
Nel 2012 Mazinga Z compie quarant'anni. In occasione della ricorrenza mi pare giusto e doveroso proporre un dossier sul robot che ha cambiato l'immaginario collettivo dei giapponesi e non solo, dando origine al ricchissimo filone del super robot e successivamente del mecha. Tale è stata l'influenza di Mazinger Z che si potrebbe scrivere un libro su di esso. Questo dossier costituisce un piccolo assaggio, con lo scopo principale di far capire l'importanza storica del padre dei robottoni, ad uso soprattutto delle giovani generazioni. Per motivi di spazio si è deciso di focalizzare l'attenzione soltanto sulla serie televisiva di Mazinger Z dei primi anni settanta,con cenni ai due film cinematografici del '73 e '74. I due manga degli anni settanta, quello originale di Go Nagai e quello derivato di Gosaku Ota verranno colpevolmente ignorati. Non c'è dubbio che andrebbe affrontato anche un discorso sui remake moderni di Mazinga Z, mi riferisco ad anime come Shin Mazinger, Mazinkaiser, Mazinkaiser SKL, e a manga come MazinSaga, Z Mazinger e Shin Mazinger ZERO. Per motivi di spazio però ignoremo tali remake. Per lo stesso motivo mancherà un'analisi del Grande Mazinga (Great Mazinger) e Goldrake (Grendizer), che meriterebbero da soli altri dossier: tuttavia qualche cenno va dato necessariamente, perché Mazinga Z compare come guest star nelle ultime puntate del Grande Mazinga e il suo pilota Koji Kabuto è nel cast di Goldrake. Qui ci interesseremo soltanto del Mazinga originale, non perché gli altri figli di Nagai (Getter, Jeeg e compagnia) siano meno importanti, ma perché Mazinga Z è il figlio maggiore, e gli vanno tributati gli onori del primogenito.
STORIA E PERSONAGGI
La storia di Mazinga Z è piuttosto nota, ma per motivi di completezza, ad uso di chi non ha avuto modo di vedere il Mazinga classico o i suoi remake, ne darò un breve riassunto.

Il malvagio Dottor Inferno (Doctor Hell in originale) scopre sull'isola di Bardos i resti dell'antica civiltà di Mikenes. Il nome è una storpiatura del nome della civiltà micenea che ha dominato il Mediterraneo al tempo della guerra di Troia. Nella finziona nagaiana, i micenei padroneggiavano una tecnologia molto avanzata ed erano in grado di costruire dei giganteschi robot meccanici; l'idea viene dalla celebre statua del Colosso di Rodi, distrutta da un terremoto nel 226 avanti Cristo. Il Dottor Inferno decide di sfruttare la tecnologia di Mikenes per creare un'invincibile armata di mostri meccanici (kikaiju in originale) con cui conquistare il mondo. Il dottor Juzo Kabuto, che fa parte della spedizione archelogica che ha scoperto l'isola di Bardos e conosce i piani di Hell, decide di usare le sue conoscenze scientifiche per costruire un robot in grado di sconfiggere i mostri meccanici: Mazinga Z, rivestito in super lega Z e alimentato dall'energia fotoatomica che si estrae da un minerale detto Japanium. Alla sua morte Juzo lascia in eredità il robot al nipote Koji, che si unirà al Centro di Ricerche sull'Energia Fotoatomica diretto dal professor Yumi, allievo prediletto di Juzo. Yumi ha costruito anch'egli un robot alimentato a energia fotoatomica, Afrodite A, pilotato da sua figlia Sayaka. Fanno parte del cast anche Shiro Kabuto, il fratello minore di Koji, e Boss, compagno di classe di Koji. Boss è la spalla comica della serie, insieme al suo robot costruito a partire da ferri vecchi, il Boss Robot. L'anime racconta le battaglie di Mazinga Z contro i mostri meccanici fino alla sconfitta finale del dottor Hell, nella penultima puntata della serie TV.
Ma questo è solo l'inizio, perché a quel punto entrano in scena direttamente le forze sotterranee di Mikenes, popolo che non si era estinto ma semplicemente rintanato nelle viscere della terra per migliaia di anni, sotto il comando del Generale Nero e le sue Sette Armate, servi del gigantesco e potentissimo Imperatore delle Tenebre. Le forze di Mikenes sono troppo per Mazinga Z e il ruolo di protagonista viene quindi preso da un robot molto più avanzato, il Grande Mazinga, pilotato da un uomo adulto e addestrato espressamente per la battaglia: Tetsuya Tsurugi. Tetsuya insieme alla sua compagna di battaglie Jun e all'intramontabile Boss condurranno la battaglia contro le forze di Mikenes, sotto la guida del dottor Kenzo Kabuto, figlio di Juzo e padre di Koji, fino alla definitiva vittoria. Nel finale della serie Mazinga Z torna a giocare un ruolo di primo piano, collaborando con il Grande Mazinga per sconfiggere il Gran Maresciallo delle Tenebre, che non è altri che il Dottor Hell redivivo.
A questo punto i due Mazinga escono di scena e arriva l'ora della ribalta per un nuovo robot: il Grendizer giunto dalla stella di Fleed. Sto parlando della serie che in Italia è universalmente conosciuta come Atlas UFO Robot Goldrake. Koji torna di nuovo a combattere ma questa volta soltanto come spalla di Actarus (Duke Fleed), il pilota di Goldrake. Per 74 puntate i due combattono le forze di Vega insieme a un variegato cast di personaggi fino alla vittoria definitiva delle forze del bene. E così si conclude la più celebre trilogia robotica della storia, con un totale di 222 episodi e più di una decina di film per il cinema. Da allora inizia una stagione di remake che è continuata per quasi quarant'anni e non accenna a fermarsi. Come imitazione della trilogia scaturiscono decine e decine di serie robotiche che dominano un decennio dell'animazione giapponese, mentre i loro discendenti più lontani, dopo le lezioni di Gundam e Macross dominano il decennio successivo. Come reazione a tutto ciò negli anni novanta nasce Evangelion, che sposterà l'azione sul piano psicologico ed esistenziale e a sua volta genererà un culto in una nuova generazione di otaku; in anni più recenti invece si è visto un ritorno alle origini del robotico, seppure in un linguaggio moderno, in anime di grandissimo successo come Gurren Lagann. Nessuno sa cosa ci riserverà il futuro, l'unica cosa certa e che gli amati robottoni continueranno ad accompagnarci ancora per molto tempo.
L'ORIGINE
Come è noto ai fan, l'idea originale che portò a Mazinger Z spuntò nella mente di Go Nagai nell'aprile 1972, in seguito ad un ingorgo del traffico. Imbottigliato, Nagai pensò a quanto sarebbe stato bello se la sua auto si fosse potuta trasformare in un robot gigante in grado di superare l'ingorgo a grandi passi. Con in mente l'idea di un robot gigante che si poteva guidare come un'automobile o una moto, Nagai si recò a discutere con il direttore della Toei, con cui era già in contatto per l'anime di Devilman, andato in onda cinque mesi prima di Mazinger. Sicuramente a quei tempi nessuno avrebbe immaginato le conseguenze di quella che sembrava un'idea balzana: leggendo le interviste, sembra che all'inizio ci credessero solo Nagai e il direttore della Toei.
Il credito per l'anime di Mazinga Z non va tutto a Nagai, anche perché l'anime venne prodotto subendo pesanti modifiche rispetto all'idea originale. Per esempio Mazinger Z inizialmente doveva chiamarsi Iron Z ed essere guidato direttamente da una moto, idea riciclata successivamente per Diane A, ma scartata perché considerata troppo vicina al tokusatsu Kamen Rider di Shotaro Ishinomori (maestro di Nagai) che spopolava in quegli anni. Inoltre l'anime venne pensato per un target di pubblico infantile, mentre il manga era pensato per un pubblico di ragazzi delle superiori e per questo è decisamente molto più splatter e con un ecchi molto più spinto. Anche il motivo per cui il robot viene costruito è diverso tra manga e anime: nell'anime Mazinga Z viene progettato per difendere la terra dai mostri meccanici del Dottor Hell; nel manga invece viene progettato da Juzo Kabuto, apparentemente impazzito per il senso di colpa dovuto alla responsabilità dell'incidente in cui sono morti i genitori di Koji, per dare a Koji la possibilità di scegliere se usare Mazinga (Ma-Jin-Ga) per diventare un Dio (Jin) o un Demonio (Ma).
Questa tematica è solo accennata nell'anime ed è priva di ogni drammaticità in quel contesto: basti pensare che mentre nel primo volume del manga Koji involontariamente distrugge la città, scontrandosi con l'esercito, in scene di grande impatto, nel primo episodio dell'anime invece semplicemente abbatte qualche albero di una foresta disabitata. Va anche notato che nel manga il nonno di Koji viene disegnato come un inquietante e spaventoso scienziato pazzo privo di un occhio, mentre nell'anime è un normale e tranquillo signore di una certa età. Nel manga Juzo Kabuto muore in seguito a un terremoto (anticipando l'inizio di Violence Jack), non viene ucciso dal Barone Ashura come nell'anime. Anche a livello puramente grafico ci sono delle notevoli differenze tra manga e anime: in particolare nel manga Afrodite A ha una testa sproporzionatamente grande e Boss Robot è giallo-nero come un'ape. Questo design verrà ripreso molti anni dopo in Mazinkaiser (2001) e in Shin Mazinger (2009), che sono molto più fedeli al manga di Nagai di quanto non sia l'anime di Mazinga Z del 1972.
Continua a leggere...
Articolo meraviglioso che mi sarà di sicura utilità in futuro, complimenti a micheles.
P.s A mi sono dimenticato di dire che le serie sucessive a Mazinger non erano tutte brutte cloni, solo alcune di esse lo erano le altre pur avendo niente di originale erano sempre un bel vedere!
componente della trilogia, non fosse stato per il successo di Uchuu Enban Dai-Sensou.
L'anime di God Mazinger fu poi realizzato negli anni ottanta, il problema e' che non
si trova in lingua comprensibile! Comunque adesso edito il dossier e lo aggiungo alla
lista dei vari Mazinger. Non mi sono messo a citare tutti i robotici anni ottanta, senno' non la finivo piu'.
Gia' la lista dei robotici anni settanta dovrebbe essere sufficiente a provare l'impatto
di Mazinger.
Mazinger Z non ha avuto successo in italia solo perchè non è
stato replicato come gli altri tutto qua
Dipende sempre dalla conoscenza di robotici precedenti. Il migliore sito su Mazinga Z
che ho trovato in Italiano e' stato scritto guarda caso da uno che ha visto Mazinga Z come primo
robotico. D'altra parte l'altro giorno leggevo il libro di Montosi su Mazinger, che riportava
l'esperienza di uno piu' o meno della tua eta' che vedeva Mazinga Z e il Grande Mazinga in contemporanea e il suo commento e' stato: "Mazinga Z lo guardavo e mi piaceva, ma il Grande Mazinga molto di piu'", che e' consistente con le mie osservazioni (lo so che questo non e' un argomento ma pura aneddotica, ma non ho mai trovato uno che preferisse Mazinga Z agli altri robotici nagaiani, a meno che non lo avesse visto per primo).
P.S. acc, vedo che dovro' mandare a Eretrie gli screenshots di God Mazinger e Govarian perche' mancano nel database di AnimeClick.
Concordo con daisuke. Probabilmente se il robottone fosse giunto in italia prima di Goldrake con tutti gli episodi doppiati chissà..... avremmo preferito Mazinga.
Comunque anche se Goldrake è il mio robot preferito un piccolo posto nel mio cuore lo ha pure Mazinga
ps. non sono d'accordo con chi ha scritto l'articolo che tutti preferivano Goldrake perchè era uscito prima di Mazinga Z, io anche se ho preferito Goldrake e il Grande Mazinga , Mazinga Z lo messo sempre accanto a questi due.
E non quello che penso solo adesso ma lo pensavo già all'epoca (avevo questa percezione)
ps ha contribuito pure il fatto che all'epoca un mio parente aveva comprato la base atomica e Mazinga z (era alto 60 70 cm!) e ci giocavo spesso.
P.s Allora fai aggiungere anche la scheda di Laserion e Capitan Gorilla dato che almeno li abbiamo avuti in italia!
Puoi farlo anche tu, basta che mandi degli screenshots corrispondenti all'indirizzo [email protected]
Anche Jeeg ha avuto millemila repliche al confronto, forse se la gioca col Grande Mazinga.
Ma poi costava tanto importare e doppiare le restati puntate della serie classica? Per lo Shin e i due Mazinkaiser hanno fatto in un battibaleno cavolo!
Quando eravamo bambini, prima di affezionarsi ad una serie, bisognava vederla e rivederla un'infinità di volte (cosa che adesso mi farebbe venire la nausea). E in effetti, anime come "Il grande Mazinga" o "Ken il guerriero", che avrò visto almeno 10 volte cadauno, mi sono saldamente impressi nella memoria, e tutti i ricordi legati alla loro visione mi sono particolarmente cari.
Dovrei mettermi d'impegno e riguardare tutto Mazinga Z, ma il numero elevato di episodi un po' mi scoraggia...
Ottimo dossier, come sempre. Complimenti Micheles!
Posto anche la seconda opening jap che magari in pochi la hanno vista avendo immagini diverse:
No come ti ho detto è poco famoso perchè stato poco replicato, molte tv private hanno replicato serie robotiche inferiori a Mazinger più e più volte, qui sicuramente ci sarà in gioco una questione di diritti o economica ne sono sicuro! (non ho le prove ovviamente sia chiaro)
Io non sapevo neanche che si festeggiasse il quarantesimo anniversario, quanto me ne vergogno @.@
Da piccolo adoravo Mazinger Z (neanche il Grande Mazinga o Goldrake) per il semplice motivo che non avevo scelta. Davano solo lo Z in tv insieme a Harlock.
Scherzi a parte,articolo scritto veramente bene e molto,molto esauriente,con parecchi retroscena che non conoscevo.I miei complimenti a micheles.
Intanto un sentito grazie a Micheles per questa chicca destinata ad uso e consumo di noi appassionati!
Ps. Ma la rivista Man-ga con il secondo numero dello speciale su Mazinga z non è mai uscita?
O al limite i robottoni l'avessero ereditato dal wrestling/catch,tipo l'uomo tigre.
Il cui anime avevo letto su un vecchio libro aveva preso come modello i vecchi serial sui samurai per le movenze.
Riguardando vecchie serie come Combattler si vedeva chiaramente quanto il robot si muovesse come un wrestler con mosse tipo chop e middle kick,mentre il contemporaneo Vultus richiamava più il samurai nell'uso della spada.
Dei Tokusatsu ci vedo molto poco ma magari mi sbaglio
quasi quaranta e pure sentirli, be bando le ciance forse il mio robot preferito, con la sua sigla italiana a farmi divertire!
il bello era che a quella eta , ne avevo 7/8 non stavi a guardare se era possibile o no che potessero fare queste cose( tipo sparare il braccio e poi che si riagganciasse senza inconvenienti!)
Getter Robot G e' posteriore a Raideen di qualche mese.
Infatti non capivo a cosa ti riferissi perché non lo consideravo una finisher pur essendo una mossa PENEtrativa ^^
lo shine spark che compare a fine serie è più un'arma finale come quelle che avremmo visto nei cartoni dopo.
Dopo quello realizzato da Slanzard su Aria ( molto difficile da realizzare), questo su Mazinga Z nella scala delle preferenze, viene subito dopo. La mole di lavoro che c'è dietro tale lavoro è notevole.
Il dossier mi è piaciuto e magari mi fa venir voglia di vedere Mazinga Z e gli altri anime dedicati ad esso, dopo molti anni. Può darsi che adesso possa per lo meno vederli, senza annoiarmi eccessivamente, anche se 92 puntate, non sono poche ed il tempo a mia disposizione non è elevato...
Complimenti di nuovo.
Posso solo dire di aver provato la stessa frustrazione dell'autore per essere cresciuto nel regno di Goldrake e per aver un po' snobbato, all'epoca della sua messa in onda, questo colosso dell'animazione.
Chapeau e applauso per Micheles!
Goldrake è un'altra cosa però e l'impatto fu devastante....anche se rispetto il primo robot Nagaiano e mi piace tanto, ...l'amore per Goldrake è immenso...
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.