È uno dei simboli del Giappone, nonché uno dei suoi numi tutelari. È il Monte Fuji, vera divinità del Sol Levante e meta ambita di alpinisti e non. Infatti sono molti i giapponesi che vi si recano quasi in una sorta di pellegrinaggio, perché scalare il Fuji è una di quelle cose che andrebbe fatta almeno una volta nella vita. Se anche voi lo avete nella lista dei vostri desideri, ecco qualche dritta su quando, come e cosa occorre per realizzare il vostro sogno.
Prima di tutto qualche breve informazione sulla vostra meta: il monte Fuji è la montagna più alta del Giappone con i suoi 3.776,24 metri. In realtà è un vulcano, ma ormai è consuetudine appellarlo con il nome di monte. Si trova ad ovest di Tokyo, nella prefettura di Shizuoka e nella prefettura di Yamanashi.
La montagna è stata designata dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità il 22 giugno 2013. Molto amata dai giapponesi, è stata immortalata in numerose opere, sia letterarie che pittoriche (basta citare, uno per tutti, Hokusai e la sua serie di ukiyo-e intitolate le "Trentasei vedute del Fuji"). A parte l'incontrovertibile importanza della montagna in sè, se non siete molto amanti dell'altitudine, perché affrontare la scalata? In fondo si potrebbe vedere bene anche da altri luoghi... Iniziamo quindi con 3 buoni motivi per cui vale la pena sobbarcarsi la fatica.
1) La vista notturna. Solo andando in cima al monte potrete apprezzare la bellezza del cielo notturno, con tutte le sue stelle, visibili in tutto il loro splendore e non offuscate dall'inquinamento luminoso delle città o anche solo delle stazioni più basse, alle pendici del Fuji. E potrete apprezzare ancora di più le luci in lontananza dei centri abitati, simili a tanti presepi.
2) Il mare di nuvole. Quelle nubi che sembravano così lontane da terra, in cima alla montagna saranno incredibilmente vicine e potrete percepire la brezza che le sospinge delicatamente attraverso il cielo.
3) Il sorgere del sole. Nessuna foto può mostrare veramente quanto sia bello o può esprimere le emozioni che si provano nel vedere il sole salire lentamente da sotto le nuvole. L'alba vista dal Monte Fuji è considerata molto speciale anche tra i giapponesi ed è chiamata "Goraiko" che significa "la luce sta arrivando".
Dopo avervi allettato con tre valide ragioni, passiamo ora alle informazioni più pratiche: esistono quattro percorsi pensati per poter affrontare la scalata in base all'esperienza e alla capacità di ognuno.
1) La Yoshida: la lunghezza è di 14 km totali, con un tempo di salita stimato intorno alle 6 ore e mezza e un tempo di discesa attorno alle 3 ore e mezza.
È la strada più popolare, perché adatta anche ai principianti; parte dalla quinta stazione del Monte Fuji e prevede numerose aree di ristoro lungo il percorso, in modo da poter aiutare proprio chi si trovasse in difficoltà perché non abituato.
2) La Fujimiya: la lunghezza è di 8,5 km totali, con tempi di salita intorno alle 5 ore e di discesa intorno alle 3-4 ore. È la seconda in ordine di popolarità tra i 4 percorsi, soprattutto perché non è troppo dura ed è la più corta.
3) La Subashiri: la lunghezza è di 13 km, con tempi di salita intorno alle 6 ore e mezza e di discesa intorno alle 3 ore e mezza. Questa strada è famosa per il numero di piante alpine che si possono riconoscere lungo il percorso, ma è un po' più impegnativa e quindi meno affollata.
4) La Gotenba: la lunghezza è di 17,5 km, con tempi di salita intorno alle 8 ore e di discesa intorno alle 4 ore e mezza. Questo è il percorso fatto per gli esperti di alpinismo, quindi sarebbe opportuno soggiornare sul monte per poterlo affrontare, vista anche la sua lunghezza.
Questi quattro tragitti sono aperti da luglio a metà settembre; poiché però la stagione delle piogge a volte si prolunga fino ai primi di luglio, è preferibile andare dalla fine del mese, quando il tempo è decisamente più stabile.
Per arrivare alle pendici del Monte Fuji si può usare sia il bus (Linea Chuo dalla stazione di Shinjuku alla stazione Fujisan-Kawaguchiko-Gogoume, tempo di percorrenza: 2 ore 40 minuti oppure Linea Tomei dalla stazione di Tokyo alla stazione di Kawaguchiko, tempo di percorrenza: 2 ore 10 minuti) che il treno (la Shinjuku Chuo Line / Fuji Express Line dalla Stazione di Shinjuku alla Stazione di Kawaguchiko in 3 ore oppure il Tokaido Express dalla stazione di Tokyo alla stazione di Shinfuji in 1 ora e10 minuti).
Per informazioni sempre aggiornate c'è ovviamente un sito: FujiSan disponibile anche in inglese.
Altro punto importante è l'equipaggiamento: state pur sempre scalando una montagna bella alta, quindi non è facile come potrebbe sembrare. La temperatura più alta registrata in cima al Monte Fuji durante la stagione di arrampicata è di circa 10 gradi, la più bassa di 3 gradi. Inoltre spesso la scalata è affrontata di notte, per poter godere dell'alba una volta arrivati in cima, quindi la temperatura percepita può essere in realtà più bassa di quella reale.
Per non farvi trovare impreparati, ecco una lista delle cose che è meglio avere con voi o sapientemente pigiate nel vostro zaino:
- Scarpe da trekking
- Impermeabile (l'acquazzone è sempre dietro l'angolo)
- Una maglietta e un maglione (per potersi cambiare all'occorrenza)
- Pantaloni comodi (bisogna muoversi con agilità e senza costrizioni, quindi niente jeans ad esempio)
- Un paio di calzini
- Una giacca antivento
- Un paio di occhiali da sole
- Un cappello
- Un asciugamano
- Una protezione solare con fattore alto (50+)
- Acqua e cibo (potete comprarli lungo il percorso, ma non lamentatevi se costerà una fucilata...)
- Una torcia elettrica
- Un sacchetto di plastica per raccogliere l'eventuale spazzatura che potreste produrre e che non potete gettare lungo la strada
Altra annotazione importante è stare attenti a come vi sentite durante la scalata: se iniziate ad accusare sintomi quali mal di testa, nausea, mancanza di respiro, tachicardia o vertigini sappiate che state soffrendo di mal di altitudine. Fermatevi e riposatevi. Per prevenirla è necessario non forzare troppo la propria andatura ed affrontare la salita con un ritmo molto lento.
Ora siete pronti a partire! Chi c'è già stato, ci faccia sapere nei commenti le sue impressioni!
Fonte consultata:
FastJapan
Prima di tutto qualche breve informazione sulla vostra meta: il monte Fuji è la montagna più alta del Giappone con i suoi 3.776,24 metri. In realtà è un vulcano, ma ormai è consuetudine appellarlo con il nome di monte. Si trova ad ovest di Tokyo, nella prefettura di Shizuoka e nella prefettura di Yamanashi.
La montagna è stata designata dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità il 22 giugno 2013. Molto amata dai giapponesi, è stata immortalata in numerose opere, sia letterarie che pittoriche (basta citare, uno per tutti, Hokusai e la sua serie di ukiyo-e intitolate le "Trentasei vedute del Fuji"). A parte l'incontrovertibile importanza della montagna in sè, se non siete molto amanti dell'altitudine, perché affrontare la scalata? In fondo si potrebbe vedere bene anche da altri luoghi... Iniziamo quindi con 3 buoni motivi per cui vale la pena sobbarcarsi la fatica.
1) La vista notturna. Solo andando in cima al monte potrete apprezzare la bellezza del cielo notturno, con tutte le sue stelle, visibili in tutto il loro splendore e non offuscate dall'inquinamento luminoso delle città o anche solo delle stazioni più basse, alle pendici del Fuji. E potrete apprezzare ancora di più le luci in lontananza dei centri abitati, simili a tanti presepi.
2) Il mare di nuvole. Quelle nubi che sembravano così lontane da terra, in cima alla montagna saranno incredibilmente vicine e potrete percepire la brezza che le sospinge delicatamente attraverso il cielo.
3) Il sorgere del sole. Nessuna foto può mostrare veramente quanto sia bello o può esprimere le emozioni che si provano nel vedere il sole salire lentamente da sotto le nuvole. L'alba vista dal Monte Fuji è considerata molto speciale anche tra i giapponesi ed è chiamata "Goraiko" che significa "la luce sta arrivando".
Dopo avervi allettato con tre valide ragioni, passiamo ora alle informazioni più pratiche: esistono quattro percorsi pensati per poter affrontare la scalata in base all'esperienza e alla capacità di ognuno.
1) La Yoshida: la lunghezza è di 14 km totali, con un tempo di salita stimato intorno alle 6 ore e mezza e un tempo di discesa attorno alle 3 ore e mezza.
È la strada più popolare, perché adatta anche ai principianti; parte dalla quinta stazione del Monte Fuji e prevede numerose aree di ristoro lungo il percorso, in modo da poter aiutare proprio chi si trovasse in difficoltà perché non abituato.
2) La Fujimiya: la lunghezza è di 8,5 km totali, con tempi di salita intorno alle 5 ore e di discesa intorno alle 3-4 ore. È la seconda in ordine di popolarità tra i 4 percorsi, soprattutto perché non è troppo dura ed è la più corta.
3) La Subashiri: la lunghezza è di 13 km, con tempi di salita intorno alle 6 ore e mezza e di discesa intorno alle 3 ore e mezza. Questa strada è famosa per il numero di piante alpine che si possono riconoscere lungo il percorso, ma è un po' più impegnativa e quindi meno affollata.
4) La Gotenba: la lunghezza è di 17,5 km, con tempi di salita intorno alle 8 ore e di discesa intorno alle 4 ore e mezza. Questo è il percorso fatto per gli esperti di alpinismo, quindi sarebbe opportuno soggiornare sul monte per poterlo affrontare, vista anche la sua lunghezza.
Questi quattro tragitti sono aperti da luglio a metà settembre; poiché però la stagione delle piogge a volte si prolunga fino ai primi di luglio, è preferibile andare dalla fine del mese, quando il tempo è decisamente più stabile.
Per arrivare alle pendici del Monte Fuji si può usare sia il bus (Linea Chuo dalla stazione di Shinjuku alla stazione Fujisan-Kawaguchiko-Gogoume, tempo di percorrenza: 2 ore 40 minuti oppure Linea Tomei dalla stazione di Tokyo alla stazione di Kawaguchiko, tempo di percorrenza: 2 ore 10 minuti) che il treno (la Shinjuku Chuo Line / Fuji Express Line dalla Stazione di Shinjuku alla Stazione di Kawaguchiko in 3 ore oppure il Tokaido Express dalla stazione di Tokyo alla stazione di Shinfuji in 1 ora e10 minuti).
Per informazioni sempre aggiornate c'è ovviamente un sito: FujiSan disponibile anche in inglese.
Altro punto importante è l'equipaggiamento: state pur sempre scalando una montagna bella alta, quindi non è facile come potrebbe sembrare. La temperatura più alta registrata in cima al Monte Fuji durante la stagione di arrampicata è di circa 10 gradi, la più bassa di 3 gradi. Inoltre spesso la scalata è affrontata di notte, per poter godere dell'alba una volta arrivati in cima, quindi la temperatura percepita può essere in realtà più bassa di quella reale.
Per non farvi trovare impreparati, ecco una lista delle cose che è meglio avere con voi o sapientemente pigiate nel vostro zaino:
- Scarpe da trekking
- Impermeabile (l'acquazzone è sempre dietro l'angolo)
- Una maglietta e un maglione (per potersi cambiare all'occorrenza)
- Pantaloni comodi (bisogna muoversi con agilità e senza costrizioni, quindi niente jeans ad esempio)
- Un paio di calzini
- Una giacca antivento
- Un paio di occhiali da sole
- Un cappello
- Un asciugamano
- Una protezione solare con fattore alto (50+)
- Acqua e cibo (potete comprarli lungo il percorso, ma non lamentatevi se costerà una fucilata...)
- Una torcia elettrica
- Un sacchetto di plastica per raccogliere l'eventuale spazzatura che potreste produrre e che non potete gettare lungo la strada
Altra annotazione importante è stare attenti a come vi sentite durante la scalata: se iniziate ad accusare sintomi quali mal di testa, nausea, mancanza di respiro, tachicardia o vertigini sappiate che state soffrendo di mal di altitudine. Fermatevi e riposatevi. Per prevenirla è necessario non forzare troppo la propria andatura ed affrontare la salita con un ritmo molto lento.
Ora siete pronti a partire! Chi c'è già stato, ci faccia sapere nei commenti le sue impressioni!
Fonte consultata:
FastJapan
C'è da aggiungere una dovuta nota, che non è una scalata semplice.
Ho visto un documentario sul giorno sacro in cui si scala il monte fuji, Il documentarista quando è arrivato in cima mi ricordo che fece il giro del cratere, è stava per morire assiderato per causa del vento forte e gelido che soffia quasi costantemente sul cratere. XD
Però non credo che mi metterei a scalare mai il monte Fuji...
però scusate il monte fuji è sacro... non so se i turisti la possono fare la passeggiata
Non capirò mai come e perchè si possa chiudere una MONTAGNA, sta cosa solo in Giappone. E se qualcuno volesse farlo con la neve?
Poi non so se sul monte Fuji ci sia sempre un mare di nuvole. Se fosse così sarebbe comunque l'unico buon motivo per salire fino in cima, visto che gli altri due buoni motivi si trovano tranquillamente su qualsiasi montagna italiana.
Però, sarebbe meglio avvertire tutti che non è una salita da affrontare a cuor leggero: vi posso assicurare che "rotto" il muro dei 3000 m il mal di montagna si fa subito sentire, anche sotto forma di leggero malessere, come ronzii o vertigini..ed è una condizione che potenzialmente può diventare molto pericolosa. Dunque, ribadisco ciò che è stato già sottolineato più sopra: arrivare a 3600 m, a completo digiuno di montagna, contando anche la fatica della salita, è un'esperienza che dovrebbe essere preceduta da uno scrupoloso allenamento prima di partire, giusto per abituare il fisico.
Certo che, però, mi ha strappato un sorriso, quella vending machine sulla cima della montagna: è proprio vero che in Giappone sono dappertutto..la volete mettere una bella Coca gelata a quasi 4000 m di altezza???
Vivo a 250 metri, mai avuto alcun problema fino a 2912m... (Gran Sasso)
Spero di ritornarci presto
nella foto!!!
Comunque un interessante e bell'articolo!
Grazie Hachi!
Siamo arrivati col pullman al "campo base" a quota 2.400, dove si possono comprare souvenir, viveri ed attrezzature. E' obbligatorio rimanere lì per almeno 30 minuti (mi pare) per acclimatarsi. All'inizio del sentiero delle guardie ci hanno chiesto i documenti, hanno verificato che avessimo aspettato un po' prima di partire e visto che era pomeriggio hanno controllato che avessimo una prenotazione per la notte in uno dei rifugi lungo la strada.
Noi avevamo prenotato da settimane in un rifugio a quota 3.000, non senza difficoltà perché la pagina web era solo in giapponese (ci siam fatti aiutare da un madrelingua): se non avessimo avuto la prenotazione ci avrebbero impedito di partire.
Abbiamo quindi iniziato la salita e siamo arrivati al rifugio in meno di due ore. La parte iniziale non è difficoltosa, bisogna giusto stare attenti a non scivolare perché il terreno è molto sassoso, e rimarrà così fino alla cima.
Nel rifugio abbiamo cenato assieme ad altri escursionisti, siamo andati a dormire presto e poi siamo ripartiti prestissimo - le due di notte, se ricordo bene - perché volevamo essere in cima per vedere l'alba.
Abbiamo quindi fatto il tratto più impegnativo di notte, con le torce. Nonostante fosse luglio era piuttosto freddo (in alcuni punti c'era ancora la neve) ma quello che veramente dava fastidio era il vento, veramente fortissimo. Il percorso è un po' più ripido rispetto alla prima parte, in alcuni tratti ci sia aiuta anche con le mani, ma non è oggettivamente difficile.
Dopo forse 3 ore siamo arrivati in cima, stanchi e infreddoliti, e ci siamo avvicinati a quello che sembrava il bordo del cratere: la mia amica si è sporta in avanti per guardare ed è stata scaraventata a terra dal vento un paio di metri più in là. Ok, il cratere lo guarderemo un'altra volta!
In cima c'è un rifugio con bar e vivande nel quale ci siamo riposati e rifocillati, poi con calma nella mattinata siamo tornati giù.
Purtroppo era nuvoloso e dalla vetta non abbiamo visto l'alba, nè il panorama. Solo durante la discesa il cielo si è un po' aperto ed abbiam visto un po' del paesaggio. Considerate che a causa del clima umido e afoso il Fuji nella sua interezza non l'abbiamo MAI visto, giusto per un attimo si è vista la punta uscire dalle nuvole mentre andavamo verso il campo base con il pullman.
La montagna, così come il mare, va amata ma anche rispettata e temuta.
Da quel che ho capito io in realtà non è che chiudano la montagna, ho parlato anche con persone che lo hanno scalato in altri periodi.
Al di fuori di quei due-tre mesi probabilmente non c'è personale nei rifugi, non ci sono mezzi pubblici per raggiungerli e forse è anche vietato per legge andarci, ma ci sono comunque persone che lo scalano, tant'è vero che ne muoiono decine ogni anno.
E' quel che verrebbe da pensare anche a me (io di montagne però ne capisco poco o nulla, prima del Fuji non ero mai andato sopra i duemila o poco più), ma da quel che leggo è invece considerato molto pericoloso. Nel 2012 ci sono state 25 vittime, non ho trovato dati più recenti.
Fino a qualche anno fa non sapevo nemmeno che il Fuji fosse scalabile a dire il vero ^^''
Poi ho letto un libro ambientato in Giappone che, in un capitolo, citava anche un episodio di scalata al Fuji, con tanto di alba vista dalla vetta ovviamente, e la menzione del fatto che appunto per i Giapponesi, com'è scritto anche nell'articolo di Hachi, la scalata andrebbe fatta almeno una volta nella vita.
Quanto sarebbe bello provarci eh? L'idea mi attira tantissimo, ma dubito che potrò realizzarla ^^''
In ogni caso ricordo di aver visto anche un anno la 24HRTV (il nostro Telethon, per dire), in cui a fare la scalata del Fuji era una ragazza con disabilità. E pian piano, alla meta ci è arrivata. Mi è piaciuto tantissimo guardarla, è stato incredibilmente toccante.
>> Un sacchetto di plastica per raccogliere l'eventuale spazzatura che potreste produrre e che non potete gettare lungo la strada
cosa di cui chi va sull'Himalaya o altre montagne nostrane non si preoccupa minimamente, per dire -_-''
Il numero è alto anche in considerazione del numero di visitatori che sale. Ti faccio un esempio in base ai famosi 14 8000 metri. Il Monte Everest è l'8000 con più decessi, eppure è uno tra quelli relativamente più semplici da scalare (per quanto possa essere semplice un 8000 ). Il K2 ha "solo" 81 decessi nella sua storia, ma lo hanno scalato solamente 300 persone. In sostanza bisogna guardare alla percentuale scalate/decessi. Il K2 è del 26%, l'Everest solo del 3%.
Il Monte Fuji accoglie 320.000 visitatori ogni anno e solamente 25 muoiono per le cause più disparate, anche cause naturali come un infarto per dire. La percentuale è quindi quasi irrisoria, il che ne fa una montagna "facile".
Credo che sarà un'impresa che non proverò mai: ho già avuto la fortuna di vederlo in una giornata serena, con la sua vetta innevata, e di arrampicarmi, via bus, fino a dove era possibile in quel periodo dell'anno.
Direi che non mi spingerò oltre a questo...
Giustissima osservazione, io non l'avevo considerato.
In effetti la pericolosità del Fuji va contestualizzata: probabilmente non è più pericoloso da scalare di altre montagne di quel tipo, ma è molto pericoloso se lo si considera come meta turistica, cioè come luogo che viene visitato da tantissima gente "normale" e non solo da alpinisti e scalatori.
Se si fa un confronto con altre località oggetto di turismo - che so, la torre Eiffel, le cascate del Niagara - il Fuji è effettivamente pericoloso: non è che a Parigi ogni anno muoiano 500 persone cadendo dalla torre o 1000 affoghino nel Niagara!
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