Per quanti seguono il mondo dell'animazione nipponica, ed anche queste pagine, non è affatto un mistero che la situazione economica degli animatori giapponesi, pur essendoci stati alcuni tentativi di migliorarla in questi anni, sia molto precaria e difficile. Nella scia tentativi positivi si inserisce il progetto di realizzare una serie di case dormitorio riservata agli animatori a basso reddito, da finanziare con la tecnica del Crowdfunding.
L'idea è nata, e viene portata avanti, dalla NPO Animator Supporters, organizzazione fondata nel 2010 da Jun Sugawara, proprio con il fine di migliorare e supportare le attività degli animatori, sia attraverso la creazioni di iniziative culturali - come premi e manifestazioni per renderne pubblica l'attività - sia con azioni più concrete come questa.
Il gruppo ha già aperto una prima casa dormitorio a marzo del 2014, finanziata attraverso una raccolta fondi ed ha ottenuto l'appoggio di animatori esperti e noti, come Shingo Yamashita (Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann, Tatami Galaxy) e Naoyuki Asano (Tatami Galaxy, Kaiba, Samurai Champloo), e dallo scorso aprile propone su IndieGoGo una iniziativa di Crowfunding volta a proporre all'attenzione mondiale l'iniziativa e raccogliere 10.000 dollari da destinare al mantenimento ed alla realizzazione di nuove case.
L'importanza dell'iniziativa si può capire ricordando le paghe degli animatori sono bassissime - soprattutto per più giovani - lo stipendio annuo di un animatore giapponese si aggira sui 10,000 dollari, 4 volte in meno rispetto al salario minimo di un'animatore USA, che guadagna circa 40.000 dollari l'anno. A fronte delle spese, che devono essere affrontate per vivere in quartieri molto cari, dove si trovano gli Studi di animazione. A questo si devono aggiungere: gli orari di lavoro pesantissimi e l'instabiltà degli incarichi, l'animatore è tipicamente un freelance, che corre da un lavoro all'altro, senza respiro.
Ai supporter della campagna, come ringraziamento per il loro impegno, saranno donati una Digital Card, il Graphic Booklet di "Kimisora" e degli originali delle animazioni di Naoyuki Asano.
L'Anime Music Video è stato realizzato insieme da Animator Supporters e Vocaloid composer HoneyWorks.
Il primo dormitorio costruito si trova nel quartiere Asagaya di Tokyo, in cui hanno sede alcuni importanti e ben noti studi di animazione nipponica: Studio Mappa, Satellite, A-1 PICTURES, Trigger e Chizu; all'interno si svolgono corsi di formazione per giovani animatori, aperti anche ai non residenti.
La campagna al 23 maggio ha raccolto circa 4040 dollari e terminerà il 9 giugno prossimo.
Fonti Consultate:
Anime News Network
Indiegogo
L'idea è nata, e viene portata avanti, dalla NPO Animator Supporters, organizzazione fondata nel 2010 da Jun Sugawara, proprio con il fine di migliorare e supportare le attività degli animatori, sia attraverso la creazioni di iniziative culturali - come premi e manifestazioni per renderne pubblica l'attività - sia con azioni più concrete come questa.
Il gruppo ha già aperto una prima casa dormitorio a marzo del 2014, finanziata attraverso una raccolta fondi ed ha ottenuto l'appoggio di animatori esperti e noti, come Shingo Yamashita (Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann, Tatami Galaxy) e Naoyuki Asano (Tatami Galaxy, Kaiba, Samurai Champloo), e dallo scorso aprile propone su IndieGoGo una iniziativa di Crowfunding volta a proporre all'attenzione mondiale l'iniziativa e raccogliere 10.000 dollari da destinare al mantenimento ed alla realizzazione di nuove case.
L'importanza dell'iniziativa si può capire ricordando le paghe degli animatori sono bassissime - soprattutto per più giovani - lo stipendio annuo di un animatore giapponese si aggira sui 10,000 dollari, 4 volte in meno rispetto al salario minimo di un'animatore USA, che guadagna circa 40.000 dollari l'anno. A fronte delle spese, che devono essere affrontate per vivere in quartieri molto cari, dove si trovano gli Studi di animazione. A questo si devono aggiungere: gli orari di lavoro pesantissimi e l'instabiltà degli incarichi, l'animatore è tipicamente un freelance, che corre da un lavoro all'altro, senza respiro.
Ai supporter della campagna, come ringraziamento per il loro impegno, saranno donati una Digital Card, il Graphic Booklet di "Kimisora" e degli originali delle animazioni di Naoyuki Asano.
L'Anime Music Video è stato realizzato insieme da Animator Supporters e Vocaloid composer HoneyWorks.
Il primo dormitorio costruito si trova nel quartiere Asagaya di Tokyo, in cui hanno sede alcuni importanti e ben noti studi di animazione nipponica: Studio Mappa, Satellite, A-1 PICTURES, Trigger e Chizu; all'interno si svolgono corsi di formazione per giovani animatori, aperti anche ai non residenti.
La campagna al 23 maggio ha raccolto circa 4040 dollari e terminerà il 9 giugno prossimo.
Fonti Consultate:
Anime News Network
Indiegogo
ho contribuito con i miei 5 dollari. speriamo bene!
Avrei capito "se" fosse stato un mercato che stava cadendo a pezzi, ma oggi che è un mercato in grande espansione lo trovo assurdo.
Speriamo che si migliori la situazione dei animatori, dato che loro si che si lavorano come muli.
I fan non si dovrebbe disperare per i mangaka, ma ben si per gli animatori.
@Lonotto ti sbagli. Non è che se fanno più anime e circolano su internet, questi poi vengono venduti alla grande. L'animazione è in crisi(i dvd e bd costano in Giappone una mina), soprattutto quella giapponese, perché è nicchia e la massa la considera roba o da bimbi o ancora peggio, chi sostiene che è roba per sfigati e alcuni di noi, ultimamente, non è stimolato a vederli per motivi di gusti. è questo il problema.
Un problema serissimo, le TV raramente cercano l'optimo, cercano il risparmio e l'audience.
Inoltre leggevo ieri un'interessante articolo sull'Internazionale dedicato ai corsi di Etica - organizzati da Teologi - che diversi manager occidentali - soprattutto in EUropa del nord, Germania, AUstria etc - stanno facendo in questi ultimi anni ( dopo svariate condanne di diverse grandi societa e banche, sia chiaro) proprio per prendere maggior consapevolezza di questioni come, relazioni con i dipendenti, corruzzione, il rapporto fine-mezzi...Ho l'impressione che anche nel Sol Levante si debba tornare a parlare di questi temi - rapporti con le persone, il lavoro al centro dell'azione, progettualità,cultura dell'animazione - , e lasciar perdere il soldino e le richieste poco sensate delle Tv.
Ma è complicatissimo.
Ma se fosse stato in crisi, allora non ci sarebbero più anime.
Se un mercato (macchine,anime o bici) fosse in crisi, allora si ridurrebbe la produttività.
Basta solo vedere quanti anime ci sono stati nel 2013 e già fa capire che il mercato dei anime è solido o il genere.
Se il mercato fosse in crisi, allora ci sarebbero pochi anime e non farebbero anime di qualunque genere.
Non dire cose partorite da un vostro sogno.
Forse, in un universo parallelo, ma in questo no.
Solo dei pazzi direbbero che il mercato dei anime è in rovina LOOOOOOOLLLLLLLLLL.
Tutti laureati in marketing con la lode.
Ilmercato dele banane è in crisi da anni, nonostante ciò le banane vengono vendute continuamente, quindi il mercato solo perchè le ho nel frigo non è in crisi?
capisco... Quindi per essere convinto che sono in crisi hai bisogno di vedere case di animazioni che chiudono ogni mezz'ora oppure la situazione dei dipendenti che va a rotoli non può convincerti?
Se tu fossi proprietario di una casa di animazione preferiresti chiudere i battenti o diminuire gli stipendi, sfruttare i freelance fino all'osso, cercare sempre nuova gente che è appena uscita dalle scuole e pagarli sempre meno facendol ilavorare di più?
Considera poi che quel tuo LOOOOOOOLLLLLLLLLL non fa altro che confermare l'impressione che mi hai dato...
Ogni tanto vedere la realtà da altre sfacettature non fa male, non sempre è ciò che vediamo.
Cosa che non accade infatti. Le aziende non diminuiscono la vendita di macchine ( o bici o altro) ma scelgono nuovi mercati in cui esportare ( vedasi Cina ed India) sai quante macchine fatte e finite restano invendute e bloccate in parcheggi occasionali? La crisi c'è e si vede, fino a dieci anni fa una serie media aveva 24 episodi, a volte si toccavano anche i 40/50 mentre ora la media è di 12 episodi a serie ( e gli anime che vanno oltre questo numero salvo rari casi, contengono numerosissimi episodi a bassissimo budget qualitativo o riempitivi che riciclano scene di altri episodi)
Ogni settimana la vendita di Blu-ray di anime è un disastro ( cosa che si può riscontare anche guardando alle notizie di animeclick), le maggiori case di produzioni subappaltano episodi in Corea o Cina per spendere meno. Ci sono millemila prove che dimostrano la crisi del mercato e sono abbastanza evidenti se si leva il prosciutto dagli occhi.
Non è che se gli anime sono in crisi allora smettono completamente di farli.. per loro è anche un prodotto di cultura, non li abbandoneranno tanto facilmente. Non sono ferratissimo ma anch'io avevo sentito che il mercato dell'animazione comincia ad avere dei problemi. Hai pensato che magari invece che farne di meno ma di qualità solita, stiano più che altro virando verso la strategia di fare tantissima roba di qualità scadente?
Semplicemente fanno anime a bassissimo budget (compresi gli stipendi).
Mi piacerebbe sapere se lo staff abbia mai iniziato una news col dire: "In questi tempi, dove il mercato dei anime è in espansione".
Dai su, si vede proprio che non ne capite, o fate finta di non vedere (come sempre).
Avete un concetto sbagliato.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa lo staff di animeclick.
@Fma35.
Si riduce il contenuto, il fatto di cambiare meccaniche sono cose che non centra niente di niente nei anime.
Cavolo ma avete i prosciutti nei occhi?
Cioè, quante volte avete lette news con: "In questi tempi dove gli anime prendono sempre più piede" o "in un mercato così vasto dei anime".
Quante volte su questo sito si è parlato di crisi dei anime solo in Italia (vedesi articoli di animeclick o altri siti) e quanti di anime stupidi e inutili trasmessi in Giappone dato che li il mercato è in espansione (vedesi articoli di animeclick o altri siti).
Oppure c'è anche l'articolo (sempre di animeclick) in cui dice che la vendita di blu-ray è aumentata (del 2011).
Ma li leggete gli articoli? O commentate solo perché non avete niente da fare???
Gli conviene cambiare lavoro (ho convertito in euro i dollari e ho scoperto che guadagno più io in un anno di loro e lavoro solo 2 giorni a settimana)
Cavolo ma avete i prosciutti nei occhi?
Cioè, quante volte avete lette news con: "In questi tempi dove gli anime prendono sempre più piede" o "in un mercato così vasto dei anime".
Quante volte su questo sito si è parlato di crisi dei anime solo in Italia (vedesi articoli di animeclick o altri siti) e quanti di anime stupidi e inutili trasmessi in Giappone dato che li il mercato è in espansione (vedesi articoli di animeclick o altri siti).
Oppure c'è anche l'articolo (sempre di animeclick) in cui dice che la vendita di blu-ray è aumentata (del 2011).
Ma li leggete gli articoli? O commentate solo perché non avete niente da fare???
No, non centra niente il fatto che il budget per una serie anime sia stato notevolmente ridotto ( cosa riscontrabile dall'esiguità degli episodi mista ad aumento di episodi filler/riassuntivi ).
Non centra niente il fatto che ormai sono quasi più gli episodi prodotti in Corea che in Giappone.
Non centra niente che la vendita dei blu-ray sia ormai un mercato stagnante sostenuto solo dallo zoccolo duro degli appassionati.
Mercato in espansione non significa mercato florido, non c'è mercato più in espansione che quello automobilistico ma sfido io a dire che non sono in crisi. Mercato in espansione vuol dire che si sta aprendo a nuovi mercati ( Cina su tutti ) ma da sempre un mercato per andare bene deve essere in forma sul territorio nazionale, cosa che attualmente non accade in Giappone. Sai quanti introiti in più possono venire dall'estero quando in Giappone, primo mercato degli anime, la popolazione non compra i blu-ray od il merchandise collegato, la vendita di una serie all'estero non può assolutamente sostituire il denaro ricavato dal merchandise legato a questa. E quanti gadget vengono venduti al di fuori del Giappone? Rispetto a dieci anni fa quanti zainetti,giocattolini etc legati ad anime e manga sono presenti in Italia?Quante riedizioni di serie storiche stanno uscendo ( vedasi Sailor moon, Saint Seya, Devilman e chi più ne ha più ne metta) stesso dicasi in Italia con le riedizioni di manga storici ( al di là del solito Dragon ball c'è la nuova edizione di YuYu, Capitan Tsubasa etc.) quanti nuovi anime sono presenti sulle televisioni generaliste?
A quanto pare chi non sa leggere gli articoli è un'altra persona. Tutte le notizie di animeclick se lette nel proprio insieme dimostrano questa crisi lampante.
È dal 2006 (lo scoppio della bolla degli anime) che non ci sono considerevoli aumenti di quantità (in compenso se prima facevano una serie da 26 ora ne fanno due da 13 con il meccanismo degli split cour, quindi magari come numero totale abbiamo anche recuperato, come episodi in onda no, e non credo succederà mai).
Gli anime non aumentano, sono sempre meno animati, l'outsourcing è onnipresente (l'inbetween fatto in Giappone credo che quasi non esista più) e ad ogni stagione aumenta la quantità di CG presente negli anime.
Per altro i soldi non escono più dalla commercializzazione diretta degli anime stessi, ormai è il merchandise a rappresentare la parte più importante e redditizia.
Insomma, non ne hai detta giusta mezza, informati prima di parlare e di criticare utenti e staff.
(Post editato con il riferimento corretto allo scoppio della "bolla" nel 2006, dovuto all'implosione del mercato USA)
http://www.animenewsnetwork.com/news/2009-05-04/industry-group-head-says-anime-is-a-bubble-that-burst
Lol.
I veri problemi sono dovuti - come detto - al rapporto con le TV, che sempre meno guardano alla qualita e sempre troppo al risparmio, ed appunto dalle tecniche dell'Outsourcing, totalmente controproducenti.
Hai notato i progetti di film proposti prima nei cinema ( o via Web come la nuova serie delle Sailor) e poi in DVD/BD ? Sono progetti che cercano di fidelizzare il pubblico ( e costruirselo) creare gli eventi, in questo modo sfuggono ai diktat delle TV e si creano un pubblico da riempire di merchandising, e questo vale sia per prodotti nuovissimi, concepiti ad hoc che per franchise storiche.
Oppure l'assenza di storie veramente originali ? ( spesso quando faccio una news su un'anime tratto da copione originale mi sento proprio in dovere di sottolinearlo)
Se vuoi approfondire - e farti una bella scorpacciata di nomi e idee - ti rimando al libro di Guido Tavassi che trovi recensito qui intorno.
P.S: non è un sogno, è un'incubo.
@Fagiana a quanto ho capito, cliccka su Contribute Now, o anche su bronze supporter, golden supporter etc, quindi stabilisci quel che gli vuoi dare, inserisci i dati e clikka su continua, si apre una paginata dedicata alle carte di credito.
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