Riprendiamo la curiosità folcloristica da Giappone Italia:
Affascinanti, no? Le bambole Daruma (達磨) sono in Giappone alcuni dei più popolari talismani portafortuna. Rappresentano Bodhidharma, il primo patriarca della dottrina buddista Zen, il quale, nel V secolo, restò seduto per nove anni dinanzi a un muro ritenuto sacro a meditare senza muovere il minimo arto. La leggenda vuole che i suoi arti e i suoi occhi siano caduti perché atrofizzati.
Senza gambe, né braccia, né occhi, dunque, queste paffute bambole votive presentano un basso centro di gravità e per questo, anche se spinte verso un lato, ritornano a posizionarsi dritte, simbolo di persistenza e forte determinazione. Vengono disegnate con barba e baffi mentre gli occhi sono lasciati bianchi. Perché? Perché queste simpatiche figurine che oggi si trovano in Giappone, oltre che nelle case e negli uffici, anche nei negozi di tutti i tipi, possono fungere anche da “reminder” per i desideri. Infatti, dopo averne espresso uno, si deve disegnare con inchiostro nero un solo occhio e disegnare l’altro quando il desiderio si sarà avverato.
Circa l’80% della produzione delle bambole Daruma è effettuata nella città di Takasaki, nella prefettura di Gunma, che ogni anno, il 6 e il 7 gennaio, raduna acquirenti da tutto il Giappone. Il rosso è il colore usato più di frequente per la loro realizzazione, ma ne esistono anche verdi, gialle, bianche, blu e marroni. Solitamente si scrive il cognome del proprietario sulla parte inferiore della bambola, ma può essere dipinta anche una parola a scelta. Esistono non poche canzoni e filastrocche che rendono omaggio al patriarca Zen, musa di queste creazioni, e tanti sono i riti di purificazione che ne conseguono; per esempio il rituale di bruciare le bambole nei templi che le hanno “marchiate” come segno di attesa, determinazione e costanza, da parte del proprietario verso la realizzazione del desiderio.
E’ possibile acquistare questi articoli unici anche online e in diversi formati (la misura minima è di 12 cm e la massima è di 75 cm) come suggeriscono i numerosi siti web, in maggior parte del Sol Levante, che pubblicano vantaggiose offerte per colpire anche l’anima degli stranieri, offrendo, oltre al prodotto in sé, graziosi cuscini d’appoggio e scatoline, tutti rigorosamente di manifattura giapponese.
Affascinanti, no? Le bambole Daruma (達磨) sono in Giappone alcuni dei più popolari talismani portafortuna. Rappresentano Bodhidharma, il primo patriarca della dottrina buddista Zen, il quale, nel V secolo, restò seduto per nove anni dinanzi a un muro ritenuto sacro a meditare senza muovere il minimo arto. La leggenda vuole che i suoi arti e i suoi occhi siano caduti perché atrofizzati.
Senza gambe, né braccia, né occhi, dunque, queste paffute bambole votive presentano un basso centro di gravità e per questo, anche se spinte verso un lato, ritornano a posizionarsi dritte, simbolo di persistenza e forte determinazione. Vengono disegnate con barba e baffi mentre gli occhi sono lasciati bianchi. Perché? Perché queste simpatiche figurine che oggi si trovano in Giappone, oltre che nelle case e negli uffici, anche nei negozi di tutti i tipi, possono fungere anche da “reminder” per i desideri. Infatti, dopo averne espresso uno, si deve disegnare con inchiostro nero un solo occhio e disegnare l’altro quando il desiderio si sarà avverato.
Circa l’80% della produzione delle bambole Daruma è effettuata nella città di Takasaki, nella prefettura di Gunma, che ogni anno, il 6 e il 7 gennaio, raduna acquirenti da tutto il Giappone. Il rosso è il colore usato più di frequente per la loro realizzazione, ma ne esistono anche verdi, gialle, bianche, blu e marroni. Solitamente si scrive il cognome del proprietario sulla parte inferiore della bambola, ma può essere dipinta anche una parola a scelta. Esistono non poche canzoni e filastrocche che rendono omaggio al patriarca Zen, musa di queste creazioni, e tanti sono i riti di purificazione che ne conseguono; per esempio il rituale di bruciare le bambole nei templi che le hanno “marchiate” come segno di attesa, determinazione e costanza, da parte del proprietario verso la realizzazione del desiderio.
E’ possibile acquistare questi articoli unici anche online e in diversi formati (la misura minima è di 12 cm e la massima è di 75 cm) come suggeriscono i numerosi siti web, in maggior parte del Sol Levante, che pubblicano vantaggiose offerte per colpire anche l’anima degli stranieri, offrendo, oltre al prodotto in sé, graziosi cuscini d’appoggio e scatoline, tutti rigorosamente di manifattura giapponese.
E ora ho capito perchè di solito hanno gli occhi bianchi, ma se premi A davanti ad una di esse, uno diventa nero!
Molto ma molto interessante e affascinante!
le ho trovate anche Okami (videogioco per ps2 che utilizza cultura e tradizioni giapponese)
Comunque la parola "daruma" l'avevo già letta in qualche manga ^^.
Mi chiedo se c'è qualcuna che eternamente rimanga con un solo occhio...
chissà a questo punto quanto costano.....
Mi sono sempre piaciute un sacco, queste bamboline!
In ogni caso, se qualcuno trova dei siti dove è possibile acquistarle ad un prezzo ragionevole, avrà tutta la mia gratitudine se decidesse di condividerlo postandolo qui.
Poi se si raddrizza da sola piacerà anche alla mia ragazza
Ne ho visti anche di rosa molto "fru fru"
Comunque costano poco
io quando ho letto daruma nn so perchè mi è tornato in mente GTO quando onizuka "crea" quell'animale mezza tigre e mezzo cavallo se nn erro il torauma XD
Se ben ricordo urumi kanzaki disse TORAUMA, cioè trauma in giapponese, e onizuka pensò che la ragazza fosse perseguitata da TORAUMA un mostro metà TORA (tigre) e metà UMA (cavallo) grandissimo.
Ma quando si vuol esprimere un nuovo desiderio bisogna acquistarne un'altra? Oppure si può riciclare quella vecchia sbianchettandole gli occhi?
KiraSensei: <i>"Poi se si raddrizza da sola piacerà anche alla mia ragazza"</i>
Povera ragazza ...
ma non sapevo di preciso il significato.
però che fosse un portafortuna o qualcosa del genere l'avevo intuito guardando Ah my goddess ..
lì esce spesso
[<b>Moderatore</b>: Meglio non chiedere - Antonio.]
Altre no, meglio quelli più grandicelli di un ventiduenne
mi sa che io ed Antonio siamo molto più maliziosi di te allora ...almeno io di sicuro, visto che avevo capito proprio QUELLO. Sarà che ormai, con i miei quasi 30 anni, l'innocenza di cui parli l'ho persa da un pezzo
Cmq nessuno ha ancora risposto alla mia domanda... ero serio!
Comunque anche se vai per i trenta (vecchietto scherzo) quell'innocenza la trovi ogni volta che leggi un manga con passione
per la tua domand acredo che non si possano reciclare semplicemente col bianchetto, però se gli levi un pezzetto d'occhio fisicamente magari si...
Comunque, se si raddrizza da sola può piacere a molte... (eh eh eh... Kira sei un grande! )
Comunque ridere fa sempre bene, allunga la vita
E comunque può essere un desiderio anche quello no..?!?!?!?
Mi piacerebbe averne una, sarebbero un bell'ornamento per la casa, e magari riesco anche ad espirimere un desiderio
Il mio sarebbe sicuramente quello di andarmene in Giappone e non tornare più..
ma uno che ha in testa tanti desideri ne prende più di una e le fa diventare prima tutte polifeme in attesa che figli il tanto atteso secondo occhio? XD
ero sicura di possedere almeno un manga in cui ci fossero, per farle vedere alla mia amica, e infatti avevo ragione...compaiono tra le altre cose anche nel primo volume di One Pound Gospel di Rumiko Takahashi !
Comunque interessantissimo ed esaustivo questo articolo, risponde in pieno alla mia perenne fame di Giappone, grazie !
@ alessia-chan: in che senso il corrispettivo di un due tre stella..????
Mi chiedo se il gioco "Uno due tre stella" sia una derivazione di questo giapponese(il che non mi stupirebbe XD)
sì, come pensavo: http://it.wikipedia.org/wiki/Un,_due,_tre,_stella!
se provi a cliccare a sinistra dove c'è la lista di lingue e lo metti in giapponese, esce la versione giapponese con il titolo "daruma-san ga koronda" (だるまさんがころんだ)
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.