Giunge agli sgoccioli questa lunga retrospettiva sugli anime più apprezzati d'ogni anno dagli utenti di AnimeClick.it. In questo appuntamento raccogliamo i migliori gli anime del 2015. A seguire proponiamo delle recensioni legate ad alcuni dei titoli in classifica.

Siete d'accordo con la classifica, oppure pensate vi figurino opere sopravvalutate?
Manca forse qualche titolone imperdibile?

E ricordate: le graduatorie dipendono da voi e le vostre valutazioni, quindi recensite sempre i vostri titoli preferiti!
 

  
1 Gintama (2015) 8.30
2 Death Parade 8.27
3 Haikyuu!! Second Season 8.16
4 One-Punch Man 8.00
4 Pokemon XY&Z 8.00
6 Food Wars! Shokugeki no Soma 7.98
7 High School DxD Born: Yomigaeranai Fushichou 7.95
8 Yahari Ore no Seishun Lovecome wa Machigatte Iru. Zoku 7.92
9 Noragami Aragoto 7.88
9 Owarimonogatari 7.88
11 Working!!! 7.84
12 Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans 7.83
13 Ace of Diamond: Second Season 7.80
13 High School DxD BorN Special 7.80
15 Yuru Yuri Nachuyachumi!+ 7.78
16 Mushishi Zoku Shou: Suzu no Shizuku 7.75
17 Kokosake 7.73
18 Prison School 7.70
19 The Boy and the Beast 7.70
20 Aria The Avvenire 7.66
 

 


10.0/10
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Attenzione: la seguente recensione analizza la parte di storia che va dall'episodio 266 all'episodio 316. Potrebbe contenere spoiler

Dopo una lunga interruzione e un cambio di studio di produzione, torna "Gintama" e lo fa con la sua miglior trasposizione fino ad adesso. Per chi non lo conosce, in breve "Gintama" tratta della vita di tutti i giorni dell'agenzia tuttofare e dei suoi tre membri: il capo e protagonista Gintoki e i due comprimari e aiutanti Kagura e Shimpachi. Oltre a loro ci sono un'altra valanga di personaggi che si ritagliano un buon spazio all'interno delle vicende, come il corpo di polizia, la Shinsengumi, e altri. "Gintama" è una serie che fa dei suoi punti forti la comicità e l'ironia, ma in quest'ultima (per il momento) serie i combattimenti e la componente seriosa la fanno da padrona negli ultimi sedici episodi, che sono semplicemente il punto più alto toccato dalla serie.
La componente tecnica anche qui si supera, soprattutto nei combattimenti. E' davvero difficile, se non impossibile, trovare una serie con così tanti episodi che abbia questa qualità, sia grafica che sonora; anche il doppiaggio giapponese, soprattutto del protagonista, è stato eccellente.
La godibilità della serie e sempre su livelli altissimi e questo spingerà lo spettatore a vedere un'episodio dopo l'altro.

Commento finale:
In definitiva, ci troviamo di fronte ad un capolavoro assoluto, come del resto lo sono anche le stagioni precedenti, che consiglio a tutti di recuperare dalla prima stagione, senza farsi spaventare dall'età anagrafica della serie perché è una di quelle opere che invecchia molto bene e che dovrebbe essere nel curriculum di qualunque appassionato di anime.


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Ero abbastanza incerto se fosse il caso o meno di proseguire nella visione di questa serie animata, la prima serie non mi aveva convinto fino in fondo. Carina visivamente, con belle musiche, ben animata, con una ambientazione ricca di potenzialità. Tuttavia inizia a ingranare con un po' di ritardo e si dimostra un po' castrata nel finale. Quanto intravisto di buono, tuttavia, è stato sufficiente a farmi venire voglia di assaggiare "Aragoto", convinto tuttavia di non perdonare un inizio 'cazzeggiante' come nella prima serie.

La trama parte fortunatamente subito, senza alcun preambolo, andando finalmente a spulciare meglio il passato di Yato e quello della sua antagonista. L'occasione per farlo è data da un incantatore in grado di controllare gli spettri, che vorrebbe usare Yato per raggiungere i suoi scopi. In sei episodi si completa la prima parte della seconda stagione, che è al momento quanto di meglio ho visto di "Noragami": il ritmo è incalzante, è appassionante e offre una trama solida e una bella introspezione dei protagonisti.
La seconda metà della stagione riprende la questione dell'incantatore, spostando la bandierina più avanti, introducendo un altro personaggio che prosegue quanto già introdotto nella prima parte, con finalità ancora più ambiziose. L'inizio è buono, tuttavia accade un evento che ha a che fare con Yato che non viene sviscerato come secondo me era necessario fare, con la questione che non viene nemmeno chiarita entro la fine di questa stagione. Il chiarimento è ovviamente solo rimandato alla terza, tuttavia ho trovato questa seconda parte meno fluida e un po' forzata. Rimane buona, ampiamente meglio della prima serie TV, con un episodio finale poi particolarmente azzeccato e dalla struttura non lineare come il resto. L'ambientazione poi guadagna diverse sfaccettature e una certa profondità, sembra voler promettere per il futuro situazioni ancora più critiche e di contrasto tra Yato e il resto delle divinità.

Si tratta di un 8 abbondante: non così abbondante da arrivare al 9, come sarebbe stato senza il calo nella seconda metà della stagione, tuttavia dopo quanto visto aspetto con una certa attesa la terza parte di "Noragami".


9.0/10
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"Prison School" appartiene a quella categoria di cartoni animati in cui il "fanservice" (leggasi: notevole enfasi sul mostrare parti anatomiche femminili e/o situazioni erotiche) regna sovrano, e questo già di per sé dovrebbe bastare per relegarlo nel limbo di quegli anime stupidi e commerciali (che già ce ne sono fin troppi).

Tuttavia, per "Prison School" le cose non stanno proprio così, perché, se è vero che il fanservice c'è (eccome, se c'è), è altrettanto vero che in questo anime esso si sposa perfettamente nel contesto della trama, al punto tale da risultare elemento imprescindibile dall'opera. Là dove in altri anime il fanservice è fine a sé stesso, ovvero ha semplicemente lo scopo di attirare l'utenza (tipicamente maschile) nel seguire un cartone animato che, altrimenti, avrebbe poca ragione di essere guardato, nel caso di "Prison School" ogni scena osé risulta necessaria ai fini della comprensione della trama e dei caratteri dei personaggi.

Detto questo, "Prison School" ha avuto il merito di avermi fatto scompisciare dal ridere dalla prima all'ultima puntata e, contemporaneamente, avermi intrigato con una trama assurda, ma divertentissima e coinvolgente. Per quanto mi riguarda è stato finora l'anime "leggero" migliore degli ultimi due-tre anni. La puntata finale è molto bella e appagante, ma il manga (a cui il cartone animato è molto fedele) continua, quindi è probabile (e spero) che ne facciano una seconda stagione.