Noi di AnimeClick.it, come sapete, abbiamo sempre un occhio di riguardo nei confronti del mondo del doppiaggio nostrano, come dimostrano le nostre numerose interviste a coloro che lavorano nel settore, di cui è recentissima quella a Emanuela Pacotto tenuta nel corso del Lucca Comics & Games appena concluso. È proprio grazie alla kermesse lucchese che abbiamo avuto la possibilità di fare la conoscenza di Gianandrea Muià, giovane doppiatore recentemente salito alla ribalta nel campo dell'animazione grazie al suo lavoro in Sengoku Basara, opera nella quale ha prestato la voce a Sasuke Sarutobi. Ovviamente, non potevamo di certo farci scappare l'occasione di fare una chiacchierata con lui!
Ciao Gianandrea, ti puoi presentare all'utenza di AnimeClick?
Ciao, mi chiamo Gianandrea Muià. Ho 24 anni e sono un giovane doppiatore torinese che lavora tra Milano, Torino e ultimamente anche Roma.
Cosa ti ha spinto a decidere di diventare un doppiatore?
Quando avevo 14 anni vidi su MTV Neon Genesis Evangelion e mi innamorai follemente della voce di Ilaria Latini, doppiatrice di Asuka Soryu Langley. Da lì iniziai ad appassionarmi al mondo delle voci, divertendomi a riconoscere i doppiatori nei vari cartoni e film, coltivando sempre più una passione per questo mondo. A 17 anni un mio amico, vedendomi tanto appassionato, mi chiese "Ma se ti piace così tanto perché non provi a farlo?" e mi indirizzò verso una giornata di avvicinamento al doppiaggio tenuta da Ivo De Palma. Uscito da quella lezione avevo capito cosa volevo fare nella vita.
Dove hai studiato doppiaggio?
Ho studiato per 3 anni recitazione, dizione, tecniche vocali e doppiaggio alla scuola O.D.S. - Operatori Doppiaggio e Spettacolo di Torino e recitazione drammatica con Oliviero Corbetta presso la scuola Sergio Tofano di Torino.
In base alla tua esperienza, quanto è duro lavorare in questo settore?
Molto, come in tutti i settori artistici immagino. C'è meritocrazia, il che è un bene ovviamente, ma non si smette mai di imparare. Tante sono le vittorie e le soddisfazioni, piccole e grandi, così come le sconfitte e le delusioni. Bisogna sempre stare "in forma" e non perdere mai lo smalto, soprattutto a inizio carriera e, a mio avviso, ringraziare ogni giorno per stare facendo un mestiere bello come questo.
Qual è stato il momento peggiore della tua giovane carriera? Hai mai pensato di mollare tutto?
È stato circa un anno fa. Gli studi per cui avevo lavorato non mi chiamavano da mesi, i provini che avevo fatto e che sembravano essere andati bene non portavano poi a nulla. I soldi stavano scarseggiando e avevo paura di dovere andarmene dal mio appartamento a Milano e ritornare a stare dai miei genitori a Torino. Mi chiedevo "Ma se ai provini mi fanno i complimenti perché non lavoro? Cioè, quei complimenti erano sinceri e non mi chiamano perché si sono dimenticati di me/non ci sono personaggi adatti alla mia voce/mille altri motivi o non vogliono dirmi che non vado bene o che ho dei problemi per chissà quale motivo? Preferirei che mi dicessero che non sono tagliato per questo mestiere, almeno mi metto l'anima in pace, invece stare in questo limbo è straziante!".
Ero veramente schiacciato da questi dubbi. Ma no, non ho mai pensato di mollare. Sono troppo testardo e amo troppo questo lavoro.
Per fortuna quel periodo finì nel giro di qualche mese (ringraziando il grande demone celeste).

Tu gestisci, insieme ad altri, il canale YouTube Orion - Web Dubbing. Ti va di parlarcene più in dettaglio?
Il canale Orion - Web Dubbing (Un tempo "Ora Doppiamo Stronzate") è nato parallelamente ai miei studi. Nacque da un'idea mia e di Andrea Rotolo, organizzando una specie di gruppo di studi con altri nostri compagni di lezione. Eravamo in 9 all'inizio, e ci esercitavamo, ci davamo consigli e ci correggevamo a vicenda. Nel corso del tempo ci siamo assottigliati: c'era chi non aveva più tempo, chi prese altre strade e chi semplicemente perdemmo di vista. Ora rimaniamo io, Andrea e Chiara.
Il canale sin dalla sua nascita semplicemente prende (in accordo con gli autori originali) i migliori video animati del web e li doppia fedelmente in italiano. Non parliamo di film o serie che potrebbero essere realmente venire acquistati e doppiati in italiano, ma di quei video parodia che facilmente trovi appunto su YouTube o Facebook, e che difficilmente potrebbero uscire dal web.
Al momento contiamo più di 300.000 iscritti e abbiamo costruito una bella community di appassionati di doppiaggio, animazione e cinema.
Gli anime sono entrati prepotentemente nella tua attività lavorativa, ma eri già un fan?
Come dicevo prima la mia passione per il doppiaggio è nata grazie a un anime. Sono sempre stato un amante del cinema da che ho memoria, ma fu l'animazione giapponese ad avvicinarmi al mestiere. Anche perché, essendo figlio degli anni '90 ho vissuto il periodo di maggior "invasione" degli anime in italia: tra la MTV Anime Night, i cartoni di Italia 1 e quelli di Rai 2 c'era veramente l'imbrarazzo della scelta. Ho visto (e letto) tanto. Ora purtroppo guardo meno anime, più che altro perché ne trovo pochi che riscuotano il mio vivo interesse. Gli ultimi che ho visto che mi sono piaciuti molto sono stati Psycho-Pass (che reputo il miglior anime degli ultimi 5 anni) e Food Wars (su cui avevo non pochi pregiudizi, ma è riuscito piacevolmente a stupirmi).
Di recente, grazie agli anime hai anche vinto un premio, puoi parlarcene nello specifico?
Il Festival Nazionale del Doppiaggio "Voci Nell'Ombra" è un importante evento che premia le migliori voci della nostra nazione. Sono un po' i premi Oscar del doppiaggio. Io sono stato candidato come "Miglior Voce Emergente", insieme ad altri bravissimi giovani talenti. Il vincitore di questo premio (al contrario degli altri) veniva deciso tramite votazione del pubblico su internet. Io, per una questione di correttezza e rispetto degli altri concorrenti non ho pubblicizzato la cosa dicendo "hey votatemi" sul mio canale Youtube o sulla mia pagina Facebook. Ho pensato fosse sbagliato nei confronti degli altri colleghi. Mi sono limitato a un video sul mio profilo Facebook, visto che lo avevano fatto anche altri candidati, dove ho invitato a non votarmi alla cieca ma ad ascoltare con attenzione tutti i candidati e scegliere quello che più piaceva. Alla fine ho vinto per avere prestato la voce a Sasuke Sarutobi in Sengoku Basara. È un premio importante, ma come dissi quella serata quando sono andato a ritirarlo, è semplicemente un punto di partenza: da adesso in poi darò il massimo in ogni lavoro per dimostrare di essermelo meritato, sperando un giorno di essere giudicato da un gruppo di professionisti che possano dare l'estremo giudizio su cosa so fare.

Il tuo esordio è stato ovviamente un successo, ma era così che lo immaginavi?
Il mio esordio è stato un lento procedere a furia di duro lavoro, piccole vittorie e tante legnate sui denti, e penso sia stato così per tantissimi colleghi! Non è stato un "successo", non sono entrato in sala e la gente ha fatto "wow! Aspè che ti do un coprotagonista in questa serie!". Mi sono fatto, e sto facendo tuttora, la mia gavetta. E per chi se lo chiedesse, no, non menziono mai ciò che faccio su YouTube in sala di doppiaggio. Voglio essere giudicato per ciò che so fare, non per quanti iscritti ho sul canale.
Come ti approcci al personaggio che devi interpretare? Ascolti anche il seiyuu giapponese?
Ascolto sempre con attenzione l'originale, che sia il seiyuu, il voice actor o l'attore. Spesso danno degli ottimi spunti per incollarsi meglio al personaggio che devo andare a doppiare. Purtroppo, dal giapponese non mi posso troppo fidare dell'audio per quanto riguarda il sync, essendo molto impreciso la maggior parte delle volte. Spesso gli anime presentano due battiti a vuoto in apertura e in chiusura (ovvero, il personaggio apre e chiude la bocca due volte a vuoto prima che si senta la voce del doppiatore originale, idem per la chiusura). Questo rende abbastanza tedioso il seguire il sync del personaggio, soprattutto se chi ha fatto l'adattamento non tiene conto di questo fattore, preparando delle battute che sul labiale risulterebbero corte. Per questo cerco di guardare con il massimo dell'attenzione, e ascolto più per prendere il mood e capire il colore del personaggio.
Segui anime in contemporanea con il Giappone? Se si, quali sono i tuoi preferiti tra quelli dell'ultimo anno?
Se qualcosa accende il mio interesse e mi è possibile vederli legalmente assolutamente sì. Come accennavo prima ho visto con molto piacere Food Wars e ho seguito Saint Seiya: Soul Of Gold (essendo un appassionato dei Cavalieri).
Avendo la possibilità di scegliere, quale personaggio anime (recente e non) ti piacerebbe interpretare?
Domanda difficile sai? In una visione utopica mi piacerebbe dare la voce al protagonista dei film di Persona 3, o a Takumi Aldini di Food Wars. Anche Yosuke Hanamura di Persona 4 mi divertirebbe (si, sono un fan della saga). Anche doppiare qualcuno nei Cavalieri dello Zodiaco mi piacerebbe tantissimo. Ma già solo avere doppiato Blue in Pokémon Generazioni è stato un sogno diventato realtà.

Che consigli daresti a un giovane che vuole entrare nel mondo del doppiaggio?
Di studiare tanto, di frequentare uno o anche più corsi di recitazione e di esercitarsi tanto a casa. Di non avere fretta di fare provini: è meglio iniziare bene che iniziare prima. In questo periodo per le nuove leve del doppiaggio è importante essere molto veloci a lavorare, quindi ci va una preparazione tecnica già abbastanza affinata. E ovviamente essere veloci non deve prescindere l'interpretare bene. Insomma, bisogna essere quasi già pronti per lavorare per poi potere effettivamente cominciare a fare questo mestiere.
Tu lavori tantissimo con gli animatori indie, averli mostrati al pubblico italiano ha dato loro una mano?
Sì, molto. Un bell'aneddoto? Uno degli animatori con cui lavoriamo spesso è uno youtuber canadese di origini filippine che si chiama "Domics", che vanta più di 3 milioni di iscritti. Io lo scoprii e lo contattai quando ne aveva 30.000 (quasi la metà di noi al tempo). Abbiamo doppiato i suoi lavori per anni, e lo scorso dicembre mi chiese di sentirci in video chiamata. Mi disse che stava controllando le statistiche del suo canale e scoprì che di tutti gli iscritti non anglofoni (quindi di nazioni in cui l'inglese non è la lingua madre) gli italiani costituivano un buon 30%. Non riusciva a capire il perché, finché non si ricordò di noi. Fu un bel momento. È sempre bello quando gli animatori di cui doppi i video apprezzano ciò che fai. In fondo su YouTube (e non) siamo tutti dei creativi, e se ci si aiuta a vicenda si riesce a ottenere molto di più che da soli.
Non temi che, un giorno, le regole di Youtube sul copyright potranno distruggere il fandub? Cosa si dovrebbe fare, in un caso del genere?
Mmh, tendenzialmente no. In fondo basta conoscere le leggi sul copyright per capire fin dove ci si può spingere e che cosa si può fare. Doppiare una breve clip non a scopo di lucro per proprio divertimento o studio ha senso, e facilmente se si viene segnalati si può rispondere e nel caso vincere la contestazione. Se invece si doppiano intere serie o film monetizzando anche i video c'è poco da fare, e a mio avviso il fandub li si spinge un po' troppo oltre la barricata. Insomma, prima di preoccuparci di YouTube bisognerebbe preoccuparsi di che cosa si sta facendo. Dopodiché il fandub funziona su YouTube come funziona su Facebook e altre piattaforme. Non penso morirà mai come fenomeno. E personalmente è anche giusto che sopravviva! Ma appunto, bisogna capire dove fermarsi, e dove la propria passione può essere nociva per noi stessi ma soprattutto per gli altri.
Sei spesso in giro per l’Italia, anche nelle vesti di presentatore di contest, tenendo conferenze ecc. Quanto lo stare a contatto col pubblico ti ha cambiato? Pensi che abbia dato una mano alla tua formazione personale come doppiatore?
Sinceramente non credo di essere cambiato molto. Ovvio, mi fa piacere vedere sempre più gente riconoscermi e farmi i complimenti, ma non è mai cambiato il mio modo di approcciarmi a chi mi segue su YouTube o mi ha visto in tv o sentito in un doppiaggio. Cerco di essere come sono nella vita di tutti i giorni, anche perché ti assicuro che sincerità e trasparenza sono ciò che nel lungo periodo pagano di più su YouTube, almeno dal mio punto di vista.
Dato una mano? No, non credo. Come dicevo prima nell'ambiente del doppiaggio non parlo mai di ciò che faccio su YouTube, e ciò che faccio alle fiere semplicemente è figlio di ciò che ho studiato nei miei corsi di recitazione, quindi semmai è la preparazione da doppiatore ad avermi dato una mano alle fiere!

AnimeClick supporta continuamente il doppiaggio italiano, nonostante parte del fandom non lo veda di buon occhio. Pensi che bisognerebbe far qualcosa per avvicinarsi ai "più giovani" che vivono questa passione solo tramite il web (magari perché sprovvisti di Sky, perché non possono pagare i Blu-ray ecc.)?
Credo che già si stia facendo: ci sono molte realtà gratuite o a bassissimo costo come Netflix, Crunchyroll, VVVVID e il canale YouTube di Yamato che permettono di vedere moltissimi anime, sia doppiati che in originale. Credo che i punti cardini siano due: quello sul doppiaggio e quello sullo streaming illegale.
Per quanto riguarda il doppiaggio in molti sono disinformati, credono ancora che gli anime vengano spezzettati e censurati come succedeva negli anni '90, e che "In originale è meglio", quando spesso molti ignorano ciò che io chiamo "imprinting": se si sente un prodotto prima in italiano si apprezzerà di più l'italiano, se si sente prima l'originale si apprezzerà di più l'originale. Molto spesso è così, è fisiologico. Con questo non dico "in italiano è sempre meglio dell'originale" o viceversa. Io stesso ho trovato film e serie il cui doppiaggio non penso sia stato fatto con la dovuta cura, ma ci sono anche casi in cui il doppiaggio italiano ha impreziosito l'opera.
Per quanto riguarda lo streaming illegale bisognerebbe sensibilizzare i fan dell'animazione, fargli capire che più loro usufruiscono di anime illegalmente e più il settore soffre. Arriveranno sempre meno anime in Italia, e in Giappone i prodotti saranno di qualità sempre più inferiore.
Se si ama questo mondo, e lo si ama davvero, bisogna supportarlo come si può, e non usufruire di siti di streaming illegale è già un passo in avanti. Dopodiché l'intrattenimento non è un bene di prima necessità, se non ce lo si può permettere non è che bisogna averlo per forza. Non muori se non guardi un anime. In fondo la pirateria videoludica ha subito un durissimo colpo grazie a Steam e ai suoi prezzi bassissimi. Più di avere siti che ti offrono anime gratuitamente a patto che tu guardi un paio di pubblicità che cosa si vuole?
Il fansub è nato in un periodo in cui l’Italia non stava più trasmettendo cartoni nuovi, il fandub è nato in un periodo in cui in Italia non si stava doppiando quasi più nulla di nuovo: non pensi che i due fenomeni in realtà abbiano molto in comune?
Sì ma no. Sì perché fanno percepire l'amore del pubblico nei confronti di qualcosa (dell'animazione nel primo caso e del doppiaggio italiano nel secondo). No perché mentre il fansub è stato presente in un periodo di magra dell'animazione giapponese sui nostri schermi, riuscendo a comunicare non solo quanto ardentemente il pubblico rivolesse determinati prodotti ma anche indicando su quali bisognasse puntare (questo anni fa, oggi a mio modesto avviso rischia solo di fare danni), il fandub (di serie intere intendo) può creare una situazione spiacevole come "il team di fandubber X lo ha fatto meglio dei doppiatori professionisti" (sempre per la questione di imprinting) che potrebbe portare le case di distribuzione o a non investire più nel doppiaggio o ad approfittarsi di giovani amatori, pagandoli poco (o niente), fornendo un doppiaggio probabilmente scadente facendosi beffe di un contratto nazionale per cui doppiatori, direttori e fonici hanno lottato e stanno combattendo tutt'ora per rinnovare e fare rispettare.
È il pubblico che comanda in un certo senso: se il pubblico tornasse a vedere ciò che ama solo su siti legali o acquistando i dvd, le case di distribuzione avrebbero più soldi che verrebbero investiti nell'acquisto di più serie e in doppiaggi di maggiore qualità.
So che fa molto pubblicità progresso, ma parte tutto da voi, amanti dell'animazione giapponese.
Ringraziamo Gianandrea per quest'intervista e gli auguriamo il meglio per il prosieguo della sua carriera da doppiatore!
Ciao Gianandrea, ti puoi presentare all'utenza di AnimeClick?
Ciao, mi chiamo Gianandrea Muià. Ho 24 anni e sono un giovane doppiatore torinese che lavora tra Milano, Torino e ultimamente anche Roma.
Cosa ti ha spinto a decidere di diventare un doppiatore?
Quando avevo 14 anni vidi su MTV Neon Genesis Evangelion e mi innamorai follemente della voce di Ilaria Latini, doppiatrice di Asuka Soryu Langley. Da lì iniziai ad appassionarmi al mondo delle voci, divertendomi a riconoscere i doppiatori nei vari cartoni e film, coltivando sempre più una passione per questo mondo. A 17 anni un mio amico, vedendomi tanto appassionato, mi chiese "Ma se ti piace così tanto perché non provi a farlo?" e mi indirizzò verso una giornata di avvicinamento al doppiaggio tenuta da Ivo De Palma. Uscito da quella lezione avevo capito cosa volevo fare nella vita.
Dove hai studiato doppiaggio?
Ho studiato per 3 anni recitazione, dizione, tecniche vocali e doppiaggio alla scuola O.D.S. - Operatori Doppiaggio e Spettacolo di Torino e recitazione drammatica con Oliviero Corbetta presso la scuola Sergio Tofano di Torino.
In base alla tua esperienza, quanto è duro lavorare in questo settore?
Molto, come in tutti i settori artistici immagino. C'è meritocrazia, il che è un bene ovviamente, ma non si smette mai di imparare. Tante sono le vittorie e le soddisfazioni, piccole e grandi, così come le sconfitte e le delusioni. Bisogna sempre stare "in forma" e non perdere mai lo smalto, soprattutto a inizio carriera e, a mio avviso, ringraziare ogni giorno per stare facendo un mestiere bello come questo.
Qual è stato il momento peggiore della tua giovane carriera? Hai mai pensato di mollare tutto?
È stato circa un anno fa. Gli studi per cui avevo lavorato non mi chiamavano da mesi, i provini che avevo fatto e che sembravano essere andati bene non portavano poi a nulla. I soldi stavano scarseggiando e avevo paura di dovere andarmene dal mio appartamento a Milano e ritornare a stare dai miei genitori a Torino. Mi chiedevo "Ma se ai provini mi fanno i complimenti perché non lavoro? Cioè, quei complimenti erano sinceri e non mi chiamano perché si sono dimenticati di me/non ci sono personaggi adatti alla mia voce/mille altri motivi o non vogliono dirmi che non vado bene o che ho dei problemi per chissà quale motivo? Preferirei che mi dicessero che non sono tagliato per questo mestiere, almeno mi metto l'anima in pace, invece stare in questo limbo è straziante!".
Ero veramente schiacciato da questi dubbi. Ma no, non ho mai pensato di mollare. Sono troppo testardo e amo troppo questo lavoro.
Per fortuna quel periodo finì nel giro di qualche mese (ringraziando il grande demone celeste).

Tu gestisci, insieme ad altri, il canale YouTube Orion - Web Dubbing. Ti va di parlarcene più in dettaglio?
Il canale Orion - Web Dubbing (Un tempo "Ora Doppiamo Stronzate") è nato parallelamente ai miei studi. Nacque da un'idea mia e di Andrea Rotolo, organizzando una specie di gruppo di studi con altri nostri compagni di lezione. Eravamo in 9 all'inizio, e ci esercitavamo, ci davamo consigli e ci correggevamo a vicenda. Nel corso del tempo ci siamo assottigliati: c'era chi non aveva più tempo, chi prese altre strade e chi semplicemente perdemmo di vista. Ora rimaniamo io, Andrea e Chiara.
Il canale sin dalla sua nascita semplicemente prende (in accordo con gli autori originali) i migliori video animati del web e li doppia fedelmente in italiano. Non parliamo di film o serie che potrebbero essere realmente venire acquistati e doppiati in italiano, ma di quei video parodia che facilmente trovi appunto su YouTube o Facebook, e che difficilmente potrebbero uscire dal web.
Al momento contiamo più di 300.000 iscritti e abbiamo costruito una bella community di appassionati di doppiaggio, animazione e cinema.
Gli anime sono entrati prepotentemente nella tua attività lavorativa, ma eri già un fan?
Come dicevo prima la mia passione per il doppiaggio è nata grazie a un anime. Sono sempre stato un amante del cinema da che ho memoria, ma fu l'animazione giapponese ad avvicinarmi al mestiere. Anche perché, essendo figlio degli anni '90 ho vissuto il periodo di maggior "invasione" degli anime in italia: tra la MTV Anime Night, i cartoni di Italia 1 e quelli di Rai 2 c'era veramente l'imbrarazzo della scelta. Ho visto (e letto) tanto. Ora purtroppo guardo meno anime, più che altro perché ne trovo pochi che riscuotano il mio vivo interesse. Gli ultimi che ho visto che mi sono piaciuti molto sono stati Psycho-Pass (che reputo il miglior anime degli ultimi 5 anni) e Food Wars (su cui avevo non pochi pregiudizi, ma è riuscito piacevolmente a stupirmi).
Di recente, grazie agli anime hai anche vinto un premio, puoi parlarcene nello specifico?
Il Festival Nazionale del Doppiaggio "Voci Nell'Ombra" è un importante evento che premia le migliori voci della nostra nazione. Sono un po' i premi Oscar del doppiaggio. Io sono stato candidato come "Miglior Voce Emergente", insieme ad altri bravissimi giovani talenti. Il vincitore di questo premio (al contrario degli altri) veniva deciso tramite votazione del pubblico su internet. Io, per una questione di correttezza e rispetto degli altri concorrenti non ho pubblicizzato la cosa dicendo "hey votatemi" sul mio canale Youtube o sulla mia pagina Facebook. Ho pensato fosse sbagliato nei confronti degli altri colleghi. Mi sono limitato a un video sul mio profilo Facebook, visto che lo avevano fatto anche altri candidati, dove ho invitato a non votarmi alla cieca ma ad ascoltare con attenzione tutti i candidati e scegliere quello che più piaceva. Alla fine ho vinto per avere prestato la voce a Sasuke Sarutobi in Sengoku Basara. È un premio importante, ma come dissi quella serata quando sono andato a ritirarlo, è semplicemente un punto di partenza: da adesso in poi darò il massimo in ogni lavoro per dimostrare di essermelo meritato, sperando un giorno di essere giudicato da un gruppo di professionisti che possano dare l'estremo giudizio su cosa so fare.

Il tuo esordio è stato ovviamente un successo, ma era così che lo immaginavi?
Il mio esordio è stato un lento procedere a furia di duro lavoro, piccole vittorie e tante legnate sui denti, e penso sia stato così per tantissimi colleghi! Non è stato un "successo", non sono entrato in sala e la gente ha fatto "wow! Aspè che ti do un coprotagonista in questa serie!". Mi sono fatto, e sto facendo tuttora, la mia gavetta. E per chi se lo chiedesse, no, non menziono mai ciò che faccio su YouTube in sala di doppiaggio. Voglio essere giudicato per ciò che so fare, non per quanti iscritti ho sul canale.
Come ti approcci al personaggio che devi interpretare? Ascolti anche il seiyuu giapponese?
Ascolto sempre con attenzione l'originale, che sia il seiyuu, il voice actor o l'attore. Spesso danno degli ottimi spunti per incollarsi meglio al personaggio che devo andare a doppiare. Purtroppo, dal giapponese non mi posso troppo fidare dell'audio per quanto riguarda il sync, essendo molto impreciso la maggior parte delle volte. Spesso gli anime presentano due battiti a vuoto in apertura e in chiusura (ovvero, il personaggio apre e chiude la bocca due volte a vuoto prima che si senta la voce del doppiatore originale, idem per la chiusura). Questo rende abbastanza tedioso il seguire il sync del personaggio, soprattutto se chi ha fatto l'adattamento non tiene conto di questo fattore, preparando delle battute che sul labiale risulterebbero corte. Per questo cerco di guardare con il massimo dell'attenzione, e ascolto più per prendere il mood e capire il colore del personaggio.
Segui anime in contemporanea con il Giappone? Se si, quali sono i tuoi preferiti tra quelli dell'ultimo anno?
Se qualcosa accende il mio interesse e mi è possibile vederli legalmente assolutamente sì. Come accennavo prima ho visto con molto piacere Food Wars e ho seguito Saint Seiya: Soul Of Gold (essendo un appassionato dei Cavalieri).
Avendo la possibilità di scegliere, quale personaggio anime (recente e non) ti piacerebbe interpretare?
Domanda difficile sai? In una visione utopica mi piacerebbe dare la voce al protagonista dei film di Persona 3, o a Takumi Aldini di Food Wars. Anche Yosuke Hanamura di Persona 4 mi divertirebbe (si, sono un fan della saga). Anche doppiare qualcuno nei Cavalieri dello Zodiaco mi piacerebbe tantissimo. Ma già solo avere doppiato Blue in Pokémon Generazioni è stato un sogno diventato realtà.

Che consigli daresti a un giovane che vuole entrare nel mondo del doppiaggio?
Di studiare tanto, di frequentare uno o anche più corsi di recitazione e di esercitarsi tanto a casa. Di non avere fretta di fare provini: è meglio iniziare bene che iniziare prima. In questo periodo per le nuove leve del doppiaggio è importante essere molto veloci a lavorare, quindi ci va una preparazione tecnica già abbastanza affinata. E ovviamente essere veloci non deve prescindere l'interpretare bene. Insomma, bisogna essere quasi già pronti per lavorare per poi potere effettivamente cominciare a fare questo mestiere.
Tu lavori tantissimo con gli animatori indie, averli mostrati al pubblico italiano ha dato loro una mano?
Sì, molto. Un bell'aneddoto? Uno degli animatori con cui lavoriamo spesso è uno youtuber canadese di origini filippine che si chiama "Domics", che vanta più di 3 milioni di iscritti. Io lo scoprii e lo contattai quando ne aveva 30.000 (quasi la metà di noi al tempo). Abbiamo doppiato i suoi lavori per anni, e lo scorso dicembre mi chiese di sentirci in video chiamata. Mi disse che stava controllando le statistiche del suo canale e scoprì che di tutti gli iscritti non anglofoni (quindi di nazioni in cui l'inglese non è la lingua madre) gli italiani costituivano un buon 30%. Non riusciva a capire il perché, finché non si ricordò di noi. Fu un bel momento. È sempre bello quando gli animatori di cui doppi i video apprezzano ciò che fai. In fondo su YouTube (e non) siamo tutti dei creativi, e se ci si aiuta a vicenda si riesce a ottenere molto di più che da soli.
Non temi che, un giorno, le regole di Youtube sul copyright potranno distruggere il fandub? Cosa si dovrebbe fare, in un caso del genere?
Mmh, tendenzialmente no. In fondo basta conoscere le leggi sul copyright per capire fin dove ci si può spingere e che cosa si può fare. Doppiare una breve clip non a scopo di lucro per proprio divertimento o studio ha senso, e facilmente se si viene segnalati si può rispondere e nel caso vincere la contestazione. Se invece si doppiano intere serie o film monetizzando anche i video c'è poco da fare, e a mio avviso il fandub li si spinge un po' troppo oltre la barricata. Insomma, prima di preoccuparci di YouTube bisognerebbe preoccuparsi di che cosa si sta facendo. Dopodiché il fandub funziona su YouTube come funziona su Facebook e altre piattaforme. Non penso morirà mai come fenomeno. E personalmente è anche giusto che sopravviva! Ma appunto, bisogna capire dove fermarsi, e dove la propria passione può essere nociva per noi stessi ma soprattutto per gli altri.
Sei spesso in giro per l’Italia, anche nelle vesti di presentatore di contest, tenendo conferenze ecc. Quanto lo stare a contatto col pubblico ti ha cambiato? Pensi che abbia dato una mano alla tua formazione personale come doppiatore?
Sinceramente non credo di essere cambiato molto. Ovvio, mi fa piacere vedere sempre più gente riconoscermi e farmi i complimenti, ma non è mai cambiato il mio modo di approcciarmi a chi mi segue su YouTube o mi ha visto in tv o sentito in un doppiaggio. Cerco di essere come sono nella vita di tutti i giorni, anche perché ti assicuro che sincerità e trasparenza sono ciò che nel lungo periodo pagano di più su YouTube, almeno dal mio punto di vista.
Dato una mano? No, non credo. Come dicevo prima nell'ambiente del doppiaggio non parlo mai di ciò che faccio su YouTube, e ciò che faccio alle fiere semplicemente è figlio di ciò che ho studiato nei miei corsi di recitazione, quindi semmai è la preparazione da doppiatore ad avermi dato una mano alle fiere!

AnimeClick supporta continuamente il doppiaggio italiano, nonostante parte del fandom non lo veda di buon occhio. Pensi che bisognerebbe far qualcosa per avvicinarsi ai "più giovani" che vivono questa passione solo tramite il web (magari perché sprovvisti di Sky, perché non possono pagare i Blu-ray ecc.)?
Credo che già si stia facendo: ci sono molte realtà gratuite o a bassissimo costo come Netflix, Crunchyroll, VVVVID e il canale YouTube di Yamato che permettono di vedere moltissimi anime, sia doppiati che in originale. Credo che i punti cardini siano due: quello sul doppiaggio e quello sullo streaming illegale.
Per quanto riguarda il doppiaggio in molti sono disinformati, credono ancora che gli anime vengano spezzettati e censurati come succedeva negli anni '90, e che "In originale è meglio", quando spesso molti ignorano ciò che io chiamo "imprinting": se si sente un prodotto prima in italiano si apprezzerà di più l'italiano, se si sente prima l'originale si apprezzerà di più l'originale. Molto spesso è così, è fisiologico. Con questo non dico "in italiano è sempre meglio dell'originale" o viceversa. Io stesso ho trovato film e serie il cui doppiaggio non penso sia stato fatto con la dovuta cura, ma ci sono anche casi in cui il doppiaggio italiano ha impreziosito l'opera.
Per quanto riguarda lo streaming illegale bisognerebbe sensibilizzare i fan dell'animazione, fargli capire che più loro usufruiscono di anime illegalmente e più il settore soffre. Arriveranno sempre meno anime in Italia, e in Giappone i prodotti saranno di qualità sempre più inferiore.
Se si ama questo mondo, e lo si ama davvero, bisogna supportarlo come si può, e non usufruire di siti di streaming illegale è già un passo in avanti. Dopodiché l'intrattenimento non è un bene di prima necessità, se non ce lo si può permettere non è che bisogna averlo per forza. Non muori se non guardi un anime. In fondo la pirateria videoludica ha subito un durissimo colpo grazie a Steam e ai suoi prezzi bassissimi. Più di avere siti che ti offrono anime gratuitamente a patto che tu guardi un paio di pubblicità che cosa si vuole?
Il fansub è nato in un periodo in cui l’Italia non stava più trasmettendo cartoni nuovi, il fandub è nato in un periodo in cui in Italia non si stava doppiando quasi più nulla di nuovo: non pensi che i due fenomeni in realtà abbiano molto in comune?
Sì ma no. Sì perché fanno percepire l'amore del pubblico nei confronti di qualcosa (dell'animazione nel primo caso e del doppiaggio italiano nel secondo). No perché mentre il fansub è stato presente in un periodo di magra dell'animazione giapponese sui nostri schermi, riuscendo a comunicare non solo quanto ardentemente il pubblico rivolesse determinati prodotti ma anche indicando su quali bisognasse puntare (questo anni fa, oggi a mio modesto avviso rischia solo di fare danni), il fandub (di serie intere intendo) può creare una situazione spiacevole come "il team di fandubber X lo ha fatto meglio dei doppiatori professionisti" (sempre per la questione di imprinting) che potrebbe portare le case di distribuzione o a non investire più nel doppiaggio o ad approfittarsi di giovani amatori, pagandoli poco (o niente), fornendo un doppiaggio probabilmente scadente facendosi beffe di un contratto nazionale per cui doppiatori, direttori e fonici hanno lottato e stanno combattendo tutt'ora per rinnovare e fare rispettare.
È il pubblico che comanda in un certo senso: se il pubblico tornasse a vedere ciò che ama solo su siti legali o acquistando i dvd, le case di distribuzione avrebbero più soldi che verrebbero investiti nell'acquisto di più serie e in doppiaggi di maggiore qualità.
So che fa molto pubblicità progresso, ma parte tutto da voi, amanti dell'animazione giapponese.
Ringraziamo Gianandrea per quest'intervista e gli auguriamo il meglio per il prosieguo della sua carriera da doppiatore!
Vabbè, altri tempi, altri adattamenti...Però le voci non erano affatto male!
Non sapete proprio apprezzare nulla
No, perché dici così?
E infatti questo è praticamente l'unico motivo per cui seguo fansub o anche sub legali. Per me sono e restano un ripiego nell'attesa (o nella speranza) di un'edizione doppiata su cui sono ben felice di fiondarmi appena arriva.
Quindi: punti di vista!
Infatti, è anche questione di abitudine: ricordo quando ho guardato per la prima volta "Otaku no video", sottotitolato, perché non l'hanno doppiato, non ero per nulla entusiasta di dover leggere a schermo i dialoghi...Poi invece, dopo qualche anno le cose sono drasticamente cambiate!
Guardo anime sottotitolati da un po' di anni ed effettivamente rispetto a prima riesco a leggere più velocemente, ma questo non toglie che in quel piccolissimo lasso di tempo mi perdo comunque qualcosa. Vedo ciò che succede ma comunque non faccio caso a quando un personaggio inizia a parlare perché è proprio in quel momento che abbasso lo sguardo e quindi non mi accorgo se i seiyuu sbagliano qualcosa.
Naturalmente! Ci mancherebbe!
Anch'io seguo sub da anni, ma la mia opinione non è cambiata a differenza della tua. Anch'io stoppo, torno indietro e riguardo/rileggo, ma decisamente non posso dire che mi piaccia guardare un anime o qualsiasi altra cosa in questo modo, non mi gusto la visione al 100%, non mi rilasso. Lo faccio per necessità, quando non ho l'alternativa doppiata o al limite, in casi sporadici, per la curiosità di sentire l'originale, che ne so... l'uso degli onorifici che di solito in italiano va perso, ma che in giapponese rende tantissimo l'idea del tipo di rapporto che c'è tra i vari personaggi o il tipo di linguaggio che può usare un personaggio, più rozzo o più effemminato, che di nuovo nell'adattamento può essere andato perso. A parte questo sono sempre felicissima di vedere o rivedere qualcosa nella versione doppiata, mi esce proprio il sospiro di sollievo
Diciamo che quando voglio leggere preferisco aprire un libro
In effetti hai evidenziato delle "criticità" del doppiaggio molto interessanti...
Solo in poche occasioni sono riusciti a salvare qualcosa, mi viene in mente il "Divina Kagome" di Miroku in Inuyasha (e altre espressioni simili), ma credo che anche in questo caso l'ambientazione nel Giappone medievale abbia aiutato parecchio l'uso di un linguaggio un pò più aulico e pieno di simili formule altimenti pompose e quasi ridicole. Esempio opposto, in One Piece non c'è traccia del "Sanji-kun" di Nami, dettaglio che mi ha sempre colpito perchè è l'unico membro dell'equipaggio con cui usa un suffisso, e non ho mai capito se è un modo per "tenerlo a distanza" ed evitare di incoraggialo nelle sue continue avances o se, al contrario, è un modo per non far capire agli altri che sotto sotto anche a lei non dispiace.
Su questo sono abbastanza in disaccordo. O, almeno, non vale per me.
Ad esempio, amo molto il doppiaggio italiano di Lady Oscar (ha un cast straordinario), nonostante l'adattamento abbia edulcorato alcuni dialoghi. Eppure ho preferito il doppiaggio giapponese, che ho trovato più intenso a livello di interpretazione. L'ho preferito nonostante i problemi di synch e il modo ridicolo in cui i giapponesi pronunciano i nomi francesi.
Sono cresciuto con I Cavalieri dello Zodiaco, ma trovo di gran lunga migliore il doppiaggio di Saint Seiya (voci più adatte all'età dei personaggi, nessun doppiatore asmatico).
Maison Ikkoku ha un traumatico completo cambio di cast a metà serie (e sono tutti doppiatori decisamente meno bravi dei precedenti... Anzi, sono proprio scarsi. Kyoko con la voce da cinquantenne in menopausa mi ha rovinato l'adolescenza), ovviamente è più piacevole seguirlo in lingua originale.
E non parliamo dei vari doppiaggi fatti a risparmio negli anni '80 (Ken il Guerriero è l'esempio perfetto: Inascoltabile in italiano, ottimo in giapponese) e della maggior parte di quelli della Merak Film degli anni '80-'90 (non solo per gli adattamenti atroci, spesso era proprio la recitazione a non andare).
Detto questo, io non disprezzo affatto il nostro doppiaggio. Quando un anime mi sembra doppiato bene lo seguo volentieri nella mia lingua (prima di decidere se passare all'audio originale ascolto sempre qualche battuta in italiano), lo sto facendo in questi giorni con Code Geass, che in generale trovo abbia un doppiaggio molto buono (a parte un personaggio secondario ricorrente chiaramente doppiato da un principiante, ma è poca cosa, per fortuna parla molto poco) e probabilmente lo farò anche con Strange Dawn e qualche altra serie che ho messo in lista d'attesa.
In ogni caso non c'è motivo di odiare il doppiaggio: Piaccia o meno, ormai l'era delle VHS è finita da un pezzo, possiamo sempre scegliere in che lingua seguire un prodotto audiovisivo, spero che prima o poi questa cosa diventi chiara a tutti.
Eh, in effetti...
Per chi si lamenta i sub eng non dovrebbero essere un problema.
Ma infatti per me non è un problema comprare da Discotek Media, quando la versioe ita di quel che m'interessa è fatta male (per esempio, Captain Harlock, Gaiking e Mazinger Z).
No, non sono un problema, ma in italiano sarebbe comunque meglio, no?
Quella è un'altra problematica ancora...Ma in teoria una traduzione decente non dovrebbe essere così difficile da fare!
Meno male che non frequento certi postacci...
Vallo a dire a chi le traduzioni le fa, ti assicuro che è tutt'altro che semplice tradurre in modo professionale, altrimenti chiunque abbia un dizionario potrebbe farlo. Pretendere una buona traduzione è più che lecito, ma definirlo un lavoro non difficile è un po' troppo. (sì, mi sento un po' triggerata lol)
Comunque gente scusate, ma a questo punto si è ben oltre l'off topic... Non me ne vogliate ma se volete continuare a discutere di questi argomenti vi inviterei a creare un blog apposta ^^;
Ma nooo, era così interessante la discussione...
Infatti stavo pensando di farlo...
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