Ho un dubbio ricorrente: ogni volta che mi avvicino ad una bancherella di T-shirt alle fiere o alle manifestazioni e mi appropinquo ad acquistare una maglietta con qualche vivace ideogramma, dentro di me inizio a sentire una vocina:"Ehi, ma sei sicuro? Chi ti assicura che non ci sia scritto 'Sono un completo idiota' o addirittura peggio? Ebbene, ho scoperto che i miei dubbi erano fondati! Infatti anche in giapponese, come, penso, in quasi tutte le lingue, le scritte possono avere diverse interpretazioni, alcune delle quali non proprio consigliabili soprattutto se vi recate nel Sol Levante.
Eccovi quindi alcune magliette che sarebbe meglio non indossare per non farsi ridere dietro dai nostri amici nipponici:

1) Hentai: "pervertito". E dalla foto ne sembra anche fiero.

2) Watashi hentai: "io pervertita".

3) Kyokon: letteralmente significa "radice lunga", ma è inteso come "pene lungo" (dal sorriso beffardo nella foto sembra che ne sia consapevole).

4) Super Top: è una marca di detersivi.

5) Tokyo-na: è senza senso (per la serie anche i vip sbagliano).

6) Kono yarou, shiharae!: "La paghi bastardo!" (per fortuna Vin Disel non sa il giapponese).

7) Aji no Moto: "L'origine del sapore" è il nome della ditta che per prima ha prodotto, e continua a produrre, il glutammato monosodico.

8) Kichiku Beihei: "Soldato americano violento" (a me ricorda la scena di Die Hard con il cartello "I hate the nigger").

9) Kichiku Beiei: "anglo-americano viscido e violento".

10) Mainichi ga jigoku desu?: "Ogni giorno è un inferno" (secondo me la dovrebbe indossare la scimmia).

11) … wa hentai de aru: "...è un pervertito"; quello nella foto è lo scrittore Sōseki Natsume, uno dei suoi racconti più famosi è Wagahai wa neko de aru ("Io sono un gatto").

12) Otaku. "Vergine"; quanti si definiranno ancora tali?

13) Jiko Ken'o: "Disprezzo di se stesso".

14) Nihonjin kanojo boshuuchuu: "Cerco una fidanzata giapponese".

15) Fuhounyuukokusha: "Alieno illegale", non il massimo date le ultime leggi giapponesi sull'immigrazione.

16) Watashi wa nihonjin desu: "Io sono un giapponese".

17) E dulcis in fundo il nostro eroe: Ji: "Emorroidi", più che una maglietta una richiesta d'aiuto!

Ma, come si sul dire, se Sparta piange Atene non ride: quella nell'ultima foto è Aya Hirano, famosa doppiatrice e cantante giapponese (ho dovuto modificare la foto per la gallery, trovate l'originale qui) la quale durante un concerto ha esibito una maglietta su cui si può leggere:"Did you cum twice too?...I need a tongue bath" (non traduco perché ho paura che ci chiudano AnimeClick!).

Fonte consultata: Gotosay