Dopo il (meritato) insuccesso commerciale di Fractale, noitaminA ci riprova con un titolo completamente diverso, e come messaggio e come stile narrativo. [C] The Money of Soul and Possibility Control è una serie a prima vista decisamente particolare e probabilmente ispirata alla recente crisi economica, con una (non certo velata) critica all'attuale assetto del mercato azionario mondiale. Insieme al protagonista della storia, Yoga Kimimaro, veniamo introdotti al Distretto Finanziario, mondo parallelo in cui persone appositamente selezionate (il metodo di selezione non verrà mai rivelato), gli entres, si scontrano mettendo in palio il proprio futuro. Al vincitore onore e gloria (e soprattutto tutti i soldi dell'avversario), allo sconfitto... meglio non saperlo. Molte sono le domande che iniziano ad assillare Kimimaro (e lo spettatore con lui). Cos'è in realtà il Distretto Finanziario, qual è il suo scopo, perchè esiste? E quali sono le sue influenze sul mondo reale? Cosa sono queste strane banconote nere, le Midas Money, che si stanno progressivamente diffondendo dal Distretto Finanziario nel mondo reale e che solo coloro che hanno accesso a quest'ultimo possono vedere? Cosa significa che per entrare nel Distretto Finanziario bisogna ipotecare il proprio futuro? Quali conseguenza ha, sul mondo reale, fare bancarotta nel Distretto Finanziario? E quali segreti cela l'asset, il collaboratore che il Distretto Finanziario assegna a ciascuno e che si dice essere lo specchio del futuro del suo padrone?
Tante domande, tanti misteri le cui risposte Kimimaro va cercando durante tutto l'arco della serie, trovandone alcune ed intuendone altre. Molte domande restano tuttavia insolute o solo vagamente accennate, difficile dire se per precisa scelta degli autori o per incapacità di chiudere in soli 11 episodi tutte le strade secondarie che erano state aperte.
Col proseguire della serie, man mano che Kimimaro acquisisce una maggior consapevolezza sul Distretto Finanziario e le conseguenze delle sue azioni al suo interno, si va delineando il messaggio di fondo dell'anime, caratterizzato da una contrapposizione tra due degli elementi di maggior importanza del Distretto. Da un lato Mikuni Soichiro, asso del quartiere, capo di una gilda creata allo scopo di minimizzare i danni che le bancarotte all'interno del Distretto hanno sul mondo reale nonché uno degli uomini più ricchi del Giappone; dall'altro una misteriosa detective incaricata di investigare sul Distretto Finanziario. Se il primo punta alla preservazione ad ogni costo del presente incurante delle conseguenze che questo avrà sul futuro – perchè in fondo senza presente non può esistere alcun futuro – la seconda si chiede che senso abbia un presente privato del proprio futuro, come quello che si sta andando a creare come conseguenza dell'influenza del Distretto sul mondo reale. Nel mezzo diverse figure più o meno importanti ognuna con un proprio diverso approccio al Distretto; c'è chi si limita a combattere quando deve farlo, chi pensa semplicemente al proprio tornaconto personale, chi si riunisce in gruppi o gilde per ottenere maggior sicurezza rinunciando a grossi guadagni, chi si limita ad osservare il corso degli eventi, chi combatte con gioia e chi vorrebbe evitare la battaglia. Sta a Kimimaro la scelta di quale causa abbracciare e l'onere, in ultima istanza, di portarla a compimento; scelta che è in grado di compiere solo grazie all'esperienza acquisita nel Distretto Finanziario, perchè è solo nel momento in cui deve scontrarsi con un suo conoscente del mondo reale ch'egli comprende a pieno l'indicibile crudeltà che si cela nel sistema d'ipoteca del futuro. Da quel punto in poi, col precipitare degli eventi e la sempre maggior influenza che le vicende del Distretto Finanziario acquisiscono sul mondo reale si assiste ad un progressivo ma costante incupimento dell'atmosfera complessiva dell'opera.
Il finale non convince del tutto: se la risoluzione ultima degli eventi risulta ben inquadrata nell'atmosfera e nell'ideologia dell'opera, sebbene magari narrata in modo un po' troppo affrettato, la spiegazione fornita sul motivo dell'esistenza del Distretto Finanziario risulta non solo assolutamente priva di senso ma anche decisamente svilente verso tutto quanto narrato in precedenza.
Tante domande, tanti misteri le cui risposte Kimimaro va cercando durante tutto l'arco della serie, trovandone alcune ed intuendone altre. Molte domande restano tuttavia insolute o solo vagamente accennate, difficile dire se per precisa scelta degli autori o per incapacità di chiudere in soli 11 episodi tutte le strade secondarie che erano state aperte.
Col proseguire della serie, man mano che Kimimaro acquisisce una maggior consapevolezza sul Distretto Finanziario e le conseguenze delle sue azioni al suo interno, si va delineando il messaggio di fondo dell'anime, caratterizzato da una contrapposizione tra due degli elementi di maggior importanza del Distretto. Da un lato Mikuni Soichiro, asso del quartiere, capo di una gilda creata allo scopo di minimizzare i danni che le bancarotte all'interno del Distretto hanno sul mondo reale nonché uno degli uomini più ricchi del Giappone; dall'altro una misteriosa detective incaricata di investigare sul Distretto Finanziario. Se il primo punta alla preservazione ad ogni costo del presente incurante delle conseguenze che questo avrà sul futuro – perchè in fondo senza presente non può esistere alcun futuro – la seconda si chiede che senso abbia un presente privato del proprio futuro, come quello che si sta andando a creare come conseguenza dell'influenza del Distretto sul mondo reale. Nel mezzo diverse figure più o meno importanti ognuna con un proprio diverso approccio al Distretto; c'è chi si limita a combattere quando deve farlo, chi pensa semplicemente al proprio tornaconto personale, chi si riunisce in gruppi o gilde per ottenere maggior sicurezza rinunciando a grossi guadagni, chi si limita ad osservare il corso degli eventi, chi combatte con gioia e chi vorrebbe evitare la battaglia. Sta a Kimimaro la scelta di quale causa abbracciare e l'onere, in ultima istanza, di portarla a compimento; scelta che è in grado di compiere solo grazie all'esperienza acquisita nel Distretto Finanziario, perchè è solo nel momento in cui deve scontrarsi con un suo conoscente del mondo reale ch'egli comprende a pieno l'indicibile crudeltà che si cela nel sistema d'ipoteca del futuro. Da quel punto in poi, col precipitare degli eventi e la sempre maggior influenza che le vicende del Distretto Finanziario acquisiscono sul mondo reale si assiste ad un progressivo ma costante incupimento dell'atmosfera complessiva dell'opera.
Il finale non convince del tutto: se la risoluzione ultima degli eventi risulta ben inquadrata nell'atmosfera e nell'ideologia dell'opera, sebbene magari narrata in modo un po' troppo affrettato, la spiegazione fornita sul motivo dell'esistenza del Distretto Finanziario risulta non solo assolutamente priva di senso ma anche decisamente svilente verso tutto quanto narrato in precedenza.
[C] The Money of Soul and Possibility Control è una serie che indubbiamente ha molto da dire (e da dare), riuscendo a toccare numerose tematiche importanti senza banalizzarle. Ciononostante, la serie risulta limitata non solo dall'eccessiva brevità dell'opera, che avrebbe probabilmente giovato di qualche episodio in più per meglio raccontare alcune parti e riuscire a chiudere tutte le sottotrame aperte, ma anche dalla sua struttura narrativa stile “shounen da combattimento” – e non mi riferisco certo alla presenza dei vari combattimenti tra entres e asset nel Distretto Finanziario, bensì all'evoluzione della trama, dei personaggi, della loro maturazione, delle interrelazioni che tra loro si vengono a formare e alla risoluzione dell'intera vicenda.
Un buon titolo dunque, indubbiamente degno di un paio di visioni, ma incapace di sfruttare tutto il suo potenziale a causa di un paio di difetti strutturali senza i quali, probabilmente, sarebbe entrato di diritto tra le migliori serie degli ultimi anni.
Un buon titolo dunque, indubbiamente degno di un paio di visioni, ma incapace di sfruttare tutto il suo potenziale a causa di un paio di difetti strutturali senza i quali, probabilmente, sarebbe entrato di diritto tra le migliori serie degli ultimi anni.
Come già scritto da Slanzard riprenderei anch'io la frase è una serie incapace di sfruttare tutto il suo potenziale dato che le premesse sono interessanti, gli sviluppi (fino ad un certo punto ) pure ma poi viene a mancare quel qualcosa che la valorizzi e che la completi a dovere.
E' un peccato.
Non sono riuscito davvero a capire la fine. Non tutto l'ultimo episodio, solo la fine. Che diamine succede?
La recensione mi scoraggia, sopratutto se si parla di un finale inconcludente.
Potrebbe uscirne una seconda serie?
Forse sarà l'unico ma penso che ci siano le premesse per una seconda serie
@foboman (SPOILER)
Io ho capito che alla fine il distretto finanziario orientale crolla, ma il paese riottiene il suo futuro, infatti anche se non si usa più lo yen ma i dollari americani ci sono di nuovo marmocchi e gente allegra. Il perchè esattamente non me lo ricordo molto bene, è passato un po' di tempo D:
in realtà Yu-Gi-Oh! non c'entra molto, le "carte" che si vedono nei combattimenti sono solo dei bancomat (utili dal momento che per fare qualsiasi cosa bisogna pagare, dal creare una spada all'utilizzare gli attacchi dell'asset). Se dovessi fare una paragone, gli scontri ricordano più pokemon (se combattessero anche gli allenatori).
@foboman
SPOILER SUL FINALE
Non so bene da dove intendi che non hai capito, cmq nell'ultimissima parte viene mostrato il mondo ricreato da Kimimaro, un mondo di cui lui però non fa più parte. O almeno, da quel poco che lasciano intendere, tutti i legami che c'erano tra Kimimaro e le persone del precedente mondo non esistono più. Infatti nel supermercato in cui lavorava part-time ora lavorano due ragazze mai viste, nel vecchio appartamento della sua amica d'università vive un'altra famiglia e al parco lui vede una persona identica alla sua amica che lavora come maestra (che era il suo sogno, se ben ricordi), che gli passa accanto senza degnarlo della benche minima attenzione (parte anche spiegata dal clown del Distretto Finanziario). Per cui, per me ormai Kimimaro è un estraneo in quel mondo, nessuno sa più chi lui sia, tranne forse gli iscritti al DQ (che, avendo ricreato il mondo, è rinato anche lui). Le differenze col precedente mondo sono che in Giappone si usano i dollari (risultato degli eventi precedenti) e che il futuro ora è tantissimo.
FINE SPOILER SUL FINALE
--------------------------------------------------------------------
Comunque l'anime l'ho trovato carino, in alcune parti ho dovuto rivederlo un paio di volte per capirlo meglio ed il finale non mi è piaciuto granchè, mi è sembrato troppo affrettato, come voto dell'opera ho dato un 6!
Al solito, complimenti a Slanzard per la recensione!
Sarebbe stato un buon power up per la recensione, l'aggiunta di un analisi di Slanzard sulla fattura tecnica dell'anime ma direi che è abbastanza informativa anche così
Per ora annoto questo titolo sul mio taccuino, appena possibile gli butterò gli occhi addosso!
L'ho guardato quest'estate in pochi giorni e l'impressione che è avuto è proprio stata quella di un qualcosa di affrettato... Invece che un tipico 11 potevano provare con un 25. La maturazione del personaggio avviene da un episodio all'altro e nessuno sembra ricevere lo spazio che merita. Tante questioni risolte in fretta o non risolte proprio... Davvero un peccato.
@ Shaoranlover: naah^^ di moe non c'è nulla, non farti ingannare
però... economia vattene via! Non è proprio un tema che mi ispiri tanto lol
A quanto ho capito ha delle basi narrative ottime ma sviluppate con un po maldestramente... Be prima o poi proverò per credere.
Grazie per la recensione, è semplice e coincisa
Però se escludendo i difetti sarebbe stata una delle migliori serie anime degli ultimi anni, allora va vista. Prendo nota.
Ho apprezzato molto l'attualità delle tematiche e come sono state poste all'interno della storia, assolutamente scorrevole e intrigante al punto giusto in ogni puntata.
Nonostante alcuni punti, trattati forse, in modo troppo semplicistico e rapido, consiglio anch'io la visione di questa breve opera della NoitaminA. ^O^
Il problema è che hanno fatto 11 soli episodi mentre invece doveva e poteva svilupparsi molto meglio con i soliti 24.In più il finale l'ho trovato così......scialbo,fine a se stesso,per chiudere in fretta tutto.
Peccato.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.