Era il 1955, ed erano trascorsi dieci anni dall'orrore di Hiroshima. Una donna cercava di ritornare a vivere.
Inizia così la prima parte del manga Yūnagi no Machi, Sakura no Kuni di Fumiyo Kouno, ovvero Hiroshima nel paese dei fiori di ciliegio: per festeggiare i 90 anni della stazione della rete nazionale NHK propria della città di Hiroshima, il manga godrà di una trasposizione in telefilm live action che vedrà la luce in estate.
Ritsuji Kumano dirigerà la serie sceneggiata da Tadashi Morishita (Akatsuki no Yona) e supervisionata da Izumi Tanaka.
Come può fare una ragazza come tante altre a vivere, dopo l'orrore di cui è stata testimone?
La storia del manga segue le vicende di due giovani donne in tempi diversi, per tramite di separati racconti: il primo, ovvero "la città della sera quieta" è ambientato a Hiroshima nel 1955, mentre "Il paese dei fiori di ciliegio" prende vita a Tokyo nel distretto di Nagano tra il 1987 e il 2004.
La serie TV collocherà il secondo capitolo direttamente nei nostri giorni, ovvero l'anno 2018, per tramite di una storia inedita.
La Kouno, originaria essa stessa di Hiroshima, è autrice anche dell'opera Kono sekai no katasumi ni, meglio conosciuto da noi col titolo "In Questo angolo di mondo", grazie alla bellissima trasposizione in lungometraggio animato realizzata da Sunao Katabuchi e Studio Mappa nel 2016 e giunto anche nei cinema italiani nel 2017, dopo un film live action del 2011.
Se quest'ultimo manga rimane inedito nel nostro Paese, ricordiamo che invece "Hiroshima nel paese dei fiori di Ciliegio" è stato pubblicato anche in Italia da Ronin Manga.
Yūnagi no Machi, Sakura no Kuni è stato pubblicato in Giappone tra il 2003 e il 2004, vincitore del Grand Prize al Festival Japan Media Arts del 2004 nonché del Premio Shinsei ai Tezuka Osamu Cultural Prize nel 2005. Anche da quest'opera era stato già tratto in precedenza un lungometraggio dal vivo nel 2007.
Fonti consultate:
Anime News Network
Comic Natalie
Manga Mag
Stra-consiglio il manga, forse uno dei più belli che ho mai letto
Darò un'occhiata volentieri a questa trasposizione, e magari sarà la volta buona che mi decido anche a recuperarne il manga.
Ho sentito come se, in quel momento, essere vivi fosse incredibile. Che il mondo fosse incredibilmente vivo. Beh, lo è. Ma la sensazione è stata pazzesca, giuro che non so spiegarmi il perché, ma con questo manga ho vissuto qualcosa di pazzesco, e a distanza di tanti anni è un'esperienza che non ho mai dimenticato. Lì capii la grandezza di Fumiyo Kouno, malgrado il tratto che a una prima occhiata potrebbe quasi sembrare sgraziato, malfermo.
Un piccolo, toccante capolavoro, invece.
Il tipo di storia si presta benissimo ad essere adattato in drama, anzi forse lo slice storico e drammatico sono tra le tematiche che in assoluto più sono ben rese nei live action. Quindi personalmente sono fiduciosa che possa uscirne qualcosa di davvero bello, specie se curato con l'attenzione di NHK.
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