«I see trees of green, red roses too.
I see them bloom for me and you.
and I think to myself...»
Quando mi capitò sott'occhio What a Wonderful world! (in originale "Subarashii Sekai", d'ora innanzi abbreviato in "Waww!"), sarò banale, ma la ben nota canzone di Louis Armstrong è stata la prima cosa che mi è balzata in mente, suscitandomi una certa curiosità. Curiosità a posteriori pienamente appagata, forse anche perchè forte di un'età vicina alle tematiche trattate.
Ma facciamo un passo indietro. Manga scritto e disegnato dalla penna del debuttante Inio Asano, giovane autore ventunenne di casa Shogakukan, ha iniziato ad essere pubblicato sulla rivista Sunday GX nel 2002, ed è stato portato a termine nel 2004.
Già in Italia l'anno successivo, ha fatto da apripista per le altre produzioni dell'autore, pubblicate nel corso degli anni dalle case editrici Kappa Edizioni (Waww!, La città della luce) e Planet Manga (Il campo dell'arcobaleno, Solanin, La fine del mondo e prima dell'alba, Buonanotte PunPun).
Autore poliedrico che ha saputo spaziare da generi leggeri a opere più impegnate, si è concentrato negli anni soprattutto sulle tematiche giovanili della crescita e maturazione personale, interessanti anche per un pubblico più adulto.
Ritornando a Waww!, Asano ci mostra la quotidianetà degli abitanti di Tokyo con tutte le loro aspirazioni, contraddizioni, delusioni, dubbi e incertezze, delineando un set up incredibilmente vivido e vitale, uno slice of life che riflette e fa riflettere.
1st program: Trama e struttura
Da dove partire? Beh la struttura dell'opera non aiuta di certo. Sono due volumi divisi in 19 capitoli totali, ognuno concernente storie diverse e altrettante vite differenti, separate, autoconclusive, non direttamente dipendenti se non per elementi prettamente casuali. Non si tratta tuttavia di due volumi di storie brevi. La trama di ogni capitolo è infatti collegata a quella del precedente per qualche dettaglio di tavola o per qualche personaggio appena abbozzato, permettendone poi uno sviluppo totalmente indipendente. In sostanza l'autore gioca nel cambiare il punto di vista della narrazione, si sposta dall'osservatore all'osservato con una naturalezza tipica di una visione macroscopica della vita cittadina. Si forma così una sorta di catena, dove gli anelli sono i capitoli e lo sfondo è Tokyo, megalopoli di 13 milioni di abitanti tipica per il proprio brulichio caotico e allo stesso tempo ordinato.
I soggetti che prendono parte alle vicende sono i più vari possibile: dai componenti di una band scalcinata al freeter senza lavoro fisso, dall'emarginato che diventa hikikomori al disegnatore di fumetti erotici, dalla tipica coppia indecisa sul futuro alla coppia appena separata, e chi più ne ha più ne metta.
Tuttavia i personaggi non cadono nello stereotipo, nonostante le poche pagine dedicate ad ogni storia i protagonisti si rivelano liberi da forzature o calcature caratteriali, sembrano incredibilmente umani, logorati dal dubbio e dall'incertezza riguardo le scelte che interessano il presente e il futuro, spesso viziati dagli errori compiuti nel passato.
Punto di arrivo è il raggiungimento della serenità interiore, nettamente diversa dalla felicità (sempre idealizzata, destinata a estinguersi), e nella "ricerca" si va a parare su molte tematiche quali la vita e la morte, la redenzione, il perdono, la comprensione, l'amore, la realizzazione personale e i sogni nel cassetto. Asano non si esime tuttavia dall'affrontare anche argomenti ben più amari quali il disprezzo, il compatimento, l'indifferenza, la perdita, la rinuncia, l'ostinazione e l'incomunicabilità.
Insomma l'autore descrive Tokyo e i suoi abitanti per arrivare a mostrare la condizione propria dell'uomo e i suoi sentimenti nel rapporto con sè stesso e gli altri.
2nd program: Significati e interpretazioni personali
Ecco dunque LA domanda: in Waww! Asano descrive asetticamente le vicissitudini dei tokyoti oppure ci vuole infondere un messaggio? Sicuramente la seconda alternativa, e lo fa in modo neanche troppo velato. Infatti in ogni storia si delinea come caposaldo il tema della scelta. Ognuno di noi ha dovuto "scegliere" nella propria vita, ma vi siete mai chiesti se quella intrapresa fosse davvero la scelta giusta? A tal proposito risponde Asano delineando la necessità della detta scelta, a prescindere dal fatto che sia giusta o sbagliata a posteriori, l'importante è rendersi conto degli errori e andare avanti, un andare avanti non più trasportati dalla corrente composta dalla predeterminazione esterna (l'ambiente di lavoro, i genitori, le aspettative degli altri,..) ma trasportati unicamente dalla propria volontà.
Un mutamento di prospettiva, sia esso dovuto ad una maturazione personale o ad un'epifania improvvisa, che sappia farci fuoriuscire da quella paralisi che aveva intrappolato e ingabbiato la nostra vita. Emblematica l'associazione della cravatta, metafora del cosiddetto lavoro sicuro trovato da papà, al guinzaglio, guinzaglio che ha frenato il proprio ego e i propri desideri.
Se nel primo volume quindi elemento ricorrente è il cielo, emblema delle aspirazioni di ciascuno di noi, caratteristico del secondo volume è il sakura, il ciliegio giapponese famoso per la sua fioritura primaverile: la primavera, stagione del risveglio e del cambiamento.
3rd program: Stile grafico
Abbiamo detto che Waww! è la prima opera dell'autore e, come si poteva immaginare è riscontrabile anche nello stile, che nel corso degli anni e dei manga confezionati, seppur inconfondibile, ha subito un netto cambiamento. Con ciò non necessariamente alludo ad un miglioramento, penso piuttosto che progressivamente si sia portato verso qualcosa di diverso, di più ricercato. Sì, ricercato. Dico questo perchè uno dei punti di forza di Waww! è sicuramente l'immediatezza del disegno, l'autore non si sofferma su particolari inutili, non funzionali, si concentra sull'essenziale: niente preziosismi, nessuna ostentata sofisticheria. Fa pensare subito al "comune", al quotidiano, al momento in cui guardando distrattamente o assorti nel nostro vivere metropolitano percepiamo le cose che ci circondano con semplicità, non soffermandoci con lo sguardo su troppi particolari, inutili pertanto al fine visivo voluto dall'autore. In quest'ottica lo sfondo non risulterà mai pesare, gravare sui soggetti risucchiando l'importanza delle loro azioni, anzi consente a quest'ultimi di conservare il primato nelle scene in cui sono parte attiva, spesso solo abbozzato per non rivaleggiare con l'enfasi della situazione e dei personaggi.
Questa essenzialità si riscontra in generale anche nel delineare le caratteristiche dei personaggi, e in particolar modo ricordo la peculiarità degli occhi. Risultano "privi di pupille", spesso ridotti ad un semplice pallino nero. Quello che potrebbe essere inteso come un particolare insignificante, una per così dire "debolezza" grafica, permette all'autore di rivelare tutta la sua abilità. E' impressionante infatti come degli occhi così semplici e probabilmente volutamente semplificati riescano tuttavia a trasmettere la carica emotiva con cui Asano imbeve i suoi soggetti, senza nulla togliere al supporto della mimica facciale.
L'espressività di alcune tavole risulta davvero magistrale, permettendo al lettore di intimizzare il narrato, anche grazie all'uso di inquadrature per così dire autoriali, che mirano unicamente a sottolineare il messaggio utilizzando il disegno e i dialoghi come puro vettore. In ciò risulta nondimeno essenziale il rapporto luce/ombra. Infatti l'effetto complessivo è aiutato da ombreggiature graffianti sempre accompagnate dall'uso dei retini, uso che risulta proporzionale alla ricchezza delle tavole.
In definitiva un Asano più grezzo rispetto alla complessività raggiunta con le ultime produzioni (Solanin, Buonanotte PunPun) ma non per questo di minor valore artistico.
4th program: L'edizione italiana
Vorrei spendere due parole anche in merito all'edizione nostrana. Pubblicato in Italia dalla casa editrice bolognese Kappa Edizioni nel 2005, purtroppo i due volumetti in questione non sono esenti da difetti.
Una questione che lascia particolarmente delusi è l'assenza di sovraccopertina, diventata ormai un must per le pubblicazioni con prezzo di fascia medio-alta. Ma dico questo non tanto per pura mania di collezionismo o per eccessivo rigore ideologico, la cosa che fa più rammaricare è la conseguente assenza delle immagini scelte per la copertina vera e propria. In parole povere a salvarsi sono state solo le illustrazioni della pagina anteriore della sovraccopertina originale mentre le illustrazioni di copertina, un bellissimo cielo azzurro per il primo volume e un ciliegio fiorito per il secondo, sono purtroppo scomparse, nonostante il loro significato nella concezione dell'opera.
A scomparire anche qualche pagina di introduzione nel secondo volume, sostituita da un riassunto di per sè del tutto inutile, in quanto già proposto con piccole variazioni nella copertina del primo volume.
Passando a tutt'altro argomento, punto meno dolente è la traduzione di alcuni dialoghi che, seppur ingentilita in alcuni punti (sono state omesse volgarità a scopo rafforzativo), permette una lettura scorrevole e senza punti oscuri di scarsa comprensione. A scanso di equivoci, nell'affermare ciò non ho preso come punto di riferimento l'originale giapponese ma la rilettura dei due albi in lingua anglofona.
Positiva la rilegatura, una brossura abbastanza resistente da permettere una buona maneggevolezza nello sfogliare l'albo più e più volte, senza aver paura che esso si sfaldi in mano. Dico questo perchè essendo una pubblicazione del 2005 non è un fattore da sottovalutare.
Anche la carta permette una lettura senza troppi sforzi, ha una consistenza non ottima ma sicuramente buona, migliore rispetto a quella usata per altri volumi pubblicati nel nostro bel paese. Anche la qualità è accettabile, non risulta rugosa al tatto e l'inchiostro sembra rimanere dov'è.
A conti fatti l'edizione è sicuramente sufficiente per meritare l'acquisto, anche se poteva essere proposta ad un prezzo più agevole per il consumatore, €8.5 a volume risultano forse troppi per invogliare il medio lettore occasionale o gli affezionati alle canoniche edizioni "economiche" da edicola.
Last program: Conclusioni
«...And I think to myself what a wonderful world.»
I see them bloom for me and you.
and I think to myself...»
Quando mi capitò sott'occhio What a Wonderful world! (in originale "Subarashii Sekai", d'ora innanzi abbreviato in "Waww!"), sarò banale, ma la ben nota canzone di Louis Armstrong è stata la prima cosa che mi è balzata in mente, suscitandomi una certa curiosità. Curiosità a posteriori pienamente appagata, forse anche perchè forte di un'età vicina alle tematiche trattate.
Ma facciamo un passo indietro. Manga scritto e disegnato dalla penna del debuttante Inio Asano, giovane autore ventunenne di casa Shogakukan, ha iniziato ad essere pubblicato sulla rivista Sunday GX nel 2002, ed è stato portato a termine nel 2004.
Già in Italia l'anno successivo, ha fatto da apripista per le altre produzioni dell'autore, pubblicate nel corso degli anni dalle case editrici Kappa Edizioni (Waww!, La città della luce) e Planet Manga (Il campo dell'arcobaleno, Solanin, La fine del mondo e prima dell'alba, Buonanotte PunPun).
Autore poliedrico che ha saputo spaziare da generi leggeri a opere più impegnate, si è concentrato negli anni soprattutto sulle tematiche giovanili della crescita e maturazione personale, interessanti anche per un pubblico più adulto.
Ritornando a Waww!, Asano ci mostra la quotidianetà degli abitanti di Tokyo con tutte le loro aspirazioni, contraddizioni, delusioni, dubbi e incertezze, delineando un set up incredibilmente vivido e vitale, uno slice of life che riflette e fa riflettere.
1st program: Trama e struttura
Da dove partire? Beh la struttura dell'opera non aiuta di certo. Sono due volumi divisi in 19 capitoli totali, ognuno concernente storie diverse e altrettante vite differenti, separate, autoconclusive, non direttamente dipendenti se non per elementi prettamente casuali. Non si tratta tuttavia di due volumi di storie brevi. La trama di ogni capitolo è infatti collegata a quella del precedente per qualche dettaglio di tavola o per qualche personaggio appena abbozzato, permettendone poi uno sviluppo totalmente indipendente. In sostanza l'autore gioca nel cambiare il punto di vista della narrazione, si sposta dall'osservatore all'osservato con una naturalezza tipica di una visione macroscopica della vita cittadina. Si forma così una sorta di catena, dove gli anelli sono i capitoli e lo sfondo è Tokyo, megalopoli di 13 milioni di abitanti tipica per il proprio brulichio caotico e allo stesso tempo ordinato.
I soggetti che prendono parte alle vicende sono i più vari possibile: dai componenti di una band scalcinata al freeter senza lavoro fisso, dall'emarginato che diventa hikikomori al disegnatore di fumetti erotici, dalla tipica coppia indecisa sul futuro alla coppia appena separata, e chi più ne ha più ne metta.
Tuttavia i personaggi non cadono nello stereotipo, nonostante le poche pagine dedicate ad ogni storia i protagonisti si rivelano liberi da forzature o calcature caratteriali, sembrano incredibilmente umani, logorati dal dubbio e dall'incertezza riguardo le scelte che interessano il presente e il futuro, spesso viziati dagli errori compiuti nel passato.
Punto di arrivo è il raggiungimento della serenità interiore, nettamente diversa dalla felicità (sempre idealizzata, destinata a estinguersi), e nella "ricerca" si va a parare su molte tematiche quali la vita e la morte, la redenzione, il perdono, la comprensione, l'amore, la realizzazione personale e i sogni nel cassetto. Asano non si esime tuttavia dall'affrontare anche argomenti ben più amari quali il disprezzo, il compatimento, l'indifferenza, la perdita, la rinuncia, l'ostinazione e l'incomunicabilità.
Insomma l'autore descrive Tokyo e i suoi abitanti per arrivare a mostrare la condizione propria dell'uomo e i suoi sentimenti nel rapporto con sè stesso e gli altri.
2nd program: Significati e interpretazioni personali
Ecco dunque LA domanda: in Waww! Asano descrive asetticamente le vicissitudini dei tokyoti oppure ci vuole infondere un messaggio? Sicuramente la seconda alternativa, e lo fa in modo neanche troppo velato. Infatti in ogni storia si delinea come caposaldo il tema della scelta. Ognuno di noi ha dovuto "scegliere" nella propria vita, ma vi siete mai chiesti se quella intrapresa fosse davvero la scelta giusta? A tal proposito risponde Asano delineando la necessità della detta scelta, a prescindere dal fatto che sia giusta o sbagliata a posteriori, l'importante è rendersi conto degli errori e andare avanti, un andare avanti non più trasportati dalla corrente composta dalla predeterminazione esterna (l'ambiente di lavoro, i genitori, le aspettative degli altri,..) ma trasportati unicamente dalla propria volontà.
Un mutamento di prospettiva, sia esso dovuto ad una maturazione personale o ad un'epifania improvvisa, che sappia farci fuoriuscire da quella paralisi che aveva intrappolato e ingabbiato la nostra vita. Emblematica l'associazione della cravatta, metafora del cosiddetto lavoro sicuro trovato da papà, al guinzaglio, guinzaglio che ha frenato il proprio ego e i propri desideri.
Se nel primo volume quindi elemento ricorrente è il cielo, emblema delle aspirazioni di ciascuno di noi, caratteristico del secondo volume è il sakura, il ciliegio giapponese famoso per la sua fioritura primaverile: la primavera, stagione del risveglio e del cambiamento.
3rd program: Stile grafico
Abbiamo detto che Waww! è la prima opera dell'autore e, come si poteva immaginare è riscontrabile anche nello stile, che nel corso degli anni e dei manga confezionati, seppur inconfondibile, ha subito un netto cambiamento. Con ciò non necessariamente alludo ad un miglioramento, penso piuttosto che progressivamente si sia portato verso qualcosa di diverso, di più ricercato. Sì, ricercato. Dico questo perchè uno dei punti di forza di Waww! è sicuramente l'immediatezza del disegno, l'autore non si sofferma su particolari inutili, non funzionali, si concentra sull'essenziale: niente preziosismi, nessuna ostentata sofisticheria. Fa pensare subito al "comune", al quotidiano, al momento in cui guardando distrattamente o assorti nel nostro vivere metropolitano percepiamo le cose che ci circondano con semplicità, non soffermandoci con lo sguardo su troppi particolari, inutili pertanto al fine visivo voluto dall'autore. In quest'ottica lo sfondo non risulterà mai pesare, gravare sui soggetti risucchiando l'importanza delle loro azioni, anzi consente a quest'ultimi di conservare il primato nelle scene in cui sono parte attiva, spesso solo abbozzato per non rivaleggiare con l'enfasi della situazione e dei personaggi.
Questa essenzialità si riscontra in generale anche nel delineare le caratteristiche dei personaggi, e in particolar modo ricordo la peculiarità degli occhi. Risultano "privi di pupille", spesso ridotti ad un semplice pallino nero. Quello che potrebbe essere inteso come un particolare insignificante, una per così dire "debolezza" grafica, permette all'autore di rivelare tutta la sua abilità. E' impressionante infatti come degli occhi così semplici e probabilmente volutamente semplificati riescano tuttavia a trasmettere la carica emotiva con cui Asano imbeve i suoi soggetti, senza nulla togliere al supporto della mimica facciale.
L'espressività di alcune tavole risulta davvero magistrale, permettendo al lettore di intimizzare il narrato, anche grazie all'uso di inquadrature per così dire autoriali, che mirano unicamente a sottolineare il messaggio utilizzando il disegno e i dialoghi come puro vettore. In ciò risulta nondimeno essenziale il rapporto luce/ombra. Infatti l'effetto complessivo è aiutato da ombreggiature graffianti sempre accompagnate dall'uso dei retini, uso che risulta proporzionale alla ricchezza delle tavole.
In definitiva un Asano più grezzo rispetto alla complessività raggiunta con le ultime produzioni (Solanin, Buonanotte PunPun) ma non per questo di minor valore artistico.
4th program: L'edizione italiana
Vorrei spendere due parole anche in merito all'edizione nostrana. Pubblicato in Italia dalla casa editrice bolognese Kappa Edizioni nel 2005, purtroppo i due volumetti in questione non sono esenti da difetti.
Una questione che lascia particolarmente delusi è l'assenza di sovraccopertina, diventata ormai un must per le pubblicazioni con prezzo di fascia medio-alta. Ma dico questo non tanto per pura mania di collezionismo o per eccessivo rigore ideologico, la cosa che fa più rammaricare è la conseguente assenza delle immagini scelte per la copertina vera e propria. In parole povere a salvarsi sono state solo le illustrazioni della pagina anteriore della sovraccopertina originale mentre le illustrazioni di copertina, un bellissimo cielo azzurro per il primo volume e un ciliegio fiorito per il secondo, sono purtroppo scomparse, nonostante il loro significato nella concezione dell'opera.
A scomparire anche qualche pagina di introduzione nel secondo volume, sostituita da un riassunto di per sè del tutto inutile, in quanto già proposto con piccole variazioni nella copertina del primo volume.
Passando a tutt'altro argomento, punto meno dolente è la traduzione di alcuni dialoghi che, seppur ingentilita in alcuni punti (sono state omesse volgarità a scopo rafforzativo), permette una lettura scorrevole e senza punti oscuri di scarsa comprensione. A scanso di equivoci, nell'affermare ciò non ho preso come punto di riferimento l'originale giapponese ma la rilettura dei due albi in lingua anglofona.
Positiva la rilegatura, una brossura abbastanza resistente da permettere una buona maneggevolezza nello sfogliare l'albo più e più volte, senza aver paura che esso si sfaldi in mano. Dico questo perchè essendo una pubblicazione del 2005 non è un fattore da sottovalutare.
Anche la carta permette una lettura senza troppi sforzi, ha una consistenza non ottima ma sicuramente buona, migliore rispetto a quella usata per altri volumi pubblicati nel nostro bel paese. Anche la qualità è accettabile, non risulta rugosa al tatto e l'inchiostro sembra rimanere dov'è.
A conti fatti l'edizione è sicuramente sufficiente per meritare l'acquisto, anche se poteva essere proposta ad un prezzo più agevole per il consumatore, €8.5 a volume risultano forse troppi per invogliare il medio lettore occasionale o gli affezionati alle canoniche edizioni "economiche" da edicola.
Last program: Conclusioni
A chi destinare questo manga? Waww! tratta sicuramente argomenti maturi e riflessivi, ottimo per dare spunti, ma non è certo un manga complesso (chi ha letto il campo dell'arcobaleno può ben capirmi), tutt'altro, risulta fruibilissimo da palati differenti, anche se più caro a lettori in età delle scelte che contano.
La crescita, la maturazione personale e tutti gli altri temi trattati e già citati sono processi che non si estinguono col passare del tempo. Così Waww!, a distanza di anni dalla prima lettura continua ancora a essere piacevole e capace di lasciar qualcosa.
Aiuta a non voltarsi costantemente indietro, guardare ad un passato trascorso e che ormai non esiste più, ma ci spinge a provare, anzi cercare, di andare avanti, di superare le difficoltà e di vivere la vita, non di lasciarsi vivere.
Solo così infatti il mondo ci sembrerà davvero meraviglioso.
La crescita, la maturazione personale e tutti gli altri temi trattati e già citati sono processi che non si estinguono col passare del tempo. Così Waww!, a distanza di anni dalla prima lettura continua ancora a essere piacevole e capace di lasciar qualcosa.
Aiuta a non voltarsi costantemente indietro, guardare ad un passato trascorso e che ormai non esiste più, ma ci spinge a provare, anzi cercare, di andare avanti, di superare le difficoltà e di vivere la vita, non di lasciarsi vivere.
Solo così infatti il mondo ci sembrerà davvero meraviglioso.
«...And I think to myself what a wonderful world.»
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
What a Wonderful World 1 | € 8.50 | Kappa Edizioni |
What a Wonderful World 2 | € 8.50 | Kappa Edizioni |
What a Wonderful World - Nuova edizione 1 | € 7.50 | Panini Comics |
What a Wonderful World - Nuova edizione 1 Ristampa | € 7.50 | Panini Comics |
What a Wonderful World - Nuova edizione 1 2ª Ristampa | € 7.50 | Panini Comics |
What a Wonderful World - Nuova edizione 2 | € 7.50 | Panini Comics |
What a Wonderful World - Nuova edizione 2 Ristampa | € 7.50 | Panini Comics |
What a Wonderful World Pack | € 13.00 | Panini Comics |
Per il resto bella recensione, che condivido sopratutto nell'analisi dell'opera. Anche a me è piaciuta molto.
Asano è un ottimo autore indipendente, però spero che dia una svolta alla sua poetica pessimistica, perchè seppur condivida con lui tale visione della vita, a lungo andare stufa, visto che le sue opere ruotano intorno al medesimo concetto. Spero che dia una svolta con la sa poetica,perchè diciamo credo che dopo 10 anni, sia giunto ad un punto morto.
Quello che detesto di quest'autore, è l'esagerazione nella stramberia e stupidità degli atteggiamenti dei personaggi.
Comunque, tra Romics e Napoli Comicon, vorrei recuperare tale opera, perchè a quanto vedo il pessimismo di Asano non è fine a sè stesso.
Complimenti all'autore per la recensione.
A leggere questa splendida recensione ho, inoltre, compreso non sia un'opera adatta ai miei gusti (per quanto risulti poetica e piacevole): Asano ha una narrazione che non riesco a comprendere e spesso mi risulta troppo autocelebrativo e artefatto, piuttosto che spontaneo.
Oggi giorno non è questo un manga di cui ho bisogno, se mai troverò i due volumi scontati ci farò un pensierino, altrimenti lascerò stare.
Mi dispiace, comunque, per la decisione della Kappa Edizioni di non inserire la sovraccoperta, dalle immagini risultava un'idea concettuale niente male.
Non ho mai compreso le scelte editoriali di questi signori, e mai le comprenderò.
I vari capitoli sono una concretizzazione delle esperienze personali di Asano nonché un riflesso della sua generazione: una generazione che ha assistito allo scoppio della bolla quando ancora era troppo giovane per capirne il significato e cui la crisi economica derivante ha privato di un futuro lavorativo solido, mettendo in discussione il modello tradizionale del salaryman che sacrifica interamente la propria sfera individuale a favore del bene dell'azienda e della comunità; una generazione priva di obiettivi, cinica e disillusa oppure ferma nell'autocompiacimento di un sogno d'infanzia ma priva dell'impegno per cercare di realizzarlo; una "generazione di freeter", che pensa al presente perchè priva di certezze nel futuro. Sebbene Asano non disdegni anche storie incentrate sull'adolescenza e di stampo più scolastico.
Fulcro di (quasi) ogni capitolo è la tematica della "scelta": si tratti di accettare un lavoro, vivere insieme alla persona amata, traslocare od anche se continuare a vivere o meno, i personaggi di Asano sono chiamati a scegliere, a smettere di accettare passivamente la vita per rendersi parte attiva, consapevoli di sé e di quello che vogliono ottenere nell'immediato futuro. Il fine ultimo è il raggiungimento di una dimensione di serenità, che sia con se stessi o con gli amici, col partner o con la società, che permetta ai vari personaggi di andare avanti, anche a piccoli passi, con una determinazione nuova.
Da segnalare il capitolo What a Wonderful World pubblicato nella raccolta La fine del mondo e prima dell'alba: ambientato 5 anni dopo le vicende della serie, è incentrato sui (soli) personaggi di Tae e Tamotsu.
Personalmente la inserisco nella triade delle opere più meritevoli di Asano, insieme a La città della luce e Il campo dell'arcobaleno.
io l'ho recuperato, ma non l'ho ancora letto.
l'edizione, salvo i problemi di copertina e traduzione, non è poi così male se guardiamo i materiali... insomma, c'è veramente di peggio.
con questo però capisco e concordo che per determinate opere si vuole il TOP o comunque una buona edizione ove possibile.
insomma, non è hiroki endo per me. Le sue storie brevi si che sanno scavare a fondo nell'anima dei personaggi.
Quindi tristezza e disperazione spiattellate ad arte per facile guadagno? Non so, vista anche la recente notizia della sua intenzione di cambiare sesso, prenderei in considerazione anche la possibilita' che lui sia veramente depresso e a disagio e che per questo tutti i suoi personaggi siano tali, non semplicemente per guadagnarci.
Piuttosto sarebbe da capire perche' tutta questa depressione attiri tanto una buona parte del pubblico moderno.
Inoltre Asano raramente si autocompiace dell'infelicità dei suoi personaggi, ma lancia sempre, sul finire, un messaggio di speranza: in WaWW l'ha spiegato bene ansonii nella recensione, ne Il campo dell'arcobaleno c'è il discorso del sogno che lascia uno spiraglio positivo, ma sopprattutto c'è la fine del tunnel, che magari non nasconde il mostro, come pensano, magari nasconde la luce, ma sta ai personaggi impegnarsi per raggiungerla. Ne La città della luce, il bambino che organizzava suicidi alla fine è tornato ad un essere bambino normale come tutti gli altri. In Solanin, la protagonista supera il dolore e riesce ad andare avanti, anche grazie alla musica. Per cui, almeno le prime opere non sono una mera catarsi personale dell'autore.
Vedremo con quelle in corso, da PunPun non so che aspettarmi ma onestamente trovo sia calato molto da quando PunPun è cresciuto, mentre La ragazza in riva al mare mi sembra solo un voler accontentare il pubblico della rivista su cui è serializzato (Manga Erotics F).
Per due motivi principali credo :
- La visione negativa della vita è coerente con la realtà.
- La realtà attuale che stiamo vivendo, non induce all'ottimismo e quindi molta gente è attirata da chi racconta la realtà così come è.
Se le tue storie non hanno prospettive di vendita non te le pubblica nessun editore, quindi si, c'è eccome una fetta di pubblico che legge Asano, il quale viene anche tradotto in tutto il mondo.
Il punto è che io vedo solo una marea di cinismo nelle sue storie: tragedie, dolore, dolore e personaggi pieni di seghe mentali che non escono mai dalla loro situazione. Mi sembra Riyoko Ikeda che non sa più che cavolo inventarsi nei suoi manga per farti piangere. Mi sembra lui voglia dire ad ogni pagina "sono impegnato vero? sono un autore di nicchia eh?" bleah manco i baustelle quando suonano
Io penso che quando un autore deve massacrare all'infinito le sorti dei suoi personaggi è perché non ha idea di come suscitare veramente dolore ed empatia nel lettore. E allora giù di dolore per il lettore meno smaliziato.
Leggiti le storie brevi di Endo, poi vedi la differenza MOSTRUOSA tra i due
Endo in due righe e due battute ti rovina la giornata. Asano mezza popolazione di Tokyo.
Ah e che abbia cambiato sesso non c'entra nulla con la pochezza immensa delle sue storie
XD
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