"BABILONIA
Antica città della Mesopotamia. Quando il re Hammurabi ne fece la capitale dell'impero, divenne il centro politico e culturale dell'oriente, ma la sua prosperità instillò il germe della superbia nei suoi abitanti. Essi decisero di sostituirsi a Dio innalzando una torre che arrivasse fino al cielo, ma Egli, adirato, abbatté la torre e confuse le loro lingue.
Babilonia, la città distrutta dall'ira divina..."
Questo è l’incipit di Tokyo Babylon, un manga CLAMP serializzato dal 1990 al 1992 tramite uscite quadrimestrali alternate fra le riviste South e Wing.
Comparsi per la prima volta in una doujinshi intitolata Shoten, i personaggi di Subaru Sumeragi, sua sorella gemella Hokuto, e il misterioso Seishirou vennero poi selezionati dalle CLAMP come protagonisti della loro seguente pubblicazione. Inoltre, il futuro fumetto si sarebbe parzialmente discostato dall'attenzione quasi esclusiva posta sulle pratiche degli Onmyouji, i maestri dello yin e dello yang, adepti dell' Onmyoudou, una cosmologia ispirata alle teorie cinesi combinate a esorcismi di origine buddhista e shinto, tratti che comunque mantiene, per focalizzarsi in particolar modo sui disagi sociali che affliggono la moderna città di Tokyo; una Tokyo che, come Babilonia prima di lei, viene eletta a paradigma dei mali della società ed emblema del mondo intero per via dell’universalità dei sentimenti, delle ferite, dei sogni, dei dolori che innescano i meccanismi delle tragedie che han luogo sulle pagine di Tokyo Babylon e nella realtà.
La narrazione ruota intorno ai tre personaggi centrali: Subaru è il tredicesimo capostipite della famiglia Sumeragi, un clan specializzato nell’Onmyoudou che utilizza a fini benefici, in opposizione alla stirpe Sakurazukamori, che si serve delle stesse arti per uccidere indiscriminatamente innocenti. Di animo così introverso e generoso da non curarsi di se stesso pur di aiutare il prossimo, Subaru è un personaggio estremamente interessante, semplice ma complesso, spontaneo ma misterioso allo stesso tempo.
Hokuto è, come nella doujin, la sorella gemella di Subaru; tuttavia, a differenza del suo modello originario, Hokuto ha sì ricevuto l'addestramento necessario a divenire una Onmyouji, ma non possedendo spiccate attitudini sa utilizzare solo pochi incantesimi e una formula a cui solamente lei può far ricorso. Dalla personalità allegra e dinamica, gli hobby di Hokuto sono cercare di divenire una brava moglie, indossare abiti stravaganti e, non da ultimo, far fidanzare suo fratello con Seishirou.
Seishirou è invece il tradizionale uomo CLAMP: alto, con spalle larghissime, è una figura imponente in una contrapposizione con Subaru tanto fisica - Subaru ha dei tratti così delicati da venir spesso scambiato per una ragazza - tanto caratteriale, in quanto Seishirou è apparentemente diretto e bonario: così infatti si presenterà ai due gemelli, mentre lascerà da subito cadere la sua maschera davanti al lettore, che capirà in che modo Seishirou è la nemesi di Subaru...
Lo sviluppo di Tokyo Babylon è magistralmente orchestrato: i capitoli presentano un ritmo incalzante per rallentare in alcune parti più significative, grazie all’accorto gioco di correlazione tra i personaggi che non mancano mai di suscitare una forte empatia e nel lettore e fra loro stessi, generando un’atmosfera di traumatica e cinica umanità.
Tuttavia, se introdurre costantemente dei complementari aiuta ad acuire le singole disgrazie, asse portante del fumetto, ciò d’altra parte provoca un’eccessiva frammentazione episodica e una staticità dei protagonisti, il cui carattere rimane fermo alle premesse iniziali e conosce un exploit, soprattutto in Subaru, unicamente nelle ultime battute della storia.
In più, la risoluzione del conflitto finale, così potente e coinvolgente/sconvolgente, viene rinviata su X, che le mangaka avviarono in concomitanza al termine ormai prossimo di Tokyo Babylon, con non poca frustrazione da parte dell’acquirente.
Venendo al comparto grafico, sfogliando uno dei sette albi si manifesta chiaramente un deciso distacco rispetto alle altre monografie CLAMP, sia precedenti sia successive, come RG Veda e lo stesso X, poiché qui le autrici adottano uno stile meno dettagliato ed elaborato del consueto a favore di ambientazioni più essenziali, di un equilibrio fra il candore della carta e il colore della china, di movenze dei personaggi tali da rendere la lettura di Tokyo Babylon non lontana dalla visione di una pellicola cinematografica in bianco e nero ricca di continue citazioni alla cultura pop nipponica, e non solo, degli anni ’80/ inizi ‘90: rappresentativo, ma non certo unico, è il caso di un personaggio che porta il nome di una cantante reale di quegli anni.
L'edizione D/Books, che ha acquisito i diritti decaduti presso Panini Comics e su cui si basa la recensione, è di buona fattura: all’esterno, possiede una sovraccoperta in carta patinata che avvolge perfettamente il libretto; all’interno, vi è una pin-up e un doppio poster apribile che ritrae i tre protagonisti, il tutto sempre a colori e in carta rigida, mentre la restante è dello giusto spessore e bianco per mettere in risalto i disegni; infine, nelle ultime pagine di ciascun numero, si trovano approfondimenti circa le tecniche spiritiche (notevole quello sull’Onmyoudou con annessa bussola astronomica nel volume d’apertura), i riferimenti a film, luoghi geografici, catene di alimentari, etc., che costellano i dialoghi. Si tratta dunque di un'edizione pregevole, risultando in tankoubon gradevoli all’occhio e al tatto, compatti e morbidi da sfogliare, con un positivo rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, ho un’unica motivazione che mi trattiene dal considerare Tokyo Babylon, benché un ottimo manga, non consigliabile a chiunque: Tokyo Babylon è, contrariamente alle produzioni odierne consuete, un’opera estremamente impegnativa e lacerante in più punti, capace di spezzare diverse corde nell’anima dei suoi lettori. E, una volta varcata la porta del suo mondo, non si torna indietro. Mai più.
Antica città della Mesopotamia. Quando il re Hammurabi ne fece la capitale dell'impero, divenne il centro politico e culturale dell'oriente, ma la sua prosperità instillò il germe della superbia nei suoi abitanti. Essi decisero di sostituirsi a Dio innalzando una torre che arrivasse fino al cielo, ma Egli, adirato, abbatté la torre e confuse le loro lingue.
Babilonia, la città distrutta dall'ira divina..."
Questo è l’incipit di Tokyo Babylon, un manga CLAMP serializzato dal 1990 al 1992 tramite uscite quadrimestrali alternate fra le riviste South e Wing.
Comparsi per la prima volta in una doujinshi intitolata Shoten, i personaggi di Subaru Sumeragi, sua sorella gemella Hokuto, e il misterioso Seishirou vennero poi selezionati dalle CLAMP come protagonisti della loro seguente pubblicazione. Inoltre, il futuro fumetto si sarebbe parzialmente discostato dall'attenzione quasi esclusiva posta sulle pratiche degli Onmyouji, i maestri dello yin e dello yang, adepti dell' Onmyoudou, una cosmologia ispirata alle teorie cinesi combinate a esorcismi di origine buddhista e shinto, tratti che comunque mantiene, per focalizzarsi in particolar modo sui disagi sociali che affliggono la moderna città di Tokyo; una Tokyo che, come Babilonia prima di lei, viene eletta a paradigma dei mali della società ed emblema del mondo intero per via dell’universalità dei sentimenti, delle ferite, dei sogni, dei dolori che innescano i meccanismi delle tragedie che han luogo sulle pagine di Tokyo Babylon e nella realtà.
La narrazione ruota intorno ai tre personaggi centrali: Subaru è il tredicesimo capostipite della famiglia Sumeragi, un clan specializzato nell’Onmyoudou che utilizza a fini benefici, in opposizione alla stirpe Sakurazukamori, che si serve delle stesse arti per uccidere indiscriminatamente innocenti. Di animo così introverso e generoso da non curarsi di se stesso pur di aiutare il prossimo, Subaru è un personaggio estremamente interessante, semplice ma complesso, spontaneo ma misterioso allo stesso tempo.
Hokuto è, come nella doujin, la sorella gemella di Subaru; tuttavia, a differenza del suo modello originario, Hokuto ha sì ricevuto l'addestramento necessario a divenire una Onmyouji, ma non possedendo spiccate attitudini sa utilizzare solo pochi incantesimi e una formula a cui solamente lei può far ricorso. Dalla personalità allegra e dinamica, gli hobby di Hokuto sono cercare di divenire una brava moglie, indossare abiti stravaganti e, non da ultimo, far fidanzare suo fratello con Seishirou.
Seishirou è invece il tradizionale uomo CLAMP: alto, con spalle larghissime, è una figura imponente in una contrapposizione con Subaru tanto fisica - Subaru ha dei tratti così delicati da venir spesso scambiato per una ragazza - tanto caratteriale, in quanto Seishirou è apparentemente diretto e bonario: così infatti si presenterà ai due gemelli, mentre lascerà da subito cadere la sua maschera davanti al lettore, che capirà in che modo Seishirou è la nemesi di Subaru...
Lo sviluppo di Tokyo Babylon è magistralmente orchestrato: i capitoli presentano un ritmo incalzante per rallentare in alcune parti più significative, grazie all’accorto gioco di correlazione tra i personaggi che non mancano mai di suscitare una forte empatia e nel lettore e fra loro stessi, generando un’atmosfera di traumatica e cinica umanità.
Tuttavia, se introdurre costantemente dei complementari aiuta ad acuire le singole disgrazie, asse portante del fumetto, ciò d’altra parte provoca un’eccessiva frammentazione episodica e una staticità dei protagonisti, il cui carattere rimane fermo alle premesse iniziali e conosce un exploit, soprattutto in Subaru, unicamente nelle ultime battute della storia.
In più, la risoluzione del conflitto finale, così potente e coinvolgente/sconvolgente, viene rinviata su X, che le mangaka avviarono in concomitanza al termine ormai prossimo di Tokyo Babylon, con non poca frustrazione da parte dell’acquirente.
Venendo al comparto grafico, sfogliando uno dei sette albi si manifesta chiaramente un deciso distacco rispetto alle altre monografie CLAMP, sia precedenti sia successive, come RG Veda e lo stesso X, poiché qui le autrici adottano uno stile meno dettagliato ed elaborato del consueto a favore di ambientazioni più essenziali, di un equilibrio fra il candore della carta e il colore della china, di movenze dei personaggi tali da rendere la lettura di Tokyo Babylon non lontana dalla visione di una pellicola cinematografica in bianco e nero ricca di continue citazioni alla cultura pop nipponica, e non solo, degli anni ’80/ inizi ‘90: rappresentativo, ma non certo unico, è il caso di un personaggio che porta il nome di una cantante reale di quegli anni.
L'edizione D/Books, che ha acquisito i diritti decaduti presso Panini Comics e su cui si basa la recensione, è di buona fattura: all’esterno, possiede una sovraccoperta in carta patinata che avvolge perfettamente il libretto; all’interno, vi è una pin-up e un doppio poster apribile che ritrae i tre protagonisti, il tutto sempre a colori e in carta rigida, mentre la restante è dello giusto spessore e bianco per mettere in risalto i disegni; infine, nelle ultime pagine di ciascun numero, si trovano approfondimenti circa le tecniche spiritiche (notevole quello sull’Onmyoudou con annessa bussola astronomica nel volume d’apertura), i riferimenti a film, luoghi geografici, catene di alimentari, etc., che costellano i dialoghi. Si tratta dunque di un'edizione pregevole, risultando in tankoubon gradevoli all’occhio e al tatto, compatti e morbidi da sfogliare, con un positivo rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, ho un’unica motivazione che mi trattiene dal considerare Tokyo Babylon, benché un ottimo manga, non consigliabile a chiunque: Tokyo Babylon è, contrariamente alle produzioni odierne consuete, un’opera estremamente impegnativa e lacerante in più punti, capace di spezzare diverse corde nell’anima dei suoi lettori. E, una volta varcata la porta del suo mondo, non si torna indietro. Mai più.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Tokyo Babylon 1 | € 6.90 | D/Visual |
Tokyo Babylon 2 | € 6.90 | D/Visual |
Tokyo Babylon 3 | € 6.90 | D/Visual |
Tokyo Babylon 4 | € 6.90 | D/Visual |
Tokyo Babylon 5 | € 6.90 | D/Visual |
Tokyo Babylon 6 | € 6.90 | D/Visual |
Tokyo Babylon 7 | € 6.90 | D/Visual |
Tokyo Babylon 1 | € 3.60 | Panini Comics |
Tokyo Babylon 2 | € 3.60 | Panini Comics |
Tokyo Babylon 3 | € 3.60 | Panini Comics |
Tokyo Babylon 4 | € 3.60 | Panini Comics |
Tokyo Babylon 5 | € 3.60 | Panini Comics |
Tokyo Babylon 6 | € 3.60 | Panini Comics |
Tokyo Babylon 7 | € 3.60 | Panini Comics |
Peccato, visto che a livello di storie ho preferito Tokyo Babylon.
La serie non la conosco, ma la tentazione di chiederla in prestito direttamente all'autore della recensione è molto forte, anche se il gran quantitativo di tristezza che questa storia pare emanare, unito alle classiche scene omosessuali in stile Clamp che alla lunga m'hanno un pò stufato, è un buon deterrente... Una lettura comunque non la si nega mai a nulla, soprattutto considerando che a caval donato (o che arriva in prestito) non si guarda in bocca, anche se ultimamente sto rimanendo abbastanza deluso da queste autrici. Vedremo.
Non avendolo mai letto mi ha lasciato davvero stupefatto dalla sua storia e dalle sue tematiche che mi sono sembrate ancora molto attuali nonostante il titolo sia datato.
Aspetto di leggere X speriamo che la J-Pop si muova!!
Seishiro è da sempre uno dei miei personaggi preferiti dell'universo Clamp e dei manga in generale.
E ricordate, nella recensione si parla di una particolare tecnica che sa usare solo Hokuto...beh, posso dirvi che non è una tecnica qualsiasi, anzi... Se volete leggere X leggete prima Tokyo Babylon
Pensavo la recensione l'avresti scritta tu, Slanzard... che ha l'edizione d/v che non va? (sono curioso anche se è un titolo che non mi interessa particolarmente)
Sempre attuale e molto profondo, consigliato a chiunque voglia impegnarsi in una lettura appassionante ma abbastanza impegnativa...
Ottima recensione!
Il manga è stupendo, io ho trovato in subaru e hokuto un ricordo di una specie di shaoran e sakura (parlo di quelli rappresentati in tsubasa, perchè card captor ancora non l ho letto ç_ç) moooooooooooooooooolto migliori
Complimenti per la recensione, bella!
L'edizione è buona, anche se non mancano errori o mancanze di parele nei testi!! Sì forse RG Veda è una edizione "perfetta"!! però sono contenta di aver preso questa edizione e non quella della Planet manga anche perchè preferisco questo formato a quello della prima edizione.
Complimenti per la recensione, si vede che c'è amore per quest'opera!
Lo ritengo uno dei migliori lavori delle CLAMP, credo che il finale sia fantastico e sfido chiunque a non rimanere a bocca aperta davanti ad esso! Seishiro, per quanto odioso, è uno dei personaggi migliori del pantheon clampeso, allo stesso tempo mi piace molto il Subaru degli ultimi due numeri (Hokuto va bè, è una potenza)! E' bellissimo come le Clamp in questa storia raccontino del degrado della società e della miseria degli uomini.. un pò come fanno in Holic, ma qui lo fanno in modo molto più crudo e diretto!
Ottima recensione, concordo sulla qualità dell'edizione, anche se le frasi nei balloon spesso si concludono senza punteggiatura... bah!
Per quanto riguarda l'edizione, io preferisco questa di Tokyo Babylon della D/Visual a quella di RG Veda della Magic Press.
@ Broken Mirror:<br>ti fugo subito un dubbio: se hai paura che Tokyo Babylon possa catturarti e sconvolgerti, beh, sappi che lo farà senza dubbio. Però, è uno shock che va provato sulla propria pelle.
Si ti sconvolgerà, sia per quanto riguarda le storie che leggerai, sia il finale del manga
Se è così seria l'opera, c'è bisogno di vedere se è un'opera che è di mio gusto, perchè per quanto valgano, certe opere non riesco a mandarle giù. Ovviamente non penso che quest'opera tanto acclamata, potrà deludermi, visto il suo successo, però prima di acquistare una serie, ci faccio un sacco di pensieri su!
Anche se non penso che possa sconvolgermi quanto le opere del maestro Tezuka, che nonostante siano datati sono sempre drammatici in un modo molto attuale
Ti quoto anche riguardo alla frustrazione del lettore, che si vede rimandare lo scontro finale; prima, da un titolo all'altro; poi, a data da destinarsi, visto che X giace incompiuto. Speriamo veramente che si sbrighino a riprenderlo, ora che hanno concluso TRC. Però, prima voglio un finale decente per il bellissimo Holic, mi raccomando!
Che dire, mi sono avvicinata alle Clamp attraverso xxxHOLiC, e Tokyo Babylon è stato il loro secondo manga che ho letto. E con questo posso dire che le Clamp, come autrici, mi stanno piacendo davvero molto (per non parlare dei loro disegni...)!!
Senz'altro recupererò anche X; anche per vedere come si conclude la storia (in effetti il finale mi aveva lasciata un po' perplessa... Non sapevo che continuasse su X.).
secondo voci ufficiose dovrebbe riprendere a rotazione i manga sospesi, come X appunto, ma anche Lawful Drugstore e Clover.
Però, ho letto anche dell'annuncio di una loro nuova serie, poi se consideri che Lawful Drugstore sembra il prototipo di Holic, non so quanto sia vero.
Spero anch'io che XXXHolic riesca a riprendersi, visto che ormai tra Tsubasa, cambio di rivista e quindi periodicità, e proseguimento eccessivo e insensato mi sembra di assistere ad un caso di accanimento terapeutico.
@ Broken Mirror:
sì, indubbiamente si tratta anche di gusti, però credo che Tokyo Babylon sia uno dei manga più "universali" delle Clamp, è molto diverso da opere successive come Tsubasa Chronicle, Chobits, etc.
TB è un'opera di una attualità quasi sconvolgente, mi ha colpito il modo molto crudo con cui le CLAMP hanno tratteggiato queste realtà spesso degradanti...Concordo per quanto riguarda lo stile di disegno, molto meno curato rispetto a quello di altre loro opere ma adattissimo ai toni del manga!
L'unico neo di quest'opera penso sia il suo finale - finale sconvolgente che ho apprezzato molto, ma che comunque mi ha dato la sensazione di essere "incompleto" (come effettivamente è)...
...E fu così che quelle furbastre delle CLAMP si assicurarono un'altra lettrice di X !!
Spero rimanga un caso :ekk:
Subaru altamente gay è un pò esagerato visto che di omosessuale ha solo la frase che dice nel sesto volume, poi va be, ormai la gentilezza del personaggio maschio viene classificata per "checcheria" pura...perciò non insisto.
Tokyo Babylon è stato creato proprio così, ossia uno speciale che indagasse sul passato di due personaggi di X, perciò è logico che la fine sia palesemente incocludente visto che il perchè di tutto lo avremo in X, perciò è anche logico che non si scopre nulla, altrimenti non servirebbero a nulla successivamente
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