La piccola curiosità di oggi darà finalmente un nome ad un oggetto che moltissimi di noi avranno visto e che fa parte anch'esso dell'immaginario collettivo che ciascuno di noi ha del Giappone. La tipica tenda usata nel Sol Levante come insegna di ristoranti e negozi (ma anche per adornare soglie e finestre delle abitazioni, dividere ambienti o comunque far parte dell'arredamento domestico) si chiama Noren.
Il loro primo utilizzo in realtà è molto antico e sacro: erano infatti usati all'ingresso dei templi buddisti ed erano poste sopra le tende di bambù, per ricoprirne le fessure, evitare che vi entrasse la polvere e trattenere il calore. Questo perché di solito sono chiuse nella parte superiore e aperte verso il basso: in questo modo trattengono l'aria calda che tende a salire e lasciano uscire quella fredda che invece resta in basso.
A distanza di secoli il loro uso si è allargato, hanno assunto forme e dimensioni diverse e sono diventate molto comuni. Generalmente sono fatte di cotone, poliestere, canapa, lino oppure ramia, una pianta orientale usata anticamente dai cinesi e molto pregiata perché fornisce un tessuto di ottima qualità. Sono utilizzati come mezzo di protezione dal sole, dal vento e dalla polvere, per dividere gli ambienti e anche come spazi pubblicitari sopratutto per ristoranti e negozi.
Possono presentare raffigurazioni e decorazioni varie, realizzate con la tecnica tradizionale Shibori (tintura ad indaco) oppure con dei disegni veri e propri stampati. In genere ciò che è scritto sulla tenda è composto dal simbolo o dal nome del gestore e dalla specialità che vi si mangia se si tratta di un ristorante, ad esempio ramen, sushi, udon, sakè, sashimi e così via, il tutto su fondo bianco, nero, blu, marrone o giallo.
È prassi comune che quando i negozianti posizionano i noren davanti all’entrata, ciò significa che il negozio è aperto, mentre quando sono rimossi è segno che è chiuso. Inoltre narra la leggenda che, soprattutto prima della grande guerra, i clienti dei ristoranti, uscendo dal locale, toccassero il noren con le mani sporche, perciò più i noren erano sporchi e più il ristorante era rinomato, perché aveva un grosso giro di avventori!
Fondamentalmente esistono 4 modelli di tende Noren a seconda delle dimensioni:
1) Naganoren (Noren lungo): pende in lunghezza lungo tutto l’ingresso, fino quasi a toccare terra.
2) Hannoren (Noren medio): fatto come il precedente ma di lunghezza media.
3) Mikuhikinoren: tenda unica, senza tagli verticali
4) Yokonoren: appesa a tutta la facciata, in orizzontale.
Da prestare poi particolare attenzione a quelli dei Sento, cioè i bagni pubblici dove rilassarsi a fine giornata: se sono di colore blu indicano la sezione riservata agli uomini, mentre quella per le donne sarà contraddistinta dal colore rosso. Su entrambi ci sarà l'hiragana "yu" che vuol dire "acqua calda".
Fonti consultate:
Nuovashobudo
Hanamiforum
Epfcforum
Grazie per questo articolo, come al solito.
Insomma, in Giappone nessun dettaglio è lasciato al caso!
Io gli avrei tagliato le mani, altro che rinomato...
pure loro fanno parte della storia e cultura antica! Non credevo!
Bell'articolo, grazie mille!
Finalmente ho capito che cosa volesse dire quel carattere hiragana "yu" che compare sui noren dei bagni pubblici, grazie mille!
Non avrei mai immaginato che servissero anche a separare gli ambienti interni (avrei scommesso su un uso massiccio delle pareti di carta di riso), né che in passato si guardasse quanto erano sporchi per stabilire il successo di un ristorante; oggi ci si limita a controllare se il parcheggio è pieno e se è frequentato dai camionisti (che vogliono mangiare bene spendendo poco).
Sempre da Ranma, mi viene in mente il particolare delle insegne delle palestre prese da chi sconfigge il titolare del dojo: finzione o realtà? Noi di Voyager pensiamo che sia tutto un grandissimo complotto delle lobby dei produttori di insegne e dei taglialegna, potrebbe essere una traccia per i nostri agenti sempre a caccia di curiosità dal mondo nipponico...
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