Genkaku Picasso cover 1Hikari è un ragazzo strano e molto introverso che frequenta il secondo anno delle superiori.
E’ comunemente conosciuto come "Picasso", soprannome affibbiatogli sia a causa di uno sfortunato gioco di parole col suo nome, che per la sua abitudine d’isolarsi per starsene a disegnare tutto il giorno.
Chiaki è nella stessa classe di Picasso, ed è la sua unica amica. Il loro è un rapporto strano: sembra trattarsi più di una amicizia a senso unico in realtà, vista la profonda misantropia di Picasso che resta sempre sulle sue, rinchiuso nel suo invisibile guscio di irritabilità. Ma Chiaki, che passa molto tempo a leggere libri su Jung e Freud, lo ritiene un tipo interessante, destinato a grandi cose.
I due però si troveranno coinvolti (nel primo capitolo del manga) in un tragico incidente, che causerà la dipartita della premurosa Chiaki… la quale però poco dopo spunterà fuori -dal taschino della giacca di Picasso- sotto forma di piccolo angioletto/fatina.
A quanto pare, rivela Chiaki, gli dei hanno risparmiato la vita di Picasso affinché questi possa far del bene col suo prodigioso talento; non che abbia molta scelta il reticente ragazzo, visto che in caso di rifiuto egli vedrebbe le sue carni decomporsi inesorabilmente.
Il talentuoso disegnatore si rende dunque conto di avere acquisito una particolare facoltà empatica: osservando o sfiorando persone con problemi, egli è in grado di ritrarre delle simboliche visioni legate al loro disagio psicologico. Ciò allo scopo di “guarire” il malato. Come? Semplice: entrando letteralmente -come Alice attraverso lo specchio- nei disegni realizzati sul suo blok notes, per comprenderne i simbolismi ed il disagio che celano. Un fine catartico per il malato, ma non solo.
Iniziano così le disavventure di Picasso, l’artista in erba che non vuole avere nulla a che fare con la gente, e Chiaki, il suo “grillo parlante”, che ha il compito di esortarlo e guidarlo sulla via della socializzazione.

Genkaku Picasso è un'opera del 2006 di Usamaru Furuya, un mangaka molto conosciuto in patria, ma che solo di recente ha cominciato a muovere i primi passi nell’editoria italiana. Stiamo infatti parlando di un autore particolare, eccentrico oserei dire, e forse non adatto al grande pubblico Italiano; non ha caso ha esordito da noi con quella che forse è la sua opera più commerciale e ruffiana, a detta di alcuni. Ma la pubblicazione ad opera di Ronin Manga di 51 modi per salvarla, è bastata a quanto pare per rompere il ghiaccio, tanto da veder pubblicare da noi altre sue due opere: il recente Happiness edito da Goen ed, appunto, Genkaku Picasso edito da Star Comics.

Ciò che colpisce subito di Usamaru Furuya è il suo estro, la sua visionarietà, e Genkaku Picasso è emblematico in tal senso. Quando il lettore osserva Picasso prendere in mano il suo amato block notes e la sua fida matita marca STAEDTLER Mars Lumograph 2B, non vede l’ora di scoprire cosa ne uscirà fuori.
Infatti l’elemento più coinvolgente del manga è forse proprio costituito dalle empatiche visioni ritratte dal protagonista. Queste illustrazioni full page, infatti, sono delle piccole opere d’arte a sé stanti, che si rifanno prevalentemente alla scuola surrealista e possono ricordare, a seconda dei casi, artisti come René Magritte, Salvador Dalì o autori più recenti come Jacek Yerka o Mark Ryden. Rappresentazioni enigmatiche, allucinate, paranoiche, intimiste e a volte velatamente inquietanti.
Interessante come l’autore cambi tecnica e tratto nel passare da situazioni ordinarie, disegnate con lo stile di un canonico manga, a quelle in cui Picasso e Chiaki entrano in un'illustrazione, disegnate sfruttando la malleabilità ed il tratto sgranato di una semplice matita.
Ma lodare questo manga solo per lo stile grafico, sarebbe assai riduttivo.
 
Genkaku Picasso - Interattività

Lo stesso Picasso innanzitutto è un personaggio interessantissimo: obbligato ad aiutare la gente, pena la marcescenza delle sue carni, è in realtà un individuo scontroso, sociopatico, volubile, misantropo, incostante, contraddittorio, imbranato, orgoglioso, un disadattato incapace di relazionarsi normalmente con la gente.
Viene spontaneo chiedersi quanto Usamaru Furuya ci abbia messo di autobiografico in questo suo personaggio, vista l’evidente somiglianza fisionomica tra i due.
Quella di Picasso è un’indole tutt’altro che atipica in realtà. Chi ad esempio ha preso in mano qualche volta la matita per scarabocchiare (ma anche per scrivere) a briglia sciolta, può ben comprendere –come Picasso- quanto sia rassicurante, “zen” e galvanizzante il candore virginale di un foglio pronto ad accogliere le proprie fantasie, la propria gestualità.

Come già accennato, uno degli aspetti più intriganti del manga è interpretare, assieme ai protagonisti della storia, le illustrazioni che Picasso realizza quando si imbatte in un individuo “disturbato”. A volte risultano apparentemente chiare al lettore, ed ai protagonisti, sin dall’inizio. Altre invece riservano qualche sorpresa una volta che ci si entra.
L’autore non cede alla tentazione di nobilitare i propri interrogativi psicologici e sessuali col fine di trattare grandi e pomposi temi filosofici, tanto per darsi un tono. Infatti Usamaru Furuya tocca delle tipiche (anche troppo) e semplici fragilità della natura umana; narra problemi tutto sommato comuni, in cui chiunque possa riconoscersi e magari trovarne una soluzione. Ciò senza dimenticare di far un po’ di critica sociale (vedasi il racconto “Yuto, il ragazzo che divenne un ashura”).
Rapporti difficili con i genitori, problemi ad accettare la propria sessualità, non sentirsi all’altezza dei propri sogni o aspettative, auto isolamento dalla società; questo ed altro ancora viene trattato in Genkaku Picasso.

Nonostante tutto, il manga esteriormente vuol divertire; fortunatamente non si prende troppo sul serio, anzi, fino a poco prima del bellissimo finale resta sempre su un registro dilettevole e leggero. I due protagonisti autoironizzano sulla propria condizione disastrata (sono morti in teoria), e lo stesso Picasso non fa che dare adito a gags simpatiche, venendo sistematicamente scambiato dalla gente per un deviato, a causa delle assurde imprese in cui è costretto ad imbarcarsi per riuscire a stabilire un contatto con la gente che deve aiutare.

Genkaku Picasso - ChiakiNon stiamo parlando di un’opera perfetta ad essere sinceri. Ciò in cui più pecca Genkaku Picasso è una declinazione narrativa, nei “casi” trattati, eccessivamente ripetitiva e lineare. In ogni episodio vediamo riproposto a grandi linee lo stesso svolgimento: individuazione del soggetto, rappresentazione grafica del disagio, discesa nel disegno, interpretazione/rivelazione e risoluzione.
Una certa ripetitività in virtù della quale forse l'opera sarebbe risultata più gradevole se privata di qualche caso un po’ meno coinvolgente, e condensata in due soli volumi più serrati e incentrati sulla macrotrama di fondo; cosa che in effetti lo stesso autore aveva preventivato inizialmente, come spiegato nel free talk in appendice al terzo volume.
A dispetto di questo difetto, c’è però da dire che la curiosità di scoprire cosa Picasso tirerà fuori dal suo block notes, e poi cosa rappresenti l’opera disegnata, spinge sempre a continuare la lettura con ritmo incalzante.

Star Comics pubblica i tre corposi volumi brossurati (250 pagine circa) di Genkaku Picasso in una edizione a 5.90€ con sovraccoperta e cover sottostante con illustrazioni alternative. Vengono mantenute anche varie vignette extra in appendice e i posterini a colori che giocano con simpatici effetti illusori, anamorfosi e tromp l’oeil.
I volumi si sfogliano facilmente, la carta infatti è dello spessore ottimale ed esente da qualsiasi trasparenza. Non si notano difetti di stampa rilevanti, se non il solito inchiostro che tende a lasciare aloni. L’adattamento è scorrevole e le onomatopee vengono tradotte con una discreta traduzione in piccolo in prossimità delle stesse.
Nel complesso si tratta di un’edizione con un buonissimo rapporto qualità/prezzo, come consuetudine di Star Comics.
 
Chi è arrivato a leggere fin qui però non equivochi. Genkaku Picasso è sicuramente un’opera colta, piena di citazioni al mondo dell’arte e, perché no, della psicoanalisi; che può gloriarsi di trovate scenografiche ed estetiche molto accattivanti, non di rado riuscite anche da un punto di vista simbolico. Ma Genkaku Picasso, badate bene, non è un’opera “di nicchia” o “per soli intenditori”. Non è particolarmente criptico o impegnato, tutt’altro. Stiam sempre parlando di un manga pubblicato su Jump, contenitore notoriamente mainstream. Certo coloro che possiedono quel minimo di sensibilità in più coglieranno, probabilmente, quel certo quid che li avvicinerà intimamente alle vicende di Picasso, che restano sicuramente apprezzabili su più livelli di lettura.
Genkaku Picasso non sarà un titolo perfetto per le ragioni più su esposte e, chissà, forse neanche l’opera migliore di Usamaru Furuya, ma è sicuramente -a detta del sottoscritto- una delle miniserie più interessanti e intriganti che siano state pubblicate negli ultimi anni in Italia.
Da premiare il lavoro di Star Comics, sperando soprattutto che ci porti altre importanti opere dell’autore, come Garden o Marie no kanaderu ongaku.

Titolo Prezzo Casa editrice
Genkaku Picasso  1 € 5.90 Star Comics
Genkaku Picasso  2 € 5.90 Star Comics
Genkaku Picasso  3 € 5.90 Star Comics