La Tezuka Productions cogliendo al volo le richieste della nigeriana Channel TV, network nazionale del gigante africano formato da 9 canali televisivi, ha avviato un progetto dai risvolti futuri interessanti per la creazione di versioni "localizzate" dei suoi più importanti personaggi, a cominciare dal notissimo Astroboy, dando concretezza alle dichiarazioni che la società aveva fatto durante la presentazione del lungometraggio The Life of Guskou Budori al Festival di Annecy 2013.
Nela nuova serie, intitolata Robot Atom e diretta ad un pubblico di bambini in età prescolare affrontando tematiche a loro adatte, Astroboy non verrà presentato in questa occasione come un'eroe combattente per la giustizia, ma come un bambino che vive delle avventure e fa degli errori, da cui trae a poco a poco insegnamenti.
La serie nasce dall'incontro fra la volontà della società nipponica nell'ampliamento dei confini della propria attività, esplorando le potenzialità di nuovi mercati e nel medesimo tempo promuovere lo sviluppo dell'animazione e l'educazione e dall'altro per l'interesse del Network nigeriano ad acquisire un know-how nella produzione di animazione. Nella realizzazione degli episodi è stato aggregato uno staff di giovani disegnatori e autori nigeriani, fra i 20 ed i 40 anni, che per alcuni mesi sono stati addestrati al lavoro di animatore negli studi di Tokyo ed hanno contribuito a circa il 40% del lavoro di sviluppo degli episodi.
Due episodi di trenta minuti andranno in onda da marzo e per ora ne sono stati programmati altri otto, nel frattempo la Tezuka Production continuerà a sviluppare i propri progetti con altri partner in tutto il mondo. Non è prevista, per ora, una trasmissione dell'anime in Giappone.
Non deve apparire strano questo interesse del Giappone verso la Nigeria, paese noto alle cronache più per gli attacchi terroristici che lo scuotono periodicamente, e per alcune incredibili e recenti vicende, che per essere uno dei giganti economici dell'area. Non sfugge dunque alle società nipponiche l'interesse dei nigeriani verso l'animazione e verso programmi di cosiddetto "edutainment" con una fin troppo vasta quota di popolazione composta da giovanissimi.
Le collaborazioni fra studi giapponesi ed studi stranieri, francesi ed italiani anzitutto, hanno una storia che data gli anni settanta e ottanta. Restano ben noti progetti come Il fiuto di Sherlock Holmes fra le più recenti cooperazioni ricordiamo quella fra lo Studio Pierrot ed il gruppo francese Blue Spirit Animation per la realizzazione de Le Misteriose Città d'Oro, sequel dell'originale del 1982, noto anche in Italia con il titolo di Esteban e le Misteriose Città dell'Oro, sempre coprodotto dal gruppo giapponese. E ovviamente Le 2 Regine (The 2 Queens) ambizioso progetto del regista Savin Yeatman-Eiffel, uno dei protagonisti di queste cooperazioni con Oban Star-Racers.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Nela nuova serie, intitolata Robot Atom e diretta ad un pubblico di bambini in età prescolare affrontando tematiche a loro adatte, Astroboy non verrà presentato in questa occasione come un'eroe combattente per la giustizia, ma come un bambino che vive delle avventure e fa degli errori, da cui trae a poco a poco insegnamenti.
La serie nasce dall'incontro fra la volontà della società nipponica nell'ampliamento dei confini della propria attività, esplorando le potenzialità di nuovi mercati e nel medesimo tempo promuovere lo sviluppo dell'animazione e l'educazione e dall'altro per l'interesse del Network nigeriano ad acquisire un know-how nella produzione di animazione. Nella realizzazione degli episodi è stato aggregato uno staff di giovani disegnatori e autori nigeriani, fra i 20 ed i 40 anni, che per alcuni mesi sono stati addestrati al lavoro di animatore negli studi di Tokyo ed hanno contribuito a circa il 40% del lavoro di sviluppo degli episodi.
Due episodi di trenta minuti andranno in onda da marzo e per ora ne sono stati programmati altri otto, nel frattempo la Tezuka Production continuerà a sviluppare i propri progetti con altri partner in tutto il mondo. Non è prevista, per ora, una trasmissione dell'anime in Giappone.
Non deve apparire strano questo interesse del Giappone verso la Nigeria, paese noto alle cronache più per gli attacchi terroristici che lo scuotono periodicamente, e per alcune incredibili e recenti vicende, che per essere uno dei giganti economici dell'area. Non sfugge dunque alle società nipponiche l'interesse dei nigeriani verso l'animazione e verso programmi di cosiddetto "edutainment" con una fin troppo vasta quota di popolazione composta da giovanissimi.
Le collaborazioni fra studi giapponesi ed studi stranieri, francesi ed italiani anzitutto, hanno una storia che data gli anni settanta e ottanta. Restano ben noti progetti come Il fiuto di Sherlock Holmes fra le più recenti cooperazioni ricordiamo quella fra lo Studio Pierrot ed il gruppo francese Blue Spirit Animation per la realizzazione de Le Misteriose Città d'Oro, sequel dell'originale del 1982, noto anche in Italia con il titolo di Esteban e le Misteriose Città dell'Oro, sempre coprodotto dal gruppo giapponese. E ovviamente Le 2 Regine (The 2 Queens) ambizioso progetto del regista Savin Yeatman-Eiffel, uno dei protagonisti di queste cooperazioni con Oban Star-Racers.
Fonte Consultata:
Anime News Network
cioè non c'entra niente con Astroboy...
... e come già accennava qualcun altro, non facevano prima a riprendere (pure loro) Pippa Peg?
Concordo.
E povero Tezuka. Chissà se sarebbe d'accordo.
Boh magari a suo tempo un'occhiata potrei dargliela lo stesso, ma l'incipit mi lascia un po' titubante...
Segnalo che il vero Astroboy e' sempre stato un bambino che vive delle avventure e fa degli errori, da cui trae a poco a poco insegnamenti, piu' che un robot combattente. Infatti ho droppato la serie di Astroboy 2004 che punta troppo sugli aspetti di robot combattente. La serie del 1980 invece giustamente puntava sugli aspetti infantili (Astro che va a scuola, c'e' il rapporto con il maestro, il bullismo eccetera). Il dottor Elephant crea per Astro dei genitori e anche una sorellina, Urane, proprio perche' Astroboy vuole essere un bambino come un altro. Insomma non vedo per nulla la serie nigeriana come uno snaturamento di quello che e' sempre stato Astroboy.
@Micheles ricorda giustamente che nell'originale c'erano meno combattimenti e più attenzione all'elemento istruttivo, ed è giusto, dobbiamo giudicare la cosa con questo metro. Inoltre è una buona cosa che anche in Nigeria arrivino questi progetti, io voglio sperare che un giorno o l'altro qualche bambino - cresciuto - che si sia visto queste opere, e altre, leggendo sui giornali certi incitamenti all'odio che circolano oggi in Nigeria e faccia un pensierino su come Astro si sarebbe comportato...e consideri quelle parole per quello che sono.
Sai @ John Wayne spesso anche i "mondi asettici" aiutano a pensare. ( non Salvini di certo. Come ovvio).
E poi c'è l'elemento tecnico, mi chiedo come finirà l'approccio di questa società all'animazione.
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