In passato, i dakimakura, ovvero quei cuscini a grandezza naturale solitamente raffiguranti qualche bella fanciulla di una serie animata o videogioco, sono già stati oggetto della nostra attenzione. Come dimenticarsi del ragazzo cinese che li contraffaceva o di quell’otaku coreano che ne aveva addirittura sposato uno.
Quest’ultima follia oseremmo dire che si piazza nel mezzo tra le precedenti due.

È la vicenda di una moglie, il cui marito ha respinto le sue avances, preferendo la compagnia del dakimakura.
 
Esempi di dakimakura (clicca per ingrandire)

Dakimakura Anime Collage

Ecco la storia della coppia, entrambi 38enni, raccontata dalla consorte:
 
Moglie VS dakimakura: 1-0

Dormivamo insieme quando ci eravamo appena sposati, ma dopo la nascita del mio secondo figlio abbiamo optato per stanze separate, con me che dormivo con il bambino.

All’occorrenza, sgattaiolavo nella camera di mio marito e ritornavo in quella del bambino quando avevamo finito.

Mio marito diceva: “Se non stiamo insieme fino al mattino mi sento solo.”, ma poi un anno fa ha comprato un dakimakura a grandezza naturale.

Ci si è davvero appassionato e ha detto: “Con questo dormo come un bambino!”

Tuttavia, ha iniziato a diventare un po’ sporco, ma quando gli ho consigliato di comprarne uno nuovo mi ha risposto: “Mi piace l’odore intensamente inveterato che ha adesso.”

L’odore del suo corpo non è male, ma non mi piace proprio quello che emana il dakimakura quando mi infilo nel letto.

Così mi è venuta in mente un’idea come compromesso.

“Metto i bambini a dormire e poi dormo in questa stanza con te.”, ho proposto.

“Perché?”

“Hai comprato il dakimakura perché ti sentivi solo quando non dormivo con te fino al mattino, no?”

“Beh, quello era prima.”

“Era prima? Di che stai parlando? Va beh, liberati del dakimakura e basta, OK?”

“Sarebbe stato OK in passato, ma non adesso. Preferisco dormire con il dakimakura. Restare con te fino al mattino? No, grazie!”

E così sono stata sconfitta dal dakimakura...



Fonti consultate
Blue Guerrilla Forum