Di seguito riportiamo il comunicato inviatoci dall'editore:
Sabato 19 ottobre 2013 ore 16.00
Presentazione del nuovo titolo PLANET MANGA
SOMNIA
ARTEFICI DI SOGNI
13x18, brossurato, 160 pagine, b/n - € 4,50
Nella Corporazione dei Creatori si dice esistano persone in grado di far avverare
qualunque desiderio. Spalancatene le porte e lasciatevi stupire dall’impossibile.
Cos’è veramente la magia? Per gli esseri umani è possibile mutare il proprio destino?
Una ragazza, Myra, sta per vivere un’avventura che la cambierà per sempre.
Le autrici Liza E. Anzen (storia) e Federica Di Meo (disegni) incontreranno il pubblico per raccontare la loro nuova opera e saranno disponibili per autografi e sketch.
LIZA E. ANZEN
(pseudonimo di ELENA ZANZI)
Laureata in Lettere Moderne con una tesi sull’intervista come metodo di raccolta dati in antropologia, collabora come giornalista con un quotidiano locale triestino per poi iniziare a lavorare per Panini Comics nel 2004.
Editor di manga, romanzi, graphic novel e card game, cura una rubrica dedicata al Giappone per il mensile Anteprima, su cui è anche sceneggiatrice della striscia Dani dedicata al mondo degli appassionati di fumetto e animazione giapponese.
FEDERICA DI MEO
Dopo dieci anni da autodidatta, inizia la sua formazione nel 2005 con Daniele Statella e Maria Vannucchi (Mangacampus), dalla quale viene istruita sulla tecnica manga, approfondita con un corso a Tokyo.
Dal 2008 insegna tecnica manga a Torino, Milano e Roma. Come fumettista, lavora interamente a mano e prima di iniziare la collaborazione con Panini Comics ha disegnato per diverse case editrici quali Coniglio Editore e DeAgostini.
La sua opera di debutto, risalente al 2007, è il webmanga Signi Clavis.
All’incontro parteciperanno
ALESSANDRA MARCHIONI
coordinatrice editoriale PANINI COMICS – PLANET MANGA
e
STEFANIA SIMONINI
redazione PANINI COMICS – PLANET MANGA
Tutti i titolari di PANINI STORE CARD riceveranno PUNTI DOPPI per ogni copia acquistata di SOMNIA 1 dal 15/10/2013 al 19/10/2013.
Non perdere l’occasione di scoprire una strabiliante novità editoriale targata PLANET MANGA!
TI ASPETTIAMO!
PANINI STORE BOLOGNA
Via Alfredo Testoni, 5
40123 Bologna
Tel. (+39) 059 382 585
E-Mail: [email protected]
www.paninistore.it
Per aumentare le vendite, probabilmente
Immagino perché manterrà le sue caratteristiche, come ad esempio essere "al contrario" in bianco e nero ecc...
Iniziativa interessante, cercherò di supportarla comprando i volumi.
Se un fumetto è concepito, disegnato e prodotto in Italia, allora la dicitura "Manga" non è esatta, per quanto lo stile grafico sia simile, inteso come disegno, impostazione delle tavole, e magari anche il senso di lettura orientale.
Ho letto su anteprima tra l'altro che il senso di lettura è occidentale, quindi ancora meno comprendo il fatto che sia classificato come "Manga".
... ANYWAY ...
Ho scaricato dal sito della Panini tempo fà i capitoli gratuiti, ma non ho ancora avuto modo di leggerli =_=
In ogni caso supporterò l'iniziativa prendendo i volumi, la storia sembra interessante, gli darò una possibilità.
E ancora, hanno così poca fiducia nelle abilità di scrittrice e fumettista da doverlo far passare per un'altra cosa "perché fa più figo"?
Non ho finito: hanno tenuto tutto segreto per mesi. "il mistero di Somnia". Di chi è? Che cos'è? uuu top secret! Ma andiamo, manco fosse il capolavoro del secolo, scritto da Shakespeare e disegnato da Michelangelo! Ecco il modo migliore per infastidire potenziali acquirenti.
Si, è al Panini Store di Bologna (Sorry, mi son mangiato le ultime righe col copiaincolla del comunicato ).
Una precisazione: in realtà la Panini non mi pare -correggetemi se sbaglio- abbia mai usato la definizione di "manga italiano" (l'ho voluta mettere io nel titolo per rendere più immediato inquadrare l'argomento della news).
Certo credo sia palese comunque la volontà della casa editrice di rivolgersi agli appassionati di manga, visto l'aver pubblicato questo prodotto nel contesto Planet Manga; idem il non aver inizialmente, durante il lancio, reso noto che la nazionalità degli autori (autrici, ora sappiamo)fosse italiana.
Certo, che il fumetto si ispiri all'ambito nipponico, mi pare comunque palese, fosse anche solo per gli studi condotti dalla disegnatrice.
no, in realtà la Panini lo ha chiamato "manga" in almeno un paio di occasioni, questo all'inizio, quando essendo ignoti gli autori, nessuno poteva contraddirli. Ma anche se non hanno mai usato la parola "manga" in occasioni ufficiali, hanno sempre fatto in modo di glissare sulla definizione.
Premetto che non ho seguito i passaggi, ma se hanno mantenuto tutto "segreto" rivelando poco o nulla fino adesso significa che credono in questo titolo perché hanno cercato di creare un alone di "hype".
Posso capire che alcune condotte di case editrici o Software House possano indisporre i clienti, ma questa volta non è il caso di essere scocciati: non sarà una serie scritta da qualche autore famoso però resta (correggetemi se sbaglio) il primo tentativo da parte di Panini di fare un fumetto italiano con una forte impronta orientale...forse non ne varrà la pena, ma se non ci credessero nemmeno loro perché dovremmo farlo noi?
Ah ok, non avendo seguito la cosa dall'inizio non lo sapevo.
Ci tenevo solo a precisarlo nel caso la discussione fosse nata solo dal titolo della news.
- l'ambientazione è figa;
- l'argomento trattato (almeno da quello che si è capito) prendendo spunto anche dal romanzo che ho scaricato, è figo;
- non sono un razzista della "dicitura", infatti potrebbe essere anche un "manga della Lapponia", ma se è bello me ne frego;
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Per certi versi do ragione a assassin's blood, alla fine infatti hanno giocato su questo "sushi" che ci avrebbe fatto strappare i capelli ma poi si è rivelato un "babà nostrano", ma alla fine basta che si lasci mangiare.
Non sono d'accordo su una frase però, quando si dice: "Non ha alcun senso far passare un fumetto fatto da italiani per un pubblico italiano con ambientazione quantomeno europea per un manga."
In questo caso significa che un Black Butler non è un manga perchè l'ambientazione è british, e tutto il contenuto è super occidentale? E questo vale anche per Cesare, la Madonna della Ghirlanda e simili?
Chi lo dice che è pensato solo per gli italiani? Potrebbe benissimamente essere esportato, anche perchè a parità di condizioni, anche Gintama è pensato solo per i giapponesi visto che ha fatto flop in ogni continente tranne che in Giappone?
Anche Rigel (per fare un esempio) è un fumetto italiano che strizza molto l'occhio allo stile giapponese ed è uscito fuori un ottimo prodotto.
Non ci vedo nulla di scandaloso a definirlo manga e ad avvicinarlo ai manga veri e propri.
Il prezzo poi non è eccessivo... devo vedere i disegni e magari avere qualche approfondimento sulla trama.
Personalmente ritengo i disegni molto belli e la storia interessante da provarlo sicuramente.
Che poi magari la PlaMa ha cercato di creare un alone di mistero attorno all'uscita di questo titolo..beh, uno sono strategie di marketing e non c'è nulla di scandaloso..due, l'hype è anche giustificato trattandosi di un progetto sperimentale, un'iniziativa assolutamente innovativa.
olè
Lo acquisterò sicuramente e le autrici avranno il mio sostegno in questo progetto.
Però scusatemi, vorrei fare una considerazione ( se dico strafalcioni correggetemi >u< )
Manga letteralmente significa = fumetto.
Gli stessi giapponesi definiscono i fumetti italiani " manga " perchè per loro quella parola è rivolta al mondo del fumetto in generale. Riporto qui una nozione di Wikipedia
"In Giappone i manga non rappresentano un genere o uno stile, ma sono chiamati così i fumetti di qualsiasi target, tematica ed anche nazionalità, poi eventualmente distinta in "Nihon no manga" (日本の漫画? "fumetti giapponesi"), "Itaria no manga" (イタリアの漫画? "fumetti italiani"), e così via"
Quindi non capisco tutto questo accanimento verso un termine , che a mio parere la trovo piu' che azzeccato.
Siamo noi europei che poi abbiamo fatto delle distinzioni, in manha , manhwa, Amerimanga ecc.
E personalmente parlando, preferisco la definizione dei Giapponesi che quella che abbiamo modificato noi nel corso negli anni, perchè, è quella più corretta e priva di equivoci.
Al massimo penso possiamo definire manga i fumetti disegnati con lo stile giapponese. STILE. e non disegnati DA un giapponese.
E ci sono artisti al di fuori del territorio nipponico ( e anche qui a casa nostra ), che sono più bravi degli stessi giappo ( basti vedere Deviantart pieno zeppo di disegnatori oppure qui Italia, per chi fosse poco informato, esistono delle riviste Online gratuite come Doraetos Manga, Mangakugan, Mangaijin dove ci sono degli artisti davvero fenomenali che vale la pena di essere seguiti e supportati).
Questa è la mia opinione personale ovviamente, e, da quel che ho letto , solo perchè il disegnatore è un italiano, non viene guardato con l'interesse che merita. Sembra che sia stato usato il termine "manga" solo per attirare il lettore, e aumentare le vendite.
Ma secondo me è sbagliato e pur rispettando la libertà di critica di ognuno, diamo a questi artisti la possibilità di veder realizzati finalmente i propri sogni.
Ragazzi ma sapete che ci sono TANTISSIMI italiani che NON FANNO fumetto ITALIANO? Eppure sono famosi per quello che fanno? E che fanno, non possono farlo perchè non rientra nella loro cultura?
Posso capire che precedentemente ci sono stati tentativi simili andati a finire male, ma cavolo dare più fiducia alle cose? E poi parliamo della panini, non di un editore a caso.
Se la panini lo avrà definito MANGA un motivo ci sarà, semplicemente per attirare i ragazzi appassionati. E' ovvio che è un fumetto, ma comunque finiamola con questa cosa, manga, comic, fumetto, manwha, quello che ti pare ha sempre lo stesso significato, fumetto!
E' OVVIO che per il lancio di un prodotto simile devono attirare l'attenzione, è marketing! E' una cosa nuova, devono dargli spazio, anche se non sarà la cosa più bella di quest'anno, ma è così che si fa pubblicità. Se non vi hanno dato prima i nomi delle autrici è proprio per questo, perchè ci sono ragazzi che appunto fanno questo ragionamento -inutile, imho- se la storia è bella, il disegno è bello, FUNZIONA come fumetto, cosa importa?
Sinceramente Somnia mi ispira fiducia, sembra ben studiato, sia con la storia che con i disegni. Siate più aperti di mente, smettetela di urlare subito allo schifo una cosa a voi sconosciuta!
Diciamo che posso dargli un'opportunità (e comunque mi viene voglia di leggerlo, quello sì) ma ormai non credo di averlo già ordinato e quindi mi toccherà aspettare il mercato dell'usato...
In italia abbiamo un'infinità di ragazzi con davvero tanto talento e tra tutti son andati a scegliere questo.....sinceramente dico BAH.
Non mi pare proprio che qui si critichi Somnia, bensì si storca il naso sul fatto che un prodotto italiano al 100% sia classificato come "Manga".
Se leggi bene bene bene i commenti in molti supporteranno l'iniziativa.
(Io compresa se riuscissi a farmi un'idea chiara di cosa tratti il fumetto ... no, non sono ancora riuscita a leggere i capitoli ...)
Me ne basta uno, tanto "sono così tanti".
Ci sono ad esempio le due ragazze che disegnano Purpurea Noxa che è un webcomic yaoi completamente italiano conosciuto in tutto il mondo. O le ragazze di Hadez un'altro webcomic iniziato da poco a tematica comico-fantasy. Poi ce ne sono milioni di altri in giro su Deviantart, come ElephantWendigo ad esempio...non sto qui a farti la lista di tutti i watch che tengo. Sono comunque tutte quante molto talentuose.
Cercali e fatti una cultura. ;D
Chi con l'autoproduzione, chi su qualche piccola rivista, chi sul web, chi cercando la carta dell'estero.
Il vero problema non è Somnia anche se il fatto che venga definito "manga italiano", fa storcere la bocca anche a me ma non è per questioni di "purismo", semplicemente perchè, come dice 'tuttocartoni' mi infastidisce questo continui puntare, in un modo o nell'altro alla cultura giapponese come modello per cosa poi? Vendere di più.
Ho sentito perfino qualcuno dire "No io leggo solo manga" che avrei volentieri preso a testate se non fossi una persona ragionevole. Prendete il vostro purismo e mettetelo da parte (volevo essere più volgare ma ho preferito fare la brava XD) ci sono tanti bravi autori che non portano nomi giapponesi lì fuori.
Quello che mi fa più arrabbiare e che le case editrici italiane preferiscono sempre e comunque importare prodotti esteri piuttosto che provare a dare spazio ai nuovi autori emergenti del nostro paese.
Certo, meglio la sicurezza di qualcosa che ha già fatto successo ovvio! Magari anche ad un costo minore piuttosto che puntare su qualcosa di nostrano e di nuovo. Vendere, vendee, vendere!
Qualcosa negli ultimi tempi si muove e non parlo di Somnia, parlo di Zero Calcare, di Sacro/Profano di Sketch&Breakfast e di tante altre realtà che finalmente stanno avendo visibilità e sicuramente me ne sfuggono ceramente tante altre ancora.
Spero davvero che le cose cambino, che l'universo del FUMETTO ITALIANO venga sempre più apprezzato e acquisisca con il tempo il posto che merita.
La gente, noi, io voi, tutti, deve cambiare modo di pensare altrimenti non si va da nessuna parte; smettetela di dire "è italiano" asserendo in questo modo che fa schifo a prescindere.
Quest'anno, a Lucca Comics&Games, andate a fare un giro nella Comic Artist Area e in Self Area invece di andarvi a comprare solo cinesate farlocche pseudo-giapponesi!
E concludendo concordo ancora con 'tuttocartoni', date la possibilità a questi ragazzi di realizzare i loro sogni.
E ora uccidetemi per lo sproloquio XD
Cambia. Oh, se cambia.
E se comincia a fare successo uno, vuol dire che possono farlo anche altri. Sarebbe già un buon motivo per sostenere l'iniziativa di per sè. Per incoraggiare gli altri. A partire dal primo che ci riesce, senza fare razzismi di provenienza. Carta e matita sono uguali per tutti.
Mi sa che via via abbiamo disimparato ad esser contenti, se qualcosa di bello capita a qualche altro e non a noi. "Di tutti proprio questo..." proprio questo. Intanto è uno, avanti i prossimi, e magari si rimpolpa un mercato intero.
Lo stesso vale per i fumetti, manga definisce un certo stile che rispetta determinate caratteristiche che lo identificano sia nel disegno che magari nella personalità dei personaggi, della trama.. se quest'opera le rispetta non vedo lo stupore nel definirlo manga italiano
Poi che la plama lo usi per invogliare a comprare il prodotto non è neanche strano, se in questo modo vende di più, ben venga.
Vorrei fare poi i miei più sentiti auguri a Federica, che conosco ormai da quasi 10 anni, ti auguro ogni bene con questo fumetto!! =D
E chi non è convinto della qualità del prodotto lo sfogli e si ricrederà di sicuro, Federica è indubbiamente una grande artista e una grande narratrice.
Ad ogni modo alcuni si possono anche adattare allo stile manga, escludendo che la maggior parte di quelli che ho citato, e altri, sono a colori ma vabbe.
Ad ogni modo l'ho sfogliato per un bel pò, non è che ho aperto il fumetto gli ho dato un'occhiata e l'ho scansato manco fosse Satana. Non credere che stai parlando con una 14enne, ho quasi trent'anni e leggo fumetti da una vita...da prima che diventassero una moda. E non incarno nessuno stereotipo del lettore della Panini visto che la maggior parte dei fumetti che leggo sono americani. XD
Ad ogni modo, non avendolo letto, era ovvio che mi riferissi alla qualità del disegno...certo, poi ci sono eccezioni come Shingeki no Kyojin che è disegnato con i piedi eppure la storia è talmente bella (a quanto mi dicono perchè l'ho appena iniziato a leggere) che ha fatto un successone in tutto il mondo.
Per quanto riguarda i disegni di Somnia quindi si, mi spiace ma dico che lasciano a desiderare...poi la storia potrebbe stupirmi, non lo metto in dubbio e spero sinceramente per le autrici che abbiano lo stesso successo dell'autore di Shingeki!
Ma non posso dire di essere stata attratta dalla qualità del tratto. Sia chiaro che non sono qui per insultare le autrici, ma c'è davvero di meglio in Italia e viene bellamente ignorato perchè ahimè, in questo paese, se non si ha una spintarella non si va da nessuna parte.
Vi sembra normale che i fumettisti italiani debbano andare a lavorare all'estero?
1) 'sta cosa che vi lamentate del fatto che la Panini "chiama manga perché vuole vendere di più". Si chiama Marketing. Strategia di vendita. Pubblicità. Chiamatela come vi pare, ma se la Panini funziona c'è un motivo.
Se voi voleste pubblicizzare qualcosa lo fareste bene come la Panini? Il fatto che se ne parli tanto vuol dire che sta facendo un buon lavoro.
2) Proprio perché la Panini "vuole solo vendere" (capiamoci, in una grande azienda quel che ti interessa è quello), significa che le autrici di Somnia fanno il c*** a tanti altri. Perché se la Panini ci crede vuol dire che è bello davvero. Il che non vuol dire siano "le uniche brave", non è quello che voglio dire. Però evidentemente hanno quel qualcosa che le ha fatte arrivare alla Panini... e dite poco!
3) Per i giapponesi pure Topolino è un manga. Il problema non è cosa vuol dire la parola di per sé, ma come la usiamo noi... "fumetto americano", "fumetto giapponese", "fumetto italiano". Così si indicano le provenienze, non con "manga". Se in italiano ci ostiniamo a utilizzare la parola "manga" è perché il fumetto giapponese ha uno stile e delle tecniche molto particolari che lo contraddistingue. Quindi con MANGA noi indichiamo uno stile e una tecnica. Non la provenienza.
Se poi lo volete chiamare fumetto non si offende nessuno. "Io disegno manga" vs. "io disegno fumetti", sinceramente il senso non cambia: col primo però specifichi il tuo stile.
4) Io l'ho letto e spacca. Quindi piano con i pregiudizi perché merita molto più di molti altri autori giapponesi che disegnano sputando sui fogli e che vengono pubblicati in Italia solo perché sono stati pubblicati in Giappone.
E che probabilmente in Italia non se li sarebbe filati nessuno.
Scusate per i toni.
Per il marketing per carità...mai interessata la cosa. Se un fumetto è bello è bello, ignorando tutto il marketing che c'è o non c'è dietro.
Se c'è una cosa vera, è che c'è sempre "quello più bravo", ma questo non fa diventare automaticamente tutti gli altri delle mezze calzette.
Per il resto sono d'accordo con te Elka, quello che volevo dire è che non ci si può lamentare che "la Panini vuole solo vendere": perché la Panini è nata per vendere e chiunque pubblichi qualcosa vuole "solo vendere". È una cosa ovvia XD
C'è uno spropositato numero di italiani che disegna e pubblica fumetti per Marvel e DC in america. Con stile americano.
Come ci sono autori italiani che pubblicano per case editrici francesi, in stile francese.
Avete mai sentito definire un volumetto della marvel "italiano" perchè è stato disegnato/scritto da italiani? Avete mai sentito un americano lamentarsi di tali volumi perchè "sono italiani che scimmiottano lo stile americano"?
Non mi pare.
Ah, e provate ad andare con delle tavole "che scimmiottano" lo stile manga da Bonelli... andategli a dire "sono italiano, quindi il mio fumetto deve essere pubblicato come fumetto italiano!1!1!1!1!!"
Sapete cosa faranno gli editor Bonelli?
Vi sputanto in faccia.
Passo e chiudo
Vorrei avere un parere sull'opera, non su come deve chiamarsi cosa, grazie.
Invece di star qua a discutere sul fatto che sia o non sia manga, non possiamo semplicemente leggerlo e apprezzarlo per quello che è? Troppo difficile?
Se non si incoraggiano gli autori italiani e si guarda sempre e solo all'estero indossando un paraocchi non ci saranno mai cambiamenti concreti all'interno del campo fumettistico e non. Facile dire "che schifo i fumetti italiani, sono tutti uguali" e poi appena qualcuno propone una novità far finta di niente.
Che sia un manga o un fumetto italiano è l'unico che la planet manga ha pubblicato in digitale sia su amazon sia su ibooks (itunes).
Inoltre su amazon è l'unico che si può leggere anche su kindle 4 e pc/mac.
Sui manga digitali siamo molto indietro e se questo serve a dare una spinta ben venga.
Personalmente ho acquistato solo la versione digitale sperando che gli autori la mettano come alternativa.
Oltre a essere meno costosa sia per me che per gli editori (meno carta), è più ecologica, non si rovina ed è ben catalogata nel mio mac... senza per questo prendere polvere.
Attendo davvero con impazienza il giorno in cui potrò leggere anche le principali serie manga in versione digitale senza dover usare il mio scanner o dover scaricare tutto da internet.
Personalmente non capisco proprio i cultori della carta, saranno vecchietti rimasti nel medioevo, un manga in digitale è ben diverso dalle scan online, si legge su qualsiasi dispositivo, ed è perfetto dal punto di vista estetico, ma ha anche il vantaggio che se lo cancelli lo puoi riscaricare quante volte vuoi.
Premetto che ho letto i commenti solo fino a quello di Oberon (sennò mi veniva un infarto) ma ci tenevo a specificare che se la panini ha usato il termine 'manga' è perchè:
- lo stile di disegno è appunto quello del manga
- l'ha accostato all'aggettivo italiano (se non l'ha fatto sempre è solo per risparmiare: anche voi dite DS invece di NintendoDS, altrimenti morite d'asfissia)
- l'Italia sta finalmente iniziando ad avventurarsi nell'ambito dell' EUROMANGA, un manga europeo (con quindi una lettura occidentale) aprendo le porte ad aspiranti fumettisti italiani che prediligono questo stile grafico ad altri.
Anche se la strada è molto lunga ancora, spero che in futuro possano esserci molti più sbocchi su questo mercato. Io voglio finanziare questo progetto (anche se l'ho scoperto solo all'ultimo XD) .
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