Non importa quanti anni siano ormai trascorsi dal debutto nei cinema nipponici nel 1988 de Il Mio Vicino Totoro di Hayao Miyazaki; non importa, perché il mondo fiabesco evocato nel film continua tuttora ad accendere l'immaginario collettivo dei fan.
E all'idea che esista un corto su Totoro interamente confezionato da Miyazaki ma sconosciuto ai più, è normale che lo stupore ci colga impreparati.
Prendiamo ad esempio il sequel del film, ovvero il cortometraggio "Mei to konekobus" (Mei e il gattinobus): l'utente di Twitter @33kitta ha postato alcune immagini tratte dal corto, chiedendosi quindi quante persone fossero a conoscenza della sua esistenza per tramite di un sondaggio.
L'88% degli oltre 102'000 votanti ha affermato sorpreso di non avere la minima idea se quelle immagini fossero realtà o frutto della fantasia di qualcuno:
Sono dubbi legittimi, in verità. Il debutto di questo cortometraggio animato, che al pari del film di Totoro è stato interamente scritto e diretto da Hayao Miyazaki stesso, risale al 2003, e narra di una nuova avventura di Mei nel bosco vicino a casa con le sue creature incantate, feline o meno... con una speciale apparizione del capo anziano dei gattobus.
Perché, allora, tutto quest'alone di mistero sul delizioso e apparentemente introvabile sequel?
Perché, in effetti, la possibilità di visionare il sequel della durata di circa 14 minuti è rara quanto molti dei tesori custoditi all'interno del Museo Ghibli, dal momento che il corto non è mai stato rilasciato per l'home-video e fa parte di quella serie di speciali video proiettati a rotazione all'interno del Museo di Mitaka, a Tokyo.
Ma se ora state già sognando di assicurarvi quanto prima un biglietto per il mistico Museo dove, tra le altre cose, potrete toccare con mano la pietra di Laputa o gustarvi un caffè sotto l'insegna dei Mamma Aiuto, fate frenare un attimo la fantasia!
Gli speciali cortometraggi animati proiettati all'interno del piccolo cinema del museo sono nove, tutti diversi per protagonisti e tematiche, e vanno alternandosi a rotazione ogni mese; ciò significa che avrete una possibilità su nove di aggiudicarvi la visione di Mei e il gattinobus.
Proprio per questa ragione però, la cosa più sensata da fare è programmare accuratamente il vostro viaggio in Giappone e al Museo Ghibli; nel sito web di quest'ultimo infatti è indicato l'elenco delle proiezioni attuali e per i prossimi tre mesi. Pertanto, ad esempio, sappiate che Mei e il konekobus saranno trasmessi dall' 1 al 30 novembre 2017.
L'ingresso nel cinema del teatro è già compreso nel costo del biglietto del museo, pertanto non temete esborsi extra; si tratta però di un cinema di piccole dimensioni, dall'atmosfera raccolta, e proprio per questo vi suggeriamo di fiondarvi lì non appena arriverete al museo, per trovare un posto a sedere prima che vadano tutti a ruba!
E perché, in effetti, se siete appassionati di Totoro, è davvero difficile resistere al fascino nostalgico e alla stretta al cuore che rivederne i personaggi alle prese con nuove avventure vi susciterà.
Capita, in effetti, che più di qualcuno esca dal piccolo cinema con calde lacrime a rigare le guance. Ma questo, è un prezzo che si paga più che volentieri.
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Fonte consultata:
EnRocketNews 24
E all'idea che esista un corto su Totoro interamente confezionato da Miyazaki ma sconosciuto ai più, è normale che lo stupore ci colga impreparati.
Prendiamo ad esempio il sequel del film, ovvero il cortometraggio "Mei to konekobus" (Mei e il gattinobus): l'utente di Twitter @33kitta ha postato alcune immagini tratte dal corto, chiedendosi quindi quante persone fossero a conoscenza della sua esistenza per tramite di un sondaggio.
L'88% degli oltre 102'000 votanti ha affermato sorpreso di non avere la minima idea se quelle immagini fossero realtà o frutto della fantasia di qualcuno:
"Haha ma cosa?!"
"Non ne avevo idea."
"E' la prima volta che ne sento parlare."
"E' un'altra leggenda metropolitana come quella che vorrebbe Mei morta alla fine di Totoro?"
"C'è un cucciolo di gattobus..."
"Come sei riuscito a vederlo?! Voglio vederlo anch'io!"
"Non ne avevo idea."
"E' la prima volta che ne sento parlare."
"E' un'altra leggenda metropolitana come quella che vorrebbe Mei morta alla fine di Totoro?"
"C'è un cucciolo di gattobus..."
"Come sei riuscito a vederlo?! Voglio vederlo anch'io!"
Sono dubbi legittimi, in verità. Il debutto di questo cortometraggio animato, che al pari del film di Totoro è stato interamente scritto e diretto da Hayao Miyazaki stesso, risale al 2003, e narra di una nuova avventura di Mei nel bosco vicino a casa con le sue creature incantate, feline o meno... con una speciale apparizione del capo anziano dei gattobus.
Perché, allora, tutto quest'alone di mistero sul delizioso e apparentemente introvabile sequel?
Perché, in effetti, la possibilità di visionare il sequel della durata di circa 14 minuti è rara quanto molti dei tesori custoditi all'interno del Museo Ghibli, dal momento che il corto non è mai stato rilasciato per l'home-video e fa parte di quella serie di speciali video proiettati a rotazione all'interno del Museo di Mitaka, a Tokyo.
Ma se ora state già sognando di assicurarvi quanto prima un biglietto per il mistico Museo dove, tra le altre cose, potrete toccare con mano la pietra di Laputa o gustarvi un caffè sotto l'insegna dei Mamma Aiuto, fate frenare un attimo la fantasia!
Gli speciali cortometraggi animati proiettati all'interno del piccolo cinema del museo sono nove, tutti diversi per protagonisti e tematiche, e vanno alternandosi a rotazione ogni mese; ciò significa che avrete una possibilità su nove di aggiudicarvi la visione di Mei e il gattinobus.
Proprio per questa ragione però, la cosa più sensata da fare è programmare accuratamente il vostro viaggio in Giappone e al Museo Ghibli; nel sito web di quest'ultimo infatti è indicato l'elenco delle proiezioni attuali e per i prossimi tre mesi. Pertanto, ad esempio, sappiate che Mei e il konekobus saranno trasmessi dall' 1 al 30 novembre 2017.
L'ingresso nel cinema del teatro è già compreso nel costo del biglietto del museo, pertanto non temete esborsi extra; si tratta però di un cinema di piccole dimensioni, dall'atmosfera raccolta, e proprio per questo vi suggeriamo di fiondarvi lì non appena arriverete al museo, per trovare un posto a sedere prima che vadano tutti a ruba!
E perché, in effetti, se siete appassionati di Totoro, è davvero difficile resistere al fascino nostalgico e alla stretta al cuore che rivederne i personaggi alle prese con nuove avventure vi susciterà.
Capita, in effetti, che più di qualcuno esca dal piccolo cinema con calde lacrime a rigare le guance. Ma questo, è un prezzo che si paga più che volentieri.
PS: Vorresti andare in Giappone ma non sai come fare? Vieni con noi! Animeclick.it propone viaggi pensati esclusivamente per il nostro sito dall'agenzia Miki Travel, leader del settore. Per conoscere tutte le info pratiche (costi, date, itinerari, ecc...) visita il nostro sito Viaggi in Giappone con Animeclick.it E per tutte le ultime novità c'è la nostra pagina Facebook correlata! E mentre aspetti di partire ammira le splendide foto della nostra bacheca Pinterest.
Fonte consultata:
EnRocketNews 24
Ho anche comprato il relativo albo con gli screen del film, come ricordo.
In questo momento hai tutta la nostra invidia e odio ?
Chissà, magari ricapiterà l'occasione. Ma proprio per volere di Miyazaki, i corti del museo non possono uscire da lì e i controlli sono molto severi.
Nonostante i controlli severi pare che (fortunatamente) qualcosa sia uscito...
Se me lo pagassero verrei mooooolto felicemente, ma dubito di poter arrivare in autostop fin lì ?
Se cominci adesso forse per novembre potresti arrivare!
Per curiosità, ma tutti i cortometraggi si basano come questo sui film Ghibli che già conosciamo, o ci sono alcuni tratti da soggetti completamente originali?
A legger qua mi sa che questo è l'unico corto basato su film precedentemente prodotti.
Quando sono andato ho visto il cortometraggio della ragazza che va in montagna, caratterizzato dal fatto che tutti i rumori era riprodotti con la bocca e la voce. Bellissimo.
Non è un corto parlato per intenderci, il gattinobus interagisce con Mei tramite miagolii e sguardi. Infantile ma simpatico
Ottimo, così puoi raccontarci cosa succede in questo cortometraggio.
Tornando alla storia,
I due partono quindi insieme per un'avventura notturna nel bosco, scoprendo che di "totori" e di "gattobus"... è piena la foresta ^^''
(anche qui, le illustrazioni che ho inserito mostrano queste scene)
Mei fa la conoscenza dell'anziano, come scritto sopra.
[FINE SPOILER]
Ma l'aspetto più "sconvolgente" del corto, un po' come succede in Totoro e altri film Ghibli, è che le emozioni per la maggior parte non derivano dalla storia di per sè, ma dal "modus narranti", dalla capacità di evocare il nostro lato più infantile, quella nostra capacità di viaggiare con la fantasia e di farci contagiare da emozioni pure, genuine, appartenenti ad un mondo che, quando cresciamo, diventa sempre più distante, quasi fosse stato, per l'appunto... soltanto un sogno che va sfumandosi.
Siamo in due..Spero di averne un giorno l'opportunità.
@Zettailara grazie di aver condiviso questo ricordo.
Attendero' sviluppi trepidante !
io c'ero! e dire che al Museo Ghibli non volevo nemmeno tornarci visto che che l'avevo già visto 3 anni prima!
Iscrivetevi ai viaggi animeclick anche voi!!
ci vuole anche un pò di fortuna però.. perchè non è facile riuscire a ribeccarlo visto che ne fanno vedere diversi!
Grazie zettaiLara per avercelo raccontato
Magari un giorno riuscirò a partire con ac e a visitare il museo
Non ho visto gli altri, ma questo corto l'ho trovato fantastico; delizioso ed emozionante, con tutta la magia di Totoro.
Dai che ti è andata bene, visto che in quel periodo c'era anche il "Gattobus per adulti" (nulla di VM18, non pensate male...)
fantastico il Nekobus!!
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