Tsubasa - HollyCreato dalla matita di Yoichi Takahashi nel 1980, Captain Tsubasa è divenuto presto il più famoso shounen a sfondo calcistico della storia del fumetto giapponese, riscuotendo un tale successo in tutto il mondo da essere considerato da alcuni un evento fondamentale alla creazione della J-League (corrispettivo giapponese della nostra Serie A), facendo conoscere questo sport, allora pressoché ignorato in Giappone, e creando uno stuolo di giovani calciatori in erba pronti ad emulare le “eroiche imprese” dei loro beniamini cartacei. Successivamente alcuni di questi diventeranno anche importanti calciatori a livello mondiale (Hidetoshi Nakata affermerà in un’intervista di considerare Tsubasa Oozora il suo eroe di sempre, e anche calciatori italiani come Alessandro Del Piero hanno affermato di essere stati in parte influenzati dalla visione di quest’opera nella loro decisione di intraprendere la carriera calcistica).
Non sono pochi anche quelli che individuano nel grande successo mediatico della serie uno dei motivi dell’aumento delle prestazioni avuto dalla nazionale di calcio giapponese negli ultimi anni, tanto da riuscire a qualificarsi per la prima volta alla fase finale dei Mondiali del 1998 e arrivare addirittura agli ottavi nel 2002. Se questa sia solo una romantica fantasia o corrisponda a verità è difficile da stabilire, ma a sostegno della tesi si può osservare come il primo momento di “gloria” del calcio nipponico (Francia ’98) coincida con l’ipotetico avvento tra i calciatori professionisti della generazione di bambini e ragazzi cresciuta leggendo Tsubasa.





NEL LORO CUORE BATTE UN PALLONE…

Il protagonista del manga è Tsubasa Oozora (in Italia Oliver Hutton, soprannominato Holly), studente delle elementari appena trasferitosi nella città di Nankatsu con una grandissima passione per il calcio: oltre a non separarsi mai dal suo pallone, che considera il suo migliore amico, sogna un giorno di vincere la Coppa del Mondo insieme alla nazionale giapponese. Entrato nella scuola Nankatsu, si fa subito notare per la sua straordinaria abilità tanto da attirare l’attenzione del portiere imbattibile Genzo Wakabayashi (Benjamin Price), riuscendo addirittura a segnargli dei goal. Dopo una selezione dei migliori giocatori della città viene creata la squadra che rappresenterà Nankatsu (New Team) al torneo nazionale delle scuole elementari, con Holly e Benji che ne diventano i giocatori di punta.
Questo l’incipit della serie in 37 volumi pubblicata a partire dal 1981 (un anno dopo l’episodio pilota) su Shonen Jump e conclusasi nel 1988.
La storia, trasposta più volte anche in animazione e che può essere suddivisa in tre archi narrativi, è arrivata anche in Italia col nome di Holly e Benji, dovuto al fatto che gli adattatori dell'epoca, visionando le prime puntate avevano ipotizzato uno sviluppo della trama legato al rapporto tra i due giocatori, non immaginando che in futuro l'importanza di Benji nella storia sarebbe diventata sempre più risibile. Per rendere più immediata la serie ai bambini italiani si è deciso inoltre, come era d'uso all'epoca, di occidentalizzare quasi interamente i nomi dei giocatori giapponesi.
Una scelta completamente opposta verrà invece effettuata anni dopo da Star Comics quando deciderà di pubblicare la versione cartacea, col titolo Capitan Tsubasa, preferendo una maggior fedeltà all'originale e il mantenimento dei nomi giapponesi.


IL CAMPIONATO NAZIONALE

La prima delle trasposizioni animate dedicate a Capitan Tsubasa è una serie TV in 128 episodi trasmessa dal 1983 al 1986, che copre all’incirca i primi 25 volumi del manga.
La prima parte della storia racconta l’intero svolgimento del campionato nazionale studentesco della Nankatsu contro le più forti rappresentative della nazione. Vengono qui introdotti buona parte dei personaggi principali della serie e che ci accompagneranno in tutte le successive, tra cui Tom Becker (Taro Misaki), grande amico e compagno di Holly con cui formerà la “Coppia d’Oro” e Mark Lenders (Kojiro Hyuga), il più grande rivale e antagonista di Holly, capitano dell’avversaria Muppet. Questa prima serie è molto forte anche dal punto di vista ideologico, in quanto i principali aspiranti al titolo saranno guidati da motivazioni ben più profonde della semplice gloria della vittoria, e saranno per questo pronti a qualsiasi sacrificio pur di raggiungere il loro obiettivo (inserendo quindi Capitan Tsubasa nel filone degli spokon manga). Degna di nota sarà la contrapposizione tra Holly e Mark, il primo inseguendo la promessa fattagli dall’amico Roberto Sedinho, ex-centravanti della nazionale brasiliana, di portarlo con lui in Brasile, il secondo per ottenere una borsa di studio per non pesare sulle finanze della povera e numerosa famiglia. Questa carica ideologica andrà via via scemando dopo la fine del campionato nazionale con l'entrata nel secondo arco narrativo.

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