Durante l'ultima edizione del B-Geek abbiamo avuto il piacere di incontrare ed intervistare Boban Pesov, youtuber e illustratore del fumetto "NaziVegan Heidi", che ci ha raccontato come è nato il progetto e ha risposto ai nostri quesiti. Vi lasciamo al video dell'intervista e alla relativa trascrizione.
AnimeClick.it: Chi è Boban Pesov, presentati per chi non dovesse conoscerti.
Boban Pesov: Io sono Boban Pesov, youtuber, illustratore, fumettista, ormai la gente mi conosce sul web tramite il mio canale Youtube dove faccio vignette satiriche, esperimenti e tecniche di disegno, “Spermini alla riscossa”, e tante cose divertenti… E recentemente mi sono cimentato nel mondo del fumetto e adesso è un buon inizio col nuovo fumetto, quindi diciamo che questo faccio ora come ora.
AC: Prima di parlare del fumetto parliamo del web, tu diffondi le tue opere tramite il web, in particolare su Youtube, credi che sia il metodo più diretto per arrivare al pubblico di oggi?
BP: Sì, decisamente. Ora come ora penso che il web sia il miglior mezzo per farsi conoscere, per poter arrivare al grande pubblico e lasciare un’impronta, per poter essere ricordati o anche dimenticati, perché il web è rischioso in certi casi. Però comunque è il trampolino di lancio giusto per poter arrivare al grande pubblico, questo è poco ma sicuro.
AC: Nel tuo stile di disegno si possono notare influenze sia dallo stile americano che dallo stile giapponese, quale stile di disegno ti piace di più e a quale ti ispiri maggiormente?
BP: In realtà non ho mai avuto uno stile prediletto, sono molto eclettico su questo discorso, diciamo che da ragazzino disegnavo tanti manga perché guardavo tanti anime e leggevo diversi manga. Poi crescendo, pian piano si sviluppano diverse altre conoscenze e giustamente la tecnica migliora o peggiora in certi casi, e si arriva a modellare uno stile e a farlo diventare tuo. Questo è il mio percorso, non ho proprio uno stile preciso a cui mi ispiro.
AC: Il fumetto Nazi Vegan Heidi è nato da una collaborazione tra te e Don Alemanno. Come vi è venuto in mente di creare una storia del genere con protagonista un personaggio popolare come Heidi?
BP: Noi l’abbiamo devastata, l’abbiamo distrutta, stiamo distruggendo l’infanzia di tantissime generazioni, dai nostri genitori alle nuove, le stiamo distruggendo con questo fumetto dissacrante, satirico e ironico nei confronti dell’estremismo. Attenzione, non è un fumetto contro i vegani, ma contro gli estremismi, tra i tanti che ci sono oggi nel web ci sono anche i “nazi vegani”, che sono praticamente i vegani agguerriti, quelli pronti a distruggerci pur di far valere la loro idea, che giusta o sbagliata sia non ha importanza, ma è proprio il metodo con cui ci si approccia davanti alla comunità ecco. Si poteva fare anche Heidi nazi femminista, cioè non ha importanza, noi abbiamo parlato degli estremismi. L’idea è nata grazie al nostro editore Magic Press che voleva fare un fumetto su Heidi, Don Alemanno si è proposto per fare un fumetto parodico su Heidi e farla diventare nazi vegana, e da lì mi hanno contattato per fare i disegni e studiare insieme a Don Alemanno il soggetto ed è venuto fuori questo fumetto. Per adesso il pubblico sta reagendo bene, però non si sa mai.
AC: Non temete ripercussioni legali per via del copyright dato che il personaggio è sostanzialmente graficamente lo stesso?
BP: Allora, ci sono due cose, la prima è che i diritti della storia di Heidi originale sono decaduti, non esistono, perché ormai sono passati 70 o 80 anni dalla scomparsa dell’autrice originale, e non avendo successori che potessero ereditare i diritti del libro, automaticamente non esistono, è un bene della comunità. Cioè praticamente chiunque può utilizzare Heidi e farci cosa vuole, un po’ come “Il piccolo principe” o “Dracula” di Bram Stoker. Non ci sono dei diritti veri e propri, puoi crearti la tua storia ed elaborarla. Per quanto riguarda lo stile di disegno simile a Miyazaki, è un po’ come dire a Zerocalcare perché fa Kenshiro o la donna pollo di Lupo Alberto… Eppure sono personaggi sotto copyright, ma lui li realizza, perché ne fa una parodia. Anche noi facciamo una sorta di parodia per cui penso che non debbano esserci problemi.
AC: Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai già in mente una nuova storia o nuovi personaggi?
BP: Sì, oltre a proseguire col canale Youtube e cercare di ravvivarlo perché negli ultimi due mesi sono sparito da Youtube a causa del lavoro di Nazi Vegan Heidi, lavoreremo sul secondo volume, e abbiamo un progetto in mente col mio editore e ci stiamo lavorando, però è ancora un segreto.
AC: Ringraziamo Boban Pesov per quest’intervista, un saluto speciale per AnimeClick.it?
BP: Ciao AnimeClick, vi adoro e vi abbraccio anche se non vi conosco tutti, grazie per l’intervista e alla prossima!
AnimeClick.it: Chi è Boban Pesov, presentati per chi non dovesse conoscerti.
Boban Pesov: Io sono Boban Pesov, youtuber, illustratore, fumettista, ormai la gente mi conosce sul web tramite il mio canale Youtube dove faccio vignette satiriche, esperimenti e tecniche di disegno, “Spermini alla riscossa”, e tante cose divertenti… E recentemente mi sono cimentato nel mondo del fumetto e adesso è un buon inizio col nuovo fumetto, quindi diciamo che questo faccio ora come ora.
AC: Prima di parlare del fumetto parliamo del web, tu diffondi le tue opere tramite il web, in particolare su Youtube, credi che sia il metodo più diretto per arrivare al pubblico di oggi?
BP: Sì, decisamente. Ora come ora penso che il web sia il miglior mezzo per farsi conoscere, per poter arrivare al grande pubblico e lasciare un’impronta, per poter essere ricordati o anche dimenticati, perché il web è rischioso in certi casi. Però comunque è il trampolino di lancio giusto per poter arrivare al grande pubblico, questo è poco ma sicuro.
AC: Nel tuo stile di disegno si possono notare influenze sia dallo stile americano che dallo stile giapponese, quale stile di disegno ti piace di più e a quale ti ispiri maggiormente?
BP: In realtà non ho mai avuto uno stile prediletto, sono molto eclettico su questo discorso, diciamo che da ragazzino disegnavo tanti manga perché guardavo tanti anime e leggevo diversi manga. Poi crescendo, pian piano si sviluppano diverse altre conoscenze e giustamente la tecnica migliora o peggiora in certi casi, e si arriva a modellare uno stile e a farlo diventare tuo. Questo è il mio percorso, non ho proprio uno stile preciso a cui mi ispiro.
AC: Il fumetto Nazi Vegan Heidi è nato da una collaborazione tra te e Don Alemanno. Come vi è venuto in mente di creare una storia del genere con protagonista un personaggio popolare come Heidi?
BP: Noi l’abbiamo devastata, l’abbiamo distrutta, stiamo distruggendo l’infanzia di tantissime generazioni, dai nostri genitori alle nuove, le stiamo distruggendo con questo fumetto dissacrante, satirico e ironico nei confronti dell’estremismo. Attenzione, non è un fumetto contro i vegani, ma contro gli estremismi, tra i tanti che ci sono oggi nel web ci sono anche i “nazi vegani”, che sono praticamente i vegani agguerriti, quelli pronti a distruggerci pur di far valere la loro idea, che giusta o sbagliata sia non ha importanza, ma è proprio il metodo con cui ci si approccia davanti alla comunità ecco. Si poteva fare anche Heidi nazi femminista, cioè non ha importanza, noi abbiamo parlato degli estremismi. L’idea è nata grazie al nostro editore Magic Press che voleva fare un fumetto su Heidi, Don Alemanno si è proposto per fare un fumetto parodico su Heidi e farla diventare nazi vegana, e da lì mi hanno contattato per fare i disegni e studiare insieme a Don Alemanno il soggetto ed è venuto fuori questo fumetto. Per adesso il pubblico sta reagendo bene, però non si sa mai.
AC: Non temete ripercussioni legali per via del copyright dato che il personaggio è sostanzialmente graficamente lo stesso?
BP: Allora, ci sono due cose, la prima è che i diritti della storia di Heidi originale sono decaduti, non esistono, perché ormai sono passati 70 o 80 anni dalla scomparsa dell’autrice originale, e non avendo successori che potessero ereditare i diritti del libro, automaticamente non esistono, è un bene della comunità. Cioè praticamente chiunque può utilizzare Heidi e farci cosa vuole, un po’ come “Il piccolo principe” o “Dracula” di Bram Stoker. Non ci sono dei diritti veri e propri, puoi crearti la tua storia ed elaborarla. Per quanto riguarda lo stile di disegno simile a Miyazaki, è un po’ come dire a Zerocalcare perché fa Kenshiro o la donna pollo di Lupo Alberto… Eppure sono personaggi sotto copyright, ma lui li realizza, perché ne fa una parodia. Anche noi facciamo una sorta di parodia per cui penso che non debbano esserci problemi.
AC: Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai già in mente una nuova storia o nuovi personaggi?
BP: Sì, oltre a proseguire col canale Youtube e cercare di ravvivarlo perché negli ultimi due mesi sono sparito da Youtube a causa del lavoro di Nazi Vegan Heidi, lavoreremo sul secondo volume, e abbiamo un progetto in mente col mio editore e ci stiamo lavorando, però è ancora un segreto.
AC: Ringraziamo Boban Pesov per quest’intervista, un saluto speciale per AnimeClick.it?
BP: Ciao AnimeClick, vi adoro e vi abbraccio anche se non vi conosco tutti, grazie per l’intervista e alla prossima!
Originale?
Questi sono fumetti nati appunto da generazioni social, youtuber ecc.ecc.
Strano che critica la violenza estrema di certi luoghi , dove, appunto, è nato proprio l'autore.
Io sto sempre dalla parte di un'idea/soggetto originale.
Come detto da denis,, una furbata...
Il fatto che molti autori se ne freghino o che addirittura ne siano lusingati non vuol dire che si può fare.
Tra l'altro si associa il personaggio al nazismo e magari allo studio ghibli la cosa non va.
Se mi metto a fare un fumetto con topolino comunista la Disney magari avra qualcosa da ridire.
Beh, con nazi + topolino è uscito questo. Per dire eh.
Comunque in generale vedo che i commentatori di AC hanno fatto un ulteriore power-up e sono diventati esperti di diritto. Sempre meglio.
è proprio perche non sono esperto di diritto che mi ponevo il dubbio.
Boban ha detto di aver lavorato duramente 2 mesi a questo progetto.
Se ci fossero contenziosi con lo studio Ghibli credo che sarebbe un problema non da poco eppure sembra che la cosa non li interessi molto.
Bho affari suoi.
@denisz01 credo che anche questo sia un One-Shot
@ilsettimosigillo Parrebbe di no, nell'intervista dice che sta lavorando a un secondo volume...
Non ho ancora letto l'intervista, ma se la cosa non è cambiata per le Parodie in Italia, va un pò a fortuna (nel senso che se uno fa causa bisogna vedere che dice il giudice, visto che non c'è una legge apposita), in america per esempio c'è e uno può fare tutte le parodie che vuole, in italia invece in passato una persona fece una parodia di un'altro libro italiano, e si andò per vie legali.
Prezzo eccessivo per il prodotto.
Per dire...
Quoto, tutti a criticare il cattivo gusto e bla bla bla, ma quanti l'hanno letto?
Facile critire un opera che a voi non piace, ma lamentarvi quando qualcun altro ne critica una che piace a voi.
Infatti non la leggeremo, non per questo non siamo liberi di dire la nostra opinione sul plot. E lascia anche il tempo che trova l'affermazione per cui "se non hai letto il fumetto non puoi criticare". Qui si giudica l'idea che sta alla base, e per criticarla non è necessario aver letto ogni singola vignetta.
Questo potrebbe essere il manifesto di cos'è diventato internet oggi.
comunque sembra una copia dell' idea del nonno che tira le cinghiate, anche se l' attenzione è spostata su heidi e il nonno non tira cinghiate... quindi non credo in una sola parola di quello che ha detto sulla realizzazione di questo fumetto, perche sembra proprio proprio una copia dell' idea del vecchio dell' alpe tira cinghiate che gira su FB
Innanzitutto non sto scrivendo una recensione: in tal caso è ovvio che dovrei aver letto il fumetto. Secondo: se a un editore propongo una storia dove una suora alcolizzata coprofaga transgender entra in un asilo e sevizia dei bambini dopo aver inneggiato ad Allah perché ha perso fiducia in Dio, secondo te l'editore ha il diritto di dire che l'idea non gli piace o deve per forza finanziare un progetto in cui non crede perché "prima di criticare bisogna vedere"? Capisco il tuo punto di vista, ma in questo caso non calza.
No, invece la critica che muove è più che legittima. Il nuovo manifesto di Internet è semmai "se non ti piace, non guardarlo/non criticarlo". Della serie, "fateci stare nel nostro mondo felice". ^^'
Comunque, anche a me questo fumetto non ha mai attirato (anteprima letta).
Soffermarsi solamente sull'idea basandosi su futili ragionamenti personali non serve a un cazzo di nulla.
"Per dire che la cacca di cavallo fa schifo devi prima mangiarla!11!!"
Giusto, mi sembra corretto.
Santi lumi, questa proprio non me lo aspettavo! Con questa tua risposta hai praticamente confermato che per te si dovrebbe mangiare la cacca di cavallo per dire che faccia schifo! XD Mon dieu...
Magari per la merda di cavallo non è proprio uguale, ma il senso è quello. (non giudicare da aspetto/trama/idea senza averlo prima letto e analizzato)
Santo cielo... No.
Possiamo fare altri 1850 esempi diversi (non girate la frittata prendendone altri), ma dire "non giudicare mai il libro dalla copertina" è contemporaneamente giusto e sbagliato.
Ci sono infatti casi in cui le apparenze possono ingannare e casi in cui le apparenze dicono tanto (vedesi l'esempio colorato di prima, che non è stato colto).
E se una persona vuole dire la propria basandosi semplicemente su un'impressione, può farlo in tutta tranquillità. Aperta parentesi: fra giudicare e dare un'impressione, proprio in lingua italiana, c'è differenza.
Infatti, non è proprio uguale. Sul formaggio ti posso dare il beneficio del dubbio e assaggiare, sulla cacca di cavallo non esistono dubbi (a meno che uno non soffra di qualche patologia mentale).
Voglio dire che, anche da come si esprime l'autore al quale sembra interessare solo "distruggere l'infanzia di tantissime generazioni" (bel concetto profondo...), una certa differenza fra MAUS e questa NAZIVEGAN HEIDI nell'affrontare il tema dell'estremismo magari c'è. Ripeto, qui si critica la scelta di associare un personaggio (copiandola da altri fra l'altro...) a spregevoli eventi del passato: su questo potrò essere d'accordo o meno, o non siamo neanche liberi di pensarla come vogliamo? Se vedo un manifesto pubblicitario col Papa a cui una suora fa una sega davanti alla tv mentre trasmette un video pedopornografico , puoi anche spiegarmi il significato profondo che ci sta dietro, ma non mi piace l'idea che tu lo abbia rappresentato in quella maniera, punto. Poi siete liberi di avere opinioni diverse e di assaggiare quello che volete con la vostra bocca (a proposito, secondo questo ragionamento non dovremmo nemmeno dire anche ai ragazzini di evitare tutte le droghe del mondo perché non si può dire che faccia male se non si prova!). Ma per favore!
Giusto per rimanere in tema "cavalli".
Pardon, errore grande quanto una casa: Boban è croato, non serbo.
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