Pubblichiamo il comunicato ricevuto:
SPIRITO ENCICLOPEDICO
Ormai ci siamo. Dopo lunghi mesi di estenuante lavoro, stiamo apportando gli ultimi ritocchi all'Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi, un tomo di quattrocento pagine che va a completare definitivamente l'opera di 'nonno' Shigeru Mizuki iniziata nella titanica Enciclopedia dei Mostri Giapponesi.
Per la mole di lavoro abbiamo sudato le proverbiali sette camicie (provate a immaginare l'odorino residuo in redazione), dato che abbiamo passato mesi a controllare e ricontrollare, verificare, annotare, ricatalogare (in ordine alfabedico nostrano), testare e assaggiare (i tengu al mattone sono ottimi, tenetelo presente), e ora finalmente siamo alla rilettura finale, che porterà il mattone editoriale (esatto, quello con cui abbiamo cucinato i tengu) in tipografia e poi finalmente in tutte le fumetterie e librerie di varia.
Va assolutamente detto che questa impresa non sarebbe stata possibile senza gli sforzi congiunti di tutta la redazione Kappa, nonché al prezioso aiuto dell'infaticabile Emilio Martini (storico traduttore di "One Piece" fino al volume 50) e alla tenacia di Marica (con la "c") Nishitani che ci ha dato una mano addirittura dall'interno di Kodansha stessa per effettuare una marea di verifiche dell'ultima ora.
Le nostre notti insonni, dunque, stanno per finire, mentre stanno per iniziare le vostre, dato che la maggior parte di questi spiriti sono davvero inquietanti. Scoprirete la mole di creature incorporee (o quasi) che costellano e hanno costellato per centinaia di anni la cultura popolare giapponese, e ritroverete finalmente decine e decine di personaggi che sono stati riutilizzati nei manga e negli anime dai più celebri autori del Sol Levante.
Appuntamento a fine mese in libreria, dove comunque vi aspetta già da qualche mese la nuova versione 'integrale' dell'Enciclopedia dei Mostri Giapponesi, ancora una volta best-seller assoluto ormai sulla via della ristampa, e grazie a tutti per l'entusiasmo! Per maggiori informazioni:
http://www.kappaedizioni.it/pages/autore.asp?autore=Shigeru%20Mizuki
• Dalla postfazione dell’autore, Shigeru Mizuki
Ci piace chiamarlo genericamente ‘il mondo degli spiriti’, ma con questa definizione in realtà tendiamo a inquadrare tutto ciò fa parte di un’immensa mole di entità che o sono invisibili all’occhio umano, o non hanno una forma corporea particolarmente definita, o che nella maggior parte dei casi non sembra nemmeno in grado di comunicare con i vivi, se non attraverso mille espedienti diversi. In questo contesto li troviamo catalogati decine di razze e specie, come obake, seirei o addirittura kami, per il semplice motivo che nessuno è effettivamente in grado di confermare di averne visti coi propri occhi.
Nel periodo in cui me ne andavo a zonzo per il Giappone alla ricerca di racconti e avvistamenti, ho attraversato un momento in cui ho iniziato a dubitare del senso dell’impresa in cui stavo per imbarcarmi. Nonostante questo, mentre la mia testa era ormai diventata un archivio contenente centinaia di varietà di obake giapponesi, ho iniziato a viaggiare anche all’estero, e ho scoperto che in altri Paesi esistevano tipologie di spiriti davvero molto simili a quelle del mio paese. È così che mi sono convinto poco alla volta che yokai e seirei fanno in realtà parte della vastissima famiglia dei rei, e che si tratta di entità intangibili e senza una forma specifica.
Dopo aver discusso di spiriti con un gruppo di aborigeni, è emerso che il loro metodo per comunicare con il mondo dell’aldilà consisteva nientemeno che nel disegno. Per un fumettista e illustratore, vi posso garantire che questa notizia è stata una vera e propria illuminazione. Un altro mezzo molto sfruttato oltre al disegno è la musica: nella Nuova Guinea, per esempio, si comunica con gli spiriti attraverso suoni prodotti col bambù.
Durante il periodo Edo in Giappone gli yokai erano letteralmente di moda, e costituivano un dilettevole argomento di discussione. Nonostante ciò, tutti avevano la netta sensazione che non si trattasse solo di fantasie, ma che dietro il semplice folclore agisse realmente qualche presenza spiritica.
Il mondo dei rei è talmente complicato e vasto che difficilmente saremo mai in grado di descriverlo e catalogarlo integralmente. Tuttavia, nonostante questo sono convinto di essere riuscito ad acciuffare per la coda qualcuno dei suoi esponenti, proprio grazie al disegno.
Ecco perché dopo la precedente “Enciclopedia dei Mostri Giapponesi” ho deciso di mettere mano a questa “Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi” nel tentativo di catalogarne il più possible, pur sapendo che il rischio era quello di andare a pesca in un vero e proprio oceano.
SPIRITO ENCICLOPEDICO
Ormai ci siamo. Dopo lunghi mesi di estenuante lavoro, stiamo apportando gli ultimi ritocchi all'Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi, un tomo di quattrocento pagine che va a completare definitivamente l'opera di 'nonno' Shigeru Mizuki iniziata nella titanica Enciclopedia dei Mostri Giapponesi.
Per la mole di lavoro abbiamo sudato le proverbiali sette camicie (provate a immaginare l'odorino residuo in redazione), dato che abbiamo passato mesi a controllare e ricontrollare, verificare, annotare, ricatalogare (in ordine alfabedico nostrano), testare e assaggiare (i tengu al mattone sono ottimi, tenetelo presente), e ora finalmente siamo alla rilettura finale, che porterà il mattone editoriale (esatto, quello con cui abbiamo cucinato i tengu) in tipografia e poi finalmente in tutte le fumetterie e librerie di varia.
Va assolutamente detto che questa impresa non sarebbe stata possibile senza gli sforzi congiunti di tutta la redazione Kappa, nonché al prezioso aiuto dell'infaticabile Emilio Martini (storico traduttore di "One Piece" fino al volume 50) e alla tenacia di Marica (con la "c") Nishitani che ci ha dato una mano addirittura dall'interno di Kodansha stessa per effettuare una marea di verifiche dell'ultima ora.
Le nostre notti insonni, dunque, stanno per finire, mentre stanno per iniziare le vostre, dato che la maggior parte di questi spiriti sono davvero inquietanti. Scoprirete la mole di creature incorporee (o quasi) che costellano e hanno costellato per centinaia di anni la cultura popolare giapponese, e ritroverete finalmente decine e decine di personaggi che sono stati riutilizzati nei manga e negli anime dai più celebri autori del Sol Levante.
Appuntamento a fine mese in libreria, dove comunque vi aspetta già da qualche mese la nuova versione 'integrale' dell'Enciclopedia dei Mostri Giapponesi, ancora una volta best-seller assoluto ormai sulla via della ristampa, e grazie a tutti per l'entusiasmo! Per maggiori informazioni:
http://www.kappaedizioni.it/pages/autore.asp?autore=Shigeru%20Mizuki

• Dalla postfazione dell’autore, Shigeru Mizuki
Ci piace chiamarlo genericamente ‘il mondo degli spiriti’, ma con questa definizione in realtà tendiamo a inquadrare tutto ciò fa parte di un’immensa mole di entità che o sono invisibili all’occhio umano, o non hanno una forma corporea particolarmente definita, o che nella maggior parte dei casi non sembra nemmeno in grado di comunicare con i vivi, se non attraverso mille espedienti diversi. In questo contesto li troviamo catalogati decine di razze e specie, come obake, seirei o addirittura kami, per il semplice motivo che nessuno è effettivamente in grado di confermare di averne visti coi propri occhi.
Nel periodo in cui me ne andavo a zonzo per il Giappone alla ricerca di racconti e avvistamenti, ho attraversato un momento in cui ho iniziato a dubitare del senso dell’impresa in cui stavo per imbarcarmi. Nonostante questo, mentre la mia testa era ormai diventata un archivio contenente centinaia di varietà di obake giapponesi, ho iniziato a viaggiare anche all’estero, e ho scoperto che in altri Paesi esistevano tipologie di spiriti davvero molto simili a quelle del mio paese. È così che mi sono convinto poco alla volta che yokai e seirei fanno in realtà parte della vastissima famiglia dei rei, e che si tratta di entità intangibili e senza una forma specifica.
Dopo aver discusso di spiriti con un gruppo di aborigeni, è emerso che il loro metodo per comunicare con il mondo dell’aldilà consisteva nientemeno che nel disegno. Per un fumettista e illustratore, vi posso garantire che questa notizia è stata una vera e propria illuminazione. Un altro mezzo molto sfruttato oltre al disegno è la musica: nella Nuova Guinea, per esempio, si comunica con gli spiriti attraverso suoni prodotti col bambù.
Durante il periodo Edo in Giappone gli yokai erano letteralmente di moda, e costituivano un dilettevole argomento di discussione. Nonostante ciò, tutti avevano la netta sensazione che non si trattasse solo di fantasie, ma che dietro il semplice folclore agisse realmente qualche presenza spiritica.
Il mondo dei rei è talmente complicato e vasto che difficilmente saremo mai in grado di descriverlo e catalogarlo integralmente. Tuttavia, nonostante questo sono convinto di essere riuscito ad acciuffare per la coda qualcuno dei suoi esponenti, proprio grazie al disegno.
Ecco perché dopo la precedente “Enciclopedia dei Mostri Giapponesi” ho deciso di mettere mano a questa “Enciclopedia degli Spiriti Giapponesi” nel tentativo di catalogarne il più possible, pur sapendo che il rischio era quello di andare a pesca in un vero e proprio oceano.
Comunque rimango soddisfatto della Kappa, pubblica ogni volta libri di qualità...
Se siete degli appassionati e/o cultori delle leggende e delle tradizioni popolari dovreste assolutamente averla.
È da diverso tempo che intendo comprarla, a questo punto, cercherò di prenderla quanto prima così poi dopo compro l'altra.
Io lo consiglio anche se effettivamente il prezzo di 25€ è un po' altino
Fatta veramente molto bene, la rileggo sempre volentieri!
A questo punto direi che comprerò anche questa, anche se l'argomento mi interessa relativamente meno.
Sul costo, comunque, quella dei mostri la pagai 24 euro (ho letto che qualcuno era interessato al prezzo).
A me questo volume interessa veramente tanto, sicchè conto di comprarlo...solo che temo non sarà esattamente a breve
Si tratterrà certamente di due opere in grado di far luce anche su elementi del folklore nipponico presenti in manga e anime, dove spiriti e mostri solitamente pullulano, ma che spesso sono di difficile comprensione per noi occidentali.
Interessante però quando l'autore fa notare la somiglianza di alcune credenze presenti in tutto il mondo: la cultura globale non è un'invenzione del mondo moderno ^_-
mitico shigeru mizuki, che ho conosciuto grazie al corso della deagostini su come disegnare i manga: se da un lato ho imparato ben poco seguendo quelle che non sono altro che pillole di disegno, dall'altro ho appreso un sacco di cose sul mondo legato ai manga, e quindi anche gli autori storici più famosi, e tra essi c'era ovviamente anche mizuki, il maestro del mistero
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