Riportiamo un'analisi del manga/anime La principessa Zaffiro ad opera dell'utente Micheles. A differenza dei canonici dossier che abbiamo pubblicato in passato (e che continueremo pubblicare in futuro), il seguente testo non si prefigge lo scopo di informare il lettore con uno stile distaccato e imparziale, bensì di analizzare, in modo anche estremamente personale, i significati e i simbolismi dell'opera in questione. Per questo si è deciso di pubblicarlo in una sezione apposita.
Buona lettura.

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Il presente articolo è principalmente rivolto a chi già conosce l'opera in questione in quanto presenta numerosi spoiler su molti aspetti della storia, finale compreso.


Zaffiro 1Elenco Capitoli
LA TRAMA
I DISEGNI
L'AZIONE
I SENTIMENTI
IL PROBLEMA DELL'IDENTITÀ SESSUALE
Il FEMMINISMO
L'UMORISMO
IL CLASSICISMO DI TEZUKA
SORPRESE
DIFFERENZE CON LA SERIE ANIMATA
LE INFLUENZE
LE EDIZIONI
IL FUTURO
RIFERIMENTI
APPENDICE: SCHEDA DELL'ANIME

La Principessa Zaffiro è un personaggio conosciutissimo in Italia. Il merito della sua celebrità va senz'altro all'anime omonimo che è stato trasmesso sulle nostre TV private in maniera più o meno continuativa per oltre trent'anni [1]. Non sorprende che sia facile trovare in rete molti articoli ed informazioni su di essa. Si trova molto di meno sul manga, che in Italia è poco conosciuto se non da parte dello zoccolo duro dei fan di Tezuka. In queste note mi focalizzerò quindi sul manga, nella versione definitiva terminata nel 1966, edito in Italia dalle Edizioni Hazard. Il titolo originale è Ribbon no Kishi, letteralmente il Cavaliere del Fiocco. Per completezza parlerò anche delle differenze tra il manga e l'anime (che sono notevoli) e riporterò qualche informazione sulle versioni più moderne di Zaffiro: esiste un manga del 2008, esiste addirittura un musical ispirato alla Principessa Zaffiro, di cui potete trovare qualche video su YouTube, e si parla anche di un film futuro della Tezuka Productions.

[1] Incidentalmente, è di questi giorni l'annuncio dell'ennesima messa in onda sul canale digitale terrestre Anime Gold.

LA TRAMA

Zaffiro - Cover 1Credo che tutti conoscano la storia della principessa Zaffiro: erede al trono del regno di Silverland, per colpa di un errore dell'angelo Tink (Choppy nell'anime) Zaffiro nasce con due cuori, uno maschile e uno femminile. A causa di una legge che consente l'accesso al trono soltanto agli uomini Zaffiro viene spacciata per maschio e cresciuta come un principe, diventando abilissima con la spada. Il malvagio arciduca Duralmin (Geralamon nell'anime) subodora l'inganno ed aiutato dall'infido barone Nylon (Neelon nell'anime) cerca in tutti i modi di smascherare Zaffiro.
Dopo varie vicissitudini, i malvagi riescono nel loro intento e Zaffiro viene imprigionata nella torre della Bara con la madre.
In breve tempo però riesce ad evadere ed inizia a difendere il suo popolo dai soprusi di Nylon, compiendo eroiche imprese in incognito, sotto il nome di Cavaliere del Fiocco (Cavaliere Fantasma nell'anime). Nello stesso tempo Zaffiro intesse una storia d'amore con il principe Franz Charming (Franco nell'anime) del regno di Goldland, che si è innamorato perdutamente di lei, avendola vista per la prima volta al gran ballo di Carnevale, in abiti femminili e con una parrucca.
Alla storia di Zaffiro e Franz si intreccia la storia di Hekate (Zelda nell'anime), figlia del Diavolo ma ragazza di buon cuore che cerca in tutti i modi di aiutare Zaffiro e Franz ribellandosi ai suoi malvagi genitori. Nel corso del manga e dell'anime Zaffiro andrà incontro a innumerevoli avventure, combattendo contro diavoli, mostri, cavalieri, assassini, pirati, briganti e addirittura Dee mitologiche.
Nel finale Zaffiro e Franz si sposeranno e vivranno per sempre felici e contenti, come si conviene per tutte le fiabe.

I DISEGNI

Zaffiro - Nave pirataChi scrive ha comprato i tre volumi della Principessa Zaffiro ad una fiera del fumetto, colto dall'ispirazione del momento e dalla nostalgia per la serie animata vista nell'infanzia, senza grandi aspettative. Dopotutto si tratta di un fumetto per bambine dei primi anni cinquanta, mi aspettavo un'opera datata e di interesse principalmente storico. Invece sono rimasto folgorato. In primo luogo dai disegni.
Fin dalla prima pagina, che si apre con una scena nel paradiso, disegnato in stile classicheggiante, con colonne ioniche che sorreggono le nuvole, sono rimasto incantato: "ma quanto è disegnato bene questo manga" ho pensato. La sensazione di bellezza e di magia dei disegni è andata crescendo sempre più: tutte le tavole sono davvero stupende, mi vengono in mente mille scene diverse; Zaffiro vestita da donna al gran ballo di carnevale, Zaffiro con il manto di ermellino, gli animali della foresta, la scena dell'arrembaggio dei pirati, Hekate, il barone Nylon legato come un salame per il naso, praticamente ogni tavola è un miracolo di fantasia e bellezza.
A questo si aggiunge un tratto grafico, un dinamismo, delle inquadrature cinematografiche che mi hanno sorpreso completamente. E questo perché ho letto la Principessa Zaffiro reduce dalla lettura della Storia dei Tre Adolf, caratterizzata da dei disegni a mio avviso pessimi. Sì, avete letto bene, ho scritto proprio che i disegni dei Tre Adolf sono pessimi, e lo dico a malincuore, essendo io un acceso sostenitore di Tezuka in generale e della storia dei Tre Adolf in particolare. Il problema è che nei Tre Adolf i disegni sono totalmente in disaccordo con il tenore della storia, a tal punto che avrei preferito che Tezuka la facesse disegnare ad un altro! In Ribbon no Kishi invece storia e disegni sono perfettamente in tono e si rafforzano a vicenda. La versione editata dalla Hazard non è l'originale del 1953, ma il rifacimento pubblicato negli anni 1963-1966 e completamente ridisegnato. Probabilmente questo è il motivo per cui i disegni sono di maggiore impatto rispetto a quelli di Kimba e di Astroboy che sono dei primi anni cinquanta.
La Principessa Zaffiro è probabilmente la più disneyana delle opere di Tezuka e gli omaggi al Disney migliore sono innumerevoli. Ciò detto, Ribbon no Kishi è anche il capostipite riconosciuto del genere shojo ed in innumevoli inquadrature vediamo tratti che diventeranno poi i marchi inconfondibili del genere: le stelle che brillano intorno ai personaggi, gli sfondi floreali, l'attenzione agli abiti, agli occhi e alle espressioni. Più di tutto rimangono impressi gli enormi cuori sul cappello di Zaffiro, che diventano ancora più grandi nella sua versione al femminile: una simbologia elementare eppure sempre efficace.
Zaffiro - Castello FranzTezuka è anche l'inventore del kawaii, che importa direttamente da Disney, e questo è particolarmente evidente in Ribbon no Kishi, che straborda di coniglietti, angioletti e animaletti graziosi. Gli omaggi a Cenerontola e a Bambi sono i più evidenti, ed è impressionante pensare quanto sia occidentale quest'opera alla base del manga giapponese. Al giorno d'oggi si tende a dimenticare l'origine disneyana degli anime ed anzi molti estimatori delle opere giapponesi vedono di cattivo occhio le opere Disney, eppure Tezuka stesso ha sempre riconosciuto come suo unico maestro e ispiratore il grande Walt Disney.
In Tezuka coesistono antico e moderno, Anche nel tratto classico e occidentaleggiante di Tezuka vediamo anticipazioni di stili moderni e giapponesissimi: per esempio è innegabile che il character design della Hekate del manga sia decisamente moe ed anche in buona misura tsundere: sembra che non esista genere moderno che Tezuka non abbia anticipato già sessant'anni fa. Solo per l'aspetto grafico Zaffiro si merita un dieci, ma per la storia si meriterebbe ancora di più.


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