
A tal proposito, un po' di luce viene fatta sul futuro più immediato del papà di Naruto attraverso un'intervista da lui stesso concessa alla rivista giapponese Entermix.
Nell'intervista Kishimoto ha dichiarato che non si metterà al lavoro su un nuovo manga "che non sia Naruto" non prima della prossima estate. Nel frattempo preparerà la mini-serie che farà da spin-off e sequel alla sua opera prima e che uscirà su Jump la prossima primavera. Nel frattempo l'autore si prenderà un po' di tempo per se e per la famiglia: Kishimoto rimarca infatti che ha lavorato per anni ininterrottamente a Naruto senza neanche fare una luna di miele con la consorte nonostante sia sposato da più di dieci anni (anche se Naruto e tutti gli altri personaggi siano ormai diventati una seconda famiglia).
Proprio i serrati ritmi imposti da una serie settimanale rappresenterebbero una bella sfida per un Kishimoto ormai quasi quarantenne. L'autore infatti ha dichiarato che la sua prossima serie potrebbe non essere settimanale e già si scusa in anticipo con i suoi fans. Parimenti non è sicuro di poter seguire le orme di Osamu Akimoto (l'autore di Kochikame, manga che continua su Shonen Jump ancora oggi dal lontano 1976).
Nell'ambito del "Naruto Shin Jidai Kaimaku Project" (Il progetto di apertura di una nuova era per Naruto) si terrà nel 2015 una grande mostra a tema Naruto prima a Tokyo e poi a Osaka. Nel frattempo uscirà in Giappone a dicembre il film Naruto -The Last- e al tempo stesso l'anime di Naruto Shippuden procede nel suo corso...
Fonte Consultata:
Anime News Network
Sarebbe un gran bene sia per lui che per il lettore
Secondo me il sensei diventa padre appena va a fare la sua tanto agognata luna di miele XD
Detto questo per me può anche non fare spin-off, sequel se deve ridursi a disegnare roba scadente come è successo a Tamura con le mini storie di Beelzebub dopo il finale, per esempio.
Ormai con quel manga ha perso la bussola, a meno che i bimbiminkia non si vogliano ritrovare un "Naruto Z" o "Naruto GT" è meglio se Kishimoto si dedica ad altro!
Il successo l'ha già ottenuto, ora è il momento di dimostrare chi è veramente: il burattino di Shueisha che disegna quasi a forza e senza una meta precisa visto nell'ultima parte, o l'autore dal grandissimo potenziale visto a lunghi tratti nella prima parte.
Leggo in chiave positiva la possibilità di vederlo lavorare un domani su rivista mensile, dove avrà meno pressione e probabilmente più autonomia creativa, visto anche il nome che porta.
Non lo so, ma la speranza è l'ultima a morire...
Scemate a parte, concordo in pieno con Koizumi, aspettiamo con le dita incrociate perchè Naruto può essere piaciuto o meno però delle qualità si sono viste e l'idea di ritrovarle in altri titoli è allettante.
Il problema non è la s al plurale nella lingua inglese (ci mancherebbe!), ma il fatto che venga messa negli scritti italiani.
Che un'opera abbia uno o cento ammiratori, in italiano saranno sempre fan così come nei cinema danno tanti film e non filmS.
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