
Riportiamo via Comicsblog un articolo di Luigi Siviero datato 12 febbraio:
Francesco Settembre, titolare della fumetteria Antani Comics e presidente dell'associazione AFuI, ha parlato nel forum di Comicus di un'iniziativa molto interessante provata da Star Comics - distribuire in conto vendita i numeri 1 delle sue serie - e dell'ostruzionismo dei distributori.
"Circa un mese fa -vado a memoria- star comics annuncia che, grande novità, tutte le loro novità (numeri 1), sarebbero arrivati nelle fumetteria in conto vendita per 2 mesi. Dopo tante promozioni di "prendi xx copie e te ne regaliamo una", "prendi 50 copie e ti mettiamo una foto sul catalogo", finalmente un editore che ci mette soldi e faccia in prima persona.
Una rivoluzione silenziosa, ma "utile". Per la prima volta il conto vendita entra in fumetteria in modo regolare, seppure sperimentale.
Notizia di oggi, non ancora ufficiale, è che gli altri distributori abbiano protestato, opponendosi alla cosa, nonostante Star Comics si facesse carico direttamente anche delle spese di spedizione.
Ostruzionismo? Ottusità?"
Aggiungo una spiegazione per chi non ha familiarità con le dinamiche distributive.
"Conto vendita" è il nome che nella quotidianità viene dato al contratto estimatorio. Questo atto giuridico è regolato dagli articoli 1556 e seguenti del codice civile:
"Con il contratto estimatorio una parte consegna una o più cose mobili all'altra e questa si obbliga a pagare il prezzo, salvo che restituisca le cose nel termine stabilito."
E' il contratto stipulato fra distributore e edicolante e distributore e libreria di varia. Il distributore consegna un giornale, una rivista, un fumetto, un libro o altri beni mobili all'edicolante e questo si obbliga a diventarne proprietario e pagare il prezzo oppure a restituirlo entro il termine prefissato.
Fra distributore e fumetteria viene invece stipulato un semplice contratto di compravendita. La fumetteria acquista i fumetti e non ha la possibilità di restituire le copie invendute.
@ ABI_666 e RyOGo
Le fumetterie e l'AFuI sono d'accordo, quelli che si lamentano sono i distributori.
alastor e pan (che sono distributori x le fumetterie) devono capire che nn hanno il monopolio del mercato, visto che chiedono alle fumetterie pagamenti o in contrassegno o al massimo ad una settimana, lo sconto per le fumetterie fa ridere e se la star va avanti con questa cosa da al mercato una grande scossa, non si sa mai quanti numeri 1 si vendono, ci sono dei titoli che vanno e si vendono ad occhi chiusi ed altri (che magari sono molto più belli) che le fumetterie non ordinano per non avere tante rimanenze, così facendo aumenterebbe l'assortimento da parte delle fumetterie per quanto riguarda i numeri 1 e noi lettori avremmo molta più scelta, se lo farebbero tutti sarebbe una grande cosa!!!
Non ho ben capito quale sia il danno che potrebbero ricavarne i distributori, visto che la notizia dice chiaramente che la Star si farebbe carico in prima persona delle spese di spedizione... Mah!
Vedremo come andrà questa sperimentazione...
Inuiasha,
E'S',
Excel Saga (rosso)
apprezzo questa cosa degli omaggi però fa venire troppa voglia di iniziare nuove serie XD e cavolo io non posso permettermele! hahahaa
Ovviamente le buone novelle non possono che venire da parte di STAR COMICS, grande casa editrice, con questa "mossa" agevolerebbe e non di poco le fumetterie, sarebbe ora che funzionasse in fumetteria come nelle edicole, ti do 100, me ne restituisce 20 paghi 80..... Non ti do 100 paghi 100 grazie e arrivederci..... Altrimenti le fumetterie si ritrovano sul groppone serie che non tirano un beneamato......
INFINE DA RICORDARE che con questa "mossa" se fosse estesa anche a PANINI limiterebbe le loro serie a tiratura limitata, perchè così facendo devono stamparne un po' più di copie per soddisfare tutte le fumetterie e non andare a "pronotazione" come avviene oggi. Più tiratura = meno esauriti = PANINI finalmente qualcuno ti mette i bastono tra le ruote, se vuoi essere competitiva adesso son AZZ amari.......
La cosa che non riesco proprio a comprendere è il comportamento ottuso dei distributori, sia che essi siano altre case editrici, sia che siano gli stessi rivenditori.
Questo contratto darebbe a mio avviso dei benefici a entrambe le figure:
- Ai rivenditori "fumettari" permetterebbe di non farsi carico di spese inutili per comprare volumi manga che magari resterebbero invenduti;
- Alle case editrici permetterebbe di farsi pubblicità e magari attirare clienti vecchi e nuovi a prendere in considerazione nuovi titoli da loro proposti.
Alla fine proprio le case editrici non avrebbero una reale perdita (al massimo solo le spese di spedizione dei volumi), che potrebbe essere eliminata o almeno ridimensionata attraverso la distribuzione di un numero minore di copie per ovviare all'eventualità che alcune copie inviate restino sugli scaffali.
E poi noi utenti con tale contratto estimatorio li paghiamo lo stesso i manga che compriamo, non ce li danno mica gratis (altrimenti tutte le redazioni dei giornali che troviamo in edicola dovrebbero essere ormai tutte fallite), l'unica differenza è che invece di avere una doppia alienazione di beni (casa editrice-rivenditore e rivenditore-cliente) avremmo soltanto una compravendita direttamente tra utente finale e produttore.
Questa secondo me sarebbe un iniziativa eccellente per alimentare il mercato delle piccole fumetterie soprattutto, e non vedo perchè i distributori vi si oppongano
Per noi lettori in realtà non credo cambi molto, semplicemente vediamo più copie di uno stesso manga sugli scaffali, tutto qua, al massimo ci risparmiamo l'attesa di un eventuale riordino di un numero assente in fume.
occavolo, io ero convinto che questo sistema fosse già in atto per tutti i volumi di tutte le case e che le fumetterie tenessero in casa solo lo stretto necessario!
Direi un bel chissenefrega, mica possono influire su decisioni altrui, no?
un altra mossa la vedrete presto credo in primavera da quanto avevo letto in un comunicato dal mio fuemttaro.........
Non sono le fumetterie che si rifiutano... sono i distributori!
E qui mi chiedo... ma se hanno tutta questa paura di perdere il loro posto sul mercato, perchè non provano a innovare qualcosa anche loro invece di fare ostruzionismo?
Si, sarebbe giusto che sul conto vendita sia abbiano sconti minori e quindi di riflesso sconti minori (o nessuno) per il cliente.
Ma si può trovare una soluzione, ovvero differenziare gli acquisti.
Per chi ha la casella (la maggioranza delle fumetterie fa sconti solo ai casellanti) il fumettaro compra la copia pagandola come in passato con lo sconto del passato.
Per le copie da "esposizione" invece si affida al conto vendita quindi investendo pochissimo e rivendendole senza sconti.
Immagino che il motivo sia legato ai minori acquisti "certi", il distributore infatti prende una percentuale su ogni copia venduta alla fumetteria (non al cliente).
Se ricordo bene, l'editore fattura al distributore che a sua volta fattura (aumentado il prezzo) alla fumetteria che a sua volta vende (aumentando il prezzo) al cliente finale.
Col conto vendita si fatturano solo le copie vendute, quindi quasi sempre meno di quelle che una fumetteria compra quindi per il distributore significherebbe 2 cose.
Possibili vendite inferiori (anche se naturalmente la star punta a incrementare le vendite con una maggiore esposizione/numero di copie).
Fatturazione sul venduto quindi probabilmente 30gg dopo quanto avviene abitualmente (un lasso di tempo per valutare il venduto lo si deve lasciare, a meno di riordini).
Per la star forse ci sarebbe anche il vantaggio del minor magazzino, anche se qui il dubbio è grande visto che le fumetterie in genere hanno spazio risicatissimo.
Il rischio alla fine è che la Star e il distributore non ci guadagnino nulla (anzi), che le fumetterie prendano lo stesso numero di copie (per via dello spazio) ma che risparmino sulle copie da esposizione che non pagherebbero se invendute.
Insomma più una mossa per aiutare le fumetterie e scommettere sul mercato che per un guadagno nel breve periodo.
Francesco Settembre, gestore della fumetteria Antani comics di Terni, ci chiede:
<i>"Star Comics sta proponendo un conto vendita per le proprie novità in uscita nei prossimi mesi: qual è il motivo alla base della scelta? Vi siete forse resi conto che - al di là di tante promozioni di facciata - il reso e/o il conto vendita sono attualmente le soluzioni migliori per far circolare i propri prodotti? Avete altre idee o proposte del genere, per l'immediato futuro?"</i>
Risposta:
Il motivo è molto semplice, ci siamo accorti che ormai c'è una sovrabbondanza di titoli tale, che le fumetterie faticano ad acquistare una quantità di copie adeguata per ogni fumetto proposto. Per dare la possibilità alle fumetterie di avere varietà e un numero di copie maggiore, che garantiscano visibilità e che possano sopperire alla richiesta dei clienti, abbiamo deciso di proporre questa iniziativa per tutti i nostri numeri 1 e 2 in uscita da Febbraio a Luglio 2010. Questa promozione <b>durerà per cinque mesi</b>, ma da Marzo proporremo anche delle promozioni sul nostro parco arretrati.
Che le altre case non lo vogliano è normale, se ci sono i resi come le edicole, diventa un casino e i magazzini diventano ancora più pieni, ed è ancora più normale che, dall'altra parte, le fumetterie preferiscano la compravendita. Tutto il resto non c'entra. Inutile ricordare che il magazzino è un costo per qualunque tipo di azienda.....io sono favorevole alla compravendita per le fumetterie, visto che i resi danneggiano comunque il distributore....per le edicole è un'altra cosa: la natura stessa dell'edicola impone il reso visto che non possono tenere roba vecchia di un anno....
La star comunque ha fatto una cosa coraggiosa, se lo fanno vuol dire che la loro gestione di magazzino gli permette di farlo.
O il distributore o la fumetteria: qualunque contratto facciano uno dei due sarà sempre danneggiato.
P.S. Mi sembra che star comics stia migliorando sia come editore che come distributore, il che non può che farmi piacere, spero che il circolo virtuoso continui e coinvolga anche altri editori^^
Per la notizia, una vergogna che gli altri distributori si lamentino, che mi facciano venire il dubbio se chiamare l'Antitrust???
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