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Per ogni famoso anime tratto da un manga esiste l'annosa questione: "Qual è la migliore versione, quella manga o quella animata?". Una domanda particolarmente significante quando l'adattamento per la tv diverge notevolmente dall'originale su carta. Le sorprese maggiori si hanno quando l'anime raggiunge la serializzione del manga ancora in corso e si spinge oltre "facendo da sé". Questo è il caso anche di Fullmetal Alchemist, uno dei più discussi casi tra il fandom su quale sia la versione migliore. Entrambe le versioni sono curate da team fortemente creativi e si rivolgono a un pubblico un po' diverso. Ma anche chi è un grande fan del primo adattamento animato del 2003 (Brotherhood non è considerato in questo articolo in quanto più o meno è l'esatta trasposizione del manga) può comunque capire perché in molti adorano il fumetto originale di Hiromu Arakawa. Di seguito vi proponiamo la "guida" di Anime News Network per capire quale versione di Fullmetal Alchemist, anime o manga, sia quella "giusta" per voi.
Meglio il manga
L'anime fa una semplificazione d'insieme di personaggi e mappatura del mondo di Fullmeal Alchemist rispetto al manga. I personaggi presentati talvolta hanno nell'anime motivazioni e vissuti più dettagliati delle loro controparti cartacee, ma il complesso storico fa perdere il gusto di quell'obiettivo di grande portata e l'attrattiva di una moltitudine di genti coinvolte che traina così tante persone verso il fantasy di stampo epico. L'anime accenna alle altre grandi nazioni del suo sistema, ma in realtà non ci vengono davvero mai presentate. Il manga, al contrario, ci mostra interamente il mondo in cui vivono i protagonisti, dallo Xing fino al Northern Wall of Briggs, e in ogni area o regione di questo mondo troviamo ulteriori personaggi che giocheranno il proprio ruolo nel disegno finale.
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Ognuna delle loro vicende ci racconta molto sull'universo in cui è ambientata la storia e sul modo in cui l'achimia agisce in esso. Pensiamo per esempio se Il trono di spade ignorasse alcune grandi ma non essenziali ambientazioni, come le Isole di Ferro... Se una delle maggiore attrattiva di Fullmetal Alchemist per voi risiede nella varietà del suo mondo e negli scopi della gente che lo abita, il manga è la migliore versione sotto questo aspetto.
L'originale character design di Hiromu Arakawa può essere piuttosto affascinante per molti: il suo stile arrotondato rende i personaggi più simpatici e nel contempo alleggerisce il peso dei momenti più crudi del racconto. Per contro, mentre l'anime presenta molti momenti visivamente eccezionali, il più delle volte grazie all'uso del colore e delle luci, l'animazione spesso è approssimativa e il design più spigoloso. Le colorazioni digitali nelle produzioni animate dei primi anni del 2000 al giorno d'oggi non sembrano invecchiate bene, e nonostante i tantissimi fan della serie, può rappresentare uno scoglio alla visione odierna. I disegni sono più marcati e coerenti nel manga e nel successivo adattamento animato, Brotherhood, che propone sequenze di combattimento opera dello Studio Bones al massimo del suo splendore.
Un grande ed epico intreccio in cui tutto si incastra perfettamente è chiaramente il cardine del manga di Fullmetal Alchemist. E' eccezionale la creazione di questo puzzle globale dove ogni tassello lentamente prende il suo posto con lo svolgere degli eventi. E questo è particolarmente vero considerando l'intero mondo e il suo cast: quasi tutti i personaggi maggiori prendono parte al gran finale. Se amate vedere i vostri eroi preferiti ingaggiare una devastante battaglia contro i cattivi, allora vi divertirete un sacco nel corso del manga, ma specialmente nei volumi conclusivi.
Il manga mantiene un tono più leggero nel complesso rispetto all'adattamento animato. In una storia fantasy di guerra dove tutto prepara lentamente a un grande confronto finale, le cose potrebbero essere un po' troppo sinistre nel frattempo che arriviamo alla meta. Talvolta ci si dimentica della leggerezza e dell'allegria che ci hanno portato a quel mondo inizialmente. L'anime certe volte casca in questo errore, che il manga invece non commette mai. Anche quando l'autrice non può alleggerire i toni degli eventi, cerca di farlo in un altro momento, come nelle gag extra in chiusura di ogni volume del manga, che possono risucchiare perfino il peggior cattivo e le sue malefatte.
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Ognuna delle loro vicende ci racconta molto sull'universo in cui è ambientata la storia e sul modo in cui l'achimia agisce in esso. Pensiamo per esempio se Il trono di spade ignorasse alcune grandi ma non essenziali ambientazioni, come le Isole di Ferro... Se una delle maggiore attrattiva di Fullmetal Alchemist per voi risiede nella varietà del suo mondo e negli scopi della gente che lo abita, il manga è la migliore versione sotto questo aspetto.
L'originale character design di Hiromu Arakawa può essere piuttosto affascinante per molti: il suo stile arrotondato rende i personaggi più simpatici e nel contempo alleggerisce il peso dei momenti più crudi del racconto. Per contro, mentre l'anime presenta molti momenti visivamente eccezionali, il più delle volte grazie all'uso del colore e delle luci, l'animazione spesso è approssimativa e il design più spigoloso. Le colorazioni digitali nelle produzioni animate dei primi anni del 2000 al giorno d'oggi non sembrano invecchiate bene, e nonostante i tantissimi fan della serie, può rappresentare uno scoglio alla visione odierna. I disegni sono più marcati e coerenti nel manga e nel successivo adattamento animato, Brotherhood, che propone sequenze di combattimento opera dello Studio Bones al massimo del suo splendore.
Un grande ed epico intreccio in cui tutto si incastra perfettamente è chiaramente il cardine del manga di Fullmetal Alchemist. E' eccezionale la creazione di questo puzzle globale dove ogni tassello lentamente prende il suo posto con lo svolgere degli eventi. E questo è particolarmente vero considerando l'intero mondo e il suo cast: quasi tutti i personaggi maggiori prendono parte al gran finale. Se amate vedere i vostri eroi preferiti ingaggiare una devastante battaglia contro i cattivi, allora vi divertirete un sacco nel corso del manga, ma specialmente nei volumi conclusivi.
Il manga mantiene un tono più leggero nel complesso rispetto all'adattamento animato. In una storia fantasy di guerra dove tutto prepara lentamente a un grande confronto finale, le cose potrebbero essere un po' troppo sinistre nel frattempo che arriviamo alla meta. Talvolta ci si dimentica della leggerezza e dell'allegria che ci hanno portato a quel mondo inizialmente. L'anime certe volte casca in questo errore, che il manga invece non commette mai. Anche quando l'autrice non può alleggerire i toni degli eventi, cerca di farlo in un altro momento, come nelle gag extra in chiusura di ogni volume del manga, che possono risucchiare perfino il peggior cattivo e le sue malefatte.
Meglio l'anime
Sicuramente il manga comprende alcuni cattivi "compassionevoli", ma sappiamo sempre con certezza da che parte stanno e alla fine anche le storie degli "anti-eroi" sono tutte pienamente capovolte dalla parte degli eroi, confermando la loro convinzione della sacralità di ogni vita, dell'inutilità della vendetta, e del potere dell'amicizia. Tutti gli eroi poi ritrovano appianati i loro lati oscuri nel corso del racconto e se ne liberano definitivamente una volta aver raggiunto la propria catarsi. I cattivi che restano cattivi sono per la maggior parte mostri e umani sociopatici.
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E' un modo certamente valido di affrontare la moralità, che funziona per il tipo di storia che il manga racconta, ma non riflette davvero la natura umana nella realtà. Al contrario, nell'anime i cattivi hanno motivazioni più credibili, approfondite con episodi del loro passato. Anche gli anti-eroi non sono così facilmente propensi a passare dalla parte degli eroi, e il pubblico è spesso lasciato incerto sulle loro decisioni. L'anime arricchisce la visuale di tutti, affidando agli spettatori le loro conclusioni. Il Fullmetal Alchemist televisivo si sofferma maggiormente sulle problematiche di ogni personaggio per mostrarci ogni aspetto della storia, anche se di poca importanza.
Entrambe le versioni si ispirano a eventi storici e politici reali, ma l'anime è maggiormente rivolto all'aspetto politico. L'adattamento anime è stato realizzato quando il conflitto tra USA e Afghanistan e in Iraq erano al centro degli eventi mondiali, quindi il regista Seiji Mizushima e lo sceneggiatore Sho Aikawa incanalarono nell'anime il loro disappunto per i conflitti in atto, prevedendo in pieno alcuni dei futuri sviluppi dello show. Gran parte della serie tratta temi di guerra, razzismo, imperialismo, colonialismo e molti personaggi ricusano esplicitamente gli atteggiameni degli altri su questi argomenti.
Se preferite gli anime fantasy poco impegnativi, da vedere come forma di evasione, l'intensità di Fullmetal Alchemist potrebbe essere un inconveniente, ma per altri può sicuramente essere un'attrattiva e un incentivo a rivederlo dopo molto anni. Anche se l'anime è ben ancorato al periodo in cui è stato prodotto, i suoi eventi sono ispirati da fatti storici diversi, quindi i suoi concetti rimangono universali. Ad ogni modo, l'anime ha molto da dare agli appassionati d'animazione che cercano storie comunicative di valori reali.
Nel manga spesso sembra che chiunque abbia una caratterizzazione da "sfida finale", una questione intima fondamentale che impedisce a ognuno di diventare la miglior versione di se stesso, e che una volta risolta lo è in modo definitivo. Questo è un modo utile per costruire un buon numero di archi narrativi su personaggi positivi in una serie a fumetti di lunga durata, ma l'anime ha un modo più realistico di trattare i comportamenti umani: i personaggi combattono con i loro difetti più e più volte e vi si confrontano duramente e ripetutamente nel corso delle loro vite. Ciò non significa che le persone non crescano, cambino o migliorino con l'andar del tempo, ma è raro che non inciampino nuovamente lungo la via. Come storia di formazione, l'anime riflette più onestamente i modi di crescita delle persone nella realtà.
L'anime inoltre è caratterizzato da un finale più aperto rispetto al manga, ma soddisfa i temi centrali della serie e affronta tutte le complicate sfide morali dei protagonisti principali. Un finale più chiaro o "lieto" avrebbe potuto contrastare con le idee alla base della versione animata, pertanto la conclusione può essere considerata pienamente soddisfacente. Per alcuni, la trama è la parte più importante della storia, per altri la coerenza nella caratterizzazione dei personaggi e delle tematiche del racconto hanno la precedenza. Per questi ultimi, ecco un motivo in più per apprezzare il finale dell'anime.
Sebbene poi sia ingiusto paragonarlo col "silenzio" di un manga, anche l'aspetto musicale non è da sottovalutare. La colonna sonora di Michiru Oshima è intensa e variegata, perfettamente adatta a sottolineare ogni aspetto caratteriale ed evento, rendendo più emozionante ogni scena, dai flashback drammatici agli avvenimenti più sconvolgenti. la musica dell'anime ha un fortissimo impatto sui fan, che ancora oggi oggi, dopo oltre dieci anni, continuano a remixare e postare cover di "Bratja" su YouTube. Le musiche dell'anime sono un elemento di spicco della sua particolarissima alchimia.
Un suggerimento frequente di chi ama il ritmo più veloce della parte iniziale dell'anime ma non la sua seconda parte originale più "dark", è quello di passare a questo punto al manga. Apparentemente, la cosa ha piuttosto senso. Si tratta verosimilmente della stessa storia fino a metà opera circa, quindi si potrebbe a questo punto passare al manga, sfortunatamente facendolo rimarremmo tremendamente confusi. L'anime incastra le sue radicali differenze con il manga molto presto. Già all'interno dei primi tredici episodi, la serie animata introduce molti importanti personaggi che non vengono mai mostrati nel manga (per esempio Lyra) oppure lo fa in un modo completamente diverso perfino nel ruolo (Sloth, per esempio). Inoltre implica importanti rivelazioni non applicabili al manga (è il caso delle origini dei cattivi). I neofiti che dovessero considerare anime e manga interscambiabili rimarrerrebbero delusi dallo svolgimento a causa di rivelazioni che non troverebbero compimento, o verrebbero presi alla sprovvista da altre per cui quella versione della storia non aveva posto le basi.
La scelta va benissimo se si è già vista la serie altre volte, oppure se si ha la pazienza di informarsi su tutte le differenze riscontrate da chi conosce molto bene sia il manga che l'anime, ma se è la prima volta che ci si accosta a Fullmetal Alchemist, è certamente meglio sceglierne una versione e seguire quella.
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E' un modo certamente valido di affrontare la moralità, che funziona per il tipo di storia che il manga racconta, ma non riflette davvero la natura umana nella realtà. Al contrario, nell'anime i cattivi hanno motivazioni più credibili, approfondite con episodi del loro passato. Anche gli anti-eroi non sono così facilmente propensi a passare dalla parte degli eroi, e il pubblico è spesso lasciato incerto sulle loro decisioni. L'anime arricchisce la visuale di tutti, affidando agli spettatori le loro conclusioni. Il Fullmetal Alchemist televisivo si sofferma maggiormente sulle problematiche di ogni personaggio per mostrarci ogni aspetto della storia, anche se di poca importanza.
Entrambe le versioni si ispirano a eventi storici e politici reali, ma l'anime è maggiormente rivolto all'aspetto politico. L'adattamento anime è stato realizzato quando il conflitto tra USA e Afghanistan e in Iraq erano al centro degli eventi mondiali, quindi il regista Seiji Mizushima e lo sceneggiatore Sho Aikawa incanalarono nell'anime il loro disappunto per i conflitti in atto, prevedendo in pieno alcuni dei futuri sviluppi dello show. Gran parte della serie tratta temi di guerra, razzismo, imperialismo, colonialismo e molti personaggi ricusano esplicitamente gli atteggiameni degli altri su questi argomenti.
Se preferite gli anime fantasy poco impegnativi, da vedere come forma di evasione, l'intensità di Fullmetal Alchemist potrebbe essere un inconveniente, ma per altri può sicuramente essere un'attrattiva e un incentivo a rivederlo dopo molto anni. Anche se l'anime è ben ancorato al periodo in cui è stato prodotto, i suoi eventi sono ispirati da fatti storici diversi, quindi i suoi concetti rimangono universali. Ad ogni modo, l'anime ha molto da dare agli appassionati d'animazione che cercano storie comunicative di valori reali.
Nel manga spesso sembra che chiunque abbia una caratterizzazione da "sfida finale", una questione intima fondamentale che impedisce a ognuno di diventare la miglior versione di se stesso, e che una volta risolta lo è in modo definitivo. Questo è un modo utile per costruire un buon numero di archi narrativi su personaggi positivi in una serie a fumetti di lunga durata, ma l'anime ha un modo più realistico di trattare i comportamenti umani: i personaggi combattono con i loro difetti più e più volte e vi si confrontano duramente e ripetutamente nel corso delle loro vite. Ciò non significa che le persone non crescano, cambino o migliorino con l'andar del tempo, ma è raro che non inciampino nuovamente lungo la via. Come storia di formazione, l'anime riflette più onestamente i modi di crescita delle persone nella realtà.
L'anime inoltre è caratterizzato da un finale più aperto rispetto al manga, ma soddisfa i temi centrali della serie e affronta tutte le complicate sfide morali dei protagonisti principali. Un finale più chiaro o "lieto" avrebbe potuto contrastare con le idee alla base della versione animata, pertanto la conclusione può essere considerata pienamente soddisfacente. Per alcuni, la trama è la parte più importante della storia, per altri la coerenza nella caratterizzazione dei personaggi e delle tematiche del racconto hanno la precedenza. Per questi ultimi, ecco un motivo in più per apprezzare il finale dell'anime.
Sebbene poi sia ingiusto paragonarlo col "silenzio" di un manga, anche l'aspetto musicale non è da sottovalutare. La colonna sonora di Michiru Oshima è intensa e variegata, perfettamente adatta a sottolineare ogni aspetto caratteriale ed evento, rendendo più emozionante ogni scena, dai flashback drammatici agli avvenimenti più sconvolgenti. la musica dell'anime ha un fortissimo impatto sui fan, che ancora oggi oggi, dopo oltre dieci anni, continuano a remixare e postare cover di "Bratja" su YouTube. Le musiche dell'anime sono un elemento di spicco della sua particolarissima alchimia.
Un suggerimento frequente di chi ama il ritmo più veloce della parte iniziale dell'anime ma non la sua seconda parte originale più "dark", è quello di passare a questo punto al manga. Apparentemente, la cosa ha piuttosto senso. Si tratta verosimilmente della stessa storia fino a metà opera circa, quindi si potrebbe a questo punto passare al manga, sfortunatamente facendolo rimarremmo tremendamente confusi. L'anime incastra le sue radicali differenze con il manga molto presto. Già all'interno dei primi tredici episodi, la serie animata introduce molti importanti personaggi che non vengono mai mostrati nel manga (per esempio Lyra) oppure lo fa in un modo completamente diverso perfino nel ruolo (Sloth, per esempio). Inoltre implica importanti rivelazioni non applicabili al manga (è il caso delle origini dei cattivi). I neofiti che dovessero considerare anime e manga interscambiabili rimarrerrebbero delusi dallo svolgimento a causa di rivelazioni che non troverebbero compimento, o verrebbero presi alla sprovvista da altre per cui quella versione della storia non aveva posto le basi.
La scelta va benissimo se si è già vista la serie altre volte, oppure se si ha la pazienza di informarsi su tutte le differenze riscontrate da chi conosce molto bene sia il manga che l'anime, ma se è la prima volta che ci si accosta a Fullmetal Alchemist, è certamente meglio sceglierne una versione e seguire quella.
In conclusione
Il manga di Fullmetal Alchemist è un esempio incredibilmente forte di fumetto d'azione e avventura rivolto ai ragazzi, sicuramente tra i migliori del suo genere. Se si amano titoli alla My Hero Academia, dove personaggi esagerati tengono sermoni ispiratori di valori eroici, e nemici chiaramente cattivi vengono sconfitti alla fine in modi epici, il manga sazierà il vostro desiderio di questo e ancora di più (cimentandosi occasionalmente anche in questioni maggiori...).

L'anime invece ha più da offrire a coloro a cui piacciono le lotte. Si posiziona assieme ad altre serie "pionieristiche" che affrontano temi sociali e politici per il grande pubblico, come La rivoluzione di Utena o Paranoia Agent. Quindi, se questo è quello che cercate in una storia, e non vi importa di imbattervi in qualche animazione un po' goffa degli anime dei primi anni 2000, la serie tv è la scelta giusta.

L'anime invece ha più da offrire a coloro a cui piacciono le lotte. Si posiziona assieme ad altre serie "pionieristiche" che affrontano temi sociali e politici per il grande pubblico, come La rivoluzione di Utena o Paranoia Agent. Quindi, se questo è quello che cercate in una storia, e non vi importa di imbattervi in qualche animazione un po' goffa degli anime dei primi anni 2000, la serie tv è la scelta giusta.
Gli appassionati di anime raccolgono ogni tipo di gusti e interessi, ed è grandioso poter avere due versioni di Fullmetal Alchemist tra cui scegliere: e voi, quale versione di Fullmetal Alchemist preferite? E perché? Ditecelo votando il sondaggio e con un commento!
Fonte consultata: Anime News Network.
Fullmetal Alchemist: meglio il manga o l'anime del 2003?
Fonte consultata: Anime News Network.
Ho apprezzato molto di più il manga e il successivo anime "brotherhood" che ne è una fedele trasposizione.
La serie del 2003 l'ho trovata superba..almeno fino al fatidico discostarsi per mancanza di materiale originale. Ammetto che non ne ho gradito molto il prosieguo.. tanto meno il film.
Sì, come specificato nell'articolo
A seguire l'anime del Brotherhood perchè è l'esatta trasposizione del manga e infine il primo anime, che pur non essendo brutto, a livello di storia, intensità e del finale, perde su tutti i fronti con quello che succede nel manga.
Comunque entrambe le serie hanno avuto delle colonne sonore spettacolari, a tal proposito stavo cercando una famosa OST epica della prima serie, che si sentiva nelle parti d'azione drammatiche, tipo quando Scar distrugge il corpo di Al ed è a un passo dall'uccidere Ed. Ho cercato su Youtube ma proprio non sono riuscito a trovarla
Preferisco sempre l'opera originale dell'autore, anche solo per sapere cosa vuole trasmettere.
1) Anime brotherhood
2) Manga
3) Anime vecchio
Brotherhood è un capolavoro.
L'anime mi è piaciuto così tanto da spingermi a comprare il manga, che è il mio preferito ad oggi. La mia passione per anime e manga nasce con queste due opere, difficile scegliere quale sia la migliore...
Ma preferirò sempre anime come questo che le bambinate che ormai danno a rotazione sui canali nazionali (tralasciando alcuni titoli di Rai 4).
Ai tempi su Mtv davano parecchi titoli degni di nota come lo stesso FMA, Wolf's Rain, Black Lagoon, Trigun, Cowboy Bebop, tutta roba di alto spessore sia tecnico che narrativo, tutte produzioni di una certa qualità, di un certo gusto per un pubblico grandicello.
Tornando ad FMA la prima versione dell'anime mi piaceva di più come chara design, la seconda però era più fedele al manga, entrambi i finali comunque mi piacquero.
Come molti hanno detto, secondo me è meglio brotherhood, più che altro perché vedere i combattimenti in azione è sempre bello e perché la colonna sonora è qualcosa di meraviglioso. Poi ovviamente il manga che è qualcosa di uno e poi dietro staccato la prima versione del 2003 che purtroppo ha avuto un finale inventato che a me non è piaciuto per niente.
http://www.animeclick.it/news/44247-animering-fullmetal-alchemist-meglio-versione-anime-o-manga
Comunque meglio il manga.
Nell'articolo c'è scritto che si tratta del primo anime
Il manga non ho avuto occasione di leggerlo, non ancora almeno. E per quanto riguarda la serie Brotherhood dico che mi ha permesso di conoscere quale fosse la vera storia e come andassero a finire le cose.
Tenendo conto del fatto che io le considero due versioni distanti di una "stessa" storia, e che cominciano nel medesimo modo, a me piacciono molto entrambe.
Perciò non mi eprimo in un voto, dato che non si può votare per tutti e due.
Dipende da cosa cerca uno in quello che guarda, tutto lì. Sia Manga che Brotherhood li ho visti ma non mi piacciono proprio, mi sembra la solita pappa pompata un po' sbruffona con troppa azione e troppa ostentata epicità traboccante. Comunque tra Brotherhood e Manga è sicuramente meglio il manga... Brotherhood ha una regia che accentua la sbruffonaggine pomposa, ma capisco che è proprio il fattore di cui vanno in cerca come pregio quelli che preferiscono la storia dell'Arakawa (invece è proprio quello da cui rifuggo).
Di sicuro la storia originale, però, è più coerente. Col fatto di aver ricostruito i tasselli mancanti, l'Anime del 2003 ha perso dei pezzi per strada e ci sono alcuni buchi di sceneggiatura.
Quando avrò la possibilità di leggere il manga mi sarà possibile esprimermi al meglio .
All'epoca, la prima serie animata, che non sapevo essere così tanto diversa dal manga (come credo, bene o male chiunque tra noi), mi coinvolse tantissimo, sia per la storia che sul fronte del colore e delle animazioni.
L'anime mi da di più perché, molto semplicemente, "si muove", ma in genere di un'opera finisco per preferire il manga sempre e comunque. Nel caso di FMA, il tratto della Arakawa riesce secondo me a rendere anche bene quella forse impercettibile ma presente crescita anche fisica di Ed, nel corso del tempo.
Tra le altre cose amo tantissimo pure il primo film, per quanto narri una storia totalmente al di fuori del manga.
Le colonne sonore comunque le ho adorate, la mia preferita è la BGM wakare no kioku (melodia della separazione, se non erro) del primo film, che mi mette proprio le lacrime, ma tutte le opening e tutte le ending, Brotherhood incluso, hanno il loro gran perché *O*
Alla fine ho optato per il manga, ma avrei voluto poter avere nel sondaggio l'opzione "mi piacciono entrambe, non posso scegliere", eheheheheheh ^^''
Io chiedo:
E' meglio l'aereo o la macchina?
sono domande "povere" e prive di senso.
e' meglio un dipinto o una foto?
Un camion o una nave?
E ci fate pure un articolo?
Avrei capito se mi aveste chiesto se è meglio l'anime del 2003 o quello successivo, ovvero paragonare le mele con le mele...
Mi lasciate senza parole onestamente...
Scusate l'onestà...
Non è proprio così, anche se è vero che un fumetto e un cartone animato sono due tipi di produzioni artistiche ben differenti in questo caso ci sono delle cose in comune: la sceneggiatura, la regia, i disegni oltre ovviamente al soggetto su cui poter fare dei paragoni.
E' meglio un computer o un tablet?
Sono paragoni che non servono, salvo la fornire un presupposto di un fine specifico, il presupposto con cui lo usi, nel manga o anime questo presupposto non c'è. Leggi il manga se vuoi leggere, vedi l'anime se non vuoi leggere, che paragone è? Sono due media di fruibilità diversa.
Senza considerare che stampare carta costa zero rispetto all'animazione dove c'è un cast completamente diverso a far girare il gioco...
Non è domandare in modo vago se sia "meglio" una nave o un aereo, piuttosto è come domandare: ti diverte di più andare sulle montagne russe o giocare a Pacman? Paragone tra due cose completamente differenti, ma l'interlocutore è perfettamente in grado di rispondere quale delle tue cose l'abbia divertito di più. E in questo caso si tratta proprio di valutare con quale mezzo (cinema o carta) la stessa identica opera sia stata resa in modo più efficacie a detta di chi giudica.
Il paragone "È meglio UN dipinto o UNA foto" (generico) non ha senso.
Tuttavia il paragone "È meglio QUEL dipinto o QUELLA foto" inteso come "Ti emoziona di più vedere quel particolare dipinto o quella particolare foto" può essere stabilito eccome, perché si basa su percezioni che si possono discernere.
E' cmq un paragone che non ci sta. Sono migliori le montagne russe di gardaland o di mirabilandia? questo è un paragone che ci sta, non ti chiedo se ti diverti di più sulle montagne russe o sui binari del treno. Siccome si parla di binari il paragone ci sta?
Come fai paragonare il manga dove il mancante 70% di cose (colonna sonora, voci, interpretazione dei personaggi) NON CI SONO, con un anime dove invece ci sono.
Potrei capire se mi dicessi il doppiatore di inuyasha mi è piaciuto di più quando doppiava ranma... e li si parla di come il doppiatore ha resto il personaggio e dai delle motivazioni di interpretazioni secondo il tuo punto di vista ma su fatti che tutti possiamo cogliere, sentiamo il doppiatore nelle due opere e ci facciamo il nostro ragionamento. Con il manga molte cose vengono lasciate alla percezione dell'utente, con il libro peggio ancora. Tutte le espressioni date dall'animazione un manga non te le può dare, ma tu viaggi con la mente ed immagini, ma ognuno di noi può immaginare ma non puoi paragonare un qualcosa che immagini tu o quello che immagino io, che abbiamo due percezioni diverse, ed a sua volta vuoi paragonarlo con qualcosa che invece c'è, esiste.
Non so se sono riuscito a spiegarmi. Quasi quasi ha più senso parlare di supporto in generale, cosa ti emoziona di più di solito i manga o gli anime? Così uno potrebbe dire "si in effetti mi piace di più il manga perchè apre la mia fantasia mentre l'anime no".
Questa è una risposta che avrebbe senso perchè è una percezione dell'utente ed è soggettiva. Secondo sono due media che partono da presupposti diversi.
In parte quello che dici ha senso: io preferisco l'Anime come mezzo, quindi in genere preferisco sempre gli Anime ai Manga, mi emozionano di più, ma non in linea assoluta: io preferisco il manga di FMA all'anime del 2009. Eppure preferisco l'Anime del 2003 al Manga.
Sono 3 paragoni che sono perfettamente in grado di fare: l'Anime del 2003 mi emoziona molto; il manga mi lascia indifferente; l'Anime del 2009 mi fa storcere il naso. Nel sondaggio, bene o male, era questo che si chiedeva.
E, per la cronaca, sì, anche domandare: preferisci mangiare del buon cibo o leggere un libro? Si può fare.
Se scruti nel tuo animo la trovi la risposta, l'ago della bilancia della gioia-soddisfazione pende sempre da una delle due parti, nel paragone tra qualsiasi cosa che implica stimoli differenti.
Se reputi fattibile il paragone tra Manga (mezzo generale) e Anime (mezzo generale) mi stai dando ragione.
Anche il tuo ultimo intervento lo trovo molto sensato. Il problema, credo, è che molte volte la gente paragona una cosa che immagina ad una cosa che invece esiste, questo è chiaro quando si fa un paragone tra anime-manga, film-libro, serie di libri/libro - serie tv. Ho letto anni di commenti come:
Ma no la voce di tizio non è azzeccata (nell'anime)
la faccia di caio non va bene, (riguardo il film)
ecc.
Come detto in precedenza converrai con me che è assurdo e non pensabile come affermazione. Poi è ovvio che se tu mi dici mi sarei aspettato uno moro e non biondo per questo o quell'altro motivo, oppure una voce roca piuttosto che stridula, ci può stare, tutto in definitiva ci può stare ma non può essere il motivo per cui preferisci un media rispetto ad un altro. Già la sceneggiatura è difficilmente paragonabile perché l'animazione, come detto prima, ha un costo esorbitante rispetto alla stampa di un disegno... suvvia...
Tanto per parlare di un anime blasonato, berserk, tanta gente mi dice che il manga è meglio perchè ci sono più dettagli. Nel caso specifico sono proprio quei dettagli che hanno fatto allungare il brodo perdendo secondo me l'obiettivo. Per carità mio parere personale ma i giappi in questo senso sono bravi. La Rumiko Takahashi che mi piace non sa scrivere i finali (fatta eccezione per maison ikkoku) alla fine stufa perchè non si arriva al sodo. Inuyasha che è un ottimo anime dire che è ripetitivo sarebbe un eufemismo. Bleach più o meno è su quella strada (tanto per citare un altro anime ripetitivo) come metodo di narrazione, anzi pure peggio... non ho letto il manga però...
Spero di essermi spiegato. Concludendo anche io ti do ragione che per alcune cose va bene il paragone, il problema è di fondo trovo che i parametri utilizzati non siano propriamente corretti.
Poi ci sta che un giorno preferisci leggere qualcosa al posto di vedere qualcosa. così come preferisco chiudere gli occhi ed ascoltare musica...
Un prodotto che mi piace molto sono le visual novel, anche se non ne ho mai comprata una, diciamo che mi piace come concetto di media/supporto narrativo
A presto
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