son prostitute.^^
Comunque visto che la geisha va oltre la mera fisicità se una vuole provare che provi senza timore
KenzotenmaFRNSGL tutti coloro degni di essere chiamati uomini lo sanno "che le donne in generale non sono putas" chi non lo sa semplicemente non è ne è degno
;)
Credo che farò leggere a quella nippofila di mia sorella questo articolo, così l'associazione avrà altri 25 euro in cassa XD
A parte gli scherzi, credo che ci saranno (forse) poche iscritte, non mi pare che la cultura giapponese sia vista di buon occhio qui in italia. Ovviamente sono tutti condizionati dagli stereotipi ma in giro di ignoranza ce ne è tanta...
infatti era ANCHE prostitute all'occorrenza ^^""
Non sono d'accordo.
Dai documentari e da quello che ho letto in giro poteva capitare che la geisha si concedesse ad un cliente perchè innamorata di lui ma non lo faceva per soldi.
I soldi che lui le dava non erano per il rapporto.
PURTROPPO l'immagine (SBAGLIATA) di geisha quale prostituta si è diffusa in occidente a causa dei soldati americani che alla fine della seconda guerra mondiale arrivarono in giappone e incontrarono finte geishe che si occupavano di tutto tranne che arte...
Comunque trovo che sia una bella iniziativa per diffondere la cultura giapponese anche da noi.
In due ore impari poco ma c'è scritto che fanno anche corsi più approfonditi
Credo che sia una bella esperienza.
Trovo molto bello il trucco applicato al viso tinto di bianco.
Esalta molto gli occhi, le ciglia e la bocca a cuoricino
Se non sbaglio il velo di tintura bianca serviva anche a rendere più luminosi i volti di queste donne anche in ambienti con poca illuminazione (la corrente elettrica non esisteva ancora).
se dovessimo affidarci esclusivamente ai documentare allora si che saremmo apposto...diciamo che l'immagine della geisha è arrivata in occidente un pò "deviata" ma ciò non toglie che in passato molte di loro si concedessero ai loro clienti solo per denaro. non si può fare di tutta l'erba un fascio. poi, le condizioni storiche in cui si è sviluppata la figura della geisha non erano mica quelle di oggi
infatti se volessimo accertarci di come andavano veramente le cose dovremmo tornare indietro nel tempo a intervistare tutte le migliaia di geiko e maiko che si sono viste in giappone durante i secoli
Tuttavia continuo a credere che la prostituta e la geisha siano due figure diverse.
Forse l'abbigliamento simile alla geisha ma meno curato e con meno stoffa dell'antica prostituta giapponese ha "contaminato" l'immagine della geisha donna d'arte.
Il suo lavoro era intrattenere e far compagnia con la sua arte che imparava dopo anni di studio, disciplina e sacrificio.
è chiaro che in quanto essere umano il rapporto col cliente poteva anche avvenire ma non era quello il suo lavoro.
Il tutto sottolineato come sempre da un umile IMHO cioè secondo il mio modesto parere
ovviamente ma anche no! non indosso mai abiti femminili, figuriamoci un kimono ^^"
bhaaa
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