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Essere veri mangaka è il sogno di molti giovani artisti giapponesi, e non solo. In fondo, si tratta di una vita passata a disegnare, inventare storie ed essere anche ben pagati se queste hanno successo...ma non è tutto rose e fiori come molti manga, per esempio Bakuman., ci spiegano: le scadenze a breve termine impongono spesso ai mangaka di lavorare ore ed ore senza sosta, soprattutto se si è un professionista che sta pubblicando una serie di punta. Non deludere le aspettative dei fan è un requisito fondamentale se non si vuole rischiare la cancellazione della propria serie.
Orari di lavoro folli sono quindi all'ordine del giorno per un fumettista giapponese, per cui prima di ambire a tanto, sicuramente bisognerebbe essere sicuri di avere la resistenza giusta per una vita di questo tipo, soprattutto se si punta a diventare come Eichiro Oda, il creatore della serie popolare per eccellenza.
Eichiro Oda aveva solo 22 anni quando One Piece ha debuttato sul Weekly Shonen Jump, il che significa che il mangaka quarantenne ha speso praticamente metà della sua vita sul suo capolavoro. Tutti si aspetterebbero perciò che il processo di creazione di ogni capitolo sia diventato una bazzecola, con tutti questi anni di esperienza, e le ore di lavoro si siano accorciate di molto.
Oda, tuttavia, non è famoso per essere un tipo che si culla sugli allori, ma è sempre alla ricerca di nuovi colpi di scena e idee per far sviluppare la trama del suo manga, oltre a perfezionare il suo stile. Tutto questo ovviamente richiede tempo...ma quanto?
In una recente intervista, l'autore ha descritto la sua tipica giornata lavorativa e diciamolo, non è esattamente una passeggiata:
 
-sveglia alle 5 di mattina, colazione e si incomincia a disegnare;
-il lavoro continua per tutto il giorno, salvo brevi pause per i pasti;
-verso le 2 di notte circa, finalmente si va a dormire.

Con un totale di 21 ore di lavoro (togliendo circa un'ora per pranzo e una per cena, arriviamo sulle 18/19), Eichiro Oda di sicuro spende non poco tempo seduto alla sua scrivania con i suoi assistenti, ben 6 o 7 volte il tempo che si ritaglia per dormire. E questa routine non è legata soltanto ad un giorno in particolare, ma si ripete sostanzialmente per tutta la durata dell'anno, anche nei weekend e nei festivi, dovendo pubblicare un nuovo capitolo ogni settimana (salvo pause dovute a problemi di salute o alla necessità di reperire materiale).
L'episodio settimanale viene infatti concepito in questo modo:
 
-lunedì-mercoledì: name e dialoghi;
-giovedì-sabato:disegno e inchiostrazione;
-domenica:colorazione e rifiniture;

Vol_79_cover.pngOvviamente, ogni tanto il papà di One Piece ha modo di prendersi una pausa. Quando il Jump viene pubblicato nella cosiddetta versione doppia, per esempio durante la Golden Week o a Ferragosto, deve disegnare solamente un capitolo per due settimane ed è quindi in grado di ritagliarsi un po' di tempo per sè. Che viene occupato in che modo, a parte la famiglia?
 
"Mi incontro con i miei vecchi assistenti o con altri mangaka o con amici che mi hanno aiutato e ci aggiorniamo parlando di cosa abbiamo combinato dall'ultima volta che ci siamo visti".

Oda, infatti, è famoso anche per le feste che si tengono nella sua casa (mica piccolina come quella di un esordiente), spesso anche con personaggi famosi. In altre parole, quando non disegna manga comunque parla con altre persone del settore, sempre di manga. In fondo non è mica un caso se One Piece è riuscito ad andare avanti per oltre 800 capitoli...

Fonte consultata:
Rocket News 24