Vorreste saperne di più sulla cucina giapponese? Sospettate che ci sia dell’altro oltre al sushi?
Se volete iniziare a conoscere questo mondo, ma non ve la sentite di affrontare il Masterchef locale e l'idea di leggere tomi di ricette vi fa già venire sonno, c'è una soluzione che unisce l'utile al dilettevole, ossia concentrarsi sulle opere prodotte dallo Studio Ghibli.
Una scena de "La città incantata" in cui sono presenti: il maze gohan a sinistra, nishime al centro e le cotolette katsu a destra
Infatti il maestro Hayao Miyazaki propone spesso scene raffiguranti pasti, in modo realistico e molto appetitoso. Ma dovendo indicare un solo titolo, la scelta non può che cadere su La città incantata, film del 2001 considerato da molti il capolavoro del cineasta giapponese. Per chi non l'avesse ancora visto o per coloro che non lo ricordassero, il film racconta la storia di Chihiro, una bambina di dieci anni che sta traslocando assieme ai genitori. Ad un certo punto però si perdono e si ritrovano all'interno di quello che sembra essere un parco di divertimenti composto solo da ristoranti. Mentre Chihiro cerca qualcuno che possa indicargli la strada, i genitori iniziano a mangiare senza ritegno le pietanze poste in bella mostra e sarà proprio questo loro ingozzarsi, senza mostrare alcun rispetto per il cibo, a trasformarli in maiali. Chihiro dovrà affrontare una lunga serie di avventure per spezzare la maledizione.
Come avrete capito, moltissimi sono i piatti rappresentati in quest'opera, vera e propria introduzione alla cucina giapponese e qui di seguito ve ne riporterò una parte, giusto per darvi un'idea.
Cominciamo con due grandi classici: onigiri e sushi.
Gli onigiri sono polpette di riso dalla forma triangolare (ma se ne trovano anche rotondi o cilindrici), ripieni di moltissimi ingredienti diversi: umeboshi (prugne secche), pesce, verdure, carne, il tutto avvolto nell'alga nori. Se ne trovano tracce già nell'VIII secolo e sono il più comune cibo da pic nic, ma anche da viaggio o da mettere nel bentō per la pausa pranzo. Hanno anche una valenza consolatoria, infatti nel film fanno la loro comparsa come dono a Chihiro, disperata per la trasformazione dei genitori.
Gli onigiri
Tutt'altra storia per Sua Maestà il sushi, probabilmente il piatto più conosciuto di tutta la cucina giapponese! Ma per chi ancora non lo conoscesse, si tratta di piccole polpette di riso bollito condito con poche gocce di aceto dolce e un pizzico di wasabi, su cui si appoggiano fettine sottili di pesce, di solito crudo.
Questa è la ricetta classica definita nigirizushi , ideata intorno al 1820 da Hanaya Yohei, grazie al quale la vendita del sushi per strada divenne molto diffusa. Una curiosità di quell'epoca era la tenda bianca legata alle bancarelle sulla quale i clienti si pulivano le mani finito di mangiare; più era sporca, più il posto era frequentato e quindi migliore il sushi.
Un altro tipo di sushi che compare nel film è il makizushi, cioè il sushi arrotolato nell'alga nori a formare un rotolino di riso cilindrico con all'interno il pesce.
Ma durante la visione del film si possono vedere anche molti altri piatti meno noti, come:
ishi yaki-imo: nasce come snack da strada, annunciato dallo scampanellio del venditore ambulante ed è tipico della stagione fredda. Sono patate dolci cotte su un letto di carbone o di pietre ardenti, da sbucciare appena acquistate e consumate ancora calde;
ikameshi: è un piatto tipico della regione dell'Hokkaido e consiste in calamari ripieni di riso e cotti in salsa dolce di soia;
anman: è una variante del nikuman; mentre questo si ottiene cucinando al vapore un impasto salato di farina e acqua ripieno di carne di maiale da consumare caldo, quello donato a Chihiro per congratularsi del suo successo con il bagno allo spirito del cattivo odore è ripieno di marmellata di fagioli rossi (azuki) cui si aggiungono lardo ed olio di sesamo per esaltarne il gusto.
L'anman
S’intravedono anche il maze gohan (riso bianco cotto con piselli), il nishime (stufato di verdure preparato soprattutto durante le festività del Capodanno) e il katsu (cotoletta di pollo o maiale impanata e fritta).
E non mancano i dolci! Le palline di fuliggine del film (i Makkuro kurosuke) sono nutrite con le konpeito, caramelline di zucchero che pare siano state introdotte nel paese a metà del 1500 niente meno che dai Portoghesi. Narrano le leggende che un missionario portoghese le regalò a Oda Nobunaga per ottenere il permesso di diffondere il Cristianesimo nel paese. Ancora ai nostri giorni si continuano a fabbricare a mano, ed è a causa del processo di cottura che si originano quelle piccole protuberanze che le rendono uniche e particolari.
I Makkuro con le caramelline konpeito
Sempre di origine portoghese sono le fette rettangolari di Pan di Spagna denominate castella; le più comuni non hanno nessun tipo di farcitura, ma ora iniziano anche a comparire versioni al thè verde o al cioccolato.
Ora tocca a voi! Le specialità culinarie qui citate non sono che la punta dell'iceberg! Se ne possono scovare molte altre guardando il film, quindi buona visione, buon divertimento e... itadakimasu!!! (che letteralmente significa "ricevo questo cibo").
Fonti consultate:
tofugu.com
Per la stesura dell'articolo si è reso utile il testo di Graziana Canova Tura "Il Giappone in cucina", edito da Ponte alle grazie.
Se volete iniziare a conoscere questo mondo, ma non ve la sentite di affrontare il Masterchef locale e l'idea di leggere tomi di ricette vi fa già venire sonno, c'è una soluzione che unisce l'utile al dilettevole, ossia concentrarsi sulle opere prodotte dallo Studio Ghibli.
Infatti il maestro Hayao Miyazaki propone spesso scene raffiguranti pasti, in modo realistico e molto appetitoso. Ma dovendo indicare un solo titolo, la scelta non può che cadere su La città incantata, film del 2001 considerato da molti il capolavoro del cineasta giapponese. Per chi non l'avesse ancora visto o per coloro che non lo ricordassero, il film racconta la storia di Chihiro, una bambina di dieci anni che sta traslocando assieme ai genitori. Ad un certo punto però si perdono e si ritrovano all'interno di quello che sembra essere un parco di divertimenti composto solo da ristoranti. Mentre Chihiro cerca qualcuno che possa indicargli la strada, i genitori iniziano a mangiare senza ritegno le pietanze poste in bella mostra e sarà proprio questo loro ingozzarsi, senza mostrare alcun rispetto per il cibo, a trasformarli in maiali. Chihiro dovrà affrontare una lunga serie di avventure per spezzare la maledizione.
Come avrete capito, moltissimi sono i piatti rappresentati in quest'opera, vera e propria introduzione alla cucina giapponese e qui di seguito ve ne riporterò una parte, giusto per darvi un'idea.
Cominciamo con due grandi classici: onigiri e sushi.
Gli onigiri sono polpette di riso dalla forma triangolare (ma se ne trovano anche rotondi o cilindrici), ripieni di moltissimi ingredienti diversi: umeboshi (prugne secche), pesce, verdure, carne, il tutto avvolto nell'alga nori. Se ne trovano tracce già nell'VIII secolo e sono il più comune cibo da pic nic, ma anche da viaggio o da mettere nel bentō per la pausa pranzo. Hanno anche una valenza consolatoria, infatti nel film fanno la loro comparsa come dono a Chihiro, disperata per la trasformazione dei genitori.
Tutt'altra storia per Sua Maestà il sushi, probabilmente il piatto più conosciuto di tutta la cucina giapponese! Ma per chi ancora non lo conoscesse, si tratta di piccole polpette di riso bollito condito con poche gocce di aceto dolce e un pizzico di wasabi, su cui si appoggiano fettine sottili di pesce, di solito crudo.
Questa è la ricetta classica definita nigirizushi , ideata intorno al 1820 da Hanaya Yohei, grazie al quale la vendita del sushi per strada divenne molto diffusa. Una curiosità di quell'epoca era la tenda bianca legata alle bancarelle sulla quale i clienti si pulivano le mani finito di mangiare; più era sporca, più il posto era frequentato e quindi migliore il sushi.
Un altro tipo di sushi che compare nel film è il makizushi, cioè il sushi arrotolato nell'alga nori a formare un rotolino di riso cilindrico con all'interno il pesce.
Ma durante la visione del film si possono vedere anche molti altri piatti meno noti, come:
ishi yaki-imo: nasce come snack da strada, annunciato dallo scampanellio del venditore ambulante ed è tipico della stagione fredda. Sono patate dolci cotte su un letto di carbone o di pietre ardenti, da sbucciare appena acquistate e consumate ancora calde;
ikameshi: è un piatto tipico della regione dell'Hokkaido e consiste in calamari ripieni di riso e cotti in salsa dolce di soia;
anman: è una variante del nikuman; mentre questo si ottiene cucinando al vapore un impasto salato di farina e acqua ripieno di carne di maiale da consumare caldo, quello donato a Chihiro per congratularsi del suo successo con il bagno allo spirito del cattivo odore è ripieno di marmellata di fagioli rossi (azuki) cui si aggiungono lardo ed olio di sesamo per esaltarne il gusto.
S’intravedono anche il maze gohan (riso bianco cotto con piselli), il nishime (stufato di verdure preparato soprattutto durante le festività del Capodanno) e il katsu (cotoletta di pollo o maiale impanata e fritta).
E non mancano i dolci! Le palline di fuliggine del film (i Makkuro kurosuke) sono nutrite con le konpeito, caramelline di zucchero che pare siano state introdotte nel paese a metà del 1500 niente meno che dai Portoghesi. Narrano le leggende che un missionario portoghese le regalò a Oda Nobunaga per ottenere il permesso di diffondere il Cristianesimo nel paese. Ancora ai nostri giorni si continuano a fabbricare a mano, ed è a causa del processo di cottura che si originano quelle piccole protuberanze che le rendono uniche e particolari.
Sempre di origine portoghese sono le fette rettangolari di Pan di Spagna denominate castella; le più comuni non hanno nessun tipo di farcitura, ma ora iniziano anche a comparire versioni al thè verde o al cioccolato.
Ora tocca a voi! Le specialità culinarie qui citate non sono che la punta dell'iceberg! Se ne possono scovare molte altre guardando il film, quindi buona visione, buon divertimento e... itadakimasu!!! (che letteralmente significa "ricevo questo cibo").
Fonti consultate:
tofugu.com
Per la stesura dell'articolo si è reso utile il testo di Graziana Canova Tura "Il Giappone in cucina", edito da Ponte alle grazie.
tra tutte le cose citate non conoscevo affatto le caramelline konpeito, anche se così a posteriori mi viene il dubbio che siano quelle che formavano la "medicina magica" per miwako negli ultimi capitoli di cortili del cuore
ora voglio assaggiare pure quelle!
Comunque bellissimo film!!!
Le caramelline di zucchero sono certamente quelle del titolo del manga"A lollipop or a bullet", vero??^^
Comunque, per chi volesse cimentarsi in qualche preparazione culinaria giapponese c'è il canale "cookingwithdog" su youtube: ottima guida illustrata passo passo da una giapponese doc!
@John Wayne: mi fai una domanda da un milione di dollari!!! ^^' In realtà per quel che ne so io usano molti tuberi come il daikon che una volta cotti a pezzi somigliano molto alle nostre patate ma il cui gusto è parecchio diverso e poi usano anche molto le patate dolci, che sono una varietà che da noi forse si usa meno. Comunque credo che le coltivino loro.
Molto probabilmente li avevano introdotti i commercianti europei e americani che malgrado dovessero per legge avere contatti pressoché nulli con i giapponesi erano liberi di commerciare nelle zone portuali
Sempre se non mi sbaglio
Ho mangiato per la prima volta sia sushi che onigiri un anno fa, ma purtroppo nella mia città non esistono ristoranti giappi abbordabili (uno solo ed è carissimo), ma ho convinto mia madre a fare in casa gli onigiri, vediamo cosa uscirà fuori!
*Corre verso il ristorante giapponese più vicino*
Quindi, a tutti quelli che li sognano dico solo una cosa: fanno schifo (e li mangiano soprattutto a colazione!!!!).
Fan venire voglio di passare in un ristorante giapponese per provarli. (a cucinarli non ci provo neanche, riesco a malapena a fare alcuni piatti italiani, figurati quelli giapponesi).
Spero in un seguito che ci illustri altre prelibatezze nipponiche...
Complimenti a Hachi194!
Tra l'altro La città incantata è il mio film preferito, tra quelli di Miyazaki ;D
I giapponese ci sanno fare nella presentazione dei cibi...sia negli anime che nei manga mi capita spesso che mi facciano venir voglia di mangiare anch'io quello che stanno mangiando loro!
Sarei piuttosto curiosa di provare le konpeito e la versione dolce dell'anman!!
@bob71: resta sintonizzato...spero presto di darvi altri particolari sulla cucina nipponica, è un tema che mi appassiona....come un po' tutta la loro cultura!
Arigatou!
Amo la cucina nipponica! Praticamente sono sempre al ristorante giapponese :Q_
Bellissima rubrica! Mi interessa proprio
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