Il mondo dei cartoni animati, si sa, è il mondo della fantasia e dei sogni, dove chiunque può volare con l'immaginazione e sperare che i suoi desideri si realizzino. E a volte i sogni si avverano anche nella realtà.
È questo il caso di Alessia Volpicelli, una piccola paziente seguita dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, una bambina col talento e il sogno del canto.
Durante la magia dello scorso Natale Cristina D'Avena ha avverato il sogno della piccola Alessia, scrivendo una nuova canzone che canteranno insieme.
Si tratta della sigla della serie animata Emily della Luna Nuova (Kaze no shoujo Emily - Emily of New Moon), basata sul romanzo omonimo scritto nel 1923 da Lucy Maud Montgomery, autrice celebre e di fama mondiale per aver ideato le avventure di Anna dai capelli rossi
La serie andrà in onda dal 25 febbraio 2011 in anteprima su Hiro, canale della piattaforma Mediaset Premium, e successivamente su Italia Uno.
Talvolta le magie accadono, ma solo se c'è cuore e passione.
È questo il caso di Alessia Volpicelli, una piccola paziente seguita dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, una bambina col talento e il sogno del canto.
Durante la magia dello scorso Natale Cristina D'Avena ha avverato il sogno della piccola Alessia, scrivendo una nuova canzone che canteranno insieme.
Si tratta della sigla della serie animata Emily della Luna Nuova (Kaze no shoujo Emily - Emily of New Moon), basata sul romanzo omonimo scritto nel 1923 da Lucy Maud Montgomery, autrice celebre e di fama mondiale per aver ideato le avventure di Anna dai capelli rossi
Questa, invece, è la storia di una bambina rimasta orfana e mandata a vivere in un'altra città dalle zie: Emily è nata per essere scrittrice ed il suo mondo è la fantasia. Probabilmente i sogni della piccola Emily hanno ricordato a Cristina quelli di Alessia e bibbidi-bobbidi-boo: la magia si è avverata.
La serie andrà in onda dal 25 febbraio 2011 in anteprima su Hiro, canale della piattaforma Mediaset Premium, e successivamente su Italia Uno.
Talvolta le magie accadono, ma solo se c'è cuore e passione.
Autore: Davide
E' quello che ho detto e pensato io. Su Mediaset all'epoca non c'era solo lei (anzi, c'era pure Ubaldi ), così come non c'è solo lei adesso (ma personalmente preferisco lei a una Ponzone o a quella di Mermaid Melody), inoltre c'erano anche altri canali che trasmettevano cartoni e altri compositori/esecutori di sigle per quei canali, quindi tutto questo monopolio io non l'ho mai visto.
P.s.: Il tizio dei Power Rangers si chiamava Marco Destro!
@ Skorpion
Quando tu eri alle elementari e facevi la gita scolastica, cosa cantavate tu e i tuoi compagnetti in coro felici e beati sul pullman?
Le regole del mercato son quelle, di qui non si scappa.
Che poi ho usato dei termini sbagliati lo capisco solo ora: Cristina aveva negli anni 90 il monopolio Mediaset su sigle di cartoni non prettamente "macho".
Certo che con gli Street Sharks o con Conan non potevano mettere lei a farne le sigle. asd
Infantili significa infantili, e di certo non ci vuole tutto sto gran impegno per mettere insieme quelle quattro parole sempre uguali in ogni canzone.
Se poi ci aggiungi la base truzza siamo a posto...
Confrontare per credere:
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@Kotaro
<i>Quando tu eri alle elementari e facevi la gita scolastica, cosa cantavate tu e i tuoi compagnetti in coro felici e beati sul pullman? </i>
I Gem Boy.
Di sicuro nessuno si metteva a cantare quelle canzoncine della d'Avena, anche perché se cantavi canzoncine del genere venivi considerato uno sfigato.
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Comunque, non sempre le sigle giapponesi sono così mature, anzi, quelle italiane non saranno il massimo e parlano solo dei primi episodi, ma quelle jappe il più delle volte sono solo canzoni messe lì per farsi pubblicità.
Un esempio pratico? Che c'entra questa canzone con la serie?
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Sempre più basito del comportamento della tua generazione!
Quando ero piccolo io, non si cantava altro che sigle dei cartoni animati, canzoni dei film Disney e pezzi pop dell'epoca (883, Paola e Chiara, Grignani, Vasco, Ligabue ecc.).
Addirittura pensa che cantare le sigle dei cartoni animati capita anche una volta cresciuti, a quelli della mia generazione, altro che "sfigati"!
(Parla quello che nel viaggio in macchina per andare a Lucca si sparò con gli amici la compilation dei Fivelandia cantata a squarciagola! )
Anche mia sorella minore, che è del 1991 come te, parla ogni tanto dei cartoni dell'infanzia (e conseguentemente ne canta le sigle) coi suoi amici, se capita...
Comunque la sigla di Rossana non è tra gli esempi più pertinenti, ce ne sono di sigle veramente belle e pertinenti con la trama del cartone e sono ben più vecchie di Rossana (che già soffre dei ritmi discotecari di Giorgio Vanni. Forse tu conosci solo questo tipo di sigle perchè hai cominciato a seguire Mediaset in quel periodo, ma prima si facevano un sacco di ritmi diversi a seconda del tipo di cartone e il ritmo discotecaro non esisteva), penso a Spicchi di cielo tra baffi di fumo, Fiocchi di cotone per Jeanie oppure 80 sogni per viaggiare, Super Mario, la sigla anni '90 degli X-Men...
Ovviamente dipende da caso a caso!
Ha ragione comunque Ryogo, non è che le canzoni giapponesi spesso siano tanto meno infantili... hai mai provato a tradurre Makafushigi Adventure, Cha-la-head-cha-la, Pegasus Fantasy, le sigle delle Pretty Cure, la opening del primo Gundam, Mezase! Pokemon Master (il cui testo è assolutamente simile a quello delle nostre)? T'assicuro che non sono poi così dissimili dalle nostre, più sensate o meno infantili. Poi dipende anche dai casi, non è sempre questa la norma, ci sono sigle giapponesi molto belle e/o evocative nel testo, ma anche, come dice Ryogo, sigle giapponesi che sono canzoni a parte che non c'entrano nulla con il contesto dell'anime che introducono (l'esempio più lampante è Dan Dan Kokoro Hikareteku che è una canzone d'amore... 'ndo sta l'amore in Dragon Ball GT? ) e anche casi in cui la sigla italiana è più bella di quella originale, se quest'ultima è anonima o di poco spessore mentre invece quella italiana ha più ritmo o un testo più ispirato.
Infatti non dicevo per lui ma per i suoi compagni delle elementari!
Quindi finchè non conosco bene e di persona certe persone, non prendo nulla come dato oggettivo...
<i>E io rispondo con questo...</i>
Sinceramente non capisco cosa c'entri... a sto punto ti posto il video dei quattro ciccioni che ballano la sigla di Lucky Star...
<i>Che c'entra questa canzone con la serie?</i>
Stai scherzando? Dove cavolo hai letto che le sigle devono dire quello che succede nella serie? Questo l'ho visto succedere solo con le sigle degli anime all'estero che vengono trattati come programmi per bambini.
Non è scritto da nessuna parte che una sigla deve parlare dell'anime, è semplicemente come un OST, una canzone messa in sottofondo mentre viene fatta vedere la sigla.
Oltretutto <i>Change the world</i> è una bella canzone.
@Kotaro
<i>Parla quello che nel viaggio in macchina per andare a Lucca si sparò con gli amici la compilation dei Fivelandia cantata a squarciagola!</i>
Neanche a farlo apposta, noi nel viaggo verso Lucca ci siamo sparati tutte le opening ed ending di Bleach.
<i>sigle giapponesi che sono canzoni a parte che non c'entrano nulla con il contesto dell'anime che introducono </i>
Come detto sopra, chi l'ha deciso che le sigle devono parlare dell'anime che introducono? Sono pochissimi i casi in cui questo avviene.
@Ryogo
Evita di dire che vedo il mondo deformato, non sono deficiente.
Ti inviterei ad andare a leggere i commenti alla notizia della sigla italiana di Negima, così magari puoi spiegarmi perché Cristina d'Avena sì e quello che ha cantato quella sigla no.
Credo sia una questione di coerenza. Non dico che si debba parlare della serie in sè, dentro la sigla, ma almeno comporre delle sigle che ne rievochino i temi (come ad esempio, le sigle di Digimon. Non si parla dei mostri, ma si parla dei sogni dei bambini, di lotta contro il senso comune o di viaggi in treno, che sono i temi della storia). Mettere una canzone d'amore come sigla di Dragon Ball GT non ha senso, a mio avviso, per quanto bella possa essere Dan Dan Kokoro Hikareteku (che a me piace moltissimo).
Sulla D'Avena vs Verduci, penso che si vada a gusti. A me le sigle di Verduci sembrano truzzate elettroniche tutte uguali, mentre della D'Avena mi piacciono molti pezzi.
Non è che ora si devono demonizzare di default tutti e due solo perchè cantano sigle, ci sta che piacciano, uno dei due o, perchè no, entrambi.
Quattro nomi su sei sbagliati... e Takeru? Perché non c'è? Stava male nella canzone?
(visto che si parla di Digimon dovevo dirlo, anche se ho capito che ti riferivi alle sigle originali che purtroppo non ho mai sentito).
Comunque tornando in tema, che la sigla c'entri o no, poco importa (anzi, direi che non importa nulla), come ho detto, alla fine è solo una musica di sottofondo.
Credo puoi capire come mi sono sentito ascoltando le AKB48 sulla seconda ending di Dragon Ball Kai, ma questo non toglie nulla al fatto che è una bella canzone e per di più sta bene sul video della ending.
A me le canzoni della d'Avena e di questo Verducci che non ho mai sentito nominari sembrano uguali: testo infantile che non vuol dire proprio niente e truzzata di sottofondo.
Hai detto che la d'Avena non ha sempre fatto canzoni con basi truzze; ho provato a cercare "cristina d'avena" su youtube (adesso ho il terrore di cosa mi uscirà tra i video consigliati in home page) e ho ascoltato varie canzoni passando da Denver, a Calimero, ai Puffi, a Doraemon (non mi sembrano serie recentissime) e non sento altro che basi fatte al computer da un tecnico del suono che dire che "ruba lo stipendio" è poco.
Chi fa l'adattamento e chi fa la sigla non sono le stesse persone! Non prendertela con la sigla se ci sono i nomi cambiati!
Mi riferivo comunque alle sigle giapponesi della serie, che anzi sono molto belle, ma che personalmente mi piacciono molto perchè si incastrano perfettamente nel tema trattato dalla storia e riescono a comunicare qualcosa allo spettatore che si appresta a guardarla.
Per me le sigle devono essere così, non mera musica a caso, ma canzoni con un senso, che mi faccia capire quello che sto andando a vedere.
Sì, lo so, era solo una frecciatina, queste cose mi fanno incavolare non poco.
Per me le sigle devono essere solo bella musica che sta bene sul video e che è bella appunto.
Ho comprato il suo cd curato nei mini dettagli con un libretto che nemmeno un Fivelandia ha mai avuto fatto molto bene.
Ascoltate Princess Tutù, Spheres, Che amica Usahana (va in onda su Dea Kids).
A differenza dell'ultima sigla della D'Avena, Jewelpet è uguale alla sigla di Doraemon girata al contrario.
A me non piacciono le sigle giapponesi (salvo qualche eccezione) è una lingua estranea per me, preferisco quelle italiane.
Noi cantiamo in Italiano chi canta una sigla in lingua giapponese in Italia è 1 su 1 milione.
Ognuno sceglie il cantante che preferisce, noi guardiamo i cartoni con gli occhi di un adulto per l'Italia il cartone animato è usufruito dai bambini principalmente.
La gente adulta di solito lavora, si sposa e fa figli sono pochi quelli che guardano i cartoni animati
6 MILIONI e forse anke più di diski venduti, ke piaccia o meno, ke dia fastidio o meno, ke faccia rosicare dall'invidia molti dei suoi detrattori, STANNO LI' A DIMOSTRARLO!
Fa due sigle all'anno tanto per i contentino lo dimostrano i nuovi cd solo ristampe è finita la sua epoca.
Io non rosico non ci guadagno nulla.
Basta pensare che mediaset inserisce la sigla dei Cavalieri del Re all'inizio di Lady Oscar ed alla fine quella mozzata della D'avena ci vuole poco per capire
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