La conosciamo ormai da poco più di trent'anni, Cristina D'Avena. Sia per la voce, dolcissima e inconfondibile, che ha interpretato centinaia di sigle dei cartoni animati nelle ultime tre decadi, valendole l'appellativo di "Regina delle sigle", sia per le molte partecipazioni a programmi televisivi di successo, per bambini e non.
Nonostante i cartoni animati siano ormai quasi scomparsi dalle reti TV generaliste, il nome di Cristina D'Avena è ancora oggi molto noto a grandi e piccini e la popolare artista continua a far capolino in TV, nelle piazze, nelle fiere, nei locali e nei centri commerciali di tutta Italia con i suoi concerti.
Dal 2009, alle sue esibizioni in singolo, la D'Avena affianca con successo anche singolari joint-concert con i Gem Boy, demenziale gruppo rock di Bologna che sicuramente molti di voi conosceranno per la celebre "Orgia Cartoon", mashup parodistico e "sporcaccione" di storiche sigle dei cartoni giapponesi.
Armati di videocamera e tanto entusiasmo, noi di Animeclick.it siamo andati ad assistere alla tappa romana, tenutasi lo scorso 26 Luglio al centro commerciale Porta di Roma, del tour che in questa estate 2013 sta portando Cristina D'Avena e i Gem Boy in concerto in giro per l'Italia.

cristina duo


Per circa due ore, in un'afosa sera di fine Luglio, lo spiazzo principale del centro commerciale si è popolato di un pubblico scatenato di tutte le età, che, riunito sotto al palco e persino sulla scalinata che porta al piano superiore, ha ballato e cantato con grande entusiasmo.
Cristina D'Avena e i Gem Boy, sul palco, si sono esibiti con gran simpatia in un gran numero di sigle dei cartoni animati, parodie, sketch e travestimenti. Fra i brani eseguiti durante il concerto non sono mancati i cavalli di battaglia della D'Avena come "Occhi di gatto", la triade delle maghette Pierrot "L'incantevole Creamy"/"Magica Emi"/"Sandy dai mille colori", "Pollon, Pollon combinaguai", "Una spada per Lady Oscar", "Memole, dolce Memole", "E' quasi magia, Johnny", "I Puffi sanno", "Jem", "Kiss me Licia" (con tanto di siparietti a tema con un cosplayer del protagonista Mirko), "Georgie" (parodia dei Gem Boy compresa), "Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo" (in un particolare mix col ritornello della nuova sigla "Mila e Shiro - Il sogno continua", dedicata al sequel del 2008), "Che campioni, Holly e Benji" (mixata con la prima sigla "Holly e Benji, due fuoriclasse" e la canzone-parodia dei Gem Boy dedicati al popolare cartone calcistico).

cristina album 2


Nel corso del concerto, sono poi state eseguite diverse chicche, brani meno popolari legate a serie meno trasmesse ma che sono comunque riuscite a lasciare il segno, come "Alvin Superstar", "Papà Gambalunga", "Maple Town, un nido di simpatia" o "Ti voglio bene, Denver", o inedite cover di sigle non realizzate da Cristina D'Avena, che lei e i Gem Boy si sono ritrovati a reinterpretare in maniera interessante, come "Il grande Mazinga" o "Ken il guerriero".
Gli appassionati che, negli anni '80, erano bambini hanno potuto passare una bellissima e divertente serata all'insegna della nostalgia.
Un po' più sfortunati i bambini degli anni '90 cresciuti fra sottomarini gialli, oceani di avventure, amici alieni, fiocchi per sognare, incantesimi, porte socchiuse, diavoli della tasmania, principi e arcieri, segreti e misteri, marinai contafrottole e cappellini magici, che si sono dovuti accontentare di "Piccoli problemi di cuore" (sulle cui note molti accendini del pubblico han cominciato a ondeggiare allo scirocco), "Calimero" (usata come parodia del tormentone Pulcino Pio), "Batman" (richiesta a gran voce con striscioni dal pubblico ed eseguita in combo con la canzone dedicata dei Gem Boy) e il ritornello della prima sigla di Sailor Moon (nonostante il pubblico si aspettasse la più celebre e gradevole terza).

Ancor meno si son ritrovati nei pezzi proposti i fans dell'ultimo decennio, quelli che, alla richiesta "Gridiamo a Cristina il nostro cartone preferito!" del presentatore, prima dello show, si sono lanciati in un forte "NARUTO!!" e quelli la cui infanzia è stata caratterizzata da mostri tascabili, pirati, maghette musicali, gattine combattenti, scienziati e robottine, bellissime cantanti dai capelli blu e ragazze virtuali, teneri criceti e folletti golosi: per loro solo "Rossana" in apertura del concerto.

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Grazie alla disponibilità della gentilissima Clarissa D'Avena, sorella e manager di Cristina, noi di Animeclick.it siamo riusciti a incontrare la "Regina delle sigle" dopo il concerto per farle una breve intervista che vi proponiamo a seguire.
Il qui presente intervistatore si scusa per il tono di voce a volte impercettibile, e addurrà come scusa il brusio e i rumori circostanti, la grandissima emozione di trovarsi davanti ad un mito della propria infanzia che fino a poche ore prima aveva creduto una sorta di personaggio mitologico non esistente nella vita reale e le due ore precedenti all'intervista, in cui si è sgolato a cantare sigle dei cartoni animati come se non ci fosse un domani mettendo a dura prova le sue corde vocali, piuttosto che ammettere semplicemente di avere un tono di voce basso.



Qual è, tra le tante che hai cantato questa sera, la tua sigla preferita, quella che non può mai mancare ai tuoi concerti e ti diverti tantissimo a cantare?

A questa domanda, Cristina D'Avena ha risposto con una breve lista di suoi grandi successi, ma quella che ci ha rivelato di amare più delle altre è "Jem". Come darle torto, quando, alle prime note della sigla, il pubblico romano si è infervorato tantissimo? La storia di Jem è quella di Jerrica Benton, la giovane proprietaria di una casa discografica che, grazie ad un supercomputer, può trasformarsi nella splendida Jem, cantante di successo e leader della band Jem & The Holograms. La serie, trasmessa in patria dal 1985 al 1988 e in Italia a partire dal 1987, è scomparsa dai nostri teleschermi ormai da diversi anni, ma rimane uno dei miti televisivi degli anni '80, con il suo stile glam, le sue bellissime cantanti con capelli vaporosi e colorati e le sue musiche molto accattivanti (basti ascoltare l'irresistibile sound tipicamente anni '80 della sigla originale), capitanate da una sigla italiana ritmata e coinvolgente ancora oggi molto conosciuta anche da chi non ha mai visto la serie.

Tu sei sicuramente un'esperta nel campo delle sigle italiane. Ultimamente, invece, va molto di moda cantare le sigle giapponesi. E' capitato che, a volte, dei doppiatori si mettessero a cantare sigle giapponesi alle convention. Tu non ci hai mai pensato?

Cristina D'Avena risponde che sarebbe senza dubbio molto divertente e, se ne avesse l'occasione, non si tirerebbe indietro, ma non le è mai capitato di doverlo fare, in quanto il pubblico a lei si rivolge è quello dei fans delle sigle italiane.

Tu hai molti contatti con i doppiatori e hai condotto anche molti programmi per bambini con Pietro Ubaldi o Giovanni Battezzato, non hai mai pensato di voler entrare nel mondo del doppiaggio?

A Cristina D'Avena piacerebbe molto doppiare, ma risponde che, al momento, il lavoro con le sigle le toglie la maggior parte del suo tempo. Non esclude, tuttavia, di provarci in futuro.

Ringraziamo enormemente Cristina e Clarissa D'Avena, che ci hanno concesso l'opportunità di fissare un'intervista. Un ringraziamento speciale al solerte Ironic74, che ha organizzato il tutto e realizzato le riprese, e con lui ringrazio anche Sintetico82, poiché entrambi mi hanno accompagnato al concerto condividendo risate e canti e sopportando i miei isterismi di bambino del 1986 cresciuto a pane, cartoni animati e cassette di Fivelandia.

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