L'amministratore delegato di Netflix Reed Hastings, nel corso di un'intervista tenutasi ieri con Andrew Ross Sorkin, giornalista del famoso quotidiano The New York Times, ha dichiarato di essere "speranzoso" sulla possibilità che il colosso streaming americano possa riuscire a "produrre una grande serie anime". Nel corso dell'intervista, Hastings ha spiegato come la sua compagnia produrrà più contenuti esclusivi tramite le compagnie di produzione di tutto il mondo, e che per raggiungere quest'obiettivo Netflix ha intenzione di spendere 5 miliardi di dollari nel corso del 2016. La divisione statunitense di Netflix ha già trasmesso in streaming entrambe le stagioni di Knights of Sidonia dopo la messa in onda giapponese, mentre a gennaio inizierà il simulcast di Ajin-Demi Human, con le puntate pubblicate appena tre giorni dopo la trasmissione nel Sol Levante.
Il servizio di streaming è stato lanciato lo scorso 2 settembre anche in Giappone, mentre in Italia ha fatto il suo debutto il 22 ottobre, con un'offerta anime che da qualche giorno è stata arricchita da The Seven Deadly Sins, disponibile anche in versione doppiata in italiano.
Fonte consultata:
Anime News Network
Il servizio di streaming è stato lanciato lo scorso 2 settembre anche in Giappone, mentre in Italia ha fatto il suo debutto il 22 ottobre, con un'offerta anime che da qualche giorno è stata arricchita da The Seven Deadly Sins, disponibile anche in versione doppiata in italiano.
Fonte consultata:
Anime News Network
Finalmente non vedremo più serie incomplete con finali senza senso, solo perché l'autrice per problemi vari non ha finito il manga.
E poi diciamolo un po di sana concorrenza non può che fare bene.
Ho visto The Seven Deadly Sins doppiato in Italiano (premetto che non l'avevo mai visto prima del suo attivo sulla piattaforma), sono rimasto soddisfatto.
Finora Netflix, per quanto riguarda le serie TV autoprodotte, ha sfornato dei prodotti davvero molto validi, perciò sono molto contento che stia iniziando a pensare di produrre loro stessi qualche anime!
Spero comunque che non si limitino al semplice streaming, ma che possano anche pubblicarne in home video, magari non solo in Giappone e negli USA (e magari pure con l'aiuto di alcuni publisher locali).
Per quanto riguarda la situazione italiana, spero che l'avvento di Netflix possa portare a vedere nuovi anime doppiati anche in home video. La partnership con Dynit è un'ottima cosa e spero che possa andare oltre la semplice fornitura di contenuti.
Il 2016 sarà un anno decisivo per l'animazione giapponese in Italia!
Se nessuna rete compra i diritti gli anime non vanno in televisione, semplice. Netflix può trasmettere unicamente via streaming.
A parte che anime e cartoni animati sono la stessa cosa, ma produzioni come Avatar hanno dimostrato che se vogliono gli americani ( ma anche gli italiani con le Winx sebbene queste siano per un pubblico decisamente più infantile )possono produrre cartoni che ricalcano lo stile degli anime.
Mille volte meglio di vvvvid per l'interfaccia comoda/veloce e l'applicazione dedicata su tv (moooolto meglio di usare il browser, infatti vvvvid lo vedo sempre da pc).
E vuoi paragonare con la trasmissione in tv con mille pubblicità in mezzo, orari fissi e un episodio alla volta che non puoi rivedere se lo perdi?
Mi chiedo perche' questa puntualizzazione non venga rivolta direttamente a quelli di Netflix, visto che si sono premurati di parlare di "anime" e non di "cartoons" proprio per far capire di che tipo di prodotto si sta parlando stilisticamente.
Va bene il far pagare serie doppiate o autoprodotte, ma applicare la stessa tariffa e/o abbonamento per un servizio come il simulcast che VVVVID dà in HD, e pure gratuitamente, è puro strozzinaggio.
Anche Crunchyroll dopo una settimana mette i contenuti in streaming gratuito, ecchecavolo!
Se è Netflix a produrre (leggasi: finanzia, caccia i soldi), che c'entra la televisione?
Che poi, il 15 pollici per vederti gli streaming li userai tu, io per Netflix e Crunchyroll (ma volendo anche Infinity, YouTube e Sky Online) uso la PS3, che col suo firmware permette di vedere anche i più svariati siti di streaming come se fosse un PC.
Nel frattempo, negli anni alcune serie Netflix original sono passate in TV (e ditemi che non avete mai sentito nominare Marco Polo e Orange is the new Black).
Riguardo al simulcast, è un esperimento, Netflix lavora a stagioni intere e mi pare pure in contemporanea mondiale (coi doppiaggi fià pronti se non sono produzioni originali sudamericane).
Volete risparmiare sullo streaming? Ho aperto un thread apposta
http://www.animeclick.it/SchedaUtente.php?load=post&utente=1283&post=685041
Perchè rimpiangere un passato dove "c'erano anime a tutte le ore" (MA QUANDO? Nemmeno negli anni '80) quando ora ci sono per davvero e possiamo decidere noi cosa vedere in ogni secondo?
Netflix ti può costare 3€ al mese se condividi l'account con 3 amici. Meno di mezzo film al cinema, meno di una pizza, meno di un manga (e qui siamo tra gente che ne compra anche una decina al mese).
Credo tu abbia frainteso il senso della mia lamentela.
Non critico Netflix in quanto piattaforma a pagamento, ma critico il suo volersi mettere nel settore del simulcast. Perché dovrei pagare anche solo 3 € (sempre se conosco persone interessate a sottoscrivere un abbonamento a Netflix) quando esistono già tanti siti di streaming, alcuni buoni, alcuni meno, che questo servizio me lo danno a gratis grazie a delle semplici pubblicità che alla fine mi tolgono nemmeno 60 secondi di vita? E' questo che non ha senso secondo me, è un vuoto a perdere che porterà Netflix a lasciar stare tale settore.
Quando invece si parla di serie autoprodotte e/o doppiate, allora sono il primo a dire che sia giusto pagare un prodotto per il quale si è comunque fatto un investimento.
Come risposi ad un altro, Netflix non vincerà mai contro VVVVID.
La fandom dei anime piace lo streaming gratis ed è per questo motivo che VVVVID sta facendo un grandissimo successo.
Che poi 8-10 euri sono una bazzecola per quello che offre (e in Italia è appena iniziato), specialmente se confrontato a concorrenti e pay-tv.
E in ogni caso, la CONCORRENZA fa sempre e solo bene al consumatore finale!
@lonOTTO
Voglio vedere per quanto ancora vvvid resterà gratis prima di iniziare a fare la cresta con i "contenuti premium" e roba di quel tipo. Prima o poi ci arrivano anche loro a sfruttare i ragazzini con le tasche piene di soldi del papà.
Ho visto qualche anime co-prodotto con l'America, e il risultato non mi è piaciuto per nulla... sa troppo di occidentale, e non ha più quel qualcosa che distingue gli anime
E' ovvio che collaboreranno con qualche studio giapponese...
Ah...VVVVID e Netflix non si fanno concorrenza, uno è gratis e funziona pure bene.
Il fatto è che i vari siti non ti offriranno gli stessi anime. e quando le serie più belle saranno su netflix (che contando sulle entrate degli abbonamenti può permettersi di più) ti dovrai abbonare a quello o piratarle. Però è comodo perché se ti interessa qualcosa di particolare ti abboni un mese, te lo guardi tutto e bye bye. Poi non so se ti sei registrato ma offre centinaia di contenuti.
Anch'io ero abituata a guardare da pc ma da quando ho una tv mia ho smesso, non c'è confronto. Per non parlare se ci aggiungi un impianto audio, persino one piece ha di quegli effetti sonori strabelli che da pc neanche notavo.
Se solo vvvvid si facesse un'app per tv...
ps. netflix può offrirti anche contenuti in 4k e magari in futuro lo saranno anche gli anime dato che in giappone lo sono già.
per il resto ben venga se finanzia qualche studio di produzione, con l'articolo dell'altra volta che parlava di quanto va "male" il settore tra dipendenti sottopagati e minore qualità.
pps. ci sto guardando un film proprio ora, che se non fosse stato in catalogo non l'avrei mai scoperto ^^
Magari perchè Netflix collaborerà con uno studio giapponese e dunque anime fa capire che non faranno ( forse ) un prodotto come Avatar che richiama lo stile giapponese ma proprio un cartone Made in Japan.
Nessuna se non si usa il termine "comuni cartoni animati " rivolti ai cartoons per denigrarli. Avatar se non si leggessero i nomi dei produttori difficilmente verrebbe identificato come un cartone americano, idem le wink e tutto il filone di cartoni che hanno ricalcato il modello scolastico/avventuroso tipico degli anime.
E quell'occhio inesperto mi ha messo un pollice verso... persona probabilmente troppo giovane.
Ora, serie tv ed animazione sono due cose molto diverse, ma il beneficio del dubbio sembrerebbe che gli si possa dare senza remore!
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