Quando si va in un paese straniero, oltre alla lingua e al cibo, un motivo di imbarazzo e panico (a seconda del vostro carattere...) potrebbero essere i soldi. Ora che l'Europa ha adottato l'euro, la nostra vita è diventata più facile, ma chi ha come me qualche anno in più, si ricorderà lo sbattimento per comprare la valuta estera, capire come usarla e fare i conti per non essere spennati.
Se si va in Giappone, questo sbattimento esiste ancora, quindi ecco a voi una piccola guida sulle monete giapponesi. Perché le monete? Perché posso assicurarvi che vi ritroverete le tasche piene e perché, fra distributori automatici e konbini, saranno quelle che userete più spesso. E poi volete mettere la soddisfazione di andare a pagare e dare al commesso la moneta giusta, invece di piazzargli regolarmente in mano un biglietto da 10.000 yen (il taglio con cui ve li danno in banca)?
Attualmente ci sono 6 monete in circolazione in Giappone: 1, 5, 10, 50, 100 e 500 yen. Su un lato sono di solito incisi immagini di fiori e alberi, mentre sull'altro l'anno di emissione e il valore. Mentre i biglietti sono stampati dalla Banca Centrale del Giappone (Nippon Ginko), le monete sono emesse dal governo. Mentre in altri paesi è diventato molto comune pagare con le carte di credito, in Giappone l'uso del denaro contante è ancora molto diffuso e dal 1989, con l'introduzione della tassa sui consumi, anche le monetine da 1 yen sono diventate importanti perché molti prodotti hanno un prezzo non tondo (tipo 219 yen invece di 220). D'altronde esiste anche un proverbio giapponese che recita: "Chi ride di uno yen, piangerà per uno yen", cioè sprecare anche una moneta piccola come quella da uno yen può portare grandi sfortune. Iniziamo allora ad entrare nel dettaglio proprio con la moneta da 1 yen.
La moneta da 1 yen pesa 1 grammo e ha un diametro di 20 mm. È fatta interamente di alluminio e su di essa è stampato il disegno di un giovane albero. In realtà il costo per produrre questa moneta è superiore al suo valore effettivo: infatti solo l'alluminio usato costa 0,70 yen e, aggiungendo tutti gli altri costi, si arriva a circa 2 yen. Il fatto che sia di alluminio la rende molto leggera, tanto che prendendo le dovute cautele si riesce a farla galleggiare sull'acqua.
La moneta da 5 yen pesa 3,75 grammi e ha un diametro di 22 mm, con un foro al centro di 4 mm. È composta dal 60-70% di rame e dal 40-30% di zinco che le conferisce il caratteristico colore giallo; inoltre la presenza di zinco e il suo uso diffuso ha fornito un modo stabile e facile per i ricercatori di misurare le dosi di radiazioni sia all'interno che all'esterno di tutte le aree durante l'incidente nucleare del 1999 a Tokaimura.
Su un lato sono raffigurate delle spighe di riso che emergono dall'acqua e sull'altro dei germogli che rappresentano la crescita del paese. Lungo il foro invece sono presente delle dentellature, che simboleggiano l'agricoltura, la pesca e l'industria. Si dice che questa moneta porti fortuna: tanti infatti la tengono nel portafogli oppure la usano come offerta nei templi. Questo sia perché 5 yen in giapponese si dice go-en (che vuol dire anche fortuna), sia perché quando sono lanciate nelle scatole delle offerte fanno più rumore delle altre e quindi in questo modo possono attirare maggiormente l'attenzione degli dei.
La moneta da 10 yen pesa 4,5 grammi e ha un diametro di 23,5 mm. È composta al 95% da rame, più una minima quantità di zinco e di Tin. Se tutto questo rame non la rende magari bellissima come aspetto, la rende però vantaggiosa, poiché alla fine in grandi quantità vale più del suo valore nominale.
Inoltre se aveste la fortuna di beccare un 10 yen dell'anno 33 dell'era Showa (cioè il 1958), ve lo potrebbero pagare 50 yen, perché quello è stato l'ultimo anno in cui questa moneta è stata coniata con il bordo frastagliato. Su un lato è stampata la sala della Fenice del tempio buddista Byodo-in ornata con un karakusa, un motivo tradizionale giapponese, mentre sull'altro c'è una sorta di corona d'alloro.
La moneta da 50 yen pesa 4 grammi e ha un diametro di 21 mm con un foro al centro di 4 mm. È composta dal 75% di rame e dal 25% di nichel. Come quella da 5 yen, anche questa ha un foro.
Ci sono diversi motivi per cui entrambe hanno questo buco: prima di tutto sono più difficili da contraffare, poi sono più facili da riconoscere al tatto e infine per economizzare sui costi di produzione perché quando sono state coniate (1949 per i 5 yen e 1959 per i 50 yen) c'era un'elevata inflazione e una scarsità di materie prime.
La moneta da 100 yen pesa 4,8 grammi e ha un diametro di 22,6 mm. È composta come la precedente dal 75% di rame e dal 25% di nichel. Durante il corso degli anni, l'effigie su questa moneta è cambiata un paio di volte: prima c'era una Fenice, poi una pianta di riso e ora invece ci sono dei fiori di ciliegio. Anche il materiale è variato: prima la lega comprendeva un mix di argento, rame e zinco. Questa moneta poi è stata anche la prima moneta commemorativa del Giappone: è stata coniata nel 1964 per celebrare le Olimpiadi di Tokyo.
La moneta da 500 yen pesa 7 grammi e ha un diametro di 26,5 millimetri. È composta dal 72% di rame, dal 20% di nichel e dall'8% di zinco. Su una faccia ha incisa una pianta di paulownia, sull'altra il valore e rami di bambù e mandarino.
All'interno delle righe che formano il numero 500 è nascosta la parola NIPPON, con le lettere sparse singolarmente, ma sono talmente piccole che è praticamente impossibile vederle a occhio nudo.
Piccole curiosità
Nei quartieri dove sono concentrati molti uffici, si può vedere spesso la scritta "one coin lunch" sulle vetrine dei ristoranti: significa che è possibile pranzare con 500 yen, quindi usando una sola moneta. Lo stesso può valere per parcheggi, parrucchieri e simili. Grande successo poi riscuotono i negozi detti "Tutto a 100 yen" dove tutto quello che è in vendita costa 100 yen al pezzo, restando così nella filosofia del "one coin".
Nel corso degli anni, sono state emesse più di cento monete commemorative: dai Giochi Olimpici di Tokyo del 1964 (che citavamo poco fa) ai vent'anni di regno dell'Imperatore Akihito ai cinquant'anni della messa in funzione dello Shinkansen. Nonostante questi pezzi possano essere usati normalmente per gli acquisti, è molto difficile che ve ne capiti uno tra le mani: essendone stati messi pochi in circolazione, sono scambiati esclusivamente fra collezionisti ad un prezzo ben superiore al loro valore reale.
Fonti consultate:
Nippon
EnRocketNews
Se si va in Giappone, questo sbattimento esiste ancora, quindi ecco a voi una piccola guida sulle monete giapponesi. Perché le monete? Perché posso assicurarvi che vi ritroverete le tasche piene e perché, fra distributori automatici e konbini, saranno quelle che userete più spesso. E poi volete mettere la soddisfazione di andare a pagare e dare al commesso la moneta giusta, invece di piazzargli regolarmente in mano un biglietto da 10.000 yen (il taglio con cui ve li danno in banca)?
Attualmente ci sono 6 monete in circolazione in Giappone: 1, 5, 10, 50, 100 e 500 yen. Su un lato sono di solito incisi immagini di fiori e alberi, mentre sull'altro l'anno di emissione e il valore. Mentre i biglietti sono stampati dalla Banca Centrale del Giappone (Nippon Ginko), le monete sono emesse dal governo. Mentre in altri paesi è diventato molto comune pagare con le carte di credito, in Giappone l'uso del denaro contante è ancora molto diffuso e dal 1989, con l'introduzione della tassa sui consumi, anche le monetine da 1 yen sono diventate importanti perché molti prodotti hanno un prezzo non tondo (tipo 219 yen invece di 220). D'altronde esiste anche un proverbio giapponese che recita: "Chi ride di uno yen, piangerà per uno yen", cioè sprecare anche una moneta piccola come quella da uno yen può portare grandi sfortune. Iniziamo allora ad entrare nel dettaglio proprio con la moneta da 1 yen.
La moneta da 1 yen pesa 1 grammo e ha un diametro di 20 mm. È fatta interamente di alluminio e su di essa è stampato il disegno di un giovane albero. In realtà il costo per produrre questa moneta è superiore al suo valore effettivo: infatti solo l'alluminio usato costa 0,70 yen e, aggiungendo tutti gli altri costi, si arriva a circa 2 yen. Il fatto che sia di alluminio la rende molto leggera, tanto che prendendo le dovute cautele si riesce a farla galleggiare sull'acqua.
La moneta da 5 yen pesa 3,75 grammi e ha un diametro di 22 mm, con un foro al centro di 4 mm. È composta dal 60-70% di rame e dal 40-30% di zinco che le conferisce il caratteristico colore giallo; inoltre la presenza di zinco e il suo uso diffuso ha fornito un modo stabile e facile per i ricercatori di misurare le dosi di radiazioni sia all'interno che all'esterno di tutte le aree durante l'incidente nucleare del 1999 a Tokaimura.
Su un lato sono raffigurate delle spighe di riso che emergono dall'acqua e sull'altro dei germogli che rappresentano la crescita del paese. Lungo il foro invece sono presente delle dentellature, che simboleggiano l'agricoltura, la pesca e l'industria. Si dice che questa moneta porti fortuna: tanti infatti la tengono nel portafogli oppure la usano come offerta nei templi. Questo sia perché 5 yen in giapponese si dice go-en (che vuol dire anche fortuna), sia perché quando sono lanciate nelle scatole delle offerte fanno più rumore delle altre e quindi in questo modo possono attirare maggiormente l'attenzione degli dei.
La moneta da 10 yen pesa 4,5 grammi e ha un diametro di 23,5 mm. È composta al 95% da rame, più una minima quantità di zinco e di Tin. Se tutto questo rame non la rende magari bellissima come aspetto, la rende però vantaggiosa, poiché alla fine in grandi quantità vale più del suo valore nominale.
Inoltre se aveste la fortuna di beccare un 10 yen dell'anno 33 dell'era Showa (cioè il 1958), ve lo potrebbero pagare 50 yen, perché quello è stato l'ultimo anno in cui questa moneta è stata coniata con il bordo frastagliato. Su un lato è stampata la sala della Fenice del tempio buddista Byodo-in ornata con un karakusa, un motivo tradizionale giapponese, mentre sull'altro c'è una sorta di corona d'alloro.
La moneta da 50 yen pesa 4 grammi e ha un diametro di 21 mm con un foro al centro di 4 mm. È composta dal 75% di rame e dal 25% di nichel. Come quella da 5 yen, anche questa ha un foro.
Ci sono diversi motivi per cui entrambe hanno questo buco: prima di tutto sono più difficili da contraffare, poi sono più facili da riconoscere al tatto e infine per economizzare sui costi di produzione perché quando sono state coniate (1949 per i 5 yen e 1959 per i 50 yen) c'era un'elevata inflazione e una scarsità di materie prime.
La moneta da 100 yen pesa 4,8 grammi e ha un diametro di 22,6 mm. È composta come la precedente dal 75% di rame e dal 25% di nichel. Durante il corso degli anni, l'effigie su questa moneta è cambiata un paio di volte: prima c'era una Fenice, poi una pianta di riso e ora invece ci sono dei fiori di ciliegio. Anche il materiale è variato: prima la lega comprendeva un mix di argento, rame e zinco. Questa moneta poi è stata anche la prima moneta commemorativa del Giappone: è stata coniata nel 1964 per celebrare le Olimpiadi di Tokyo.
La moneta da 500 yen pesa 7 grammi e ha un diametro di 26,5 millimetri. È composta dal 72% di rame, dal 20% di nichel e dall'8% di zinco. Su una faccia ha incisa una pianta di paulownia, sull'altra il valore e rami di bambù e mandarino.
All'interno delle righe che formano il numero 500 è nascosta la parola NIPPON, con le lettere sparse singolarmente, ma sono talmente piccole che è praticamente impossibile vederle a occhio nudo.
Piccole curiosità
Nei quartieri dove sono concentrati molti uffici, si può vedere spesso la scritta "one coin lunch" sulle vetrine dei ristoranti: significa che è possibile pranzare con 500 yen, quindi usando una sola moneta. Lo stesso può valere per parcheggi, parrucchieri e simili. Grande successo poi riscuotono i negozi detti "Tutto a 100 yen" dove tutto quello che è in vendita costa 100 yen al pezzo, restando così nella filosofia del "one coin".
Nel corso degli anni, sono state emesse più di cento monete commemorative: dai Giochi Olimpici di Tokyo del 1964 (che citavamo poco fa) ai vent'anni di regno dell'Imperatore Akihito ai cinquant'anni della messa in funzione dello Shinkansen. Nonostante questi pezzi possano essere usati normalmente per gli acquisti, è molto difficile che ve ne capiti uno tra le mani: essendone stati messi pochi in circolazione, sono scambiati esclusivamente fra collezionisti ad un prezzo ben superiore al loro valore reale.
Fonti consultate:
Nippon
EnRocketNews
A proposito, sono l'unico che sta avendo problemi di caricamento col sito? Quando ho prima ho commentato un articolo, la pagina non caricava.
P.S. : Ho un'età che mi ha concesso di usare la lira e la mia vita non "è diventata più facile" con l'avvento dell'euro. In nessun senso.
Appesa in bacheca della mia stanza fa la sua bella presenza una splendida e
scintillante moneta da 5 yen! Dovrebbe portare fortuna ma ultimamente non
sembra funzionare granchè...
No, ci sono stati problemi, stiamo lavorando per risolverli. Grazie!
@Hachi194: Grazie a voi
Molto interessante come articolo, grazie!
Anche io ho una moneta da 5¥ ... spero che mi porti un po' di fortuna in più.
Dai miei sei mesi in Giappone ho conservato i 10¥ e i 500¥, la mia moneta preferita. ♥
Tipo le monete da 1, 2 e 5 centesimi qui da noi, costa più produrle che il loro effettivo uso durante la nostra quotidianità .
Complimenti per l'articolo, molto esaustivo, non sapevo che le monete Giapponesi avessero una simile storia dietro, così come non ero a conoscenza dell'esistenza della moneta da 1 yen .
Provato con l'aceto?
@merlo50: Anch'io ti suggerisco di provare con la Coca-Cola (non so se funzioni anche con l'aceto, mi spiace)
L'aceto è il top
. Ma in teoria non dovrebbe.
Ottimo articolo, lo conserverò tra i preferiti!
Wow che bella collezione! Complimenti.
Per le monete forate avevo intuito che potesse essere una questione di risparmio sui costi di produzione, mi piace la filosofia dei prezzi precisi e non arrotondati per comodità come da noi spesso ai 10 centesimi: basta solo sbattersi un po' per dare anche le monete più piccole quando si fanno acquisti e non limitarsi a riceverle.
Credevo che le monete bucate fossero solamente asiatiche, ma quest'estate ho scoperto con molta sorpresa che anche in Danimarca hanno monete col buco!
Sì, per i primi 50 anni dello shinkansen
Però un po' di disappunto ce l'ho, raramente mi hanno dato il resto con le monete da 5 yen e mi dispiace perché sono carinissime U_U
Quelle da uno yen subito le si ama, ma si smette altrettanto rapidamente di considerarle adorabili XD
(poi si impara anche a rifilarle di resto ai commessi eh, al suono di "chotto matte kudasai", sennò loro alla velocità della luce ti daranno in resto altrettante monetine da uno yen XD)
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