Qualche volta capita che le aspettative racchiuse in un'opera siano deluse dopo le prime pubblicazioni. Ogni tanto però, capita il contrario.
My Hero Academia è forse il manga che sta riscuotendo più successo sia in patria che all'estero, ma nonostante ciò, l'autore Kouhei Horikoshi non se lo sarebbe mai aspettato.
"Questo è il mio terzo lavoro ad essere pubblicato in volumi. Perdonatemi se suona incosciente, ma il fattore a cui ho dato maggiore importanza durante la scrittura è stato creare qualcosa che piacesse a me. Questa volta potrebbe non funzionare, ma per ora sarei contento se qualcun altro lo trovasse divertente almeno quanto me."
Questo messaggio fu scritto da Horikoshi prima della pubblicazione del manga: è evidente come le sue aspettative fossero di gran lunga inferiori rispetto all'odierno successo dell'opera.
Forse Horikoshi fu spinto a non avere troppa autostima dal flop del manga che scrisse prima di My Hero Academia. Si tratta di Sensei no Barrage e racconta la storia di un ragazzo di nome Astro che vive nella baraccopoli del pianeta Industria. A causa della somiglianza tra il protagonista e il principe del pianeta, Astro prenderà il posto del principe e si troverà a difendere Industria da un'invasione aliena, grazie ad una misteriosa arma magica chiamata Org.
Chi leggerà questa precedente opera di Horikoshi, riconoscerà di certo il tratto del mangaka che siamo abituati a gustare in My Hero Academia.
Il manga è edito in Italia grazie a Star Comics ed è giunto al suo 14esimo volume. Attualmente è in corso anche la terza stagione dell'anime, distribuita da VVVVID, così come le precedenti stagioni. E' stato inoltre annunciato il film tratto dall'opera originale, My Hero Academia the Movie: The Two Heroes, il cui debutto è previsto entro quest'anno.
Fonte consultata:
Comicbook
My Hero Academia è forse il manga che sta riscuotendo più successo sia in patria che all'estero, ma nonostante ciò, l'autore Kouhei Horikoshi non se lo sarebbe mai aspettato.
"Questo è il mio terzo lavoro ad essere pubblicato in volumi. Perdonatemi se suona incosciente, ma il fattore a cui ho dato maggiore importanza durante la scrittura è stato creare qualcosa che piacesse a me. Questa volta potrebbe non funzionare, ma per ora sarei contento se qualcun altro lo trovasse divertente almeno quanto me."
Questo messaggio fu scritto da Horikoshi prima della pubblicazione del manga: è evidente come le sue aspettative fossero di gran lunga inferiori rispetto all'odierno successo dell'opera.
Forse Horikoshi fu spinto a non avere troppa autostima dal flop del manga che scrisse prima di My Hero Academia. Si tratta di Sensei no Barrage e racconta la storia di un ragazzo di nome Astro che vive nella baraccopoli del pianeta Industria. A causa della somiglianza tra il protagonista e il principe del pianeta, Astro prenderà il posto del principe e si troverà a difendere Industria da un'invasione aliena, grazie ad una misteriosa arma magica chiamata Org.
Chi leggerà questa precedente opera di Horikoshi, riconoscerà di certo il tratto del mangaka che siamo abituati a gustare in My Hero Academia.
Il manga è edito in Italia grazie a Star Comics ed è giunto al suo 14esimo volume. Attualmente è in corso anche la terza stagione dell'anime, distribuita da VVVVID, così come le precedenti stagioni. E' stato inoltre annunciato il film tratto dall'opera originale, My Hero Academia the Movie: The Two Heroes, il cui debutto è previsto entro quest'anno.
Fonte consultata:
Comicbook
Io personalmente sono rimasto incredibilmente sorpreso da come ha evoluto il suo racconto, chissà quanti tentativi e incontri avrà fatto con svariati editori, per poter rifinire quella stramba idea >.<
Però sono felice, perché quando ho letto quella storia autoconclusiva ho sentito quanto l'autore ci tenesse a quei personaggi e a quell'ambientazione, che non credo proprio li abbia fatti puntando al successo o pensando a cosa potesse piacere al pubblico, ma perché li piaceva così.
Anche se devo dire che nel risultato finale si vede abbastanza pesantemente la mano degli editor di jump xD
Sicuramente si vede molto considerando che molti design visti in My Hero sono presi paro paro da Crazy Zoo
Credo che nel panorama attuale la sua opera risplenda,essendo stato bravissimo nel realizzare un battle shonen di tutto rispetto.
ottimi personaggi,storia appassionante, intensa,drammatica,capace di stupirmi in più punti,nemici all'altezza,tanto divertimento,combattimenti che lasciano con il fiato sospeso.
un bel titolo nel suo genere che merita tutto il suo successo.
i supereroi vanno sempre forte dalla fine degli anni 30 ad oggi il loro successo continua...sono immortali.
credo che kouhei horikoshi sia stato molto bravo ad utilizzare il genere per realizzare un battle shonen inedito,come oda con i pirati,kishimoto con i ninja.
Io Crazy Zoo volevo leggerlo per motivi sociologici e altamente filosofici
Io me la prenderei più con i KB che con la qualità del manga.
Anch'io apprezzo molto le ragazze coi capelli corti, Rei ayanami, faye valentine, yuki nagato e yui di k-on e tantissime altre :-Q___
Però per la protagonista di crazy zoo, purtroppo molte volte mi ricordava deku con una parrucca ;-(
Questione GP, sto sudando sette camice per recuperare il più alto numero di serie GP, peccato che nella fretta mi sono comprato anche uno shounen-ai...
A parte ciò, si la maggior parte sono serie fuffa, anche se qualche volta mi è capitato di scoprire cose incredibili >.<
Per esempio una mini serie da 3 volumi, intitolata "il diario oscuro", lo leggo, lo trovo interessante con disegni particolari, vado a vedere l'autore: Furudate...
NANIIIIIIIIIII
Lo stesso autore di haikyuu xD
A parte le mie divagazioni sulla gp e le svariate mini serie, che si rivelano delle piccole sorprese nel suo catalogo; per crazy zoo:
- i disegni mi sono piaciuti molto, ma di contro la caratterizzazione dei personaggi è profonda come quella di una pozzanghera....
- la storia, all'inizio ho trovato l'autore un po' indeciso, diciamo come per l'autrice di katekyo hitman reborn, che non sapeva bene dove volesse parare, ma quando finalmente si è buttato a piene mani nei combattimenti puri e duri ha ingranato; peccato che abbia intavolato una trama abbastanza lunga ma che non faceva altro che ripetersi ciclicamente...
Cosa che può non essere un male, basta guardare Bleach:
1) rapiscono rukia e vai a salvarla
2) rapiscono orihime e vai a salvarla
Il problema sono i personaggi, disegnati sono fantastichi, ma come detto poco sopra sono veramente poco interessanti, non coinvolgono, partendo proprio dalla protagonista...
Lo consiglierei solo per chi incuriosito o anche per ammirazione, voglia avere un pezzo di storia del sensei, per gli altri è evitabilissimo.
Mi sembra che Crazy Zoo sia stato pubblicato per intero dalla GP.
sì l'ho scritto anche io, ma non ho voglia di spendere soldi per una serie che è stata trucidata da Jump con un finale frettoloso (dato che è ultra risaputo). Già sono povero, già ci sarebbe tanto da comprare... ci sono dei limiti in tutto, non spendo soldi per togliermi una curiosità. Vorrei tanto essere nella condizione di poterlo fare.
Al massimo potrei prima leggerlo in scan e poi decidere in un secondo momento se comprarlo (come ho fatto già altre volte in passato, ripeto, essendo povero uno deve usare i soldi con parsimonia a mio avviso)
@cippy, ammazza quanto hai scritto, sò felice per te ahahaha ma infatti io penso che essendo un grande amante di BokuAca (e di quel concetto filosofico) lo potrei anche apprezzare ma con molte riserve
Ah ok non avevo capito cosa intendevi, grazie per esserti spiegato meglio.
Il genere supererostico è sempre stato in voga entro un certo tipo di pubblico (difatti si parla di "età dell'oro" in riferimenti ai fumetti americani), ma è innegabile che fino a pochi anni fa fosse un qualcosa comunque di nicchia limitato ad una certa fascia di età. Ora grazie ai film Marvel sono esplosi ad un livello prima inimmaginabile, diventando mainstream anche tramite il pubblico giapponese che è sempre stato storicamente riluttante verso le pubblicazioni estere. 20 anni fa un fumetto come MHA, fortemente legato ad una visione più "occidentale" della figura di eroe, sarebbe stato pressapoco impossibile.
Beh è anche vero che i manga hanno sempre attinto un po dagli eroi occidentali......
Spero che continui su questa strada e continui ad avere successo, senza rovinarsi con le sue mani come accaduto a tanti suoi colleghi.
non in Italia, no?
Sì sì, su amazon.it dice lingua italiano ed editore Edizioni BD.
Invece ora mi ricredo e sono convinta che mha continuerà ad andare avanti alla grande, perché è sempre vero che quando qualcosa ci piace e ci appassiona, ci mettiamo tutti noi stessi!
Il fatto è che GP, per pubblicare un hit come Medaka Box, dovette per contratto comprarsi 6 o 7 serie minori (leggi: segate in patria ) da Shueisha che nessun editore voleva, da qui il perché GP le ha pubblicate.
Solo che MHA non ha nulla dei supereroi occidentali.
Ci sono tizi che volano e super forti ?
Bè, allora lo è pure Dragon ball!
In realtà MHA è Naruto con i supereroi al posto dei ninja ha pure alcuni sviluppi della trama molto simili.
Forse , per l'ambientazione, l'autore si è ispirato al film Sky High e molto probabilmente al vecchio cartoon Hiro High ( dove c'è pure un tizio col potere del suono vestito da punk ).
Per il resto , è tutto molto giapponese ( compresa la trova di Deku che riceve i poteri mangiando un capello di All Might, idea ripresa da un episodio di Nanako SOS di Hideo Azuma .Sempre che quest' ultimo non l'avesse copiata da qualche altra parte )
I N T E R E S T I N G
mercì monseur pedruto
Insomma, perché crearmi due classi in competizione fra loro, la A e la B, se nella prima moltissimi sono gestiti alla vattelapesca e nella seconda non conosciamo NESSUNO?
A me dispiace, perché è un manga a livello di trama e momenti drammatici davvero interessante... Il problema è che quando accade qualcosa di spiacevole a uno dei secondari sopracitati, a me non frega niente, perché non essendo stati caratterizzati non li conosco e non li RIconosco neanche, quindi che ci stanno o meno non mi fa alcuna differenza. Peccato davvero.
Immagino che da questo punto di vista non si arriverà mai a Naruto dei primi 27 volumi. Lì si che i personaggi secondari erano un'altra cosa, fondamentali per la trama e tutti con delle storie importanti. Pure là buttati beatamente nel cesso dal buon Kishimoto che ha ben pensato di focalizzarsi solo su Naruto e Sasuke dal 28esimo volume in poi.
Perché........
Non deve essere cosi o:
Una storia deve focalizzarsi sui protagonisti, il resto fa solo da contorno e va approfondita quando si lega ad un personaggio fai conosciuto.
E l'ABC della narrazione.
P-prego?
Il resto fa solo da contorno?
Ma...
Per carità, ognuno può avere la propria idea, ma certe cose sono semplici assurdità. È normale saperne più dei protagonisti che dei secondari, ma i secondari sono appunto il contorno che rendono una narrazione più complessa e reale. Se questi personaggi sono solo sfondi non servono a niente e non hanno motivo d'esistere. In Steins;Gate i secondari hanno una caratterizzazione e delle storie ben precise, ad esempio. In One Piece pure.
Va benissimo che la si pensi in modo diverso, ma dire che i secondari devono essere anonimi e un semplice contorno no, grazie. Quello è lo sfondo, di certo non i personaggi.
E cosi da sempre, in qualsiasi opera della narrativa.
Guarda, ti faccio un esempio:
Diciamo che nella mia storia voglio far maturare il protagonista, fargli acquistare dei poteri, trovare una spada magica e infine uccidere il drago e liberare la principessa. Ho il mio protagonista.
Quindi posso aggiungere tutti i personaggi che voglio. Posso inventare l'amico che gli dice dove si trova la spada, il mago che gli dice come usarlo, il cavaliere che va a prenderlo dopo che il cattivo lo ha rubato. Si può dire: ma il cavaliere in questione è un personaggio primario! Senza di lui, l'eroe non avrebbe mai recuperato la spada con cui uccide il drago.
L'eroe di questa trama rimane l'eroe, gli altri sono secondari. Sebbene tutti influenzino la storia, anche se senza di essi sembra che il filo della trama non possa esistere, invece esiste. È il filo del personaggio principale, a cui posso allegare tutti i fili secondari che voglio.
Se compro il fumetto di Mago Merlaccio e mi trovo dieci pagine dedicate alle avventure di Gianni il panettiere c'è qualcosa che non va.
Da questo punto di vista Hori ha creato tanti personaggi ma chiaramente solo pochi avranno spazio e il resto serve appunto a fare numero, e meno male direi.....
Ma attenzione: non si richiede di certo che i secondari vengano approfonditi quanto i protagonisti. Semplicemente si chiede quantomeno che non siano lasciati a loro stessi e si sappia un po' di più di loro e non solo aspetto fisico e l'età (alcune volte neanche quest'ultima).
Comunque ti potrei citare una miriade di opere (che siano serie tv, anime o fumetti) in cui i personaggi secondari sono parte integrante della storia. D'altra parte sarebbe intellettualmente scorretto pensare che il protagonista sia l'unico essere umano sulla Terra. E non è un caso che siano proprio queste le opere che hanno più successo al mondo - vedi Game of Thrones, per esempio, con un parco personaggi ampissimo e tutti gestiti in maniera magistrale. Vien da sé che più personaggi crei e più li approfondisci, maggiori sono le possibilità che la gente si leghi almeno ad uno di essi e continui a guardare la serie.
Personalmente il distacco dai personaggi secondari lo posso concepire (ma mai condividere, anche perché anche in merito ci sono esempi che si possono fare) soltanto nei film dove obiettivamente c'è un tempo limitato, ma sarebbe scorretto nei confronti di coloro che si sono armati di pazienza e lucidità per formare una pellicola completa anche dal punto di vista del cast.
In ultima analisi - e qui concludo - un personaggio secondario può essere tanto più interessante di un protagonista - soprattutto nel mondo delle produzioni giapponesi dove i protagonisti bene o male seguono tutti dei pattern ben precisi a parte rarissime eccezioni. Tutto dipende da come gestisci le cose. Mi rendo anche conto che non tutti siano capaci di fare un lavoro tanto complesso, ma ammetto che nel caso di BnHa mi piange il cuore perché c'è un potenziale davvero inespresso. Molti personaggi sembrano avere tanto da dire, ma... Niente, stanno lì ma tanto per fare da sfondo. Ma di fatto non esistono.
Ma questo è impossibile, specie se sono tanti.
E non è neanche necessario, perché alla fine per un personaggio, secondario sopratutto, bastano anche poche informazioni.
Cioè dobbiamo sapere vita, morte e miracoli di TUTTI i personaggi del manga ?
Ma veramente ?
Non esistono.
Perché i personaggi sono definiti "secondari" proprio perché alla fine la loro presenza non è necessaria per la storia, sono solo un sovrappiù che arricchisce la trama.
Ehm, se fosse la realtà.
Ma un opera ha bisogno del protagonista, a cui si affiancano personaggi che possono essere approfonditi come vuole l'autore.
E sempre stato cosi e cosi sempre sarà.
Ecco parliamo di GOT o meglio di ASOIAF, visto che i libri sono la fonte principale, ed'è proprio il primo esempio di come NON gestire una storia amplia e con tanti personaggi.
I libri hanno sostanzialmente come protagonisti gli Stark (Eddard, Sansa, Arya, Bran, Cat e Jon) i Lannister (i tre fratelli) e i Targaryen (Dany) ed'eseguono tre linee principali : la lotta per il trono tra Stark e Lannister , quella contro gli Estranei e le vicissitudini di Dany, non a caso nella bozza dei libri sono le uniche cose mai cambiate.
Ora l'opera nelle intenzioni i Martin doveva essere una trilogia in cui tutte le faccende venivano risolte, ma poi ha finito per applicarci dentro cosi stanno sottotrame e personaggi secondari e terziari che i libri sono diventati sei e manche lui sa come risolvere il tutto dato che sono anni che tergiversa.
Basti pensare a Dany, nei suoi piani doveva tornare a Westeros gia nel secondo libro, ma poi l'ha mischiata in talmente tante sottotrame che è finito in un "nodo" strapieno di personaggi secondari e terziari da cui non sa come uscire.
La serie invece solo ha dovuto ridurre (e rimuovere in alcuni casi) sotto trame e personaggi secondari, ma ha finito pure per troncare quelli gia presenti per tornare d'una situazione iniziale, ovvero Stark-Lannister-Targaryen. Quindi no, avere tanti personaggi come vedi non è un vantaggio.
Ma certo questo è ovvio, si può benissimo preferire un personaggio secondario al protagonista, ma il protagonista è e rimane Izuku. E intorno a lui che già la trama.
Il resto dei personaggi per forza di cose deve fare da sfondo, è impossibile pretendere che tutti abbiano spazio, oltre che illogico.
Se la trama di My Hero è il percorso di Izuku, non si può pretendere capitoli interi sula storia di Monoma per esempio, va bene un approfondimento per un personaggio che interagisce con Izuku come Todoroki o Iida, ma loro non sono protagonisti.
La classe B serve a questo per esempio a far numero. Possono avere un moneto di gloria, certo, ma non si può pretendere che l'autore sprechi capitoli su di loro dai......
Infine, io non concepisco proprio l'idea di "personaggi che fanno numero". Esiste una cosa chiamata sonder nella vita e onestamente mi aspetto che anche nelle opere sia presente, soprattutto in quelle che durano decine di anni e hanno tutto il tempo di plasmarlo. Prendi Steins;Gate: ci sono tanti personaggi, ma tutti hanno qualcosa da dire. Vien da sé che non sono caratterizzati come Okabe e Makise, ma non sono "sfondo", anzi, senza di loro la trama manco andrebbe avanti. Il fatto che BnHa sia la storia dell'itinerario di Izuku nel mondo degli eroi, non implica che puoi creare decine e decine di personaggi e lasciarli a loro stessi. Ma ribadisco, questa è solo la mia opinione e sono solo contento se altri la pensano in maniera diversa. Ciò su cui ho da ridire è il "è sempre stato così", completamente invero: soltanto perché molti autori preferiscono adagiarsi su quei due-tre personaggi, non significa che sia l'unico modo di fare e soprattutto quello giusto. Detto questo, non si pretende di sapere, dal mio punto di vista, vita morte e miracoli di tutti i personaggi, ma insomma, se tu crei un personaggio, gli dai un aspetto e gli dai anche un potere niente male, mi aspetto che quantomeno tu ti sia fatto un'idea di questo chi è e che storia ha dietro... E a me piacerebbe conoscerla, anche per sentirmi più coinvolto negli eventi che figureranno quel personaggio (possibilmente senza che me li debba andare a leggere nei fastidiosissimi databook). Nell'arco dell'esame per la licenza degli eroi in BnHa è palese quanto buona parte dei capitoli siano... strani, perché cerchi di dare importanza e scene fighe a personaggi che non ti sei mai cagato. E che senso ha?
Ma nessun progetto è stabile, non esiste che un autore abbia in mente tutta la storia nei minimi dettagli... cambiamenti in corsa ci sono sempre.
Martin da tre libri è passato a sette, due dei quali non ancora usciti, e il penultimo su mille pagine al massimo 300 sono utili alla macro storia.
Puoi non concencpirla ma è cosi.
E un dato di fatto che in storie con tanti personaggi alcuni devono appunto fare numero. Non è concepibile dare spazio a tutti e neanche possibile a dirla tutta.
E hai idea di quante ci arrivino a dieci anni ?
Ma veramente si, altrimenti non sarebbe la storia di Izuku.
E allora non ci raccontiamo le baggianate che non si può fare, che è sempre così, e diamo gli alibi agli autori che fondamentalmente si scocciano di fare determinate cose. Facile è che non avendo immaginato tale successo per BnHa, sugli studenti non ha manco lui un'idea chiara, soprattutto quelli della classe B che non esistono proprio.
La discussione sta prendendo una brutta piega per il semplice fatto che, mentre io mi sono avvicinato alla tua opinione dicendoti che, appunto, si è liberi di pensarla come ci pare, tu vuoi esprimere un concetto come se fosse un'obiettività, una verità incontrovertibile quando ci stanno migliaia di esempi là fuori di opere ricche di personaggi e nessuno lasciato a sé stesso. Ed è naturale che sia così, che lo crei a fare un personaggio se poi non te ne devi far niente? Ma che discorsi sono? Io non pretendo di detenere alcuna verità, quindi parlo di idee e di opinioni, però se mi devi tirare fuori il "puoi non concepirlo ma è così" allora uso pure io il pugno duro. Dimmi che per te le cose si fanno così e allora va bene e ognuno per la sua strada, se invece devi lasciare un commento pubblico a tutti in cui lasci trapelare che questo sia il modo UNICO E OBIETTIVO di fare le cose allora sei fuori strada. E BnHa stesso te lo dimostra con gli esempi sopracitati. Tutti i personaggi comparsi successivamente sono stati approfonditi - solo le pussycat non hanno passato. Chissà perché.
Certo, ma sono tutti personaggi che hanno interagito con Izuku e le vicende del manga, non sono comparse sullo sfondo come la classe B.
Ma......è cosi.
Ma perché dare spazio alle classe B se questa per ora non ha importanza ?
Ehm no.
Puoi anche negarlo, ma è un dato di fatto. Opere con tanti personaggi prevedono che per forza di cose alcuni siano lasciati indietro o usati per fare numero.
E, questo lo sa solo l'autore.
Può crearlo perché prevede di dargli un ruolo, per semplice sfizio, su indicazione di altri, magari vuole farlo morire ma poi ci ripensa......
Sarà ma se mi dici che per te in un opera TUTTI i personaggi creati devono avere spazio qualche dubbio mi viene....
Perché opere del genere non ne ho mai viste.
[/quote] E BnHa stesso te lo dimostra con gli esempi sopracitati..[/quote]
Veramente per ora è come altri shonen,
Un personaggio principale, alcuni comprimari intorno a lui uno stuolo di terziari secondari che partecipano alla trama chi meno o chi più.
Non serve dare un passato a TUTTA la classe B dato che finora non hanno partecipato in modo attivo alla trama.
Un approfondimento su Stain serve in quanto è uno degli antagonisti....
Ma credo fosse riferito alle primissime fasi del manga, prima che Bones ci mettesse sopra l'occhio....
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