A Place Further Than The Universe è sicuramente una delle serie più belle ed interessanti di questa stagione (disponibile su Crunchyroll): 4 ragazze che sfidano ogni convenzione per un assurdo viaggio con destinazione l’Antartide. Che sia una trama sopra le righe non c’è dubbio, per quanto la sceneggiatura cerchi in tanti modi di giustificarla e per quanto possiamo ritrovarci nelle motivazioni delle protagoniste non si può negare che sia facile, di primo acchito, storcere il naso leggendo questa premessa.

Quindi la domanda è… ma è così assurdo che un’adolescente vada in Antartide?
 

Credo che sia giusto partire dal presupposto che la maggior parte di noi non sappia proprio nulla del Polo Sud, quasi sicuramente la maggior parte delle idee che ci facciamo a proposito sono sbagliate (ma se i vostri unici pensieri sono “c’è freddo e c’è ghiaccio”, allora ok, avete ragione, bravi!).

La cosa potrebbe stupirvi ma in realtà troppa gente va in Antartide! Considerando la stagione 2016-2017, coloro i quali hanno vistato il continente tramite l’International Association of Antarctica Tour Operators sono stati 44.367. Il turismo rischia di danneggiare un ambiente che sta già totalmente a rischio di per sé, un continente delicato che per un po’ di tempo dovrebbe essere lasciato in pace dai visitatori (fin troppo spesso) molesti.

Ora vi parliamo però di una ragazza che sicuramente non avrà recato alcun danno all’ambiente antartico: Jade Hameister, una ragazzina australiana di soli 17 anni, la quale a 16 anni è diventata la più giovane persona della storia ad aver attraversato il Polo Nord (nella fattispecie la Groenlandia) ed il Polo Sud. Ha viaggiato per oltre 1200 km mentre portava con sé una slitta il doppio di lei, piena di tutto il cibo necessario per il suo viaggio.
 
 

This is some of the gear required for my unsupported unassisted expedition in Antarctica. Each of the food boxes weigh around 8kg and I will collect the fuel I will be carrying for the stove when we get to Union Glacier on Monday. “Unsupported” means the person receives no support from external forces, such as dogs, wind (kites), or vehicles - you have to use yourself to get to the Pole. “Unassisted” means no external assistance is received, such as airdrops of supplies along the way - many expeditions use air drops to keep their sled weight down. My total sled weight will be around 100kg. I’ve also thrown in a few lightweight extras to keep me sane, like 20 underpants instead of the recommended 2, letters from my friends to open along the way and an advent calendar (Christmas music was playing in the local supermarket today and I literally had to fight back tears ?) Only 140 people in history have skied coast to South Pole unsupported unassisted and only 20 of these were women. No Aussie woman has done it yet. This is an obvious indication of how hard it’s going to be, but I’m SUPER excited to give it a go.. #bravenotperfect #expandpossible #climatechange #jadesquest #thepolarhatrick #northpole #greenland #southpole #nationalgeographic #nationalgeographicapp @natgeo @natgeoau @australiangeographic

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Day 20: Christmas Eve in Antarctica! We covered 19.8km today through more sastrugi (hopefully only another 5-6 days of it before we hit the polar plateau). Everyone felt pretty good today considering we had a rest day yesterday. But it’s Christmas Day back home today (tomorrow in Antarctica), which makes me super excited but also sad that I’m not at home with family and friends during the best time of year. I think Christmas is so much about family and even though I won’t be with my whole family by blood, these guys have become my family while I’m out here and I wouldn’t have it any other way. Had a freaky but funny moment today on the ice... Ming (our cameraman) took his skis off for a session to film and was heading back to his sled after filming with me. I decided I would go to the toilet and just as I got my pants down I heard a yell/shriek. I was like wtf and looked up and Ming was about 50m away, chest deep in a crevasse holding on to the edge. The other 3 guys were quite the way ahead by then and I had a mini heart attack. My pants were still down but I unclipped from my sled and started running (waddling) towards him and yelling for Dad (he was the next closest in distance to Ming. He didn’t hear but within a couple seconds Ming had himself safe and gave me the thumbs up. I had a look on my way past and it went straight down to blackness. We laughed about it afterwards but far out was that lucky. 280km to go... #bravenotperfect #expandpossible #climatechange #jadesquest #thepolarhatrick #northpole #greenland #southpole #nationalgeographic #nationalgeographicapp @natgeo @natgeoau @australiangeographic

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Si potrebbe facilmente asserire che le ragazze dell’anime non saranno preparate quanto la temeraria australiana, ma credo che sia giusto ricordare che loro invece saranno continuamente seguite da del personale che fa certi viaggi per professione, quindi direi che, a prescindere da tutto, non vi sia paragone su quale storia sarebbe la più inverosimile.

Proprio la (presunta) assurdità del suo gesto ci regala il fantastico messaggio che certe cose sono impossibili solo se tu le rendi tali. Jade ha lanciato un messaggio a tutte le ragazze, coetanee e non, ricordandole che possono darsi all’avventura e che se davvero ci tengono possono mandare a quel paese tutti coloro che saranno contro le loro scelte. Queste parole vi ricordano 4 ragazze a caso?

Jade è stata criticata da alcuni utenti su internet, non molto prima di raggiungere il record, perché “gli uomini l’hanno fatto prima” (come se questo potesse in qualche modo svilire le sue incredibili azioni), oppure ha dovuto leggere commenti tanto classici quanto ridicoli come l’ilare “fammi un panino”. La sua risposta? Nel momento in cui è arrivata al Polo Sud…
 
 

We spent this morning cleaning out our sleds to be ready to fly out to Union Glacier tomorrow morning (depending on weather). Then we skied over to the Ceremonial South Pole (probably the Pole that everyone knows as the only South Pole - the barbers Pole with the flags) and the actual Geographic South Pole (which moves around 10m each year), which is marked separately. In the afternoon we were given a tour of the Amundsen-Scott South Pole Station. It is seriously as close to what a Base on another planet would be like than anything else on the planet - a mini-town based around the scientific work of the National Science Foundation. Tonight (it never gets dark this time of year) I skied back to the Pole again... to take this photo for all those men who commented “Make me a sandwich” on my TEDX Talk. I made you a sandwich (ham & cheese), now ski 37 days and 600km to the South Pole and you can eat it xx #bravenotperfect #expandpossible #climatechange #jadesquest #thepolarhatrick #northpole #greenland #southpole #makemeasandwich #nationalgeographic #nationalgeographicapp @natgeo @natgeoau @australiangeographic

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“Ecco, vi ho fatto un panino (prosciutto e formaggio), adesso sciate per 37 giorni e per 600km fino al Polo Sud e potrete mangiarlo xx”. La classe non è ghiaccio.

La realtà è la realtà e la finzione è la finzione, è giusto che certi ruoli debbano essere rispettati. Ma se aveste letto la trama di un anime che ha come protagonista una 16enne australiana che viaggia dalla Groenlandia all’Antartide… cosa avreste pensato? L’anime ha sicuramente un certo confezionamento atto all’intrattenimento e magari nove volte su dieci una storia vera sarebbe andata diversamente, ma è sempre bello lasciarsi sorprendere e non escludere che possa esistere quell’unica possibilità su 10 … o su 1.000.000

Fonti Consultate:
Goboiano
Iaato.org