Le condizioni lavorative dei mangaka sono spesso al centro dell'attenzione, per i loro orari proibitivi, che non sempre vengono ripagati dal successo e da un adeguato compenso. Se la fama viene raggiunta, tuttavia, il problema finanziario è almeno in parte risolto. Ben diversa è invece la condizione degli animatori, già più volte denunciata, anche da altri "veterani" del settore.
L'ennesimo atto di denuncia è avvenuto in questi giorni da parte di un animatore che afferma di essere sotto contratto trimestrale presso lo studio Xebec (To Love-Ru, Lagrange- The Flower of Rin-ne, Tokyo Esp). Quest'ultimo ha infatti pubblicato online una foto della sua busta paga mensile piuttosto esigua, di 131.330 yen (972 € circa).
Secondo l'impiegato, il contratto originale prevedeva una paga base di 130.000 yen (962€) più altri 5.300 yean (circa 40€) come rimborso per le spese di trasporto, con una trattenuta di 3.970 yen (circa 30€) di tasse.
Le ore di lavoro previste, invece, venivano indicate come "il più possibile in 24 ore". Gli veniva infatti chiesto di compilare una tabella oraria da consegnare alla fine di ogni mese, per il calcolo della paga. Certo, se per molti di noi uno stipendio del genere non sarebbe poco, tenendo conto del costo della vita media e del numero di ore lavorative quasi al limite dello sfruttamento, la situazione sicuramente non è delle migliori.
La cifra e le condizioni del contratto sicuramente sono tutto fuorché inventate, in quanto comparabili con le offerte di lavoro nel settore dell'animazione pubblicate da altri studi.
Lo studio ARMS, per esempio, aveva diffuso l'annuncio per una posizione iniziale come assistente alla produzione, con una paga di 145.000 yen (1074€) mensili. Il lavoro prevedeva una giornata lavorativa di 8 ore e mezzo, sei giorni a settimana con la possibilità di straordinari.
Anche lo studio Diomedéa aveva postato un annuncio simile per un assistente alla produzione full-time, offrendo invece un salario annuale di 1.800.000 yen (13.333 €, quindi circa 1.111€ al mese).
Tempo fa era stata anche pubblicata un'immagine che mostrava gli stipendi dei personaggi dell'anime Shirobako, membri di un fittizio studio di animazione, che non si discostano poi molto da questi valori.
La Japan Animation Creators Association (JAniCA), associazione attiva nella difesa dei diritti degli animatori e nella loro formazione, ha pubblicato l'anno scorso uno studio sulle loro condizioni di lavoro, stipendio medio e ore lavorative, sulla base di 759 intervistati. Lo studio aveva riportato come guadagno medio annuo nel 2013 3.3 milioni di yen (24.654 €) .
Fonte consultata:
Anime News Network
L'ennesimo atto di denuncia è avvenuto in questi giorni da parte di un animatore che afferma di essere sotto contratto trimestrale presso lo studio Xebec (To Love-Ru, Lagrange- The Flower of Rin-ne, Tokyo Esp). Quest'ultimo ha infatti pubblicato online una foto della sua busta paga mensile piuttosto esigua, di 131.330 yen (972 € circa).
Secondo l'impiegato, il contratto originale prevedeva una paga base di 130.000 yen (962€) più altri 5.300 yean (circa 40€) come rimborso per le spese di trasporto, con una trattenuta di 3.970 yen (circa 30€) di tasse.
Le ore di lavoro previste, invece, venivano indicate come "il più possibile in 24 ore". Gli veniva infatti chiesto di compilare una tabella oraria da consegnare alla fine di ogni mese, per il calcolo della paga. Certo, se per molti di noi uno stipendio del genere non sarebbe poco, tenendo conto del costo della vita media e del numero di ore lavorative quasi al limite dello sfruttamento, la situazione sicuramente non è delle migliori.
La cifra e le condizioni del contratto sicuramente sono tutto fuorché inventate, in quanto comparabili con le offerte di lavoro nel settore dell'animazione pubblicate da altri studi.
Lo studio ARMS, per esempio, aveva diffuso l'annuncio per una posizione iniziale come assistente alla produzione, con una paga di 145.000 yen (1074€) mensili. Il lavoro prevedeva una giornata lavorativa di 8 ore e mezzo, sei giorni a settimana con la possibilità di straordinari.
Anche lo studio Diomedéa aveva postato un annuncio simile per un assistente alla produzione full-time, offrendo invece un salario annuale di 1.800.000 yen (13.333 €, quindi circa 1.111€ al mese).
Tempo fa era stata anche pubblicata un'immagine che mostrava gli stipendi dei personaggi dell'anime Shirobako, membri di un fittizio studio di animazione, che non si discostano poi molto da questi valori.
La Japan Animation Creators Association (JAniCA), associazione attiva nella difesa dei diritti degli animatori e nella loro formazione, ha pubblicato l'anno scorso uno studio sulle loro condizioni di lavoro, stipendio medio e ore lavorative, sulla base di 759 intervistati. Lo studio aveva riportato come guadagno medio annuo nel 2013 3.3 milioni di yen (24.654 €) .
Fonte consultata:
Anime News Network
Io senza dubbio lo farei volentieri anche a queste condizioni
C'è chi prende meno facendo lavori assai sgraditi e talvolta persino pericolosi.
Sarebbero pochi sì, considerando che anche l'operaio con il contratto a tempo pieno più sfigato supera ampiamente i 1000€.
Quello che prendono gli animatori oggi in Giappone è quello che prendeva un neo-assunto in Italia 10 anni fa (ho visto stage pagati non tanto meno).
Una roba che priva del tutto il lavoratore di quel minimo di dignità che si dovrebbe sempre meritare.
Poi vabbè, bisognerebbe essere dentro per capire effettivamente la situazione, ma di sicuro quella degli animatori è una situazione complessa e l'utilizzo stile "carne da macello" che ne fanno alcuni studi non porta certo al bene del medium.
Certo è che, in questo caso, parliamo probabilmente di tantissime ore di lavoro, come descritto nell'articolo, a condizioni prossime allo sfruttamento.
(P.S. Quotissimo al terzo messaggio di Nyx, quando ho lavorato io in un ipermercato prendevo meno di 700 € netti al mese e le ore di lavoro non erano affatto poche……qui in Italia non siamo ancora ai livelli dell'Asia per mole di ore lavorative e stipendi da fame, ma ci stiamo arrivando……e la cosa mi preoccupa MOLTO……)
Mentre lo schiavista che dirige il supermercato sotto casa mia fa lavorare dalla mattina fino alla sera per 450 euro al mese.
Altro che datori di lavoro, gente come il direttore di questo supermercato fanno gli schiavisti.
L'Italia ormai si sta avvicinando (mentre al sud è già arrivata) ai livelli del Asia.
Molte ore di lavoro e stipendi da fame.
Comunque fare la conversione in Euro non rende in realta' l'idea di quanto effettivamente sia uno alto uno stipendio o meno. Il potere di acquisto di 150.000 yen e' quello di 1500 euro circa in Giappone, poi alla fine se compri all'estero ovviamente ci perdi, essendo lo yen una valuta debole attualmente, ma all'interno del Paese se proprio vogliamo fare un confronto con l'Euro un cambio realistico potrebbe essere 1:100. Se guadagni 130.000 yen in Giappone, e' un po' come guadagnare 1300 Euro in Italia, piu' o meno. Per essere un animatore e' troppo poco.
Non volevo dire che quei "poveri animatori" non dovrebbero lamentarsi ma che al posto loro, anche se lavorassi troppe ore con un salario basso a me farebbe ugualmente piacere lavorare nel mondo dell'animazione. Credo che svolgere un lavoro per il quale si abbia passione ripaghi già abbondantemente, ritengo sia una cosa straordinaria, una fortuna per pochi. Parlo da disoccupato che si "abbasserebbe" a fare qualsiasi cosa fosse onesta e penso che anche se mi pagassero relativamente poco per fare un lavoro del genere beh... non mi dispiacerebbe... ma parlavo per me medesimo non stavo affermando che gli animatori si lamentano a torto....forse è questo che è stato frainteso?
E forse un contratto tanto breve, solo 3 mesi, sarebbe penalizzato anche qui.
Nyx e Zero_Zone, avete ragione ma considerate la tipologia lavorativa.
Senza voler criticare ma un lavoro di cassiere o commesso richiede capacità di base.
Fare un lavoro manuale come questo, richiede capacità "artistiche" che non hanno certo tutti.
Che poi in giappone ci sia anche una discreta offerta di questi lavoratori può essere ma resta da vedere quanto sia lo stipendio nipponico ad esempio di un part time ad un combini.
Il raffronto più corretto andrebbe fatto con quello.
Ma che stai dicendo? Se è la tua passione mica lo devi fare gratis ehhh.
Quando alle medie ti hanno detto: "Cosa vuoi fare da adulto?", hai scelto in base a quello che ti piace.
Ma così è stato per tutti.
Tornando al post.
Poi questi dati sanno tanto di fake, in Giappone gli stipendi non possono andare sotto i 200.000yen (ovvero 1500 euro e qualcosa) perché è invivibile.
Conosco tanti ragazzi che abitano in Giappone e tutti confermano che non puoi lavorare sotto i 200.000mila yen (e se non ci credete chiedete nei gruppi Italia-Giappone).
E' ovvio che siccome è una passione mi sfrustino e mi sottopaghino per il mio lavoro, fatto con maestria e dopo anni e anni di studi.
Del resto chi non sogna di lavorare nel proprio hobby, stare li più ore possibili in 24 ore ed essere sottopagati al limite della vita e non poter avere nemmeno una famiglia.
Complimenti per i ragionamenti sillogistici che vedo, applicateli nella vostra vita cosi per assicurare a voi e al vostro interlocutore che ciò che dite è la pura realtà.
In quel caso vorrei proprio vedervi a fine mese con il sorriso sulle labbra a dire 'ma per me è un hobby'. ah ah sisi .
Se invece lavora per qualche editore come adattatore o traduttore, prende la metà di un operaio semplice, o se va bene ci va a pari.
Per l'animazione, da noi, è un settore poco presente, non ho avuto la fortuna di conoscere persone che ci lavorano.
Ciao,
Tacchan
In questo caso sai in cosa vai in contro, ma evidentemente qualcosa ti spinge verso quella direzione e ad alcuni va anche bene, ad altri diventa un hobby remunerato.
Ma in Giappone è molto diverso, li si sta parlando di qualcosa di comunissimo, non un lavoro che nasce da pochi anni o che non è visto come tale.
Chi ha bisogno non ha la forza di poter andare contro la realtà, non ne ha ne la forza ne la vogla e quindi diventa succube di chi ha imposto una realtà simile.
Solo che evidentemente se fa qualcosa che all'inizio era una passione puoi anche 'calare le corna' (detto dalla mie parti) e prenderti la misera paga. Senza evidentemente farti una vita con un'altra persona.
Con quello che ho detto non voglio assolutamente dire che sia giusto che gli studi d'animazione non guadagnino granché, o per lo meno alcuni dipendenti in particolare, però ripeto che si dovrebbe già conoscere l'ambiente lavorativo in cui ci si imbarca perché questo in particolare suppone una passione non da poco.
Il settore dell'animazione cambia da paese a paese.
Un conto è l'Italia, che tutti sappiamo che guadagnerai poco è un altro è il Giappone dove il mercato dell'animazione giapponese è una delle più grandi al mondo.
Poi bisogna vedere se è vera la fonte.
E' abbastanza triste...
Però è anche vero che ci sono quelle case di animazione dove addirittura pagano a seconda di quanti disegni realizzi,creando un vero sfruttamento,oltre ovviamente a disegni animati inguardabili e tirati via(Dragonball Super coff coff)
" E poi chi sceglie di lavorare nel mondo dell'animazione DI NORMA dovrebbe informarsi sulle relative retribuzioni, è inutile che poi se ne lamenta"
Come se dicessimo che in Italia sai com'è la fiscalizzazione e la normativa sulle aziende, piccole o grandi che siano, quindi è inutile che avvii una qualsiasi attività.
Magari avete pensato che quella persona è portata a fare solo una determinata cosa, che ci ha dedicato tempo e ha sognato da giovane di poter intraprendere questo mestiere?
" Io per esempio ci lavorerei eccome, e sarebbe comunque meglio che restare disoccupato o a chiedere l'elemosina."
Paragonato a questo direi che qualsiasi cosa possa essere meglio, ma il doscirso per assurdo è come un sillogismo, dev'essere rapportato con le diverse e diversificate tesi e/o teorie e non sempre regge in confronto eh.
State tutti prendendo per buona l'idea che il prezzo della vita in Giappone sia la stessa che in Italia, ma non è affatto, affatto così.
Qui in Italia con 900 euro te la cavi mensilmente, in Giappone assolutamente no (è come, faccio un esempio, se lì quei 900 contassero in Italia come 400-500)..
Se vivessero in Giappone mica tanto. Tokio ( dove sono situati la maggior parte degli studi ) ha dei costi invivibili e se anche un ragazzo dovesse abitare fuori città ( ovvero praticamente in un'altra regione visto che l'area metropolitana di Tokyo coinvolge quasi tutto il Kanto ) il prezzo dei mezzi pubblici è proibitivo e la lunghezza della tratta obbligherebbe a soggiornare in albergo ( o dormire al lavoro ). Gli animatori sono trattati come schiavi, non deve sorprendere poi la scarsa qualità dei prodotti.
Il settore dell'animazione cambia da paese a paese.
Un conto è l'Italia, che tutti sappiamo che guadagnerai poco
Veramente per quei pochi studi e pochi animatori la paga è più che buona, il problema è la carenza di lavoro.
è un altro è il Giappone dove il mercato dell'animazione giapponese è una delle più grandi al mondo.
Cosa che non vuol dire niente, anche in Cina il lavoro manifatturiero è tra i più grandi al mondo ma i lavoratori sono sottopagati e sfruttati.
Tuttavia, visto tutto questo (e sapendo che il 90% degli studi d'animazione non fa mai contratti a tempo indeterminato agli animatori salvo qualche rara eccezione, come Ghibli), mi sono fatto l'idea che effettivamente chi va a lavorarci lo fa solo e unicamente per la passione del momento (di solito si è pagati per il lavoro di un'opera e poi a casa, almeno a leggere gli articoli su Mangazine), non certo con l'idea di rimanere lì a lungo. Insomma per "togliersi lo sfizio" magari, e poi cercare un lavoro che gli dia stabilità e sicurezza.
Se magari qualcuno conosce meglio la situazione mi corregge...
"Ci lavorerei volentieri nel mondo dell'animazione", "dovrebbero essere contenti di lavorare su cose che gli piacciono" e robe simile son dette da gente che come al solito di animazione (in quanto lavoro) sa meno di zero. Perche' voi lo vedete da fan, ma dovete rendervi conto che e' un lavoro ^^ salari sotto i 20000 yen ce ne sono, uno se ne rende conto quando e' dentro la realta' giapponese non di certo quando va a vedere pagine internet a caso (ah per la cronaca, la maggior parte della gentaglia che parla di Giappone dice una marea di cavolate, sapevatelo!).
Eh no, vedere Shirobako (che e' una roba palesemente studiata per un dato target) non vi rende grandi esperti di industria dell'animazione giapponese.
Mi sa che non hai capito niente del mio messaggio.
Ho detto che la fonte non è vera per il semplice fatto che in Giappone, lo stipendio medio è di 200mila yen (ovvero 1500 e passa euro), perché al di sotto di quella soglia non ci vivi.
E' impossibile vivere con 145mila yen in Giappone, cioè è come vivere con 500 euro in Italia.....500 euro ti costa solamente l'affitto di un appartamento.
Quindi su cosa si basa la tua assolutezza? Almeno per capire e discernere la realtà dalla diatriba.
Ovvio che nessuno li obbliga, però almeno ammettete che senza queste persone non ci sarebbero anime e manga, e se un giorno decidessero di smettere e mandare tutti a quel paese, magari cambiando occupazione, le aziende potrebbero solo andare a vendere il cocco bello sulle spiagge.
Ed infatti quella degli animatori non è definibile vita. Tecnicamente è possibile vivere con il loro stipendio, vivono coi genitori, fanno i pendolari o dormono in quegli alberghi dormitorio in cui le camere sono semplici stanzini con letto a basso costo, si nutrono nei combini o non escono dal lavoro. Ovviamente questo tenore di vita lo può tenere solo un ragazzo giovane e difatti gli animatori hanno un'età molto giovane, appena si invecchia o si vuole mettere su famiglia cambiano lavoro. Questo trattamento disumano oltre che intaccare le vite dei giapponesi rovina anche gli anime che si trovano dietro lavoratori inesperti ( e che non hanno il tempo di maturare ) svogliati ( passione finchè vuoi ma se vengo sfruttato la voglia mi passa ) e debilitati dal tenore di vita.
Dappertutto è sempre così, non c'è da stupirsi. Alla fine, il mangaka non è altro che l'operaio dell'azienda, ma a riempirsi veramente le tasche sono i pesci grossi, le multinazionali, che guadagnano miliardi senza muovere un dito, a discapito di chi si fa davvero il mazzo per "creare" il prodotto e ci ricava una miseria. E poi mi vengono a parlare di diritti "d'autore"... si certo :facepalm:
Ma non diciamo belinate. In un Paese civile i sindacati sarebbero già sul piede di guerra.
Ovvio che nessuno li obbliga, però almeno ammettete che senza queste persone non ci sarebbero anime e manga, e se un giorno decidessero di smettere e mandare tutti a quel paese, magari cambiando occupazione, le aziende potrebbero solo andare a vendere il cocco bello sulle spiagge.
Più o meno quello che si diceva agli albori delle prime lotte sindacali. La soluzione non è lo sfruttamento ma dare ai lavoratori il giusto compenso per il lavoro svolto.
"questo tenore di vita lo può tenere solo un ragazzo giovane e difatti gli animatori hanno un'età molto giovane, appena si invecchia o si vuole mettere su famiglia cambiano lavoro"
Questo non e' cosi' vero. Di solito 4 su 5 dei giovani che scelgono questa strada mollano dopo neanche un anno. Ci sono ancora tantissimi veterani che lavorano nel settore giorno e notte a 50 e passa anni. Purtroppo e' un lavoro faticoso e che porta via molto tempo, quindi una volta iniziato lo vuoi finire. Ovviamente questi ed altri fattori sono un danno enorme per l'animazione, si vede come dici nella qualita' dei prodotti degli ultimi anni. Pero' c'e' anche gente che ci prova a cambiare le cose vedi lo Studio Colorido……
Il settore dell'animazione e' faticoso, ma anche gli altri campi non scherzano perche' in Giappone lavorare oltre l'orario lavorativo e' considerata una cosa normale o da fare.
In questi anni mi sono fatto la gavetta da "operaio" come apprendista, so bene quando ci si ritrova a vedere nella busta paga.
Quando inizi li guardi con il binocolo i 1000 euro....
Si vede che sei fuori generazione, perchè gli stage li retribuiscono massimo 600 euro quando ti va bene, visto che molti datori non si sentono neanche obbligati a passare un rimborso spese.
E questo te lo dico da ex impiegato stagista e da ex tirocinante a 300 euro.
Circa 900€ mensili sono pochi in Italia, in Giappone sono ancora meno.
In Italia (non serve essere un avvocato del lavoro per saperlo) sono considerati usuranti lavori molto meno faticosi dell'animatore, che sta notti e giorni interi senza dormire e senza mangiare piegato in due su un tavolo da disegno. Ho visto sindacati insorgere per inezie paragonate a questo.
Che un lavoro piaccia o meno deve garantire buone condizioni di sussistenza a chi lo fa, in base al numero di ore e all'usura che questo comporta (lasciamo stare il resto), cosa che difficilmente 900€ al mese riescono a garantire.
Per favore, smettiamola di giustificare lo sfruttamento con "almeno il lavoro che fanno gli piace", perchè c'è proprio poco da scherzare con lo sfruttamento nel mondo dell'animazione, è ben noto che a parte le sequenze chiave il resto dalla stragrande maggioranza degli studi faccia animare in Corea (i.e. anche la Disney negli anni '90) e in Cina per pochi spiccioli. E venitemi a dire che lo fanno perchè "gli piace" e allora va bene.
È un bene che questa situazione stia venendo fuori, invece.
Oh ma certo, difatti ho scritto che appena invecchiano ( ma anche di qualche anno eh ) o vogliono mettere su famiglia mollano ma del resto in Giappone c'è un così ampio ricambio che l'età media rimane comunque florida. C'è così tanta disponibilità che a volte gli animatori sono pure ragazzi che non hanno ancora concluso gli studi.
Ci sono ancora tantissimi veterani che lavorano nel settore giorno e notte a 50 e passa anni.
Ma sicuramente. Tenendo conto però della grandezza dei maggiori studi e la quantità di anime prodotti c'è tantissima manodopera giovanile a basso costo.
Semplicemente li accumulano per generazioni nella speranza che un lontano nipote possa vivere di rendita. Ovviamente non hanno nemmeno tempo per rendersi conto che ci penserà l'inflazione ad azzerare quei soldi vanificando quindi tutto lo sforzo.
Ed il ciclo continuerà per l'eternità.
mi spiace che TSUKI abbia travisato tutto come le fa più comodo... scrive cose che mi fanno sbiancare ...
Io non prendo una lira di stipendio e (così come tanti altri) farei ben volentieri lavori peggiori (ma onesti) per molto meno perchè portare a casa 900 euro facendo oltretutto un lavoro che ti piace (anche se duro) non significa affatto lavorare gratis.
qua tanti evidentemente hanno una vita sin troppo agiata con lavori ben pagati e relativamente sicuri, son sinceramente contento per voi, ma la verità è che molti un lavoro da 900 euro al mese se lo sognano! E spesso fanno mestieri ben peggiori o addirittura pericolosi o ne devono fare tanti di lavoretti, uno dietro l'altro arrivando ad uno stato di sfinimento fisico e mentale.
SINTETICO > con 900 euro si però. Ci puoi vivere dignitosamente (perlomeno in Italia) soprattutto se non hai la pretesa di acquistare videogames, anime, manga abbonamenti a destra e manca... se ti sai gestire, con 900 euro non fai la fame. Se sei uno sperperone invece beh... 3 mila euro al mese sarebbero ancora pochi, ovvio.
Grazie RIEPER, mi fa piacere che qualcuno abbia compreso il senso del discorso
Se invece parlassimo del fatto che con quella cifra in Giappone ci fai la metà di quel che fai da noi allora il discorso prende giustamente un'altra piega. Ma parlando dell'Italia con 900 euro a fare quel tipo di lavoro ( che a me piacerebbe assai) io davvero non mi lamenterei.
Non lavorano sempre 24h su 24h. La maggior parte delle volte usciranno da lavoro e cosa faranno? Un abbonamento per i mezzi pubblici ( che può superare i 200 euro ) mangeranno, magari hanno in affitto un tugurio che ovviamente avrà un affitto. E non sia mai che si ammalino, la sanità in Giappone si paga, e a caro prezzo.
Io non prendo una lira di stipendio e (così come tanti altri) farei ben volentieri lavori peggiori (ma onesti) per molto meno perchè portare a casa 900 euro facendo oltretutto un lavoro che ti piace (anche se duro) non significa affatto lavorare gratis.
Faresti lavori peggiori per molto meno? Dunque lavoreresti senza sosta, senza pause, senza straordinari pagati per uno stipendio che non ti permette di mantenerti ( cosa che E' il lavoro di animatore in Giappone ). Questo non è un lavoro duro,il muratore è un lavoro duro, questo è SCHIAVISMO.
qua tanti evidentemente hanno una vita sin troppo agiata con lavori ben pagati e relativamente sicuri, son sinceramente contento per voi, ma la verità è che molti un lavoro da 900 euro al mese se lo sognano!
In Italia un lavoro da 900 euro sarebbe un lusso ( a seconda del lavoro e dell'età della persona ), in Giappone ( nel Kanto poi ) con 900 euro non vivi, neanche fai la fame, non vivi proprio.
Se invece parlassimo del fatto che con quella cifra in Giappone ci fai la metà di quel che fai da noi allora il discorso prende giustamente un'altra piega. Ma parlando dell'Italia con 900 euro a fare quel tipo di lavoro ( che a me piacerebbe assai) io davvero non mi lamenterei.
E qui chi sta parlando dell'Italia? Solamente chi non ha ancora capito che questi 900 euro sono relativi al costo della vita in Giappone. Parlando dell'Italia invece la Disney paga circa ( tenendo conto della quantità di tavole per un Topolino ) 800 euro al mese ai disegnatori ( difatti hanno tutti altri lavori ) e indovina un pò? Questi si lamentano perchè fare il fumettista è una passione certo ma non deve implicare fare la fame e difatti quest'anno che decadono i contratti i sindacati sono già pronti a fare un rinnovo più vicino alle esigenze dei fumettisti ( difatti il primo punto è l'eliminazione del diritto di copyright della Disney sulle tavole fatte dai fumettisti in modo tale che queste siano di loro proprietà e che il fumettista possa rivendersele per arrotondare lo stipendio ). E stiamo parlando comunque di contratti che lasciano tempo e vita al dipendente, figurati in Giappone dove sono degli schiavi.
Veramente quello che non sa di cosa sta parlando sei tu, che stai facendo generalizzazioni assolutamente errate.
Ovvio che non tutti gli stage sono pagati uguali, ma un laureato con un minimo di qualifica professionale può trovare stage retribuiti in modo decente (amici usciti dalla Bocconi hanno tutti trovato stage ben al di sopra dei tuoi 600€).
Mica ho scritto che tu o pincopallino potete prendere 800-900€ di stage, ho detto che ho visto stage non lontani dalle cifre dell'articolo.
E sta sicuro che se fai lavoro interinale come metalmeccanico a tempo pieno meno di 1000€ non li becchi, anche qui ho esperienze di amici iscritti ad agenzie di lavoro interinale e nessuno di essi ha mai preso meno di quella soglia (anche perché esistono i contratti nazionali, i cui minimi puoi benissimo trovare googlando un po', cosa che impegnerebbe in modo più utile il tuo tempo e ti darebbe una cultura un minimo decente sul mondo del lavoro).
Un'altra questione è la giungla dei contratti a progetto, mal pagati e senza nessuna tutela, contratti che nel mio post non ho mai menzionato.
Un lavoro a tempo pieno (40 ore) degnamente pagato in Italia non sta sotto i 1000€, chi afferma il contrario o non ha mai visto i contratti nazionali o ritiene normale lo sfruttamento del lavoratore o tramite contratti tipo cocopro o tramite nero (ti pago tot ore tu ne lavori tot X 1,5).
Dire che 960€ non sarebbero poco è ammettere la normalità di questa situazione, dando per buono che in Italia è giusto lavorare sottopagati.
Io, in tutta franchezza, ti dico che non lo è e non dovrebbe esserlo.
P.S. A Milano se vuoi un appartamento singolo con abilitalità (e quindi dimensione minima superiore a nonmiricordoquanti m²) ti vanno via già 600-650€ almeno.
Non in tutte le zone d'Italia si vive dignitosamente con 900€ (poi chiaro, se uno vive con i genitori il discorso è diverso).
Ma è un discorso che ha poco senso e non è in assoluto legato alla notizia.
Interpretate male quel che leggete, ecco da dove nascono le incomprensioni e le strane prese di posizione. Dall'articolo figura che questa gente lavori sicuramente più delle normali 6 - 8 ore lavorative ma l'articolo riporta "il più possibile nell'arco delle 24 ore" che non significa affatto lavorare ininterrottamente prendendosi una pausa solo per mangiare e dormire, questo è una vostra libera interpretazione.
Per la cronaca tantissimi pendolari cosa credi che facciano? Si alzano all'alba, viaggio in treno, lavoro, viaggio in treno, cena e letto.
Non è una bella vita, questo nessuno potrebbe mai affermarlo!
ma parlare di schiavismo è ridicolo.
Io ho sempre parlato solo dell'Italia e del fatto che farei volentieri quel lavoro per 900 euro al mese. Trasferirmi in Giappone è una cosa che non farei mai e poi mai, seppur amante delle bellezze che il luogo ha da offrire.
Chiariamo anche questo dunque, un dettaglio che ero convinto fosse certo sin da subito, parlavo di un lavoro del genere svolto in Italia e ribadisco che lo farei volentieri, più chiaro ora?
Non è una libera interpretazione, è una consapevolezza maturata dopo aver letto decine di interviste relative al lavoro in Giappone.
Per la cronaca tantissimi pendolari cosa credi che facciano? Si alzano all'alba, viaggio in treno, lavoro, viaggio in treno, cena e letto.
Tantissimi pendolari che hanno gli straordinari retribuiti, mezzi pubblici ad un prezzo ragionevole ( purtroppo pecca l'efficienza ), una casa che tale può definirsi e ovviamente i giorni di riposo. Nel loro caso è già tanto non dover dormire in quegli alberghi dormitorio che forniscono giusto il letto in uno spazio di 4mX4. Ah, e ovviamente qui in Italia il costo del cibo è molto inferiore e da ottime possibilità di variazione, con quello stipendio oltre al ramen istantaneo non penso varino molto ( visto che magari non possono permettersi neanche una casa con cucina )
Non è una bella vita, questo nessuno potrebbe mai affermarlo!
ma parlare di schiavismo è ridicolo.
Ridicolo? Lavoro incessante per ore ed ore senza pause, straordinari non pagati ( e pretesi ), paga che non consente di mantenersi. Ah, ovviamente zero sindacati e se ti ammali son cacchi tuoi. Schiavismo non vuol dire solo lavori pesanti ma anche lavorare in condizioni di disagio senza un'adeguata retribuzione, e senza la possibilità di lamentarsi con chi di dovere ( ovviamente il sindacato e per problemi reali, non lamentarsi col capo perchè si vuole la coca cola nelle macchinette dell'acqua )
Per un italiano è difficile da immaginare, ma è di questo che stiamo parlando.
Lo so, anche i mangaka certe volte sono costretti a ritmi lavorativi esasperanti per rispettare certe scadenze, ma qui si vuol subito fare di tutt'erba un fascio... in questo caso si legge chiaramente "il più possibile nelle 24 ore di tempo" e più ore lavoravano più venivano pagati.
E' scritto tutto chiaramente nell'articolo.
Queste degli animatori sono condizioni lavorative pesanti ma parlare di schiavismo è ridicolo.
Succede ai "big", figuriamoci ai pesci piccoli.
Il Giappone non ha le enormi difficoltà lavorative che abbiamo noi (ne ha di diverse dalle nostre ) dunque se quel lavoro non ti piace ti licenzi e cerchi qualcos'altro, e se tutti facessero a questo modo è assai probabile che le condizioni lavorative si dovrebbero cambiare... altrimenti non va più avanti la baracca.
Si può dire che svolgano un lavoro sottopagato e distruttivo? Si
Si può dire che siano schiavi? No, sono loro a volerlo fare
E la scusa "hai studiato per quel lavoro, sai fare solo quello" onestamente non regge se tutti dovessimo o potessimo fare unicamente ciò che vorremmo fare o ciò per cui siamo preparati beh... altro che disoccupazione ci sarebbe! Se una cosa non c'è possibilità di farla o se le condizioni non ti piacciono o non ti consentono neanche di sopravvivere si punta su qualcosa di diverso, qualsiasi cosa (basta che sia onesta aggiungo io).
Più in generale mi raccontavano che di ferie i giapponesi ne fanno pochine, di solito una settimana l'anno (non so se solo gli operai o anche gli impiegati) e può capitare che per avere più settimane di seguito ci sia chi salti di farle per accumularle l'anno successivo.
Ma chi è che ti dice che cambiano lavoro? Non ha senso quello che dici.
Alla fine, ci deve essere uno che abbia esperienza a insegnarti e a fare le cose.
Ma sei serio? Come fai a paragonare un mangaka ad un semplice operaio? L'operaio lo cambi quando vuoi, ma il mangaka no! Il mangaka equivale ad un cantate, ovvero se non lo tratti bene ti lascia a cambia casa discografica.
Per piacere, non inventatevi cose assurde senza senso!
Questa me la segno, Mangaka=operaio......
Il lavoro manuale è di per se un arte e nel caso dei fumettisti è anche una passione e uno stile di vita ed è sempre ingiusto non essere ricompensati a sufficienza in rapporto al tipo di impegno e al lavoro svolto.Mi vien da pensare però che sono i soldi stessi,a volte, a dare alla testa e a rendere improduttivi e scadenti gli artisti...i privilegi ci fanno diventare pigri e privi di ambizione. Se volessimo vedere il bicchiere mezzo pieno direi che i lavoratori con più passione e che ci mettono l'impegno maggiore,sono quelli che puntano alla modestia economica e al contempo amano il proprio lavoro indistintamente.Certamente 130.000 yen sono pochi però è anche vero che un posto di lavoro in uno studio d animazione come in questo caso quello della xbec con tutta la concorrenza che c'è .. dovrebbe essere una fonte di orgoglio inestimabile.Non credo si diventi fumettisti o collaboratori per caso .. non è come fare l impiegato o lo speedy pizza che si lavora solo per i soldi . Se uno volesse solo fare soldi l' ultimo lavoro a cui penserebbe credo sia proprio il mangaka.Ed è proprio questo il punto .. nel mio mondo i fumettisti guadagnerebbero come i calciatori ma purtroppo le cose non stanno cosi ... a quanto pare toccherebbe comprare più fumetti e vederci il doppio degli anime per rendere i nostri mangaka preferiti soddisfatti... io comunque lo faccio gia con piacere e mooolto volentieri.
esattamente solo un' idea. E non hanno nemmeno scoperto l' acqua calda, son tutte cose risapute (almeno per chi si informa). Perfino l' anime di kirby in un episodio riusciva a rendere in modo perfetto uno studio di animazione, con tanto di critica ai piani alti ed allo sfruttamento Ma sono comunque cartoni animati, lavorarci dentro è ben altra cosa. Le vacanze non esistono per gli studi di animazione.
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