Recentemente girando per la Rete, mi sono imbattuta in una notizia che mi ha molto colpito. Il sindaco di Osaka, il signor Toru Hashimoto, ha lanciato una controversa campagna contro i dipendenti comunali tatuati. Ha infatti chiesto loro di compilare diversi documenti per attestare la presenza o meno di tatuaggi sul loro corpo, la loro dimensione, il punto in cui sono stati eseguiti e il soggetto degli stessi. Questa decisione ha suscitato diverse proteste per la palese violazione della privacy e, complice il web, critiche e un certo scetticismo da parte dei paesi occidentali dove i tatuaggi sono sempre più accettati. Ma c'è da considerare che in Giappone il tatuaggio ha alle sue spalle una storia alquanto complicata e anche l'opera del miglior maestro in questo campo verrà vista con disapprovazione, sarà fonte di commenti offensivi e negherà l'accesso a diversi luoghi pubblici, primi fra tutti le terme e il fatto di essere turisti stranieri non vi salverà: ben lo sa uno dei partecipanti al 4 viaggio di Animeclick.it.
Ma come mai questo atteggiamento verso un'arte che ha radici molto antiche e una tecnica particolare? Vediamo di scoprire assieme il misterioso, affascinante e pericoloso mondo del tatuaggio giapponese!
L'origine dei tatuaggi giapponesi è molto antica: le prime apparizioni sembrano risalire al periodo Yayoi (300 AC-300 DC). Ma già nei secoli successivi, con l'apertura del paese verso il continente, arrivò dalla Cina la pratica di marchiare i criminali con strisce nere sulle braccia (bokukei) o addirittura con l'ideogramma della parola “cane” impresso sulla fronte e ciò non rese certo popolare questa pratica fra le persone comuni.
Fu solo durante il periodo Edo-Tokugawa (1600-1868 DC) che il tatuaggio decorativo entrò a far parte delle arti giapponesi così come è conosciuto oggi, complice anche la nascita della nuova cultura del divertimento e dei quartieri del piacere. In questo ambito spesso il tatuaggio divenne un simbolo delle relazioni d'amore anche fra prostitute e clienti e nacque l'irebokuro, cioè l'applicazione di un punto nero sulla mano, a metà strada tra l’attaccatura del pollice e il polso. In questo modo, quando i due innamorati si fossero stretti la mano, la punta del pollice dell’uno avrebbe toccato il neo tatuato dell’altra e viceversa. Altra tecnica simile era il kishibori, cioè un tatuaggio che univa insieme il nome dell'amato/a all'ideogramma della parola "vita" ma che venne presto soppressa dal regime militare dei Tokugawa che combatteva ogni tipo di individualità.
Ma fu soprattutto grazie allo sviluppo della xilografia e alla divulgazione della novella cinese Suikoden, che quest'arte subì una vera e propria impennata. In questo romanzo infatti si narrava una storia di coraggio e ribellione e le stampe che raccontavano queste gesta pullulavano di uomini dai corpi riccamente decorati di dragoni, fiori, tigri feroci ed immagini religiose. Il successo della novella fu tale che moltissime persone richiesero tatoo simili a quelli degli eroi delle illustrazioni, primi fra tutti i pompieri di Edo (l'attuale Tokyo). Essi infatti, dovendo controllare costantemente la città contro gli incendi (essendo tutto costruito in legno, il fuoco era un vero problema), condividevano valori molto simili a quelli della cavalleria dei personaggi di Suikoden. Quindi per emulare i loro eroi, iniziarono a farsi tatuare tutto il corpo, lasciando liberi solo mani, testa e piedi e i temi rappresentati erano di solito simboli di acqua (come la carpa o il dragone) come buon auspicio contro i pericoli del lavoro.
Fu durante il periodo Meiji (1868-1912) con l'apertura verso l'Occidente che l'Irezumi venne di nuovo osteggiato: il governo infatti voleva proteggere l'immagine della nazione agli occhi degli stranieri, quindi il tatuaggio venne relegato in soffitta e tornò appannaggio della criminalità. Fu reso legale solo dopo la II Guerra Mondiale, anche se ormai i veri maestri tatuatori erano sempre meno e l'associazione con la Yakuza, la mafia giapponese, difficile da estirpare.
Il tatuaggio giapponese è eseguito attraverso una tecnica e con uno spirito molto diversi rispetto a quelli occidentali. Innanzitutto l'Irezumi ama gli ampi spazi. Un tatuaggio piccolo in stile giapponese non è una buona cosa e per dare il meglio di sé ha bisogno di grandi porzioni di pelle. La tecnica è molto particolare e molto dolorosa, tanto che si dice che per tatuare alcune parti del corpo, come inguine, ascelle o pene, alcuni Maestri mischiassero della cocaina nel colore come anestetizzante. Il Maestro tatuatore utilizza vari tipi di hari, cioè di aghi, che variano da punta a singolo ago a punta a trenta aghi e sono fissati ad un’impugnatura in legno, avorio o bambù. Quando inizia il suo lavoro, il Maestro appoggia la sua mano sinistra sulla parte del corpo da tatuare, tenendo un pennello e tirando la pelle, mentre la destra impugna gli aghi legati all’apposito manico. In questo modo gli aghi, prima di bucare la pelle, passano attraverso i peli del pennello, impregnandosi di colore. La pelle è così punta con gli aghi intinti di inchiostro a una velocità che può arrivare fino a 120 colpi al minuto.
Ma ad essere particolare non è solo la tecnica: esiste un complesso e rigido cerimoniale a cui sia il Maestro che il cliente devono sottostare. Si inizia con una visita del cliente a casa del Maestro che, prima di iniziare, parla con il futuro tatuato, cercando di capire quali siano le reali motivazioni dietro a questa decisione. Se la spiegazione non dovesse soddisfare il Maestro, non se ne farà niente. Molti sono infatti i rifiuti perché i Maestri non vogliono creare opere che possano rovinare la loro reputazione e la loro arte. Inoltre l'esecuzione di un Irezumi richiede tempi molto lunghi e grosse quantità di denaro. Per farvi un’idea, per un tipico tatuaggio su braccia, schiena, parte superiore delle gambe e del torace, può volerci da uno a cinque anni, con una seduta ogni settimana, ed un costo che può superare di molto i 25.000 euro. Una volta finito, l’artista pone la sua firma, di solito sul retro, in uno spazio appositamente riservato.
Uno dei più grandi Maestri giapponesi ancora in vita è Horiyoshi III. Nato nel 1943, il suo vero nome è Yoshihito Nakano, ma è conosciuto nell’ambiente con il suo titolo onorifico, Horiyoshi appunto (Hori vuol dire infatti incidere). Egli è famoso soprattutto per i suoi splendidi corpi interamente rivestiti di disegni intricati. Se ci si reca a Tokyo e si vogliono ammirare alcuni lavori di Horiyoshi III, un luogo da visitare assolutamente è il “Museo del Tatuaggio” di Yokohama. Ma se non avete in mente di partire e volete farvi un’idea del lavoro del Maestro, questo video potrà soddisfare la vostra curiosità.
Yakuza è il nome della storica organizzazione criminale giapponese, suddivisa a sua volta in Boryokudan cioè bande rivali o clan. I loro appartenenti a volte le definiscono ninkyo dantai traducibile come "onorata società". La sua origine non è rintracciabile con precisione, ma sembra nasca da varie organizzazioni legali o semi-legali dell'era feudale giapponese. Il nome invece deriva da tre numeri, 8-9-3, che si pronunciano appunto ya-ku-za, che costituivano il punteggio più basso di un gioco di carte, l'Oicho-Kabu, proprio perché uno degli originali campi d'azione della mafia giapponese era il settore del gioco.
Ora invece le attività illegali si sono evolute in speculazioni finanziarie e immobiliari, traffico di droga e armi, estorsioni, gioco d'azzardo (soprattutto il pachinko), sfruttamento della prostituzione, e infiltrazione nelle attività aziendali. Il segno distintivo dei membri della Yakuza sono appunto i grandi tatuaggi che tutti gli affiliati si fanno eseguire ma che di solito nascondono; sono come codici segreti che risalgono alla storia dei samurai. Guerrieri violenti, immagini dell’inferno, prostitute e predatori (dalle tigri ai draghi) sono alcuni dei temi classici tatuati sui corpi degli yakuza. Gli horimono, questo il nome di questi tatuaggi tradizionali, non sono solo un simbolo di appartenenza, ma anche di coraggio e resistenza al dolore. Nessun gruppo criminale al mondo è più strettamente identificato con i tatuaggi e il Giappone conta 80.000 elementi facenti parte di questa casta. La loro esistenza è nota al grande pubblico e molti dei loro non temono di rendersi identificabili da tutti, vestendo in maniera appariscente ed esprimendosi con un gergo peculiare.
Quindi per il comune uomo giapponese, l’equazione è semplice: una persona che esibisce tatuaggi sul suo corpo appartiene alla Yakuza, quindi fa parte della criminalità organizzata, quindi non è persona gradita e per evitare discussioni e qualunque cosa che possa turbare l’armonia non verrà ammessa in numerosi luoghi, come le terme e i bagni pubblici.
Questo vale anche se è palese la non appartenza alla Yakuza: a settembre in Hokkaido è stato vietato l'ingresso ad una decina di persone di etnia Maori, in visita nella città di Biratori per una conferenza sulle lingue indigene, per il fatto che avevano sul viso il Ta Moko, il tatuaggio tradizionale neozelandese che copre mento e labbra.
Perciò chi ha tatuaggi per semplice passione, tende a portarli in segreto e a questo scopo, esiste una tradizionale “tuta” tatuata che ricopre braccia, schiena, gambe e petto, ma che lascia una parte pulita al centro del petto, permettendo di indossare camicie senza mostrare il tatuaggio. Purtroppo l’antica arte dell’Irezumi si sta via via estinguendo, poiché i maestri che conoscono le antiche tecniche stanno scomparendo e i giovani preferiscono utilizzare macchinari moderni.
Pur non essendo (ancora) tatuata, trovo che sia un vero peccato se dovesse perdersi un’arte del genere. E voi? Amate i tatuaggi? Ne avete? Oppure li trovate disdicevoli?
Fonti consultate:
www.giapponizzati.com
www.enatatatoo.jimdo.com
www.fiftyfour.it
www.tuttotattoo.com
www.japancoolture.com
www.puntoj.it
www.japandailypress.com/
No questo non lo capisco..quindi se io voglio farmi un tatuaggio in vista..già so che in Giappone poi non potrei entrare in tanti luoghi perché da loro è etichettato come una cosa da cattive persone?
Però che mentalità chiusa..
Io personalmente ritengo i tatuaggi una delle cose più inutili esistenti, ma di certo penso che ognuno è libero di fare quello che vuole... anche se alcuni davvero esagerano. Ma la pelle è la loro quindi...
Il tatuaggio è una forma d'arte alla stregua della pittura; è un modo per manifestare un concetto, un ideale; è un omaggio ad una persona cara e/o importante (sia questa la moglie, la madre o semplicemente un idolo), un modo per ricordare, un modo di esprimersi.
Il tatuaggio, mettendo da parte un attimo il Giappone, ha origini antichissime, quindi chi lo etichetta come "moda del momento" dovrebbe informarsi un pò di più! Tutt'ora, come nell'antichità, viene utilizzato anche per celebrale la propria religione.
Scritto questo, non sono d'accordo nell'abusare di codesta forma d'arte; secondo me bisogna rifletterci 100 volte prima di tatuarsi e sopratutto essere sicuri di voler portare quel "peso" per tutta la vita. Quindi tatuarsi il nome della fidanzata è na minc***ta!
Purtroppo mi accorgo sempre di più di quanto ancora sia ottusa la gente! Ora tutte le persone tatuate appartengono alla Yakuza/ sono criminali? Siamo alla stregua di: sono uomo e faccio danza classica= gay. O: sono donna porto i capelli corti= lesbica. Per non parlare del razzismo...
Esempi stupidi ma se ancora classano le persone in base a sciocchezze simili siamo messi male! Che delusione
Complimenti per l'articolo! Questa mi mancava, ahimè!
Comunque articolo interessantissimo
A quel punto la libertà di tatuarsi andrebbe contro la libertà di altri individui di comportarsi normalmente con persone normali, il principio del "la mia libertà finisce dove inizia la tua" verrebbe a mancare.
So che paragonare la stessa situazione in due culture differenti è abbastanza estremo, in fondo io come molti di quelli che sono qui hanno solo una vaga idea di cosa voglia dire vivere in giappone, ma se qualcuno si è spinto tanto oltre da attirarsi contro buona fetta dell'opinione pubblica forse un fondo di giusto ci sarà, probabilmente sarà solo un deterrente, ma a rigor di logica il tatuaggio non è una pratica fondamentale per la vita delle persone, lo è invece per dimostrare di appartenere ad una casta mafiosa come quella della yakuza...
Argomento sicuramente molto più delicato di quello che sembrerebbe apparentemente.
Partendo da questo presupposto, io penso che i tatuaggi Giapponesi semplicemente siano un'arte usata specialmente dagli Yakuza. C'è un motivo se in Giappone non puoi andare nei bagni pubblici se hai dei tatuaggi.
Detto cio' io personalmente preferisco non addobbare il mio corpo come un albero di natale. Se devo ricordare qualcosa lo conservo gelosamente e al sicuro nella mia memoria: se e' una cosa importante non si cancellera' mai.
La gente non la smette di giudicare cose PERSONALI, se uno e' nero che male ti ha fatto, se e' gay a te che frega, se spende uno stipendio intero in modellini di sailor moon saranno cavoli suoi.. a te che male hanno fatto, SE SI TATUA IL 100% DEL CORPO COSA TE NE FREGA SE TI FA SCHIFO , NON LO PUO' FARE O E' SBAGLIATO PERCHE' A TE DA FASTIDIO E LA PENSI DIVERSAMENTE? SEI DIO ???
E' TRISTE CHE AL GIORNO D'OGGI TUTTO CIO' CHE NON E' DI DANNO AGLI ALTRI VENGA GIUDICATO, E POI SI PARLA DI DEMOCRAZIA E LIBERTA'.
GLI STATI LE RELIGIONI E LA STESSA GENTE COMUNE SONO BEN LONTANE DAL CONCETTO DI LIBERTA'INDIVIDUALE, FINCHE' CON TUTTE LE COSE GRAVI, STUPRI PEDOFILIA RAPINE MALTRATTAMENTI DOMESTICI MAFIE,si pensa hai TATUAGGI
"una persona che esibisce tatuaggi sul suo corpo appartiene alla Yakuza, quindi fa parte della criminalità organizzata, quindi non è persona gradita e per evitare discussioni e qualunque cosa che possa turbare l'armonia non verrà ammessa in numerosi luoghi, come le terme e i bagni pubblici."
mmmm chissa' se uno e gay che succede allora.. violentera' tutti , altro che turbamento,guarda quello e' nero e' inferiore... no aspetta quello e islamico ci fara' saltare tutti in aria pensa che discussioni... cavolo ha i capelli rasta non facciamolo entrare sara un drogato... quello e' un obeso assurdo turba e fa discutere quelli magri..
Se partiamo da questo concetto "il pregiudizio", allora non entra quasi nessuno nei luoghi pubblici... Ma vi rendete conto????
E' IL FALLIMENTO STESSO DELLA LIBERTA' INDIVIDUALE!!
Dovremmo imparare da questo.
Per quanto riguarda la questione dei dipendenti comunali, se è un modo per trovare criminali in comune ben venga, fosse cosi facile da noi.
A me non piacciono i tatuaggi, non perché li trovo universalmente brutti, ma perché non capisco perché infliggersi tanto dolore gratuitamente... Per lo stesso motivo non mi sono fatta nemmeno i buchi alle orecchie!!!
Però sugli altri mi fanno diversi effetti: quelli piccoli a volte li trovo carini, ma non mi piacciono per niente quelli troppo grandi e quelli che si limitano a scritte. Quelli che riportano un nome di ragazzo/a poi li trovo particolarmente insensati: e se poi quell'amore finisce?
Invece trovo che questi giapponesi siano affascinanti, una vera e propria arte (da guardare, non da imitare), soprattutto quando mostrano tigri, draghi e fiori, anche se un corpo tutto tatuato mi pare comunque brutto. E mi viene una curiosità un po' macabra: dato che questi tatuaggioni sono pure autografati dai grandi maestri che li realizzano non avranno dunque un grande valore come i dipinti esposti in un museo? E quindi: non ci saranno dei profanatori di tombe che scuoiano i cadaveri dei tatuati per rivenderne la pelle???
Comunque non si può inserire un articolo sui tatuaggi in Giappone senza fare un piccolo riferimento a lui:
E poi voglio aggiungere lui, anche se col Giappone non c'entra niente:
Anch'io sono di quella che i tatuaggi "permanenti" sono stupidi e inutili per svariati motivi (sì, sono anche io pauroso e taccagno e soprattutto l'idea di tenermelo a vita non mi garba ...), ma fortunatamente ho un amica che li fa, e sono veloci, indolore, economici, ma soprattutto temporanei!!! Ti durano dai 2-3 mesi e poi scompaiono senza lasciare traccia, se poi ti stanchi prima ci passi sopra una lozione apposita e via (si possono fare anche resistenti all'acqua) !!! Di modo che se una sera ti vienevoglia tanto per, te lo fai fare come vuoi e lo porti alla stregua di un accessorio; meno di 10 euro e in 40 - 50 minuti sei apposto (ovviamente uno di piccola entità,
costo e tempistiche variano a seconda della grandezza e elaboratezza del tatuaggio) !!!
Comunque a scapito di problemi e controversie, quella del tatuaggio tradizionale Giapponese è sicuramente un arte bella da ammirare e da preservare !!!
Vivi e lascia vivere.
E adesso arrivano i pollicini in giù! Come sempre ahahaha
per quanto mi riguarda non ho tatuaggi e non penso che me ne farò qualcuno:probabilmente dopo un po' mi stuferei e comincerei ad odiarlo XD però mai dire mai ù.ù
1) i tatuaggi di per se non mi dispiacciono, ma se sono troppo invasivi e/o vistosi, ai miei occhi, perdono il loro fascino.
2) "ci sono 1000 problemi gravi e loro pensano a X" indipendentemente dal fatto che l'incognita di questa volta siano i tatuaggi, il fatto che ci siano altri 1000 problemi più gravi non significa che l'argomento non debba essere preso in considerazione.
3) "giudicare è sbagliato" no, assolutamente no. Giudicare una persona per poi valutarla è ESSENZIALE sia nei rapporti sociali sia in ambienti di scuola/lavoro e il modo in cui tu, individuo generico, ti presenti al prossimo è il tuo biglietto da visita, sei tu che scegli come farlo (o è parte di te*) e, di conseguenza, devi assumertene la responsabilità. Con questo non voglio dire che sia giusto fermarsi solo alla "copertina", anzi, spesso le prime impressioni sono ingannevoli, ma resta il fatto che "dare dei giudizi" o meglio "farsi un'idea" sia fondamentale...anche perchè senza quelli non ci sarebbe la concezione di individuo.
*un conto è giudicare il modo di vestirsi o un tatuaggio (ovvero elementi che, bene o male, tu hai scelto) un altro sono i fattori stessi della persona come il colore della pelle o la sessualità (che sono intrinsechi nella stessa).
poi bisogna mostrare il passaporto? percio vietere tutti quanti,chi ha tatuaggi non si puo'. forse l'unica soluzione
Per quanto riuarda i tattoo in generale, sono del parere che non ci si debba tatuare se non si è convinti con la massima certezza, è un segno che ti porti dietro tutta la vita, non è un ammenicolo che ci si può togliere quando si vuole.
Io ho al momento 5 tattoo, sono in procinto di fare il sesto. Siccome sono dell'idea che troppi tatuaggi mesi insieme diano l'effetto copertina, il prossimo che farò sarò un singolo, grande tattoo che mi coprirà la schiena, (mia vecchia fissazione da quando andavo alle elementari).
Qualcuno ha detto "mai tatuarsi il nome della fidanzata", in effetti se ti molla che fai, devi trovarne un'altra con lo stesso nome! Cmq io e la mia compagna abbiamo deciso tempo fa di regalarci degli anelli di fidanzamento, la nostra sigla tatuata sull'anulare dell'altro partner. Se un rapporto è "per sempre" questo simbolo sancisce il nostro legame per l'eternità.
Però io non lo farò mai. Tra l'altro alcuni anni fa a Londra il fatto di non avere tatuaggi o piercing mi salvò dalla strada dopo essermi trovata all'improvviso senza casa.
Personalmente non ne ho, dubito di farmene in futuro, ma non lo escludo categoricamente, non si può mai sapere nella vita.
La discriminazione dei tatuati (anche no Yakuza) in Giappone mi sembra assurda, ma lo dico con la mia mentalità da occidentale che poco sa della cultura nipponica.
Comunque davvero un bell'articolo e che foto! Quelli sulle donne sono proprio opere d'arte! Il gruppo di uomini invece sembra una banda di ranocchi, decisamente troppo tatuati per i miei gusti.
ho appena colto un intero batch di citazioni... xD
Questo fermo restando che i tatuaggi non mi piacciono per nulla e penso che nel 99,99% dei casi (giusto per lasciare un margine d'errore) deturpino il corpo.
Riguardo ai tatuaggi io non ne ho e non penso proprio che me ne farei; quelli degli altri generalmente mi piacciono se non sono troppo ingombranti, ma sono d'accordo che ognuno deve essere libero di fare quello che si sente. Se a me non piacciono i corpi eccessivamente tatuati (come quelli che esibiscono alcuni calciatori) è un "problema" mio, non mi piace ma non verrò mai a contestare il tuo comportamento.
Diverso è il discorso di leggi o usi che limitano l'accesso ad alcuni luoghi in Giappone: queste vanno rispettate e se ci viene detto che in un onsen non si può entrare perché tatuati bisogna accettarlo.
Infatti certi disegni sono concessi soltanto a determinate classi sociali come le persone appartenenti alla Yakuza.
Comunque il Giappone è un paese dai mille contrasti. Parlare di libertà individuale in una società che si basa sulla collettività sembra un paradosso. Sacrificare la propria famiglia per il bene comune attraverso il duro lavoro è una cosa normale e gli stessi Yakuza soggiaciono al divieto di esporre tatuaggi in pubblico e rispettano tale regola perchè sono comunque prima giapponesi che criminali. In opposizione un individuo può andare in metropolitana vestito come un confetto o stramazzare sui sedili sapendo che qualcuno lo sveglierà alla giusta stazione; tutto questo da noi sarebbe impensabile nonostante la possibilità di sfoggiare tutti i tatuaggi che vogliamo.
Comunque inneggiare alla libertà personale calpestando regole che gli altri si sforzano di rispettare o ledere la mia libertà per la tua mi ha sempre mandato in bestia e l'Italia è maestra in questo.
Chi vuole farsi un tatuaggio è libero di farlo, ma andare in giro con scollature fino al sedere o camicie aperte fino all'obelico solo per farmelo vedere è veramente ridicolo e lede la mia libertà di godere un mondo di buongusto.
Il tuo e' il classico modo di pensare all'"italiana"
e' per gente come te, che perde tempo a giudicare gli altri su cose SUPERFICIALI credendo di averne il diritto evidentemente avendo un ego smisurato (per chi non sapesse che significa vuol dire "Mi credo il migliore degli altri" "quel che mi piace e' bene quel che non mi piace e' male")che il nostro paese sta finendo sempre peggio.
Farsi un idea e' un conto, GIUDICARE e' un altro paio di maniche
Se non sei meglio di qualcuno con quale diritto puoi giudicarlo?
Quindi se giudichi dai gia' per scontato di essere meglio di quella persona.
E su che basi ? te lo dico io... semplicemente in base a quello che piace a te che sarebbe il' giusto.. e quello che non ti piace sarebbe il sbaglaito
Se applichi questo ragionamento hai tatuaggi come in questione e fai delle leggi, IN BASE A QUELLO CHE PIACE A UN RISTRETTO GRUPPO DI PERSONE PENALIZZI ALTRE CON DIVERSI GUSTI SU COSE CHE DIPENDONO ESCLUSIVAMENTE DA UN GUSTO PERSONALE E NON LEDONO NESSUNO
PERDERE UN POSTO DI LAVORO PERCHE' UNO E' TATUATO E CHISSA' DA QUANTO TEMPO DOPO CHE L HAI PURE ASSUNTO?
SE NON E' PRIVARE DELLA LIBERTA' QUESTO... NON SO DAVVERO COSA LO SIA ALLORA.
Comunque sono gia stupito nel post precedente di avere 5 pollici in su e solo 7 in giu... e' largamente oltre le mie piu' rosee aspettative, ci sono piu persone decenti di quel che credevo mi vergogno un po meno di essere italiano
Le tue sono affermazioni partono dal presupposto che se in un luogo sono vietati i tatuaggi allora ogni forma di discriminazione sia concessa, il che è falso.
Non è difficile comprendere che le persone tatuate sono mal viste per un semplice motivo, e cioè per quello che ha per lungo tempo rappresentato il tatuaggio (yakuza in Giappone, carcerati in Italia ). Non c'entra il razzismo, la chiusira mentale, il "classico modo di pensare all'italiana"(LOL)
dalla CHIUSURA MENTALE come dici tu quasi come fosse una sciocchezza nascono:
-discriminazione
-razzismo
-paura del diverso
-incomprensione
-regresso
-IGNORANZA (la cosa peggiore di tutte)
-limitazione delle liberta' altrui
-credersi i migliori sempre e comunque
-non farsi delle domande
-non mettersi nei panni del prossimo
-NON CAPIRE CHE CHI E' DIVERSO DA NOI MICA E' DETTO CHE SIA PER FORZA SBAGLIATO
Sono cose fondamentali nessuna esclusa da evitare per vivere in un mondo migliore....
Se la chiusura mentale ti pare poco.... bho..
E soprattutto non credere che chi e' chiuso mentalmente sui tatuaggi per esempio non lo sia per altre cose, e' un ragionamento proprio di coscienza di un individuo.. se sei chiuso mentalmente chi piu chi meno lo e' per svariate cose, da quelle piu serie a quelle meno..
Spero che qualcuno leggendo questo... comprenda...diventa una persona migliore o quanto meno inizi a farsi delle domande..tutto qua..
anche se avessi 1000 critiche ma 10 persone capissero quel che significa e cambiassero modo di ragionare sarei piu che soddisfatto.
Non mi frega avere 1000 pollici in su e poi trovare la stessa ignoranza di prima
Immaginati se cominciasse a girare la voce che il tuo locale sia un ritrovo abituale per mafiosi.
Quello che dici è generico e non è nuovo a nessuno, soprattutto agli appassionati di anime in italia.
Mi pare che tu, probabilmente accecato dal pessimismo verso il prossimo, abbia parecchi frainteso il mio messaggio.
Giudicare qualcuno non significa neccessariamente considerarsi superiori a lui (esempio scemo: posso giudicare bello un disegno pur non sapendo disegnare) e il problema della, come dici tu, "mentalità italiana" non sta nel giudizio in sè, quanto al non volerlo cambiare dopo.
Non volevo e non voglio giustificare chi licenzia un suo impiegato per uno o più tatuaggi o chi tronca un rapporto d'amicizia dopo aver scoperto che l'altro è gay/nero/giallo/gobbo ecc... (anzi, l'esatto contrario) dico solo che valutare le persone è una neccessità e per farlo bisogna per forza di cose dare dei giudizi basandosi sugli elementi che si hanno a disposizione.
Tu compreresti un prodotto online (ma anche offline volendo) da una persona famosa per aver truffato i suoi clienti? No, potresti cercare un altro venditore o informarti per capire se la sua infamia sia meritata o meno. Resta il fatto che, senza aver espresso dei giudizi, non potresti conoscerne l'affidabilità nè prima nè dopo aver completato l'acquisto.
Comunque, come già fatto notare da Krimen, la logica dei tuoi discorsi viene contradetta dai tuoi stessi messaggi (e confermano il mio lol) ti cito:
"E soprattutto non credere che chi e' chiuso mentalmente sui tatuaggi per esempio non lo sia per altre cose"
Questo non è un (pre)giudizio basato su un elemento?
"E soprattutto non credere che chi e' chiuso mentalmente sui tatuaggi per esempio non lo sia per altre cose"
Ho specificato " SUI TATUAGGI AD ESEMPIO" per non adare fuori tema visto che comnque siamo in una discussione sul TATUAGGIO in particolare quelo giapponese.
E' un espepio , non l unico esempio, E SE MI DICI CHE ESISTONO PERSONE CHIUSE MENTALMENTE SOLO SU UN ARGOMENTO e neghi CHE SIA PER LA MAGGIORE UNO STILE DI VITA NON CONSIDERI LA COSA NELLA SUA TOTALITA'
per una persona che lo e' solo ed esclusivamente su un argometo (che sicuramente qualcuna ce ne sara'), ce ne sono centinaia/milliaia che lo sono su piu cose, parla confrontati con queste persone e non ci metterai moto a scoprirlo..
E per l accecato dal pessimismo:
Non so se ti rendi conto nella societa in cui vivi, magari fatti un giro su youtube o tweeter o netlog e leggi in media i discorsi/commenti dei ragazzi 15-30 anni, guarda i commenti sulle pagine/video di persone "diverse" "brutte" "troppo ingenue" "di colore" o visto che siamo in un sito di anime manga vediti come viene giudicato chi e' appassonato di questi argomenti..
Se neghi che per la maggiore la massa e' egosita, tende a chiudersi in un recinto di idee gusti ideologie , nel cui al suo interno e' tutto bene, mentre tutto cio che sta fuori SOLO PERCHE E' DIVERSO o non si conosce e' assolutamente da condannare denigrare eliminare...non sei obiettivo
Se vivi con ottimismo insensato e forzato non e' colpa mia.. ma se apri gli occhi con un minimo di OBIETTIVITA scoprirai che non e' PESSIMISMO ma REALISMO supportato dei fatti.
Poi e' detto in generale, e' un discorso di massa, nella nostra singola VITA PRIVATA e' tutto diverso perche per quante persone "schifose" o chiuse di mente ci siano , esisteranno sempre...anche se poche.. persone incredibili in grado di farci migliorare e stare bene.
A prescindere dalla massa sta a noi SCEGLIERLE e se si e' bravi in questa scelta si possono ottenere grandi amicizie e grandi amori.. in questo sono fin troppo OTTIMISTA anzi incoraggio tutti ad esserlo..
PER CONCLUDERE: non rispondero' piu ad altri post perche' NON VOGLIO FAR CAMBIARE IDEA A NESSUNO COME HO GIA DETTO,
se qualcuno legge e cambia modo di veder le cose, penso che vivra meglio..
se qualcuno e' contrario o non e' daccordo mica mi offendo mica sono il salvatore del umanita' che a tutti i costi deve convincere ..
e' una vostra scelta tutto qua ..
volevo solo esporre un opinione il piu obiettivamente possibile, magari espressa in maniera molto provocatoria, ma comunque in maniera molto completa
ciao e nulla di personale ahahahaha
Chiusura mentale significa ritenere che le proprie idee siano giuste a prescindere, non mettersi mai in discussione, pensare che gli altri siano necessariamente nel torto.
Il fatto che tu pensi che adottando il tuo pensiero noi tutti possiamo diventare persone migliori, che addirittura tu possa salvare l'umanità con esso, che solo chi è d'accordo con te sia una persona decente, la dice lunga.
Niente è solo bianco o nero, ma , ironia della sorte, qualcuno qui ora crede di essere bianco e che gli altri, nel torto, siano neri.
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